Il Collante come contorno · 2019-04-05 · * Il «potere», il «sistema» sacrifica il manicomio...

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Il Collante come contorno

Arrestato 11 dicembre 1944 a Padova / liberato il 26 aprile

https://www.raiplay.it/video/2018/04/Franco-Basaglia---I-giardini-di-Abele-9d9ca7ee-60a-4123-80b0-10b6311633d8.html

=tbB9vcAR………il contatto diretto con la vistosa condizione di violenze, sopraffazioni e soprusi, richiede la violenza al sistema che li produce e li permette: o si è complici, o si agisce e si distrugge.

Antiautoritarismo

VIETNAM

Il massacro di My Lai avvenne il 16 marzo 1968. 504 morti civili

VIETNAM

150 mila i morti americani al 30 aprile 1975

20 agosto 1968I carri armati sovietici entrano a Praga.

Cina: Mao Tse Dong e la rivoluzione culturale

Città del Messico 1968

L'assassinio di M.L. King è del 4 aprile 1968

Francia: una ventata di primaver

E’ vietato vietare

Il 14 febbraio del 1966 venne pubblicata l’inchiesta su ‘La posizione della donna nella società italiana’;

Italia: la prova generale

Italia: la prova generale

di un nuovo soggettosociale

Firenze 4 novembre 1966

Don Milani muore nel 1967 di leucemia

“Lettera ad una professoressa”

La scuola di Barbiana costituisce un'istituzione inclusiva, democratica, con il fine non di selezionare;garantire l'eguaglianza rimuovendo le differenze che derivano da censo e condizione sociale.

Il mondo cattolico

Il 31 dicembre 1968 alle 11, 50 Don Mazzi consegna le chiavi della chiesa dell’Isolotto.

1 Marzo 1968Il primo scontro con la polizia

GENOVA 1968

Il sindaco è il democristiano Pedullàgoverna con i socialisti nonostante a maggio il PCI sia risultato il primo partito

La prima occupazione a medicina è del 1966

Si chiede la liberalizzazione degli accessi che verrà concesso nel 1969

Nasce l’idea di una medicina “democratica”

La società con la sua complessità entra nelle facoltà

Il 1968 finisce

AVOLA

La Bussola

Dopo il 68

1970: Statuto dei lavoratori; tutela licenziamenti ingiusti1970: Divorzio il matrimonio come libera scelta1974: referendum sul divorzio1971: divieto di licenziamento in maternità1971: Scuola a tempo pieno1972 obiezione di coscienza e servizio civile1974 decreti delegati per la democrazia nella scuola: 1975: Nuovo diritto di famiglia; uomini e donne alla pari1977: Parità fra donne e uomini sul lavoro1978 Riforma sanitaria: fine delle mutue e SSN per tutti.1978: l’aborto non è più reato1978: referendum sulla legge aborto1978 legge 180 Chiusura dei manicomi assistenza territoriale dignità delle persone con problemi mentali

Dopo il 68 I gruppi femministi sono gli unici a legare le rivendicazioni politiche alla lotta sui fronti della vita quotidiana ”G JervisManuale critico di Psichiatria p 213

Foto di Giorgio Bergami

Dopo il 68

Foto di Giorgio Bergami

Una vera rivoluzione

Nuova Zelanda Uccise 50 persone in due moschee

Grazie a tutte/i voia

Giorgio Bergamiper le foto

A Mario e a Michele per le chiacchierate su quegli anni

Collettivo Arte Resistente Genova

Franco Basaglia, il ‘68 e la chiusura dell’Ospedale psichiatrico in Italia

Paolo F. PelosoDirettore UO SM D9, DSMD dell’ASL 3 della Liguria GenovaGenova, UniTe, 23 gennaio 2019

Basaglia e il ’68: libertà

epartecipazione

F.Basaglia 1979- S. Paolo

Certamente una delle terapie più importanti per

combattere la follia è la libertà. Quando un

uomo è libero, quando ha il possesso di se stesso

e della propria vita gli è più facile combattere la

follia. Quando parlo di libertà, parlo della libertà

di lavorare, di guadagnarsi da vivere …….di

rapportarsi con gli altri in modo libero

F. Basaglia 1979- S. Paolo

Quando il malato è internato il medico è in libertà; quando l’internato è in libertà l’internato è il medico

Le questioni

L’arrivo di Basaglia a Gorizia nel 1961 e la scoperta di tre questioni fondamentali (Del Giudice):

• La libertà come possibilità per il curante e per i curati

• Il cambiamento, la trasformazione di una realtà non letta come un dato immutabile

• L’ottimismo della pratica come possibilità di trovare, di fronte a ogni problema, una soluzione, una speranza

“Se il fatalismo verso la malattia mentale poteva essere giustificato in assenza di efficaci terapie, dopo l’avvento dell’era farmacologica esso diventa inesplicabile (…). Riuscirà il principio di libertà a scalzare quello di autorità? Le premesse della comunità terapeutica sembrano darci ragione perché pazienti, medici e personale sono tutti coinvolti nella stessa crisi e in essa trovano la loro comune base umana”.

