Marco Onado Diritto ed economia del mercato e degli intermediari finanziari Aspetti economici...

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Marco OnadoMarco OnadoDiritto ed economia Diritto ed economia

del mercato e degli intermediari finanziaridel mercato e degli intermediari finanziari

Aspetti economici dell’attività bancaria

Marzo 2010

AgendaAgenda

Le funzioni svolte dalla banca in un moderno sistema economico

Perché le banche sono al centro del sistema finanziario

La banca vista attraverso il suo bilancio I principali controlli sulle banche

La banca: una definizione La banca: una definizione

Economica una parte rilevante delle sue passività ha natura monetaria

ed è normalmente accettata come mezzo di pagamento; l’attivo del suo bilancio è costituito in gran parte da prestiti

non liquidi e generalmente non mobilizzabili, basati su “informazione riservata” (in contrapposizione a quella pubblica che caratterizza i mercati).

TUB art. 10 c.1: La raccolta di risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l'attività bancaria. Essa ha carattere d'impresa.

Art. 11 è raccolta del risparmio l’acquisizione di fondi con obbligo di rimborso sia sotto forma di depositi sia sotto altra forma

Il perché della normaIl perché della norma

Duplice riserva di attività a favore della banca Esercizio dell’attività bancaria Raccolta del risparmio fra il pubblico

Carattere di impresa della banca Attività bancaria definita in modo ristretto, ma

possibilità di offrire tutti i servizi previsti dalla legge (approccio europeo; la lista è ampia e può essere aggiornata con grande flessibilità)

La logica del Testo Unico BancarioLa logica del Testo Unico Bancario

Definizione dell’attività bancaria (art.10 c.1) Riserva di attività (art.10 c.2) Le banche esercitano oltre all’attività bancaria le

altre attività.. (art. 10c.3) La Banca d’Italia iscrive in apposito albo.. (art.13

c.1) La Banca d’Italia autorizza l’attività bancaria

quando ricorrano le seguente condizioni.. (art.14 c.1)

Le condizioni per l’autorizzazione Le condizioni per l’autorizzazione (art. 14c.1)(art. 14c.1)

Forma di spa o scarl Sede legale in Italia Capitale versato non inf al minimo fissato dalla Banca

d’Italia Programma concernente l’attività iniziale unitamente

all’atto costitutivo e allo statuto Titolari di partecipazione con requisiti di onorabilità Soggetti che svolgono funzioni di amministrazione,

direzione e controllo con requisiti di professionalità, onorabilità ed indipendenza

Non sussistano fra la banca o i soggetti del gruppo di appartenza e altri soggetti stretti legami che ostacolino l’effettivo esercizio dell’attività di vigilanza

Condizioni per il diniegoCondizioni per il diniego

La Banca d’Italia nega l’autorizzazione quando dalla verifica delle condizioni indicate nel c.1 non risulti garantita la sana e prudente gestione

Ergo: non c’è valutazione discrezionale diversa da quella relativa alla mancata garanzia di sana e prudente gestione

Ergo: la sana e prudente gestione è condizione per continuare ad esercitare l’attività bancaria

La funzione monetaria della banca e le sue La funzione monetaria della banca e le sue conseguenzeconseguenze

La banca fornisce mezzi di pagamento all’economia (depositi bancari a vista, trasferibili mediante vari strumenti – assegni, ordini elettronici etc.)

La moneta bancaria è moneta fiduciaria La moneta bancaria entra in circolazione a fronte di prestiti L’attivo è impiegato in prestiti non trasferibili o limitatamente

trasferibili La banca deve tenere riserve liquide per far fronte a uscite in

moneta legale per rimborso di depositi (da clientela o interbancari) per utilizzo di linee di credito etc

Le riserve sono per definizione una frazione delle passività a vista

Il patrimonio è la difesa fondamentale per i depositanti e per la generalità dei creditori della banca

La funzione monetaria delle banche nella La funzione monetaria delle banche nella teoria economica teoria economica

L’importanza della fiducia del pubblico nella moneta Il difficile equilibrio finanziario e patrimoniale della banca

Finanziario: rapporto riserve/passività a breve Patrimoniale: rapporto patr/att. a rischio

La “corsa agli sportelli” (o al rimborso di altre passivita. Es: depositi interbancari)

Le crisi bancarie si possono trasmettere da un intermediario all’altro: ergo crisi sistemiche

La vigilanza di stabilità ha l’obiettivo di prevenire crisi aziendali e sistemiche

I prestiti bancari nella teoria economicaI prestiti bancari nella teoria economica

La banca agisce sulla base di informazioni riservate E’ in grado di massimizzare l’efficienza allocativa sotto

certe condizioni Gerschenkron Sistemi europei tipicamente bancocentrici

Valutazione del merito di credito basato su due momenti Screening Monitoring

La funzione monetaria della banca rende particolarmente efficaci entrambi questi momenti

