Post on 15-Feb-2019
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
Overture: Un pensiero per Daniela Bertocchi
Daniela Bertocchi e Elisabetta Visintainer, Valutazione delle competenze « tout comme c'est en forgeant
qu'on devient forgeron, c'est en résolvant des situations complexes que l'on devient compétent » , ELLIS, 24
ottobre 2008
Daniela Bertocchi e Elisabetta Visintainer, Valutazione delle competenze « tout comme c'est en forgeant
qu'on devient forgeron, c'est en résolvant des situations complexes que l'on devient compétent » , ELLIS, 24
ottobre 2008
Daniela Bertocchi e Elisabetta Visintainer, Valutazione delle competenze « tout comme c'est en forgeant
qu'on devient forgeron, c'est en résolvant des situations complexes que l'on devient compétent » , ELLIS, 24
ottobre 2008
“Gli avete dato sei come al rumeno”
Un genitore del nord (Piemonte), giugno 2014
“Ormai non è più possibile far fare agli allievi nessuna attività che non sia valutata”
Insegnanti di ordini e luoghi diversi, settembre 2014
“I bambini arrivano in prima gravati da una tale ansia di prestazione che impedisce
l’apprendimento”
Una “preside” del Sud (Calabria), settembre 2014
“Oggi il pericolo non è più concepire l’educazione come il calco autoritario della
tradizione, ma quello di assimilarla all’esaltazione del principio di prestazione che
trasforma la vita in una gara perpetua”
Uno psicoanalista, Massimo Recalcati, L’ora di lezione, Einaudi, Torino, 2014
© ambel 2014
Siamo immersi in un delirio valutativo?
15- 16.45 Prima parte
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
17 – 18.45 Seconda parte
16.45 - 17 Intervallo
Conclusione
Domande e discussione
Domande e discussione
I concetti chiave e lo stato dell’arte….
Valutare quando, che cosa, come…
15- 16.45 Prima parte
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
I concetti chiave e lo stato dell’arte….
Andar per vocabolari e per mare…
Un quadro di definizioni condivise
Ancora sulle competenze
La valutazione nella normativa vigente
Andar per vocabolari e per mare…
Andar per vocabolari e per mare…
“il concetto di competenza può essere riassunto nella capacità di mobilizzare diverse risorse cognitive per far fronte a una tipologia di situazioni” (Perrenoud)
Il concetto stesso di "curricolo" ne viene condizionato, in quanto la competenza può
allora essere vista, in questa prospettiva, come la punta di un iceberg, la parte del curricolo "emersa", e dunque più facilmente documentabile, valutabile, certificabile La competenza come prodotto dell'integrazione di obiettivi, contenuti, metodi e la valutazione potrebbe così fare riferimento al cosiddetto "curricolo esplicito", mentre sotto la superficie, dentro la parte sommersa dell'iceberg, troverebbe posto il cosiddetto "curricolo latente" o implicito - fatto cioè di "tutto ciò che ... viene trasmesso dalla scuola senza piena consapevolezza e comunque senza che sia riconosciuto apertamente ed ufficialmente" (Bertolini 1996).
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…
Una definizione di ... didattica curricolare / curricolo
“Uno dei caratteri innovativi di una didattica curricolare sta nella flessibilità e creatività con cui essa riesce a mediare le istanze di origine sociale, concretate, calibrate e ponderate negli obiettivi, con le esigenze delle singole personalità educande in formazione. Di qui un nuovo ruolo anche per gli insegnanti, non più chiamati ad amministrare, sia pure con tratti originali, un programma formalizzato indipendentemente da loro, ma impegnati a costruire e trasformare quel complesso di attività finalizzate e organizzate in cui consiste il curricolo.”
Raffaele Laporta, 1978
Un quadro di definizioni condivise
Possiamo definire il processo di valutazione come una ricerca di informazioni su tutte le componenti dell’educazione, guidata dalla necessità di assumere decisioni finalizzate a ben calibrare le ulteriori esperienze educative degli studenti e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei curricoli.
