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I COLORI DELLE EMOZIONILaboratorio di poesia

I ragazzi della II B Liceo Giuseppe Mazzini - Napoli

coordinato da Armida Parisi

I COLORI DELLE EMOZIONILaboratorio di poesia

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coordinato da Armida Parisi

I EdizioneMarzo 2018

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Cosa c’è di più impalpabile delle emozioni? Eppure sono proprio queste che incidono sulle nostre giornate, che ci sembrano cupe e noiose se siamo tristi ma diventano scintillanti quando ci sentiamo contenti. Dobbiamo alle emozioni la straordinaria varietà delle nostre vite che, altrimenti, sarebbero tutte irrimediabilmente ugua-li.Il fatto è che non sempre ne siamo consapevoli e molto spesso, soprattutto da adolescenti, non sappiamo neanche riconoscerle: ce le sentiamo dentro, che si agitano e ci confondono, questo sì, ma il resto ci sfugge. E il perché non riusciamo a spiegarcelo. Forse ci serve uno sguardo diverso.Uno sguardo poetico. Uno sguardo capace di dare forma e consistenza a quel nonsoché che ci abita, in modo da farcelo meglio comprendere e, perché no, anche dominare. È partito così, come una piccola sfida, il laboratorio di poesia con i miei quindicen-ni preferiti: gli studenti della II B del Liceo Mazzini di Napoli. Il lavoro si è svolto in quattro fasi. Come prima attività, ho preparato una decina di buste di colore diverso e ho proposto ai ragazzi di abbi-nare le cinque emozioni primarie – gioia, tristezza, disgusto, rabbia, paura – al colore che a loro avviso le rappresentasse meglio. Hanno ragionato parecchio fra loro prima di prendere una decisione ed è stato interessante osservare come, per giustificare la propria scelta, si siano sforzati di definire l’emozione, che, in questo modo, comincia-va a prendere consistenza e a diventare più familiare. Infine, la decisione è stata presa: per la gioia è stato scelto il colore giallo, per la tristezza il blu, il verde per il disgusto, il rosso e il viola rispettiva-mente per la rabbia e la paura. In seguito, ho spiegato che la nostra lingua è capace di raccontare le emozioni perché possiede le parole che riescono non solo a sollecitarle ma anche ad esprimerle. Tutti

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insieme, allora, hanno convenuto che esistono parole gioiose e parole tristi accanto a parole disgustose o arrabbiate e impaurite. Infine, ho presentato ai ragazzi una cinquantina di parole ritagliate dai titoli di giornale e ho chiesto loro di decidere in quale busta riporle: sicchè “amico” è andato nella busta gialla della gioia; “odio” in quella rossa della rabbia; “tempesta” in quella viola della paura e così via. Durante la seconda fase del lavoro i ragazzi sono stati invitati a pescare tre parole da una sola busta e ad associarle a un loro ricordo personale che hanno descritto brevemente su un foglio. Le parole “emozionate” hanno rappresentato, per ciascuno, la chiave che ha aperto lo scrigno della memoria e ha permesso di rivivere un momen-to particolarmente significativo della propria esistenza. La lettura ad alta voce di questi squarci autobiografici è stata un momento molto intenso di sincerità e condivisione di un vissuto non banale. La terza fase è stata dedicata alla scrittura poetica vera e propria. Prendendo spunto dal modello dell’haiku giapponese, ho proposto ai ragazzi di isolare nel proprio testo le parole più significative per poi utilizzarle in un componimento di tre versi, seguendo lo schema fisso di 7 - 5 - 7 sillabe. Si è trattato di un lavoro piuttosto complesso, perché richiede una notevole ricchezza lessicale che i ragazzi non possiedono ma che hanno provato a incrementare con l’uso del voca-bolario. Lo hanno affrontato con grande entusiasmo e molta serietà, senza tralasciare la fatica nel trovare la soluzione di non semplici problemi metrici. Nella quarta ed ultima fase, ho chiesto ai ragazzi di accostare al ricordo un’immagine concreta proveniente dal mondo della natura. Ancora una volta mi è stata utile la poesia giapponese: il tanka è un componimento di 5 versi che affianca una parte narra-