La banca di oggi è tipicamente banca La banca di oggi è tipicamente banca universaleuniversale

La regolamentazione odierna consente alla banca di svolgere tutti i servizi di intermediazione oltre a quelli tipici della funzione monetaria Servizi di intermediazione mobiliare Gestione collettiva (tramite società ad hoc) Servizi assicurativi (idem)

Vantaggi della banca universale: economie di scala e di produzione congiunta

Svantaggi della banca universale: conflitti di interesse

Il patrimonio della banca dal punto di vista Il patrimonio della banca dal punto di vista economicoeconomico

La funzione monetaria consente alla banca di minimizzare il patrimonio

Il patrimonio è presidio contro i rischi

Il patrimonio deve essere remunerato

Patrimonio come obiettivo e “termometro” della sana e prudente gestione indicata dal TUB

I dati fondamentali del Gruppo Intesa I dati fondamentali del Gruppo Intesa SanpaoloSanpaolo

Totale attivo 572.902 milioni di wuro; Capitalizzazione media di borsa nel 2007: 71.058; Patrimonio netto: 51.558; Numero dipendenti: 96.198, di cui 25.464

all’estero; Numero degli sportelli bancari: 7.329, di cui 1.279

all’estero.

Il gruppoIl gruppo

Le principali voci del conto economicoLe principali voci del conto economico

Margine di interesse

Margine di intermediazione

Risultato di gestione

Risultato dell’attività

ordinaria

Differenza fra interessi attivi (prestiti) e passivi (depositi)

Risultato netto

Commissioni netteProventi da operazioni finanziarie

Spese amministrativeAltri oneri di gestione

Accantonamenti e ammortamentiRettifiche di valore

Proventi (perd) straordinariImposte

Le principali voci dello stato patrimonialeLe principali voci dello stato patrimoniale

Attivo Riserve liquide

Cassa Titoli pubblici per rifinanziam

b.centr Crediti verso banche Crediti verso clientela

A breve A medio e lungo termine

Titoli Trading Portafoglio immobilizzato Azioni, partecipazioni etc

Immobilizzazioni Partecipazioni

Passivo Depositi da clientela

A vista A termine

Altre forme di raccolta (obbligazioni etc.)

Debiti verso banche Altre passività PATRIMONIO

Le voci fuori bilancio: impegni, rischi etc.

Le principali voci dell’attivoLe principali voci dell’attivo

5275919998

369214

62831

335273

25714

0

50000

100000

150000

200000

250000

300000

350000

400000

att fin neg

att fin fair value

att fin disp vend

cred banche

crediti client

att immat

Totale: 572.902

Le principali voci del passivoLe principali voci del passivo

67688

206592

139981

43609

0

50000

100000

150000

200000

250000

debiti verso banche

debiti verso client

titoli

patrimonio

Totale: 572.902

Le principali voci del conto economicoLe principali voci del conto economico

Margine di interesse

Margine di intermediazione

Risultato di gestione

Risultato dell’attività

ordinaria

Differenza fra interessi attivi (prestiti) e passivi (depositi)

Risultato netto

Commissioni netteProventi da operazioni finanziarie

Spese amministrativeAltri oneri di gestione

Accantonamenti e ammortamentiRettifiche di valore

Proventi (perd) straordinariImposte

La composizione dei proventi operativi nettiLa composizione dei proventi operativi netti

Dai proventi operativi al risultato nettoDai proventi operativi al risultato netto

La securitisation, la crisi e i bilanci bancariLa securitisation, la crisi e i bilanci bancari

Operazione di trasferimento del rischio relativo ad attività finanziarie o reali a una società veicolo (Special Purpose Vehicle o SPV) effettuata mediante la cessione delle attività sottostanti ovvero mediante l’utilizzo di contratti derivati. In Italia la materia è regolata principalmente dalla L. 30.4.1999, n. 130.

La società veicolo è definita come quella che ha per oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione e che, in tale ambito, emette strumenti finanziari negoziabili.

La logica economicaLa logica economica

Trasformare in titolo negoziabile un flusso di pagamenti futuri

Da diritti di autore a rimborso mutui I titoli emessi a fronte dello strumento sono divisi

in varie categorie di rischiosità Aumento della possibilità di trovare investitori

I principali controlli sulle bancheI principali controlli sulle banche

Riserve di liquidità (storicamente il primo controllo, ora meno importante)

Patrimonio (rinvio) Capitale minimo iniziale Capitale in proporzione ai rischi di credito, di

mercato e operativi Assicurazione dei depositi Disciplina delle partecipazioni Controlli interni

Assicurazione dei depositiAssicurazione dei depositi

Forma di tutela dei depositanti che garantisce il rimborso anche in caso di insolvenza delle banche

Obiettivo: eliminare la percezione del rischio insito nell’uso della moneta bancaria e delle altre forme di raccolta

