dal martedì alla domenica e festivi: ore 10 > 18.30chiuso lunedì feriali, Natale, Capodanno e 1° maggio

Ingresso € 5 intero | € 3 ridottogratuito Card Musei Metropolitani Bologna e la prima domenica del mese

MUSEI CIVICI D’ARTE ANTICA

MuseoCivicoMedievale

come arrivareDalla stazione FS e dall’Autostazione:a piedi> da Piazza delle Medaglie d’Oro proseguire in Via Indipendenza e in prossimità della cattedrale di San Pietro svoltare a destra per via Manzoni (penultima traversa pri-ma di via Rizzoli/Ugo Bassi) o, in alternativa, risalire per via Galliera fino all’incrocio con via Parigi e svoltare a sinistra per via Manzoni | circa 1,2 kmin autobus> linee 27, 11, e navetta A, fermate Indipendenza e San Pietroin auto> parcheggio sotterraneo di Piazza VIII Agosto e poi a piedi o in autobus

bookshop | audioguide italiano e inglese | accesso diversamente abili | guardaroba singoli e gruppi | visite guidate | servizi educativi per le scuole | laboratori per famiglie | biblioteca | archivio fotografico | archivio storico | noleggio spazi per eventi

SERVIZI

Museo Civico Medievale Via Manzoni 4 | 40121 Bolognatel. +39 051 2193916 / 2193930museiarteantica@comune.bologna.itwww.museibologna.it/arteantica

Musei Civici d’Arte Antica

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L’Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica comprende quattro sedi museali cittadine: il Museo Civico Medievale (Palazzo Ghisilardi), le Collezioni Comunali d’Arte (Palazzo Comunale), il Museo Davia Bargellini (Palazzo Davia Bargellini) e il Museo del Tessuto e della Tappezzeria 'Vittorio Zironi' (Villa Spada).Importanti strutture presenti all’interno della sede di Palazzo Ghisilardi forniscono gli strumenti idonei per la valorizzazione del patrimonio conservativo dei quattro musei: didattica, collezioni, restauro, biblioteca e fototeca. Nella sezione didattica si svolge un’intensa attività edu-cativa e culturale al servizio di un vasto pubblico di visitatori. La sala mostre ospita periodi-camente rassegne espositive significative per la storia citta-dina. L’attrezzato laboratorio di restauro viene utilizzato per la manutenzione ordinaria dei materiali appartenenti alle rac-colte dei musei e, all’occorrenza, per quella di preziosi documenti provenienti da altre prestigiose collezioni. Alle attività istituzio-nali di conservazione e promo-zione del patrimonio museale, si affianca l’attività di studio, che si traduce nell’edizione di pubblicazioni, sia di carattere scientifico (catalogo delle collezioni permanenti, cataloghi di mostre, periodici) che didattico e divulgativo. Trovano inoltre posto nell’edificio una biblioteca specia-listica dotata di oltre diciannovemila volumi che per la stragrande maggioranza trattano i temi relativi alla Sto-ria dell’Arte, dall’epoca Medievale all’Ottocento, e circa duecento titoli di riviste specializzate inerenti alla Storia dell’Arte Medievale e Moderna in cui è confluito anche il fondo donato da Cesare Gnudi. Particolare attenzione è stata riservata alle arti applicate, con testi difficilmente reperibili altrove. La fototeca rac-coglie migliaia di immagini sull’intero patrimonio dei tre musei e un archivio in cui è documentata la storia delle collezioni dall’Ottocento ad oggi.

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Museo del Patrimonio Industriale

Museo per la Memoria di Ustica

Museo Civico Medievale

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della musica Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Casa Morandi

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Museo Civico Archeologico

Museo Morandi e MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna

Villa delle Rose

Cimitero Monumentale della Certosa

Museo del Tessutoe della Tappezzeria

"Vittorio Zironi"

Via Irnerio

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Museo Civico Medievale

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della musica Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

