Biblioteche: conoscenze, comunità, sostenibilità

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La città sostenibile: una sfida culturale. Perugia, 20/21 aprile 2015 Gabriele De Veris, bibliotecario Presidente Istituto Conestabile Piastrelli, Perugia

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La città sostenibile: una sfida culturale. Perugia, 20/21 aprile 2015

Gabriele De Veris, bibliotecario Presidente Istituto Conestabile Piastrelli, Perugia

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Premessa Questo documento – completato il 9 giugno 2015 – è basato sulla relazione presentata il 21 aprile 2015 alla Camera di Commercio di Perugia: alcuni riferimenti sono strettamente collegati al territorio perugino e umbro. Grazie a Eleonora Belpassi Sharifian per la revisione

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Per cominciare… Il ruolo delle biblioteche nella società della conoscenza non è più confinato dentro la visione tradizionale e obsoleta del deposito di libri. É bene essere consapevoli di questo se vogliamo costruire una solida cultura della sostenibilità

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Don Luigi Piastrelli Monsignor  Luigi  Piastrelli  -­‐  fondatore  nel  1955  dell'Is8tuto  Conestabile,  un'associazione  culturale  di  cui  sono  oggi  presidente  -­‐  questo  lo  aveva  capito  già  negli  anni  Ven8,  quasi  un  secolo  fa,  costruendo  la  biblioteca  del  circolo  FUCI  (Federazione  universitaria  caFolica  italiana)  per  gli  studen8  universitari  di  Perugia:  un  luogo  di  ricerca  e  di  crescita,  di  incontro  e  di  confronto.    Un  luogo  accogliente  costruito  a  par8re  dai  libri  ma  sviluppatosi  per  e  con  le  persone.  

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… lavorano per gestire le conoscenze e i supporti - davvero numerosi, dal papiro ai bit - su cui queste conoscenze sono contenute o veicolate….

Le biblioteche …

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Le biblioteche… … curano la conservazione e l'accesso (anche attraverso il sostegno all'Open Access), occupandosi del problema - oggi drammaticamente attuale - dell'obsolescenza e della fragilità dei supporti, dei dati, della codifica e decodifica, imparando anche da errori: come ci ricorda Robert Darnton (storico e direttore delle biblioteche dell’Università di Harvard) rispetto al grande equivoco dell'obsolescenza della carta, dell'eternità dei microfilm o del falso mantra ”In Internet c'è tutto"

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A proposito di Open Access Il movimento open access nasce nel mondo accademico alla fine degli anni Novanta con lo scopo di favorire la comunicazione e la disseminazione della conoscenza nell'era di internet, nella consapevolezza che essa progredisce con la condivisione del sapere. (Budapest Open Access Initiative 14 febbraio 2002 http://www.budapestopenaccessinitiative.org) Molte università di ogni parte del mondo hanno aperto repository istituzionali, cioè una collezione digitale che raccoglie e valorizza la produzione scientifica dei propri studiosi. I vantaggi per gli autori che depositano i loro contributi sono molteplici, in primis una rapida e ampia diffusione dei risultati della propria ricerca: rapida perché essa non dovrà aspettare i tempi di pubblicazione tipici della stampa; ampia perché il contributo sarà accessibile in un ambiente digitale, diffuso a livello internazionale, con un conseguente aumento della sua visibilità e del suo grado d'impatto; più infatti un articolo è liberamente scaricabile, più facilmente potrà essere letto e quindi potrà essere più citato.

http://www.sba.unifi.it/Article458.html

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Usabilità/Gratuità Le biblioteche curano l'usabilità e la gratuità, rendendo sostenibile la ricerca, la formazione permanente, l'aggiornamento, lo sviluppo culturale indipendentemente dalle risorse economiche individuali, le abilità o disabilità, operando per grandi iniziative di "cultura digitale" come Europeana (il portale della cultura europea - in licenza Creative Commons 0 - con più di 25 milioni di "oggetti digitali"), e a progetti come quello relativo alla storia della Prima Guerra Mondiale

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EUROPEANA

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MAB Oggi stiamo superando le tradizionali categorizzazioni di biblioteche/archivi/musei

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Biblioteche in rete

Le biblioteche hanno costruito e praticato la rete anche prima che si mettessero in rete i calcolatori, sviluppando cooperazione e collaborazione tra istituti ed enti di ogni ordine e grado, dimensione, vicinanza o lontananza geografica; pensiamo alla pratica dello scambio di manoscritti e poi al prestito interbibliotecario - che hanno permesso di rendere sostenibile l'accesso ai documenti superando i confini delle proprie collezioni, dei propri edifici e soprattutto dell'idea insostenibile di possedere tutto lo scibile umano, prima di Internet…

