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«Il mio stile è unico. Non c'è nessuno che suona come John Lee Hooker». (J. L. Hooker)

John Lee Hooker

John Lee Hooker (22-08-1917/ 21-06-2001)

Nasce nel 1917 vicino il delta del fiume Mississippi, da genitori mezzadri, che lavoravano nelle piantagioni della ‘Cotton Belt’. La madre divorziò dal padre e si risposò con William Moore, il quale suonava la chitarra e collaborava con Charley Patton(figura più importante della musica popolare americana e padre del Delta Blues).

Hooker venne influenzato dallo stile di Moore,il quale cresciuto in Luisiana era molto legato ai ritmi africani(stile ripetitivo, ipnotico…). Hooker sviluppò una sua produzione in maniera originale.

Nel 1943 emigrò a Detroit, dove iniziò a frequentare i locali blues di Hastings Street, cuore della musica nera. Fu in questo ambito che diede corpo alla sua vocazione di musicista blues , col suo inconfondibile canto rurale, grezzo ed elegante al tempo stesso.

«Volli andare a Nord e avere una chance di diventare musicista. Non andai a Chicago perché c’erano già troppi bravi musicisti. Pensavo che a Detroit ci fosse molto lavoro e pochi musicisti, ma mi sbagliavo. Il più famoso, quando arrivi era T-Bone Walker, che divenne uno dei miei dei.»

Nel 1948 la sua carriera discografica ebbe inizio con il singolo ‘’Boogie Chillen’’ che divenne presto un grande successo. Hooker incise presso la Modern Records di Los Angeles. In quel periodo gli studi pagavano poco i musicisti neri che erano molto sfruttati sotto questo aspetto. Hooker incise per la Modern Records fino al 1954 ma con poca rendita economica per questo nel 1955 firmò con la Vee-Jay di Chicago.

Le sue hits furono tre: «I Love You Honey(58)», «No Shoes(60)» e «Boom Boom (62)».

Il miglior momento per il blues fu in Inghilterra negli anni 60 disse Hooker.

La Blues Foundation e la National Academy of Recording Arts & Sciences lo premiarono con il Life time Achievement Award; vinse inoltre ai Grammy. Tra i vari riconoscimenti, anche una stella nella Hollywood Walk of Fame.

«Boom Boom» e «Boogie Chillen» figurano nelle classifiche delle canzoni del secolo.

Hooker ha sempre portato avanti una carriera da solista, con la vecchiaia passò da solista con voce e chitarra alla band al completo. Ha contribuito alla diffusione del blues anche fuori ai confini della comunità americana.

Nel 2001 Hooker cadde in malattia, e poco dopo, morI all’età di 83 anni.

«Sono uno dei più grandi cantanti del blues del mondo, ma non penso a me in questa maniera. Non ho mai sognato di diventare cosi famoso. Ma sapevo che avrei fatto tanta buona musica e non avrei lavorato in una fabbrica. Penso a me stesso come un tizio con qualcosa da dire»

Il Blues

Le radici del Blues

Le radici del Blues vanno ricercate

nelle le comunità di schiavi

afroamericani nelle piantagioni

dell’ America meridionale,

precisamente nelle cotton belt. E’ da considerarsi

come una manifestazione

profana di un sentimento, e di

un dolore, che ha avuto un lungo ed

inesorabile percorso umano e

civile.

La migrazione Data la massiccia migrazione nella Louisiana, gli schiavi neri godevano di maggior libertà. I primi giri blues nacquero a New Orleans e nei dintorni sulle rive del Mississippi dove potevano continuare ad esprimere la loro spiritualità, le loro usanze e i loro costumi.

Si esprime originariamente con canti

accompagnati dal solo battito delle mani e non

dalla musica, conservando sempre il

caratteristico aspetto di poesia capace di

esprimere una condizione di desolato rammarico e

di aspra nostalgia. I blues cantano argomenti più disparati che nascono

proprio dalla situazione di schiavitù che è la base

dell'ispirazione.

