NEOPLASIA nuova crescita TUMORE tumefazione CANCRO termine comune per tutti i tumori maligni...

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NEOPLASIA nuova crescita

TUMORE tumefazione

CANCRO termine comune per tutti

i tumori maligni

Definizione (Willis)

UNA NEOPLASIA E’ UNA MASSA ANOMALA DI TESSUTO LA CUI CRESCITA ECCESSIVA E’ SCOORDINATA RISPETTO A QUELLA DEL TESSUTO NORMALE E PERSISTE NELLA SUA ECCESSIVITA’ ANCHE DOPO LA CESSAZIONE DEGLI STIMOLI CHE L’HANNO PROVOCATA.

Altre caratteristiche:

- comportamento afinalistico

- il tumore cresce a spese dell’ospite le cellule neoplastiche competono con le cellule dei tessuti normali per l’approvvigionamento energetico e nutritivo

- il tumore è virtualmente autonomo

I tumori vengono attualmente classificati in base a due criteri:

- ISTOGENESI indica il particolare tessuto dal quale il tumore ha preso

origine e, più precisamente, il tipo cellulare che è andato incontro

alla trasformazione neoplastica

- COMPORTAMENTO BIOLOGICO benigno o maligno

CELLULA NEOPLASTICA

Differenze strutturali

-Mancata differenziazione

-Crescita rapida:

aumentata basofilia citoplasma

nucleoli più grandi e numerosi

nucleoporina 88 aumentata

glicogeno abbondante

- Aspetti atipici:

- cellule di dimensioni e forma anomala

- nucleo di forma irregolare

- mitosi numerose e anomale

- organuli deformati o assenti

- secrezioni disordinate (disorganizzazione del terminal web)

- disparate anomalie

Comportamento in coltura

Immortalità

Perdita della dipendenza dall’ancoraggio

Perdita dell’inibizione da contatto

Perdita dell’orientamento dipendente dal substrato

Diminuita necessità di fattori di crescita

ALTERAZIONI FUNZIONALI

Motilità e chemiotassi

Alterazioni relative alla superficie cellulare:

ridotta adesione cellulare

compromesse comunicazioni cellulari

aumentata agglutinazione da lectine

rilascio molecole di superficie

• Sintesi di proteine fetali e/o embrionali

• Sintesi di ormoni

• Sintesi di enzimi

COLON: ADENOMA COLON: ADENOCARCINOMA

CONDROMA CONDROSARCOMA

T. ADIPOSO: LIPOMA T. ADIPOSO: LIPOSARCOMA

INCIDENZA: USA 2008 565.650 decessi per cancro, pari al 23% di tutte le morti (seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari).

INCIDENZA: numero nuovi casi in una popolazione in un determinato periodoPREVALENZA: numero casi presenti in una popolazione in un determinato momento

INCIDENZA: numero nuovi casi in una popolazione in un determinato periodoPREVALENZA: numero casi presenti in una popolazione in un determinato momento

FATTORI GEOGRAFICI E AMBIENTALI: per molte forme di cancro i tassi di incidenza mostrano significative differenze geografiche

ETA’L’età influisce in maniera significativa sulla probabilità di essere colpiti da tumore nel gruppo di età compreso fra i 55 e i 74 anni si osserva un aumento della mortalità per cancro.

ETA’L’età influisce in maniera significativa sulla probabilità di essere colpiti da tumore nel gruppo di età compreso fra i 55 e i 74 anni si osserva un aumento della mortalità per cancro.

EREDITARIETA’

NELLA MAGGIOR PARTE DEI TUMORI SONO STATI INDIVIDUATI PRECISI FATTORI AMBIENTALI COME FATTORI DI RISCHIO PER LA LORO

INSORGENZA

RADIAZIONE

SOLARE

FUMO DI

SIGARETTA

ALIMENTAZIONE

VIRUS

1775 – Percivall Pott

INDUZIONE SPERIMENTALE DI TUMORI NELL’ANIMALE DA LABORATORIO

12-tetradecanoylphorbolacetate

CANCEROGENESI CHIMICA: INIZIAZIONE E PROMOZIONE

VIRUS A DNA

VIRUS A RNA

1) Trasformanti acuti(portatori di oncogèni virali)

1) Trasformanti lenti(privi di oncogèni virali)

1) Trasformanti acuti(portatori di oncogèni virali)

1) Trasformanti lenti(privi di oncogèni virali)

AGENTI CHIMICI AGENTI FISICI

A FRONTE DELLA MOLTEPLICITA’ E VARIETA’ DEGLI AGENTI CANCEROGENI, QUESTI AGISCONO ATTRAVERSO UN MECCANISMO COMUNE A LIVELLO MOLECOLARE.

BASI MOLECOLARI DEL CANCROPrincipi fondamentali

- ALLA BASE DEL PROCESSO DI CANCEROGENESI CI SONO DANNI GENETICI NON LETALI (MUTAZIONI). La massa tumorale deriva dall’espansione clonale di una singola cellula progenitrice che ha subito un danno genetico i tumori sono monoclonali.

