Istituto Comprensivo Marciana Marina Continuità infanzia-primaria PROGETTO Gioco per imparare:...

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Istituto ComprensivoMarciana Marina

Continuità infanzia-primariaPROGETTO

““Gioco per imparare:Gioco per imparare: training metafonologico”training metafonologico”

a.s. 2009-2010

I bambini hanno la bambini hanno la cattiva abitudine di cattiva abitudine di

non chiedere il non chiedere il permesso di permesso di imparare...imparare...

Emilia FerreiroEmilia Ferreiro

COMMISSIONE COMMISSIONE CONTINUITÀCONTINUITÀ

SCUOLA DELL'INFANZIASCUOLA DELL'INFANZIA:•Colombo EmanuelaColombo Emanuela•Fulcheris EleonoraFulcheris Eleonora•Gambaccini LaraGambaccini Lara

SCUOLA PRIMARIASCUOLA PRIMARIAAllori SestiliaAllori SestiliaGirettti Maria TeresaGirettti Maria TeresaPierulivo Tiziana (referente del Pierulivo Tiziana (referente del progetto)progetto)

COMPITO IN SITUAZIONE

Le docenti dei due ordini scolastici si incontrano e , dopo un'attenta lettura del progetto lavorano sui contenuti esplicitati, in uno spirito di cooperative learning; riflettono, si confrontano sulle tematiche proposte; condividono i materiali prodotti(giochi/schede di lavoro) inerenti alla consapevolezza metafonologica

TEMATICA PROPOSTA ( intesa come

Apprendimento)

Sviluppo di abilità e raggiungimento di adeguate competenze metafonologiche globali(infanzia) e analitiche(primaria)

BISOGNO FORMATIVO E COMPETENZA

ATTESA( al momento della progettazione del

percorso)

Programmare attività metafonologiche, globali e analitiche facilitanti l'aaprrendimento della letto-scrittura in continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria, in modo da agevolare negli alunnii il passaggio da un ordine all'altro

DATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTODATI IDENTIFICATIVI DEL PROGETTO

BISOGNI FORMATIVI BISOGNI FORMATIVI CONDIVISI DALLA CONDIVISI DALLA

COMMISSIONECOMMISSIONE

CONDIVISIONE DEI PRESUPPOSTI PEDAGOCICI RELATIVI ALLA CONTINUITA'

NECESSITA' DI UN LINGUAGGIO COMUNE(SEMANTICO-CONCETTUALE)

CONOSCENZA DELLE DIVERSE METODOLOGIE

NECESSITA' DI UNA DIDATTICA EFFICACE E CONCRETA

COOPERAZIONE NEL COMPITO

AUTOFORMAZIONE

APPRENDIMENTO COOPERATIVO 1 .Interdipendenza positiva: affidamento degli uni sugli altri per raggiungere lo scopo, ognuno è responsabile del proprio compito e di quello altrui.

2. Responsabilità individuale: tutti i docenti rendono conto per lapropria parte del lavoro e di quanto hanno prodotto alla commissione.

3. Interazione faccia a faccia:confronto e riflessioni sul lavoro svoltoindividualmente in modo interattivo:-ragionamenti a catena- conclusioni- eventuali difficoltà incontrate

4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione:- buona comunicazione- prendere delle decisioni condivise

5.Valutazione del lavoro:

-efficacia del loro lavoro testandolo nelle sezioni classi di appartenenza

- identficazione dei cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.

METODOLOGIA UTILIZZATA DALLLA COMMISSIONE

La consapevolezza fonologica globale( a partire dai 4 anni, si sviluppa prima e indipendentemente dall’apprendimento della lingua scritta)

Per avere consapevolezza della struttura fonologica del linguaggio, bisogna essere in grado di identificare le componenti fonologiche della lingua (sillabe e fonemi) e saperle manipolare.

Al bambino non serve la consapevolezza fonologica per parlare, ma ne ha bisogno per leggere e scrivere in un sistema alfabetico, in quanto l’ortografia alfabetica e’ basata su strutture fonemiche.

I bambini più abili fonologicamente imparano più facilmente a stabilizzare la corrispondenza grafema –fonema(lettera –suono).

