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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini

Training Mentale TRAINING Base

MENTALE BASE1

Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base

Propriet letteraria riservata Lorenzo Manfredini Via Ariosto, 17 44100 FERRARA Tel/Fax 0532/211947 E-mail: [email protected] Web Page: www.manfredinilorenzo.it www.associazioneolos.COM Marzo 2002

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INDICECAPITOLO 1 TRAINING MENTALE: INTRODUZIONE LA PSICOLOGIA ATTUALE DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITA LAFFATICAMENTO PSICOLOGICO DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITA CAPITOLO2 CENNI SU ALCUNI MODELLI DI PSICOTERAPIA IL VALORE DELLINDIVIDUO ENERGIA E COMUNICAZIONE CAPITOLO 3 ENERGIA E COMUNICAZIONE CONCENTRAZIONE E RILASSAMENTO CAPITOO 4 CHE COSA E' IL TRAINING MENTALE? CROMOTERAPIA DALLA VEGLIA AL SONNO: ONDE ALFA CAPITOLO 5 UNA SINTESI DI MENTE E DI CORPO SCELTA E LIBERTA CRESCITA E SALUTE ABBIAMO PROBLEMI PSICOLOGICI O NO? BENESSERE E AUTOGUARIGIONE ACCETTAZIONE IL MUTAMENTO INTERIORE ILLUSIONI LEGAMI LIBERTA' CAPITOLO 6 PRATICA: RICORDARE ESPERIENZE POSITIVE LE FASI DELLE VISUALIZZAZIONI COME MODIFICARE LE CONVINZIONI RILASSAMENTO TOTALE MESSAGGI DAL CORPO BENEFICI DEL RILASSAMENTO DIALOGO CON IL CORPO CAPITOLO 7 SVILUPPIAMO LA CREATIVITA'

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale BasePROGETTO CREATIVITA DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITA CAPITOLO 8 CONDIZIONAMENTI E MEDIAZIONI CONVINZIONI E LIMITI INTERIORI CAPITOLO 9 IMMAGINAZIONE E VISUALIZZAZIONE AFFERMAZIONE E AUTOIMMAGINE ATTEGGIAMENTO MENTALE POSITIVO IL POTERE DI SOGNARE DIALOGO INTERIORE CAPITOLO 10 SINTOMI: MAL DI TESTA E CEFALEA UN ALTRO PUNTO DI VISTA SUL "GUARIRE" CAPITOLO 11 IL CONTROLLO DELLE ABITUDINI RISTRUTTURAZIONE CAPITOLO 12 SI CAMBIA QUANDO CE AMORE DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITA CAPITOO 13 LE DIETE LE ABBUFFATE E IL CAMBIAMENTO QUESTIONARIO DOMANDE LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITA CAPITOLO 14 CAMPI DI APPLICAZIONE DEL TRAINING MENTALE TRAINING MENTALE E OSTETRICIA TRAINING MENTALE E RELAZIONE DI COPPIA TRAINING MENTALE ED EDUCAZIONE DEI FIGLI TRAINING MENTALE E SCUOLA TRAINING MENTALE E LAVORO LA PSICOLOGIA NELLE ORGANIZZAZIONI TRAINING MENTALE E LA TERZA ETA' UN PROGRAMMA POSITIVO CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

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CAPITOLO 1PREMESSA Nel cominciare questo libro comincio con una serie di interrogativi che mi hanno sempre incuriosito e affascinato: Saremo in grado di capire a cosa siamo cos affezzionati da rendere difficile se non impossibile il nostro rapporto con ci che potrebbe cambiare la nostra vita in senso materiale e interiore: le risorse delluomo, la sua mente, la sua creativit, i suoi misteri? Riusciremo a sfruttare meglio le nostre potenzialit grazie alle conoscenze acquisite attraverso gli studi che luomo ha affrontato per diventare migliore? A questi interrogativi cercher di dare qualche risposta pratica senza nascordermi le difficolt della messa in pratica di questo metodo. Siamo molto affezionati alle nostre abitudini e al nostro autocontrollo, ma non dobbiamo dimenticare che sintetizzare tra loro i nostri processi naturali e quelli acquisiti determina il processo naturale dello sviluppo delleducazione e della consapevolezza. Ci che fa la differenza tra le persone oggi la formazione intesa come la capacit di utilizzare strumenti personali sempre pi adatti per lattivazione di nuove risorse. Ci si pu formare per caso, con laiuto di circostanze favorevoli che amplificano le potenzialit individuali o ci si pu formare attraverso un progetto consapevole. Soprattutto necessario scegliere quelle circostanze che ci richiedono di pensare al futuro, allauto-realizzazione, allamore, al lavoro con intenzionalit; non per caso o per circostanze favorevoli, ma per scelta. Ci richiede limpiego di mezzi ed esercizi precisi per sviluppare la sensibilit corporea, il pensiero, la percezione, i sentimenti. Se abbiamo uno scopo, se abbiamo la volont di

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base pensare come uomini e non come macchine, se vogliamo formarci e crescere, esistono degli strumenti con i quali possiamo cominciare ad esercitarci.

TRAINING MENTALELallenamento un aspetto della vita moderna. Oggi ci si allena ovunque: nellallenamento sportivo, nel training autogeno, nellallenamento dellintelligenza e della creativit (lesercitarsi a un superamento produttivo di compiti nuovi). Il Training Mentale riguarda lesercizio sistematico di un tempo e uno spazio dedicato alla formazione di se stessi. Lesercizio e lallenamento sono processi che appartengono alle funzioni superiori dellapprendimento; apprendere significa acquisire nuovi modelli di comportamento, amalgamandoli con quelli innati e gi acquisiti. Per apprendere necessaria lattenzione e la memoria. La memoria facilitata se ci ricordiamo delle impressioni, delle somiglianze, dei contrasti, delle vicinanze spaziali e temporali, che interessano i nostri sensi. Cos come importante la durata di uno stimolo, la sua vivacit, la frequenza delle sue ripetizioni, e qui parliamo di quel mondo che si sviluppa in meta programmi, modalit e sub-modalit che rappresentano gli aspetti pi intimi dellattivit mentale, importante lo stato danimo, le condizioni fisiche, le abitudini di vita di chi esercita la sua mente nel mondo. Esercitare le proprie capacit significa operare su concetti e idee, ma soprattutto su immagini che provengono da tutte le aree sensoriali. Qual il vantaggio di applicare questo metodo nella

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini vita di ogni individuo? Un primo vantaggio riguarda la possibilit di associare liberamente idee e immagini, pensieri ed emozioni; di vivere uno stato di contemplazione e di fare esperienza di s. Se pensiamo che lapprendimento un processo condizionato basato su riflessi (cibo-acquolina in bocca) e ricompense (prova ed errore, piacere e punizione) molto importante esercitarsi a piccoli stadi e a brevi intervalli di tempo senza sovraccaricare lattenzione. Tale lesercizio mentale perch permette di modificare abitudini, stati danimo e pensieri attraverso rinforzi positivi, quelli che oggi definiamo con il nome di azioni mentali positive (riconoscimento, interesse, approvazione, accettazione dei propri processi interiori; invece di critica, difese emotive, reazioni), di aspettative anticipatorie (formazione di intenzioni e mete da raggiungere), di insight (presa di coscienza) e di intenzioni (desiderio di cambiamento e motivazione). Lesercizio mentale allena e promuove la consapevolezza di pensieri, stati danimo, percezioni, sensazioni, movimenti implicati in ogni momento della vita. Se diventiamo consapevoli delle nostre abitudini possiamo modificare coscientemente i nostri comportamenti, possiamo osservarci mentalmente e riflettere o selezionare nuove azioni pi adatte alla nostra natura individuale. Tramite la ripetizione sistematica di alcuni esercizi mentali e corporei si sommano i rinforzi dei singoli atti di apprendimento migliorando la concentrazione e la meditazione. Le tecniche del Training Mentale riguardano: il respiro (consapevole, diaframmatico, circolare, frazionato) il rilassamento (attivo e ricettivo)

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base il dialogo interno lautoimmagine lautomiglioramento la modificazione di frames di abitudini il controllo del dolore la visualizzazione le fantasie guidate Ognuna di queste tecniche segue il principio che ogni passo deve essere compiuto nel ricordare, ripetere e rielaborare. Gli effetti del Training, cio di un esercizio ripetuto, sono i seguenti: la percezione di una frase o di una immagine, che allinizio della pratica in genere blanda, con lesercizio diventa sempre pi intensa ed efficace. Attraverso la ripetizione diminuisce il tempo per la trasformazione. Di conseguenza pi difficile essere disturbati, sia da stimoli esterni, sia dai propri pensieri e immagini. Ci si concentra meglio. Ci si pu concentrare anche in condizioni difficili, come in pre-gara o in una pausa di lavoro. Il tutto si automatizza e lapprendimento conduce allo svolgimento autonomo di un atteggiamento rilassato. Nello specifico delle tecniche di rilassamento cala la tensione psicologica, quella muscolare e quella vegetativa. In generale, lesercizio mentale ha per scopo la riscoperta di capacit che sono andate perse o non si sono adeguatamente sviluppate. Le applicazioni del Training Mentale sono molteplici. Applicazioni eccellenti le ho sintetizzate attraverso esperienze in diverse discipline sportive (Apnea Subacquea, Volo a Vela, Karate, Atletica Leggera, Judo), nellambito del lavoro e delle discipline artistiche. Per queste rimando ai testi dedicati di Training Men-

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini tale e Apnea Consapevole (www.associazioneolos.it e www.apneaconsapevole.it ) L'argomento del presente lavoro riguarda lo sviluppo personale con la presentazione di alcune forme di approccio psicoterapeutico, le tecniche di rilassamento di training mentale e alcune applicazioni di esso nell'ambito della salute, dello sport, del lavoro, della formazione professionale. Lorenzo Manfredini

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INTRODUZIONELo scopo di questo libro quello di mettere a fuoco gli strumenti per ridurre la tensione, il nervosismo, lo stress e raggiungere un equilibrio interiore mettendosi in discussione e misurandosi con le azioni psicologiche. Tutti noi vorremmo essere persone tranquille e gioiose, padroni di noi stessi in qualsiasi circostanza, con pochi timori, ansie o preoccupazioni per il futuro, adattabili alle circostanze sfavorevoli e capaci di creare realt positive. Ma, come sappiamo, spesso accade esattamente il contrario. Essere consapevoli di questo significa ammettere alcune cattive abitudini mentali, alcuni inefficaci modi di sentire, di agire e di reagire, alcuni luoghi comuni che ci sembrano logici. Quali sono le strategie psicologiche migliorare tutto questo? Di solito non pensiamo a come stiamo o al nostro stato d'animo. In genere subiamo i nostri stati emotivi e siamo inconsapevoli o incoscienti di ci che sentiamo nel corpo. Ma non solo, siamo spesso inconsapevoli anche del nostro comportamento, sia dell'agire che del reagire. Sentiamo, agiamo, reagiamo in "automatico". Ma se cominciamo ad analizzarci ed a pensare "qui ed ora": "Cosa sto facendo?". Allora, diventiamo coscienti di sensazioni, di emozioni, di pensieri, di fantasie e di comportamenti. Per stabilire la qualit del nostro sentire, ricorriamo al nostro sistema di valori e di condizionamenti. Per arricchire il nostro sistema di valori ci muoviamo con il buon senso, con la convenienza e con la morale. Quando prendiamo coscienza di noi, possiamo prenderne coscienza e basta, oppure possiamo prendere

