Transcript of Limperialismo e il colonialismo. Che cosa si intende per IMPERIALISMO? Che cosa per COLONIALISMO?...
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- Limperialismo e il colonialismo
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- Che cosa si intende per IMPERIALISMO? Che cosa per
COLONIALISMO? Quale il periodo interessato?
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- Il periodo tra la fine del XIX e linizio del XX secolo fu
definito come lepoca dellimperialismo. Esso unific il mercato
mondiale e stamp ovunque limpronta del dominio e della cultura
europei.
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- Colonialismo: assoggettamento politico e sfruttamento economico
di colonie o protettorati Interessi economici Materie prime Sbocchi
commerciali per i prodotti della madrepatria Sbocchi per investire
il capitale accumulato nella madrepatria
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- Motivazioni politico-ideologiche Nazionalismo Politica di
potenza Razzismo Spirito missionario (il fardello delluomo bianco
di Kipling)
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- Alla fine dell800 il mondo viene spartito in zone di influenza
delle potenze europee (soprattutto Inghilterra e Francia)
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- Il dibattito sullimperialismo e sul colonialismo inizi gi
allalba del XX secolo. Le prime teorie presero lavvio dallanalisi
dei mutamenti intervenuti nelleconomia dei paesi capitalistici nel
passaggio dalla stagione del capitalismo liberoscambista a quella
del protezionismo, dei monopoli e del capitale finanziario.
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- Hobson, in un saggio del 1902, interpret lespansione coloniale
come un effetto perverso del capitalismo industriale.
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- Leccesso di risparmio prodotto in una fase alta del ciclo
economico internazionale si sommava alla cronica debolezza della
domanda interna causata dalla ineguale redistribuzione del reddito
nazionale (basso prelievo fiscale e bassi salari), spingendo
industriali, finanzieri e militari a pilotare tale eccedenza di
risparmio verso obiettivi esterni di conquista e di dominio, per
acquisire con la forza nuovi sbocchi per la sovrapproduzione
interna.
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- Hobson era per convinto che le riforme sociali della democrazia
liberale avrebbero aumentato la domanda di beni, eliminando il
sottoconsumo alla base del colonialismo.
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- Qualche anno dopo (1910) Hilferding elabor la classica teoria
dellimperialismo fondato sullalleanza tra sistema industriale e
sistema bancario.
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- Il capitale finanziario era il frutto di questa alleanza. Esso
trovava sostegno nella politica dei governi che adottarono misure
protezionistiche per favorire i prodotti nazionali, ponendo cos le
premesse per quella espansione economico-finanziaria e
politico-militare che costituiscono i due aspetti fondamentali del
fenomeno imperialista.
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- Dalle riflessioni di Hobson e di Hilferding si svilupp un
filone interpretativo socialdemocratico che trov una organica
formulazione negli scritti di Kautsky.
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- Questi rifiut la concezione dellimperialismo come conseguenza o
degenerazione necessaria del capitalismo (che, come vedremo, era il
nucleo della tesi marxista e leninista), convinto che era possibile
sconfiggere limperialismo attraverso politiche di riforme e di
democratizzazione interna agli stati.
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- In campo marxista il dibattito sulle cause e sulla natura
dellimperialismo fu assai vivace opponendo le due anime, riformista
e rivoluzionaria, del socialismo europeo
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- Il leader dei revisionisti-riformisti, Bernstein, sosteneva che
lespansione intensiva del commercio estero (cio linterscambio tra i
paesi ricchi) era molto pi importante della sua espansione
estensiva (la conquista di nuovi mercati) cosicch il colonialismo
era destinato ad affievolirsi perch privo di razionalit
economica.
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- I marxisti rivoluzionari Tra i rivoluzionari Rosa Luxemburg,
nel 1913, riprese la tesi di Hobson della condizione di
sottoconsumo in cui era mantenuta la classe operaia, che consentiva
una accumulazione di capitale disponibile per iniziative
imperialistiche.
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- Essendo il mercato interno inadeguato a garantire
laccumulazione capitalistica, erano necessari sbocchi aggiuntivi. A
differenza di Hobson, per, la L. non riteneva riformabile il
sistema capitalistico, che sarebbe crollato per lantagonismo tra le
grandi potenze.
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- Nella stessa arena politica, Lenin vide nellimperialismo la
fase suprema del capitalismo (1916). A partire dallinizio del
Novecento il capitalismo monopolistico aveva definitivamente
soppiantato quello della libera concorrenza.
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- I sovrapprofitti conseguiti nelle colonie consentivano alle
classi dominanti di attuare nella madrepatria una politica di
salari alti che creava una aristocrazia operaia non pi antagonista
ma subalterna alla borghesia.