Perchè ai bambini serve la consapevolezza fonologica?

NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA SI DOVREBBE IMPARARE AD INDIVIDUARE I SUONI CHE COMPONGONO LA PAROLA

(SOLO A LIVELLO ORALE)

NELLA SCUOLA PRIMARIA SI IMPARERA' A SCRIVERE, UTILIZZANDO

IL SISTEMA DI CONVERSIONE FONEMA/GRAFEMA CHE STA ALLA BASE

DEL CODICE ALFABETICO

QUINDI...

LA LINGUA SCRITTALA LINGUA SCRITTAA DIFFERENZA DEL LINGUAGGIOA DIFFERENZA DEL LINGUAGGIO

DEVEDEVEESSERE INSEGNATA IN QUANTOESSERE INSEGNATA IN QUANTOFRUTTO DI UNA CONVENZIONEFRUTTO DI UNA CONVENZIONE

Consapevolezza metafonologica Consapevolezza metafonologica

e apprendimento e apprendimento I BAMBINI CON DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE NON BAMBINI CON DIFFICOLTA’ FONOLOGICHE NON

SONO IN GRADO DI SMONTARE LA PAROLA NEI SONO IN GRADO DI SMONTARE LA PAROLA NEI PEZZI (FONEMI)CHE LA COSTITUISCONO PEZZI (FONEMI)CHE LA COSTITUISCONO

– Il riconoscimento delle sillabe e delle rime è presente sin dai tre/quattro anni di età

– La manipolazione dei fonemi è scarsamente presente prima dei sei/ sette anni di età

– Una buona consapevolezza fonologica facilita l’acquisizione di abilità iniziali di lettura e scrittura

(fase alfabetica)

RIPARTIZIONE DI COMPITIRIPARTIZIONE DI COMPITISCUOLA DELL'INFANZIA

CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA GLOBALE

A. CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA(MARCIANA MARINA)

B. RICONOSCIMENTO DI RIME(MARCIANA MARINA)

C. RICONOSCIMENTO DI COPPIE MINIME(PROCCHIO)

D. RICONOSCIMENTO DI UGUALE SILLABA INIZIALE/ FINALE E IN PAROLE DIVERSE(MARCIANA)

E. SINTESI SILLABICA(MARCIANA)

F. SEGMENTAZIONE SILLABICA(PROCCHIO)

SCUOLA DELL'INFANZIA DI SCUOLA DELL'INFANZIA DI PROCCHIOPROCCHIO

attività metafonologiche globaliattività metafonologiche globali

Insegnante: Gambaccini Lara

•DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME

•SEGMENTAZIONE SILLABICA

DSCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME

Per coppia minima si intende una coppia di parole che differiscono per un tratto distintivo.

Nella scuola dell'infanzia è presentata con supporto visivo e dopo avere accertato che a livello lessicale il bambino sappia la differenza di significato tra le due parole.

E' suggerita come un'attività molto utile nel disordine fonologico e per acquisire competenze successive nell'acquisizione della letto-scrittura:- omologhe come P/B; T/D; F/V; ecc - geminate come BELLA/BELA; BACCO/BACO; ecc- suoni dolci/duri come FOCHE/FOCE;MAGI/MAGHI; ecc- apostrofo: LETTO/ETTO; LAGO/AGO; ecc- accento- L/R; M/N;- DOPPIE

METODOLOGIA DI LAVORO METODOLOGIA DI LAVORO

- Osservazione delle coppie di figure - Osservazione delle coppie di figure presentatepresentate- Denominazione delle stesse- Denominazione delle stesse- Spiegazione del loro significato lessicale- Spiegazione del loro significato lessicale- Giochi con le illustrazioni in contesti - Giochi con le illustrazioni in contesti comunicativi diversi(una figura alla volta)comunicativi diversi(una figura alla volta)- Assonanze e dissonanze enfatizzate con la - Assonanze e dissonanze enfatizzate con la vocevoce- Individuazione delle somiglianze e - Individuazione delle somiglianze e differenze sonore della coppia di paroledifferenze sonore della coppia di parole- Divisione in sillabe verbale delle parole- Divisione in sillabe verbale delle parole- Formazione di coppie minime, mettendo una - Formazione di coppie minime, mettendo una figura sotto l'altrafigura sotto l'altra

