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Strategie di mitigazione del rischio sismico. La microzonazione sismica
La pianificazione dell’emergenza in Italia Roma,23 maggio 2013
PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA Decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100
I piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento alla pianificazione comunale e regionale.
ATTIVITÀ NON STRUTTURALI : • l'allertamento • pianificazione dell'emergenza, • formazione, • diffusione della conoscenza della protezione civile • informazione alla popolazione • normativa tecnica, • esercitazioni.
PREVENZIONE
LIVELLI DI PIANIFICAZIONE
Pianificazioni di emergenza dei livelli territoriali
Le pianificazioni comunale, intercomunale e provinciale d’emergenza e la pianificazione regionale di protezione civile
Piani nazionali di emergenza coordinamento e la direzione unitaria dell’intervento del SNPC
Piani di settore delle Componenti e delle Strutture operative
predispongono pianificazioni di settore che consentano l’integrazione del proprio intervento con le attivazioni dei livelli nazionale e territoriali
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Si compongono di due parti:
1. Struttura organizzativa nazionale
2. Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio
Sono definiti su scala regionale:
prescindono da un singolo e puntuale scenario d’evento. Si prende a riferimento la pericolosità del territorio
Individuano obiettivi e azioni finalizzate a garantire il coordinamento e la direzione unitaria dell’intervento
garantiscono il supporto e l’integrazione della prima risposta dei sistemi locali di protezione civile
forniscono anche linee d’indirizzo per l’assistenza alla popolazione, le attività urgenti di messa in sicurezza e di ripristino delle infrastrutture e delle reti.
Piani nazionali di emergenza
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Programma nazionale di soccorso
Ai sensi dell’art. 5, comma 2 del D.L. 343/01, convertito in L. 401/2001 “ […] il Presidente del Consiglio dei Ministri predispone gli indirizzi operativi dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, nonché i programmi nazionali di soccorso e i piani per l'attuazione delle conseguenti misure di emergenza […]”
A valle delle attività di pianificazione degli ultimi anni nelle regioni Calabria e Basilicata è stato predisposta una bozza del Programma nazionale di soccorso per rischio sismico.
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Programma nazionale di soccorso Rappresenta l’insieme delle attività poste in essere dal DPC, dalle Componenti e dalle Strutture operative della protezione civile, per quanto di rispettiva competenza, ai fini della definizione delle pianificazioni di emergenza per il contrasto agli eventi sismici di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c, della medesima legge n. 225/92. Parte integrante del Programma sono le disposizioni riportate nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2008, presupposto indispensabile per assicurare l’efficacia dell’azione di protezione civile attraverso il coordinamento operativo di gestione dell’emergenza ed il flusso delle informazioni fra i soggetti interessati. Ribadisce l’importanza della pianificazione di emergenza, ai vari livelli territoriali e di competenza, introducendo anche la definizione dei Piani nazionali di emergenza.
Il Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico prevede:
Programma nazionale di soccorso
Programma nazionale di soccorso
Pianificazione dei livelli territoriali
Piano regionale di protezione civile
Piano provinciale di emergenza
Piano comunale di emergenza
PIANI NAZIONALI
Struttura organizzativa nazionale
Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi
del territorio
Piani di settore di componenti e strutture operative
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Struttura organizzativa nazionale
Le indicazioni riportate valgono per tutto il territorio nazionale e garantiscono il coordinamento operativo e la direzione unitaria degli interventi ed individuano gli obiettivi di massima e le conseguenti azioni che devono porre in essere i soggetti a vario titolo competenti ed interessati nell’ambito degli organi di coordinamento nazionali:
Comitato operativo Sono riportati gli obiettivi e le azioni del Comitato operativo e delle Funzioni di supporto dell’Unità di
crisi del DPC, alle attività delle quali concorrono tutti i soggetti ordinariamente competenti.
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Struttura organizzativa nazionale
DI.COMA.C. Sono riportati gli obiettivi e le azioni delle Funzioni di supporto della DI.COMA.C.,
alle attività delle quali concorrono tutti i soggetti ordinariamente competenti, in continuità rispetto a quelle intraprese dal Comitato operativo ovvero dalle funzioni di SISTEMA che cessano la propria operatività all’atto di istituzione della DI.COMA.C.
18 Funzioni 4 Rappresentanze:
-Strutture operative - UPI, UNCEM, ANCI -Coord. Regioni -MIBAC
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Organizzazione di protezione civile e elementi conoscitivi del territorio
Vengono definiti le informazioni essenziali per la redazione dei documenti, su scala regionale, che permettono di definire gli elementi per il conseguimento degli obiettivi generali di coordinamento nella gestione dell’emergenza riportati nella Struttura organizzativa nazionale, di cui costituiscono una “appendice”. Tali informazioni sono di norma ricavate sulla base delle pianificazioni territoriali
Assistenza alla popolazione
Centri per il coordinamento
Reti di telecomunicazioni di emergenza
Individuazione dei rischi indotti
Comunicazione ed informazione alla
popolazione
Accessibilità delle aree nei diversi modi di trasporto
Pianificazione del soccorso tecnico e
sanitario
Aree di smistamento logistico e di
ammassamento
Mobilità e servizi essenziali
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Le componenti e le strutture operative, nel rispetto della propria catena di comando e controllo interna, devono redigere specifici piani di intervento che consentano l’integrazione della propria risposta con le attivazioni dei livelli di coordinamento dell’emergenza locali e nazionali.
I piani di intervento devono contenere la struttura organizzativa necessaria a garantire il supporto alle attività dei centri di coordinamento attivati per la gestione dell’emergenza.
Piani di intervento delle componenti e delle strutture operative
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Esercitazioni, formazione e comunicazione
Le Regioni e le Province Autonome verificano gli elementi contenuti nei documenti di pianificazione con cadenza annuale, anche attraverso esercitazioni per posti di comando. Il DPC, d’intesa con le Regioni e le Province Autonome, promuove periodiche esercitazioni di livello nazionale Le Componenti e le Strutture operative verificano i propri piani di settore Le Regioni e le Province Autonome promuovono percorsi formativi per gli operatori chiamati a concorrere alla predisposizione e all’attuazione dei piani nonché iniziative e percorsi educativi sulla cultura di protezione civile, in particolare supportando i Sindaci nella realizzazione di attività finalizzate alla comunicazione ai cittadini.