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tiva a una più descrittiva. Così, aggiungendo due settenari al loro haiku, i ragazzi hanno composto il loro primo tanka.Non è facile descrivere la soddisfazione che ho letto nei loro occhi: quelle piccole poesie erano davvero belle e le avevano scritte loro parlando di sé! Il mondo sembra diverso quando lo si osserva con occhi nuovi. È la poesia a donarli. E i miei ragazzi lo hanno capito: è stata una rivoluzione. Per coglierne fino in fondo la portata, non trovo di meglio che le parole di un racconto scritto da uno di loro, Mario: “Luca rimase quasi travolto dall’aver scoperto una cosa così grande e potente come la poesia. Da quel momento la finestra comin-ciò a mostrargli prati che, per ogni parola e lacrima versata, avevano un fiore in più. Scrisse e pianse, pianse e scrisse. E i fiori aumenta-vano. Dopo aver conosciuto la poesia, riuscì a manifestare le proprie emozioni e a liberarsi di grandi pesi che aveva dentro. Imparò anche a socializzare anche con le persone che non avevano i suoi stessi interessi. Quel ragazzo, che era chiuso e solitario, sarebbe diventato molto più aperto e simpatico così da ritrovarsi con tanti amici”. Ognuno di noi ha tanta bellezza dentro, basta solo avere lo sguardo profondo per osservarla e le parole per raccontarla.I miei poeti prefe-riti lo hanno capito. E nei loro versi hanno riversato tutta la sensi-bilità fragile della loro complicata adolescenza.

Armida Parisi

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PAROLE GIOIOSE

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Mi sei mancata

Era tra le mie bracciala strinsi forte

dopo averla sognata.Splendeva il sole d’estate

sulla sua pelle scura.

Francesca Alfano

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Genitori

E quegli abbracci caldidei genitori

mi rendono felice.Protetti dall’azzurro

stiamo insieme per sempre.

Alexis Agustin

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Due

Sei via da poco nonnotre mesi solo

sento la tua mancanza.Parlavamo di tuttonell’aria luminosa.

Lorenzo Cordua

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Sport

Non sei mai solosei la forza

della tua squadra.Circondato da voltidecisi e d’amicizia.

Raj Kumar de Pascale

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Amico

Col migliore amico mioandavamo ovunqueparlavamo di tutto.Pomeriggio limpido

nel fruscio delle foglie.

Ivan Del Giudice

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Futuro

Una notte sognandome in farmacia

un lavoro che cura.Il risveglio al mattino

con l’abbraccio del sole.

Chiara Esposito

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Cinema

Un viaggio in quel bel mondodi Cinecittà

ovunque c’erano ciak.Con le scene e i paesaggidentro finzione e realtà.

Alessia Evangelista

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Ritmo

Gli occhi nel gran concertoluccicavano

circondati dal ritmoIl naso congelato

nella notte stellata.

Lidia Fontanella

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Fenice

Prima giocavo a calciomi infortunai

e poi mi riscattai.La coppa e la medaglia

serata di libertà.

Alessandro Giobbe

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Calcio

Il cortile, un pallonee i miei amici

solo questo mi basta.Un quadrato d’azzurro

m’illumina la testa.

Jathushan Gunaratnam

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Ricordo

Quando mi risvegliai lìin ospedale

vidi gli occhi che amavo.Dietro, il sole raggiantein un cielo splendente.

Andrea Iervolino

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Storie

Ricordo il mio sorrisola mia passioneera leggere libri.

Il sole mi accecavacon il mare splendente.

Sara Landolfi

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Schnipper

Immensi i dolorile sofferenze

per cui si lamentava.Ed una brezza estiva

la sua luce rapiva

Mario Mandile

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Motori

Stupito fui alloradalle macchine

una fonte di libertà.Con papà il caloredel sole sulla pelle.

Emanuele Nacar

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Nulla

E avevano altre ideedisapprovavo

con loro non ci stavo.Vasta landa sterile

dentro il fruscio del vento.

Luca Petrosino

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Estate

«È stata una vacanzada sogno per me»

disse un mio caro amico.Mentre guardando il mare

sentivamo i suoi odori.

Marco Pezzella

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Vacanza

Capodanno diversoin America

insieme alla famiglia.Cielo pieno di stellecon aria Natalizia.

Ludovica Piccirillo

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La Danza

Da piccola danzavosulle mie gambe

libera e sorridente.Intorno girasoli

con la brezza leggera.

Fabiana Riso

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Napoli

Karim dice buongiornoin nuova scuola

insieme coi ragazzi.Tempo di primaverac’è un aereo nel sole.

