Perchè vestire etico

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a cura di Antonella Coppola, Manuela Vetta, Luciana Calligaris e Caterina D’Antoni del Gas Bisiac e del GO GAS Tartaruga rilasciato sotto licenza Creative Commons: CC BY-NC-SA

Transcript of Perchè vestire etico

a cura di

Antonella Coppola, Manuela Vetta, Luciana Calligaris e Caterina D’Antoni

del Gas Bisiac e del GO GAS Tartaruga

rilasciato sotto licenza Creative Commons: CC BY-NC-SA

Perchè questo

incontro?

✦ L’abbigliamento è un argomento che ci

interessa da molto vicino: è sulla nostra

pelle!

✦ Il tessile è il settore industriale più esteso al

mondo sia come fatturato sia come

manodopera.

✦ È cresciuto 60 volte negli ultimi 40 anni.

Lavoratori del tessile

✦ Coinvolge 60 milioni di

lavoratori, giovani

donne, migranti,

precari non

sindacalizzati.

✦ Il salario in media non

è superiore a $ 2 al

giorno.

La filiera di produzione

Rispetto al passato la produzione dell’

abbigliamento si è spostata nei cosidetti paesi

“emergenti” o del “sud”: Cina, Africa, Sud-est

asiatico, America centrale.

Un esempio di filiera

Italia

Teddy Spa

Distribuzione di

abbigliamento a

marchio Terranova

San Marino

Titanus Spa

Consulente

Agente

Importatore

Bangladesh

Shaikh

Associates

Agente di Fornitura

(buyer)

Bangladesh

Fabbriche di

produzione

bengalesi

Costo del lavoro nel mondo

Fonte: Werner International Management Consultans, Spinning and Weaving Labor Cost Comparisons 2002

Il finto“Made in Italy”

Comma 4. L'impiego

dell'indicazione «Made in

Italy» e' permesso

esclusivamente per prodotti

finiti per i quali le fasi di

lavorazione... [ ] ..hanno avuto

luogo prevalentemente nel

territorio nazionale e in

particolare se almeno due delle

fasi di lavorazione per ciascun

settore sono state eseguite nel

territorio medesimo ...

Legge “8 aprile 2010, n. 55 - Disposizioni concernenti la commercializzazione di

prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri

Come è composto il prezzo

di una maglietta?

Fonte: I vestiti nuovi del Consumatore - Deborah Lucchetti - edizioni Altreconomia

83%

16%

Abbigliamento etico:

etichette trasparenti

Polacchina Astorflex prezzo al pubblico € 84,00

Produzione:

✦ manodopera: 11,90%

✦ materie prime: 23,81% (35,71%)

✦ spese generali: 4,52%

✦ utile lordo: 5%

Distribuzione:

✦ personale: 16,07%

✦ spese generali: 14,29%

✦ utile lordo: 6,37%

✦ iva 22%: 18,04%

Abbigliamento etico:

etichette trasparenti

COMPOSIZIONE PREZZO TRASPARENTE

JEANS ECOGECO rinse

(dati 2012)

MARGINALITA' LORDA: € 20,00 (26,6%)

CONFEZIONE €22,50 (30%)

MATERIALI: €19,50 (26%)

I.V.A. 21%: €13,02 (18%)

PREZZO FINALE €75,00 (prezzo 2012)

Una materia prima:

il cotone

✦ Sfruttamento del lavoro e materie prime sottopagate

✦ Pesticidi irrorati sui lavoratori

✦ Lavoro minorile

✦ Necessita di una grande quantità di acqua: una T-shirt (250

gr) ha un’impronta idrica di 2700 litri

Materiali “alternativi”

COTONE BIOLOGICO

✦ non utilizza pesticidi ed

erbicidi

✦ non usa sostanze nocive

durante il processo di

lavorazione

✦ non utilizza semi OGM

Materiali “alternativi”

CANAPA, BAMBU’e ORTICA

La loro coltivazione:

- non necessita di fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi

- ha bisogno di poca acqua

- ha una resa elevata

- rigenera il terreno

Il processo di lavorazione del tessuto è maggiormente

ecocompatibile (ambiente e lavoratori)

Alcune caratteristiche dei tessuti:

- qualità termiche, traspiranti, di protezione dai raggi

infrarossi e UVA, anallergiche.

Materiali “alternativi”

BAMBU'

Il tessuto di bambù, lavorato in maniera

ecologica, ha un'azione antibatterica,

antifungica e antistatica, ideale per pelli

sensibili con problemi di allergie e

dermatiti.

