Post on 08-Feb-2019
Il restauro del contemporaneo metodologie e specificità
Inquadramento del campo di studi
Metodologie
Specificità legate a materiali e tecnologie
Materiali del moderno: il c.a.
Degrado
Interventi
Prof. Paolo Faccio Consolidamento degli edifici storici
a.a. 2014-2015 Coll. arch Elisa Fain, arch. Paola Scaramuzza
Frattura con i sistemi costruttivi che avevano assicurato dall'antichità a tutto l'Ottocento una continuità di metodi tale da offrire al restauro un medesimo campo di congruità e compatibilità al di là delle variabili configurazioni storico formali ed esecutive dei singoli manufatti.
Quella frattura che si identificava con “nuovi materiali” si poneva anche antistoricamente come ricerca di un nuovo linguaggio, sulla preminente funzionalità, doveva risolversi in un formalismo categorico e tale da non consentire nessuna "variante" apportata dalle esigenze di vita. Il concetto sia pur generico di "Moderno" presuppone tuttavia un giudizio di qualità, una selezione, non potendosi ad esso assimilare la totalità dei prodotti architettonici ed edilizi realizzati nell'arco del secolo come risposta a esigenze generali del mercato, dell'industria, della cultura professionale.
II primo interrogativo che si pone è se esista o meno un problema "separato" del restauro del Moderno rispetto al restauro in generale, riuscendo difficile di primo acchito pensare che, malgrado le dichiarate fratture storiche nella continuità della storia e nell'unicità dei valori estetici, si possa ritagliare una metodologia separata, una sorta di "specializzazione" sul campo. Tuttavia a una riflessione più analitica problemi specifici si pongono e con essi interrogativi sul piano teorico come su quello pratico.
Criticità
1. Innanzi tutto c'è il problema della "definizione dell'oggetto", ovvero il problema della selezione. Nell'impossibilità e nell'assurdità di conservare tutto in contrasto con il processo vitale di trasformazione del costruito si tratta di individuare una mappa di quei manufatti che assumono appunto la caratteristica di testimonianza del tempo.
2. Il secondo problema è quello delle finalità del restauro. Difficile pensare se non per un limitatissimo numero di opere ad una finalità di fruizione puramente estetica, ad una museificazione del Moderno. Le finalità quindi sono difficilmente definibili aprioristicamente.
3. Il terzo problema riguarda i metodi di restauro. Qui è quasi inutile richiamare come sul restauro in generale e specificatamente su quello dei monumenti si è tutt'altro che d'accordo e l'ago oscilla tra il rigorismo della conservazione pura del restauro assimilato alla manutenzione per la conservazione e la disinvolta operazione di appropriazione del bene ai fini di una "riprogettazione attuale". Occorre definire metodi appropriati in relazione alla specificità del problema tanto più che le caratteristiche dell'architettura moderna, proprio per quel formalismo di cui si diceva, non hanno sufficientemente tenuto conto o non hanno voluto tener conto delle più elementari esigenze di durata, rispetto agli agenti atmosferici, in confronto con la tradizione del costruire, con il risultato di un processo accelerato di degrado che comporta un altrettanto accelerato processo di intervento restaurativo.
4. il quarto ordine di problema: "difficoltà tecniche". I metodi costruttivi rimasti più o meno costanti attraverso i secoli hanno subito una brusca frattura e nella personalizzazione della ricerca progettuale e nell' hic et nunc della produttività edilizia si è assistito ad una tavolozza di materiali che hanno avuto una vita breve che sono legati ad una sperimentazione produttiva ed ad una produzione industriale facilmente obsolescente e spesso completamente esaurita.
Weissenhof, Case a terrazza, 1927 P. Beherens
Villa Besnus, 1922 Le Corsusier
Villa Savoye, 1929-1931 Le Corsusier
Padiglione dell'Esprit Nouveau, Bologna
Padiglione di Mies a Barcellona
5. Fonti - Documenti - Testimonianza dirette - Disegni - Pubblicazioni
do.co.mo.mo Documentazione e Conservazione degli edifici, luoghi e ambienti del Movimento Moderno
OBIETTIVI: sviluppare una rete informativa per il reciproco scambio di esperienze, la catalogazione dei beni,
la segnalazione dei casi a rischio,
la sensibilizzazione dell'opinione pubblica
Metodologia - Riconoscere nel moderno l'oggetto inteso quale monumento documento o testimonianza materiale avente valore di civiltà vi associa un'esigenza conservativa o di rallentamento dei processi di degrado - Anche i difetti involontari o voluti (trasgressione al codice linguistico e tecnologico del momento) rientrano a pieno titolo nella storicità delle opere e vanno tutelati, limitandone i possibili effetti di ulteriore degrado - Criteri, principi e postulati del moderno restauro criticamente e scientificamente inteso (distinguibilità, minimo intervento, potenziale reversibilità, rispetto per l'autenticità e della materia antica,compatibilità fisico-chimica delle aggiunte, riconoscimento sotto la duplice istanza estetica e storica dell'opera) corrispondono a quelli elaborati per il tradizionale restauro dei monumenti.
Costruito
USO MODERNO DEI MATERIALI e NUOVI MATERIALI
MATERIALI DEL MODERNO CALCESTRUZZI E CEMENTO ARMATO
G.Pagano, I materiali nella nuova architettura, in “La casa bella , maggio 1931, p.10-14
1° periodo:
gli inventori
1854 Lambot sostituisce una barca in legno posta nello stagno di Miraval con una altrettanto simile ma realizzata in cemento e armata con un’ossatura formata da barre metalliche a sezione circolare. Dispose quindi una maglia di ferri secondo la tradizionale forma di un’imbarcazione e gettò poi una sottile parete di calcestruzzo; tale barca viene presentata all’Esposizione Universale di Parigi nel 1855.
