Post on 27-Jun-2015
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La cooperazione sociale - fondamentali
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L’articolo 45
L’articolo 45 sancisce che: "la Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e ne favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli il carattere e le finalità".
In un periodo storico come il nostro caratterizzato dal venir meno di certezze dal mondo del lavoro l'idea di cooperativa può essere una proposta credibile e vincente e può riaprire per i giovani opportunità di collocazione nel lavoro.
MA E’ MOLTO DURA!!!!!!
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L’alleanza cooperativa internazionale. DEFINIZIONE 1995
Una cooperativa è un’associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i loro comuni bisogni e aspirazioni di tipo economico, culturale e sociale attraverso un’ IMPRESA di proprietà condivisa e controllata democraticamente
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L’alleanza cooperativa internazionale. VALORI
Le cooperative sono basate sui valori della mutualità dell' autoresponsabilità, della democrazia, dell' eguaglianza, dell' equità e solidarietà.
Secondo le tradizioni dei propri padri fondatori, i soci delle cooperative credono nei valori etici dell' onestà, della trasparenza sociale dell' attenzione verso gli altri.
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Alleanza cooperativa internazionale. PRINCIPI
Principio: 1° Adesione libera e volontaria2° Principio: Controllo democratico da parte dei
soci3° Principio: Partecipazione economica dei soci4° Principio: Autonomia ed indipendenza dei
soci5° Principio: Educazione, formazione ed
informazione6° Principio: Cooperazione tra cooperative7° Principio: Interesse verso la comunità
Differenze tra una cooperativa e una società di capitali
1. “Una testa, un voto”
2. Scopo è soddisfare i bisogni dei soci, del territorio, delle future generazioni
3. I soci sono solo gestori
4. Si finanzia con riserve indivisibili e prestito sociale
5. La maggior parte degli utili va a riserva (NO PROFIT)
1. Azionisti contano per il capitale investito
2. Scopo primario è produrre profitto per gli azionisti
3. Gli azionisti sono i proprietari
4. Si finanzia con capitale di rischio e obbligazioni
5. Gli utili sono ripartiti tra gli azionisti
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Sintesi principali caratteristiche
Una testa un voto La porta aperta La contribuzione economica dei soci La non ripartizione degli utili L’ indivisibilità delle riserve Interegenerazonalià Imprese vere Con obblighi di bilancio, fiscali, lavorativi Vincolate da uno Statuto e da Regolamenti Controllate sulla coerenza ai principi e ai
valori
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Economia sociale…
Onlus• La cooperazione• Il volontariato• Le associazioni• Le Fondazioni• Le ong
Pubbliche Amministrazioni Imprese for profit
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COME FUNZIONA UNA COOPERATIVA Gli organi di una cooperativa
Assemblea dei Soci-Il socio Consiglio d’ Amministrazione Presidente Collegio Sindacale
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Assemblea dei Soci-Il socio
IL SOCIO DEVE CREDERE AI PRINCIPI E VALORI COOPERATIVI NON E’ OBBLIGATO A DIVENTARE SOCIO…
PARTECIPA ALL’ ASSEMBLEA DEI SOCI E VOTA IL BILANCIO…SE PARTECIPA
L’assemblea dei soci ha il compito principale di indirizzare l’attività della società, approvare il bilancio preventivo e consuntivo, eleggere le cariche sociali.
Per la natura delle decisioni che può prendere, è definito l’organo sovrano.
Ogni socio ha un voto, qualunque sia la quota di capitale sottoscritto, l’unica eccezione è rivolta alle persone giuridiche
socie, cui l’atto costitutivo può attribuire fino a 5 voti.
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LE COOPERATIVE SOCIALI
Nascono a metà degli anni 70 generando un fenomeno che è stato riconosciuto nel 1991 con la realizzazione della legge 381 che all’ art 1 che ne definisce l’ identità: “le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l’ interesse generale della comunità alla promozione umana e all’ integrazione sociale attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi o lo svolgimento di attività diverse – agricole industriale commerciali o di servizi finalizzate all’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate”
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Le Cooperative sociali-la legge 381
Le cooperative sociali sono una speciale categoria di cooperative, caratterizzata dal fatto di "perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso:• a) la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi;• b) lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di
servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate". Questa è la definizione che dà l'articolo 1 della Legge 8/11/1991 n°
381, http://it.wikipedia.org/wiki/Cooperativa_sociale la quale disciplina le cooperative sociali e alla quale occorre fare riferimento per conoscere gli specifici obblighi e divieti (art. 3) cui queste cooperative sono sottoposte e che ne giustificano il particolare regime tributario (art. 7).
La stessa legge disciplina la figura del socio volontario (art. 2) e del socio svantaggiato (art.4) e prevede convenzioni (art.5) stipulabili tra Enti pubblici e cooperative sociali. Le cooperative sociali che rispettino la normativa della Legge 381/1991 sono ONLUS di diritto. Sono inoltre sempre considerate ope legis cooperative a mutualità prevalente.
