Post on 08-Jul-2015
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N. 8 - VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014
ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912
GROTTA DEL SALE
DI ULTIMA GENERAZIONE
UNICA IN ALESSANDRIA!!!
�����������������CENTRO BENESSERE
NUOVA APERTURA AD ALESSANDRIA
Inaugurazione sabato 6 dicembre 2014 alle ore 17. Vi aspettiamo per un brindisi
in via Silvio Pellico 1/R
LUCA DI MASI
LA NOSTRACASA
EDITORIALE
Esi torna al Mocca!!Sembra trascorsaun’infinità da quel 2novembre con l’Arezzo.
E in effetti è proprio così.Trentacinque giorni vissutiintensamente, come meglionon si poteva. Tre vittorieesterne consecutive. È giàdifficile dover affrontare sta-tisticamente tre partite lonta-no da casa consecutive, mavincerle è qualcosa di unico.Ma noi anche lontani da casanon siamo mai soli, perché aSassari, a Busto, a Monza inostri splendidi tifosi erano lìcon noi, al nostro fianco; asupportarci nei momenti dif-ficili delle gare ed a gioire do-po tanti (otto!!) grandissimigol.Ed ora ci attende un dicembrecon tre partite in casa ed unain trasferta. Un dicembre do-ve tutti vogliamo ancora sof-frire, esultare e aggiungerepunti al nostro bottino. Unmese intenso e molto impe-gnativo dove sarà fondamen-tale la presenza del nostropubblico, per trascinarci conil calore unico a spingere lapalla in rete e a compiere al-tre imprese esaltanti.Ora la prima si chiama FeralpiSalò ed è squadra ostica, conle nostre stesse vittorie e duesoli punti in meno. E allora civorrà la migliore “Nord”, do-po un mese di astinenza! E ilresto dello stadio a seguire eincitare col calore i nostri ra-gazzi... Forza Grigi!! Siamosempre con voi!!
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16a GIORNATA 5-6-7/12Pavia Unione Venezia Torres AlbinoLeffe Giana Erminio Novara Arezzo Como Pro Patria RenateMantova Sudtirol Bassano Real Vicenza Lumezzane Cremonese Pordenone Monza Alessandria FeralpiSalòDomenica 7 dicembre ore 18,00
17a GIORNATA 13-14-15/12Sudtirol Pavia Renate Bassano Novara PordenoneReal Vicenza Mantova FeralpiSalò Giana ErminioAlbinoLeffe LumezzaneUnione Venezia Torres Monza Arezzo Como AlessandriaDomenica 14 dicembre ore 18,00Cremonese Pro Patria
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• Stadio Moccagatta (via Bellini): venerdì dalle ore 17 alle 19; sa-bato dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19; domenica dalleore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 fino al termine del primo tempo.
CLASSIFICA
Squadra PT G V N P GF GS
Bassano 31 14 9 4 1 27 14Pavia 30 15 9 3 3 26 18Novara 28 15 8 4 3 24 14Real Vicenza 27 15 7 6 2 25 17ALESSANDRIA 26 14 7 5 2 24 15Como 26 14 8 2 4 22 13Feralpisalò 24 15 7 3 5 18 18Monza 23 14 7 2 5 18 12Sudtirol 22 15 6 4 5 19 17Arezzo 22 15 6 4 5 13 13U. Venezia 19 15 6 1 8 20 19Giana Erminio 19 15 5 4 6 14 15Torres 17 14 4 5 5 12 13Mantova 17 15 4 5 6 14 14Cremonese 16 14 4 4 6 16 19Renate 16 15 4 4 7 17 25Lumezzane 13 15 3 4 8 12 23Pro Patria (-1) 11 15 2 6 7 20 29Albinoleffe 10 15 2 4 9 7 20Pordenone 5 15 1 2 12 10 30
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L’ORSO IN CASASupplemento a “Il Piccolo” n. 92di venerdì 5 dicembre 2014
A cura diUfficio Stampa Alessandria Calcio
Progetto grafico e impaginazioneMauro Risciglione
In collaborazione conMEDIAL srl pubblicitàAlessandria, via Parnisetti 12/ATel. 0131 56364
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Con 24 punti, frutto di 7vittorie, 3 pareggi e 5sconfitte, si trova al set-timo posto in classifica.