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- La Germania di Guglielmo II Nello stesso tempo, tuttavia, la
lotta per legemonia mondiale generava contrasti insanabili tra le
potenze fino al culmine del conflitto mondiale.
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- Nella prima guerra mondiale infatti Lenin vedeva la guerra
imperialista per eccellenza in quanto finalizzata alla spartizione
del mondo, delle colonie, del capitalismo finanziario fra le grandi
potenze.
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- La novit principale dellanalisi leniniana consisteva nel
considerare il capitale monopolistico capace di controllare
politicamente ed economicamente realt sociali e territoriali pi
arretrate senza necessariamente ricorrere al dominio diretto
proprio del colonialismo ottocentesco.
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- Nellarea del pensiero liberale, tre anni dopo il saggio di
Lenin, Schumpeter defin lespansione coloniale un residuo feudale
dellEuropa precapitalistica, negando qualunque rapporto tra
imperialismo e industria moderna e prevedendo la sua scomparsa col
progredire del benessere e della democrazia.
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- Limperialismo era dunque leredit di una societ militarista
dancin rgime che sarebbe stata superata dalla piena affermazione
del capitalismo inteso come sistema economico-politico razionale e
razionalizzante.
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- Per completare questa rapida rassegna sulle teorie riguardanti
limperialismo non si possono non citare le riflessioni di Hobsbawm
e Fieldhouse.
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- Hobsbawm A partire dai primi anni del XX secolo la politica
internazionale cominci ad essere materia di pubblico confronto.
Dovendo i parlamenti scegliere tra armamenti e spese sociali,
lopinione pubblica tendeva a polarizzarsi in due grandi correnti
contrapposte: il nazionalismo e linternazionalismo socialista.
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- Limperialismo venne allora usato per incoraggiare le masse ad
identificarsi con lo Stato e con la nazione in modo da giustificare
il sistema politico-sociale esistente.
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- Era quello che Hobsbawm, in Let degli imperi (1987), ha
chiamato imperialismo delle masse. Avventure coloniali e propaganda
nazionalistica rappresentarono eccellenti opportunit per i governi
di distrarre le classi lavoratrici dai problemi sociali e
politici.
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- Hobsbawm collega quindi la sua riflessione sullimperialismo a
quella sul nazionalismo. Limperialismo si ispirava al principio di
nazione come forza espansiva e al principio della lotta tra gli
stati come motore della storia.
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- Al concetto di nazionalit, dopo il 1870, si sostitu una
dottrina che predicava legoismo delle singole nazioni in gara fra
loro per la loro supremazia. Gli ingredienti erano il militarismo,
il conservatorismo sociale e il razzismo.
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- Fieldhouse Fieldhouse (Let dellimperialismo, 1975) ha confutato
le spiegazioni deterministiche ed economicistiche, in particolar
modo quelle derivanti dalle teorie di Hobson e di Lenin.
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- Le tesi tradizionali appaiono a F. inadeguate perch spiegano
limperialismo con la necessit per il capitalismo avanzato di nuove
aree in cui investire il surplus di capitale, di nuovi mercati per
ovviare al protezionismo, e con la spinta dei nazionalismi.
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- Per F. limperialismo, in particolare il nuovo imperialismo
della fine dell800, fu un fenomeno di origine soprattutto politica
e dovuto alla reazione dei paesi europei ai problemi che ad essi
ponevano i paesi extraeuropei.
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- Il fattore economico fu solo uno dei tanti che crearono uno
squilibrio tra il mondo europeo moderno e il mondo esterno non
strutturato. LEuropa fu dunque spinta allimperialismo dalla forza
magnetica della periferia.
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- La Francia intervenne nel 1881 in Tunisia, trasformando i suoi
rapporti con il paese africano in un vero e proprio protettorato
per bloccare le manovre del sovrano e della borghesia locale che si
opponeva alla penetrazione finanziaria di un gruppo bancario di
Marsiglia.
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- Lanno dopo lInghilterra occup lEgitto per garantire al
consorzio bancario internazionale che aveva sostenuto
finanziariamente la costruzione del canale di Suez (1869) il
pagamento degli interessi del debito pubblico egiziano.
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- In questi casi si ebbe dunque lintervento delle potenze europee
interessate a risolvere i numerosi problemi periferici che
scaturivano da situazioni locali.
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- Le frontiere turbolente spingevano le potenze coloniali ad
estendere il proprio dominio a zone limitrofe ai propri territori.
In definitiva, F. non nega limportanza delle cause economiche ma
valuta come altrettanto fondamentali le decisioni politiche.
