I disturbi del comportamento: come intervenire a scuola ? Federica Fini Psicologa U.O. di...

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I disturbi del comportamento:

come intervenire a scuola ?

Federica Fini

Psicologa

U.O. di Neuropsichiatria – Zona 9 ASUR Macerata

PROFILO COGNITIVO E COMPORTAMENTALE DAI BAMBINI CON DDAI – ADHD

1. Deficit delle funzioni esecutive (scarsa pianificazione, perseverazioni, inefficace senso del tempo, difficoltà di inibizione, deficit nell’uso di strategie)

2. Deficit motivazionale (ogni attività diventa subito poco interessante)

3. Difficoltà ad aspettare (l’educazione non ha consentito di apprendere a posticipare una gratificazione o l’inizio di un’azione)

4. Bassa tolleranza alla frustrazione

5. Comportamento determinato dalle contingenze ambientali

6. Difficoltà di autocontrollo emotivo

7. Difficoltà ad autoregolare l’impegno

8. Difficoltà di controllo fine - motorio (difficoltà nell’implementazione degli schemi motori, alti tempi di reazione, scadente calligrafia)

9. Difficoltà a seguire le regole di comportamento

10. Scarse abilità di problem-solving

11. Comportamenti non diretti verso uno scopo preciso

12. Iperattività motoria (allo scopo di creare situazioni nuove e stimolanti)

13. Impulsività (l’incapacità ad aspettare il momento giusto per rispondere)

14. Disattenzione (l’interesse è rivolto agli stimoli salienti, il deficit è soprattutto nel controllo dell’attenzione)

La maggioranza di alunni con deficit di attenzione/iperattività presenta un deficit di prestazione, determinato anche da scarse abilità di problem-solving.

Qual è la distinzione tra deficit di prestazione e deficit di abilità?

• Gli alunni che presentano un deficit di abilità non possiedono i requisiti necessari per apprendere adeguatamente certe abilità (v. Disturbi di lettura, di scrittura e di calcolo), anche con un insegnamento individualizzato specifico.

• Gli alunni che manifestano un deficit di prestazione hanno le basi per poter apprendere, però esistono altre cause che non consentono loro di esprimere il loro potenziale di apprendimento (problemi attentivi, stile impulsivo, scarsa motivazione, atteggiamenti provocatori e oppositivi).

QUALI SONO I COMPORTAMENTI CHE PRODUCONO UN DEFICIT DI PRESTAZIONE DEGLI ALUNNI CON IPERATTIVITÀ?

• La minore quantità di tempo utilizzato per lo svolgimento delle attività proposte dall’insegnante (scarso orientamento al compito).

• Il numero inferiore di risposte positive alle istruzioni dell’insegnante (scarsa compliance).

• Inferiore quantità e qualità di lavoro svolto.

L’80% dei ragazzi con deficit di attenzione/iperattività raggiunge scarse prestazioni e molto spesso abbandonano la scuola prematuramente

PERCHÈ I RAGAZZI CON DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ FALLISCONO NEI COMPITI COMPLESSI?

• Non sono in grado di utilizzare proficuamente le loro risorse (scarse abilità di gestione dello sforzo)

• Non riescono ad utilizzare le strategie di apprendimento che già conoscono (deficit metacognitivo)

• Presentano un deficit di esecuzione che si manifesta con: scarse abilità di problem-solving, debole mantenimento dell’impegno, difficoltà di inibizione, povere abilità di pianificazione e organizzazione, impulsività

E QUALI SONO I COMPITI PARTICOLARMENTE DIFFICILI ?

• I lavori molto lunghi, anche se sono semplici e comprensibili

• I compiti che richiedono abilità organizzative

• Prendere appunti

• Le prove di comprensione del testo scritto (a causa di problemi linguistici e di inibizione dei dati superflui)

• Le produzioni scritte (a causa di problemi linguistici e di problem-solving)

• Lo studio di materie da esporre oralmente

• Le interrogazioni che richiedono la formulazione di discorsi articolati ed esaustivi

Il trattamento nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività

(DDAI)

L’importanza di un intervento

MULTIMODALE

Deficit neuropsicologici e cognitivicambio rapido da un compito all’altro

(set-shift)memoria di lavoro controllo delle risposte impulsivepianificazione delle azionimonitoraggio della prestazionemantenimento dell’attenzione uditiva