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini coscienza del valore di ci che sentiamo, pensiamo, agiamo e reagiamo. In questa seconda ipotesi interveniamo per controllare noi stessi. Non ci basta sentire e agire, desideriamo dire la nostra, crescere dentro queste realt. Quando prendiamo coscienza che il nostro sentire, agire e reagire non vanno bene, possiamo modificare in meglio queste funzioni della nostra mente. Imparando a scrutare dentro di noi se il nostro sentire, percepire e agire corretto ci auto analizziamo per capire se favorisce o meno il nostro benessere mentale. Mettendo in funzione la nostra coscienza a realizzare dei comportamenti correttivi ci auto convinciamo, ci educhiamo ad un modo pi salutare di funzionamento. Quello che si rafforza una nuova coscienza che modifica i soliti schemi mentali e aggiorna un miglior modo di vivere. Alcuni suggerimenti arrivano dalle varie forme di psicoterapia di cui fra poco accenniamo, ma molto dobbiamo fare dentro noi per educarci e crescere come individui completi. La psicologia moderna e il vivere attuale ci fanno riflettere su bisogni non facilmente conciliabili. Nel prossimo capitolo affronteremo alcuni dei quesiti pi significativi nella sostanza psicologica delle persone, anche se spesso vengono percepiti come qualcosa di impalpabile e di teorico, come lidentit, lautostima, il contatto e altre. Successivamente cercheremo di dimostrare che quando la teoria si incontra con la pratica possibile creare qualcosa di prezioso.

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SINTESIIl primo passo della consapevolezza riguarda il Sentire, lAgire e il Reagire. Per questo, nel nostro mondo psicologico possiamo essere consapevoli di: Sensazioni, Emozioni, Pensieri, Fantasie e Comportamenti Levoluzione della coscienza riguarda il Valore del Sentire, dellAgire e del Reagire. Per cambiare e migliorare se stessi i passi necessari riguardano lAutoanalisi, i Comportamenti Correttivi e varie forme di Autoconvincimento. Tutto questo genera una Nuova Coscienza e Nuovi Schemi Mentali

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RIFLESSIONI SULLA PSICOLOGIA ATTUALEFacendo un esame della psicologia proposta in questi anni, mi voglio soffermare sulle prospettive del nostro impegno e sugli sviluppi della sfida culturale in corso tra medicina e neuropsichiatria nel dare risposte soddisfacenti alla sofferenza umana, alla salute e al benessere personale e come tutto questo riguardi lutilizzo di esperienze come il Training Mentale. Uno dei problemi su cui ci troviamo ad operare riguarda il bisogno di identit: storica, relazionale, corporea, sessuale; e al conseguente bisogno di autostima: psicologica, esistenziale, sociale e materiale. La nostra personalit, quando perde lo sfondo delle abitudini, delle risorse o della storia personale (la storia e i ruoli in questi anni sono cambiati rapidamente) si frammenta in Io multipli che hanno bisogno di definizione e di integrazione; basti pensare ai nuovi assetti familiari nei quali il farsi, disfarsi e riaggregarsi delle coppie ormai una realt evidente come lo anche il moltiplicarsi di impegni lavorativi provvisori e parziali che hanno indotto alla instabilit dei ruoli. Non abbiamo pi rassicuranti certezze su chi siamo veramente! Ognuno di noi potenzialmente pu essere qualsiasi cosa e soprattutto pu essere confuso nella scelta tra molteplici possibilit. Dal punto di vista dellidentit sociale, gli indicatori psicologici che sembrano aiutarci nellidentificazione del nostro status attuale riguardano let, la cittadinanza, lo stato di salute, la disponibilit al cambiamento. Sono, infatti, molto diversi dagli indicatori del passato che, al contrario, si basavano sulla narrazione della storia personale e delle proprie origini. Una vera scossa. Il futuro prossimo ci potrebbe vedere chiusi nella no-

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base stra stanza a divertirci o a lavorare in compagnia di Bill (il computer), di internet, di fax e di Bob (il cane), ma poco a comunicare in carne e ossa; e a comunicare sviluppando identit virtuali. Mancando una definita identit sociale cerchiamo nel corpo il nostro processo di identificazione. Per questo passiamo molto tempo in palestra e dallestetista per definire il nostro Io esteriore (non in questo modo per che possiamo aiutare lo sviluppo dei nostri schemi affettivo motori e psicologici), e ci arricchiamo di alcuni status simbol come Rolex, abiti firmati, lenti a contatto, walkman o interventi di chirurgia estetica. Esagero naturalmente, ma se ci pensiamo bene anche lidentit sessuale ha subito un livellamento dei gradienti di diversit: troviamo donne che danno pi spazio alla loro dimensione maschile e uomini che lasciano trasparire maggiormente la loro dimensione emotiva, aree materne e paterne sempre pi accostate. Quali sono quindi i tratti salienti che emergono dalla frammentazione del nostro Io? Il pi ricorrente nei racconti della persona comune, e non solo della persona che ha problemi, il dramma della solitudine e del vuoto affettivo. Ci ritroviamo a volere amore e a desiderare di vivere insieme, ma ad avere incontri intensi a breve termine con la buona intenzione di non sbagliare la volta successiva. Un altro grosso tema rappresentato dallanoressia e dai disturbi alimentari in genere. Lanoressia non solo una patologia limitata a una percentuale di persone, soprattutto un problema attualissimo legato al nostro generalizzato narcisismo in quanto mette in evidenza il nesso che corre tra corpo e anima, tra lIo e laltro, tra la vita e la morte, e ci confronta con i lati oscuri della nostra identit. In particolare, il linguaggio simbolico non e-

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini sprimendosi adeguatamente, con emozioni e con affetti, crea un conflitto tra il bisogno di anonimato e il bisogno di essere visti, tra il qui e ora e la dimensione del futuro. La perdita di identit corporea, sessuale, familiare e professionale, comporta il prevalere di personalit narcisistiche nel senso di un ripiegamentoamplificazione delle proprie peculiarit. Il nuovo millennio presenta la necessit di cercare un contatto intimo e flessibile con se stessi per approfondire la conoscenza di s, valorizzare i propri bisogni e cercare una maggiore congruenza tra pensieri e azioni. Oggi si avvicinano alla psicologia diversissimi tipi di persone e di professionisti. Questi non desiderano pi solo raccontarsi, ma sono alla ricerca di nuove risorse e di una rinnovata creativit: un riconoscimento di esistenza e nuovi strumenti di azione. Cercano di individuare un percorso consapevole e personale di salute psicologica attraverso i tempi che cambiano. Non si vogliono inaridire tuffandosi nei propri sintomi, pi o meno gravi, vogliono riconoscersi nelle proprie sorgenti generative. Per poter fare questo ed evitare atteggiamenti narcisistici occorre una crescita emotiva e il riconoscimento e la misura dellaltro. Lemotivit, questo mondo incontrollato del nostro inconscio ma ancorato a convinzioni, condizionamenti e abitudini radicate, pu maturare dalla sofferenza interiore e riprodursi in crescita emotiva basata sulla creativit. Oggi il confronto con il cambiamento a tutto campo, dentro e fuori. Una maggiore consapevolezza, sensibilit e rispetto per gli altri sembrano essere i requisiti di una persona ritrovata nella complessit e concretezza del suo vivere quotidiano.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base Un altro tema dei nostri tempi il dibattito rappresentato dalla gestione degli stati emotivi attraverso le scoperte della neurofisiologia. La pillola della depressione, la pillola del sesso, la pillola della memoria, la pillola della felicit, insomma i nuovi farmaci, stanno facendoci immaginare che ogni avvenimento della nostra vita potr essere controllato e gestito. Ma se noi usiamo un antidepressivo, non per trattare una malattia grave, come per certe forme di depressione, ma una depressione di tipo reattivo, come quella dovuta al fatto che non abbiamo un lavoro, che ci morta una persona cara, che abbiamo avuto una disgrazia, sostituiamo, sperando che questo funzioni, una sostanza chimica a quello che dovrebbe essere un processo di adattamento delle nostre capacit cognitive a vivere una nuova situazione esistenziale. Gli interruttori farmacologici si possono sempre utilizzare, ma una forma di dis-educazione labuso degli stessi. La mia esperienza, oggi, mi fa ritenere che c un grande bisogno di educazione emozionale, di adattamento e di creativit. Ogni volta che nel corso della vita, si perde un oggetto damore che pu essere rappresentato da un investimento emotivo reale o simbolico, si rinnova quella primitiva ambivalenza e si cade in preda al lutto e alla malinconia. Nel lutto piangiamo la scomparsa di un oggetto esterno, nella malinconia piangiamo piuttosto per la perdita di un oggetto interno. In ogni caso necessario un lavoro psico-emotivo perch la capacit riparativa e costruttiva dellamore prenda il sopravvento su quella distruttiva. Quando questo accade la depressione diventa creativit. Quando si ricorre troppo facilmente ai farmaci si impedisce alla psiche di mobilitare le sue risorse e alla personalit di attivare le difese specifiche alla sua

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini struttura caratteriale. In tal modo si determina una normalizzazione dei propri sintomi, ma soprattutto una banalizzazione del S. Se guardiamo alla nostra vita in modo ravvicinato vediamo delinearsi nella nostra esistenza una serie di possibilit e di scelte prima sconosciute, se invece rovesciamo la visuale, scorgiamo una societ immobile, priva di alternative e di obiettivi a lungo termine. Il venire meno di un orizzonte condiviso ha prodotto uneclissi del futuro che ha travolto il passato. Per cui viviamo il presente con una tonalit di umore depressivo, registrando nei nostri ritmi interiori, fatti di tempo e di spazi senza coordinate, il senso della destrutturazione. Andiamo verso il futuro senza capacit di rappresentarcelo, privi di precognizioni e di attese, ed forse per questo che cerchiamo, soprattutto in questi anni, di ricostruirci attraverso degli strumenti interiori e laiuto della psicologia e della spiritualit.

