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IL RISCHIO TROMBOEMBOLICO NELLAIL RISCHIO TROMBOEMBOLICO NELLACHIRURGIA TRAUMATOLOGICA E

PROTESICA DEL PAZIENTE ANZIANO CHIRURGIA TRAUMATOLOGICA E

PROTESICA DEL PAZIENTE ANZIANO PROTESICA DEL PAZIENTE ANZIANO PROTESICA DEL PAZIENTE ANZIANO

D ClementiD. Clementi

Bollate 16 05 2009Bollate – 16.05.2009

PREMESSA

Perché la profilassi antitrombotica in chirurgia?

PREMESSA

Perché la profilassi antitrombotica in chirurgia?

La chirurgia maggiore (soprattutto gli interventi ortopedici di protesi di anca e ginocchio) determina un elevato rischio di TEVelevato rischio di TEV.(Pineo & Hull, Thromb Haemost 1999;82:918-24)

Il tromboembolismo venoso (TVP ed EP) rappresentala principale causa di mortalità nei pazienti ospedalizzatila principale causa di mortalità nei pazienti ospedalizzati.(Hirsh et al. Circulation 1996; Ginsberg et al. N Engl J Med 1996)

PREMESSARischio di TVP in pazienti Ospedalizzati

PREMESSA

Ti l i di i ti P l di TVPTipologia di pazienti Prevalenza di TVP

Internistici 10-20%

Chirurgia generale/ginecologica/urologica 15-40%

Neurochirurgia 15 40%Neurochirurgia 15-40%

Stroke 20-50%

Protesi d’anca o di ginocchio, frattura di femore 40-60%

P lit 40 80%Politrauma 40-80%

Trauma spinale 60-80%

Geerts WH Chest 2004;126;338S-400SICU 10-80%

PREMESSA

NEGLI ULTIMI 10 ANNI SONO AUMENTATE

PREMESSA

NEGLI ULTIMI 10 ANNI SONO AUMENTATELE RICHIESTE DI RISARCIMENTO

PREVENZIONE ANCHE NEI CASI DI RISCHIOLIEVE

PARTITO DEGLI INTERVENTISTI PROFILASSIPARTITO DEGLI INTERVENTISTI: PROFILASSISEMPRE E COMUNQUE

L’EQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE L EQUILIBRIO DELLA SITUAZIONE DOVREBBE FARE RIFERIMENTO A:

- EFFICACIA

- SICUREZZAE

- COSTO (assorbimento delle risorse)COSTO (assorbimento delle risorse)

IL MEDICO DEVE PRENDERE IN IL MEDICO DEVE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE CASO PER CASO,

VALUTANDO: VALUTANDO:

- ANAMNESI SPECIFICAANAMNESI SPECIFICA

- RAPPORTO RISCHIO-BENEFICIO

- COMPLIANCE DEL PAZIENTE

…come orientarsi???…come orientarsi???

INTERVENTI ORTOPEDICI A BASSO RISCHIO (50%)BASSO RISCHIO (50%)

BREVE DURATA ( 30 i i)

- PICCOLA CHIRURGIA

- BREVE DURATA (<30 minuti)

PAZIENTE < 40aa SENZA FATTORI DI RISCHIO - PAZIENTE < 40aa SENZA FATTORI DI RISCHIO

TRATTAMENTO PROFILATTICO

- NESSUNA PROFILASSI FARMACOLOGICA

- CONSIGLIABILE PRECOCE MOBILIZZAZIONE

INTERVENTI ORTOPEDICI A MEDIO RISCHIO (20 30%)MEDIO RISCHIO (20-30%)

- INTERVENTO DI MEDIA DURATA (>30 min)

- PAZIENTE > 40aa CON ALCUNI FATTORI DI RISCHIO

TRATTAMENTO PROFILATTICOTRATTAMENTO PROFILATTICO

- ATTUARE PROFILASSI FARMACOLOGICA

ASSOCIAZIONE CON PRATICHE RIABILITATIVE- ASSOCIAZIONE CON PRATICHE RIABILITATIVE

INTERVENTI ORTOPEDICI AD ALTO RISCHIO (10 20%)ALTO RISCHIO (10-20%)