ATTIVITA' SVOLTEATTIVITA' SVOLTE

1.MEMORY DELLE COPPIE MINIME 1.MEMORY DELLE COPPIE MINIME CON RIMACON RIMA

•10 figure che a coppie fanno rima •carte scoperte sul tavolo disposte alla rinfusa•individuazione delle figure che fanno rima tra loro(coppie minime) •le carte si mescolano di nuovo e si dispongono sul tavolo coperte •scoperta la prima carta, si cerca quella con cui essa fa rima

chi troverà più coppie minime con rima?chi troverà più coppie minime con rima?

2.FILASTROCCHE DELLE COPPIE 2.FILASTROCCHE DELLE COPPIE MINIME MINIME

• DUE FIGURE I CUI NOMI DUE FIGURE I CUI NOMI FANNO RIMA ES. CANE/PANE; FANNO RIMA ES. CANE/PANE; PORTA/TORTA; MELA/VELAPORTA/TORTA; MELA/VELA• COSTRUZIONE DI SEMPLICI COSTRUZIONE DI SEMPLICI FRASI CHE TERMINANO CON LE FRASI CHE TERMINANO CON LE COPPIE MINIMECOPPIE MINIME• LAVORO COLLETTIVO: LAVORO COLLETTIVO: FORMAZIONE DI SEMPLICI FORMAZIONE DI SEMPLICI FILASTROCCHEFILASTROCCHE

COPPIE MINIME

SEGMENTAZIONE SILLABICA 1SEGMENTAZIONE SILLABICA 1

“PER SEGMENTAZIONE SILLABICA SI

INTENDE ANALIZZARE LE PAROLE IN

SILLABE, PRESUPPONENDO CHE LO SVILUPPO

DELL' ATTENZIONE E LA CONSAPEVOLEZZA

PER LE SILLABE PRECEDONO QUELLO

PER I FONEMI” (Wagner, Torgesen, 1987)

SEGMENTAZIONE SILLABICA 2SEGMENTAZIONE SILLABICA 2

perchè proprio le sillabe?perchè proprio le sillabe?Le sillabe:

•sono marcate acusticamente a differenza dei fonemi;

•possono essere pronunciate in modo isolato;

•hanno una chiara autonomia articolatoria e percettiva.

Infatti i bambini in genere non hanno bisogno di riflettere sulle rappresentazioni astratte, dovendo segmentare parole multisillabiche in sillabe.

Molti studi documentano che i bambini sviluppano la conoscenza delle sillabe molto prima dei fonemi e che questa abilità si sviluppa indipendentemente dall'apprendimento della lingua.

➔utilizzando oggetti o immagini chiedere quale parola inizia con MA /RAMA /RA….e/o finisce con NO/RENO/RE

➔catena di parole

SEGMENTAZIONE SILLABICA 3SEGMENTAZIONE SILLABICA 3ATTIVITA' SVOLTEATTIVITA' SVOLTE

....e' arrivato un bastimento carico di figure che iniziano

con CA/ finiscono con NA

Denominare tutte le figure che iniziano con PAPA

Collocarle nella scatola.

..........costruire altre scatolecostruire altre scatole concon MA, LU, TO MA, LU, TO…..

SEGMENTAZIONE SILLABICASEGMENTAZIONE SILLABICA

PAPA

SCUOLA DELL'INFANZIA DI SCUOLA DELL'INFANZIA DI MARCIANA MARINAMARCIANA MARINA

SCUOLA PRIMARIA DI SCUOLA PRIMARIA DI MARCIANA MARINAMARCIANA MARINA

Insegnante: Colombo Emanuela(infanzia)Insegnante: Allori Sestilia (primaria)

•CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA

•RICONOSCIMENTO DI RIME

CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER CLASSIFICAZIONE DELLE PAROLE PER LUNGHEZZA (lunghe/corte)LUNGHEZZA (lunghe/corte)

In questi giochi viene esaminato il concetto di

parola dal punto di vista fonologico e non del

suo significato.

Due figure sono messe a confronto come:

Qual è più lunga?

Qual è più corta?

