Post on 01-May-2015
L. CarpiniWorkshop
Convegno: Io parlo straniero. Alfabetizzazione linguistica Educazione
interculturaleLend Firenze- Assessorato alla Pubblica
Istruzione Provincia di FirenzeFirenze 16 ottobre 2012
Sala Luca Giordano, Palazzo Medici Riccardi
III- 1a parteIII- 1a parte
LA POSTA DEL CUORE ovvero IO E L’ALTRO : COMUNICARE E CONDIVIDERE ESPERIENZE ,
EMOZIONI, IDEE E PROBLEMI .
FINALITA’ DEL PERCORSOAvviare il bambino alla consapevolezza che ogni atto linguistico si svolge in un contesto di comunicazione, determinato da soggetti diversi e per scopi
specifici.Questa parte viene definita “LA POSTA DEL CUORE” perché il bambino, attraverso semplici enunciati, comunica emozioni, stati d’animo, desideri,
idee e problemi e li condivide con gli altri: diventa partecipe di un PERCORSO di apertura all’altro. Questo Percorso si rafforza con l’ascolto e
la conoscenza di sé e degli altri attraverso le due parti successive.
PRIMA FASE IL PORTAMESSAGGI
Predisposizione della struttura in stoffa colorata adatta a ricevere messaggi IPOTESI DEI RAGAZZI SULL’USO DELLE TASCHE CON I NOMI
- Per mettere i nostri segreti.- Per mettere le colazioni.
- Per mettere oggetti di riserva.- Per mettere alcuni giocattoli.
- Per mettere i calzini gommati che servono per andare in palestra a fare ginnastica.- Per mettere le vocali.
- Per mettere un fiore ai bambini che si comportano bene a scuola.- Per mettere dentro la foto di ogni bambino.
- Per scrivere letterine ai bambini assenti.
SECONDA FASE PRIME FORME DI SELEZIONE E DI “ INTERVENTO “ SUI MESSAGGI: L’insegnante ha avviato questa attivita’ in considerazione dei seguenti obiettivi.
• Rispondere a loro esigenze comunicative.• Avviare prime produzioni di scrittura autonoma,
sostenute da motivazioni forti.• Sviluppare un’attivita’ di Riflessione sulla
Lingua non arida, ripetitiva e lontana dal contesto di vita del bambino.
• Rendere consapevole il bambino degli elementi essenziali che regolano la comunicazione: il mittente, il destinatario.
• Far comprendere il significato e lo scopo del messaggio.
• Far comprendere l’importanza della correttezza e della chiarezza delle parole contenute nel messaggio, attraverso un’attività di riformulazione del testo.
• Rendere il bambino consapevole delle emozioni e degli stati d’animo che stanno dietro ai messaggi.
• Mettere in evidenza alcuni segni di punteggiatura ( punto interrogativo, punto fermo )
• Avviare alla lettura espressiva
• Lavorare su DOMANDA- RISPOSTA.• Rendere il bambino sempre piu’ autonomo nella
lettura e nella scrittura dei messaggi prodotti e ricevuti.
• Rendere il bambino consapevole del corretto modo di scrittura delle parole
• Rendere il bambino consapevole dell’importanza del significato delle parole che usa.
• Mettere in evidenza le dinamiche relazionali piu’ significative all’interno del gruppo-classe
• Far vedere che ogni persona o ogni situazione ha elementi positivi ed elementi negativi.
• Favorire un clima di collaborazione all’interno della classe , facendo emergere le problematiche ed individuando linee di comportamento positive.
• Abituare i bambini a tener conto del punto di vista dell’altro
• I MESSAGGI• SCELTA DEI MESSAGGI E
RUOLO DELL’INSEGNANTE• Inizialmente i messaggi scritti
dai bambini vengono tutti aperti e letti. In questa fase è decisivo il ruolo dell’insegnante che deve cercare di cogliere, anche in testi apparentemente incompleti e confusi, aspetti relazionali positivi e negativi che sono espressione della dimensione emotiva del bambino. Nelle classi prime di quest’anno scolastico la tematica emergente è stata quella dell’amicizia con tutte le problematiche connesse, il piacere di stare insieme e la conflittualità.
• Si tratta di un insegnamento centrato sull’esercizio concreto e vivo della lingua.
• Sono gli enunciati dei bambini, prodotti in situazioni motivanti, ad essere oggetto di discussione in classe, sia per cogliere i significati , spesso “oscurati” da espressioni improprie o sgrammaticate, sia per riformularli, in un clima di negoziazione di significati e di confronto, in maniera “ comprensibile” per tutti ( “ Non si capisce”, dicono i bambini ).
• I bambini apprezzano moltissimo la possibilità di lavorare sui propri enunciati, poiché si parte dalla loro lingua, che viene condivisa da altri e migliorata insieme.
Il messaggio viene utilizzato per una duplice finalità: si lavora sul significato nel suo aspetto formativo e sulla forma in modo da creare nel bambino delle competenze linguistiche (l’ortografia, il lessico, i segni di punteggiatura, la frase).
Il messaggio è stato letto e discusso in classe e riformulato in modo chiaro e corretto.
La tematica emersa dal messaggio è oggetto di discussione, durante la quale i bambini hanno l’occasione di conoscersi meglio e di chiarirsi su punti positivi e
negativi, legati al carattere, ai comportamenti, ai loro modi di pensare. In questo caso la conversazione è stata trascritta a computer dall’insegnante
per fissare le riflessioni raccolte a computer e consegnata agli alunni come scheda di lettura.
In questo caso, la conversazione fatta in classe, è stata dettata, diventando un esercizio di scrittura legato ad una situazione di uso concreto e vivo della lingua.
In questo caso, la conversazione fatta in classe, è stata dettata, diventando un esercizio di scrittura legato ad una situazione di uso concreto e vivo della lingua.