Post on 06-Sep-2020
Time: 12/07/19 21:42 IL_MATTINO - NAZIONALE - 17 - 13/07/19 ----
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Riscoperto il best seller anni Venti «Jalna», romanzone seriale sulla saga di una ricca famiglia canadeseche rilancia la storia della sua autrice de la Roche, anticonformista che visse con l’amante-sorella adottiva
M
Santa Di Salvo
Il nome non vi dirà nulla, solola curiosità di capirne l’origi-ne che suona molto esotica.Mazo de la Roche, chi era co-stei? Incredibile a dirsi, unadelle più famose e prolifiche
scrittrici del Ventesimo secolo,una icona della letteratura cana-dese, amatissima anche daiWindsor, a partire dalla reginaElisabetta. Una signora dall’ariasofisticata e dal volto vagamenteequino capace di vendere, tra glianni Venti e i Cinquanta, 11 milio-ni di copie della saga Jalna, sedi-ci romanzi che raccontanocent’anni di storia della dinastiaWhiteoak nella tenuta di fami-glia, una enclave europea im-mersa nei paesaggi sconfinatidel Nordamerica. Tanto appas-sionante e contemporanea dameritare nel ’94 una riscritturatelevisiva di buon successo suFrance 2, feuilleton seriale che siavvalse, allora, di bravi attori tracui Danielle Darrieux.
Ma resta, oggi, il doppio miste-
ro. Della rapida scomparsa dallascena letteraria di una vera pro-tagonista del Novecento, secon-da per fama e per vendite solo aMargareth Mitchell di Via colvento. E della pressoché totale as-senza di notizie sulla sua vita, unprivato custodito sempre più ge-losamente con l’aumentare dellapopolarità.
Il primo mistero si spiega, masolo in parte, con il fastidio checerta critica ancora riserva allacosiddetta paraletteratura, oscrittura popolare. Benché ma-dame de la Roche sia stata la pri-ma donna a vincere il prestigio-so Atlantic Monthly Prize, che altempo ammontava alla ragguar-devole cifra di 10.000 dollari. Ilsecondo si comprende meglioscoprendo l’ambigua sessualitàdi Mazo, che condivise buonaparte della vita con Caroline Cle-ment, adottata come sorella main realtà sua amante, un legameche allora veniva definito un«Boston marriage». Insiemeadottarono anche due bambini.
Una lunga premessa necessa-ria per capire l’importanza diuna riscoperta che la casa editri-ce Fazi, specialista nelle riletturedi grandi firme femminili, hamesso in campo in questa torri-da estate. Esce in questi giorni ilprimo volume della saga, Jalna(382 pagine, 18 euro) e ci sonotutte le premesse per un nuovosuccesso editoriale dopo quellilegati ai libri di Elizabeth Jane
Howard e Ivy Compton-Burnett.Perché Mazo - nome vero dellascrittrice, scelto dal padre cheaveva avuto una passione giova-nile per una donna dal nome in-solito - è narratrice pura, conuna scrittura leggera e ironicache di recente è tornata oggettodi attenzione da parte di moltiaccademici convertiti, eredi dicoloro che l’avevano marginaliz-zata in vita. Lo scalpore per unpremio importante, le 193 edizio-ni in inglese e le 92 in altre lin-gue, i pregiudizi sul suo privato esul lungo soggiorno in Inghilter-ra, quasi fosse una negazionedelle origini canadesi, hanno gio-cato a lungo in suo sfavore.
Oggi è tempo di un sano «revi-sionismo», già partito dagli anniNovanta, che renda giustizia auna protagonista importantedella difficile epoca tra le dueguerre mondiali, con una vita inbuona parte parallela alla moltopiù osannata Virginia Woolf,compreso l’interesse per il fem-minismo, le preferenze sessualie le crisi depressive ricorrenti.Una vita così particolare da ispi-rare nel 2012 un film, «The miste-ry of Mazo de la Roche», direttoda Maya Gallus.