Basaglia, 1964

Nel 1964, a Londra, Basagliainterviene al I Congresso Internazionale di Psichiatria Sociale, dove presenta la comunicazione intitolata "La distruzione dell'ospedale psichiatrico come luogo di istituzionalizzazione", nella quale è esposto il lavoro che sta realizzando nell'ospedale psichiatrico di Gorizia e completerà in quello di Trieste. In quel momento, è esposta per la prima volta assoluta l’idea della chiusura dell’ospedale psichiatrico.

L’esperienza di Gorizia

• Apertura dei reparti• Abbattimento delle reti e delle sbarre• Umanizzazione delle relazioni• Abolizione dei mezzi di contenzione• Assemblee di reparto• Lavoro ai ricoverati• Ripresa dei legami con l’esterno• Qualificazione lavoro degli infermieri• Introduzione e uso ponderato, sicuro e

rispettoso degli psicofarmaci

Esperienze di innovazione - Anni 70

In diverse province italiane operatori innovatori avviano esperienze di deistituzionalizzazione: Novara, Perugia, Reggio Emilia, Colorno, Arezzo, Trieste, Pavia, Nocera Inf.

Le diverse linee:

- Occorre applicare all’Italia il modello francese di psichiatria di settore e socioterapia (E. Balduzzi, G. Padovani ecc.)

- La costruzione dei nuovi servizi deve passare per la contestuale distruzione del manicomio (Basaglia, Slavich, Pirella ecc.)

- Occorre costruire la rete dei servizi esterni prescindendo dal manicomio, che dopo esaurirà la sua funzione (Jervis a Reggio E.)

- La malattia mentale non esiste (Cotti, Antonucci ecc.)

Luigi Mariotti e la prima riforma (1968)

- Gli ospedali psichiatrici come lager

- L’ampliamento del ricovero volontario

- L’introduzione di psicologi e assistenti sociali

- La settorializzazione e umanitarizzazione dell’ospedale psichiatrico

- La nascita dei CIM- Il rapporto di reciproco

interessamento e stima con Basaglia

Da Parma a Genova: la fotografia come strumento di denuncia

Il Teatro Nucleo a Ferrara, il Leaving Theatre a Genova

«In questi ultimi anni si è imparato che i bambiniabbandonati hanno bisogno di una famiglia, non di un istituto; i bambini ritardati hanno bisogno di stareinsieme agli altri, per esserne stimolati, anche se non arriveranno a imparare la lezione, e i bambininormali ne impareranno una molto più importante da questa convivenza; che i vecchi hanno bisogno di continuare a partecipare alla vita collettiva e continuare a sentirsi in qualche modo utili, non di essere chiusi in un ospizio in attesa di morire; che i malati stanno bene in ospedale nella fase acuta dellamalattia, ma guariscono meglio a casa, in famiglia, con i loro affetti; i disturbati mentali hanno bisognodi essere assistiti, nelle loro crisi, in struttureterapeutiche che garantiscano protezione e sostegnosia per loro che per i familiari, ma che non considerino e non traducano come definitivo il lorostato».

Franca Ongaro Basaglia

Basaglia e Slavich a processo:

L’appello di un’ottantina di nomi prestigiosi tra cui Giorgio Bassani, Carlo Bo, Umberto Eco, Dario Fo, Franco Fornari, Natalia Ginzburg, Mario Monicelli, Eugenio Montale, Alberto Moravia, Cesare Musatti, Vittorio Sereni, Mario Soldati, Luigi Squarzina…. E non mancherà dall’estero la solidarietà di Jean Paul Sartre.

12.500 copie vendute nel solo 196850.000 copie dal ‘68 al ’72

Era il libro giusto al momento giusto… presente nella libreria di ogni sessantottino degno di questo nome (J. Foot).

Basaglia e il ‘68: riferimenti comuni

?