- INTERVENTO DI CHIRURGIA MAGGIORE

PAZIENTE 40 CON PRECEDENTI TROMBOTICI - PAZIENTE > 40aa CON PRECEDENTI TROMBOTICI

TRATTAMENTO PROFILATTICO

- PROFILASSI FARMACOLOGICA

- TRATTAMENTI RIABILITATIVI ORTOPEDICI

- TALVOLTA NECESSITA’ DI POSIZIONARE- TALVOLTA NECESSITA DI POSIZIONAREFILTRO CAVALE TEMPORANEO

PREVENZIONE: metodi meccaniciPREVENZIONE: metodi meccanici

- CALZE ELASTICHE

- FASCIATURE ELASTICHE COMPRESSIVE

- COMPRESSIONE PNEUMATICA INTERMITTENTE

PREVENZIONE: farmacoterapiaPREVENZIONE: farmacoterapia

1. Hirsh J., Raschke R. “Heparin and low-molecular-weight heparin: the Seventh ACCP Conference on Antithrombotic d Th b l ti Th ” Ch t 2004 126 (3 S l) 188S 203Sand Thrombolytic Therapy” Chest 2004; 126 (3 Suppl): 188S-203S

2. Ansell J., Hirsh J., Poller L. et al. “The pharmacology and management of the vitamin K antagonists: the Seventh ACCP Conference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy” Chest 2004; 126 (3 Suppl): 204S-233S

3. Bates S.M., Weitz J.I. “The status of new anticoagulants” British Journal of Haematology 2006; 134 (1): 3-19

EBPM E POSOLOGIAEBPM E POSOLOGIA

LE EBPM DIFFERISCONO PER:

- PROPRIETA’ FARMACOCINETICHE

- PROFILO ANTICOAGULANTE

NON SONO CLINICAMENTE INTERSCAMBIABILI

DELTAPARINA:-5000 U 8-12 h prima dell’intervento e una volta al dì dopo interventointervento-2500 U 6-8 h dopo l’intervento; poi 5000 U una volta al dì

ENOXAPARINA:

4000 l l dì d 10 1 h d -4000 U una volta al dì iniziando 10-12 h prima di intervento

NADROPARINANADROPARINA:-38 U/Kg 12 h prima dell’intervento 12 h dopo intervento38 U/Kg 12 h prima dell intervento, 12 h dopo intervento,e una volta al dì nei 3 giorni dopo l’intervento, aumentandodal 4° giorno a 57 U/Kg una volta al dì

(Geerts et al, Chest 2001)

EBPM vs ENF in chirurgia generale in hi i t p die in chirurgia ortopedica

Metanalisi (Lancet 1992)

Categoria Chirurgia generale Chirurgia ortopedica

EBPM ENF RR EBPM ENF RR

TVP 5,3( /

6,7( /

13,8( /

21,2( /TVP,

% (n/N) (184/3.467)

(230/3.411)

0,79 (93/672)

(132/622)

0,68

E 0 3 0 7 1 7 4 1EP,% (n/N)

0,3(9/2.88

8)

0,7(20/2.8

43)0,44

1,7(10/590

)

4,1(24/58

2)0,43

E Emorragie maggiori,% (n/N)

2,6(52/1.9

77)

2,6 (51/1.9

66)1,01 0,9

(6/672)1,3

(8/622) 0,75

Nurmohamed MT et al. Lancet 1992;340:152-156

Eparine a Basso Peso MolecolareCaratteristiche farmacologiche e vantaggi Caratteristiche farmacologiche e vantaggi clinici rispetto all’Eparina Non Frazionata

Caratteristiche Vantaggii ffi i id i i i2Migliore rapporto anti-Xa

anti-IIa1Superiore efficacia e ridotti sanguinamenti2

Dosaggio semplificato1

El t bi di ibilità Possibilità di somministrazione domiciliareElevata biodisponibilità, lunga emivitae clearance dose-

Possibilità di somministrazione domiciliarePossibilità di risparmiare risorse e ridurre costiPrevedibile effetto anticoagulante a partire dalla

indipendente1,2g p

prima dose1

Prevedibile farmacocinetica1,2 Ridotta necessità di monitoraggio e di costi di laboratorio2laboratorio2

Minor potenziale immunogeno1,2

Incidenza significativamente minore di trombocitopenia2

1. Hirsh J et al. Chest 1998;114:489S-510S2. Weitz JI. N Engl J Med 1997;10:688-98

g p

CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE ALLA PROFILASSI ANTICOAGULANTE

