Post on 22-Jul-2015
a cura di
Antonella Coppola, Manuela Vetta, Luciana Calligaris e Caterina D’Antoni
del Gas Bisiac e del GO GAS Tartaruga
rilasciato sotto licenza Creative Commons: CC BY-NC-SA
Perchè questo
incontro?
✦ L’abbigliamento è un argomento che ci
interessa da molto vicino: è sulla nostra
pelle!
✦ Il tessile è il settore industriale più esteso al
mondo sia come fatturato sia come
manodopera.
✦ È cresciuto 60 volte negli ultimi 40 anni.
Lavoratori del tessile
✦ Coinvolge 60 milioni di
lavoratori, giovani
donne, migranti,
precari non
sindacalizzati.
✦ Il salario in media non
è superiore a $ 2 al
giorno.
La filiera di produzione
Rispetto al passato la produzione dell’
abbigliamento si è spostata nei cosidetti paesi
“emergenti” o del “sud”: Cina, Africa, Sud-est
asiatico, America centrale.
Un esempio di filiera
Italia
Teddy Spa
Distribuzione di
abbigliamento a
marchio Terranova
San Marino
Titanus Spa
Consulente
Agente
Importatore
Bangladesh
Shaikh
Associates
Agente di Fornitura
(buyer)
Bangladesh
Fabbriche di
produzione
bengalesi
Costo del lavoro nel mondo
Fonte: Werner International Management Consultans, Spinning and Weaving Labor Cost Comparisons 2002
Il finto“Made in Italy”
Comma 4. L'impiego
dell'indicazione «Made in
Italy» e' permesso
esclusivamente per prodotti
finiti per i quali le fasi di
lavorazione... [ ] ..hanno avuto
luogo prevalentemente nel
territorio nazionale e in
particolare se almeno due delle
fasi di lavorazione per ciascun
settore sono state eseguite nel
territorio medesimo ...
Legge “8 aprile 2010, n. 55 - Disposizioni concernenti la commercializzazione di
prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri
Come è composto il prezzo
di una maglietta?
Fonte: I vestiti nuovi del Consumatore - Deborah Lucchetti - edizioni Altreconomia
83%
16%
Abbigliamento etico:
etichette trasparenti
Polacchina Astorflex prezzo al pubblico € 84,00
Produzione:
✦ manodopera: 11,90%
✦ materie prime: 23,81% (35,71%)
✦ spese generali: 4,52%
✦ utile lordo: 5%
Distribuzione:
✦ personale: 16,07%
✦ spese generali: 14,29%
✦ utile lordo: 6,37%
✦ iva 22%: 18,04%
Abbigliamento etico:
etichette trasparenti
COMPOSIZIONE PREZZO TRASPARENTE
JEANS ECOGECO rinse
(dati 2012)
MARGINALITA' LORDA: € 20,00 (26,6%)
CONFEZIONE €22,50 (30%)
MATERIALI: €19,50 (26%)
I.V.A. 21%: €13,02 (18%)
PREZZO FINALE €75,00 (prezzo 2012)
Una materia prima:
il cotone
✦ Sfruttamento del lavoro e materie prime sottopagate
✦ Pesticidi irrorati sui lavoratori
✦ Lavoro minorile
✦ Necessita di una grande quantità di acqua: una T-shirt (250
gr) ha un’impronta idrica di 2700 litri
Materiali “alternativi”
COTONE BIOLOGICO
✦ non utilizza pesticidi ed
erbicidi
✦ non usa sostanze nocive
durante il processo di
lavorazione
✦ non utilizza semi OGM
Materiali “alternativi”
CANAPA, BAMBU’e ORTICA
La loro coltivazione:
- non necessita di fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi
- ha bisogno di poca acqua
- ha una resa elevata
- rigenera il terreno
Il processo di lavorazione del tessuto è maggiormente
ecocompatibile (ambiente e lavoratori)
Alcune caratteristiche dei tessuti:
- qualità termiche, traspiranti, di protezione dai raggi
infrarossi e UVA, anallergiche.
Materiali “alternativi”
BAMBU'
Il tessuto di bambù, lavorato in maniera
ecologica, ha un'azione antibatterica,
antifungica e antistatica, ideale per pelli
sensibili con problemi di allergie e
dermatiti.