Karim Sabbagh

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Nonna

Ci demmo un abbracciol’ultimo nostro

con le note antiche.Nell’urlo del ventoun boato di tuono.

Fulvio Sica

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Adolescenza

Quando incontravo luivergogna rossa

unica mi rendeva.La luce della lunaci illuminava i visi.

Simona Stefanelli

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PAROLE ARRABBIATE

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Litigammo quel giorno.Le parolacce

sono un calcio sul cuore.Le antenne sui palazzi

ferita alle nuvole.

Emanuele Nacar

Fratello

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Quell’ingiusta sconfittafu la scintilla

di una violenta rissa.La tempesta rendeval’atmosfera scarlatta.

Lorenzo Cordua

Alla partita

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Tradito, pugnalato,abbandonato,

notti insonni passai.Le nuvole infiammate

scatenano uragani.

Ivan Del Giudice

Sangue

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Il bracciale buttato.Fuoco negli occhi:era del caro nonno.

Un vulcano infiammatoin un deserto vuoto.

Alessandro Giobbe

Ultimo ricordo

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Quando sono obbligatodivento pazzo

nessuno può fermarmi.Pian piano il sole cala

un’ala lo ferisce.

No

Jathushan Gunaratnam

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Fu colpa di mia madrec’ero riuscito

mi buttò il biglietto.Ma le fiamme roventi

bruciano i desideri.

Andrea Iervolino

Scommesse

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Che tu possa morire.Via dalla stanza.

Ti strangolo… ti uccido!E una saetta ardentesquarciava l’oscurità.

Via

Luca Petrosino

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Il litigio tra amicisenza motivo

provocò gran dolore.Come dentro le fiammesenza una via di fuga.

Marco Pezzella

Contro

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Il ladro lo derubalui dice “scemo”

ma quello sputa e scappa.Il caldo era asfissiantesulla strada di Beirut.

Il criminale

Karim Sabbagh

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Schiantato contro un muroin volto rotto

e demolito dentro.Come dopo un incendio

il vuoto nel silenzio.

Fulvio Sica

Bullismo

42

Dopo tanto lavoroda quel giudizio

il disprezzo fu tanto.Le foglie cadevano

gocce di sangue vivo.

Simona Stefanelli

Collera

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PAROLE IMPAURITE

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Tempesta

Sotto le mie copertel’inquietudine

dei pirati non va via.Nella notte i fulmini

agitano fantasmi.

Alexis Agustin

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Azzardo

Le parole di papà:vizio del gioco

un rischio che spaventa.Scesero le tenebre

su quella cupa sera.

Lorenzo Cordua

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Attesa

La fine che non giunge,e il dolore

che mi sta uccidendo.Una tempesta avvolgela lunga strada vuota.

Ivan Del Giudice

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La promessa

Test di matematicavoglio il successoansia di deludere.

Vedo pioggia incessantesorge un arcobaleno.

Alessandro Giobbe

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Falsa amicizia

Un profondo rapportosolo con te avrò

ma non durerà molto.La pioggia e i fulminiscatenavano l’inferno.

Jathushan Gunaratnam

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Buio

Nel buio della stanzal’ombra del mostroaspetta nell’angolola bambina piccoladalle spalle minute.

Lidia Fontanella

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Paura

Stupido dittatoreio e gli amici

ti lasciammo perdere.Pioggia incessante finì

sorse un sole splendente.

Andrea Iervolino

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Malore

Malattia del corpodistrugge meno

di quella dell’anima.Ma il cuore resiste sel’anima è molto forte.

Emanuele Nacar

54

Buio

Vuoto dell’oscurità,terrorizzato,

qualcuno mi osservava.Mille occhi luccicano

nell’oscura pineta.

Luca Petrosino

55

Terrore

«C’è qualcuno lì dietro?»chiesi allarmato

nel buio all’ombra tetra.In una grotta freddavidi una belva ostile.

Marco Pezzella

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La guerra

Noi siamo una famigliac’è morte in stradala follia dell’Isis.

Le case bombardatecielo nero di fumo.

Karim Sabbagh

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La morte

Lui mai mi abbandonavapresto si ammalò

perderlo mi angosciava.Gli alberi morivanol’oscurità avanzava.

Simona Stefanelli

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PAROLE DISGUSTOSE

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Amici

Il dolore recatocolpì l’anima:

mi avevi tradito!E un lungo temporalescrosciò ininterrotto.