Al centro delle vicende narra-te in Jalna c’è appunto la tenutadell’Ontario che prende il nomeda una città indiana in cui il capi-tano Philip Whiteoak e la futuramoglie Adeline si sono conosciu-ti. La storia parte dagli anni Ven-
ti, con una Adeline quasi cente-naria che aspetta con ansia ilsuo compleanno per festeggiar-lo in famiglia. Una serie di even-ti e di nuovi arrivi sconvolgerà idifficili equilibri della casa. Duenuore appena acquisite (Phea-sant figlia illegittima di un vici-no di casa e Alayne americanain carriera), figli e nipoti, dalpiccolo e scaltro Wakefield alprimogenito Rennie, seduttoreimpenitente. E l’affresco decol-la subito, tra un tè delle cinquee le sere d’estate nel giardinoall’inglese.
Nella casa vera dove Mazovisse con la famiglia, oggi c’è unpiccolo museo a lei dedicato, unmodello cui la scrittrice si è ispi-rata per raffigurare la dimora alcentro di un altro suo romanzo,Possession (1923). Invece la casache ha ispirato Jalna si chiamain realtà Benares, esiste ancorae si trova a Clarkson, molto vici-na al Trail Cottage dove Mazo ela sua amica Caroline trascorre-vano le vacanze.
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Miggianonarra Novielloun casalesecontro i clan
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`Marco Ciriello
BenMarcusècapacediraccontaretuttoquellochesembrairraccontabile,uscendodaqualunquecanone.Loscrittoreamericanosembraunalienogeneratoredistoriestraordinarie,conunalingua,untonoedelletramechesonosolosue.Daannipratica–inisolamento–unaproduzionealternativaeirraggiungibile,senzapreoccuparsidell’ordinario,anzi,trasformandoecapovolgendoilquotidiano.DoveCarveracchiappavaildettaglio,restituivailpiccoloangolodistoriaamericana,BenMarcuscostruiscetelesottilissime,precarissime,muovendosisull’assunzionediunarealtàaltra,diunmondoleggermentesfocato,nondistante,nonmarziano,contiguo,tangibileatratti,eppurein-esistente.Nelsaltotral’esistenteel’in-esistentec’èilprobabileelìBenMarcuslavora,costruisce,edifica.L’ultimoprodottodellaricercaMarcusè«Viadalmare»(BlackCoffeeeditore),quindiciracconticomenonneavetemailetti,traquestispicca«Ilcostumedelpadre»(uscitodaAletconletavolediMatthewRitchie)cheèunasummadelbenmarcusismoedellesueossessioni.Imperdibile.
Herzog
«Il Re Leone» del 1994, con i suoi968,4milioni didollari incassatièil film d’animazione tradizionaleconilmaggiorincassodellastoriadel cinema. Inevitabile che, comealtriclassicianimatiDisney,venis-seripropostocomeblockbusterli-ve-action (l’ultimo esempio è sta-to «Aladdin» di Guy Ritchie). Ladifferenza qui è che il regista JonFavreauhagirato unaversionediquel cartoon che lui ha definito«photo-real», visto che leoni, ze-
bre, iene, tutti i protagonisti e gliambienti, sono ricostruiti elettro-nicamente. In questo «Re Leone»(che in Italia arriverà il 21 agosto,dopo l’anteprima a Giffoni) Fa-vreauhavolutosolodueimmagi-ni«dalvero»,manessunoèingra-do di distinguere quali queste sia-no.Lashakespearianastoriaorigi-nale,conl’uccisionediMufasaor-ditadal perfidofratelloScar allea-to con le iene e l’assunzione di re-sponsabilità del proprio retaggio
regaledapartedelgiovaneSimba,è riproposta fedelmente insiemealle canzoni di Elton John e TimRice: «Il cerchio della vita», «Vo-gliodiventareprestounre»,«Saròre»,«Hakunamatata»e«L’amoreènell’ariastasera».Levociitalianein questa versione sono: StefanoFresi ed Edoardo Leo (Pumbaa eTimon), Luca Ward (Mufasa, nel1994eraVittorioGassman)eMas-simo Popolizio (il perfido Scar),mentre Marco Mengoni ed Elisa
sono, rispettivamente, Simba(nell’originale è Donald Glover) eNala(Beyonceé).
«Non ho provato a imitareBeyoncé nel cantato», dice Elisa,«anzi,purmantenendoleassipor-tanti,hoaggiuntofalsettiperdarledolcezza».Mengonidalcantosuospiega che «rispetto a quando hodoppiato il cartoon “Lorax”, quiho dovuto lavorare il doppio, per-chéSimbamutadalpiccoloeredealtrono,all’adolescentegiocherel-lone, fino all’adulto che si assumeleproprieresponsabilitàregali».
