Hans Urs von Balthasar

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Anno pastorale 2012-13 Parrocchia Sant' Antonino Martire di Castelbuono (PA) Parroco Don Mimmo Sideli Ciclo di conferenze "I Maestri del sospetto e i Testimoni della fede" tenuto da P. Filippo S. Cucinotta, OFM; docente di Teologia orientale della Pontificia Facoltà Teologica "San Giovanni Evangelista" di Palermo Incontro su Hans Urs von Bathasar

Transcript of Hans Urs von Balthasar

comunità parrocchiale “S. Antonino Martire” Castelbuono

Anno pastorale 2012-2013

stanno alla porta e bussano 

In dialogo con i maestri del sospetto

e i testimoni della fede

i maestri del sospetto e i testimoni della fede

27/10 B. Russell, Perché non sono cristiano24/11 B. Croce, Perché non possiamo non dirci

“cristiani”

15/12 P. Odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani

26/01 E. Drewermann, I funzionari di Dio16/02 R. Guardini, L’essenza del cristianesimo16/03 H.U. von Balthasar, Solo l’amore è

credibile20/04 K. Rahner, Corso fondamentale sulla fede25/05 J. Ratzinger, Introduzione al cristianesimo

i maestri del sospetto e i testimoni della fede

Hans Urs von Balthasar(1905-1988)

L’ultima “spiaggia” dell’Occidente

I trascendentali in quanto questione filosofica

uno vero buono bello

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

morale

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

etico

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

uno vero buono bello

il problema politico

il problemadella

conoscenza

ilproblema

etico

il problemaestetico

molti falso cattivo brutto

I trascendentali in quanto questione teologica

uno vero buono bello

La Chiesa e le Chiese

Dogma ed Eresia

Etica e Morale ?

molti falso cattivo brutto

La nostalgia del bello

Giovanni Paolo II

In questa inquietudine creativa, batte e pulsa ciò che è più profondamente umano:

la ricerca della verità,

l’insaziabile bisogno del bene,

la fame della libertà,

la nostalgia del bello.

Hans Urs von Balthasar(1905-1988)

Elementi biografici

Nel 1928 si laurea in germanistica e filosofia a Zurigo con la tesi storia del problema escatologico nella letteratura tedesca moderna.

Nel 1929 è novizio nella Compagnia di Gesù.

Dal 1932 al 1936 studia teologia a Lione-Fourvière.

1936 sarà ordinato presbitero a Monaco.

Dal 1940

- si occupa della pastorale giovanile e accademica a Basilea;

- si dedica all’attività di conferenziere.

L’8 dicembre 1944 fonda con Adrienne von Speyr, della quale è confessore e direttore spirituale, l’Istituto secolare della Comunità di Giovanni.

Nel 1950 lascia l’ordine dei Gesuiti perché non gli si permette di seguire l'attività dell’Istituto da lui fondato.

La Congregazione per l’educazione cattolica gli vieta l’insegnamento negli Istituti e Università cattoliche.

Non è invitato al Concilio Vaticano II.

Papa Giovanni Paolo II lo crea cardinale [cardinale diacono di san Nicola in carcere], ma muore due giorni prima del concistoro.

Solo l’amore è credibile(or. 1963, trad. it. 1965)

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

Solo l’amore è credibile(or. 1963, trad. it. 1965)

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

Mi pare che questo libro parli di qualcosa di cui si è già parlato… Devo pensarci su. Forse dovrò leggere altri libri.

Come mai? Per sapere cosa dice un libro ne dovete leggere altri?

Talora si può fare così Spesso i libri parlano di altri libri.

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

UN LIBRO CHE PRECEDE

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

UN LIBRO CHE SEGUE

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

UN LIBRO CHE PRECEDE

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

Abbattere i bastioni (or. 1952, trad. it. 1966)

Esplicitamente dedicato a frantumare le mura della Chiesa nel mondo troppo chiusa alle istanze che le arrivavano dall’esterno.

La filosofia cristiana era ormai divisa dal nucleo vitale che l’aveva fatta nascere e, per questo, agonizzante:

“la verità è come la manna: non la si può conservare: oggi è fresca, domani è marcia.