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DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITAD. Da questo progetto di Training Mentale che cosa mi posso aspettare in termini pratici? R. Da oltre venti anni mi occupo della crescita personale venendo a contatto con tanti tipi di persone e di esigenze diverse. Il filo conduttore per ogni tipo di realt la formazione di una consapevolezza e di una responsabilit verso se stessi e verso il mondo nel quale si vive . Il Progetto Training Mentale intende affrontare alcune tematiche fondamentali attraverso un percorso articolato ricco di metodi e tecniche creative di psicologia pratica. CONTROLLARE LE EMOZIONI NEGATIVE Lo scopo quello di sviluppare una maggiore consapevolezza di come le energie emozionali vengono metabolizzate. Le tecniche mirano in alcuni casi ad una maggiore comprensione degli stati emozionali e in altri a sviluppare una migliore gestione delle emozioni negative, a ricercare il movimento naturale per scaricare il corpo, a utilizzare le fantasie guidate e limmaginazione per orientare nuovamente gli stati emozionali, a sviluppare una nuova percezione del corpo. VINCERE LA NOIA Per riappropriarsi del potere dellazione e per riscoprire il mistero dellumanit negli altri occorre ricombinare le risorse e gli ingredienti presenti in noi e in altre persone. Si possono ritrovare le ragioni per darsi da fare maturando un atteggiamento di curiosit attiva e iniziando a trasformare ogni incontro in un laboratorio sperimentale di psicologia.

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini CAPIRE LE PERSONE Laspetto fisico, la mimica, lespressione del viso, lintonazione della voce, il modo di esprimersi, latteggiamento e il portamento, rappresentano forme di comunicazione utili per comprendere le sottili espressioni individuali. Se riusciamo ad essere presenti e buoni osservatori impareremo a leggere le persone in modo sempre pi profondo e preciso. CONTROLLARE GLI STATI DANIMO Tutti gli atteggiamenti, i movimenti e i gesti sono manifestazione dei nostri stati psichici interiori. Dovremmo imparare ad essere buoni osservatori di noi stessi e di come gli altri ci vedono. Questo comporter non solo il controllo del comportamento quando serve, ma anche la capacit di produrre stati danimo con movimenti appropriati conciliando la separazione che a volte sentiamo tra lespressione e i nostri sentimenti interiori. CONOSCERE E OSSERVARE Le nostre abitudini ci rendono spesso pigri e poco curiosi. Per questo dobbiamo superare il concetto del mi piace, non mi piace e assumere un atteggiamento pi aperto nei confronti di ci che accade nel mondo a noi prossimo. In particolare dovremo sviluppare la fantasia e limmaginazione che aiutano a leggere le cose in un rapporto di continuit con il tempo e facilitano unorganizzazione percettiva immediata. In un certo senso rappresentano esercizi di risveglio della coscienza che ci aiutano a penetrare la realt delle cose. Quindi non solo pensiero o ricordo o ragionamento, ma anche immaginazione e fantasia.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base VIVERE INTENSAMENTE E la consapevolezza della nostra vita fisica ed emozionale, del flusso dei nostri pensieri ed immagini che modifica la percezione del tempo e lintensit della nostra vita. E auspicabile imparare a vivere pi livelli del nostro essere contemporaneamente, consci dei processi di pensiero, delle correnti emozionali e delle sensazioni fisiche. ESSERE CONSAPEVOLI DEI DIVERSI STATI DI COSCIENZA Essere consci che siamo spesso addormentati una condizione primaria per diventare sempre pi desti. E importante imparare a distinguere i diversi stati di trance creati dalle abitudini, dalle fantasie, ma anche dagli stati di sonno e di sogno, uscendovi coscientemente di propria iniziativa. GESTIRE LE ENERGIE Ci nutriamo di cibo, di aria e di impressioni. Lenergia che ne ricaviamo fisica, emotiva e mentale. Dobbiamo imparare a gestirla riconoscendo le fatiche immaginarie da quelle reali e soprattutto riconoscendo la capacit straodinaria che ha lorganismo in condizioni particolari. Possediamo pi serbatoi di energia che vanno impiegati in modo intelligente evitando di sprecarne il contenuto con azioni fisiche inconsapevoli, fantasticherie, pensieri viziosi e preoccupazioni. Vivere il presente senza perdere di vista il fine di ogni azione una strategia efficace per non impiegare inutilmente le nostre energie. SVILUPPARE LINTUIZIONE Per sviluppare lintuizione necessario un lavoro psicologico che ci inviti a immedesimarci nelle

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini situazioni e nei punti di vista altrui con lattivazione di nuove interpretazioni su di noi e sugli altri. PROGREDIRE QUOTIDIANAMENTE Lattenzione a noi stessi attraverso il respiro, il rilassamento e altre tecniche ci inducono a pensare che limmaginazione sia uno strumento ancora pi efficace del pensiero per portare a coscienza le nostre esperienze organismiche. Prima di dormire si pu utilizzare la ricapitolazione della giornata vedendola nel suo svolgimento. La giornata viene ripercorsa sotto forma di immagini dove gli avvenimenti vengono rivisti senza soddisfazione o tensione, senza paura e senza speranza, in una sorta di ricapitolazione imparziale e impersonale. Tutto questo diventa una importante lezione di conoscenza di se stessi. FARE QUELLO CHE SI SCEGLIE Sapere quello che si desidera, i propri bisogni, ed essere in grado di metterli in pratica un obiettivo elevato del nostro programma. Spesso non sappiamo quello che vogliamo e quando lo scopriamo talvolta ci rendiamo conto che non abbiamo gli strumenti del potere, della volont o della conoscenza per realizzarlo. Un percorso utile in questo senso la ricerca di cosa desideravamo da piccoli, quale retaggio della nostra storia familiare e personale, quantomeno per comprendere se rinunciare o soddisfare quelle aspirazioni. Per quanto riguarda il quotidiano abbiamo mille stimoli per capire cosa veramente vogliamo. Limportante isolare le abitudini, la pigrizia, il condizionamento e a volte anche il calcolo per scegliere le cose, le azioni, le persone, le occupazioni

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base e le circostanze che non solo immaginiamo che ci piacciano, ma che ci piacciono veramente. VALORIZZARE LAUTOCONOSCENZA La misura del nostro valore umano dato dalla quantit e dalla qualit della consapevolezza del perch, come e cosa sia giusto che sentiamo, pensiamo e agiamo. Quindi la nostra massima realizzazione consiste nel divenire consapevoli della nostra funzione e missione agendo con uno scopo scelto. Questo progetto ci rende pi coscienti di noi stessi e del mondo in cui viviamo. VIVERE Per vivere al meglio occorre migliorare limmagine e latteggiamento che abbiamo verso la vita evocando fortemente le emozioni creative che desideriamo. Questo il progetto Training Mentale che auspichiamo di poter condividere con ognuno. ci

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LAFFATICAMENTO PSICOLOGICOCi accorgiamo di noi stessi quando i nostri equilibri vengono compromessi. In questa sezione desidero soffermarmi sui segnali che ci invitano a riflettere sullesigenza di un equilibrio psicologico. E' ormai noto che esiste un rapporto fra tensione muscolare ed ansia, rapporto che, il pi delle volte, potrebbe mantenersi nei limiti della accettabilit se non intervenissero delle particolari condizioni che possono accrescere tanto lo stato ansioso quanto la tensione muscolare ed entrambi, poi, esaltarsi vicendevolmente. Lo stress emotivo, la convulsivit della vita moderna, il susseguirsi di situazioni conflittuali, l'affaticamento psicologico, non sono che alcune delle particolari condizioni che influiscono negativamente sullo stato ansioso e, la condizione ansiosa, produce, oltre ad una costellazione sintomatica nota (apprensione, senso di attesa, preoccupazione ed ipervigilanza, irrequietezza, ecc...), modificazioni estesamente documentate a livello del sistema muscolare, scheletrico, neurovegetativo, neuroendocrino ed immunitario. Da ci si comprende quanta importanza venga attribuita all'ansia nel cercare di dare una spiegazione a moltissime alterazioni che affliggono l'esistenza. Del "sistema nervoso autonono" (simpatico e parasimpatico), che innerva gli organi viscerali ed i vasi, mentre sono ben note le vie efferenti, lo sono molto poco, al contrario, quelle afferenti, ma indubbio, e la clinica lo conferma, che tutti gli insulti che colpiscono l'organismo, qualunque sia la loro origine, si traducono in stimoli per il "sistema nervoso autonomo" stesso, che il primo ad essere avvertito di tutti gli impulsi che giungono, al "sistema nervoso".

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base Personalmente ritengo che la distinzione del "sistema nervoso" in "somatico" ed "autonomo" debba essere considerata solo a livello tecnico, allo scopo d'intendersi fra cultori della materia su una differenziazione anatomica, ma che, in effetti, essa non esista in quanto tutto "sistema nervoso" anche se una parte di esso deputata a specifiche mansioni piuttosto che ad altre di competenza di un'altra sua parte, ma che, in effetti, le due parti formino un tutt'uno inscindibile o che entrambe agiscano di concerto per il benessere dell'organismo. Alla stessa stregua deve essere considerata la differenziazione fra "informazioni propriocettive" ed "informazioni coscienti". Infatti, anche se non tutte le informazionj propriocettive sono inconsce, tutte, comunque, giungono al cervelletto, e di qui hanno anche rapporto con la corteccia cerebrale, acquisendo di fatto la possibilit di divenire coscienti. Comunque sia il tipo di propriocezione, il risultato finale sempre lo stesso, cio che la risposta motoria avviene senza che l'individuo vi apporti alcuna volont. D. Quali sono i segni dellaffaticamento psicologico? R. A volte i ritmi della vita ci travolgono e non riusciamo a reagire in tempo utile per non risentirne. Ci sono alcuni sintomi che ci fanno capire quando siamo affaticati e occorre correre ai ripari, ad esempio quando: Chiudamo la porta e giriamo la chiave dall'interno in modo che nessuno possa distrarci Sentiamo che qualcosa ci sta buttando giu' e

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini sopprimiamo questi pensieri Prendiamo troppi caffe', fumiamo troppe sigarette, mangiamo troppi dolci, beviamo troppo Cerchiamo sempre di fare tutto perche' siamo responsabile di tutto Non rimandiamo mai a domani quello che possiamo fare a mezzanotte Pensiamo che delegare sia un segno di debolezza, e che se vogliamo una cosa fatta bene dobbiamo farcela da soli Pensiamo che dobbiamo smetterla di pensare ai nostri problemi, perche' solo segno di egoismo Il nostro corpo da' segni strani e spingiamo sulla mente, convinti che lui ci seguira'

I segni dell'affaticamento psicofisico sono ben riconoscibili e non devono essere confusi con i sintomi depressivi. Infatti la persona affaticata : ha voglia di fare le cose, ma si stanca facilmente. Inizia la giornata con un certo entusiasmo, ma non tiene il ritmo e non porta a termine ci che ha avviato. Conclude la giornata scoraggiata, al limite. Rimugina sulle sue preoccupazioni prima di addormentarsi. cosciente dei fattori esterni: troppo lavoro, vita non adatta. Sa che ci deve essere una soluzione, anche se difficile da trovare. Il futuro chiaro: domani andr meglio.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base La persona depressa invece: ha perso la voglia di intraprendere qualsiasi cosa e se lo rimprovera. Gi dal risveglio annientata dalla prospettiva della giornata che laspetta. Il momento migliore della giornata la sera. Si sveglia pi presto del solito in stato di angoscia. Percepisce che il suo malessere viene dall'interno. Non ha speranza di uscirne. Il futuro oscuro: nulla pu cambiare. pratici consiglia per