Oscar Cosulich© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mazo, donna scandalosada undici milioni di copie
IL SUCCESSO DEL LIBROSUPERATO SOLO DA«VIA COL VENTO»:285 EDIZIONI, ISPIRÓUNA SERIE TV. E LA SUAVITA DIVENNE UN FILM
Elisa e Mengoni, voci italiane per «Il Re Leone»
NARRATRICE IRONICAE LEGGERA, CON UNA VITAPARALLELA A QUELLADI VIRGINIA WOOLFDA FEMMINISTAANTE LITTERAM
Tiziana Di Monaco
È la mattina del 16 maggio 2008.L’ariaèfresca,ilsolenonèancoraalto.EscidicasaabordodellatuaFiat Panda nera. Sei preso dai
tuoi pensieri, dalle preoccupazioniquotidiane,dallagiornatachetiaspet-ta e dalle mille cose che hai da fare.Percorridistrattamenteiltragittocheti porterà al lavoro. Ti fermi a un in-crocio, imbocchi una strada. E la tuavita finisce. La morte era già lì. Lo so-spettavi ma non lo sapevi. Ti stavaaspettando da sette anni. E quellamattina del 16 maggio 2008, in vialeLenin a Baia Verde, si materializzasotto forma di un commando crimi-nale che ti scarica addosso odio, rab-bia,sete di vendetta e ben due carica-tori.Etuseilì,solo.Seialvolante:ilpri-mocolpotiraggiungeinpienoviso, ildolore esplode. Ma tu hai la forza dibuttarti sul sedile destro, di aprire laportieradaquellaparte,dilanciartiinstrada, prima di essere raggiunto daun’altrarafficadicolpi.Trediciproiet-tili in tutto penetrano nel tuo corpo enonti lascianoscampo.Eaquelpun-toiltormento,lento,lacerante,siinsi-nuanellepersonechetihannovolutobene,neituoicarisoprattutto, inqueiquattrofigliperiqualiseisempresta-to e resterai un uomo buono, onesto,determinatoneldifenderelatualiber-tà senza cedere alla prepotenza, allaprevaricazione,allamalavitaorganiz-zata,alclandeiCasalesi.
Di Mimmo Noviello, imprendito-re-coraggiovittimadellacamorra,og-girimangonoiricordibruciantidichilo ha conosciuto e apprezzato, i piùtoccanti dei quali sono stati raccoltidallo scrittore Paolo Miggiano nel li-broL’altrocasalese.DomenicoNoviel-lo, il dovere della denuncia (Di Girola-mo Editore). Puntuale nella ricostru-zione dei fatti, nella descrizione delcontestoin cui il massacro è matura-to ed è stato compiuto, con la citazio-neprecisadinomiecognomididelin-quenti, affiliati e boss, senza nascon-dereleresponsabilitàdiunoStatoas-sente e il valore delle istituzioni chenon hanno fatto mancare il proprioappoggio, Miggiano ricostruisce, davarie angolazioni, la vita di Noviello,l’imprenditore che 18 anni fa denun-ciò e fece arrestare i suoi estorsoriche, per conto del clan, cercarono diimporgliil«pizzo».Eperquesto,setteannidopo,fuucciso,nell’indifferenzadiquellapartedelterritoriochecrede-vaecontinuaapensarechemainien-tecambierà,nell’indolenzadiunoSta-to che a volte ha la memoria troppocorta,adifferenzadellacriminalità.
Miggiano ha già raccontato la vitadi vittime dei clan quali Federico DelPrete,AnnalisaDurante,ilgiornalistaGiancarlo Siani; è stato elicotteristadellapoliziaecollaboraconlaFonda-zione Polis. Fedele al titolo del libro,tratteggialafiguradiunuomo,primaemigratoinGermania,poiimprendi-torenelcampodellescuoleguida,ori-ginario di San Cipriano d’Aversa. Unuomo dignitoso, «un altro Casalese»scriveMiggiano.«UnveroCasalese».
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PAOLO MIGGIANOL’altrocasalese.DomenicoNovielloDI GIROLAMO EDITORE
170 PAGINE
16 EURO
MAZODE LA ROCHEJalnaFAZI EDITORE
382 PAGINE
18 EURO
MA CR O