M. Corda Costa e A. Visalberghi, 1995
ex ante – [diagnostica] – livelli di partenza
in itinere – [formativa] – processi
post quem – [sommativa] – esiti e risultati
allievi
insegnanti
scuole
sistemi scolastici
territori
Una definizione di ... valutazione
Un quadro di definizioni condivise
Una definizione di ... risultati dell’apprendimento e di competenze
Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini (atteggiamenti) appropriati al contesto.
“Risultati dell’apprendimento”: indicano la attestazione di ciò che un discente conosce, capisce e può fare al termine di un processo d’apprendimento e sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze.
... nella Proposta di ... raccomandazione del Parlamento europeo e del consiglio sulla costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli, 2006
Un quadro di definizioni condivise
Una definizione di ... profilo di competenza
Un quadro di definizioni condivise
© ambel 2012
Per “profilo dello studente” possiamo intendere la descrizione di conoscenze, abilità, atteggiamenti agiti in contesto che alla fine di un percorso scolastico riteniamo auspicabile (ma non obbligatorio) che l’allievo acquisisca in modo integrato nei diversi campi di sapere e di esperienza che ne definiscono il progetto curricolare; oppure che certifichiamo che ha effettivamente acquisito. Nel primo caso potremo parlare di profilo atteso, nel secondo di profilo certificato o di certificazione delle competenze.
Mario Ambel, 2012
Insieme integrato di abilità, conoscenze e
atteggiamenti che un soggetto, in determinati
contesti reali, è in grado di attivare, realizzando
una prestazione consapevole finalizzata al
raggiungimento di uno scopo
Insieme integrato di abilità, conoscenze e
atteggiamenti che un soggetto, in determinati
contesti reali, è in grado di attivare, realizzando
una prestazione consapevole finalizzata al
raggiungimento di uno scopo
Fare esperienze cognitive e conoscitive
Scuola in quanto ambiente
funzionale ai processi di
insegnamento/apprendimento
• Acquisire nuova conoscenza
• Impostare e risolvere problemi
• Svolgere attività complesse
Il concetto di competenza “scolastica”: una definizione
(IRRSAE Piemonte 2001)©
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bel2
007
Ancora sulle competenze
Competenze scolastiche: conoscenze/abilità/atteggiamenti
©am
bel2
007
competenze
conoscenze atteggiamenti
dichiarative
procedurali
personali
interpersonali
sociali
esercitate in contesto
abilità
cognitive
linguistiche
manuali
corporee
Ancora sulle competenze
… che faccia giustizia di qualche falsa opinione…
La competenza come “capacità di far fronte a un compito, o a un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”. (Michele Pellerey, 2004)
© ambel 2013
La competenza come costrutto complesso …
Ancora sulle competenze
Indicazioni nazionali del 2007/2012 – Analisi e commento 7e - l'organizzazione del curricolo/5
© ambel 2012
2012
2007
ai fini del suo continuo
miglioramento
e questo all'interno di un confronto
internazionale che oggi va assumendo
sempre maggiore importanza
identico
rielaborato
inserito ex novo
cassato (2007)
La valutazione nella normativa vigente
Legge 169 del 30 ottobre 2008- conversione in legge del DL 137/08
1. Dall' anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. 1-bis. Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi. 3. Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
La valutazione nella normativa vigente
DPR 122/09 (Regolamento sulla valutazione)
2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. 3. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. 4. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. 5. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.
La valutazione nella normativa vigente
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
Domande
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
Intevallo
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
Intevallo
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
La didattica e la valutazione per competenze
Un planning di azioni valutative
Valutare che cosa e come …
La certificazione delle competenze
Valutare quando, che cosa, come…
17 – 18.45 Seconda parte
l’insegnante mette un voto.
Cos'è la scuola, lo dico io: “E' questo: l'insegnante spiega, l'allievo studia, l'insegnante interroga e l'allievo ripete”.