Basaglia, BasagliaOngaro, Foucault, Castel, Accattatis, Wulff, Chomsky, Laing, Goffman, Szasz

Basaglia e il ‘68: un incontro fortunato

- Enfasi sulla libertà- Enfasi sulla giustizia sociale, la soggettivazione degli oppressi- La centralità della democrazia assembleare- L’arte come strumento di comunità e di liberazione- L’idea di un diverso ruolo dell’intellettuale (Gramsci, Sartre)- La follia come inquietante interrogazione sull’umano

Dururante il XXX Congresso della SocietàItaliana di Psichiatria tenutosi a Milano nel 1968 Basaglia chiede alla SIP di schierarsi per la chiusura dell’ospedalepsichiatrico, ma la leadership della SIP respinse la richiesta In quegli anni di vivace dialettica, I successivi CongressiSIP del 1975 e del 1978 furono agitatida un’eterogenea contestazione, guidata in un caso dal Partito Radicale e nell’altro dal Movimento Studentesco. Soltanto alla vigilia delle audizioniparlamentari per la legge 180 la SIP, guidata da Arnaldo Balestrieri, sipronunciò per la chiusura, scontando un durissimo scontro all’interno del gruppodirigente.

Basaglia e i ragazzi dell’Autonomia: la contestazione al Réseau internazionale di Trieste del 1977 e l’incidente che si sforza di minimizzare

Natalia Aspesi: «Meglio le zuffe dei contestatori che i convegni delle anime morte».

Basaglia e il ‘68: un rapporto di reciproco potenziamento e arricchimento

‘68

Basaglia regala al ‘68 l’esperienza di una rivoluzione a portata di mano, una rivoluzione su piccola scala certo, ma una rivoluzione che ha vinto: il manicomio è stato chiuso!

Il ‘68 regala a Basaglia anni «formidabili» (Capanna), un’atmosfera dalla quale anche la lotta al manicomio trova nutrimento, perché non c’è niente che appare invincibile e anche l’impossibile appare possibile….

E allora è venuta la voglia di rompere tuttole nostre famiglie, gli armadi, le chiese, i notaii banchi di scuola, i parenti, le "centoventotto"trasformare in coraggio la rabbia che è dentro di noi.

E tutto che saltava in ariae c'era un senso di vittoriacome se tenesse conto del coraggiola storia (Gaber).

Il ‘68 e la psichiatria in Italia: è avvenuto uno «scambio»?

* Il «potere», il «sistema» sacrifica il manicomio

* Per salvare la psichiatria e la società dalla radicalità che la critica filosofica e politica di Basaglia porta ai loro fondamenti.

Un compromesso che, infondo, è vincente rispetto a quello avvenuto in altri settori.

E’ possibile versare il «vino nuovo» della nuova psichiatria, negli «otri vecchi» di una società che è ritornata a chiudersi dopo la parentesi degli anni ‘60 e ’70?

E oggi, parafrasando il verso di una canzone di Claudio Lolli, «l’Italia non vuole

più bene ai matti?»

«Ho parlato del “prima di Basaglia”, sarebbe bello poter parlare oggi di un nuovo “prima” di sconvolgimenti positivi, di movimenti comparabili a quelli di allora, che imposero alle classi dirigenti grandi riforme nel campo del lavoro, della salute, della scuola, della vita associativa. Ma così non è...»

Goffredo Fofi

Rivista Sperimentale di Freniatria, 2018

La rubrica «Pensieri sparsi» sulla rivista on-line «Pol. it – Psychiatry online Italia»

1. Inventare l’istituzione. Il “caso Trieste” nell’evoluzione della psichiatria italiana della 180, 2/7/16.2. Fare e pensare… ancora. 20 anni dalla scomparsa di Dario De Martis, 22/9/2016.50 anni di «Corpo e istituzione». Parte I: Basaglia e Genova, 20/3/17; . Parte II: Il corpo e il serpente, 27/3/17; Parte III: Deistituzionalizzazione, 3/4/17.3. «Che cos’è la psichiatria»? 50 anni dopo. Parte I. Gorizia e Parma, 28/5/17; Parte II. Lavoro, psicoterapia, istituzione, 6/6/17; Parte III. Tutta un’altra storia, 17/6/17; Parte IV. E oggi?, 27/6/17.4. Teatro e deistituzionalizzazione. Intervista con Horacio Czertok (Parte I, 8/7/17; Parte II , 27/7/17).5. «L’istituzione negata». 50 anni dopo, è ancora da lì che dobbiamo ripartire, Parte I, 1/4/18; Parte II, 30/6/18.6. Recensione di «Il dottore dei matti. Una biografia di Basaglia» di Oreste Pivetta, 30/4/18.7. Asili della follia. Parte di qui il ciclo storico di 180x40 a Genova, POL. it, 3/5/18.Gorizia 1961. Con Antonio Slavich, là dove tutto ebbe inizio, 9/6/18.