Le Origini

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Le origini

Tristano e Isotta protagonisti di una delle più grandi storie d'amore della letteratura di tutti i tempi. La leggenda fu tramandata nel Medioevo attraverso numerose versioni letterarie, che reinterpretano e rielaborano un mito che probabilmente affonda le sue radici in lontane tradizioni celtiche.

Non è noto chi per primo abbia dato forma alla materia, ma a noi sono giunte due ampie redazioni, di Thomas, detto d'Angleterre, e del normanno Béroul, diverse nei toni e nell'ispirazione, più malinconica ed idealizzata la prima, più realistica e vicina alla tradizione delle chansons de geste la seconda.

Insieme ad alcuni componimenti minori in lingua d'oïl ispirati alle vicende dei due amanti infelici ("le Folies di Oxford e di Berna" e il "Lai del caprifoglio" di Maria di Francia), alle versioni in prosa, francesi e italiane, del XIII secolo, e, dal confronto con le traduzioni e rielaborazioni apparse anche in Germania, Inghilterra, Norvegia, è stato possibile ricostruire interamente il grande mito di amore e morte lasciato dal Medioevo in eredità all'età moderna.

Imitato e rielaborato, ogni autore aggiunse elementi diversi, lasciando, tuttavia, intatte le sequenze dell'amore adulterino fra Tristano e Isotta e della loro morte, mantenendosi, comunque, abbastanza fedele al modello originario, arricchito delle più grandi tradizioni spirituali del XII secolo, si diffuse, poi, nel Medioevo in tutta l'Europa.

In Italia si ha testimonianza della diffusione della leggenda fin dal XIII secolo, per la presenza, all'interno del Novellino, di una novella (la LXV) ispirata al tema tristaniano, e per la traduzione toscana in prosa che prende il nome di Tristano riccardiano, così detta perché conservata in un manoscritto della Biblioteca Riccardiana di Firenze.

Biblioteca Riccardiana

Il fascino di questa infelice storia d'amore attrasse e ispirò anche numerose opere moderne, dal Trionfo della morte ,1894, di Gabriele d'Annunzio.

“Al Tristano”, 1903, di Thomas Mann, entrambe precedute dalla grande rivisitazione operistica del mito nel Tristano e Isotta, di Richard Wagner, 1857-1859.