Paola Mastrocola et (multi) alii (2010)
La didattica e la valutazione per competenze
Strategie e azioni dell’insegnante Scopo
Dare obiettivi trasparenti e condividerli Dare agli allievi un senso di orientamento: l’esplicitazione e la negoziazione sulle cose da fare aiutano l’alunno a direzionare le sue energie
Dare compiti che contengano i criteri per capire se un’attività è stata svolta con successo o no
Aumentare l’orientamento e il senso di poter controllare ciò che si fa (controllo delle procedure)
Offrire momenti di riflessione sullo svolgimento del compito
Aumentare la consapevolezza e stimolare una riflessione metacognitiva sui processi e sulle difficoltà incontrate
Coinvolgere gli alunni nella scoperta dei criteri di valutazione
Aumentare il senso di autoefficacia: entrare nei meccanismi di un compito aiuta l’alunno a controllarlo e a poterlo valutare
Offrire possibilità di autovalutazione e di valutazione tra pari
Aumentare il senso di responsabilità; ha un effetto emancipatorio e sviluppa autonomia di giudizio su criteri condivisi
Marian
i, Po
zzo
Metacognizione, valutazione e autonomia dei soggetti (Mariani-Pozzo)
La didattica e la valutazione per competenze
verificare prodotto
processo
misurazione
documentazione osservare
certificare profilo di competenza
riflessione metacognitiva autovalutazione
soggetto
La didattica per “competenze”: che cosa cambia nella valutazione …
© ambel 2010
disponibilità
intenzionalità
trasferibilità
correttezza
congruenza
efficacia
funzionalità
PROCESSO
PRODOTTO
SOG
GET
TO
CO
NTESTO
flessibilità
adattabilità controllo
autonomia
consapevolezza
© ambel 2011
La didattica per “competenze”: che cosa cambia nella valutazione …
valutare gli apprendimenti degli studenti
quando come che cosa
prima
durante
dopo
alla fine
progettazione
realizzazione
verifica e
valutazione
certificazione
conoscenze
abilità
CO
MP
ET
EN
ZE
atteggiamenti
Definire profili attesi
Selezionare obiettivi
Certificare profilo in uscita
Verificare livelli di partenza
comportamenti
Osservare processi
Saper leggere i cambiamenti
Misurare prestazioni
Valutare i progressi
Misurare prove sommative
Descrivere/Attestare esiti finali
Fare il bilancio di percorsi
Considerare variabili di contesto
?
Un planning di azioni valutative
© ambel 2014
© Mario Ambel, Contesti strumenti e modalità per una valutazione formativa (work in progress)
Contesto/ Situazione di
apprendimento
Strumenti/Formato Livello e modalità di valutazione
Verifica dei livelli di partenza
PR
IMA
Raccolta dati in ingresso Documentazione pregressa
Colloqui
Questionari
Descrizione dei livelli di ingresso
(competenze?) e delle aspettative
Verifica livelli Prova d’ingresso (comune?) Misurazione in punteggi del
controllo di obiettivi specifici o ci
competenze più ampie
Individuazione di prerequisiti
Progettazione educativa
(finalità)
Documentazione progettuale (POF) Descrizione profilo atteso di
competenza/e
Individuazione Obiettivi
“essenziali” / “minini”
Progettazione educativa
(percorsi / unità / attività)
Documentazione progettuale Definizione obiettivi curricolari /
(essenziali?)