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- Limperialismo, inoltre, non fu solo formale, cio teso alla vera
e propria conquista di territori, ma anche informale,
caratterizzato da una penetrazione esclusivamente economica.
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- Lesempio pi eclatante di imperialismo formale rappresentato
dalla spartizione dellAfrica. La conquista del continente cominci
nel quadro della questione doriente, con loccupazione di due
territori dellAfrica mediterranea nei quali la sovranit nominale
dellImpero ottomano aveva lasciato il posto a deboli governi locali
(Tunisia e Egitto, appunto).
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- Lazione di Inghilterra e Francia prosegu fino alla completa
conquista del continente (nellultimo ventennio dell800 si
aggiunsero Germania, Belgio e Italia).
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- La spartizione dellAfrica
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- La maggior parte delle colonie africane fondate alla fine
dellOttocento non erano colonie di popolamento, come quelle del
sud, dove si erano avuti forti investimenti stranieri direttamente
nella produzione ma colonie di sfruttamento dove la produzione
rimaneva nelle mani degli africani mentre i colonizzatori
riservavano per s il commercio di importazione e di esportazione
(economia di tratta).
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- Un esempio di imperialismo informale fu invece quello di cui fu
oggetto la Cina. Mentre alla spartizione dellAfrica presero parte
solo le potenze europee occidentali, in Asia si aggiunsero la
Russia, gli Usa e il Giappone. Lobiettivo fu la Cina e fu proprio
lesistenza di molti concorrenti a rendere difficoltosa la corsa al
predominio nel grande paese asiatico.
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- Lattacco cominci dalla periferia dellimpero, dallodierno
Vietnam dove i primi a penetrare negli anni 80 dell800 furono i
francesi. La minaccia principale alla Cina venne per dal suo
vicino, il Giappone, destinato a diventare un vera e propria
potenza economica.
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- Fra il 1871 e il 1879 i giapponesi, che si erano impegnati nei
decenni precedenti in un intenso processo di riforme istituzionali,
modernizzazione economica e di privatizzazione di importanti
settori produttivi diedero inizio a una azione di militarismo
imperialista, costringendo la Corea a rendersi indipendente dalla
Cina.
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- Quando la Cina pose la questione della sovranit sulla penisola
asiatica, il Giappone dichiar guerra alla Cina e la sconfisse.
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- La Cina fu costretta a cedere importanti territori (tra cui
lisola di Formosa) e a pagare una ingente indennit di guerra. Ma, a
quel punto, intervennero altre potenze ad imporre un vero e proprio
imperialismo informale alla Cina.
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- La Russia si impadron della Manciuria, lInghilterra e gli Usa,
invece costrinsero la Cina ad accettare listituzione di basi
commerciali straniere, per mezzo di trattati ineguali, che
stabilivano oneri solo per la Cina e annullavano, in certe zone, la
sovranit cinese.
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- Poich nessun paese era riuscito ad assicurarsi il predominio
esclusivo, la Cina era diventata semicolonia di tutte le potenze
interessate a partecipare allo sfruttamento delle risorse cinesi.
La reazione si ebbe nel 1900 quando scoppi una rivolta (quella dei
Boxer) contro la penetrazione straniera. La rivolta fu repressa nel
sangue.
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- Un terzo e originale modello di espansione coloniale fu infine
rappresentato da quello statunitense. Fu a partire dalla fine del
XIX secolo che lintenso sviluppo economico e il boom del commercio
con lestero posero gli Stati uniti in gara con le potenze europee
per la conquista di nuovi mercati.
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- Gli Stati uniti passarono dalla condizione di paese importatore
a quella di paese esportatore di capitali. Due furono le direttrici
dellespansione statunitense: lAmerica latina e lestremo
oriente.
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- Nel 1898 le due colonie spagnole di Cuba (dove il capitale
americano si era impadronito delle piantagioni di canna da
zucchero) e delle Filippine (base coloniale strategica vicina alle
coste cinesi) furono aiutate dagli Usa a raggiungere
lindipendenza.
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- La pace tra Spagna e Usa segn la nascita dellimpero coloniale
statunitense che aveva posto un protettorato di fatto sullisola dei
caraibi e aveva impiantato nel Pacifico un solido sistema di basi
militari.
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- In un secondo momento lespansione americana si indirizz verso
il centro America (dove Panama venne convinta a rendersi
indipendente dalla Colombia) e lAmerica Latina.
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- In questultimo caso, per, la strategia volta a creare una
unione doganale che contrastasse la penetrazione delle merci
europee, non ebbe molto successo, almeno fino alla prima guerra
mondiale.