- I bersagli principali del danno genetico sono costituiti da 4 classi di geni che normalmente regolano importanti funzioni cellulari:

a) Proto-oncogeni promuovono la crescita (oncogeni dominanti)

b) Geni oncosoppressori inibiscono la crescita (oncogeni recessivi)

c) Geni che regolano la morte cellulare programmata o apoptosi

d) Geni coinvolti nella riparazione del DNA

BASI MOLECOLARI DEL CANCRO

Principi fondamentali

Il processo di cancerogenesi è un processo a tappe successive sia a livello fenotipico che genetico. Il processo attraverso il quale i tumori acquisiscono gradualmente le loro caratteristiche fenotipiche (crescita eccessiva, invasività locale, capacità di dare metastasi, ecc) è chiamato progressione neoplastica.

Oncogèni

• Tutti i geni che in seguito a mutazione o a disregolazione codificano per proteine che esercitano in eccesso la loro funzione e che in qualunque maniera concorrono alla genesi ed al successivo sviluppo di una neoplasia.

Meccanismi di formazione degli oncogèni

• ALTERAZIONI QUANTITATIVE:

• 1) amplificazione genica

• 2) stimolazione della trascrizione genica

• ALTERAZIONI QUALITATIVE:

• 1) mutazioni puntiformi

• 2) fusione di 2 geni diversi

UN ESEMPIO DI ATTIVAZIONE DI UN ONCOGENE: TRASLOCAZIONE DI c-myc E LINFOMA DI BURKITT

Prodotti degli oncogèni

• Fattori di crescita

• Recettori per fattori di crescita

• Trasduttori del segnale

• Fattori di trascrizione

• Proteine cromatiniche

• Regolatori dell’apoptosi

• microRNA

L’ONCOGENE ErbB

L’ONCOGENE c-ras

GENI ONCO-SOPPRESSORI

Possono arrestare la proliferazione o provocare l’ingresso delle cellule in un pool post-mitotico differenziato, privo di potenziale proliferativo.

GENI ONCO-SOPPRESSORI

Possono arrestare la proliferazione o provocare l’ingresso delle cellule in un pool post-mitotico differenziato, privo di potenziale proliferativo.

Ruolo di p53 nel mantenere l’integrità del genomaRuolo di p53 nel mantenere l’integrità del genoma

Numerose evidenze sperimentali dimostrano che nessun oncogene è in grado di trasformare completamente una cellula in vitro da solo.

OGNI TUMORE UMANO FINORA STUDIATO MOSTRA ALTERAZIONI GENETICHE MULTIPLE CHE CONSISTONO NELL’ATTIVAZIONE DI DIVERSI ONCOGENI E NELLA PERDITA DI DUE O PIU’ GENI ONCOSOPPRESSORI.

LA STORIA NATURALE DEL TUMORE

Tumor growth satisfies equations developed by Gompertz, provided the number of tumor cells is sufficiently large.

Gompertz Model for Tumor Growth

NELL’AMBITO DELLA PROGRESSIONE NEOPLASTICA UNA TAPPA FONDAMENTALE E’ RAPPRESENTATA DALLA CAPACITA’ DEL TUMORE DI DOTARSI DI UNA RICCA VASCOLARIZZAZIONE MEDIANTE UN PROCESSO DI NEOANGIOGENESI.

CARCINOMA IN SITU DELLA CERVICE UTERINA

CELLULE NEOPLASTICHE IN UN VASO SANGUIGNO

LE METASTASI

ALLA BASE DEL PROCESSO DI METASTATIZZAZIONE CI SONO ALCUNE PROPRIETA’ DELLE CELLULE NEOPLASTICHE CHE PERMETTONO LORO DI MIGRARE, ANCORARSI A MOLECOLE DELLA MATRICE EXTRACELLULARE, INDURRE LA LISI DELLE MEMBRANE BASALI, ECC:

percorso accidentato cellule potenzialmente metastatiche

METASTASI EPATICHE MULTIPLE

METASTASI POLMONARI MULTIPLE

Disseminazione sulla superficie

peritoneale del diaframma

di un carcinoma del pancreas.

LINFONODI MEDIASTINICI CON METASTASI DA CARCINOMA DEL

POLMONE

DIFFUSIONE PER CONTATTO

DIFFUSIONE PER CONTIGUITA’

Organo-tropismo

• Le cellule tumorali possono avere molecole di adesione i cui ligandi sono espressi preferenzialmente da cellule endoteliali dell’organo bersaglio.

• Alcuni organi possono liberare sostanze chimiche che richiamano le cellule tumorali.

• Alcuni tessuti costituiscono un ambiente non permissivo.

The appropriate management of a patient with cancer is not possible without knowledge of the extent or stage of the cancer.   

The TNM classification of malignant tumours is the global standard in cancer staging: • T = Primary tumour

• N = Regional lymph nodes

• M = Distant metastasis

TNM Classification of Malignant Tumors

TNM Classification of Malignant Tumors

T = primary tumorTX primary tumor cannot be assessedT0 no evidence of primary tumorTis carcinoma in situT1 tumor invades submucosaT2 tumor invades muscularis propriaT3 tumor invades through muscularis propria into subserosa or into non-peritonealized pericolic or perirectal tissues.T4 tumor directly invades other organs or structures and/or perforates visceral peritoneum

N = regional lymph nodesNX regional lymph nodes cannot be assessedN0 no regional lymph node metastasisN1 metastasis in 1 to 3 regional lymph nodesN2 metastasis in 4 or more regional lymph nodes

M = distant metastasesMX distant metastasis cannot be assessedM0 no distant metastasisM1 distant metastasis

I MARCATORI TUMORALI HANNO USO :

• DIAGNOSTICO

• PROGNOSTICO

• DI MONITORAGGIO