Un planning di azioni valutative: prima
© ambel 2014
© Mario Ambel, Contesti strumenti e modalità per una valutazione formativa (work in progress)
Contesto/ Situazione di
apprendimento
Strumenti/Formato Livello e modalità di valutazione
Osservazione sistematica di
processo
DU
RA
NT
E
Svolgimento delle attività Diario di bordo
Discussioni
Descrizione di atteggiamenti,
comportamenti, prestazioni in itinere
Descrittori e indicatori qualitativi di
conoscenze, abilità, competenze
Analisi delle difficoltà e delle
prestazioni
Valutazione conclusiva
Verifica dei risultati raggiunti Verifica sommativa (di unità) Misurazione quantitativa del
controllo di prestazioni relative a
competenze o del raggiungimento di
singoli obiettivi (descrittori e
indicatori di conoscenze, abilità,
competenze; misure; trasparenza)
Analisi dell’errore
delle unità o delle attività
svolte
Questionari
Feed-back individuali e collettivi
Osservazione qualitativa e bilancio
dei punti positivi e punti critici
Valutazione relativa delle scelte
Un planning di azioni valutative: durante
© ambel 2014
© Mario Ambel, Contesti strumenti e modalità per una valutazione formativa (work in progress)
Contesto/ Situazione di
apprendimento
Strumenti/Formato Livello e modalità di valutazione
DO
PO
Valutazione degli esiti raggiunti
Valutazione sommativa di
fine porzione di anno o
porzione di anno
Documentazione finale Restituzione descrittiva dei
“traguardi” parziali raggiunti nello
sviluppo di competenze
Quantificazione in voti degli esiti
raggiunti
Prove e colloqui d’esame Misurazione in punteggi del
controllo di conoscenze/ abilità/
competenze
Certificazione del profilo di uscita
Valutazione sommativa di
fine ciclo
Documentazione conclusiva Descrizione del livello di
competenza raggiunto
Prove Invalsi Misurazione del controllo di
conoscenze e abilità
Un planning di azioni valutative: dopo
© ambel 2014
Valutare che cosa e come …
Le autovalutazioni di alcuni allievi (di scuola primaria) sul processo di apprendimento
Le riflessioni di un insegnante (di scuola primaria) sulle attività svolte
I descrittori per la misurazione delle prestazioni deliberati da un dipartimento
disciplinare (di scuola superiore di II°)
L’elaborazione di criteri e protocolli per la valutazione descrittiva delle
competenze a cura dei dipartimenti disciplinari (di scuola superiore di I°)
La ricerca-azione e le pratiche di autovalutazione di istituto sulla comprensione
del testo di una Commissione (di scuola primaria)
La certificazione delle competenze: “profili di uscita” e “traguardi per lo
sviluppo delle competenze” nei lavori delle Commissioni ministeriali
“Io al problema del maiale do il colore bianco perché il bianco è l’insieme di tutti i colori e nel problema ci vedi un sacco di altri problemi. Poi era superdifficile, ma bello perché faceva pensare e a me piace pensare per fare cose difficili e il colore bianco va bene. Nei problemi superdifficili io penso, penso, cerco nella mia testa e poi clic mi viene l’idea. La prossima volta che ci dai un problema tipo questo posso provare a farlo da solo? Penso che ce la farò.” (Fabio)
“Io con Daniele ho avuto difficoltà a lavorare perché è il mio migliore amico per giocare, ma non è un amico per lavorare, per cui abbiamo perso tempo e abbiamo finito il lavoro per ultimi. Abbiamo chiesto tante volte aiuto a Angela, Marcella e Giulia perché non riuscivamo a concentrarci.” (Richi)
©acappa2003 Vedi insegnare-dossier, n.2/2008
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Le autovalutazioni di alcuni allievi (di scuola primaria) sul processo di apprendimento
DOPO IL LAVORO / Autovalutazione di sintesi
Efficacia (punti di forza e opportunità) •Aumento della motivazione e dell’autonomia progettuale •Sviluppo delle abilità di ricerca delle informazioni, di confronto sul testo (forma e contenuto) •Coinvolgimento degli alunni non parlanti •Disponibilità ad una maggiore accettazione delle proposte dei bambini •Sviluppo del lavoro in un senso diverso rispetto a quello progettato (un solo testo, anziché molti e molte riscritture anziché un solo tipo)
Punti critici (debolezza e ostacoli) •Diversità dal progetto iniziale.
•Maggiore durata nel tempo
rispetto a quella prevista.
•Difficoltà di gestione dell’attività
con gli alunni non parlanti,
affrontata attraverso il
coinvolgimento dei compagni in
qualità di mediatori, ma solo nel
momento della trasformazione del
testo in fumetto
©dbraidotti2008
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Le riflessioni di un insegnante (di scuola primaria) sulle attività svolte
I descrittori per la misurazione delle prestazioni deliberati da un dipartimento
disciplinare (di scuola superiore di II°)
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Vedi http://www.memorbalia.it/indexdescrittori.htm
COMPETENZE della scrittura: SA CRIVERE UN TESTO DESCRITTIVO
CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
1.