La fibra del bambù è morbida e
resistente, protegge dai raggi UV ed ha
qualità termiche. E' traspirante, ha la
capacità di assorbire e far evaporare il
sudore in pochi secondi ed è al 100%
biodegradabile.
La coltivazione del bambù e altamente
sostenibile: non necessita di fertilizzanti
e pesticidi, ha bisogno di poca irrigazione
e rigenera il terreno. la pianta di bambù
cresce velocemente, in poco spazio e
anche su terreni danneggiati.
Materiali “alternativi”
ORTICA
il tessuto è molto resistente allo strappo,
possiede un buon grado di assorbimento di
umidità, ed è anallergico. Poichè assorbe
bene il colore, durante la fase di tintura
necessita di un terzo in meno del colorante
rispetto al cotone.
La pianta non ha bisogno di pesticidi,
rigenera automaticamente le risorse del
suolo ed è una delle rare fibre coltivabile
per più anni di seguito sullo stesso terreno,
senza bisogno di ripiantarla.
✦ Global Organic Textile standar (GOTS)
✦ OEKO-TEX
✦ ICEA
✦ FAIRTRADE
Certificazioni
Come riconoscere
i materiali migliori?
Sostanze chimiche:
salute dei lavoratori
✦ Un caso per tutti: la sabbiatura
dei jeans
✦ In Turchia il “sandblasting” è
fatto con polvere di silicio.
✦ Nessuna misura di sicurezza a
protezione delle vie
respiratorie.
Sostanze chimiche:
salute dei lavoratori
✦ La sabbiatura causa la SILICOSI in soli
6 mesi o al massimo 2 anni.
✦ Attualmente i lavoratori coinvolti sono
tra i 5.000 e i 10.000.
✦ Sono attese 5000 vittime.
✦ Esistono tecniche alternative: stone
washing, laser, ma sono più costose.
E i rischi sul lavoro non sono solo questi...
“Buone Notizie”
maggio 2013: 77 gruppi, soprattutto europei (come Benetton),
hanno siglato un'intesa per promuovere la sicurezza del lavoro
nel Paese. Poco dopo, Wal-Mart, Gap e altri 15 big americani e
canadesi hanno dato vita a un'analoga «Alleanza», mettendo a
disposizione 42 milioni di dollari (ACCORD).
luglio 2013: il Parlamento del Bangladesh ha approvato una
nuova legislazione, piegandosi alle pressioni esercitate da
investitori e cancellerie internazionali
ottobre 2013: in un comunicato stampa dell’Organizzazione
internazionale del lavoro è stato lanciato un programma del
valore di 24,2 milioni di dollari per migliorare le condizioni di
lavoro nell’industria tessile del Paese asiatico.
Better work Bangladesh (ILO)
✦ migliorare le condizioni di lavoro nel settore tessile-
abbigliamento.
✦ ridurre il rischio incendi e prevenire il crollo degli stabili in cui
hanno sede le fabbriche tessili
✦ garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori.
✦ formazione dei lavoratori in merito ai loro diritti
✦ informazione pubblica e l’obbligo di revisione strutturale degli
edifici
✦ obbligo per i marchi internazionali di sostenere i costi e
interrompere le relazioni commerciali con le aziende che
rifiuteranno di adeguarsi, al fine di rimuovere alla radice le
cause che rendono le fabbriche del paese insicure e rischiose
per migliaia di lavoratori
Benetton non ha ancora versato un
centesimo nel Rana Plaza Trust Found
(Fondo di Responsabilità) per il
risarcimento alle vittime e ha omesso
dalla lista dei fornitori alcune fabbriche.
Rivedere la puntata di Presa Diretta - Made in Italy
firma la petizione per chiedere a benetton di risarcire le vittime come promesso
Non solo Bangladesh
http://www.cleanclothes.org/ua/2012/maps
Una mappa della Clean Clothes Campaign denuncia la situazione mondiale dei lavoratori del tessile
Campagna Detox
Greenpeace
Non adatto ai bambini
Chiediamo un futuro senza sostanze pericolose
Tutti i bambini del mondo sono principi e principesse agli occhi
dei loro genitori. Vogliamo il meglio per i nostri figli: che sia
costoso o no, ogni loro abito deve essere privo di composti chimici.