Gol segnati 18 (4 da Abbrusca-to e Ranellucci), altrettantiquelli subiti. E’ squadra conottimo rendimento casalingo;in trasferta 5 punti: 1 vittoria(1-2 a Meda contro il Renate),2 pari entrambi per 0-0 adArezzo e a Bergamo control’Albinoleffe, 4 sconfitte (Man-tova, Venezia, Pavia e Novara).Segnati 4 gol, subiti 10.
���� ������ La società na-sce nel 2009 dalla fusione traFeralpi Lonato (1963) e Salò(1985), entrambi club mili-tanti in serie D. I “Leoni delGarda” (colori sociali verde eazzurro) sono subito ammes-si tra i professionisti: quarto
posto nel campionato di Se-conda Divisione 2009-10; se-condo posto e promozione inPrima Divisione la stagionesuccessiva. Lo scorso annohanno perso il primo turnodei play off contro la Pro Ver-celli.
�������� Il Presidente è Giu-seppe Pasini; Eugenio Olli ilDirettore Sportivo. Molta at-tenzione viene data al settoregiovanile con 11 squadre iscrit-te ai campionati di competen-za oltre all’attività di base.
���������� Giuseppe Scien-za, 48 anni di Domodossola,alla seconda stagione in riva alGarda; in precedenza aveva al-lenato Cremonese, Brescia (inserie B, unico esonero), Via-reggio, Legnano. Esperienzaanche nei settori giovanili diPro Patria, Novara e Torino. Da
calciatore ha giocato in serie Acon le maglie di Reggiana, To-rino e Piacenza. Modulo tatti-co: 4-3-3.
����� � Innesti mirati do-po l’ottima stagione scorsa: inporta confermato Branduani,al terzo campionato. DallaRoma il suo secondo, ProiettiGaffi. Difesa impostata sull’e-sperto capitano Leonarduzzi(settimo anno, fin dai tempidel Salò) con le conferme diCarboni (scuola Roma), Brolie Tantardini, entrambi allaterza stagione. Dalla Pro Ver-celli è arrivato Belfasti ma chenon ci sarà per squalifica.Dalla Primavera di Atalanta eUdinese arrivano Savi e Co-dromaz. Poi il navigato Ranel-lucci, altro ex Pro Vercelli magià visto per un paio di stagio-ni a Valenza (46 presenze). Iproblemi sono a centrocam-
po dove i tre titolari, Pinardi(ex Atalanta Lecce Cagliari eNovara in serie A), Fabris (alterzo anno) e Bracaletti (quin-to anno dopo aver militato inB a Cesena e Avellino) sonotutti squalificati. Rimangono adisposizione il confermatoCittadino, Cavion (in prestito
TINO PASTORINO
dalla Juventus, era alla Reg-giana) ed il giovanissimo Lo-nardi. Ampie le scelte offensi-ve: il colpo di mercato, dopola partenza di Miracoli, è sta-to Abbruscato dalla Cremo-nese (in serie A con TorinoChievo e Pescara ed oltre 70reti in serie B) che dopo unapartenza fortissima si è un po’perso. Fanno reparto i confer-mati Di Benedetto (proprietàJuventus) e Zerbo (proprietàPalermo) oltre a Zamparo (se-condo anno). Dalla Fiorenti-na arriva Gulin e dal Pavia Ro-mero (era al Castiglione). Al-tro assente, ma in questo casoper infortunio, l’argentinoJuan Antonio, in prestito dalParma (era a Brescia). Tra lecessioni oltre al già citato Mi-racoli (rientrato a Varese conil centrocampista Rossi) se-gnaliamo Ceccarelli (a) allaLazio, Dall’Orco (d) e Rovelli(a) al Parma, Cogliati (a) alPavia, Corrado (d) e Marsura(a) all’Udinese, Magli (d) alBrescia.