In Italia: Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

Perché il patrimonio è importante ai fini Perché il patrimonio è importante ai fini della vigilanzadella vigilanza

Gli azionisti e in particolare gli azionisti di controllo Requisiti di onorabilità e professionalità Capacità di influire sulla sana e prudente gestione Separatezza banca-impresa

L’adeguatezza del patrimonio rispetto ai rischi dell’intermediazione

Rischi di credito Rischi di mercato Rischi operativi

Il processo logico che ha portato Il processo logico che ha portato all’Accordo di Basileaall’Accordo di Basilea

Occorre stabilire una relazione di proporzionalità fra patrimonio e rischi sopportati dalle banche

I rischi fondamentali delle banche sono: Rischio di credito Rischio di mercato Rischio operativo

Occorre garantire una disciplina prudenziale omogenea fra i vari paesi e all’interno di ciascun paese fra le varie banche

Occorre definire in sede internazionale: Definizione del patrimonio Definizione dei criteri di misurazione dei rischi Definizione dei parametri di proporzionalità fra patrimonio e rischi

La definizione del patrimonio di vigilanzaLa definizione del patrimonio di vigilanza

Patrimonio di base Capitale versato Riserve Fondo per rischi bancari generali Strumenti innovativi di capitale

Patrimonio supplementare ( patr base) Riserve di rivalutazione Strumenti ibridi (passività subordinate) Fondo rischi su crediti

Elementi negativi (partecipazioni in banche e altri intermediari)

Le ponderazioni del rischio di credito dell’accordo Le ponderazioni del rischio di credito dell’accordo di Basilea del 1988di Basilea del 1988

Ponderazioni Attività “in bilancio” Attività “fuori bilancio”

0 % Contante e valori assimilati

Crediti verso banche centrali paesi Ocse

Titoli di Stato paesi Ocse

Impegni analoghi all’erogazione di credito con scadenza < 1 anno

20 % Crediti verso banche multilaterali di sviluppo

Titoli emessi da enti pubblici USA

Impegni di firma legati ad operazioni commerciali (crediti documentari con garanzia reale)

Segue …

Le ponderazioni del rischio di credito dell’accordo di Le ponderazioni del rischio di credito dell’accordo di Basilea del 1988 (segue)Basilea del 1988 (segue)

Ponderaz Attività “in bilancio” Attività “fuori bilancio”

50 % Mutui integralmente assistiti da garanzia ipotecaria su immobili residenziali

Facilitazioni in appoggio all’ emissione di titoli; altri impegni all’ erogazione di credito con scadenza > 1 anno

100 % Crediti verso imprese private; partecipazioni in imprese private; crediti verso banche e governi di paesi non Ocse

Sostituti diretti del credito (fidejussioni e accettazioni); cessioni di attività pro-solvendo

200% Sofferenze

Il coefficiente di Basilea-1Il coefficiente di Basilea-1

Il rapporto fra patrimonio di vigilanza e totale dell’attivo ponderato per il rischio di credito deve essere superiore 0,08

Tale rapporto è detto coefficiente di solvibilità

Perché Basilea è stato uno dei fattori di Perché Basilea è stato uno dei fattori di cambiamento più importanticambiamento più importanti

Stabilito un nesso fra crescita-redditività-patrimonio

Crisi della banca pubblica Sottocapitalizzata per definizione Problemi dell’azionista Stato a conferire nuovi

mezzi In alcuni casi, mancanza azionisti e proprietari

La quotazione di Borsa diviene pressoché necessaria

Da Basilea-1 a Basilea-2Da Basilea-1 a Basilea-2

Confermare proporzionalità fra patrimonio e rischi Tener conto anche del rischio operativo Consentire metodi più sofisticati di misurazione del rischio

Metodo standardizzato (l’attuale, migliorato) Sistemi di rating interno

Tre pilastri: i coefficienti minimi di capitale, la vigilanza, la disciplina di mercato

I rischi bancari I rischi bancari

Come evitare gli squaliCome evitare gli squali

Responsabilità del Consiglio di amministrazione (comitato di audit per le banche quotate) e del collegio sindacale

Sistema di gestione del rischio Linee di controllo Funzione di controllo interno indipendente Funzione di compliance (conformità)

La definizione dei controlli interni nelle La definizione dei controlli interni nelle istruzioni di vigilanza istruzioni di vigilanza

E’ indispensabile che le banche si dotino di adeguati sistemi di rilevazione, misurazione e controllo dei rischi..

Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare il rispetto delle strategie aziendali e il conseguimento delle seguenti finalità (segue)

Le finalità del sistema di controlli interni Le finalità del sistema di controlli interni nelle istruzioni di vigilanzanelle istruzioni di vigilanza

Efficacia ed efficienza dei processi aziendali (amministrativi, produttivi, distributivi etc.)

Salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite

Affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali

Conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza nonché con le politiche, i piani, i regolamenti e le procedure interne