1) DIATESI EMORRAGICA IN ATTO

2) ULCERA PEPTICA O LESIONI DEL TRATTO GASTROENTERICO 2) ULCERA PEPTICA O LESIONI DEL TRATTO GASTROENTERICO AD ELEVATO RISCHIO EMORRAGICO

) DISTURBI CONGENITI O ACQUISITI DELL’OMEOSTASI3) DISTURBI CONGENITI O ACQUISITI DELL’OMEOSTASI(per esempio conta piastrinica < 100000/mm3)

4) IPERTENSIONE ARTERIOSA GRAVE E NON CONTROLLATA

6) ALLERGIA ALL’EPARINA STANDARD O ALLE EBPM

5) ICTUS CEREBRI NEI TRE MESI PRECEDENTI

6) ALLERGIA ALL’EPARINA STANDARD O ALLE EBPM

CONTROINDICAZIONI RELATIVE ALLA PROFILASSI ANTICOAGULANTE

GRAVE INSUFFICIENZA RENALE (clearanceGRAVE INSUFFICIENZA RENALE (clearance della creatinina <30ml/min)

Timing della gprofilassi

in chirurgia in chirurgia ortopedica maggiore

P ti diff t i N d A i d i EPratica differente in Nord-America ed in Europa:

1.Nord-America, inizio POST-OPERATORIO(12-24 h dopo l’intervento)(12 24 h dopo l intervento)

2.Europa, inizio PRE-OPERATORIO(12 24 h i d ll’i t t )(12-24 h prima dell’intervento)

Timing della profilassi

M li i d li di li i i

Timing della profilassiin chirurgia ortopedica maggiore

Metanalisi degli studi clinici

Artroprotesi totale d’anca

12 48 h2 h 4 h12 h 12-48 h2 h 4 h

Pre-op Post-opPeri-op

12 h

Strebel et al. Arch Intern Med 2002

Timing della profilassi

M li i d li di li i i

Timing della profilassiin chirurgia ortopedica maggiore

EFFICACIA — 14 Studi – 3.545 pazienti

Metanalisi degli studi cliniciTV

P %

19,2%(17-21)

12,4%(10 14)

14,4%(12-17)

(10-14)( )

EBPM EBPM EBPM

Strebel et al. Arch Intern Med 2002

12 ore prima 12-48 ore dopoPeri-op.

Timing della profilassi

M li i d li di li i i

Timing della profilassiin chirurgia ortopedica maggiore

TOLLERABILITÀ — 14 Studi – 3.545 pazienti

Metanalisi degli studi cliniciio

re % 6,3%

(5-7)

men

to m

aggi

2,5%(1 3)

Sang

uina

1,4%(1-2)

(1-3)

EBPM 12 i

EBPM 12 48 d

EBPM P i

Strebel et al. Arch Intern Med 2002

12 ore prima 12-48 ore dopoPeri-op.

ARIXTRA (pentasaccaride solfato)(p f )

Pentasaccaride solfato con proprietà antitrombotiche ottenuto interamente mediante sintesi chimica, pertanto elimina il rischio teorico

(1 2)di contaminazione da parte di patogeni (1, 2)

Peso molecolare: 1.728,08 dalton (3)

1. Keam S.J., Goa K.L. “Fondaparinux sodium” Drugs 2002; 62 (11): 1673-1685

Inibitore sintetico e selettivo del Fattore Xa (2)

2. Turpie A.G.G. “The safety of fondaparinux for the prevention and treatment of venous thromboembolism” Expert Opin Drug Saf 2005; 4 (4): 707-7213. Herbert J.M., Petitou M., Lormeau J.C. et al. “SR90107A/Org31540, a novel anti-factor Xa antithrombotic agent” Cardiovasc Drug Rev 1997; 15 (1): 1-26

ARIXTRA (pentasaccaride solfato)(p f )Mentre le EBPM presentano molteplici effetti, Arixtra® inibisce esclusivamente il Fattore Xa (1)

Arixtra®, al contrario dell’eparina e delle EBPM, non si lega alle piastrine (2)

1. Hirsh J., Raschke R. “Heparin and low-molecular-weight heparin: the Seventh ACCP Conference on Antithrombotic

Arixtra®, in ampi studi clinici di fase 2 e 3, non ha evidenziato episodi di trombocitopenia eparino-indotta (HIT) (3)

, p g pand Thrombolytic Therapy” Chest 2004; 126 (3 Suppl): 188S-203S

2. Ansell J., Hirsh J., Poller L. et al. “The pharmacology and management of the vitamin K antagonists: the Seventh ACCP Conference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy” Chest 2004; 126 (3 Suppl): 204S-233S