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INTERNET & WORLD BRAIN

… un’idea teorizzata nel 1938 da Herbert G. Wells con la sua opera WORLD BRAIN

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BIBLIOTECHE, LOD & RDA Le biblioteche interagiscono con vari ambiti disciplinari e lavorativi: le biblioteche "scientifiche" dialogano con le biblioteche "umanistiche" come con quelle dei ministeri, o dei centri di ricerca, o dei piccoli comuni, affinando costantemente le modalità di catalogazione, ordinamento, classificazione; creando metadati di qualità per descrivere dati sempre più numerosi e diversificati, fino ai recenti sviluppi dei LOD (Linked Open Data) e di RDA per il web semantico

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Linked Open Data I dati, se isolati, hanno poco valore; viceversa, il loro valore aumenta sensibilmente quando dataset differenti, prodotti e pubblicati in modo indipendente da diversi soggetti, possono essere combinati liberamente da terze parti, realizzando applicazioni innovative e per scopi non previsti. Il paradigma Linked Open Data definisce delle regole per la pubblicazione dei dati sul Web in modo che possano essere facilmente individuati, incrociati e manipolati dalle macchine indipendentemente dalla provenienza dei dati. Tra i vantaggi: Maggiore evidenza sul web; Autorevolezza; Creazione di Nuovo pubblico; Migliore esperienza per gli utenti ; e in particolare: Riduzione della duplicazione delle informazioni. Uso efficiente delle risorse

- La condivisione di dati - provenienti per lo più da investimenti pubblici - fa sì

che possano essere utilizzati in modo più efficiente permettendo agli utenti di

contribuire ad arricchire i metadati. Questo comporta anche il riutilizzo

diretto in settori come la formazione, la ricerca scientifica e il turismo culturale.

(http://www.culturaitalia.it/opencms/linked_open_data_it.jsp)

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RDA toolkit

RDA (Resource Description and Access) è uno standard per la descrizione catalografica delle risorse bibliografiche, rilasciato nel 2010: ha lo scopo di rendere possibile la creazione di metadati ben strutturati per le risorse in modo che possano essere usati in qualsiasi ambiente. RDA favorisce l’integrazione dei cataloghi con gli altri strumenti d’informazione, ha adottato il linguaggio del web semantico, è uno standard internazionale, è utilizzabile da differenti creatori di dati http://www.rdatoolkit.org

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Bilancio sociale

Le biblioteche sono luoghi della cittadinanza attiva, strutture sociali; valutabili con un bilancio sociale, come avviene in varie città, fra cui Pistoia, Torino…

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BES

.. anche nell'ottica del BES - Benessere equo e sostenibile, un progetto CNEL / ISTAT per misurare e valutare il progresso della società italiana www.misuredelbenessere.it

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Le biblioteche… �  sono capaci di adeguarsi al

cambiamento (The Library is a growing organism, recita la quinta legge della biblioteconomia del famoso bibliotecario indiano Shiyali Ramamrita Ranganathan); aperte naturalmente a essere luoghi attivi dei social network, attive per superare barriere linguistiche e competenze digitali (analfabetismo, digital divide...)….

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Le biblioteche…

�  Sono capaci di attrarre comunità di differenti dimensioni e culture: pensiamo al progetto Libraries for all, destinato ai rifugiati

www.librariesforall.eu

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Le biblioteche

sono capaci di attrarre comunità di differenti generazioni: da Nati per Leggere - primo esperienza nazionale di promozione della lettura “dal basso” che ha compiuto da poco 15 anni - alle tematiche del Lifelong learning, molto sviluppate nelle biblioteche dei Paesi europei

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Le biblioteche… �  … abilità: vedi i

laboratori per realizzare testi (IN BOOK) in Comunicazione Aumentativa Alternativa, per chi soffre di disturbi dell'apprendimento, anche in Umbria presso le biblioteche a Foligno e a Corciano, oppure gli audiolibri registrati alla biblioteca San Matteo degli Armeni di Perugia per la biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi

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Le biblioteche

�  aiutano a progettare, costruire comunità, sperimentare e innovare attraverso laboratori e corsi….

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Le biblioteche…. �  attivano gruppi

(communities) di utenti che usano e riusano le informazioni e le interazioni che nascono nella vita quotidiana della biblioteca.