D. Quali suggerimenti lautostima?

R. La nostra esperienza ci suggerisce un percorso dove sono fondamentali la consapevolezza del proprio stato dessere, i bisogni relativi e la capacit di azione che si riesce ad attivare. Per volersi pi bene il punto di partenza riguarda lapprezzamento di noi stessi attraverso laccettazione psicologica di quello che siamo e attraverso il sentire pi profondamente il nostro clima vitale. La crescita personale riguarda quel miglioramento del contatto con noi stessi e la consapevolezza che il nostro mondo interiore molto pi articolato di quello che pensiamo, e ci invita a vivere al meglio delle nostre esperienze, siano esse negative o positive. Uno strumento psicologico molto apprezzabile, perch aiuta a focalizzare lattenzione, la capacit di riconoscere figura e sfondo in ogni processo percettivo. Se ad esempio ci ascoltiamo possiamo essere attratti da sensazioni particolari senza essere distratti da

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini tutto quello che succede nel corpo. Questo aiuta a selezionare, ma soprattutto a ricercare nuovi significati dellesperienza. Per migliorare lopinione di noi stessi cercando di riconoscere le parti di noi pi reali e imparando a distinguere fantasie e false concezioni personali, sono utili esercizi di autocritica, come nel gioco delle parti dove si impersonano componenti di noi stessi contrastanti, o di rivalutazione del passato alla ricerca di un percorso causale che ci aiuti a capire meglio come siamo oggi. Il tuffo nel passato pu a volte aiutarci a capire cosa manca nel presente, soprattutto a livello di sentimenti. Per migliorare in generale la consapevolezza utile riconoscere quei contenuti della coscienza, che in genere riguardano pensieri ripetitivi, per accettarli e ridimensionarne il giudizio negativo che talvolta associamo ad essi. Prendere coscienza di cosa accade, vivere nel presente o smettere di controllarsi per alcuni minuti al giorno sono esercizi utili per distinguere i fatti dalle idee. Idee che talvolta possono crearci ansiet e preoccupazioni al di l delle effettive condizioni di vita. Per migliorare la propria fantasia e creativit sono interessanti quegli esercizi di identificazione che liberano i soliti percorsi mentali per sviluppare la sensibilit di una pietra, di una pianta, di un animale o di una maschera. Altri utili esercizi sono vere e proprie fantasie guidate realizzate attraverso stati di rilassamento che riproducono la creazione del pensiero magico, delle fiabe, dei miti. Hanno lo scopo di richiamare i livelli dellessere al loro pieno sviluppo. Per il corpo invece occorre sviluppare una chiara percezione di ci che si muove e si sente, ma anche

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base di ci che statico e sordo. Il sistema corpo vivo e si fa sentire. A volte, nello stimolare i processi vitali attraverso il respiro e movimenti espressivi, spaventa sentire sensazioni troppo intense. Il nostro corpo un libro aperto e sempre nuovo se lo desideriamo. Se ci ascoltiamo senza giudicare possiamo sentire le cose di cui abbiamo veramente bisogno. Fame, sete, fumo, quando ci ascoltiamo veramente ci rendiamo conto che, al di l delle abitudini, sono gli stati mentali che sovrastano i processi naturali del corpo. Quindi, almeno impariamo a respirare e magari a rilassarci e a meditare su parole o suoni o immagini che possono risvegliare in noi stati di coscienza nuovi e decondizionarci da abitudini che troppo spesso ci fanno vivere fuori di noi. Per concludere, visto che non mancano gli strumenti psicologici per migliorarci sarebbe utile usarli effettivamente e con maggiore costanza. D. In che senso possibile rafforzare il senso di sicurezza psicologica? Molto spesso soffriamo della nostra insicurezza pi che per dolori, lutti o privazioni e ritieniamo che sia desiderabile possedere un Io forte. Un Io capace di rispondere efficacemente a tutte le sfide quotidiane. Ma le nostre insicurezze oggi riguardano la difficolt di uscire da rigidismi mentali e realizzare appieno la nostra esperienza di vita. Il desiderio di sicurezza e la paura dellinsicurezza ci invitano a sentire dove vive la nostra reale esperienza. Al di l delle corazze, al di l delle immagini, al di l delle aspettative dobbiamo riconoscere che la ricerca di sicurezza unaspirazione inconciliabile con la piena esperienza di

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini tutto ci che sperimentabile. Possiamo abbandonarci alla nostra esperienza di vita se cerchiamo lautenticit dei nostri moti vitali corroborati da valori sempre pi tolleranti. La ricerca della sicurezza un fissare lorologio biologico di noi stessi: sempre quel tempo, quella temperatura, quella stabilit. Per non sentirci insicuri e inadeguati rispetto alle nostre pretese occorre rimetterci in contatto fisico con le correnti vitali e viverle pienamente.

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DOMANDE, LUOGHI COMUNI E RESPONSABILITAD. Che cos lansia? R. E il sentimento di anticipazione di un pericolo incombente, la cui origine ignota o non riconosciuta; sua principale caratteristica un intenso disagio psichico, causato dalla sensazione di non essere in grado di fronteggiare gli eventi futuri. I sintomi fisici comprendono tensione muscolare, sudore alle mani, blocco allo stomaco, difficolt respiratorie, debolezza e tachicardia. D. Che cos la nevrosi? R. E il termine che descrive una vasta gamma di disturbi psicologici, un tempo attribuiti a disfunzioni neurologiche e oggi considerati esclusivamente di origine psichica. Le nevrosi sono caratterizzate da ansia, sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione e disturbi del comportamento. Di solito non sono cos gravi da compromettere il funzionamento lavorativo e sociale, come accade per le psicosi (che invece richiedono spesso il ricovero in ospedale). D. Quali altri disturbi piscologici possono essere ritenuti comuni? R. E chiaramente difficile generalizzare, ma le categorie dei disturbi pi comuni riguardano: Disturbi da ansia generalizzata Rappresentano la condizione stabile di ansia apparentemente immotivata e spropositata rispetto agli eventi che la provocano, che pu protrarsi lungamente. Disturbi da attacchi di panico

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini Sono caratterizzati da accessi di ansia in forma acuta, accompagnati da sintomi fisici (tachicardia, affanno, tremore, nausea) e dalla sensazione di stare per morire. Disturbi fobici La Fobia una paura intensa e persistente per particolari oggetti o situazioni, che pu comportare una notevole riduzione delle proprie attivit; l'ansia che deriva dallo stimolo fobico spropositata e l'individuo che la prova pienamente consapevole dell'irrazionalit del fenomeno. L'ansia da fobia, o "fobica", si esprime con sintomi fisiologici come tachicardia, disturbi gastrici e urinari, nausea, diarrea, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremito e spossatezza. Alcune persone imparano col tempo a controllare gli stimoli fobici, ma spesso, per evitare situazioni temute, si accetta una graduale limitazione della propria libert. In psicologia si distinguono tre tipi di fobia. La fobia semplice, riferita a animali o situazioni specifiche (insetti, serpenti, paura degli spazi chiusi o dell'altezza), compare di solito durante l'infanzia e persiste nell'et adulta. L'agorafobia, paura di spazi aperti come strade e negozi affollati da cui risulti difficile la fuga, la forma che comporta il maggior grado di riduzione della vita sociale (spesso il paziente agorafobico smette di uscire di casa o pu farlo solo se accompagnato) e in genere insorge nella tarda adolescenza. La fobia sociale la paura di apparire incapaci e di vergognarsi in pubblico; tende anch'essa a insorgere durante l'adolescenza. Disturbi ossessivo-compulsivo Riguardano la persistente intrusione di pensieri e-

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base stranei e indesiderati (ossessioni) e di azioni la cui necessit irresistibile (lavarsi le mani, controllare la chiusura dei rubinetti del gas e altre) e la cui ultimazione, spesso ritualizzata, comporta una momentanea riduzione dell'ansia. Disturbi di ansia da separazione Hanno il loro punto di partenza nellinfanzia. Sono costituiti da una paura irrazionale di vedere lallontanamento di uno dei due genitori e per estensione di ogni figura affettiva significativa. I bambini sviluppano, da adulti, una serie di difese psicologiche che possono sfociare in sintomi quali lagorafobia (una morbosa paura degli spazi aperti), attacchi di panico, nevrosi, depressione, dipendenza, bulimia, anoressia, etc. Distimia Disturbo caratterizzato dalla presenza di umore depresso per la maggior parte del giorno e per un lungo periodo di tempo. A differenza di quanto accade nelle depressioni maggiori, che talvolta prevedono lospedalizzazione, questo disturbo dell'umore non interferisce in modo invalidante con le attivit abituali. D. Quali tecniche psicologiche aiutano a modificare il comportamento? Le principali tecniche di modificazione del comportamento sono la desensibilizzazione sistematica, la terapia aversiva e il biofeedback. La desensibilizzazione sistematica riguarda la capacit di controllare gradualmente gli stimoli negativi ed indicata per il trattamento di disturbi circoscritti, come la claustrofobia (paura degli spazi chiusi). La tecnica prevede l'addestramento del soggetto a

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini rilassarsi in presenza di stimoli che riproducono le condizioni temute. La terapia aversiva, invece, viene utilizzata per ridurre i comportamenti disattativi: in concomitanza con la comparsa del comportamento in questione viene inflitto uno stimolo che pu essere sgradevole o al limite doloroso. Il biofeedback la tecnica pi utilizzata per i disturbi somatici. Consiste nel fornire al paziente informazioni sull'andamento di alcuni valori fisiologici, come la pressione sanguigna o il battito cardiaco, attraverso l'uso di ausili meccanici che producono segnali (spie luminose o suoni di crescente intensit): il paziente impara a controllare i propri valori e a farli decrescere quando necessario, ad esempio impiegando una tecnica di rilassamento. L'analisi del comportamento prevede cinque fasi prefissate: 1) decidere che cosa un individuo possa fare per migliorare una situazione; 2) stendere un programma relativo ai comportamenti da incentivare o disincentivare; 3) formulare un programma di lavoro sulla base dei principi di modificazione del comportamento; 4) registrare accuratamente i risultati; 5) proporre un nuovo programma sulla base degli obiettivi raggiunti

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CAPITOLO 2 CENNI SU ALCUNI MODELLI DI PSICOTERAPIALetteralmente la parola "psicoterapia" vuol dire "curare la mente": quindi, la psicoterapia e' un trattamento che si basa su procedimenti psicologici. Gli interventi psicoterapeutici sono molteplici e per configurare una cornice nella quale inserire la proposta di questo libro di Training Mentale base, il mio interesse parte dalla integrazione dei modelli psicoterapeutici. L obiettivo la presa dei diversi modelli e la costruzione di una visione unitaria per il benessere degli individui. Il mio punto di vista sar quello di vedere la psicoterapia non soltanto e non prevalentemente come un intervento medico, ma come unattivit di prevenzione e di miglioramento della vita delle persone. Nella pratica individuale ricorro essenzialmente a quattro tipi di psicoterapia: di Sostegno, Organismica, Cognitiva, Comportamentale.