Conosce le caratteristiche di un testo
descrittivo (aspetto fisico di una
persona)
1.
Sa usare un’aggettivazione
appropriata al soggetto descritto,
utilizzando opportunamente i cinque
sensi.
Sa usare i verbi appropriati, verbi che
indicano stati come (___________,
sembrare, stare e punti di vista come
(vedere, osservare, notare, sentire,
ecc.).
Sa usare i verbi nei tempi richiesti
(presente, imperfetto)
Sa usare i connettivi spaziali
Sa usare paragoni, similitudini e
metafore
Sa scrivere secondo punti di vista
diversi
2.
Conosce il processo di scrittura
(ideazione, pianificazione, stesura,
revisione)
2. Sa organizzare le idee, sa metterle in
ordine costruendo paragrafi
3. Conosce le regole ortografiche e
morfosintattiche 3.
Sa organizzare le idee utilizzando la
lista delle idee, grappoli associativi, ecc.
4.
Conosce la struttura di un testo
descrittivo
4.
Sa seguire un ordine di esposizione
tenendo conto di:
1. Presentazione generale della persona
(vedi Della Casa p. 199)
2. Descrizione degli aspetti fisici,
comportamentali
3. Idee e carattere
Sa scrivere un testo descrittivo di tipo
soggettivo riferito alla descrizione delle persone
L’elaborazione di criteri e protocolli per la valutazione descrittiva delle
competenze a cura dei dipartimenti disciplinari (di scuola superiore di I°) ©
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1422,523,54
4E. Comprensione analitica
e valutativaAnalizzare e valutare la
forma, il contenuto e le
dimensioni contestuali
2,5D.Comprensione
ricostruttivae interpretativaSeguire lo sviluppo del testo e
ricostruire i significati
globali, le intenzioni e gli
scopi dell’autore
2C. Comprensione
inferenzialee integrativaComprendere significati
impliciti, attraverso inferenze,
integrazioni, collegamenti
4,5B. Comprensione letteraleRiconoscere le informazioni
e i concetti espliciti
1A. DecodificazioneDecodificare i significanti
grafici lungo la superficie del testo
(inclusi i significati lessicali)
e.Stesura di
parafrasi
interpretative e
commenti
d. Stesura
di sintesi o
di rappresentazioni
globali o parziali
c. Stesura o
completamento
di risposte sotto
forma di parafrasi
b.Riconoscimento
o scelta
fra parafrasi o
risposte date
a.
Riconoscimento
o trascrizione
letterale di parti
di
testo
LIVELLI DI DIFFICOLTÀE
TIPOLOGIA DEGLI ITEM NELLE
PROVE
SEMISTRUTTURATE
DI VERIFICA DELLA
COMPRENSIONE
1422,523,54
4E. Comprensione analitica
e valutativaAnalizzare e valutare la
forma, il contenuto e le
dimensioni contestuali
2,5D.Comprensione
ricostruttivae interpretativaSeguire lo sviluppo del testo e
ricostruire i significati
globali, le intenzioni e gli
scopi dell’autore
2C. Comprensione
inferenzialee integrativaComprendere significati
impliciti, attraverso inferenze,
integrazioni, collegamenti
4,5B. Comprensione letteraleRiconoscere le informazioni
e i concetti espliciti
1A. DecodificazioneDecodificare i significanti
grafici lungo la superficie del testo
(inclusi i significati lessicali)
e.Stesura di
parafrasi
interpretative e
commenti
d. Stesura
di sintesi o
di rappresentazioni
globali o parziali
c. Stesura o
completamento
di risposte sotto
forma di parafrasi
b.Riconoscimento
o scelta
fra parafrasi o
risposte date
a.