Una verità che venga solo tramandata, senza essere nuovamente pensata a fondo, ha perso la sua forza vitale”.

Se l’amante un giorno smettesse di chiedere ed attendere una risposta, l’amore cesserebbe.

Così il filosofo: la lingua, il mondo delle immagini e dei concetti devono essere continuamente ripensati.

Non è possibile definire in poche asciutte frasi la verità, classificarla, abbracciarla tutta con lo sguardo e, così, liquidarla.

Ogni giorno deve essere posta di nuovo la medesima nuova domanda, per riscoprire il volto della verità amata (filo-sofia).

Il rischio di rinunciare a questo nuovo ripensamento continuo è che la verità risulti sempre più incomprensibile.

Se tradizione è solo trasmettere risultati acquisiti subito domina la noia, subito la sistematica più accurata genera incredulità.

La storia non ha soluzioni per l’ora presente.

Non si tratta di gettare via, disfare, disprezzare: tutto ciò che è autenticamente vero resta e di fronte alla infinità della verità non si è fatto ancora quasi nulla.

UN LIBRO CHE SEGUE

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

Questo abbozzo [Solo l’amore è credibile] servirà anche a chiarire le linee direttive e gli scopi del mio più ponderoso lavoro intitolato: Gloria.

Gloriala struttura, il disegno, l’intuizione

Bellezza Bontà Verità

I concetti trascedentaliEstetica Drammatica Logica

Bellezza Bontà Verità

I concetti trascedentaliEstetica Drammatica Logica

Bellezza Bontà Verità

I concetti trascedentaliEstetica Drammatica Logica

Ho incominciato con il “bello” perché lo splendore dell’essere è la prima cosa che vede un bambino o che capisce un uomo semplice.

Tale impostazione si trova anche nel Vangelo.

All’appari-zione del Cristo i discepoli si prostrano e adorano, perché riconoscono la divinità.

In seguito essi ricevono una missione, che sarà la drammatica della loro vita.

Infine essi debbono annunciare qualche cosa in linguaggio umano e questo è la logica.

All’appari-zione del Cristo i discepoli si prostrano e adorano, perché riconoscono la divinità.

In seguito essi ricevono una missione, che sarà la drammatica della loro vita.

Infine essi debbono annunciare qualche cosa in linguaggio umano e questo è la logica.

All’appari-zione del Cristo i discepoli si prostrano e adorano, perché riconoscono la divinità.

In seguito essi ricevono una missione, che sarà la drammatica della loro vita.

Infine essi debbono annunciare qualche cosa in linguaggio umano e questo è la logica.

Solo l’amore è credibileGlaubhaft ist nur Liebe

SOLO L’AMORE E’ CREDIBILE

von Balthasar

bBORLA

PREFAZIONE

Qual è l’essenza del cristianesimo?

Nella storia della Chiesa sempre si è mirato a un punto unitario fuori dalle “contingenti verità storiche”

Il punto unitario

Il punto unitario

RAGIONE

FEDE

Il punto unitario

RAGIONE

FEDE

FILOSOFIA

Il punto unitario

RAGIONE

FEDE

FILOSOFIA

TEOLOGIA

Il punto unitariosecondo von Balthasar

Il punto unitariosecondo von Balthasar

Cosmo

1. LA RIDUZIONE COSMOLOGICA

Il cristianesimo doveva essere reso credibile presentandolo - sia come principio riunificatore di tutti i frammenti, - sia come il termine di dipanamento di tutti i confusi sviluppi di pensiero e di raddrizzamento di tutte le storture.

Un simile metodo era reso possibile non solo dal concetto di un’identità fra religione e filosofia, ma più ancora da una concezione unitaria dell’ordine naturale e soprannaturale.

Passando dall’universo filosofico all’universo teologico cristiano, l’intelletto illuminato e ravvivato dalla grazia e dalla luce della fede acquisisce la più ampia e pii alta concezione dell’unità.

Il ritorno al logos puro, che rappresentava anche un richiamo e un ritorno alla pura Parola evangelica, determina anche il sorgere della Riforma.