�  Le biblioteche sono - dovrebbero essere - intelligenti, sostenibili e inclusive

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Edifici e spazi Le biblioteche sono anche edifici e spazi, a volte ormai obsoleti, a volte non rispondenti ai moderni criteri di sostenibilità. Abbiamo fatto errori anche in Umbria (Perugia, Spoleto, Orvieto…) da cui possiamo imparare: progetti insufficienti, obsoleti, fuori misura, con spazi inadatti e obiettivi inadeguati. Ma abbiamo anche esempi di strutture progettate in modo SOSTENIBILE e INTELLIGENTE.

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Biblioteche sostenibili (con alcuni esempi)

perché situate, progettate, costruite e gestite nel rispetto dell'ambiente e delle risorse umane ed economiche disponibili nel medio/lungo termine, pensate non per durare in eterno ma con una prospettiva di inizio, crescita e fine; progettate per poter funzionare adeguatamente dopo il ‘taglio del nastro', con investimenti adeguati nel tempo per poter sviluppare tutte le potenzialità e aumentare la partecipazione

Lyuan (Cina)

Aberdeen University Library

Centro culturale Le Creste, Rosignano

Il Pertini, Cinisello Balsamo

Lazzerini, Prato

San Giorgio, Pistoia

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Biblioteche sostenibili… … sono anche le biblioteche attive nella divulgazione delle tematiche ambientali e nella valorizzazione delle diversità culturali; attente al riciclo e al riuso, alla raccolta differenziata, alla riduzione dei consumi energetici, promotrici di servizi editoriali sostenibili

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IFLA Biblioteche quindi come centri della cultura della sostenibilità, come affermato già nel 2002 dalla International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) che riconosce l’importanza di un impegno a favore dello sviluppo sostenibile per venire incontro ai bisogni del presente senza compromettere le capacità del futuro.

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SMART CITY INDEX

Le biblioteche sostenibili sono anche intelligenti (guardiamo cosa dice lo Smart city index) attraverso l'uso di app, qr code, rfid, servizi online, open data

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Biblioteche digitali Biblioteche intelligenti sono anche biblioteche digitali rilevanti e strutturate: pensiamo alle collezioni digitali delle biblioteche (qui in Umbria ad esempio abbiamo le collezioni della Biblioteca Augusta); pensiamo a una piattaforma come MediaLibraryOnline che mette a disposizione - gratuitamente per le biblioteche della nostra regione - un’infinità di risorse, fra cui oltre 7000 ebook …

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Progetti intelligenti

… pensiamo a progetti come LoCloud che avvicinano le comunità locali alla dimensione globale di Europeana…

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In Vitro … e InVitro, il progetto nazionale SPERIMENTALE di promozione della lettura che coinvolge 5 province

e un'unica regione, l’Umbria

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Biblioteche smart offrono servizi attrattivi per le startup (Enterprising Libraries) e le 'smart people’… perché le biblioteche producevano già ‘metadati di qualità’ prima che diventassero un argomento “smart”

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Biblioteche/bibliotecari* smart Sono ambienti dove lavorano bibliotecari* smart: professionist* qualificat*, attent* al lifelong learning, appartenenti a differenti provenienze sociali e culturali, attiv* nella vita pubblica, dotat* di flessibilità, creatività, apertura mentale

Smart Cities, Smart Libraries, and Smart Librarians

Ian M. Johnson 2012

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Conclusione? Per tutto questo possiamo capire che chiudere una biblioteca significa far scendere gli indici SMART e BES, vanificare gli sforzi messi in campo con In vitro e la creazione del Centro per il libro e la Lettura, tagliare il ramo su cui siamo seduti…

Per questo ha senso, oggi più di prima, investire nelle biblioteche, archivi e musei, in professionist* competent* e aggiornat*... naturalmente in maniera intelligente e sostenibile!

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Dulcis in fundo «La biblioteca è un luogo di democratizzazione reale e virtuale che consente il libero accesso all’informazione e ai media presenti fisicamente o reperibili con download, dati in licenza o depositati e disponibili nei cloud. Inoltre il luogo reale dà un valore qualitativo alla permanenza, alla possibilità di apprendimento libera e non vincolata alle istituzioni, all’aggregazione e alla sensazione di stare a proprio agio. Per gli utenti in viaggio e a casa, la biblioteca virtuale ha lo stesso ruolo insostituibile dei centri d’informazione» (Klaus-Peter Böttger, direttore della biblioteca civica di Essen e presidente di EBLIDA - European Bureau of Library, Information and Documentation)

La città sostenibile è una sfida culturale in cui ogni biblioteca può e deve fare la sua parte