3. Bates S.M., Weitz J.I. “The status of new anticoagulants” British Journal of Haematology 2006; 134 (1): 3-19

ARIXTRA (pentasaccaride solfato)(p f )

Indicazioni terapeutichep

Prevenzione di Episodi Tromboembolici Venosi (TEV) in pazientiPrevenzione di Episodi Tromboembolici Venosi (TEV) in pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica maggiore degli arti inferiori quali frattura dell’anca, chirurgia maggiore del ginocchio o chirurgia sostitutiva dell’anca

Dosaggigg

Prevenzione del TEV in chirurgia ortopedica maggiore:Prevenzione del TEV in chirurgia ortopedica maggiore: 2,5 mg/die s.c.*1a iniezione: 6 ore dopo la fine dell’intervento chirurgicop g

TEV E CHIRURGIA ORTOPEDICA

) CH RURG TR UM TOLOG CA) CHIRURGIA TRAUMATOLOGICA

B) CHIRURGIA PROTESICA (anca e ginocchio)

) TRAUMATOLOGIA SCHELETRICAa) TRAUMATOLOGIA SCHELETRICA

CONSIDERANDO COME INTERVENTI DI CONSIDERANDO COME INTERVENTI DI CHIRURGIA TRAUMATOLOGICA SOLO QUELLI CRUENTI, LA DIMENSIONE IN ITALIA E’ ATTUALMENTE COMPRESA ITALIA E ATTUALMENTE COMPRESA

TRA 1-2/ 100.000 PERSONE/ ANNO

IN TRAUMATOLOGIA IL RISCHIO DI TEVDIPENDE DA:

- TIPO DI TRAUMA (frattura ossea, lesioni parti molli)( , p )

- INTERVENTO CHIRURGICO (riduzione e sintesidella frattura, revisione della ferita dovuta al trauma)

EVENTUALE IMMOBILIZZAZIONE IN GESSO- EVENTUALE IMMOBILIZZAZIONE IN GESSO

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATOHa un rischio di TEV > della “traumatologia ordinaria”

IL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATOHa un rischio di TEV > della traumatologia ordinaria

RISCHIO DI TEV NEL PAZIENTERISCHIO DI TEV NEL PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO

(Trauma Score >9)

PER LE FRATTURE TRATTATE O MENO

CON RIDUZIONE CRUENTA ED

IMMOBILIZZATE CON ILIMMOBILIZZATE CON IL GESSO LA

PROFILASSI CON EBPMPROFILASSI CON EBPM DEVE

COMPRENDERE TUTTOCOMPRENDERE TUTTO IL TEMPO DI

MANTENIMENTO DELL’APPARECCHIODELL APPARECCHIO

GESSATO

FRATTURE DELL’ANCA FRATTURE DELLANCA (collo del femore)

DEVONO ESSERE PROFILASSATE COME LE PROTESI D’ANCA PER COME LE PROTESI D ANCA PER UN PERIODO DI ALMENO 30-40

GIORNI DOPO IL TRAUMA

b) CHIRURGIA PROTESICA E.. ..REVISIONE PROTESICA

DA STIME EFFETTUATE NEL 2005 OGNI ANNO:

- NEL MONDO 600000 PROTESIZZAZIONI NEL MONDO 600000 PROTESIZZAZIONI D’ANCA, 70000 REVISIONI

- IN ITALIA 25-30000 PRIMI IMPIANTI D’ANCA,2 3000 REVISIONI2-3000 REVISIONI

INCIDENZA DI TEV DOPO CHIRURGIAINCIDENZA DI TEV DOPO CHIRURGIAPROTESICA DI ANCA O DI GINOCCHIO

UN DATO SEMBRA CERTO E DA TUTTI UN DATO SEMBRA CERTO E DA TUTTI CONDIVISO:

- NELLE REVISIONI IL RISCHIO E’ AUMENTATO DEL30-40% RISPETTO ALLE PROTESI PRIMARIE30 40% RISPETTO ALLE PROTESI PRIMARIE

- DOPO PROTESI D’ANCA IL RISCHIO DI TVP NON SIDOPO PROTESI D ANCA IL RISCHIO DI TVP NON SIESAURISCE NEI PRIMI 9-14 GIORNI MA SI PROTRAESINO A 35 GIORNI

- DOPO PROTESI DI GINOCCHIO NELLE PRIME 2SETTIMANE IL PICCO PRECOCE DI TEV E’ PIU’ELEVATO RISPETTO ALL’ANCA E SUCCESSIVAMENTE DIVIENE MINORESUCCESSIVAMENTE DIVIENE MINORE

TromboEmbolismo Venoso in chirurgia di i d il i hi ?ortopedica maggiore: quanto dura il rischio?