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TERAPIA DI SOSTEGNOE' la pi semplice, e ha come riferimento l'esperienza e l'insieme delle conoscenze del terapeuta. Consiste nell'aiutare il cliente giorno per giorno, ascoltandolo con disponibilit e dandogli dei suggerimenti che gli permettano di avere unidea pi chiara delle situazioni che deve affrontare, e che lo sostengano nelle fasi critiche. Il numero di sedute non viene stabilito in anticipo e la loro frequenza dipende dalle condizioni del

SINTESI La Terapia di sostegno si basa sullascolto, sul riconoscimento degli equilibri decisionali relativi alla vita della persona e su consigli.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base cliente e dalle sue richieste.

TERAPIA ORGANISMICASi tratta di una teoria del sistema psichico ed energetico, di un sistema filosofico e al tempo stesso di una pratica psicoterapeutica. La Psicoterapia Organismica, come altre forme di psicoterapia del profondo e transpersonali, tende alla cura dei disturbi psichici e all'esplorazione della personalita', attraverso l'autoriconoscimento e la presa di coscienza dei contenuti inconsci. E' una via per crescere, divenire s, integri, affrontare e risolvere i conflitti emozionali del passato e sviluppare le facolt creative della gioia, dell'amore e della salute nell'essere in contatto con se' e con gli altri. Essa tende a facilitare, attraverso il contatto diretto con il corpo, l'esperienza della consapevolezza e contribuire all'evoluzione dell'uomo. La Psicoterapia Organismica e', per un crescente numero di persone, il mezzo idoneo per fare esperienze consapevoli e conoscere meglio se stessi, ed e' uno dei metodi piu' equilibrati nel campo delle Psicoterapie Corporee. Le sedute di Psicoterapia Organismica seguono la prassi di un colloquio e di un numero di incontri, che varia da sei a otto, per identificare le necessit individuali e la tipologia caratteriale. Nell'ambito di tali incontri, con l'uso di tecniche corporee, del colloquio clinico, dell'analisi dei sogni, del vissuto esperienziale e favoriti da condizioni logistiche appropriate e da strumenti idonei per rendere pi agevole tale lavoro (materasso per lavori nella posizione orizzontale, poltrona relax e lettino per il massaggio) si crea un clima di collaborazione e di proficue comunicazioni. Il prosieguo della Psicoterapia Organismica pu svilupparsi anche per un tempo molto lungo con incontri di una o due ore la settimana.

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SINTESI La Psicoterapia Organismica si occupa di Disturbi Psichici, di Conflitti e di Disturbi della Personalit. Gli strumenti con i quali opera riguardano lAnalisi, la Consapevolezza e particolari forme di Relazione e Contatto Corporeo: Radicamento Orizzontale Radicamento Verticale Contatto Diretto Contatto Catalitico Respirazione

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TERAPIA COMPORTAMENTALE E COGNITIVA Questo tipo di trattamento studia i "modi di fare" del cliente, ed e' fondato sul principio secondo cui e' necessario correggere il comportamento disfunzionale che fa soffrire il cliente aggravandone i problemi. Il cliente interviene in modo attivo per tutta la durata del trattamento. Questo tipo di terapia e' di breve durata e si associa con la TERAPIA COGNITIVA che ha lo scopo di analizzare ed eventualmente modificare il meccanismo di pensiero sottostante a comportamenti inadeguati. La teoria cognitiva suppone che il cliente elabori in modo erroneo le informazioni che riceve, interpretando tutti gli avvenimenti che si verificano intorno a lui in una prospettiva di pericolo o di insicurezza. Queste due psicoterapie sono particolarmente efficaci per le fasi critiche dei disturbi ansiosi, fobici e ossessivi. Nel corso della prima seduta viene fatta la diagnosi. Il terapeuta conosce il cliente e capisce quali sono le sue condizioni di vita ( a livello familiare, professionale e del tempo libero). Successivamente vengono spiegate al cliente i principi del trattamento: - apprendere delle tecniche di controllo emotivo - procedere a una ristrutturazione cognitiva - imparare a confrontarsi con le situazioni ansiogene controllandole. Il primo incontro serve soprattutto a definire il contesto della terapia. Vengono stabiliti obiettivi precisi che dipendono dalle difficolta' vissute dal cliente nella sua vita quotidiana. Si progetta anche il numero di sedute

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini che sembrano necessarie per raggiungere l'obiettivo. Infine il terapeuta stabilisce un accordo con il suo cliente in cui si precisa: - il tempo che il cliente e' disposto a dedicare alla terapia, - gli obiettivi che si prefigge, - ma anche le eventuali abitudini che e' disposto a modificare o anche i vantaggi che gli d il suo handicap attuale e a cui dovr rinunciare. Infine vengono richieste al cliente delle autovalutazioni da focalizzare nel corso della settimana attinenti al tipo di sintomi, pensieri e all'intensit degli episodi. Sulla base delle autovalutazioni si seguiranno poi le evoluzioni dei disturbi e delle distorsioni cognitive. Dalla seconda seduta in poi si individueranno i pensieri automatici associati ai sintomi e all'ansia, che serviranno da base alla ristrutturazione cognitiva, e si comincer l'apprendimento del rilassamento. Le tecniche di rilassamento che utilizziamo sono quelle del Training Mentale. Si prefiggono l'obiettivo di rilassare il corpo, di controllare le emozioni e di sviluppare l'immaginazione creativa attraverso visualizzazioni e fantasie guidate. Sono tecniche che vanno apprese e poi praticate regolarmente. La respirazione naturalmente e' il vettore di base di ogni tecnica di rilassamento. Ad ogni seduta il cliente apprende qualcosa di nuovo sulle tecniche e le dovrebbe applicare diverse volte al giorno, sia disteso che seduto o in piedi, ovverosia in tutte le situazioni in cui pu avere una crisi di angoscia. Dopo aver imparato a costruire monologhi, frasi positive e discorsi interiori, il cliente comincer gradualmente ad affrontare situazioni d'ansia, fobiche e ossessive. Il principio consiste nell'immaginare delle si-

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base tuazioni cercando di capire con precisione quali sono le sensazioni che generano in lui. Affinch il cliente si abitui a questi esercizi, gli si fa visualizzare una scena piacevole che progressivamente prende in considerazione i suoi sintomi e le sue paure. Allo scopo di accentuare la capacit di tolleranza alle situazioni si far rivivere, attraverso tecniche respiratorie, il momento acuto della crisi passando per le fasi di scarica dell'emozione, di controllo del respiro e della capacit di rilassarsi. A questo punto il cliente e' pronto per esporsi direttamente alle situazioni ansiogene reali o a controllare comportamenti ossessivo - compulsivi

SINTESI La Terapia Cognitivo Comportamentale si occupa di correggere i Comportamenti Disfunzionali. I suoi strumenti principali riguardano le Tecniche di Autocontrollo, la Ristrutturazione Cognitiva, il Controllo del Comportamento e i Rinforzi Positivi.

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PSICOTERAPIA DI GRUPPO"La conoscenza dei bisogni nostri e degli altri ci aiuta a capire le persone che ci vivono accanto. Ci impegna ad aiutare chi ha molti bisogni nevrotici. Ci avvicina a persone psicologicamente sane. Ci permette ottimi rapporti interpersonali. Ci fa investire tempo ed energie per le cose che contano: salute, felicit, creativit." In venti anni di esperienza nell'applicazione della ricerca psico-organismica nell'ambito del nostro gruppo di lavoro abbiamo creato e sviluppato precise tecniche di salute psicologica, emozionale e corporea. Ci siamo posti primariamente degli obiettivi legati alla consapevolezza e alla crescita dell' individuo. Questi riguardano lo sblocco, la conoscenza e l'espressione del sistema emozionale; il decondizionamento degli automatismi gestuali; il risveglio del proprio ritmo naturale e della propria voce; il riconoscimento delle proprie maschere e ruoli; la creazione della propria autoimmagine; la consapevolezza dello spazio e degli oggetti; la gestione dei conflitti; la lettura del corpo, dei gesti e del comportamento; la riappropriazione del movimento naturale; la gestione della dinamica di gruppo; l'autoesplorazione come strumento di conoscenza. Per rispondere a queste e ad altre esigenze, peraltro pi pedagogiche che terapeutiche , un'unica tecnica o un'unica scuola non sono mai state sufficienti. Si pertanto tenuto conto della complessit dei problemi in campo e si sviluppato, con la pratica e l'esperienza, un sistema di tecniche le quali provengono singolarmente da culture e discipline le pi varie e lontane.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base In ogni programma che abbiamo preparato possono trovare applicazione, di volta in volta, strumenti e tecniche pi razionali, pi emotive o corporee. La sensibilit e l'intuito del terapeuta lo porter, momento per momento, a decidere il procedimento appropriato. Per capire il perch di questo modo di operare, e cio l'integrazione di varie metodologie, bisogna considerare, come ci insegna il controllo delle emozioni sulla qualit della nostra vita, che se impariamo a trattenere le emozioni, un sistema automatico negativo ci condizioner il modo di interpretare la realt e di capire le scelte di vita pi appropriate. Per esprimere determinate verit della propria personalit, che nel quotidiano si preferisce tenere segrete e che spesso interagiscono nella nostra vita in modo negativo, diventa indispensabile esplorare attraverso dei rituali, dei movimenti, delle drammatizzazioni la totalit della propria personalit. Agendo in modo simbolico, ci si pu riappropriare della propria personalit "messa fuori" o in "ombra". "Esprimendola", rendendola visibile a se stessi e agli altri si diventa pi interi, pi integri, pi ricchi. L'integrazione di tecniche tiene conto della straordinaria complessit del sistema corpo - psiche - spirito regolato da una dinamica fisiologica che in continua evoluzione ma che ha una storia di 200 milioni di anni. E non esistendo nel nostro cervello connessione diretta tra rinencefalo e corteccia superiore, siamo costretti ad assistere all'espressione della nostra aggressivit come "spettatori". Il nostro organismo conserva, appunto, una memoria istintuale di cui dobbiamo tenere conto. Essa legata ad emozioni forti come l'ira o la rabbia, la paura o la collera. Spesso, quindi, ci ritroviamo con la sensazione di non poter controllare completamente il nostro comporta-

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini mento. Qualcosa che co-abita in noi si esprime attraverso il nostro corpo e lo governa per la durata dell'accesso. Con le tecniche espressivo-corporee, per, si ha la possibilit di esplorare determinate emozioni: per consapevolizzarle, se sono represse, e contemporaneamente scaricarle e integrarle in un sistema di reazioni pi appropriate. Impariamo quindi ad osservare dando fiducia ai nostri sensi e alle associazioni tra immagini, intuizioni e pensieri che ci guidano a riconoscere ci che importante e significativo. Nel cercare insieme al gruppo di simbolizzare le situazioni conflittuali minuziosamente, evitiamo l'illusione che i tab sociali proteggano le nostre separazioni interiori. Per mezzo del lavoro di gruppo cerchiamo di

SINTESI La Psicoterapia di gruppo si occupa di favorire la consapevolezza e la crescita della persona come singolo e come soggetto inserito in una rete di relazioni. Alcuni suoi benefici riguardano lEspressione Emozionale e il Decondizionamento degli Automatismi appresi, il Risveglio del Ritmo Naturale e della Voce; il riconoscimento e rinforzo di una propria Autoimmagine, la Consapevolezza Qui e Ora di Spazio e Oggetti, la Gestione dei Conflitti, la Consapevolezza del Linguaggio Corporeo, dei Gesti e del Comportamento. Il tutto favorisce la Riappropriazione del Movimento Naturale e dellAutoesplorazione.43

Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base trasformare il tab in consapevolezza.