Greenpeace ha acceso i riflettori su una scomoda verità: le
sostanze chimiche pericolose che Versace, Louis Vuitton, Dior e
Dolce & Gabbana usano per produrre i vestiti, vengono rilasciate
nei fiumi, laghi e mari di tutto il mondo.
La cattiva notizia é che quest'incubo coinvolge tutti noi, la buona
notizia è che insieme possiamo fare qualcosa per evitarlo.
Un incubo chimico
Sostanze pericolose da Pechino a
Milano.
L'industria tessile è una delle
maggiori fonti di inquinamento
dell'acqua nelle zone dove i nostri
vestiti vengono prodotti, soprattutto
nel Sud del mondo.
Quello che viene scaricato nei corsi
d'acqua in Cina arriva anche in
Europa, nascosto nei vestiti che
indossiamo e laviamo. Viviamo sullo
stesso Pianeta: siamo tutti colpiti,
che si acquisti o no prodotti di lusso!
(Campagna Detox Greenpeace)
Sostanze pericolose
Alcune di queste sostanze chimiche
pericolose agiscono sul sistema
ormonale e una volta rilasciate
nell'ambiente possono provocare
danni a bambini e adulti.
Il prezzo sul cartellino é irrilevante:
anche l'Alta moda è parte di questa
catena tossica. Questi marchi
dettano le ultime tendenze, ma
l'unica moda da seguire é quella che
non fa male al Pianeta.
(Campagna Detox Greenpeace)
Cos’è Detox?
E’ uno studio che ha testato prodotti per
bambini di 8 marchi di Alta moda per la
presenza di sostanze pericolose:
✦ nonilfenoli etossilati (NPEs)
✦ alcuni tipi di ammine
✦ ftalati
✦ composti organo stannici
✦ composti perflorurati e poliflorurati
(PECs)
✦ antimonio
Il 59% dei prodotti sono risultati positivi
per una o più sostanze chimiche
pericolose!!!
Nonilfenoli etossilati (NPEs/NP)
- agiscono come interferenti endocrini, sono persistenti e bioaccumulabili
- non esistono regolamenti UE che limitano la vendita di prodotti tessili con
residui di NEPs (proposta svedese)
- sono inclusi nella lista di sostanze chimiche pericolose soggette a restrizioni di
import/export in Cina
Ftalati
- tossici per lo sviluppo riproduttivo dei mammiferi (sia nei maschi che nelle
femmine)
- nell’UE (Stati Uniti e Cina) sono vietati nei giocattoli e articoli di puericultura
ma NON NEGLI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO
Composti perflorurati e poliflorurati
(PECs)
✦ non si decompongono
✦ trovati nel sangue e latte umano
✦ impattanti nel sistema riproduttivo e immunitario (cancerogeni
per animali)
✦ in UE classificati come sotanze estremamente preoccupanti ma
NON VIETATE
✦ Norvegia: vietati da giugno 2014
Antimonio
✦ simile all’arsenico per tossicità
✦ causa dermatiti, irritazioni al tratto respiratorio e interferenze col
sistema immunitario
✦ classificato come “possibilmente cancerogeno”
✦ non esiste normativa attualmente che vieti l’antimonio!!!
gli effetti sui bambini
✦ I neonati e i bambini possono essere più sensibili agli effetti di
alcune sostanze pericolose rispetto agli adulti.
✦ Le sostanze vengono rilasciate nell’ambiente sia durante la
produzione che durante l’uso e lo smaltimento dei prodotti
con accumulo nell’ambiente
✦ Alcune sostanze possono causare danni permanenti anche a
bassi dosaggi e/o rendersi manifesti anche dopo molti anni
✦ Le malattie correlate sono in aumento
✦ Esistono limiti imposti dalle autorità solo su poche sostanze
definiti “limiti accettabili”
Scarichi Zero
I cosiddetti “livelli accettabili” di sostanze chimiche pericolose non
sono accettabili: i limiti imposti dalle normative vigenti hanno
autorizzato la loro dispersione nell’ambiente e il loro accumulo negli
animali, nell’uomo e nell’ambiente stesso.
Quindi non esiste un livello “sicuro” per le sostanze chimiche
pericolose ed è per questo che l’obiettivo Scarichi Zero è l’unica base
sicura per l’eliminazione di tali sostanze.