����� Portieri: Branduani(89), Proietti Gaffi (94). Difen-sori: Ranellucci (83), Carboni(93), Leonarduzzi (83), Co-dromaz (95), Savi (95), Belfa-sti (93), Broli (94), Tantardini(93). Centrocampisti: Pinardi(80), Fabris (93), Cavion (94),Cittadino (94), Bracaletti (83),Lonardi (96). Attaccanti: Ab-bruscato (81), Juan Antonio(88), Gulin (95), Di Benedetto(95), Zerbo (94), Romero (92),Zamparo (94).
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LINO TURINA, UNA VITADEDICATA AI GIOVANIFERALPISALÒ
LEONI VS ORSI
AL MOCCAGATTA UN MATCH INEDITO PER L’ALESSANDRIA
Lo stadio di Salò è intitola-to a Lino Turina, una ban-diera del calcio salodiano.Infermiere di professione al-l’ospedale, dedicò la sua vi-ta ai ragazzini. Allestì squa-dre di ogni tipo (a sei, aundici), facendo giocaretutti. Durante la settimanaguidava gli allenamenti, pu-liva gli spogliatoi, tirava lelinee del campo, passava dicasa in casa a convincere igenitori a lasciare andare ifigli al campo. Ogni mesespendeva lo stipendio ac-quistando maglie e scarpeda calcio per chi non potevapermetterselo, o pagandoauto e pullmini per le tra-sferte. Un vero esempio divita spesa per gli altri.
Foto tratta da facebook/FeralpiSalò.it
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CONOSCIAMO DA VICINO I GIOCATORI DELL’ALESSANDRIA.RICCARDO TADDEI CI APRE LE PORTE DELLA SUA DIMORA
IL “CASTELLO”DI SUA MAESTÀ
Silvia, Gabriele e Riccar-do Taddei ci accolgonoin una casa che sa giàtanto di Natale: albero
fatto da pochi giorni, con tan-te luci colorate, un bel prese-pe sul mobile sopra la tv, unafila di piccole buste di iuta,appese al muro, tante come igiorni dell’avvento, pronteper essere riempite di piccoliregali, un cesto ricolmo didolci golosità. Più in là, unadistesa di mattoncini di Legoe il televisore con in ondaPeppa Pig.Quanto calcio entra in questacasa? “Entrare, entra - esordi-sce Riccardo - ma è un fattodi sensazioni. Inevitabile chese ne parli anche se cerco sem-pre di mantenere un profilobasso. Gabriele, per esempio,sa che il suo babbo gioca neiGrigi, sì, i Grigi, e non l’Ales-sandria, ma poi si entusiasmasolo se faccio gol. Per il resto,fa le sue cose e a me piace co-sì...”Avete girato tante città insie-me da Brescia a Cremona, daTrieste a Casale, da Rimini fi-no ad Alessandria. Ricordi,impressioni...? “Le città doveha giocato Riccardo sono statesempre molto accoglienti -, di-ce Silvia -. Poi però ci siamonoi, prima in due e poi in tre.E questo fa sempre e comun-que la differenza. Cerchiamodi avere un nostro equilibrio,al di là del lavoro di Riccardoe cerchiamo di vivere la città
GIGI POGGIO
Il caffè è un bacio sulle labbra
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serenamente, come una coppianormale, facendo le cose chefanno tutti nella quotidiani-tà”.“Lei è il mio punto di riferi-mento - conferma Riccardo diSilvia - anche se le esperienzeche fai da giovane, da solo,lontano da casa, un po’ ti forti-ficano. Con lei però ho comin-ciato a pensare al futuro, dav-vero.”Un futuro che però ha basiche partono da lontano; voisiete addirittura quasi com-paesani... “Veniamo da duepaesi che confinano: lui daVecchiano e io da San Giulia-no, vicino a Pisa; ci si conoscefin da piccoli - precisa Silvia -e fin da piccoli abbiamo impa-rato a frequentare gli stessiluoghi e apprezzare le stessecose: la natura, gli animali,camminare nei boschi e nellepinete. E’ quello che cerchiamodi far apprezzare anche a Ga-bri.”“Abbiamo casa in Toscana ed ènaturale pensare di tornare làun giorno - confida Riccardo -;non so quando: là ci sono glielementi in cui mi riconosco dipiù che mi fanno sentire liberoe realizzato.”Un calciatore non deve sgar-rare mai, Silvia. Ci racconti ledebolezze gastronomiche diRiccardo quali sono? Silvia ri-de e snocciola le prelibatezzeche prepara per suo marito,dal ragù alle lasagne, fino alcinghiale, per non parlare del-la strabiliante crostata di mo-re che ci fa assaggiare durante
l’intervista. “E’ una cuoca bra-vissima - garantisce - ma nonè che qui si banchetta tutte lesere. Il menu di solito è petto
di pollo, bresaola, pasta dimais. Certo l’altra sera, dopoMonza, il cinghiale me lo sonomeritato ma è stata l’eccezio-
ne... non Monza... il cinghia-le...!”