1849 Monnier giardiniere, utilizza il cemento armato per realizzare vasi per fiori
2° periodo:
I costruttori e i brevetti
3° periodo:
Introduzione di metodi di dimensionamento
I componenti :
-il LEGANTE
- gli AGGREGATI o INERTI, costituiti da sabbia cemento e ghiaia
- l’ACQUA
- METALLO (barre)
- eventualmente ADDITIVI Il cemento armato sfrutta l'unione di un materiale da costruzione tradizionale e relativamente poco costoso come il calcestruzzo, dotato di una notevole resistenza alla compressione, ma con il difetto di una scarsa resistenza alla trazione, con l'acciaio, dotato di un'ottima resistenza a trazione. Quest'ultimo è utilizzato in barre (che possono essere lisce o ad aderenza migliorata con opportuni risalti) e viene annegato nel calcestruzzo nelle zone ove è necessario far fronte agli sforzi di trazione.
FATTORI INFLUENTI SULLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO
La resistenza a compressione del calcestruzzo è influenzata da vari fattori.
Oltre che dalla qualità dei componenti, essa dipende dai procedimenti adottati per la preparazione dell’impasto e per l’esecuzione delle opere:
PREPARAZIONE DEL CLS - dosatura del legante e degli aggregati
- determinazione del rapporto acqua cemento ottimale
- confezionamento dell’impasto
ESECUZIONE DELLE OPERE - modalità di getto nelle cassaforme
- vibrazione del getto
- stagionatura del calcestruzzo
Considerando che l’acqua, la sabbia e il cemento, compensino i vuoti della ghiaia, ovvero l’aria che si trova tra inerte e inerte, le quantità sotto indicate forniscono approssimativamente il volume di 1mc di conglomerato
-300 kg di cemento
-0,4 mc di sabbia
-0,8 mc di ghiaia
150 litri di acqua
La dosatura del cemento è compresa tra i 150 kg/mc d’impasto, per ottenere un calcestruzzo di scarsa resistenza il così detto magrone
E i 350 kg/mc per calcestruzzi di elevata resistenza
DOSATURA DEL LEGANTE E DEGLI AGGREGATI A parità di dosatura si ottengono cls con caratteristiche anche sensibilmente diverse, perché la prescrizione della corretta dosatura del legante e degli aggregati è condizione necessaria, ma non sufficiente per realizzare un calcestruzzo con le caratteristiche volute
-CONTENUTO DI UMIDITA’ DEGLI AGGREGATI
Influisce in due modi diversi - la massa volumica apparente della sabbia varia in relazione al contenuto di umidità e ciò
rende imprecisa la sua dosatura
- l’acqua contenuta negli aggregati modifica il rapporto acqua/cemento
-GRANULOMETRIA DEGLI AGGREGATI La norma UNI li divide a seconda delle dimensioni
-finissimi (fillers) passante allo staccio 0,075 mm >90%
-fini (sabbie) “ 4mm >95%
-grossi (ghiaietto, ghiaia) “ 4mm < 5%
Sabbia fine graniglia pietrischetto Ghiaia o pietrisco
Fino a 3 mm 3-7mm 7-15 mm 15-30 mm
IL RAPPORTO ACQUA/CEMENTO Il rapporto tra le quantità in peso di acqua e di cemento necessarie per l’impasto influenza in misura rilevante due caratteristiche fondamentali
-la resistenza a compressione
-la lavorabilità dell’impasto
I valori del rapporto A/C variano a seconda degli impieghi tra 0,5 e 0,7 L’eccesso di acqua nell’impasto oltre a influire in maniera negativa sulla resistenza può produrre altri inconvenienti:
- effetti di dilavamento dovuti all’eccesso di acqua che trascina con sé una parte di cemento
-formazione di porosità nella massa del materiale, causati dall’evaporazione dell’acqua interclusa
-aumento dei fenomeni di ritiro del calcestruzzo
-possibilità di segregazione degli aggregati con formazione di nidi di ghiaia
Esempi di corretta e non corretta progettazione e alcuni suggerimenti relativi a posizioni vulnerabili .
Reazioni alcali-aggregato Le principali reazioni possono avvenire con aggregati contenenti particolari forme di silice amorfa (reazioni alcali- silice) e con aggregati calcarei (reazione alcali-carbonati)
Getto Querini Stampalia con aggregati calcarei (Pietra d’Istria)
Gelo -Disgelo
Attacco di organismi biodeteriogeni
Degrado di strutture
Livelli di degrado proposti dal CEB, 1983
Livelli di degrado proposti dal General Task Group
Analisi tecnico strutturale per una riqualificazione dello stabilimento chimico di Bagnolo Mella (BS), tesi di laurea di Massimo Cavallini, Elena Marini, relatore Enzo Siviero, correlatore Paolo Faccio, IUAV, a.a. 2001-02.
La conservazione delle superfici
Giardino della Fondazione Querini Stampalia fotopiano
INTERVENTI
Tomba Brion, San Vito d’Altivole (TV)
Centro formazione maestranze edili, Mestre Getto e scassero dei provini
VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI
Campioni danneggiati Campioni condizionati