CAPITOLO 3 IL VALORE DELLINDIVIDUOChiarita la cornice psicologica del nostro approccio integrato, cominciamo ora ad addentrarci nello specifico del nostro tema: lidentit, il rilassamento, la comunicazione e latteggiamento psicologico appropriati. Per cominciare, quando ci riferiamo all'identit - tanto individuale quanto collettiva tendiamo a "pietrificare" il concetto, dando per scontato che si tratti di un qualcosa di fisso. In realt la nostra esperienza frutto di un continuo interagire con il mondo: nel momento in cui nasciamo sono gli altri a proporci uno spaccato di realt attraverso cui definirci, e in seguito riusciamo a costruire una nostra rete di relazioni e rapporti tramite una continua interazione con il mondo. Al contrario, quando cristallizziamo l'identit in un'entit fissa e rigida miriamo a costruire differenze arbitrarie separando gli individui gli uni dagli altri in base a schemi prefissati. Se non riusciamo ad interrogarsi a fondo per ridefinire costantemente la nostra identit e costruire in maniera creativa la nostra esistenza, corriamo il rischio di rifugiarci in una sorta di "feticcio di identit". Ognuno di noi pu attraversare un momento di smarrimento in cui non sappiamo pi determinare chi siamo, dove stiamo andando e chi siano coloro che ci hanno preceduto: torniamo ad interrogarci su di noi proprio nei periodi pi difficili. Una delle grandi conquiste del pensiero democratico stata la valorizzazione dellidentit del singolo. Molti retaggi del passato continuano a parlarci e tocca a noi interrogarli, proprio come faceva Edipo con la Sfinge:

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini lindividuo deve scoprire e riscoprire di continuo il valore dellinterrogazione. Smarrito tale valore non resta che rifugiarsi nel feticcio. ENERGIA E COMUNICAZIONE Un bel regalo che possiamo fare a noi stessi riuscire a trovare quello stato di serenit che presente nel profondo del nostro essere. Se ci accettiamo e ci vogliamo bene possiamo stabilire e mantenere naturalmente relazioni armoniose e affettuose con gli altri. Ma nessuno pu risparmiarci dallo sforzo di compiere i passi del nostro viaggio. Infatti, lo sforzo del nostro impegno personale e le pause ritempranti che ci prendiamo a rendere possibile una maggiore energia, comunicazione e cambiamento. Quali sono, dunque, le cose da non dimenticare, i pensieri, gli esercizi; qual la filosofia di vita che pu aiutarci, incoraggiarci e guidarci per migliorare la comprensione di noi stessi? Siamo, oggi come ieri, sulla stessa strada a cercare e mantenere la via giusta. IL RILASSAMENTO Siamo tutti di fronte a una scelta: possiamo vivere sempre sulla corsia di sorpasso, gettandoci da unesperienza allaltra fino al giorno in cui raggiungiamo un limite oltre il quale non pi possibile andare; oppure uscire dallautostrada e seguire vie pi tranquille, pi lente, strade che incoraggiano non solo labilit e la velocit nella guida, ma anche uno sguardo pi attento ai paesaggi dentro e fuori di noi. La destinazione pu essere la stessa; ma sar il percorso seguito nel viaggio a determinare, allarrivo, lo stato della nostra mente e del nostro corpo.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base Forse abbiamo dimenticato il senso di scelte di questo tipo. Per molti di noi non c dubbio che la strada pi veloce sia quella ovvia. Imboccarla significa tuttavia rinunciare a molte cose. Perdiamo il fascino dei paesaggi e dei panorami, nonch lincanto stesso, sottile, del seguire vie pi tranquille. Le strade del rilassamento sono invece sinuose e ricche di deviazioni. Di tanto in tanto ci perdiamo, ma la cosa non fa che aggiungere piacere e senso dellavventura e della sorpresa. Lasciare lautostrada pu rivelarsi difficile come abbandonare il radicato modo di pensare che ci lega alle nostre abitudini e al modo veloce di interpretare la vita. Il rilassamento pu essere affrettato, ma dobbiamo avere fiducia che il nostro lento e tortuoso viaggio ci porter a una maggiore tranquillit, a sguardi pi lieti, ad atteggiamenti amorevoli. Possiamo riconoscere la mancanza di rilassamento: la percezione della nostra mancanza di significato allinterno delluniverso. Molti di noi, consapevoli di questo, si ritirano allinterno delle proprie nicchie individuali ponendosi limiti immaginari alle proprie potenzialit. Pu capitare, per esempio, di non ascoltarci e/o cominciare a dubitare del valore delle nostre opinioni, in questi casi la mancanza di autostima psicologica pu alimentare un meccanismo in grado di sostenersi da s. Mentre pensiamo che il mondo procede in maniera caotica ci isoliamo e assumiamo latteggiamento della sopravvivenza e della diffidenza. Iniziamo a ritirarci di fronte al conflitto con il mondo, solo per scoprire che quanto pi ci ritiriamo tanto pi tesi e impauriti diventiamo. Se per diventiamo consapevoli che i nostri pensieri e le nostre azioni hanno delle conseguenze sugli altri, allora entra a far parte dellequazione una dimensione

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini etica: nessuno di noi veramente felice se le persone che ci stanno vicino non lo sono. La nostra positivit ci ritorner riflessa nella felicit degli altri; la positivit degli altri ci incoragger. Siamo di fronte ad una scelta. Possiamo optare per un individualismo autosufficiente, credere in un mondo separato dalla mente e dal corpo e dalla nostra alienazione da quel mondo, di cui saremo timorosi. Oppure scegliamo una prospettiva integrata , un compiuto equilibrio tra linfluenza della mente e del corpo e linfluenza del mondo. Una volta che riusciamo a concepire il mondo come il nostro e non come quello degli altri, e noi stessi come agenti attivi nel quadro di un complesso sistema di interrelazioni, la paura inizia a svanire.

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LIBERIAMO LA NOSTRA ENERGIA Secondo la medicina orientale lenergia scorre attraverso tutte le cose animate e inanimate. Per quanto riguarda il corpo, lenergia scorre attraverso dodici meridiani influenzando specifici punti, riflessi e organi. Se lenergia fluisce liberamente ci sentiamo rilassati. Se si blocca, per esempio per pensieri negativi o insicurezza, possono derivarne stress, malessere, disordini o incidenti. Stendiamoci supini sul pavimento e chiediamo al nostro partner di poggiare il palmo di una mano sul nostro addome e laltra sul petto. Restiamo fermi qualche minuto e avvertiamo il flusso energetico generato dal contatto, dal respiro e dal rilassamento. Ascoltiamoci. Successivamente, stendiamoci a pancia in gi e chiediamo al nostro partner di sciogliere le contratture del collo e delle spalle con un contatto pieno: premendo, ruotando e stirando. Infine, accarezziamo le mani, sciogliamo le contratture delle mani; contattiamo i piedi, sciogliamo le contratture dei piedi. Chiediamo al nostro partner di esercitare delle delicate pressioni su queste parti del corpo, stando comodamente distesi. Ne sar favorito il flusso della nostra energia verso un riequilibrio della mente e delle emozioni. Ascoltiamo questo flusso e sentiamo questo sta48

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to di sereno rilassamento. UN VIAGGIO AL CENTRO DI NOI STESSI La chiave della comprensione di noi si trova al di sotto dellapparenza superficiale, a grande distanza dalle etichette o dalle mitologie personali. Potremmo definire quel luogo come il nostro centro, il cuore di quello che siamo e la nostra intima verit. Con gli occhi chiusi respiriamo profondamente per qualche minuto. Concentriamoci sulla quiete della mente. Immaginiamo di galleggiare in un mare caldo, con il sole che picchia sulle spalle. Lasciamoci trasportare senza sforzo. Immaginiamo di nuotare dolcemente sotto la superficie del mare dove le carezze dellacqua ci immergono in una calma crescente. Appena sotto noi notiamo un relitto di una vecchia imbarcazione: la conchiglia, linvolucro esterno della nostra psiche. Avviciniamoci e osserviamo il legno corroso. Entriamo nuotando per unapertura. Pi ci addentriamo, pi lacqua si fa limpida e luminosa. Al centro di questa imbarcazione, troviamo una cassa di oggetti preziosi, ognuno dei quali rappresenta un aspetto della nostra autentica personalit. E il momento di riscoprirli. Raccogliamo ciascun oggetto e riflettiamo sul suo significato. Risaliamo di nuovo in superficie, rilassati e maggiormente consapevoli del nostro valore. 49

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LA MISSIONE DELLA NOSTRA VITALa missione della nostra vita una sorta di traiettoria ad arco che d una certa forma alla vita stessa. Potremmo dire che cerchiamo la felicit, quella che ha significato per noi naturalmente; oppure cerchiamo un contatto pi profondo con gli altri o con la natura. Se definiamo il nostro scopo la tappa successiva quella di individuare i cambiamenti che lo consentiranno (ad esempio abbandonare lattaccamento ai beni materiali o superare la paura dellinsuccesso). In ogni caso, il rilassamento ci fornisce quella condizione ideale di riparo in cui trovare autentica calma e concentrazione sul nostro Io pi profondo. E se saremo pronti a cogliere le opportunit che soddisfano la nostra pi profonda visione della vita, queste stesse opportunit tenderanno a presentarsi con sorprendente frequenza. Creiamo la nostra vita. Pensiamo a come la immaginiamo nel futuro. Identifichiamo i nostri scopi, obiettivi e compiti e cerchiamo di essere concreti. Trasformiamoci in una calamita, sviluppiamo la fiducia nel fatto che incontreremo le opportunit adatte e che saremo pronti a coglierle. LA COMUNICAZIONE POSITIVA Quando riusciamo a pensare pi positivamente ai rapporti, e cerchiamo il meglio di quello che laltro ci sta dicendo e nella sua personalit possiamo trasmettere energia positiva disinnescando situazioni potenzialmente ansiogene. In genere, la nostra attenzione tende a concentrarsi sui segnali trasmessi dagli altri.

