linguistica generale1

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Presentazione del corso

Lingue e comunicazione

modulo unico (6 crediti = 30 ore)

Fondamenti di linguistica generale

Bibliografia:

Berruto, Gaetano; Cerruti, Massimo, La linguistica. Un corso introduttivo. Torino, UTET, 2011.

Maturi, Pietro, I suoni delle lingue, i suoni dell‟italiano. Introduzione alla fonetica. Bologna, Il Mulino, 2009 (seconda edizione riveduta e corretta).

Presentazione del corso

Orario delle lezioni

Lunedì, ore 10.00-12.00

Mercoledì, ore 8.00-10.00

Orario ricevimento studenti

Martedì, ore 16.00-18.00 (Secondo piano, studio 27)

Modalità esame

Scritto

Cos‟è la linguistica (1)

È lo studio scientifico delle lingue e del linguaggio.

Lo studio scientifico è una modalità del conoscere che

prevede tre ordini di fatti di metodo:

la descrizione dell‟oggetto con un linguaggio chiaro,

univoco e controllabile da tutti

la formulazione di ipotesi generali dimostrabili che rendano

ragione di una molteplicità di fatti particolari

la costante disponibilità all‟autocorrezione ossia

disposizione alla costante verifica dei dati e disposizione ad

abbandonare una ipotesi quando questa venga confutata o

superata da una migliore.

Cos‟è la linguistica (2)

Detto questo, la linguistica è pertanto definibile come:

lo studio del linguaggio umano e delle lingue «per mezzo di osservazioni controllate e verificabili empiricamente con riferimento ad una qualche teoria generale della struttura linguistica».

Lyons, John [1968], Introduction to theoretical linguistics. Cambridge, England:

Cambridge University Press (trad. It. 1971)]

(vd. Beccaria, G.L. (a cura di) [1996], Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica. Torino, Einaudi: 443).

Questioni terminologiche

La LINGUISTICA si suddivide in diverse specializzazioni. Le due principali sono:

Linguistica generale o teorica o sincronica

Linguistica storica (glottologia)

Lingue e linguaggio

Il linguaggio è:

la facoltà, comune a tutti gli esseri umani, di sviluppare

un sistema di comunicazione dotato di caratteristiche

proprie.

Una lingua è:

un sistema di comunicazione (codice) umano su base

verbale che realizza le virtualità del linguaggio in

quanto facoltà.

Ferdinand de Saussure, nel Cours de linguistique

générale (1916, 19222)

1. langage: inteso come la facoltà cognitiva, it. linguaggio;

2. langue: la lingua in quanto (a) sistema linguistico

astratto contenuto nella mente dei parlanti di una

comunità linguistica e quindi anche come (b) lingua

storico-naturale quale il francese, l‟italiano, l‟inglese

(rispettivamente, la langue della comunità francese,

italiana,inglese ecc. in opposizione alle l. artificiali);

3. mot: la parola;

4. parole: l‟atto locutivo o atto di parola ossia qualsiasi

azione da noi realizzata tramite il linguaggio verbale e

dunque comportamento linguistico

Il linguaggio

Tra disposizione innata…

Disposizione neuro-cognitiva, predeterminata geneticamente, di acquisire una lingua.

…e acquisizione per apprendimento

Language acquisition is the process by which humans acquire the capacity to perceive, produce and use words to understand and communicate. This capacity involves the picking up of diverse capacities including syntax, phonetics, and an extensive vocabulary. This language might be vocal as with speech or manual as in sign.

I „bambini lupo‟

Bambino lupo di Hesse 1344 7 Bambino lupo di Sekandra 1872 6

Bambino lupo di Wetteravia 1344 12 Bambino di Sekandra 1874 10

Bambino orso di Lituania 1661 12 Bambino lupo di Kronstadt ? 23

Bambino pecora d'Irlanda 1672 16 Bambino di Lucknow 1876 ?

Bambino vitello di Bamberga ca 1680 ? Bambino di Jalpaiguri 1892 8

Bambino orso di Lituania 1694 10 Bambino di Batsipur 1893 14

Bambino orso di Lituania ? 12 Bambino di Sultanpur 1895 ?