Riconoscimento
o trascrizione
letterale di parti
di
testo
LIVELLI DI DIFFICOLTÀE
TIPOLOGIA DEGLI ITEM NELLE
PROVE
SEMISTRUTTURATE
DI VERIFICA DELLA
COMPRENSIONE
D1 [1,5 pt]
D6 [2 pt] D3 [1,5 pt]
D7 [1 pt]
D5 [1 pt]D7 [1 pt]
D2 [2 pt]
D4 [1 pt]
D8 [1 pt]
D9 [2 pt]andamento punteggio per classi
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
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©gramsci-tagliacozzo2007
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L’allievo
- è in grado di utilizzare testi espositivi di tipo disciplinare e testi
divulgativi per ricercare, acquisire e rielaborare informazioni, dati,
concetti con lo scopo di utilizzarli nelle proprie attività di studio;
- è in grado di produrre testi,orali e scritti, su argomenti disciplinari
noti e sulla base di precise indicazioni delle procedure da seguire.
- è in grado di seguire brevi esposizioni orali di carattere
disciplinare, riconoscendone l’argomento e le informazioni
essenziali
- riconosce e usa il lessico disciplinare in modo adeguato alle sue
conoscenze
- sa valutare le difficoltà che gli pone un testo disciplinare,
confrontando argomenti e informazioni con le conoscenze in suo
possesso
- sa applicare semplici strategie di studio
Opportunamente guidato, l’allievo sa utilizzare semplici strategie
linguistiche e testuali per apprendere dai testi [e riusare conoscenze]
In modo…
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2000
© ambel 2012
che cosa cambia nella certificazione
© ambel
La certificazione delle competenze
Competenze chiave Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; e 8) consapevolezza ed espressione culturale. Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.
La certificazione delle competenze… trasversali?
© ambel 2013
Competenze culturali di cittadinanza
Life skill per la cittadinanza
© ambel 2013
La certificazione delle competenze… trasversali?
“sviluppare” le competenze...
... nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione
magari... succedesse anche dopo!
Ovvero …
Mario Ambel, La valutazione tra conoscenze e competenze
Savona 3 dicembre 2014
Conclusione
Intanto, così va il mondo….
http://www.icsanfelice.it/Didattica/valutazione.html
Tra voti e giudizi: a che punto siamo con la valutazione degli studenti
Mario Ambel, direttore di “Insegnare”, rivista del CIDI
Invece potrebbe andare così….
A poco a poco abbiamo scoperto che questa è una scuola
particolare: non c'è né voti, né pagelle, né rischio di
bocciare o di ripetere. Con le molte ore e i molti giorni di
scuola che facciamo, gli esami ci restano piuttosto facili,
per cui possiamo permetterei di passare quasi tutto l'anno
senza pensarci. Però non li trascuriamo del tutto perché
vogliamo accontentare i nostri genitori con quel pezzo di
carta che stimano tanto, altrimenti non ci manderebbero
più a scuola.
Comunque ci avanza una tale abbondanza di ore che
possiamo utilizzarle per approfondire le materie del
programma o per studiarne di nuove più appassionanti.
Questa scuola dunque, senza paure, più profonda e più
ricca, dopo pochi giorni ha appassionato ognuno di noi
venirci. Non solo: dopo pochi mesi ognuno di noi si è
affezionato anche al sapere in sé ...
Lettera a una professoressa
Tra voti e giudizi: a che punto siamo con la valutazione degli studenti
Mario Ambel, direttore di “Insegnare”, rivista del CIDI
Tra voti e giudizi: a che punto siamo con la valutazione degli studenti
Mario Ambel, direttore di “Insegnare”, rivista del CIDI
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Se la smettessimo di porci problemi oziosi in modo errato….
Quanto facilmente dimentichiamo che ogni valutazione dell'allievo
dovrebbe essere, in effetti, un programma educativo in sintesi, cioè
dovrebbe contenere spunti e indicazioni circa l'opera educativa ulteriore
da svolgere nei suoi riguardi! Invece noi ci preoccupiamo piuttosto di
sanzionare con i nostri voti e giudizi astratti criteri generali, che
riteniamo socialmente "utili': invece di aiutare ogni individuo a trovare
la strada di un suo armonico sviluppo, che è poi la sola cosa che anche
socialmente conti davvero.
Visalberghi, 1975
smetti anche tu
Anche perché abbiamo dimenticato la saggezza dei maestri …
Tra voti e giudizi: a che punto siamo con la valutazione degli studenti
Mario Ambel, direttore di “Insegnare”, rivista del CIDI