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini Cos, se qualcuno si mostra critico verso di noi, automaticamente riflettiamo su di lui quella sensazione negativa. Purtroppo, lostinazione ad un atteggiamento conflittuale alimenta i rimpalli di colpa e i sentimenti negativi si rafforzano. Se riusciamo invece a focalizzare la nostra coscienza sulla coesistenza e sul positivo, giungiamo a una visione pi equilibrata e compiuta dei nostri rapporti con gli altri. LA CONCENTRAZIONE Tutti sappiamo che la nostra mente costituisce il potere centrale, il crocevia di tutti i pensieri, le idee, le immagini le decisioni. E anche lo strumento per mezzo del quale siamo in grado di concentrarci e la concentrazione profonda un percorso prezioso verso il rilassamento. La concentrazione ci permette di imbrigliare la forza che deriva dalla focalizzazione della mente in un punto, superata la dispersione nei pensieri. In questo modo, possiamo raggiungere la pace interiore trovando valore nelle cose pi piccole e apparentemente pi insignificanti. La concentrazione ci aiuta a fermarci o a rallentare. Ci invita al non giudizio quando ci impegniamo in qualcosa. In definitiva rafforza il potere della nostra azione. Il potere della mente si estende in diverse direzioni: Il potere della percezione ci permette di vedere dentro le cose e di comprenderle davvero, senza complicazioni e con-fusione. Il potere della scelta ci richiede di scegliere ci che sentiamo e il valore che attribuiamo al nostro sentire.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base Il potere dellenergia interna pu stimolarci verso nuove scoperte incoraggiandoci a stare nella vita . Il potere della positivit fa s che infondiamo energia agli altri con il nostro atteggiamento sereno. Lenergia rimbalza verso di noi perpetuando un ciclo positivo. Il potere della concentrazione ci fornisce energia legata al potere cumulato della mente, liberandoci da legami o frustrazioni, collera e preoccupazioni . NON SI SMETTE MAI DI IMPARARE I cambiamenti nel modo di pensare presagiscono i cambiamenti nei comportamenti. Il cambiamento necessario prima di tutto nel 'mondo delle idee' ! Lascolto del corpo, il rilassamento, la visualizzazione e la crescita psicologica sono per noi assolutamente vitali: portano, nella nostra quotidianit, un approfondimento qualitativo della nostra vita.

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I

COMPITI

INERENTI

ALLO

SVILUPPO

La vita ordinaria consiste di una serie di compiti inerenti allo sviluppo. Cominciando dalla prima infanzia, si deve imparare a gattonare e poi a camminare, a parlare, a controllare l'intestino e la vescica, e cos via. In particolare, si devono apprendere le intricate sottigliezze del linguaggio in modo da potersi esprimere adeguatamente. Si devono recepire i valori fondamentali della cultura di appartenenza integrandoli e automatizzandoli nella propria struttura mentale in modo da poter dire e fare delle scelte appropriate senza compiere ogni volta una fatica immane. Bisogna poi differenziarsi dai propri genitori, imparare un mestiere e provvedere al proprio sostentamento. Si deve imparare a socializzare e ad avere una vita sentimentale ragionevolmente soddisfacente. La maggior parte di noi dovr anche imparare a dialogare con il proprio partner e a sperimentarsi come genitore. Certo non poco, e nessuno riesce a realizzare tutto alla perfezione, ma la maggior parte della gente riesce a soddisfare i requisiti base di una vita relativamente normale. LA PSICOLOGIA EVOLUTIVA Le ricerche psicologiche studiano i comportamenti derivati dal mancato sviluppo di questo apprendimento evolutivo. Cos, nella prospettiva di una non evoluzione, la persona pu risultare incapace di costruire amicizie, di sentirsi a suo agio in compagnia di altre persone o di avere un lavoro perch non ha acquisito alcune comuni capacit, oppure le ha apprese in un

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base modo che denuncia il suo disadattamento. E altres possibile che la persona non sia riuscita ad interiorizzare la realt consensuale, a plasmare la propria coscienza affinch potesse funzionare automaticamente e cos riflettere la realt condivisa. In una persona con una grave patologia, come ad esempio la psicosi,emerge in modo ancora pi evidente una forma di arresto evolutivo traumatico, soprattutto per quanto riguarda l'interiorizzazione della realt consensuale, sviluppando altre modalit di funzionamento che interferiscono gravemente con le capacit comuni. La persona psicotica vive in una simulazione interiore del mondo talmente lontana dal modo in cui tutti gli altri simulano il mondo che si ritrova terribilmente isolato da ci che la coscienza comune. Possiamo quindi considerare efficace una psicoterapia che sappia, da una parte, individuare ed eliminare le cause della mancata acquisizione o messa in pratica dei normali compiti evolutivi, e dall'altra suggerire altre modalit di relazione con se stessi e con gli altri da poter integrare nella realt attuale del paziente.

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VISUALIZZAZIONE E COSCIENZAIn questa sezione ci proponiamo valorizzare gli argomenti dei bisogni, dellautorealizzazione, della consapevolezza, della crescita personale, dellintuizione, della sensibilit e della capacit di attenzione. In altre parole, l"essere presente". LA GERARCHIA DEI BISOGNI DI A. MASLOW Abraham Maslow, uno dei fondatori della psicologia umanistica, studi dei soggetti felici e creativi che amavano la loro vita e che si sentivano realizzati. A partire da questo studio elabor, tra l'altro, il concetto di gerarchia dei bisogni. In genere necessario che i bisogni pi basilari vengano adeguatamente soddisfatti prima che quelli gerarchicamente pi elevati, per esempio la creativit o lautorealizzazione possano diventare importanti. Un uomo che soffre la fame, ad esempio, non si preoccuper troppo di salvaguardare la propria immagine sociale se sacrificandola riuscir a mangiare. Dall'alto al basso, la gerarchia dei bisogni di Maslow

AUTOREALIZZAZIONE AUTOSTIMA AMORE E SENSO DI APPARTENENZA BISOGNO DI SICUREZZA FONDAMENTALI BISOGNI FISIOLOGICI55

Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base la seguente: L'autorealizzazione si riferisce ad un innato bisogno di realizzare se stessi, di scoprire, sviluppare e utilizzare pienamente le proprie potenzialit e capacit. Sfortunatamente, sono ancora poche le persone in grado di viversi tutto questo. Ma chi si impegna in questa direzione diventa capace di realizzare le aspirazioni pi profonde e di sperimentare le proprie potenzialit. Nella nostra attivit associativa abbiamo affrontato pi volte questi temi, proponendo suggerimenti, iniziative e tecniche, ci siamo trovati daccordo sul fatto che servono sia a migliorare la nostra vita quotidiana che a trascenderla, permettendoci la ricerca di valori personali pi profondi. Proviamo ora un attimo a pensare: quante tecniche abbiamo gi sperimentato? Tra quelle su cui ci siamo esercitati quante sono quelle che abbiamo eseguito fino in fondo? La maggior parte di noi ha frequentato diverse esperienze di crescita personale. Molte delle cose che abbiamo appreso, dopo qualche tentativo, le abbiamo abbandonate perch non accadeva niente di spettacolare. Dal punto di vista psicologico, il risultato di tutto ci che si creato un implicito (e forse esplicito) atteggiamento verso tali strumenti che ne sminuisce il valore ("Ce ne sono cos tante"; "Io di quelle esperienze ne ho gi sentito parlare; per quanto ne so non offrono niente di interessante"). Laspettativa pi comune quella di voler ottenere risultati immediati da un qualsiasi training di crescita personale. Questa aspettativa talvolta supera la nostra sensibilit e ogni nostra capacit di risposta e di impegno verso strumenti e atteggiamenti nuovi ("Questa espe-

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini rienza si discosta di poco dalle tante che gi conosco e che comunque per me non funzionano"). Ora il nostro interrogativo questo: come intendiamo comportarci nei confronti delle tecniche di crescita personale? Un approccio maturo dovrebbe partire da una piena accettazione del fatto che siamo stati esposti a tecniche diverse senza praticarle. Naturalmente, possibile che il risultato sia un attacco del nostro genitore interiore: "Tu avresti dovuto fare quelle cose perch ti avrebbero giovato. Sei pigro, sei pessimista". Non c' bisogno di fornire ulteriore energia a questo autosabotaggio; in effetti, come abbiamo visto, possiamo osservarci per imparare a conoscerci meglio. Allo stesso modo, dovremo ammettere che probabilmente abbiamo la necessit di concentrare gli sforzi. Tanto per cominciare, dato che ormai abbiamo una buona possibilit di scelta, non c' abbastanza tempo per sperimentare tutte le tecniche. Poi c' anche il fatto che alcuni di questi esercizi perseguono obiettivi talvolta opposti e quindi non possibile combinarli. difficile, ad esempio, praticare tecniche di tipo comportamentale cercando contemporaneamente di assaporare le sensazioni trascendenti che si ottengono concentrandosi e ripetendo un mantra. Poich non disponiamo di una quantit illimitata di attenzione ed energia, necessario scegliere di concentrarci su una particolare tecnica che ci ispiri davvero, e dedicare con grande convinzione un periodo di tempo abbastanza lungo per poter cogliere in noi qualche risultato. Naturalmente all'inizio, prima di decidere di prenderci questo impegno, sar utile apprendere e sperimentare, attraverso i corsi, un certo numero di tecniche ma, una volta deciso quale esercizio vogliamo esplorare, impegniamoci quotidianamente a eseguirlo per almeno due mesi , e facciamo-

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base lo davvero. con questo atteggiamento che dovremo avvicinarvi alle tecniche. Supponiamo che non succeda granch. Se queste esperienze inizialmente non sono molto soddisfacenti, proviamo a non cacciarle subito nel dimenticatoio: diciamoci, magari, con sincerit che non ci ispirano pi di tanto e che abbiamo deciso di lasciarle perdere. Forse non siamo pronti per dirigerci verso questa forma di ascolto. Questo fa s che ci sia una chiara interruzione, una fine esplicita. LIMPEGNO CONSAPEVOLE VERSO LA PRATICA Se in seguito ad un corso trovate interessanti alcune idee e tecniche, il consiglio che vi diamo quello di assumervi la responsabilit di un impegno cosciente e di dedicare attenzione al vostro tempo. Potreste formalizzare l'impegno per iscritto, oppure unirvi ad altre persone che seguono lo stesso tipo di percorso, magari creando un gruppo di studio e di ricerca. Un'ultima annotazione su questo argomento, prima di cominciare a parlare dell'osservazione di se. Abbiamo parlato di impegno verso se stessi perch desiderare profondamente di migliorarsi fondamentale ma non sufficiente. E necessario promuovere unazione interiore ed esteriore che diano voce, in modo congruo, alloriginario bisogno. Siamo alla ricerca della creativit e, bench spesso ci tocchi essere seri, dobbiamo anche essere capaci di un po' di leggerezza. Prendiamoci sul serio e facciamo lo stesso con il nostro obiettivo, ma proviamo a coltivare anche la capacit di ridere di noi stessi . L'autoironia, infatti, assolutamente essenziale in ogni per-

