Post on 16-Mar-2016
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Il reperimento delle risorse per la
progettualità
Le partnershipObbligo scolasticoObbligo formativoTitoli di studio
IL LAVORO PER PROGETTI
Governare la complessità “privilegiando la soluzione pianificata dei problemi” piuttosto che l’improvvisazione e la standardizzazione delle risposte” (Anna Armone)
La cultura progettuale applicata a tutti i processi di lavoro mira “ad un aumento dell’efficienza di questi e a fornire all’intera organizzazione strumenti efficaci per apprendere, cambiare e competere
Il progetto innesca nell’organizzazione un processo di apprendimento e dunque un’occasione per valorizzare al meglio le esperienze
Progettualizzare le attività significa contestualmente innovarle
Perché lo impone l’autonomia nel momento in cui mette in campo una questione di responsabilità diffusa di tutti i soggetti rispetto ai risultati del proprio agire
Lavorare per progetti significa anche pianificare le responsabilità e mettere in campo un alto livello di cooperazione tra professionalità diverse con specifici dispositivi di coordinamento e integrazione.
IL LAVORO PER PROGETTI
Enti, Progetti, BandiI soggetti erogatori di
finanziamenti Europa Ministeri (Miur, del lavoro,Affari sociali..) Enti locali(Regioni,Province, Comuni,
Circoscrizioni) Fondazioni Associazioni no profit
EMANANO BANDI SU AMBITI DI INTERVENTO SPECIFICI
Enti, Progetti, BandiI soggetti erogatori di
finanziamenti
Entrare nell’ottica del bando significa imparare a stendere un progetto finalizzato ad ottenere finanziamenti.
Saper compilare i dispositivi di stesura di progetto che i diversi enti producono
Tipologia dei progetti e fonti di finanziamento
Fondi sociali europei
Comunità europea
Ministero del lavoro
Regioni
POR(Piani operativi regionali)
Bandi in proprio Attraverso le provincie
Bandi
Obiettivi CE finanziati con il FSE
Obiettivo 1: sviluppo e adeguamento strutturale delle regioni che presentano ritardo nello
sviluppo
Obiettivo 2: riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali
Obiettivo 3: adeguamento e ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione formazione e
occupazione
Obiettivo 1(Regioni del sud) PON
Obiettivo 3(Regioni del Centro nord)POR
- PON
Obiettivi CE finanziati con il FSE in Italia
PROGETTI MIUR
Socrates Grundwig Leonardo Innovazione tecnologica
Progetti Enti locali Diritto allo studio Fondi derivanti da leggi con particolare
finalità Fondi derivanti dall’aver partecipato a
bandi di FSE
Il Partenariato La cultura del progetto non è completa
se non si assume l’ottica del partenariato
Enti pubblici(Regioni-Provincie-comuni-CSA-CFP……)
Enti Privati (Associazioni no profit, Fondazioni….)
L’accesso ai fondi
Essere accreditati e certificati In assenza di accreditamento è
possibile accedere a partenariati senza essere Ente capofila)
Per i fondi derivanti dalle risorse proprie degli enti locali non è necessario l’accreditamento
Forme giuridiche per i partenariati
Accordi di rete in ambito scolastico ATS (associazione temporanea di
scopo- Formula usata per i FSE) Convenzioni
Sono forme giuridiche finalizzate a progetti mirati
Obbligo scolastico
Schema di decreto legislativo
Obbligo scolastico
Diritto Dovere all’istruzione
OBBLIGO SCOLASTICO
Costituzione art. 34Legge 9 (abrogata)Legge 144 art.68
8 anni9 anni
15-18 obbligo formativo
Il concetto di obbligo porta con sé il vincolo delle sanzioni in caso di mancato adempimento
art. 7 schema di decreto
Vigilanza sull’assolvimento del diritto–dovere e sanzioni
Si applicano le sanzioni previste dalle norme vigenti
Si applicano a carico dei genitori o di chi per essi
Il diritto dovere all’istruzione
DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE
2004-2005L’iscrizione gratuita è relativa ai primi due anni degli istituti secondari superiori e dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale realizzati sulla base dell’accordo in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni
COMPITI DI VIGILANZAArt. 7 schema di decreto
Il Comune di residenza I dirigenti scolastici o i responsabili delle
istituzioni scolastiche presso le quali sono iscritti
I servizi per l’impiegoE’ istituita l’anagrafe nazionale degli studenti
DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE
Resta in vigore fino alla completa attuazione l’art. 68 della legge 144
OBBLIGO FORMATIVO
ADEMPIMENTI PER LE SCUOLESegnalare agli uffici per l’impiego coloro che avendo
compiuto i 15 anni non risultassero iscritti in alcun luogoPer i minori di 15 anni valgono le sanzioni riferite
all’obbligo scolastico
DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE
DOMANDE
perché ridefinire l’obbligo se le sanzioni sono le stesse?
Come può un Decreto modificare la costituzione? Dopo il primo ciclo ci si potrà iscrivere
indifferentemente al sistema di istruzione o alla formazione professionale regionale poiché gli accordi stato regioni spesso lo prevedono
Come è possibile equiparare l’apprendistato al diritto-dovere alla formazione?
Non conosciamo ancora in cosa consisterà il sistema di istruzione e formazione professionale.
DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE
Adempimento Obbligo Scolastico
Prima della legge 53Con frequenza 5 anni scuola elementare, tre anni scuola media inferiore ed un anno con relativa promozione alla II classe Scuola media superiore (9 anni)
Dopo la legge 53Con frequenza 5 anni scuola primaria e 3 anni scuola secondaria di 1°(8 anni)
Proscioglimento dell’obbligo scolastico
Se al conseguimento dei 15 anni di età il giovane dimostra che, anche senza aver conseguito la licenza della media inferiore ovvero senza la promozione alla 1^ o 2^ classe della media superiore, di aver frequentato le strutture scolastiche della scuola dell’obbligo oppure aver osservato le norme sull’obbligo scolastico(preparazione privata) per almeno 9 anni complessivi
Se il giovane dimostri che anche senza aver superato l’esame di stato con cui si conclude la scuola media ha frequentato strutture scolastiche della scuola dell’obbligo per almeno otto anni
Obbligo formativo Riferimento normativo
DPR 257 del 12.07.2000
Giovani che hanno assolto l’obbligo novennale dell’istruzione
Giovani che a partire dal 2002 compiono 15-16-17 anni
Nel sistema dell’istruzione superiore Nel sistema della formazione e
professione di competenza regionale Nell’esercizio dell’apprendistato
Obbligo formativo
TITOLI DI STUDIO I titoli conseguiti all’estero hanno validità
se ottengono il riconoscimento dalle autorità competenti Dichiarazione di corrispondenza: dichiara di
riconoscere il titolo solo per determinati fini (accesso alle professioni, prosecuzione degli studi). Va richiesta al Ministero delle attività produttive
Dichiarazione di equipollenza: produce tutti gli effetti giuridici del corrispondente titolo italiano. Va richiesta al CSA
Dichiarazione di valore e legalità: Attesta la posizione giuridica della scuola (statale o legalmente riconosciuta); l’ordine e il grado di studi cui il titolo si riferisce, secondo l’ordinamento scolastico vigente nel Paese dove il titolo è stato conseguito; gli anni complessivi di scolarità gli effetti ai fini della prosecuzione degli studi o dell’assunzione a posti lavoro. Va richiesta al consolato italiano del paese dove il titolo è stato conseguito.
TITOLI DI STUDIO