Bambina olandese rapita 1717 19 Gallina di Justedal ? 12

I due bambini dei Pirenei 1719 ? Amala di Midnapore 1920 2

Peter di Hannover 7241 13 Kamala di Midnapore 1920 8

Ragazza di Sogny 1731 10 Bambino leopardo d'india 1920 ?

Jean di Liegi ? 21 Bambino lupo di Maiwana 1927 ?

Tomko di Ungheria 1767 ? Bambino lupo di Jhansi 1933 ?

Ragazza orso di Fraumark 1767 18 Bambino leopardo di Dihungi ? 8

Victor dell'Aveyron 1799 11 Bambino di Casamance Anni '30 16

Kaspar Hauser di Norimberga 1828 17 Assicia di Liberia Anni'30 ?

Ragazza scrofa di Salisburgo ? 22 Bambino isolato di Pennsyilania 1938 6

Bambino di Husanpur 1843 ? Bambino isolato dell'Ohio 1940 ?

Bambino di Sultanpur 1843 ? Bambino gazzella di Siria 1946 ?

Bambino di Sultanpur 1848 ? Bambino di Nuova Delhi 1954 12

Bambino di Chupra ? ? Bambino gazzella di Mauritania 1960 ?

Bambino di Bankipur ? ? Bambino gorilla di Teheran 1961 14

Ragazzo maiale d'Olanda ? ? Genie, U.S.A. 1970 13

Bambino lupo d'Olanda ? ?

Tipologia casistica

Bambini allevati da animali

Bambini vissuti per autosostentamento

Bambini vissuti in totale isolamento

I bambini lupo

Kamala, Midnapore, India, 1920, 8 anni, lupi.

Ramu, Balrampur, India, 1954, 7 anni, lupi.

Tissa, Tissamaharama, Sri Lanka, 1973, 11 anni, scimmie

I bambini lupo

John Ssebunya, M, Uganda

1991, 6 anni, scimmie.

Ivan Mishukov, M, Retova, Russian Federation, 1998, 6 anni, cani.

Axel Rivas, M, Talcahuano, Chile

2001, 11 anni, cani.

I bambini lupo

Traian Caldarar, M, Brasov, Romănia, 2002, 7, cani.

Andrei Tolstyk, Bespalovskoya, Russia,

2004, 7 anni, cani

Teorie sull‟apprendimento del linguaggio

Approccio interazionista di Vygotskij (1934)‏

Approccio comportamentista di Skinner ‏(1957)

Approccio innatista di Chomsky (1965)‏

L‟ipotesi del periodo critico di Lenneberg ‏(1967)

Approccio cognitivista di Piaget (1970)‏, Bruner (1983)‏

Le lingue del mondo

Contabilità e „ciclo vitale‟ delle lingue

Quante lingue?

www.ethnolgue.com

Distribuzione delle lingue

nel Mondo

Le dieci lingue più parlate del mondo

Distribuzione mondiale dei parlanti

le prime 10 lingue più parlate al mondo (su oltre sei/settemila

esistenti) assorbono da sole ben il 54% della popolazione

mondiale (esse sono: cinese mandarino, hindi, inglese, spagnolo,

arabo, bengali, portoghese, russo, bahasa Indonesia, giapponese,

da BERRUTO [2004: 32).

le prime 100 più parlate al mondo assorbono da sole il 90%

della popolazione mondiale [NETTLE/ROMAINE 2000 > 2001:

20.

le prime 197 lingue assorbono da sole il 97% della popolazione

mondiale.

Distribuzione mondiale dei parlanti

Per l‟anno 2005, la popolazione mondiale stimata

ammontava a 6.388.313.000 di persone.

Se tutti dati visti sopra fossero corretti, ne deriverebbe che:

197 lingue sarebbero parlate da 6.196.663.610

6715 lingue sarebbero parlate complessivamente da sole

191.649.390

Distribuzione mondiale dei parlanti

le prime 197 lingue più parlate al mondo assorbono da

sole il 97% della popolazione mondiale.

