Mete artistiche culturali nella provincia di Milano Parte 3

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METE ARTISTICHE E CULTURALI DELLA PROVINCIA DI MILANO ©Francesca Citraro - Marco PalazziniGuide Turistiche – Associazione ALGAT

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San Magno Legnano Pala: Madonna con bambino e santi (1523), Bernardini Luini

Affreschi di Storie della Vergine e di Cristo, Santi (1562-64) Bernardino Lanino

Basilica minore S. Giovanni Battista, Melegnano

Battesimo di Gesù, Bergognone, 1506

Rho- Santuario

Pierfrancesco Mazzucchelli detto il Morazzone

Rho, Santuario Procaccini

Rho, Santuario Morazzone

Villa Borromeo Visconti Litta

“Sontuoso e vago” palazzo del Conte Pirro Visconti Borromeo; dell’edificio originale, forse dovuto a Martino Bassi, rimane il modesto corpo di fabbrica mediano, con portico a colonne binate, mentre del 1720 è il corpo principale che, nella prevalenza del laterizio, si discosta dai moduli compositivi dell’epoca. Ma già nel secondo Cinquecento, sempre forse ad opera di Martino Bassi, vennero realizzati i giardini, ricchi di fontane e con celebri giochi d’acqua

Ninfeo > ambiente autonomo, con pavimento e pareti tappezzati con mosaici di ciottoli bianchi e nei (Camillo Procaccini)

Villa Visconti Borromeo Litta

VILLA LITTA

Villa Litta Atrio quattro venti

camillo procaccini

Villa Litta

Fronte Ninfeo

VILLA LITTA

S. Invenzio, Gaggiano 1618 – ispirazione richiniana soprattutto nella facciata, che imita S. Giuseppe a Milano

A Milano il Barocco si presenta con caratteristiche specifiche , senza la sontuosità delle soluzioni romane

Austerità dei Borromeo

Superfici curve e plasticismo vi sono comunque nel maggior architetto dell’età barocca a Milano, Francesco Maria Richini :le sue tipologie vengo riprese talvolta in provincia

San Bernardino, Abbiategrasso

S. Bernardino, Abbrategrasso

1614-1691

Terminata su disegni del Richini

S. Pietro, Abbiategrasso 1753-1778

Opera Francesco Croce (guglia maggiore del Duomo di Milano)

‘600 – ‘700

• Il fatto edilizio più significativo è l’erezione di ville gentilizie attorno al capoluogo, in particolare lungo le direttrici SW (lungo il Naviglio Grande) e NE (Naviglio della Martesana), cosa che non avviene lungo il Naviglio Pavese (reso navigabile solo nel primo ‘800)

• Sponde dei Navigli come luoghi di vacanza – facilità e sicurezza collegamenti via acqua rispetto a quelli via terra – Naviglio come regolatore climatico rispetto alla calura estiva (villeggiatura) – rinnovato interesse dei nobili milanesi per gli investimenti fondiari

• MARCANTONIO DAL RE – incisioni – Vedute – “Ville di Delizia”

Villa Visconti Maineri, Cassinetta di Lugagnano

Robecco sul Naviglio, Villa Gaia

Risalente al secondo ‘400 ma con balaustra settecentesca sul lato del Naviglio Grande

Villa Gromo di Ternengo

Robecco sul Naviglio

Palazzo Archinto, Robecco sul Naviglio

Villa Alari Visconti, Cernusco sul Naviglio

Progetto di Giovanni Ruggeri

Sulla Martesana

Villa Arconati, Castellazzo di Bollate

Nel Parco delle Groane

Avviata su preesistenze medioevali da Galeazzo Arconati nella seconda metà del ‘600 e riconfigurata da Giovanni Ruggeri intorno al 1730

L’iniziale impianto a U venne trasformato nel conclusivo schema a H e si diede mano ai giardini barocchi che configurano soluzioni all’italiana e alla francese, con il disegno di geometrici parterre

All’interno decorazioni dei fratelli Galliari, con vertiginose prospettive di finte architetture

Villa Arconati – Marcantonio dal Re

Villa Arconati Interni

Villa Ghirlanda, Cinisello Balsamo

In passato erroneamente attribuita a Palladio e al Richino

Iniziata seconda metà del ‘600 ma rifatta nell’800

Tipologia che incontrò un grande favore

Ercole Silva – Dell’arte dei giardini inglesi, 1801

Villa Borromeo, già Adda, Cassano d’Adda

Eretta nella prima metà del ‘700 su disegni di Francesco Croce, ma riformata da Giuseppe Piermarini nel 1781

Grandioso schema U preceduto da un cortile d’onore del Piermarini, separato dalla strada da una cancellata in ferro battuto sorretta da pilastri sormontati da putti

Piermarini intervenne in chiave neoclassica nel prospetto e nelle ali, mentre barocchi rimangono il corpo centrale e il fronte posteriore