(ha collaboratoMauro Risciglione)
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AL CASTELLO Una struttura di stile...un luogo da favola!
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TADDEI. CLASSE REGALE E TANTA UMANITÀ
Riccardo Taddei è nato aPisa il 5 settembre 1980.Dopo l’esordio con lamaglia della Fiorentina,società in cui è cresciu-to, Taddei gioca successi-vamente nel Genoa, nelBrescia, nella Cremonese,dove in 4 stagioni segna16 reti, nella Triestina,
nel Casale, stagione2011-2012, 27 presenzee 15 gol (segna anchecontro l’Alessandria) enel Rimini. Il 23 luglio2013 firma un contrattobiennale coi Grigi; Ric-cardo vive ad Alessan-dria con la moglie Silviae il figlio Gabriele.
LA CROSTATA DELLA MAMMA,ASPETTANDO BABBO NATALE
A casa Taddei si respira giàl’aria di Natale: presepe giàpronto, albero addobbato e ca-lendario dell’avvento appeso almuro. Mentre il piccolo Gabrie-le attende Babbo Natale, Silviaci offre una indimenticabilecrostata alle more. Mamma chebuona! Intanto, a destra, Ric-cardo ci mostra i funghi rac-colti in Toscana. Sua grandepassione, insieme alla pesca
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Arrivavo da un mese distop e, durante la setti-mana, mister Sabadinimi aveva detto di te-
nermi pronto... ma senza dar-mi certezze. Vai a pensare chepoi gioco e segno pure un gol...anzi, come si diceva allora, uneurogol”. Roberto Briata ricor-da così il “lungo pallonetto”,come scrisse il giorno dopo LaStampa, con cui, a pochi mi-nuti dalla dalla fine siglò l’1-3 emise al sicuro il risultato. Do-menica 30 dicembre 1990,Ponsacco, si gioca su un cam-po reso pesante dalla pioggiauna gara delicata per entram-be le squadre. “Non era un belmomento quello che stavamovivendo - ricorda Stefano Ma-riani, altro protagonista diquella partita -; da inizio sta-gione ci portavamo dietro que-sta idea di squadra in là con glianni, poco reattiva e compassa-ta. E quella partita diede lasvolta: lo ricordo proprio bene.”Una settimana in ritiro a Ca-maiore, con qualche dubbiosull’allenatore... “Andammo in
ritiro - continua Briata - perchèbisognava stringere i denti e ca-pirsi. L’aria non era delle più re-spirabili; persino nell’amiche-vole del giovedì, proprio controil Camaiore, incontrammoqualche problema.”“Quella domenica ci mancava-no un bel po’ di giocatori - ag-giunge Mariani - da Bencina aFiori a Mazzeo e partimmoguardinghi. Il loro gol arrivò al-l’inizio della ripresa ma ildramma lo sfiorammo qualcheminuto dopo col rigore asse-gnatoci contro. Matticari losbagliò in maniera grossolana ela partita prese un’altra piega.”1-2 di Mariani e vantaggio deiGrigi... “Due palle giocate benis-simo su azioni da calcio d’an-golo; due gol che non dimenti-cherò facilmente - ricorda an-cora Mariani -: la mia unicadoppietta con la maglia dell’A-lessandria!” E la partita ha unasvolta. “Acquistammo coraggioe congelammo la partita, - ri-corda Briata -. Quella era unasquadra di personalità che gio-cava a memoria ma, soprattut-to, sapeva interpretare la parti-ta... a partita in corso. Il lavoro
