L’ESPERIENZA DELLA SOC P.S./MED. URG. RIMINI NOVEMBRE 2010 Percorso Stroke Ospedale Santa Maria...

Post on 02-May-2015

213 views 0 download

Transcript of L’ESPERIENZA DELLA SOC P.S./MED. URG. RIMINI NOVEMBRE 2010 Percorso Stroke Ospedale Santa Maria...

L’ESPERIENZA DELLA SOC P.S./MED. URG.

RIMINI NOVEMBRE 2010

Percorso Stroke Ospedale Santa Maria degli

Angeli di Pordenone

PREMESSE

Lo stroke è una emergenza medica il cui trattamento tempestivo è fondamentale per la riduzione del danno cerebrale, della mortalità e della morbilità.

La somministrazione di rt-PA (Alteplase) ev. in pazienti selezionati è approvato entro un limite temporale di tre ore.

Il percorso stroke dell’area vasta pordenonese (313.170 abitanti distribuiti su 2.178 km2) è volto alla identificazione, alla centralizzazione e al trattamento dei pazienti affetti da ictus eleggibili per il trattamento fibrinolitico.

Rete ospedaliera provinciale pordenonese

MANIAGO ASS 6

SPILIMBERGO ASS 6

SAN VITO ASS 6

PORDENONE-SACILE (AOSMA)

Il progetto STROKE PORDENONESE nasce nella seconda metà del 2007 come Progetto Obiettivo Dipartimentale e si realizza attraverso

successive fasi tra il 2007-2008

Costituzione di un gruppo di studio multidisciplinare al quale afferiscono

professionalità di diverse unità operative (Dip. Emergenza, Radiologia, Neurologia, Medicina

Riabilitativa)

Stesura di un protocollo operativo specifico

Formazione di tutto il personale coinvolto attraverso un programma di addestramento in aula, tenutosi sia presso il centro di formazione

dell’AOSMA sia presso le sedi periferiche OSPDALIERE

Obiettivi del percorso stroke

Identificazione dello stroke sul territorio quale urgenza non differibile e tempo dipendente.

Centralizzazione presso l’azienda ospedaliera di Pordenone dei casi con i criteri di eleggibilità per la terapia trombolitica (valutazione

GSC, scheda Cincinnati modificata, scheda di criteri di inclusione/esclusione).

Trattamento terapeutico specifico.

Il territorio provinciale: le distanze da Pordenone, i tempi medi di percorrenza

AOSMA

AOSMA

ASS 6

ASS 6

ASS 6

Km 56,4; min 65

Km 50,7; min 59

Km 54,1; min 57

Km 52,5; min 58

Km 50,6; min 60

Km 50,2; min 58

Km 35,5; min 40

Km 47,1; min 55ASS 6

ASS 6

La fase pre-ospedaliera: compiti del personale infermieristico

Compilazione scheda G.C.S.;

Compilazione Cincinnati Prehospital Stroke Scale modificata;

Compilazione scheda Criteri di Esclusione Fibrinolisi (se indicato);

Comunicazione C.O. 118 eventuale attivazione “Codice Stroke”.

Primo passo

Riepilogando ……

Paziente con GCS ≤ 7

e/o

Cincinnati modificata ≤ 0

STOP

PROTOCOLLO

TROMBOLISI

Paziente con GCS > 7

e/o

Cincinnati modificata > 0

COMPILA SCHEDA CRITERI

ESCLUSIONE

Il rientro in “Codice Stroke”; l’allertamento del D.E.

La Centrale Operativa 118 provvede ad allertare il D.E. di Pordenone e ad attivare lo specialista Neurologo e Radiologo di guardia specificando l’arrivo dal territorio di un Codice Stroke GIALLO;

Il personale del D.E. predispone la sala urgenze per l’accoglimento del paziente.

All’arrivo al D.E. il codice del triage sintomatologico sarà ROSSO.

La fase ospedaliera: chi fa, che cosa

Medico di Ps: valutazione clinica; Cincinnati modificata; criteri di esclusione; score controindicazioni assolute e relative trombolisi.

Neurologo: valutazione NHISS; consenso informato e indicazioni alla trombolisi.

Radiologo: esecuzione ed interpretazione Tc encefalo con

il neurologo.

Medico M.U.: trombolisi; gestione paziente prime 24 ore.

Criteri per la Trombolisi

Cincinnati Score modificata > O;

Esordio sintomatologico < 3 ore;

NHISS compreso fra 5 e 22;

Score controindicazione Trombolisi superiore o uguale a 13;

Tac encefalo negativa.

La centralizzazione in codice Stroke novembre 2009-ottobre 2010

51 pazienti centralizzati presso l’AOSMA di Pordenone con codice Stroke (37 residenti nel territorio provinciale di competenza dell’AOSMA; 14 residenti nei comuni di competenza territoriale dell’ASS 6). Di questi:

42 (82,35 %) venivano esclusi dal percorso Stroke dopo la valutazione presso il DEA;

9 (17,65%) avviati alla fase ospedaliera del percorso Stroke.

Fibrinolisi: i nostri dati

18 pazienti sottoposti a Fibrinolisi (dal giugno 2008 all’ottobre 2010); 16 provenienti dal territorio AOSMA , 2 dall’area vasta ASS. 6;

12 maschi, 6 femmine; età max 79, età min 38;3 pz, inizialmente arruolati nel protocollo non sono

stati trattati per errori valutativi (evidenza tc di ictus emorragico in 2 casi, di lesione ischemica consolidata in 1 caso);

1 caso sottoposto a fibrinolisi con successo mostrava la presenza di una dissecazione dell’arteria vertebrale ad un successivo ecodoppler.

Valutazione NHISS alla 2^ ora dalla Fibrinolisi nei pazienti ricoverati in M.U.

Miglioramento clinico: 12 casi (6 punti della scala in media);

Nessun miglioramento clinico: 4 casi;

Peggioramento clinico: 2 casi (da 13 a 15 punti, da 19 a 20 punti);

Exitus: 1 caso (uno dei 2 peggiorati) per infarcimento emorragico della lesione cerebrale.

La nostra esperienza

L’efficacia del Protocollo Stroke si basa, secondo la nostra esperienza, sulla collaborazione e sul coordinamento interdisciplinare e interaziendale, sull’adeguata preparazione medico-infermieristica e sulla disponibilità logistico-organizzativa.

La Medicina d’Urgenza si è dimostrata la sede vincente per la gestione della fibrinolisi, la fase più critica di tutto il percorso, grazie all’attitudine e all’esperienza al monitoraggio e alla gestione delle criticità da parte delle diverse figure professionali che vi lavorano.