Problemi comportamentali

Difficoltà di controllo motorioScarsa autoregolazione delle

emozioniDifficoltà di mantenimento di buone

relazioni socialiScelte impulsiveComportamenti non orientati al

compito

Sintomi primari e problemi Sintomi primari e problemi associatiassociati

Sintomi primari (terapia farmacologica): Disattenzione, Iperattività, Impulsività

Problemi associati (terapia psico-sociale): Socializzazione, Interazione genitori-figlio,

difficoltà di apprendimento, gestione delle emozioni, comorbidità (ansia, depressione)

Terapia MultimodaleTerapia Multimodale Farmacologica

Economica, di efficacia dimostrata, no effetti a lungo termine

Terapia Psicologica e intervento educativo (TPE) Training Metacognitivo con il bambino Parent Training Teacher Training

E’ integrativa, insegna abilità e può produrre risultati mantenibili nel tempo

Il bambino DDAI e la Scuola

L’intervento a scuola per il L’intervento a scuola per il DDAIDDAI

1. Predisposizione di un ambiente facilitante

2. Gestione delle lezioni3. Gestione del comportamento4. Approccio metacognitivo5. La gestione dello stress

dell’insegnante

La gestione del La gestione del comportamentocomportamento

Il monitoraggioL’osservazione e l’analisi

funzionale del comportamentoL’uso di gratificazioni e punizioniIl time-out

L’approccio metacognitivoL’approccio metacognitivo

Problem-solvingGestione delle emozioniAutostimaAttribuzioni

IL BAMBINO NON RIESCE A REGOLARE:

LA SUA CAPACITA’ DI CONCENTRAZIONE E DI ATTENZIONE SOTENUTA IL PERCORSO DI PIANIFICAZIONE

E SOLUZIONE DEI PROBLEMI

IL LIVELLO DI AUTOSTIMA

IL COMPORTAMENTO CON GLI ALTRI

IL COMPORTAMENTO MOTORIO

LA TENDENZA A DARE UNA RISPOSTA

PRECIPITOSA E IMPULSIVA

LA CAPACITA DI RIPSONDERE

IN MODO POSITIVO A CERTE EMOZIONI

IL LIVELLO DI MOTIVAZIONE, LA FIDUCIA NELL’IMPEGNO

E NELLO SFORZO

Cosa può fare la scuola per il bambino DDAI Predisposizione di un contesto facilitante Organizzazione della classe e dei tempi di

lavoro Organizzazione del materiale Organizzazione del lavoro scolastico Attività pianificate nel tempo libero o nelle

situazioni di transizione Approccio al compito e la struttura della

lezione Il coinvolgimento della classe (tutoraggio,

apprendimento coperativo)

Presupposti alla valutazione funzionale dei comportamenti

problema:

• Il comportamento problema svolge una funzione specifica

• Il comportamento problema ha un intento comunicativo

• Il comportamento problema si coprrela agli eventi che lo precedono e lo seguono e non si manifesta casualmente , ma può avere lo scopo di controllare l’ambiente

• Un solo comportamento problema può avere molteplici funzioni

Le funzioni dei comportamenti problema

Funzione di fuga: Il comportamento viene messo in atto per interrompere un’attività spiacevole o sgradita ed è mantenuto dal rinforzo negativo

Le tipologie di RINFORZI

Rinforzi tangibili: consistono in premi materiali.

Rinforzi sociali: sono manifestazioni di approvazione e affetto quali complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc..

Rinforzi simbolici: consistono in bollini o gettoni che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o danno diritto a qualche forma di rinforzo dinamico.

Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia.

Rinforzamento e token economy

BENE COSI’ E COSI’ MALE

Rinforzamento e token economyGIORNO: Tempo seduto (MINUTI): Attività svolta: Numero

SMILE:

       

       

       

       

       

Errori nell’uso dei Rinforzi: Offrire enormi ricompense per un grande

miglioramento (es. ti compro una bici nuova se per 1 mese

non litighi con tuo fratello) Rinforzare un comportamento prima che sia

avvenuto (es. se adesso ti lascio uscire, devi promettere

che quando torni finisci gli esercizi) Promettere al bambino una ricompensa per far

cessare il suo comportamento oppositivo (es. se adesso smetti di fare i capricci e

cominci a lavorare, dopo potrai usare il computer)