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini corso di autorealizzazione. DIVENTARE PILOTI DI SE STESSI Il nostro comune percorso comporta innanzi tutto che si apprenda come funzionano e operano i nostri meccanismi psicologici e, successivamente, aiuta a scoprire una parte vigile e sapiente della nostra mente, potremmo definirlo il pilota, in grado di guidare bene i nostri processi e di portarci fino alla destinazione che noi abbiamo scelto. Capire il funzionamento dei nostri meccanismi psicologici il lavoro dell' osservazione di se. Creare il nostro pilota il lavoro del ricordarsi di se. La pratica dell' osservazione di se comincia con un desiderio e un obiettivo da parte nostra: "Voglio sapere chi sono realmente, e non solo come vorrei essere. Questa una decisione che deve essere costantemente rafforzata, perch si oppone alla corrente dei processi automatici della falsa personalit e, a meno che non vogliate attivamente sapere la verit, facile che si indebolisca e che venga sostituita accuratamente dal falso se. Oltre alla volont, questa decisione richiede pazienza e lungimiranza. Ci sono quantit enormi di cose da sapere e da scoprire, l'impegno all'osservazione di se vorrebbe in realt essere un impegno ad assumere un atteggiamento attivo, recettivo e comprensivo verso la vita. OSSERVAZIONE DI SE Nella sua forma pi generale, la pratica dell'osservazione di s comporta semplicemente che si presti attenzione a tutto quello che accade, mantenendo una mente aperta e curiosa di tutto ci che avviene intor-

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base no a noi. Questo tutto, quasi sempre,sar un misto di percezione degli eventi esterni e di reazione agli stessi. Dovremo lasciar cadere qualsiasi convinzione aprioristica su cosa dovrebbe suscitare il nostro interesse, su ci che importante e ci che non lo . Tutto ci che esiste degno di essere osservato. Questa apertura mentale dev'essere qualcosa di pi della semplice attenzione intellettuale. Lattenzione che potremmo cercare di dedicare al mondo e a noi stessi di tipo emozionale e fisico oltre che intellettuale. Spesso pensiamo che il processo di osservazione sia rappresentato dal dire prevalentemente il nome di ci che stiamo osservando e sorvoliamo sui sentimenti che pu suscitare quellinformazione. Che sentimenti provoca in noi, se ne provoca? Quali effetti produce nel nostro corpo? A volte le nostre osservazioni possiedono soltanto una o due di queste qualit, ma dovremo sforzarci di essere sempre aperti a tutte quante. Qualsiasi cosa accada, andr comunque bene. Quando saremo diventati bravi ad ascoltare, ad osservarci, ci accorgeremo che non necessario che ci identifichiamo o che ci lasciamo coinvolgere da ogni attacco e da ogni dubbio; questi diventeranno delle informazioni, dei dati su cui intervenire e non una sequenza di compulsioni irrefrenabile. L'osservazione , quindi, una forma di attenzione, un atteggiamento verso se stessi utile sia nei momenti di difficolt e sofferenza sia nei momenti di maggiore serenit. RICORDARSI DI SE Ogni osservazione equivale ad una fotografia di se stessi che ritrae un nostro modo di essere in una data

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini situazione. Pu capitare che delle singole osservazioni, delle singole fotografie, siano particolarmente rivelatrici. Le raccolte di fotografie, la quantit di osservazioni su noi stessi che andiamo raccogliendo, possono tuttavia essere ancora pi importanti, perch ci consentono di avere termini di paragone, di individuare modelli a prima vista poco evidenti, di poterci analizzare. E, tuttavia, molto importante non confondere losservazione di s con lautoanalisi. Questultima unattivit intellettuale che pu facilmente divenire troppo astratta offrendo una visione alterata dei fatti. Attraverso il ricordo di s si integrano le proprie facolt dissociate in un insieme pi unitario. Questa unitariet comporta unespansione volontaria della coscienza in modo che lintero nostro essere, o perlomeno alcuni aspetti di quel tutto, siano conservati nella mente insieme ai dettagli della coscienza. Si tratta di ricordare il proprio corpo, i propri istinti, i sentimenti e il sapere intellettuale; in questo modo si incoraggia lo sviluppo e il funzionamento integrato del corpo, delle emozioni e della mente. Creando un apposito centro di coscienza potremo costruire un s pi vigile, una base che ci consentir di conoscerci meglio e di funzionare con maggiore efficienza. Un esercizio relativo al ricordo di s consiste nel fare mente locale alle varie parti del corpo, senza perdere di vista lo sfondo rappresentato dal nostro mondo interiore. La pratica in questione si chiama sentire, guardare e ascoltare. L'osservazione di se stessi sembra molto semplice, talmente semplice che talvolta siamo tentati di sottovalutarla ritenendo che sia una cosa che gi facciamo. Pu essere, ma esercitandoci con costanza rimarremo piacevolmente sorpresi nello scoprire quanto pi ricca

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base pu essere la nostra vita.

CONCENTRAZIONE E RILASSAMENTOPer addentrarci nella pratica del nostro Training Mentale gli argomenti di maggiore interesse riguardano le tecniche di concentrazione e di rilassamento. Le parole concentrazione e rilassamento hanno numerose e importanti accezioni. Diciamo di essere concentrati quando siamo coscienti in modo focalizzato di qualcosa. Siamo rilassati quando proviamo benessere a livello psicologico, emozionale e fisico. Siamo in uno stato alterato di coscienza quando entriamo in uno stato alfagenico o di trance. Siamo in uno stato mistico quando sperimentiamo realt superiori e figure religiose. In tutti i casi chi si rilassa sta facendo qualcosa per uscire dal suo abituale stato inferiore di realt che mondano, non concentrato, non rilassato. Un altro livello di pratica della consapevolezza riguarda la capacit di divenire attenti, vivendo ci che la mente fa nel suo svolgimento. Per questo occorre metodo e pratica quotidiana per apprendere buone abitudini. Per afferrare in che cosa consista rilassarsi, bisogna rendersi conto di quanto poco presenti siamo normalmente. Di solito, notiamo la tendenza della mente a vagare solo quando cerchiamo di eseguire un compito mentale e questo errare ci disturba. In realt solo raramente il corpo e la mente sono strettamente coordinati. Abbiamo pertanto la necessit di calmare e controllare la mente e di sviluppare le facolt di comprensione che permettono di intuirne la natura e il funzionamento. Lo scopo di calmare la mente non solo quello di creare stati di beato assorbimento o di dominare atteggiamenti e comportamenti ma quello di intuire

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Training Mentale Base - Lorenzo Manfredini la natura della realt al di l dei condizionamenti. In un certo senso si realizza un "risveglio" rispetto a qualsiasi cosa accada. Ci si rende conto di quanto spesso si sconnessi dalla propria esperienza. Perfino la pi semplice e piacevole delle attivit quotidiane, come mangiare, conversare, guidare l'automobile, leggere, pensare, fare l'amore, fare progetti, bere, ricordare, manifestare i propri sentimenti scorre rapidamente con la mente proiettata alla cosa successiva. Questo atteggiamento astratto, questo non essere presenti diventa l'abitudine con la quale teniamo a distanza la nostra esperienza. Fortunatamente le abitudini possono essere spezzate ed ecco la necessit di esercitare la consapevolezza. Questa non solo relativa alla concentrazione su una posizione fisica, sul respiro o su comportamenti per dieci minuti o pi, e quindi esercizio meramente tecnico, ma la capacit di sperimentare la presenza di s in una prospettiva pi ampia che include la vita quotidiana e anche la notte. Si pu essere consapevoli momento per momento, sempre. Quale l'utilit pratica della consapevolezza? Fondamentalmente l'utilit quella di portarci pi vicini alla nostra esperienza. Nel suo movimento senza fine la nostra mente cerca di aggrapparsi a punti apparentemente stabili come i pensieri, i sentimenti o i concetti, dissociandoci dall'esperienza profonda delle cose. In noi governano le abitudini, ma non appena queste abitudini vengono affrontate con metodo si impara ad assumere un atteggiamento di "lasciar andare", "uno sforzarsi di non sforzarsi", che permette alla nostra mente di conoscere se stessa e di riflettere sulla propria esperienza. Questo il principio di una maturit profonda che rende possibile divenire un'entit unica con la propria esperienza.

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Lorenzo Manfredini - Training Mentale Base Ma noi non siamo solo mente, il nostro radicarci nell'esperienza ci porta a una riflessione radicata nel corpo, nelle sensazioni. La consapevolezza diventa cos azione concreta che spezza la catena di pensieri e di concetti abituali, in modo da diventare aperta a possibilit diverse da quelle contenute nelle nostre solite rappresentazioni dello spazio vitale. Il fatto che la nostra mente e il nostro corpo possano essere dissociati, che la mente possa vagare, che noi si possa essere inconsapevoli di dove siamo e di che cosa il nostro corpo o la nostra mente stiano facendo, una questione di semplice esperienza. Questa abitudine a non essere attenti pu essere modificata. Il corpo e la mente possono essere percepiti unitariamente. Possiamo sviluppare abitudini nelle quali essi siano perfettamente coordinati. Il risultato una padronanza della quale conscio non solo chi pratica determinati metodi di rilassamento, ma visibile anche ad altri: un gesto animato da una completa consapevolezza viene facilmente conosciuto dalla grazia e dalla precisione con la quale compiuto. Con l'esercizio la connessione fra intenzione e atto fisico diviene pi stretta finch il loro distacco non pi percepibile e sparisce quasi del tutto. La consapevolezza in questa riflessione si rivela un tipo particolare di unit mente-corpo del tutto naturale ed auspicabile. Questo processo di apprendimento lo chiamiamo Training Mentale. Adesso ne parleremo pi da vicino.

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CAPITOLO 4 CHE COSA E' IL TRAINING MENTALE?L'uso delle macchine ha creato nel tempo l'idea, angusta e pericolosa, che la mente umana abbia, come uno strumento o un apparecchio, capacita' di elaborazioni statistiche date una volta per tutte. Ma non e' cosi'; e la storia del pensiero lo dimostra: le potenzialita' psichiche dell'uomo sono inimmaginabili. Su questa base il metodo di training mentale propone un percorso graduale, che ciascuno puo' individualizzare, per esercitare l'intelligenza come un muscolo e sfruttare le immense riserve della mente umana. Che cosa e' allora il TRAINING MENTALE? E' un metodo di lavoro su di se' che permette di dinamizzare le facolta' intellettuali facilitando una migliore utilizzazione del corpo e della mente. In particolare sviluppa la CONCENTRAZIONE, la MEMORIA, l'INTUIZIONE e la CREATIVITA' interpretando i complessi processi della mente umana. La base per realizzare lo sviluppo della personalita' e dell'Io e' la pratica del RILASSAMENTO TOTALE che permette, in poco piu' di mezz'ora, il raggiungimento di un livello interiore di coscienza corrispondente al ritmo ALFA dell'attivita' elettrica del cervello. Esistono vari tipi di ritmi, o onde cerebrali, collegati a stati di coscienza: le BETA corrispondono allo stato di attenzione e concentrazione rivolta verso l'esterno; le THETA corrispondono ad alcune fasi del sonno o stati emotivi; le DELTA corrispondono al sonno profondo o ad uno stato grave come il coma, ma solo il livello ALFA sembra dotato delle maggiori potenzialita' di utilizzazione, almeno per l'uomo comune. Normalmente noi sperimentiamo tre stati di coscienza.

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