tattico durante la settimananon era accurato come oggi.Non si conoscevano notizie suschemi e giocatori avversari. Cisi basava sulla nostra intesa,sulla nostra personalità e il no-stro mestiere.” E il talento...“Quel gruppo di talento ne ave-va parecchio e giocava, se cipensi, un 3-5-2, prima manie-ra: Torri libero, Galparoli eMazzeni sulle due punte, Ben-cina metodista, Zanuttig e Ac-cardi larghi sulle fasce e poi da-vanti Fiori e Mazzeo e... Stefano
Mariani.Ho giocato una
grande annata - ri-corda il diretto inte-ressato - da trequar-tista o da secondapunta. Avevo unagrande voglia di ri-scatto, dopo l’an-nata precedente incui, oltre alla retro-cessione, avevo pa-tito qualche acciac-co di troppo.” Era-vamo rimasti sul 2-1 per i Grigi... “Parti-ta in mano nostra - ri-costruisce Briata -. Ametà campo, con Venturinei panni di Bencina e noi acorrere di qua e di là, loro nonpassano. A pochi minuti dallafine, buttiamo palla in pro-
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GIGI POGGIO
LA STORIA DEI GRIGI E LE “STORIE DAGRIGI” RACCONTATE DAI PROTAGONISTI
fondità e il portiere delPonsacco Dreossi escedall’area e la butta a viaa casaccio ma propriosui miei piedi. Io non cipenso un attimo e ci
provo: sono sulla rigadel centrocampo. Lapalla si infila giustosotto la traversa e iodivento matto. Erail 30 dicembre.Eravamo arrivatilì carichi di dubbie ce ne andammocon una vittoriaforse decisiva.”“Fu la partita del-la svolta - dice si-
curo Mariani -; da quelgiorno trovammo l’e-
nergia e lo spiritogiusto e non ci
fermam-mo più.24 annifa, d’al-tronde,eravamodei ra-
gazzi...”
STAGIONE 1990-91. DA PONSACCO PARTE LA RINCORSA CHE PORTERÀ ALLA C1
L’Alessandria1990-91. Da sinistra:Bencina, Accardi,Zanuttig, Torri,Bianchet,Mazzeni. Accosciati:Venturi, Mazzeo,Briata, Galparoli,Mariani
Roberto Briata e a destraStefano Mariani
PONSACCO 1ALESSANDRIA 3
Domenica 30 dicembre 1990Ponsacco, stadio Comunale
Ponsacco: Dreossi, Fargione,Romeo, Casanova, Magagni-ni, Mirabelli, Bonuccelli,Cecchetti, Matticari, Favilli,Lotti. All.: Tagliavini
Alessandria: Bianchet,Meoni, Accardi, Galparoli,Mazzeni, Torri, Briata, Zanuttig, Galli, Venturi,Mariani. All.: Sabadini
Arbitro: Bolognino
Reti: Matticari (P) 47’, Ma-riani (A) 57’ e 60’, Briata (A)85’
BRIATA: QUEL GOL DA META’ CAMPO
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Un mese di dicembreanche fuori dal cam-po. Da Olympic, conil Presidente Luca Di
Masi scopriamo tutte le novi-tà natalizie, senza dimentica-re i grandi marchi e la profes-sionalità che sono da sempresegno distintivo del negoziodi piazza San Carlo a Torino.Ma addentiamoci nell’univer-so Olympic. Presidente, ciracconti la storia di Olympic...“Olympic è certamente unodei più famosi e prestigiosi ne-gozi d’abbigliamento uomo,donna e bambino. La suacreazione è opera di Gino Ra-bezzana che lo inaugurò nel1937, in corso Vittorio Ema-nuele II. Il negozio può esseretranquillamente definito laprima ‘boutique’ della città.”Ci parli allora del fondatore diquesta ‘impresa’... “Gino Ra-bezzana non era solo un granlavoratore e imprenditore lun-gimirante; era, per esempio, an-che un grande appassionato dimotori. Alla prima occasionepossibile, prese parte a gare ditrial e rally in giro per il mon-do, incluso un Tour de France,il ‘Roma-Calcutta’ e lo storico‘Algeri-Città del Capo’, del qualedetiene tuttora il record. Nel