Nel 2012 Greenpeace ha lanciato un “Fashion Duel” per
“Deforestazione Zero” e per “Scarichi Zero”: Valentino è l’unico che
ha accettato completamente ed è anche in anticipo sul programma.
Cosa devono fare le aziende
Assumere l’impegno Detox per eliminare l’
uso di tutte le sostanze chimiche pericolose
entro e non oltre il 1 Gennaio 2020 (una
generazione)
Prendere un impegno con il pubblico e
iniziare a diffondere informazioni sulle
emissioni di sostanze chimiche pericolose
Introdurre l’uso di sostanze chimiche non
pericolose il prima possibile: sono già
disponibili sostanze alternative più
rispettose per l’ambiente ma non vengono
utilizzate
Foto Lu Guang / Greenpeace
Fonte: Wise society
Cosa possono fare i Governi
✦ I Governi di tutto il mondo
devono adottare un impegno
politico a “Scarichi Zero” di tutte
le sostanze chimiche pericolose
✦ Pensare ad una normativa che
incorpori il principio di
precauzione e prevenzione
Come far sentire la tua voce
Utilizzando il nostro potere collettivo, come adulti, genitori e
cittadini del mondo, siamo in grado di garantire che le aziende e
i governi portino il cambiamento di cui l’industria tessile ha
disperatamente bisogno, adottando misure reali per “ripulire” i
nostri vestiti, l’acqua e il futuro nostro e dei nostri figli.
Aderire alla campagna Detox anche solo con una firma:
greenpeace.org/italy/it/The-king-is-naked/
Cosa possiamo fare noi?
Scegliere di acquistare un minor numero di nuovi
prodotti di abbigliamento e comperare vestiti di
seconda mano ove possibile.
Si può anche ripensare all’uso di un capo più vecchio
per creare “nuovi” pezzi per i nostri armadi, o
partecipare a “scambi di abiti” con gli amici.
Stimolare i grandi marchi ad agire in maniera
responsabile per il Pianeta e per i suoi abitanti:
cercare i vestiti di marchi che si sono impegnati nel
programma Detox e che sono stati certificati con le
etichette ecosostenibili.
TU puoi aiutare a cambiare
questo sistema!
Puoi scegliere come spendere i tuoi soldi!
Puoi scegliere di non incentivare la schiavitù!
Puoi scegliere di non favorire l’inquinamento
ambientale!
Puoi scegliere di aiutare l’economia giusta!
Puoi davvero vestirti bene: in tutti i sensi!
Buone notizie:
aziende etiche
Dove acquistare:
✦ Botteghe del commercio equo
✦ Fiere dedicate al commercio equo ed
etico:
✦ “Fà la cosa giusta!”, “Bioest”, “Terra
Futura”...
✦ Online….
Online
Siti di riferimento e aziende per acquisto vestiti etici:
Confini-L180 www.l180.it
Lister www.listersartoriasociale.it
Astorflex www.astorflex.it
Baciditrama www.baciditrama.it
Kyocashmere www.kyocashmere.it
Solidal Coop www.vestosolidal.it
Trame di storie www.tramedistorie.it
Verde Pistakio www.verdepistakio.it
NomadsClothing https://www.
nomadsclothing.com
Bio in Vi bioimita.it/bio-in-vi-
abbigliamento
Risorse Future www.risorsefuture.net
Clover Bio Style www.cloverbiostyle.it
Made in No http://www.made-in-no.com
Natur la calza Naturale calzebiologiche.it
Ecogeco www.ecogeco.it
Ismara ismara.it
Quagga www.quagga.it
Altramoda www.altramoda.net
Buone notizie
campagne di informazione
✦ Clean Clothes Campain (Inglese) http://www.cleanclothes.org/
✦ Campagna Abiti Puliti (italiano) http://www.abitipuliti.org/
✦ Detox Zara (italiano) http://www.greenpeace.org/italy/zara/
✦ Fair wear association -in inglese- http://www.fairwear.org/
Bibliografia:
✦ Guida al vestire critico. Centro Nuovo Modello di Sviluppo - Editrice
missionaria italiana - 2006
✦ I vestiti nuovi del consumatore -Deborah Lucchetti - ed. Altreconomia
✦ 2010 Io lo so fare remix - Marinella Correggia - edizioni altreconomia - 2010