La fibra del bambù è morbida e

resistente, protegge dai raggi UV ed ha

qualità termiche. E' traspirante, ha la

capacità di assorbire e far evaporare il

sudore in pochi secondi ed è al 100%

biodegradabile.

La coltivazione del bambù e altamente

sostenibile: non necessita di fertilizzanti

e pesticidi, ha bisogno di poca irrigazione

e rigenera il terreno. la pianta di bambù

cresce velocemente, in poco spazio e

anche su terreni danneggiati.

Materiali “alternativi”

ORTICA

il tessuto è molto resistente allo strappo,

possiede un buon grado di assorbimento di

umidità, ed è anallergico. Poichè assorbe

bene il colore, durante la fase di tintura

necessita di un terzo in meno del colorante

rispetto al cotone.

La pianta non ha bisogno di pesticidi,

rigenera automaticamente le risorse del

suolo ed è una delle rare fibre coltivabile

per più anni di seguito sullo stesso terreno,

senza bisogno di ripiantarla.

✦ Global Organic Textile standar (GOTS)

✦ OEKO-TEX

✦ ICEA

✦ FAIRTRADE

Certificazioni

Come riconoscere

i materiali migliori?

Sostanze chimiche:

salute dei lavoratori

✦ Un caso per tutti: la sabbiatura

dei jeans

✦ In Turchia il “sandblasting” è

fatto con polvere di silicio.

✦ Nessuna misura di sicurezza a

protezione delle vie

respiratorie.

Sostanze chimiche:

salute dei lavoratori

✦ La sabbiatura causa la SILICOSI in soli

6 mesi o al massimo 2 anni.

✦ Attualmente i lavoratori coinvolti sono

tra i 5.000 e i 10.000.

✦ Sono attese 5000 vittime.

✦ Esistono tecniche alternative: stone

washing, laser, ma sono più costose.

E i rischi sul lavoro non sono solo questi...

Sicurezza sul lavoro

Tazreen - Dacca - 24 novembre 2012

112 morti

Sicurezza sul lavoro

Rana Plaza - Bangladesh 24 aprile 2013

1138 morti - 2000 feriti

Chi è complice?

“Buone Notizie”

maggio 2013: 77 gruppi, soprattutto europei (come Benetton),

hanno siglato un'intesa per promuovere la sicurezza del lavoro

nel Paese. Poco dopo, Wal-Mart, Gap e altri 15 big americani e

canadesi hanno dato vita a un'analoga «Alleanza», mettendo a

disposizione 42 milioni di dollari (ACCORD).

luglio 2013: il Parlamento del Bangladesh ha approvato una

nuova legislazione, piegandosi alle pressioni esercitate da

investitori e cancellerie internazionali

ottobre 2013: in un comunicato stampa dell’Organizzazione

internazionale del lavoro è stato lanciato un programma del

valore di 24,2 milioni di dollari per migliorare le condizioni di

lavoro nell’industria tessile del Paese asiatico.

Better work Bangladesh (ILO)

✦ migliorare le condizioni di lavoro nel settore tessile-

abbigliamento.

✦ ridurre il rischio incendi e prevenire il crollo degli stabili in cui

hanno sede le fabbriche tessili

✦ garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori.

✦ formazione dei lavoratori in merito ai loro diritti

✦ informazione pubblica e l’obbligo di revisione strutturale degli

edifici

✦ obbligo per i marchi internazionali di sostenere i costi e

interrompere le relazioni commerciali con le aziende che

rifiuteranno di adeguarsi, al fine di rimuovere alla radice le

cause che rendono le fabbriche del paese insicure e rischiose

per migliaia di lavoratori

Benetton non ha ancora versato un

centesimo nel Rana Plaza Trust Found

(Fondo di Responsabilità) per il

risarcimento alle vittime e ha omesso

dalla lista dei fornitori alcune fabbriche.

Rivedere la puntata di Presa Diretta - Made in Italy

firma la petizione per chiedere a benetton di risarcire le vittime come promesso

Non solo Bangladesh

http://www.cleanclothes.org/ua/2012/maps

Una mappa della Clean Clothes Campaign denuncia la situazione mondiale dei lavoratori del tessile

Morti bianche anche in Italia

1 dicembre 2013 - Prato 7 morti in incendio fabbrica tessile

Un caso esemplare: Emine

Sostanze Chimiche nei nostri vestiti

Campagna Detox

Greenpeace

Non adatto ai bambini

Chiediamo un futuro senza sostanze pericolose

Tutti i bambini del mondo sono principi e principesse agli occhi

dei loro genitori. Vogliamo il meglio per i nostri figli: che sia

costoso o no, ogni loro abito deve essere privo di composti chimici.

