Post on 18-Feb-2019
LA CARTELLA INFERMIERISTICA
NUTRIZIONALE
UTILIZZO, ELABORAZIONE DATI, INTERVENTI
CPSI MOCCIA IVANA, GIOIOSA LUCIA, dialisi Chivasso
Attraverso il D.M. 739/94 viene individuato il potenziale operativo dell’assistenza infermieristica:
infatti il comma 2 dell’Articolo 1 afferma che
“L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, è di
natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria“.
comma 3 dell’Articolo 1, il quale afferma che;
“...riconosce il ruolo fondamentale del lavoro di equipe all’interno della quale la Professione Infermieristica riveste un ruolo fondamentale, essendo proprio l’Infermiere il professionista che per primo si interfaccia col paziente/utente quando questi si rivolge ad una qualsiasi struttura sanitaria.
CARTELLA INFERMIERISTICA NUTRIZIONALE (C.I.N.)Processo infermieristico
• Chi è l’infermiere?
E’ un professionista sanitario
Professione:
esercizio abituale di un’attivitàintellettuale contrapposta aquella artigiana o manuale percui si usa il termine diMESTIERE
(Gabrielli «Grande Dizionario della lingua italiana»Ed. Mondadori 1989)
OBIETTIVI DELLA CARTELLA INFERMIERISTICA NUTRIZIONALE
1) Riconoscere lo stato di malnutrizione del paziente
2) Portare il paziente all’autonomia decisionale
3) Promuovere l’educazione sanitaria
FEED-BACKCARTELLA
INFERMIERISTICANUTRIZIONALE
1) Riconoscere lo stato di malnutrizione
- criterio oggettivo (score internazionale)
- criterio soggettivo (osservazione diretta)
- parametri bioumorali (sorveglianzaiperfosforemia, elettroliti, albumina,ipoproteinemia)
- scelta tecnica dialitica (HFR o HDF)
2) Portare il paziente all’autonomiadecisionale
- informare il paziente
- riconoscere dinamiche psicologiche (fasidell’ansia, immagine corporea, contestosociale ecc.)
- rinforzare i concetti dell’educazione sanitaria
3) Promuovere l’educazione sanitaria
- primaria
- secondaria
- terziaria
In sintesi…
Strumento di lavoro per realizzare il nursingdell’infermiere di dialisi
Mezzo di comunicazione con le altre figureprofessionali
Valorizzazione del lavoro infermieristico
Tracciabilità del rapporto professionale
“…quello che noi
facciamo è solo una
goccia nell’oceano
ma se non lo facessimo
l’oceano avrebbbe una
goccia in meno…”
Madre Teresa di Calcutta
La cartella si compone in
• Parte oggettiva (raccolta dati)
• Questionario
• Diario alimentare recall 3days (dialisi-non dialisi-intervallo lungo)
La somministrazione del questionario
è avvenuta a letto del paziente durante la seduta emodialitica
• L’indagine è avvenuta sottoforma di colloquio, per non stressare il paziente o metterlo in imbarazzo;
• il metodo di approccio è fondamentale: chiedere alla persona come si alimenta “invade la sua privacy” , è entrare in casa del paziente. Importante è non “colpevolizzarlo” per eventuali comportamenti errati, soprattutto per ottenere informazioni veritiere;
• Per la stima approssimativa del peso degli alimenti si è fatto riferimento alle unità di misura casalinghe e all’ultilizzo del dietometro;
•Si è portata all’attenzione del paziente l’importanza della lettura dell’ etichetta dei prodotti confezionati!