Classificazione di parole lunghe e corteClassificazione di parole lunghe e corte

•Sillabazione del proprio nome, facendo corrispondere ad ogni sillaba un cerchio:saltelli (conto dei salti).Successivamente si utilizzano contrassegni/ immagini

SA RASA RA

CA TE RI NACA TE RI NA

Dove hai fatto più salti?

Dove hai impiegato più tempo?

1

2

Gioco di squadra:•gli alunni si dividono in due squadre:•il giocatore dell'elefante prende una una figura e la denomina:•quello della lumaca conta sulla mano le sillabe•dopo si scambiano i ruoli

CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE

Le scatoline magiche: a turno ogni

bambino osserva un'immagine, la

denomina, ne conta le sillabe e la

deposita nella casetta giusta.

CLASSIFICAZIONE DI PAROLE E CORTE

LE RIME

Il riconoscimento delle rime è presente nei bambini sin dai 4 anni.

I bambini amano le rime, nella scuola dell’nfanzia sono propedeutiche alla lettura e alla scrittura in

quanto permettono di afferrare le sonorità simili e il ritmo.

Può accadere che nonostante si impari a leggere bene e senza difficoltà, non si percepisca subito il

suono simile e soprattutto il bambino non riesca ad individuare la porzione simile di parola.

Se per la lettura questo non è più necessario, in quanto il bambino ha imparato già a leggere, l'apprendimento e la comprensione delle rime

servirà poi in futuro a dare vita alle prime composizioni poetiche.

LE RIMEIl gioco delle carte

•SUL TAVOLO SI DISPONGONO 4 CARTE, MENTRE LE ALTRE RIMANGONO NEL MAZZO.•I BAMBINI NE HANNO ALTRE IN MANO (3 A TESTA)•A TURNO OGNI BAMBINO CERCA LA FIGURA CHE FA RIMA CON LA SUA.•VINCE CHI HA TROVATO PIU' RIME.

SCUOLA DELL'INFANZIA DI SCUOLA DELL'INFANZIA DI MARCIANA MARCIANA

SCUOLA PRIMARIA DI SCUOLA PRIMARIA DI MARCIANA MARCIANA

RICONOSCIMENTO UGUALE DELLA SILLABA INIZIALE E FINALE IN PAROLE DIVERSE

FUSIONE SILLABICA

Insegnante: Fulcheris Eleonora(infanzia)

Insegnante: Giretti Maria Teresa (primaria)

Riconoscimento di sillaba iniziale Riconoscimento di sillaba iniziale in parole diversein parole diverse

Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:“Chi ha la figura che inizia con LA LA come LANAcome LANA?”Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se inizia davvero per LA LA conduce il gioco con un'altra immagine che inizia con una sillaba diversa.

Riconoscimento di sillaba finaleRiconoscimento di sillaba finalein parole diversein parole diverse

Si distribuiscono ai bambini delle figure, una a testa e si chiede:“Chi ha la figura che finisce con RERE come come MARE?”Ognuno osserva la figura e la fa vedere agli altri, se finisce davvero con RERE conduce il gioco con un'altra immagine che finisce con una sillaba diversa.

Riconoscimento di sillaba iniziale e finaleRiconoscimento di sillaba iniziale e finalein parole diversein parole diverse

Colora i disegni che cominciano con BABA

Colora i disegni che finiscono con LALA

Riconoscimento di sillaba iniziale e finaleRiconoscimento di sillaba iniziale e finalein parole diversein parole diverse

Il gioco delle coppie con gli animaliIl gioco delle coppie con gli animali

•Finisce con?•Comincia con?

Fusione sillabicaFusione sillabica

CON LE SILLABE INIZIALI DELLE DUE FIGURE VICINE PUOI FARE UN'ALTRA PAROLA...QUALE?

Sintesi sillabicaSintesi sillabicaMETTI NEL CESTINO LE FIGURE CHE CON LE SILLABE FINALI FORMANO LA PAROLA PERAPERA

GRAZIE A TUTTE LE GRAZIE A TUTTE LE INSEGNANTI DELLA INSEGNANTI DELLA

COMMISSIONE PER LA COMMISSIONE PER LA LORO LORO

PREZIOSA PREZIOSA COLLABORAZIONECOLLABORAZIONE