Greenpeace ha acceso i riflettori su una scomoda verità: le

sostanze chimiche pericolose che Versace, Louis Vuitton, Dior e

Dolce & Gabbana usano per produrre i vestiti, vengono rilasciate

nei fiumi, laghi e mari di tutto il mondo.

La cattiva notizia é che quest'incubo coinvolge tutti noi, la buona

notizia è che insieme possiamo fare qualcosa per evitarlo.

Un incubo chimico

Sostanze pericolose da Pechino a

Milano.

L'industria tessile è una delle

maggiori fonti di inquinamento

dell'acqua nelle zone dove i nostri

vestiti vengono prodotti, soprattutto

nel Sud del mondo.

Quello che viene scaricato nei corsi

d'acqua in Cina arriva anche in

Europa, nascosto nei vestiti che

indossiamo e laviamo. Viviamo sullo

stesso Pianeta: siamo tutti colpiti,

che si acquisti o no prodotti di lusso!

(Campagna Detox Greenpeace)

Sostanze pericolose

Alcune di queste sostanze chimiche

pericolose agiscono sul sistema

ormonale e una volta rilasciate

nell'ambiente possono provocare

danni a bambini e adulti.

Il prezzo sul cartellino é irrilevante:

anche l'Alta moda è parte di questa

catena tossica. Questi marchi

dettano le ultime tendenze, ma

l'unica moda da seguire é quella che

non fa male al Pianeta.

(Campagna Detox Greenpeace)

Cos’è Detox?

E’ uno studio che ha testato prodotti per

bambini di 8 marchi di Alta moda per la

presenza di sostanze pericolose:

✦ nonilfenoli etossilati (NPEs)

✦ alcuni tipi di ammine

✦ ftalati

✦ composti organo stannici

✦ composti perflorurati e poliflorurati

(PECs)

✦ antimonio

Il 59% dei prodotti sono risultati positivi

per una o più sostanze chimiche

pericolose!!!

Nonilfenoli etossilati (NPEs/NP)

- agiscono come interferenti endocrini, sono persistenti e bioaccumulabili

- non esistono regolamenti UE che limitano la vendita di prodotti tessili con

residui di NEPs (proposta svedese)

- sono inclusi nella lista di sostanze chimiche pericolose soggette a restrizioni di

import/export in Cina

Ftalati

- tossici per lo sviluppo riproduttivo dei mammiferi (sia nei maschi che nelle

femmine)

- nell’UE (Stati Uniti e Cina) sono vietati nei giocattoli e articoli di puericultura

ma NON NEGLI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO

Composti perflorurati e poliflorurati

(PECs)

✦ non si decompongono

✦ trovati nel sangue e latte umano

✦ impattanti nel sistema riproduttivo e immunitario (cancerogeni

per animali)

✦ in UE classificati come sotanze estremamente preoccupanti ma

NON VIETATE

✦ Norvegia: vietati da giugno 2014

Antimonio

✦ simile all’arsenico per tossicità

✦ causa dermatiti, irritazioni al tratto respiratorio e interferenze col

sistema immunitario

✦ classificato come “possibilmente cancerogeno”

✦ non esiste normativa attualmente che vieti l’antimonio!!!

gli effetti sui bambini

✦ I neonati e i bambini possono essere più sensibili agli effetti di

alcune sostanze pericolose rispetto agli adulti.

✦ Le sostanze vengono rilasciate nell’ambiente sia durante la

produzione che durante l’uso e lo smaltimento dei prodotti

con accumulo nell’ambiente

✦ Alcune sostanze possono causare danni permanenti anche a

bassi dosaggi e/o rendersi manifesti anche dopo molti anni

✦ Le malattie correlate sono in aumento

✦ Esistono limiti imposti dalle autorità solo su poche sostanze

definiti “limiti accettabili”

Scarichi Zero

I cosiddetti “livelli accettabili” di sostanze chimiche pericolose non

sono accettabili: i limiti imposti dalle normative vigenti hanno

autorizzato la loro dispersione nell’ambiente e il loro accumulo negli

animali, nell’uomo e nell’ambiente stesso.

Quindi non esiste un livello “sicuro” per le sostanze chimiche

pericolose ed è per questo che l’obiettivo Scarichi Zero è l’unica base

sicura per l’eliminazione di tali sostanze.