Il „ciclo vitale‟ delle lingue

Morte delle lingue

• Cornico

• Veglioto

Nascita delle lingue

• Pidgin

• Creoli

Rinascita delle lingue

• Ebraico

La morte delle lingue

In Brasile sono attualmente parlate oltre 200 lingue, oltre alla lingua ufficiale, il portoghese

(nella sua variante brasiliana); ma nel XIX secolo vi erano parlate circa 1000 lingue

[Crystal 2000].

Nei territori degli attuali USA sono parlate 175 lingue amerindie, rispetto alle oltre 300

parlate ai tempi della scoperta delle Americhe [Nettle/Romaine 2001],

Il Summer Institute of Linguistics conta attualmente (2005) per le Americhe 1002

lingue; peraltro, si stima che queste fossero, all‟atto della „scoperta‟ del Continente, circa

15.000.

La nascita delle lingue:

pidgin e creoli

Pidgin e creoli:

Atlas of Pidgin and Creole Language Structures (APiCS)

vd. http://email.eva.mpg.de/~michaels/apics/

La rinascita delle lingue:

il caso dell‟ebraico

Parlato tra il X e la metà del VI sec. a.C.

1921: una delle lingue ufficiali dei territori palestinesi sotto il governo britannico.

1949: lingua ufficiale di Israele

La scoperta di nuove lingue

Mashco-piro Gruppo linguistico:

Arawakan, Maipuran, Southern Maipuran, Purus

La scoperta di nuove lingue

Gli „uomini rossi‟

(Perù)

Tribù recentemente scoperta tra Brasile e

Perù (e „scomparsa‟ ad agosto 2011) http://www.uncontactedtribes.org/videobrasile

Linguistica e semiotica

La comunicazione

Il segno

Comunicazione

Processi e funzioni

Accezioni di „comunicazione‟

Comunicazione in senso stretto

Passaggio di informazione

Formulazione di inferenze

Le componenti strutturali della interazione

comunicativa

Alla ricerca di un modello della comunicazione

Shannon e Weaver [1949], The Mathematical Theory of Communication.

Fattori e funzioni della comunicazione (Jakobson [1960], “Closing Statements:

Linguistics and Poetics”)

I fattori dell‟interazione

Mittente

Destinatario

Contesto

Messaggio

Canale

Codice

Le funzioni dell‟interazione:

espressiva

conativa

referenziale

poetica

fatica

metalinguistica

Atto linguistico

Atto locutorio

Atto illocutorio

Atto perlocutorio

Austin, J.L [1946], Other Minds. Proceedings of the Aristotelian Society, Vol. Suppl. 20, 148-187.

Austin, J.L [1962], How to do Things with Words, Oxford, Oxford University Press.

Searle, J.R. [1969], Speech Acts, Cambridge. Cambridge, Cambridge University Press. Trad. it. di Giorgio Raimondo Cardona: Atti linguistici. Torino, Boringhieri, 1976.

Atto linguistico

Atto locutorio

(ingl. locutionary act).

Un atto locutorio consiste nel proferimento di espressioni che sono considerate (dal linguista) prescindendo dall‟intenzione comunicativa del parlante.

Atto linguistico

Atto illocutorio

(ingl. illocutionary act).

È un atto di comportamento sociale effettuato col dire qualcosa; oltre a informare, constatando una certa realtà, può contenere una richiesta, una preghiera, un‟esclamazione ecc.

L‟atto illocutorio ha una forza legata alla reale intenzione di chi lo compie.

Atto linguistico

Atto

perlocutorio

(ingl. perlocutionary act).

È l'atto di produrre, attraverso il dire, degli effetti sugli interlocutori, intenzionalmente o no.

La modalità degli atti

PERFORMATIVA: usata per costituire una sorta di equivalenza tra enunciazione e azione

(es.: Prometto che verrò, Giuro che è vero, Vi dichiaro marito e moglie, La dichiaro dottore in Lingue ecc.)

CONSTATATIVA: usata per descrivere il mondo (la realtà) e organizzare informazioni su di essa

(es.: Roma è la capitale d‟Italia; Dante è il poeta della Divina Commedia)

Atto e evento linguistico Berruto, Gaetano [1974], Sociolinguistica. Bologna, Zanichelli.