•Al termine delle interviste è stato consegnato al paziente materiale informativo
Cartella infermieristica nutrizionale (C.I.N)
• INFERMIERE:_________________________• PAZIENTE:___________________________• DATA:__________
• Dati antropomentrici• peso SECCO:___________peso attuale:____________calo/aumento ponderale ultimo
mese:__________• altezza: ______________• età: _________________
• Formule: BMI= peso (kg)/ h al quadrato (metri) ______________________________BMI• Valutazione del pesoInferiore a 18,5 Sottopeso18,5 – 24,9 Normale25 – 29,9 SovrappesoPari o superiore a 30 Obesità• Note _______________________________________________________
Ultimi ematochimici:
in dialisi da_____
Albumina
Fosforo
Potassio
Tranferrina
Glicemia
Hb glicata
Calcio
Got/gpt/ gammagt
Vit d
Vit b12
Trigliceridi
Colesterolo tot
• Dati generali: (appetito, attività motoria, problemi neuropsichiatrici, sociali, psicologici assunzione farmaci, sintomi gastrointestinali…)
____________________________________________________Osservazioni nel pz allettato:
OSSERVAZIONI ORGANO CARENZE
Condizioni generali Calo ponderale, aspetto emaciato
Kcal-proteine
cute Dermatite proteine, zinco, vit A
sottocute Cute assottigliata, edema Proteine, kcal, tiamina
mucose pallide Vit e ferro
capelli perdita Proteine, Fe, Zn, Kcal
unghie Fragili, striature Ferro, proteine
labbra Lesioni Acido folico, niacina, Vit b12
Apparato muscolo-scheletrico
Atrofia muscolare Proteine, Kcal
Raccolta informazioni alimentari dal paziente dializzato
DATA:_____________pz:____________________ tipo trattamento dialitico:_____________
• Cucina da solo? Si no • Mangia da solo o in compagnia? ___________________________ • Fa la spesa personalmente? Si no• Consuma regolarmente pranzo e cena? Si no • Si entrambi No solo uno Nessuno• Pranzo e cena sono pasti completi (primo+secondo+contorno)?___________________________________• Fa spuntini tra pranzo e cena? Si no • Ha avuto ultimamente un calo/aumento dell’appetito? ________________________________________• Ha difficoltà nel digerire? Si no• Può masticare regolarmente? Si no• Chi gestisce la sua terapia a casa? _________________________________ • Prende quotidianamente sevelamer/renvela? Quando?____________________________• Assume Foznol? In che modo? ______________________ ( da spolverare sui cibi)• Sa a cosa servono?_________________________________________________________________
A chi non può essere consegnato diario alimentare, compilare la frequenza
settimanale:
• Nei suoi pasti, consuma con quale frequenza/quantità:• latte: v/die ___________ v/sett_____________ porzione approssimativa:_____________• pasta: v/die ___________ v/sett_____________ porzione approssimativa:______________• pane: v/die ___________ v/sett_____________ porzione approssimativa:_______________• verdura: v/die ___________ v/sett________ porzione approssimativa:_________________• Legumi: V/sett______________________ Formaggi v/sett:______________________• Frutta: v/die ________________________________________________________• Quali tipi?• ………………………………………………..
• Quali alimenti pronti/conservati consuma e con quale frequenza?__________________________________________________________________
_____________________• Legge regolarmente le etichette dei prodotti conservati che acquista?
• Quali alimenti secondo lei non puo’ mangiare a causa della sua IRC e perché?
____________________________________________________________________________________________________________________________________• Limita l’introito di questi alimenti? Si no• Quanta acqua beve quotidianamente e di quale tipo? Bicchieri_________
____________________________________________________________
• OSSERVAZIONI/CONCLUSIONI___________________________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________• CONSIGLI______________________________________________________
_______________________________________________________________
• Si procede a:
consegna diario alimentare 3 giorni prendere contatto con la dietista
contattare subito il medico psicologo consegnare integratori
consegna richiesta diario alla casa di riposo o al parente
consegna schema “alimenti da limitare”- educazione alimentare
somministrazione MMSE PUNTEGGIO_______________somministrazione MIS-MNA PUNTEGGIO_______________
CPSI:_______________________
Raccolta dati pazienti : riflessioni e risultati
Indice di massa corporeatotale pz intervistati 58
26% pazienti sovrappeso o obesi
19% pazienti sottopeso
(di cui per il 10% c’è stato un immediato intervento medico dietistico: sono stati introdotti supporti nutrizionali integrativi)
0%
20%
40%
60%
serie 22
Serie 1
Mis FLOW-CHART
Mis
Riproposto 6 MESI o prima nel caso
di variazioni significative dell’alimentazione
•Intervento infermieristico•Educazione sanitaria •Libretto alimentazione
Diario alimentare guidato.
Secondo le proposte operative
per la ristorazione assistenziale .