La Riforma, per la prima volta, rinunciando al sostegno della filosofia, porta all’incontro diretto, immediato, senza alcun altro appoggio, senza la ricerca di altri elementi probatori, fra la Parola di Dio e la fede cristiana.

La polemica confessionale rigetta in secondo piano il problema teologico della credibilità del cristianesimo nel suo insieme e finisce addirittura per costringere i contemporanei a imboccare le strade che porteranno alla riforma.

La concezione cosmologica filosofica del rinascimento consisteva nella revivificazione di quella antica.

Ma la concezione cosmologica platonica del rinascimento diventava ormai anacronistica di fronte all’avanzare della scienza naturale.

Il suo processo di sdivinizzazione aveva portato al medesimo tempo a una rivalutazione dell’uomo.

Il punto unitariosecondo von Balthasar

Cosmo

Uomo

2. LA RIDUZIONE ANTROPOLOGICA

Accanto alla riduzione cosmologica se n’era avviata un’altra, che trasferiva il campo di verificazione del cristianesimo dal cosmo sempre più sdivinizzato all’uomo, inteso come quintessenza dell’universo.  

Il punto unitariosecondo von Balthasar

Cosmo

Uomo

Amore

3. LA TERZA VIA: QUELLA DELL’AMORE

Né la filosofia religiosa né l’esistenza possono costituire il criterio dell’autenticità e genuinità della concezione cristiana.

Nella filosofia l’uomo discopre ciò che gli è dato conoscere da sé delle cause dell’essere.

Nell’esistenza egli attua e compie quell’esperienze vitali che gli è dato di compiere di per sé.

Il principio cristiano resta annullato, se lo si può diluire in un presupposto trascendente della sua autocoscienza nel pensiero o nella vita, nel sapere o nell’azione.  

L’intuizione del cristianesimo tale che percepisca in pura, schietta evidenza la luce che scaturisce dalla Rivelazione.

Due accostamenti si offrono, che finiscono poi per convergere in unità.

1. Uno è quello personalistico perché nessun io ha la possibilità ed il diritto di violentare concettualmente la libertà del tu che gli si fa incontro, di dedurre a priori e di comprendere a priori il suo comportamento.

2. La seconda concezione consiste nello stato estetico. Ciò che ci sta dinanzi è di una grandiosità schiacciante come un miracolo e in quanto tale non può essere mai colto, raggiunto da colui che ne fa l’esperienza, ma possiede, proprio in quanto miracolo, la facoltà di essere compreso.

Esso si mostra in forma inequivocabile come «libertà manifesta» di una necessità interiore indimostrabile.

Una simile coincidenza d’incomprensibilità da parte mia con la più convincente plausibilità per me si dà soltanto nel campo del bello puro, disinteressato.  

4. Il fallimento dell’amore5. La percettibilità dell’amore6. L’amore come rivelazione7. L’amore come fede e giustificazione8. L’amore come opera9. L’amore come forma10. L’amore come luce del mondo 

RIEPILOGO

Il logos in quanto ragione intelligens raduna dati isolati,

verità di fatto, «dogmi».

Questo punto non può trovarsi nella cosmologia.Questo punto non può trovarsi nell’antropologia, perché l’uomo non può costituire criterio di misura per Dio né la risposta dell’uomo essere criterio di misura per la Parola che a lui è indirizzata.

Esso può trovarsi solo nella Rivelazione stessa di Dio, che ha in sé il proprio centro assoluto di riferimento, pernio attorno a cui tutto ruota.

La «gloria» dell’amore di Dio che si manifesta non mette in questione nessuna autorità formale – né quella dell’insegnamento della Chiesa [cattolica e ortodossa] né quella della Scrittura [protestante].

L’amore si manifesta all’uomo «esternamente», non perché lo spirito dell’uomo sia sensoriale, ma perché l’amore si dà solo fra persone, un principio questo che tutte le filosofie sono sempre inclini a trascurare.

Se questo che abbiamo cercato di circoscrivere è il centro esistenziale del cristiano, non è comunque il cristiano stesso ma Cristo colui che sta nel centro vero teologico, in ordine a cui il mondo e la creazione derivano la loro struttura.