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Museo Civico Medievale

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All’interno delle suggestive sale del quattrocentesco palazzo Ghisilardi (dimora di Bartolomeo Ghisilardi, notaio e cancelliere della magistratura cittadina), trovano spazio dal 1985 le rac-colte di arte medievale e moder-na del Museo Civico Medievale. L’edificio sorge nell’antica area del foro romano e nel luogo dove venne costruita la Rocca dei vicari imperiali, collocata a ridosso delle Mura di Seleni-te del V secolo. Sui resti

dell’antica rocca, distrutta nel 1115, furono succes-sivamente edificate case tra il Duecento e il Tre-cento, fra cui quella dei Conoscenti, la cui torre è tuttora visibile nel cortile. Nell’edificio sono sta-te riunite opere che risalgono fino al XVII secolo, fra cui spiccano quelle appartenenti alla raccolta del marchese Ferdinando Cospi, vera e propria summa enciclopedica di mirabilia naturali e arti-ficiali, e quelle della raccolta del generale Luigi Fer-dinando Marsili, composta principalmente da armi, ed infine il fondo Palagi (1860). Le opere che co-stituiscono il nucleo più rilevante del museo sono in gran parte testimonianze della vita medievale bolognese, a partire dai manufatti altomedievali dei secoli VII-IX, fino alla grande statua di Bonifacio VIII in

lastre di rame dorato, opera di Manno Bandi-ni da Siena (1301), ese-

guita in ricordo dell’im-pegno profuso dal Papa per mettere fine alla guerra tra Bologna e Ferrara, impressionante esempio dell’arte plasti-

ca del tempo. Vicino alla scultura

MUSEO CIVICO MEDIEVALE

trova posto un illustre documento degli inizi del Trecento, il grande piviale di manifattura inglese con Storie della vita di Cristo e della Vergine, esempio tra i più rilevan-ti di opus anglicanum e fra i po-chissimi giunti intatti sino a noi. Alla consuetudine in uso durante il Trecento nelle maggiori città universitarie d’Italia di dedicare monumenti funebri scolpiti ai dottori dello Studio non si sot-trae neppure Bologna. Questo ge-nere andò infatti diffonden-

dosi rapidamente come è testimoniato dai magnifici sepolcri presenti nel museo, nei quali ricorre la ti-pologia del dottore in catte-dra colto nell’atto di impar-tire lezioni ai suoi studenti (Sepolcro di Bonifacio Galuzzi, opera di Bettino da Bologna, Arca di Giovanni d’Andrea, fram-menti dell’Arca di Giovanni da Le-gnano di Pier Paolo dalle Masegne). Lungo il percorso si possono am-mirare importanti testimonianze della produzione scultorea tosca-na a Bologna (San Pietro Martire di Giovanni di Balduc-cio, Trittico con Madonna e santi di Jacopo della Quercia).

Arricchiscono le raccolte del museo l ’ampia se lez ione d i raffinatissimi avori francesi ed italiani, che spazia da oggetti di destinazione devozionale (come il prezioso Trittico della Botte-ga degli Embriachi) a quella d’uso quotidiano. Nelle sale si susseguono inoltre preziosi vetri muranesi e vetrate di provenienza ecclesiastica o privata, pregiate raccolte di armi e armature medievali, rinascimentali e orientali (daghe, spadoni, armi da fuoco e da botta), nonché un’interessan-te sezione di arte orientale e mediorientale (sculture, ceramiche, smalti, metalli). Numerose e rare testimonian-ze della vita di corte bentivolesca annoverano, accanto ad oggetti di raffinata manifattura (Stocco di Ludovico Bentivoglio, Corno bentivolesco, Coppia di fiasche), imprescindibili documenti di scuola ferrarese del XV secolo.Corpose sezioni del museo sono infine dedicate all’arte del-la scultura in bronzo rinascimentale e barocca (Modello per il Nettuno, e il Mercurio di Giambologna, San Michele Arcan-gelo che atterra il demonio di Alessandro Algardi, Busto di Gregorio XV Ludovisi di Gian Lorenzo Bernini e Busto di Gre-gorio XIII Ludovisi di Alessandro Menganti), rappresentate anche da una ricca collezione di bronzetti e placchette del tardo Quattrocento e del Cinquecento. Un’importante sezione è infine dedicata all’arte della minia-tura bolognese dal XIII al XVI secolo, con celebri esemplari di codici liturgici prove-nienti da varie chiese cittadine e di Statuti e Matricole delle Arti, tra cui la celebre Mar-ticola della Società dei Drappieri del 1411, con la veduta del mercato di Piazza di Porta Ra-vegnana.

BiglietteriaLa storia del museoIl Medioevo a BolognaLe collezioni (sculture, bronzi, armi e armature, vetri e avori)Codici miniati

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