Miniatura medievale

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MINIATURA MEDIEVALE

Breve percorso sulla tecnica di miniatura

IN UN’EPOCA IN CUI NON ESISTEVA LA

STAMPA,

i monaci amanuensi rappresentarono l’unica possibilità di diffusione della cultura, attraverso la traduzione e copiatura a mano di opere antiche,

che altrimenti sarebbero andate perdute.

UNA VERA E PROPRIA OPERA D’ARTE.

I monaci arricchivano i testi con immagini a colori e dorature, tanto che il lavoro ottenuto era

L’EXULTET

Viene ritrovato nell’Abbazia di Cassino un testo, l’Exultet, che studiosi hanno riconosciuto essere di

provenienza fondana, per la precisione dell’Abbazia di San Magno. Il rotolo di pergamena, riccamente illustrato, contiene una lunga preghiera

che veniva accompagnata melodicamente.

SI SCRIVE IN UNO STILE GOTICO,

con un pennino di metallo intinto in un liquido nero ottenuto dal mallo di noce

TECNICA DELLA COLORATURA MEDIEVALE

I pigmenti utilizzati sono di origine vegetale o minerale, non vengono mischiati tra di loro per ottenere colori diversi. Sono amalgamati con una soluzione colloidale ottenuta dal tuorlo d’uovo allungato con acqua demineralizzata.

COME VASCHETTE PER MISCHIARE I COLORI

si usano conchiglie, i pigmenti sono diluiti con questa soluzione anche per essere schiariti.

Dopo aver fatto il disegno, si riempie di colore, stando ben attenti a non sovrapporre colori

diversi.

LUMEGGIATURA

Infine si coprono con la foglia d’oro le parti come corona, armatura, scettro, ecc. essa viene attentamente posizionata sulle parti, premuta con cura e poi tolte le parti eccedenti.

I testi sono di Lorenza Cairo.

Le immagini sono relative a:

Exultet, rotolo di pergamena custodito in Francia, particolari; biblioteca vaticana; Abbazia di San Magno; particolari di scrittura, pittura e lumeggiatura tratti dal corso di “Miniatura Medievale” svolto a Fondi nel luglio 2013.