Post on 31-Jan-2021
HUMAN COMPUTER INTERACTION:
Rendere accessibile la valutazione cognitiva.
Tesi di laurea in Psicologia Cognitiva Applicata
Presentazione di Tarabelloni Giulia
VALUTAZIONE COGNTIVA
PIANI RIABILITATIVI
PROBLEMA!
Non tutti gli utenti possono essere valutati.
DISABILITÀ MOTORIA
Obiettivo:
REALIZZARE UN ADATTAMENTO
DI PROVE COGNITIVE E
VALUTARNE IL CARICO
COGNITIVO RICHIESTO
RISPETTO AL COMPITO
CARTACEO.
Come renderlo possibile?
IL PUNTATORE OCULARE
- Keller et al. (2015)
Kaufman Brief Intelligence Test
Il Kaufman Brief Intelligence Test (Kaufman & Kaufman, 2004; ad.it. Bonifacci & Nori, 2016) è un test breve di
intelligenza che misura abilità verbali e non verbali, viene utilizzato con gli individui dai 4 anni ai 90 anni d’età.
Il KBIT 2 si articola in 3 subtest:
COMPONENTE
VERBALE:
- INDOVINELLI
- VOCABOLARIO
COMPONENTE NON
VERBALE:
- MATRICI DI
RAVEN
SUBTEST DEL
VOCABOLARIO
ESEMPIO ITEM
METODOLOGIA
• 45 studenti universitari
• Metà del campione ha svolto prima la procedura multimediale, l’altra metà ha svolto prima la procedura cartacea.
• Prima di ogni procedura sono state valutate:
- Motivazione e umore;- Lateralizzazione emisferica;
- Ansia;
- Concentrazione.
• Dopo ogni procedura valutazione del carico cognitivo.
METODOLOGIA
KBIT 2 VERSIONE MULTIMEDIALE:
presentazione su puntatore oculare con risposte
mediante i soli movimenti oculari.
- Breve fase di addestramento: la calibrazione.
MetodologiaConfronto tra la versione cartacea e la versione
multimediale del KBIT 2
METODOLOGIA
Al termine dell’intera procedura sperimentale i partecipanti sono stati sottoposti a delle interviste per la raccolta di suggerimenti per
migliorare l’usabilità del puntatore.
User Experience
- Pensi sia stato facile utilizzare il puntatore oculare?
- Pensi fosse intuitivo utilizzare il puntatore oculare oppure hai
avuto bisogno di troppe istruzioni?
- È stato facile prendere confidenza con il puntatore oculare?
- Hai incontrato qualche difficoltà nell’uso del puntatore?
Quali?
Risultati
• Correlazione positiva tra il QI composito del KBIT multimediale e il KBIT cartaceo (r =.7; p =.001)
• Altrettanto forte la correlazione tra i punteggi nelle due versioni delle scale di vocabolario (r =.73; p = .001) e non verbale (r =.67; p =.00)
• L’effetto ordine delle prove ha un effetto significativo sui punteggi della scala verbale F(1)= 84,04; p =.018 e non verbale F(1)= 423,2; p =.001
Conclusioni
I risultati inducono a pensare che non ci siano differenze dal punto di vista clinico fra la procedura cartacea e la procedura multimediale, tuttavia la procedura multimediale risulta più faticosa.
Verranno raccolte informazioni per migliorare l’usabilità del puntatore oculare e le ricerche future permetteranno di sperimentare questa procedura con utenti affetti da sclerosi laterale amiotrofica che possono incorrere in una condizione clinica di demenza per cui è richiesta dai servizi sanitari una valutazione cognitiva.
Esempio di valutazione cognitiva tramite
l’utilizzo di un puntatore oculare.
Grazie per l’attenzione!