Atto linguistico: la più

piccola unità suscettibile di

essere un costituente di una

interazione

comunicativa...l‟unità di

comunicazione linguistica

che il parlante può

produrre con un‟unica e

precisa intenzione e senza

che vi si frapponga

l‟intervento dell‟ascoltatore

[Berruto 1974: 83].

Evento linguistico: Per „evento linguistico‟ si intende una sequenza di atti linguistici concatenati nel contesto di una situazione sociale. In altre parole, l‟evento linguistico (speech event) è costituito da una catena di interazioni comunicative che hanno un inizio e una fine nel tempo [Berruto 1974: 89].

L‟interazione faccia a faccia

Sensi e percezione della realtà (Balboni/Gotti 1987)

Vista 83%

Udito 11%

Olfatto 3,5%

Tatto 1,5%

Gusto 1%

L‟azione sociale

1. contatto fisico

2. la vicinanza fisica *

3. l‟orientazione

4. la postura

5. i gesti

6. i cenni del capo

7. l‟espressione del volto

8. i movimenti degli occhi

9. l‟aspetto esteriore della persona

10. aspetti non linguistici del discorso

11. il discorso verbale

La comunicazione dal punto di vista della

psicologia sociale (Argyle )

[1967 (19722)], The Psychology of Intepersonal Behavior, Hardmondsworth, Penguin; trad. it.: Il comportamento sociale, Bologna, Il Mulino, 1974.

Argyle, M. [19902], Bodily Communication. 2nd edition. Boston, Madison, International Universities Press.

Comunicazione verbale e non verbale

Principali funzioni della comunicazione non verbale:

la comunicazione degli atteggiamenti interpersonali e delle emozioni;

il sostegno della comunicazione verbale:

a. controllo della sincronizzazione;

b. acquisizione di informazioni retrospettive;

c. segnali di attenzione

la sostituzione del discorso.

La competenza comunicativa

Linguistica

Paralinguistica

Prossemica

Cinesica

Performativa

Pragmatica

Socioculturale

Hymes, D. [1964], “Introduction: Toward

Ethnographies of Communication”,

«American Anthropologist», LXVI, 6,

part. II: 13-25. Trad. it. “Verso

un’etnografia della comunicazione:

l’analisi degli eventi comunicativi”. In: P.

Giglioli (a cura di) [1974], Linguaggio e

società. Bologna, Il Mulino: 65-88.

Berruto, G. [1974], La sociolinguistica.

Bologna, Zanichelli.

Segno

Il segno tra semiotica e linguistica

Il triangolo semiotico

Richards, IA

and CK Ogden.

The Meaning of

Meaning. 1923.

Ferdinand de Saussure, nel Cours de linguistique

générale (1916, 19222) (2)

SEGNO LINGUISTICO:

unità prodotta dalla

combinazione di un

significante e un

significato

Ferdinand de Saussure, nel Cours de linguistique

générale (1916, 19222) (2)

< l + i + b + r + o> significante

libro “libro” significato

IL SEGNO LINGUISTICO:

DIMENSIONE GRAFICA

Ferdinand de Saussure, nel Cours de linguistique

générale (1916, 19222) (2)

[ l + i + b + r + o] significante

libro

“libro” significato

IL SEGNO LINGUISTICO:

DIMENSIONE ORALE

La lingua come codice

La lingua è un codice ossia un dispositivo semiotico che serve per associare significanti e significati.

Semiosi è il processo in cui qualcosa funziona come segno.

Deriva dal greco semeion “segno, segnale, indizio”.

La lingua come sistema di segni

Secondo de Saussure, il sistema linguistico (cioè

la langue) è un sistema (di sistemi) di

elementi in opposizione reciproca che

egli chiama SEGNI.

Ricordiamo che la parola sistema significa un

„insieme ordinato‟ di elementi‟ ossia „un

insieme che contiene al suo interno n oggetti

+ almeno una regola di ordinamento‟.

La langue come sistema

Organizzazione del linguaggio

Livelli:

1. fonetico/fonologico

2. morfologico

3. lessicale

4. sintattico

5. testuale

6. pragmatico

semantica