Nel 2012 Greenpeace ha lanciato un “Fashion Duel” per

“Deforestazione Zero” e per “Scarichi Zero”: Valentino è l’unico che

ha accettato completamente ed è anche in anticipo sul programma.

Cosa devono fare le aziende

Assumere l’impegno Detox per eliminare l’

uso di tutte le sostanze chimiche pericolose

entro e non oltre il 1 Gennaio 2020 (una

generazione)

Prendere un impegno con il pubblico e

iniziare a diffondere informazioni sulle

emissioni di sostanze chimiche pericolose

Introdurre l’uso di sostanze chimiche non

pericolose il prima possibile: sono già

disponibili sostanze alternative più

rispettose per l’ambiente ma non vengono

utilizzate

Foto Lu Guang / Greenpeace

Fonte: Wise society

Cosa possono fare i Governi

✦ I Governi di tutto il mondo

devono adottare un impegno

politico a “Scarichi Zero” di tutte

le sostanze chimiche pericolose

✦ Pensare ad una normativa che

incorpori il principio di

precauzione e prevenzione

Come far sentire la tua voce

Utilizzando il nostro potere collettivo, come adulti, genitori e

cittadini del mondo, siamo in grado di garantire che le aziende e

i governi portino il cambiamento di cui l’industria tessile ha

disperatamente bisogno, adottando misure reali per “ripulire” i

nostri vestiti, l’acqua e il futuro nostro e dei nostri figli.

Aderire alla campagna Detox anche solo con una firma:

greenpeace.org/italy/it/The-king-is-naked/

Cosa possiamo fare noi?

Scegliere di acquistare un minor numero di nuovi

prodotti di abbigliamento e comperare vestiti di

seconda mano ove possibile.

Si può anche ripensare all’uso di un capo più vecchio

per creare “nuovi” pezzi per i nostri armadi, o

partecipare a “scambi di abiti” con gli amici.

Stimolare i grandi marchi ad agire in maniera

responsabile per il Pianeta e per i suoi abitanti:

cercare i vestiti di marchi che si sono impegnati nel

programma Detox e che sono stati certificati con le

etichette ecosostenibili.

TU puoi aiutare a cambiare

questo sistema!

Puoi scegliere come spendere i tuoi soldi!

Puoi scegliere di non incentivare la schiavitù!

Puoi scegliere di non favorire l’inquinamento

ambientale!

Puoi scegliere di aiutare l’economia giusta!

Puoi davvero vestirti bene: in tutti i sensi!

Buone notizie:

aziende etiche

Dove acquistare:

✦ Botteghe del commercio equo

✦ Fiere dedicate al commercio equo ed

etico:

✦ “Fà la cosa giusta!”, “Bioest”, “Terra

Futura”...

✦ Online….

Online

Siti di riferimento e aziende per acquisto vestiti etici:

Confini-L180 www.l180.it

Lister www.listersartoriasociale.it

Astorflex www.astorflex.it

Baciditrama www.baciditrama.it

Kyocashmere www.kyocashmere.it

Solidal Coop www.vestosolidal.it

Trame di storie www.tramedistorie.it

Verde Pistakio www.verdepistakio.it

NomadsClothing https://www.

nomadsclothing.com

Bio in Vi bioimita.it/bio-in-vi-

abbigliamento

Risorse Future www.risorsefuture.net

Clover Bio Style www.cloverbiostyle.it

Made in No http://www.made-in-no.com

Natur la calza Naturale calzebiologiche.it

Ecogeco www.ecogeco.it

Ismara ismara.it

Quagga www.quagga.it

Altramoda www.altramoda.net

Buone notizie

campagne di informazione

✦ Clean Clothes Campain (Inglese) http://www.cleanclothes.org/

✦ Campagna Abiti Puliti (italiano) http://www.abitipuliti.org/

✦ Detox Zara (italiano) http://www.greenpeace.org/italy/zara/

✦ Fair wear association -in inglese- http://www.fairwear.org/

Bibliografia:

✦ Guida al vestire critico. Centro Nuovo Modello di Sviluppo - Editrice

missionaria italiana - 2006

✦ I vestiti nuovi del consumatore -Deborah Lucchetti - ed. Altreconomia

✦ 2010 Io lo so fare remix - Marinella Correggia - edizioni altreconomia - 2010

Per rileggere questa presentazione:

www.gasbisiac.blogspot.com

o cerca GAS BISIAC o GO GAS TARTARUGA

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