40

Insorgenza (media) di TVP dopo chirurgia ortopedica maggiore

27

36

30

35

40

ator

ie

1615

20

25

te p

ost-

oper

a

Durata media

5

10

15

Gio

rnat della profilassi

con EBPM

0Protesi d’anca Protesi di ginocchio Frattura d’anca

Dahl OE et al. Acta Orthop Scand 2000

Il rischio di TEV dopo artroprotesi di ginocchio è diverso rispetto

all’artroprotesi d’ancapm

bolic

i %

Protesi d’anca

tro

mbo

em

Protesi di ginocchio

84

Even

ti

84

Giorni

White RH et al. Arch Int Med 1998;158(14):1525-1531

Il rischio di TEV dopo artroprotesi di ginocchio è diverso rispetto

all’artroprotesi d’ancap

RIASSUMENDORIASSUMENDO

E’ OBBLIGATORIA LA PROFILASSICON EBPM IN CASO DI ARTROPROTESICON EBPM IN CASO DI ARTROPROTESI:

ANCA: 5 SETTIMANE

GINOCCHIO: 4 SETTIMANEGINOCCHIO: 4 SETTIMANE

Gli studi di fondaparinux: prevenzione della TVP in chirurgia ortopedica (n = 7 347 pazienti)chirurgia ortopedica (n 7.347 pazienti)

PENTATHLON 2000 Protesi d’anca

EPHESUSProtesi d’anca

2.275 pazienti 2.309 pazienti

PENTAMAKS PENTHIFRAProtesi del ginocchio

1.049 pazientiFrattura dell’anca

1.714 pazienti

Fondaparinux:disegno degli studi di Fase IIIdisegno degli studi di Fase III

Inizio 6 ± 2 oreInizio 6 ± 2 ore post-operatorio Fondaparinux

2,5 mg/die

Doppio cieco

TrattamentoR

Trattamento 7 ± 2 gg

Enoxaparina40 /di 30 /bid

Flebografiai i 5 11

40 mg/die o 30 mg/bidInizio 12 ± 2 ore pre-operatorio

o giorni 5-11

Follow-up i i

24 ± 12 ore post-operatorio

giorni 35-49

Studio PENTHIFRA: fratture di femoreStudio PENTHIFRA: fratture di femore

Pazienti con TEV al giorno 11

24 RRR = 56%

16

19,1OR = 61%*p < 0,001

n = 11920

16

8,3*(%)

12

8 n = 52

4

0Fondaparinux

(n 626)Enoxaparina

(n 624)(n = 626) (n = 624)

Studio PENTHIFRA: fratture di femoreStudio PENTHIFRA: fratture di femore

Evento Fondaparinux Enoxaparina

Emorragie maggiori 2,16% 2,25%Emorragie maggiori 2,16% 2,25%

Emorragie fatali/in organi critici 0% 0,1%

Reinterventi per emorragia 0,4% 0,2%

Bl di I d 2 1 8% 1 9%Bleeding Index > 2 1,8% 1,9%

Emorragie minori 4,1% 2,15%

Unità di EC trasfuse 2,7 2,8

Studio PENTAMAKS: chirurgia maggiore di ginocchioStudio PENTAMAKS: chirurgia maggiore di ginocchioPazienti con TEV al giorno 11

3227 8

RRR = 55%27,8OR = 63%

*p < 0,001 n = 10124

28

16 12,5*(%)

20

8n = 45

4

12

Fondaparinux ( 361)

Enoxaparina ( 363)

0

4

(n = 361) (n = 363)

Studio PENTAMAKS: chirurgia maggiore di ginocchioStudio PENTAMAKS: chirurgia maggiore di ginocchio

Evento Fondaparinux Enoxaparina

Emorragie maggiori 3,04% 0,27%Emorragie maggiori 3,04% 0,27%

Emorragie fatali/in organi critici 0 0

Reinterventi per emorragia 0,4% 0,2%

Bl di I d 2 1 7% 0Bleeding Index > 2 1,7% 0

Emorragie minori 2,7% 3,7%

Unità di EC trasfuse 1,9 1,8

Studio PENTATHLON 2000: chirurgia elettiva ancaStudio PENTATHLON 2000: chirurgia elettiva anca

