Lez. 1 I.S.U.

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informatica e discipline umanistichelezioni universitarieAlma Mater Studiorum

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Incipit

studio e analisi del testo letterario

Padre Roberto Busa

Index verborumo

Index Thomisticus(1949-1980)

Lessico elettronico

Percorso tecnologico

versione WEB

ipertestoCD-ROM

nastri magnetici

schede perforate

Index Thomisticus

http://www.corpusthomisticum.org/it/

SIGNUM

Centro di ricerche informatiche per le discipline umanistiche

www.signum.sns.it

Si tratta della possibilità di consultare e verificare dinamicamente i testi mediante un programma che offre anche frequenze e concordanze variamente articolate. (…) L’esperimento, sia pure parziale, appare già idoneo a stimolare interrogativi di metodo e di sostanza .

Paola Barocchi, Automatismi e analisi nella informatizzazione del Cesariano, 1993

Metodologia della ricerca umanistica

Quando si riflette su informatica e scienze umane l’errata considerazione è credere che il calcolatore sia lo strumento necessario affinché qualunque oggetto materiale proprio delle discipline umanistiche sia trasformato dalla sua dimensione analogica al suo corrispettivo digitale.

Francesca Tomasi, Informatica e Discipline Umanistiche, 2008

L’applicazione dello strumento informatico alla ricerca umanistica non è affatto neutrale e comporta una sostanziale trasformazione dei metodi, dovuta in primo luogo al vincolo della formalizzazione delle procedure.

Dino Buzzetti, Informatica e Discipline Umanistiche, 2008

L’impiego della macchina e dei suoi strumenti, mostrando limiti e potenzialità dell’applicazione della tecnologia, costringe a riflettere sulla metodologia della ricerca umanistica. Ed è infatti compito dell’umanista capire fino a che punto la scienza dell’informazione modifica le modalità del metodo di lavoro umanistico.

Francesca Tomasi, Informatica e Discipline Umanistiche, 2008

Fortunatamente l’incontro/scontro dell’informatica con le discipline che gli informatici non considerano scientifiche non è andato in una sola direzione, ma ha provocato trasformazioni in entrambi i contraenti del contratto. (…) Dei pochi (ma in continuo aumento) pionieri di questo nuovo territorio [quello dell’Informatica Umanistica] qualcuno resterà più vicino al sapere umanistico, qualcun altro resterà più legato all’informatica, ma entrambi gli abitanti del nuovo palazzo troveranno giovamento dalla conoscenza del proprio dirimpettaio.

Giuseppe Gigliozzi, Introduzione all’uso del computer negli studi letterari, 2003

Ogni fonte materiale esigerà allora un diverso approccio metodologico e tecnico: un manoscritto richiederà la digitalizzazione in formato immagine o in formato testo; una raccolta di schede bibliografiche troverà nel database la sua strutturazione ideale; un testo elettronico renderà necessario l’impiego di linguaggi formali di codifica come XML e così via. Ogni oggetto digitale complesso disporrà allora di metodi diversi di interrogazione, consentirà il reperimento di certi tipi di dato e prevederà l’impiego di strumenti differenti di accesso.

Francesca Tomasi, Informatica e Discipline Umanistiche, 2008

Gli studi storico-artistici hanno individuato nuovi criteri di valutazione delle opere d’arte, tramite l’analisi numerica delle componenti grafiche e coloristiche.

Tito Orlandi , Informatica umanistica, 2003

la possibilità di manipolare, di smontare e rimontare frammenti di immagini, di inserire suoni ed effetti, di balzare velocemente da un dato a un altro lungo catene, ramificazioni e nastri di associazioni mentali stanno per modificare l’approccio verso il patrimonio artistico e le aspettative nei confronti della comunicazione, della conoscenza e della ricerca storico-artistica

Antonella Sbrilli, Storia dell’arte in codice binario, 2001

Le caratteristiche ipertestuali, multimediali e interattive dell’esistenza digitale dei contenuti suggeriscono modalità di indagine che possono arricchire le stesse prospettive della ricerca tradizionale.

Antonella Sbrilli, Storia dell’arte in codice binario, 2001

La domanda, basilare, potrebbe essere sempre espressa anche da un semplicissimo perché. Ci si dovrebbe, cioè, chiedere: Perché decido di usare lo strumento informatico per fare questa o quell’altra cosa.Domanda che sarebbe bene si ponessero tutti coloro che direttamente o indirettamente usano o ‘sponsarizzano’ iniziative informatiche nei più diversi settori senza che si capisca bene se ‘sanno quello che fanno’ o se si abbandonano a un vantaggioso flusso (intellettuale, ma anche di denaro).

Giuseppe Gigliozzi, L’informatica, la didattica e il grillo parlante, 2000

Un testo, infatti, può essere visto come un complesso sistema di rappresentazione dell’informazione, e la sua interpretazione come un processo di elaborazione di tale rappresentazione, destinato a sua volta a produrre altre rappresentazioni. Ma questo è esattamente ciò che cerca di fare l’informatica intesa come scienza teorica che si occupa del trattamento automatico dell’informazione .

Fabio Ciotti, Introduzione all’uso del computer negli studi letterari, 2003

Diremo che l’informatica è una disciplina che si occupa del trattamento automatico dell’informazione. Con scienze dell’informazione ci si riferisce in generale a tutte quelle discipline che si occupano dei processi e dei sistemi di reperimento, conservazione, trasformazione e trasmissione dei dati informativi. Per questo è lecito asserire che la nozione di sistema di rappresentazione ed elaborazione delle informazioni, che identifica l’informatica come scienza, è una definizione adeguata anche a descrivere la ricerca di settore umanistico

Francesca Tomasi, Informatica e Discipline Umanistiche, 2008