LA 381, LEGGE quadro è STATA RECEPITA NEGLI ANNI SUCESSIVI DALLE LEGGI REGIONALI
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Le cooperative sociali. Caratteristiche
Le cooperative sociali (principalmente cooperative di lavoro) in relazione alla legge 381 del 1991 possono essere:
Cooperative di tipo a Cooperative di tipo b Cooperative a scopo plurimo Consorzi
• Altre cooperative…
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Le cooperative sociali di tipo a
Gestiscono servizi socio-sanitari-educativi-assistenziali atttraverso il lavoro di lavoratori (quasi tutti soci) che dispongono di adeguate qualifiche professionali (Assistenti ed educatori in particolare) costantemente formati e regolarmente retribuiti attraverso il Contratto di lavoro delle cooperative sociali.
I servizi sono rivolti per lo più ad anziani, disabili, minori in difficoltà, prima infanzia, salute mentale e dipendenze patologiche
Operano in strutture residenziali o semiresidenziali, a domicilio nel tempo libero o… “in strada”
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Le cooperative sociali di tipo b
Svolgono attività diverse dalle coop di tipo a in particolare negli ambiti agricolo, industriale, commerciale o di servizi, attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Si considerano persone svantaggiate • gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, • i soggetti in trattamento psichiatrico, • i tossicodipendenti, • gli alcolisti, • i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, • i condannati ammessi alle misure alternative alla
detenzione Almeno il 30% dei LAVORATORI devono essere
persone svantaggiate
Numeri delle cooperative sociali in Er
Numeri delle cooperative sociali in Er
Numeri delle cooperative sociali in Er
Punti deboli
• Eccessiva dipendenza dalle P.A.• Bassa redditività e scarsi capitali• Ccnl • Frammentazione e autoreferenzialità
Punti forti
• Imprese vere. No profit. Cooperative• Efficiente e meno costose• Flessibilità organizzativa gestionale
(personale, controllo di gestione)• Adesioni a reti• Agevolazioni fiscali (Irap, Iva, Utili)• Ccnl
Welfare in er
Forte tradizione nel disporre di servizi sanitari, sociali,assisistenziali,socio sanitari, educativi
Coesione sociale-sviluppo economico Innovazione: accreditamento-gare d’
appalto
22
Il mercato regionale: parametri economici
Anziani e disabili
1.100
600
320
300
250 Badantato
Assegni accompagnamento
FRNA
Contributo privato
Comuni-Ctss
2.000-2.500 milioni
190
9696
190
Comuni
Famiglie
Infanzia e nidi
§ 286 milioni
Più 3 milioni/anno di
voucher regionali per 3
anni, …
Salute mentale e dipendenze patologiche
§ 420 milioni
Regione Salute Mentale - SSN
Regione Piano attività Salute Mentale - SSN
Regione Dipendenze Patologiche - SSN
Regione Convenzioni con sanità privata
Utenti
23841
75
35
5
10
§ 420 milioni
§ 60 milioni a strutture
residenziali sociali-sanitarie :
2/3 salute mentale
1/3 dipendenze patologiche
36,80
5,140,86
§ 42,8 milioni
36,8
5,14 0,86
Minori in difficoltà
Comuni
24
18
24
18
Disagio sociale e immigrazione
Comuni
3 (2,8-3,4) § miliardi di
euro
3 (2,8-3,4) § miliardi di
euro
§ 42 milioni
(Milioni di euro)
IL QUADRO NAZIONALE. La dinamica del finanziamento dei fondi statali in area sociale. Proiezione al 2013.
FONDI NAZIONALI AREA SOCIALE 2008 2009 2010 2011 2012 2013Fondo nazionale poltiche sociali 929,3 583,9 435,3 275,3 70,0 44,6 Fondo politiche famiglia 346,5 186,6 185,3 52,5 52,5 31,4 Fondo servizi socio-educativi prima infanzia 100,0 100,0 - - - - Fondo pari opportunità 64,4 30,0 3,3 17,2 17,2 17,2 Fondo non autosufficienze 300,0 400,0 400,0 - - - Fondo servizio civile 299,6 171,4 170,3 113,0 113,0 113,0 Fondo politiche giovanili 137,4 79,8 94,1 13,4 13,4 10,6 Fondo inclusione immigrati 100,0 100,0 - - - - Fondo per l'affitto 205,6 161,8 143,8 33,5 33,9 14,3
TOTALE 2.482,8 1.813,5 1.432,1 504,9 300,0 231,1
20132012
2011
2010
2009
2008
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
Lavoro e welfare (servizi socio-sanitari educativi-assistenziali)
Dipendenti Asp 4.500 Dipendenti P.A Cooperatrici sociali 40.000
• 90% in “produzione” 10% in “ufficio” Assistenti familiari 120.000
Il lavoro nelle coop sociali
Breve storia del Ccnl. Il lavoro è condizionato
• Dalle condizioni date dalle Pubbliche Amministrazioni
• Dalla dimensione organizzativa della cooperativa sociale
Modalità d’ accesso nelle coop sociali• Curriculum, colloqui, ecc
Il lavoro sociale
Breve storia• Ancora oggi poco riconosciuto come un
lavoro vero per l’ assenza di Lea (livelli essenziali di assistenza), schiacciato dalle professioni sanitarie e dal volontariato.
• Si afferma a metà degli anni 70 grazie alle cooperative-imprese sociali (ccnl, percorsi formativi, titoli)
Prospettive del lavoro sociale e delle coop sociali
Le motivazioni che sostengono la scelta• Affermazione dei diritti degli utenti• Sapere, saper fare saper essere
Essere socio – essere lavoratore COMUNICARE E VALORIZZARE IL
VALORO DEL LAVORO SOCIALE