I contratti comportamentali

Stesura cooperativa fra bambino e insegnante di un contratto con specifici accordi

Frutto di effettiva collaborazione (incremento di comprensione e motivazione a rispettare l’accordo)

Può includere più comportamenti

Comportamenti non multicomponenziali Richiesta commisurata alle effettive capacità del bambino (durata e frequenza) Le gratificazioni devono essere effettivamente motivanti e disponibili

Quando gli obiettivi sono acquisiti, il contratto va aggiornato o sostituito

CONTRATTO a

1) Chiedere di andare in bagno solo una volta all’ora;

2) Stare seduto per almeno 20 min.

3) Controllare che tutto il mio materiale sia nello zaino prima di uscire

Per ogni giorno in cui riuscirò a rispettare questi 3 punti, potrò scegliere un premio fra:

a) 15 min. di gioco al computer (dopo la mensa)

b) Possibilità di fare un disegno libero negli ultimi 15 min. di lezione

Io sottoscritto,mi impegno a mantenere questi accordi presi con i miei insegnanti:

CONTRATTO b……. Ogni volta che riuscirò a fare una delle cose elencate in questo contratto, riceverò un

punto da aggiungere a quelli già accumulati, fino a un tot. di 50 punti, equivalente a una giornata al luna-park con la mia famiglia.

Guadagno un punto ogni volta che:1) completo 2 schede di lavoro di It.2) faccio tutti i miei compiti a casa3) porto tutto il materiale 4) svolgo correttamente una pagina di operazioni

Ogni giorno ricorderò all’insegnante di segnare i punti sul cartellone; i miei genitori saranno avvertiti con comunicazione scritta ogni volta che raggiungerò 10 punti.

Conseguenze comportamentali amministrate a casa

Stabilire un contatto cooperativo con la famiglia permette di ottenere una serie di vantaggi:

Migliora la comunicazione scuola-famiglia (non centrata solo sui problemi) Rende le informazioni regolari e frequenti Il ruolo dei genitori non è solo punitivo

I genitori condividono e sostengono il lavoro fatto a scuola

Aumentano le informazioni al bambino sulla correttezza del suo comportamento Crescono tipi e quantità di gratificazioni La procedura a scuola viene snellita

Il costo della risposta

al comportamento negativo segue per il bambino la perdita di un privilegio o di un premio o di una

attività piacevole; è il “pagare pegno” del bambino per il proprio comportamento

Il costo della risposta deve essere: Proporzionale all’azione negativa Corredato da informazioni chiare Controllabile nella sua applicazione Comunicato o concordato in anticipo Non flessibile nella sua applicazione

E’ utile soprattutto per comportamenti negativi non gravi, specie in relazione allo scarso impegno (dire

bugie, disubbidire, non fare o terminare i compiti, rifiutarsi di svolgere o abbandonare un’attività,..)

CONTRATTO c……. Ogni volta che riuscirò a fare una delle cose elencate in questo contratto, potròscegliere un premio previsto; se non soddisferò

almeno uno dei punti, perderò la possibilità di fare la mia attività di lettura libera.

Posso guadagnare un premio se:1) completo 3 schede di It. corrette2) durante la ricreazione seguo le regole di comportamento della classe3) mi ricordo di bagnare le piante

Per ogni azione corretta potrò scegliere fra:a) Figurine colorateb) Un timbrino smile da mettere sul diarioc) Il turno per cancellare la lavagna

La punizioneQualsiasi evento, oggetto o comportamento che riduca

la probabilità che si ripeta il comportamento a cui viene applicata

Quando necessaria, deve essere: Spiacevole per il bambino Priva di aggressività Fonte di informazioni Psicologicamente neutra

ImmediataProporzionata alla gravità dell’azione

Facilmente applicabile ed inevitabile Legata al comportamento e con esso incompatibile

È sempre necessario fornire al bambino un’ alternativa per raggiungere gli stessi scopi

I costi e i rischi della punizione

• Insegnare modelli di comportamento aggressivo

• Danneggiare la relazione di aiuto

• Produrre comportamenti di evitamento o adddirittura di rinforzamento del comp. problema – inizialmente

• Produrre ansia, disagio e disturbi emozionali

Grazie!!