1963, quando era ormai matu-ra la necessità di espandersi, ilnegozio Olympic si spostò nellapiazza più famosa della città,Piazza San Carlo, su una super-ficie di 900 mq.”E qui si apre un’altra pagina...“Si. In quella circostanza, Ra-bezzana chiamò a lavorare consè il nipote, Francesco, mio pa-dre, che da subito mostrò un’in-nata propensione all’accoglien-za e alla soddisfazione del
cliente, creando un rapportopersonale davvero inimitabile,restando accanto al fondatorenel suo business fino all’annodella sua scomparsa: il 1980.”Arriviamo a tempi più recen-ti... Olympic oggi è un negoziocon un incredibile assorti-mento e la migliore qualità dimarchi nazionali ed interna-zionali. Però mi sembra man-chi ancora qualcuno... “Ah,certo, io... la mia attività è ri-
volta alla continua ricerca dinuove aziende e marchi per po-ter rendere il negozio più ‘mo-derno’ e sempre in crescita.mentre mio padre continua aoccuparsi di intrattenere con-tatti e relazioni dentro e fuoridal negozio, c’è Laura, mia ma-dre, che si occupa degli acquistidonna, bambino e della gestio-ne del personale con instanca-bile determinazione. Insieme,nel 2006, anno delle Olimpiadi
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GIGI POGGIO
LUCA DI MASI CI SVELA TUTTI I SEGRETI DELLA PRIMA BOUTIQUE DI TORINO. ANCHE UN ‘CORNER GRIGIO’
RIPARTE “GIOCALMOCCA”
Primo giorno di scuola per GiocAL-Mocca. I bambini dell’elementareAlfieri di Valle San Bartolomeohanno conosciuto il mondo dei Gri-gi e quello del calcio, nei momentibelli e meno belli, parlando di gol,allenamenti e spirito di squadra.Con loro si sono confrontati il Di-rettore commerciale Luca Borio,Roberto Sabato e Gabriele Cavalli.
Da Olympic in piazza San Carlo a Torino, è già Natale. Con un occhio di riguardo per i Grigi
OLYMPIC,NATALE SPECIALEa Torino, abbiamo aperto ilNegozio Bambino e cinque an-ni dopo realizzato il restylingtotale del Reparto Uomo.”Ci parli del cliente tipo diOlympic... “Al nostro clientepiace vestirsi bene, con gusto esobrietà ma anche con uno stileche sia elegante ma pratico eche ammicchi a tonalità e ma-teriali sempre nuovi e intrigan-ti. In tutti questi anni. Olympicha conquistato clienti impor-tanti, dai reali del Belgio e diJugoslavia ad attori e cantanti,e poi gente dello spettacolo, delcalcio e dello sport che conti-nua a frequentare assiduamen-te i locali di piazza San Carlo...”E ai tifosi Grigi che verranno atrovarla? “Per loro, un supertrattamento su tutti i prodottiin vendita: regali trasversali,per tutte le tasche, per un pub-blico giovane e ‘alla moda’ eper uno più tradizionale. Epoi ancora abbigliamento, ac-cessori e gadget nel rinnovatoReparto Uomo, nello sfiziosoReparto Donna e nel NegozioBambino.”Quindi tutt’altro che un Nata-le grigio... “Certo. Un Natalespeciale per fare felici i propricari e, perché no?, per regalar-si un’esperienza unica. Oltread un corner dei Grigi per sen-tirsi ancora di più ‘a casa’.”