Indicazionidietetiche
Mis
Riproposto 1 mese o prima nel caso
di variazioni significative dell’alimentazione
MIS
0-5 BUONA NUTRIZIONE
6-10 LIEVE MALNUTRIZIONE
+11
MODERATA O SEVERA MALNUTRIZIONE
•Intervento infermieristico
•Educazione sanitaria
•Libretto alimentazione
•Intervento infermieristico
•Educazione sanitaria
•Libretto alimentazione
Mis
Riproposto a 1 anno o prima nel caso di variazioni significative dell’alimentazione
Diario alimentare guidato. Secondo le proposte operative per la ristorazione assistenziale .
Se BUONA O SCARSA
SE SCARSA
VALUTAZIONE DIETISTA (anamnesi alimentare e
valutazione stato nutrizionale)
ons
+17 dietista/medico/np
68% 20,7%
11,3%
Livelli di albuminemia
32,5%
Livelli di fosforemia
CARICO P NETTO
P DIETA
BIODISPONIBILITA’ PMETODO COTTURA
TIPO/DOSE/ assunzione chelanti e vit D
Livelli di fosforemia
Fonti di fosforo
Organico
Inorganico
Nei cibi proteici di origine animale
Nell’ acido fitico dei vegetali
Negli ADDITIVI dei cibi conservati
(per prevenire formazione di grumi, agente lievitante degli impasti, modiicarne il sapore….)
A livello intestinale assorbito
60% 90% !!
I cibi conservati a basso costo contengono più additivi- legame con situazione socio economica
del paziente
Situazione socio-economica e culturale
INTERVENTI IN CASE DI RIPOSO ( CONSEGNA INDICAZIONI)
consegna elenco additiviConsegna ricettario multietnico a basso contenuto k/P
CONOSCENZA DELLA DIETOTERAPIA IN DIALISI
69% non sanno !!
24% non mettono in pratica
7% indaginenon possibile
Errori comuni rilevati:
scelta di frutta e verdura NON in base al contenuto di potassio ma alla stagionalità;
consumo quotidiano di formaggi stagionati
Cena quotidiana con tazza di latte /minestroni (pz anziani soli)
Consumo pluri-quotidiano di cibi conservati
Irregolarità nella distribuzione dei pasti
Nessuna misura degli alimenti
Consumo di bevande gassate
Patologie correlate
Anche per questa patologia le informazioni dei pazienti sono state corrette ed integrate
Alcuni casi emersi…
1) Paziente in dialisi da diversi anni, conoscenza parziale delle indicazioni dietetiche ma volontariamente non rispetto delle indicazioni, fosforemia 10,6 mg/dl, rifiuto alla compilazione di un diario alimentare
2) Paziente anziano, in dialisi da circa tre anni, calo ponderale negli ultimi mesi, sottopeso; in “intervista” riferita difficoltà digestiva e scarso appetito; somministrati integratori ed enzimi pancreatici; riferisce incremento introito kcal. Peso stazionario.
3) Paziente al suo ingresso in dialisi, sovrappeso; all’intervista alimentare si rileva disordine alimentare e scarsa conoscenza dietoterapica. Inviato alla dietista, ora segue terapia nutrizionale.
OPINIONI DEI COLLEGHI….
AL TERMINE DELLA RACCOLTA E’ STATO SOMMINISTRATO LORO UN QUESTIONARIO
E’ EMERSO CHE
L’EDUCAZIONE ALIMENTARE IN PRECEDENZA ERA EFFETTUATA SOLO SU RICHIESTA DEL PAZIENTE
IL PERSONALE INFERMIERISTICO VORREBBE ESSERE AGGIORNATO SULLE INDICAZIONI DA DARE AL PZ
CONCLUDENDO…
LA RACCOLTA INFERMIERISTICA NUTRIZIONALE HA PERMESSO DI:
INDIVIDUARE LE PROBLEMATICHE I DUBBI LEGATI ALLA DIETOTERAPIA;
INDIVIDUARE ED INTERVENIRE SUI SOGGETTI A RISCHIO MALNUTRIZIONE;
COINVOLGERE L’INFERMIERE NEL TEAM PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE
SOTTOLINEARE NUOVAMENTE AL PAZIENTE MENO ACCORTO L’IMPORTANZA DELLA CORRETTA NUTRIZIONE IN DIALISI!!!!