Alessandro Giobbe

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Merito

Quell’esame di terzaottimi voti

non fui valorizzato.Un pesce nella retesenza via di uscita.

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Jathushan Gunaratnam

Lorenzo Cordua

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Falsità

È un amico subdolocuore trafitto

Peppe mi ha lasciato.Una palude lercia

è verdastra e fetida.

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Mal d’auto

Viaggio nauseante,ben sette volte

lo stomaco mi chiamò.La soffocante luce

del sole mi strozzava.

Mario Mandile

Repulsione

A causa del litigiodisprezzo enorme

sguardi non ricambiati.Un muro a separarciduro e indistruttibile.

Marco Pezzella

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PAROLE TRISTI

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Apong

I brividi che sentoormai da tempo

mi percuotono dentro.Una bufera e via

addio mia “apong” nonna.

Alexis Agustin

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Non sei qui

Solo lacrime amareti lascio andare

sto gridando il tuo nomementre cade la pioggia

assieme al nostro mondo.

Francesca Alfano

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Mia stella

Questo lo dedico a temio caro nonno

era che tu non ci sei più.Il buio mi avvolge e

mi porta lì giù con sé.

Federica Cavallo

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Voci

Noiosa, triste vita,sussurri, grida

ogni dannato giorno.Nera, fredda forestain una oscura notte.

Ivan Del Giudice

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Addio

La sua partenza lasciòdentro me un vuoto

che mi addolorò tanto.Come le gocce d’acqua

incidevano i vetri.

Chiara Esposito

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Mamma

Proprio quando mi sveglioanche se è l’alba

e vedo qualche fotoio guardo all’orizzonte.

Il sole ricorda te.

Alessia Evangelista

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Solitudine

Una partita a calciotutto perfetto

ma io rimasi solo.C’era un sole splendentema poi cadde la pioggia.

Andrea Iervolino

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Rimorso

Lancinanti rimorsi,dei parassiti

mi mangiano il cuore.Il vento soffia fortel’uragano si scatena.

Sara Landolfi

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Tormento

Il suo essere bugiardae incoerente

inflisse a me dolore.Come la fitta pioggianelle sere d’inverno.

Ludovica Piccirillo

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Giudizi

Critiche ricevutequando ero bimba

ormai incancellabili.Le nubi incombevanoin una sera d’inverno.

Fabiana Riso

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Lacrima

Scivolano sul visomentre te ne vai

stringendo altre mani.I miei occhi nuvoleche portano diluvio.

Fulvio Sica

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Sei mesi

Sorriso ormai sbiaditocosì il ricordo

di un “noi” ormai finito.In una notte spogliale nuvole piangono.

Simona Stefanelli

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Sommario

Parole gioiose..............................................

Parole arrabbiate......................................

Parole impaurite.......................................

Parole disgustose.......................................

Parole tristi...............................................

Composizione Grafica e Stampa presso

www.therapoint.it

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Forse ci serve uno sguardo diverso.Uno sguardo poetico. Uno sguardo capace di dare forma e consistenza a quel nonsoché che ci abita, in modo da farcelo meglio compren-dere e, perché no, anche dominare.È partito così, come una piccola sfida, il laboratorio di poesia con gli studenti della II B del Liceo Mazzini di Napoli. Ne sono nate queste piccole poesie. Davvero belle, soprattutto perché le hanno scritte loro parlando di sé. Ognuno di noi, del resto, ha tanta bellezza dentro. Basta solo avere lo sguardo profondo per osservarla e le parole per raccontarla. Questi ragazzi lo hanno capito. E nei loro versi hanno riversato tutta la sensibilità fragile della loro complicata adolescen-za.

Armida Parisi

Raccolta di poesie di Alexis Agustin, Francesca Alfano, Federica Cavallo, Lorenzo Cordua, Raj Kumar de Pascale, Ivan Del Giudice, Chiara Esposito, Alessia Evangelista, Lidia Fontanella, Alessandro Giobbe, Jathushan Gunaratnam, Andrea Iervolino, Sara Lan-dolfi, Mario Mandile, Francesco Mussolino, Emanuele Nacar, Luca Petrosino, Marco Pezzella, Ludovica Piccirillo, Fabiana Riso, Karim Sabbagh, Fulvio Sica, Simona Stefanelli.