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QQuesta settimana fo-cus sulla formazionedei Giovanissimi Na-zionali di Mister Stefa-
no Civeriati.Mister, lei ha iniziato la suacarriera di calciatore nel set-tore giovanile dell’Inter… “Sì,ho iniziato nel vivaio dell’Interdall’età di 13 anni. Dopo laprimavera nerazzurra sono ri-masto due anni in Serie A conTrapattoni, dall’86 all’88. Hoesordito in A in Roma-Inter,nel novembre ‘87, e poi la miacarriera è continuata in serie Be serie C, a Venezia per 3 sta-gioni, così come a Vicenza. A34 anni ho smesso col calciogiocato e ho iniziato comeconsulente a Novara, dove poisono subentrato sulla panchi-na dei Bianchi, in C2, fino altermine della stagione e l’ini-zio del campionato successivo.In seguito, ho fatto l’osservato-re per il Genoa e ho allenato,in serie D, il Derthona”.Rispetto agli anni Ottanta,quali sono le differenze so-stanziali con il settore giova-nile di oggi? “Prima di tutto lestrutture che vengono messe a
disposizione del settore giova-nile, perché lavorare sul sinte-tico è un lusso, soprattutto perciò che riguarda la parte tecni-ca. Un’altra differenza impor-tante sono i ragazzi. Un temposi cresceva a pane e pallone,mentre oggi i ragazzi sonocambiati, hanno altri stimoli edistrazioni, perciò diventa cen-trale anche il lavoro di tipoeducativo. Il modo di lavorareinvece è più o meno sempre lostesso, soprattutto quello tecni-co”.Che tipo di campionato af-frontate? “Difficilissimo. Nelnostro girone ci sono 4 squadredi serie A ( Juventus, Torino,
Genoa e Sampdoria) e 3 di se-rie B (Spezia, Pro Vercelli e Vir-tus Entella). Ad oggi stiamo fa-cendo bene, oltre le più roseeprevisioni oserei dire. In questacategoria, a 14 anni, i ragazzihanno iniziato un percorsoche si articola su 2-3 anni ed èa quel punto che si riesce a ca-pire se, da grandi, potrannofare questo mestiere”.Qual è l’obiettivo che vi sieteprefissati? “L’obiettivo è sicu-ramente la crescita e la forma-zione dei ragazzi. Come ti hodetto prima, finora abbiamofatto benissimo e, all’iniziodella stagione, non avrei maipensato che a novembre fosse-
ro così pronti e sono contentis-simo. Quando ci siamo con-frontati con squadre come Ju-ventus e Torino, come il Genoa,a livello mentale non siamoancora pronti al 100%, anchese non abbiamo demeritato”.Lei ha iniziato il suo rapportocon i Summer Camp delloscorso giugno… come è matu-rata la scelta Alessandria?“Già lo scorso anno è avvenutoun primo approccio con il re-sponsabile organizzativo Al-berto Sala mentre facevo l’os-servatore. Ci siamo sempre te-nuti in contatto, anche con ilcoordinatore tecnico MaurizioFerrarese, con cui ho giocato a
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MICHELA AMISANO
Vicenza. Quest’anno invece so-no state trovate le condizioniper iniziare un percorso insie-me e sono molto contento, per-ché vedo una società struttura-ta che crede nel settore giova-nile. E’ la prima volta che la-voro per il settore giovanile esono molto soddisfatto dellascelta, perché trasmettere airagazzi la propria esperienza èbellissimo. Colgo l’occasioneper ringraziare il mio staff: ilmio secondo Paolo Picardi, ilpreparatore atletico SerenaGhezzi, il nostro fisioterapistaBeppe Tassisto e i dirigenti ac-compagnatori GianmarioGuarona e Mutti.”
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Stefano Civeriati è cresciutocalcisticamente nell’Inter, ein nerazzurro ha esordito il22 novembre 1987 nella par-tita Roma-Inter (3-2). Dopoha vestito le maglie di Ca-tanzaro, Pavia, Venezia, Vi-cenza e Livorno, esperienzecontrassegnate da campio-nati vincenti e accesso ai
play off. Dopo un’esperienzadirigenziale nel Novara, haallenato il Sale Piovera e ilDerthona. Nel 2009-2010viene chiamato alla guidadella formazione Primaveradel Genoa. Da luglio del2010 ha preso l’incarico diallenare l’Asti nel campiona-to di Serie D.
ESORDIO NERAZZURRO, DESTINO GRIGIO
CIVERIATI: CRESCITAE FORMAZIONE
PRIMA ESPERIENZACON I RAGAZZI PERSTEFANO CIVERIATI,ALLENATORE DEI GIOVANISSIMINAZIONALI