Pazienti con TEV al giorno 11

12 RRR = 26%

88,3

OR = 28%p = 0,099

8 6,1

(%)

n = 48

n = 66

4

0Fondaparinux

2 5 /diEnoxaparina

30 /bid2,5 mg/die(n = 787)

30 mg/bid(n = 797)

Studio PENTATHLON 2000: chirurgia elettiva ancaStudio PENTATHLON 2000: chirurgia elettiva anca

Evento Fondaparinux Enoxaparina

Emorragie maggiori 1,77% 0,88%Emorragie maggiori 1,77% 0,88%

Emorragie fatali/in organi critici 0 0

Reinterventi per emorragia 0,2% 0,2%

Bl di I d 2 2% 0 7%Bleeding Index > 2 2% 0,7%

Emorragie minori 2% 2%

Unità di EC trasfuse 2 2

IL PAZIENTE ANZIANO

IL PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO DELLAIL PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO DELLAPOPOLAZIONE, A QUESTO RIGUARDO, RESTAUNO DEI PROBLEMI PIU’ IMPORTANTIUNO DEI PROBLEMI PIU IMPORTANTI

NEL 2030 UNA PERSONA SU TRE AVRA’ PIU’DI 65 ANNI, SOLO UNA PERSONA SU QUINDICINE AVRA’ MENO DI 14NE AVRA’ MENO DI 14

NEGLI ANZIANI IL RISCHIO DI TEV AUMENTA CON L’ETA’:

-1/10000 ALL’ANNO SINO AI 40 ANNI1/10000 ALL ANNO SINO AI 40 ANNI

-1/100 ALL’ANNO OLTRE I 75 ANNI1/100 ALL ANNO OLTRE I 75 ANNI

(Rosendaal, 1999)

NELL’ANZIANO VI E’ UNA AUMENTATAFREQUENZA DI COMORBILITA’FREQUENZA DI COMORBILITA

UNA MAGGIORE PREDISPOSIZIONE AIUNA MAGGIORE PREDISPOSIZIONE AISANGUINAMENTI

(ulcera peptica, neoplasie, ipertensione)(ulcera peptica, neoplasie, ipertensione)

L’USO DI ANTITROMBOTICI COMPORTA UNAUMENTO DEL RISCHIO DI EMORRAGIE

SPECIE IN PRESENZA DI FUNZIONE RENALE RIDOTTA

Attenzione al dosaggio!

Tromboembolismo Sanguinamentom

plic

anze

Strategia Strategia

a de

lle c

om

ga basso rischio

gad alto rischio

Inci

denz

GLI INCIDENTI EMORRAGICI DOVUTI A PROFILASSI INDEBITA SONO MOTIVO DIPROFILASSI INDEBITA SONO MOTIVO DI

CONTENZIOSO

La mobilizzazione precoce (entro 24 h) di pazienti anziani d d ò d ll sottoposti ad interventi di artroprotesi può esimere dalla

profilassi antitrombotica???

…sembra di no, anche se è un fattore protettivo pur implementatodai mezzi fisici.

CONCLUSIONICONCLUSIONIRITENGO CHE SIA PREVENZIONE ENGO HE S EVEN ONE

INNANZITUTTO:

- UNA CORRETTA INFORMAZIONE AL MOMENTO DELL’INDICAZIONE

- UN CONSENSO INFORMATO

- CORRETTE INDICAZIONI AL MOMENTO DELLA DIMISSIONE

CONCLUSIONICONCLUSIONI

Studio osservazionale - Shorr AF et al. Thrombosis Research 2007; 121(1):17-24

CONCLUSIONICONCLUSIONI

• Fondaparinux ha determinato una minore incidenza di TEV diagnosticato clinicamente rispetto a dalteparina,TEV diagnosticato clinicamente rispetto a dalteparina, enoxaparina ed eparina non frazionata

• Questo risultato rispecchia quanto riportato negli studi• Questo risultato rispecchia quanto riportato negli studi clinici ed è indipendente da potenziali fattori che potrebbero alterare il rischio di TEVp

Studio osservazionale - Shorr AF et al. Thrombosis Research 2007; 121(1):17-24

…GRAZIE!…GRAZIE!