La mutazione Il Blues subisce diverse mutazioni spostandosi dal Mississipi , ora a Chicago e New Orleans dove nasce il boogie, tipico di John Lee Hoker, passando da un blues lento e malinconico, ad un blues più veloce e ritmato. Di quel passaggio è la famosissima canzone “Johnny be Good ” di Chuck Berry.

«Strumenti»

Gli strumenti utilizzati nella musica Blues sono: in primis la voce, in seguito la chitarra, pianoforte, basso, contrabbasso, armonica,tromba, sax e batteria e la maggior parte degli strumenti a fiato.

Nel caso del nostro Bluesman John Lee Hooker lo strumento in questione è la chitarra.

La chitarra

La chitarra è così composta: - Paletta che comprende le meccaniche ed il capotasto.

- Il manico che comprende il tasto e la tastiera. - il corpo che contiene i pick –up le corde ed il ponte che può essere fisso o mobile (nel caso di una chitarra elettrica).

La chitarra Epiphone Sheraton

Esistono molti generi derivanti dal Blues: il jazz, R&B, soul, Rock ‘n Roll.

La sua struttura ha una forma musicale vocale e strumentale, la cui forma originale è caratterizzata, da una struttura ripetitiva di 12 battute con l’utilizzo delle Blue note.

La scala tipica del Blues è la scala Pentatonica, derivante delle scale modali alla quale vengono sottratte il 4’ e il 7’ grado.

Es:

Scala di blues in Sol:Sol - Si♭ - Do - Re♭ - Re - Fa - Sol

In genere il blues ha una conclusione che prende il nome di “Turn Around”.

La blue note è una nota corrispondente a una dei gradi della scala maggiore abbassata di circa un semitono. Il significato dell’ aggettivo “blue note” è dato dall’associazione tra il color blu e un senso di nostalgia e tristezza, tipico della musica Afro-americana.

Il termine Blues deriva dall’

espressione “to have the blue

devils”, avere i diavoli blu. Non esiste una data

effettiva che testimoni la nascita del genere, ma uno

studioso ricercatore del

Missisipi, ne trovò una traccia molto

antica, risalente al 1901. Questa

ricerca descriveva il canto degli schiavi neri che sembrava

avere molta affinità melodiche e liriche

con il Blues.

To have the blue devils

Leggende Il Blues ancora oggi persiste,, ma sono poche le persone che suonano un blues “puro” come ad esempio B.B.King.

Altra figura leggendaria, che ricoprì un ruolo importante nella storia del blues, il pianista Ray Charles.

Gli Stili Molti sono gli stili

di musica popolare che vengono

influenzati dal Blues. Come il

Blues, il Ragtime e lo Spiritual sono influenzati l’uno

dall’ altro, pur non avendo la stessa

origine. Altri sono i generi derivanti

dal blues. Alcuni tra questi l’hard

rock, il rock, l’hip hop e la musica

pop in generale.

“Non suono una chitarra appariscente. E non voglio suonarla. Il tipo di chitarra che voglio suonare è bieca, fatta di biechi colpi di plettro” J.L.Hoker

Una chitarra nervosa e indisciplinata, che spesso preferisce alle rassicuranti sequenze di accordi blues l'incedere selvaggio di un unico accordo ritmico. Una predilizione per tonalità scure e riffs ipnotici, ripetuti in maniera ossessiva e indolente. Una voce profonda e cavernosa, cruda e viscerale, prepotente e maleducata, evocativa e sensuale, in una parola ineguagliabile.

Le linee di basso, tenute col pollice, le pause di enfasi alla fine dei fraseggi e una serie di effetti, legature, picchettati veloci e vibrati hanno generato il suo stile personale, che affonda le radici nelle tecniche tradizionali del blues acustico, ma che si evolve anche verso uno stile più incalzante e ipnotico.

Per questo il suo sound si meritò l’appellativo di Urban Blues, infatti , basato sul riff di chitarra profondamente ancorati ai suoni del Delta Blues, sempre accompagnati dal battito ritmico del suo piede e dalla voce bassa e minacciosa (talkin’ blues).