Guardia x itla ita

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Guardia di Folgaria:

un insolito modello di gestione «dal basso» del paesaggio rurale tradizionale

Trento

Rovereto

Guardia

«Atlas Tyrolensis» di Peter Anich e Blasius Hueber, 1774

«Carta topografica del Regno Lombardo-Veneto», 1833

versante

destro

esposto a

Sud

versante

sinistro

esposto a

Nord

impluvio

della Valle

del Rio

Cavallo

Guardia

Solstizio d’inverno – ore 10

Solstizio d’inverno – primo pomeriggio

Carta catastale storica austriaca, 1865

Particolare della Carta catastale storica austriaca, 1865

bosco

vigneti

prati

seminativi arborati

“Pervenni in Serrada alle 10 del mattino e dopo breve

riposo, mi distesi tosto pelle adiacenti eminenze verso

l’occidente; passando pei campi di quei bruschi

alpigiani, vidi coltivato il frumento comune, la segala,

la scandela, la verza grossa, la rapa, la fava, di cui si

mangian talvolta i semi crudi, il navone ed il grano

nero o formentone, il quale però non tocca la maturità

se la stagione è incostante.

Le migliori diligenze agrarie si usano per altro colassù al

capusso…”

Pietro Giuseppe Adalpreto Cristofori (1765-1848),

in occasione di una escursione floristica sul monte

Finonchio svoltasi il 20 giugno 1817

letame

fieno, strame

legname, frascame,

fogliame (letame)

uva, cereali,

prodotti orticoli

Ondertol (639 m)

Pozzi (550 m)

Guardia (875 m)

Prai del Finoncio - Pra dei Guardiani (1500-1600 m)

Boschi de la Guardia - Val dei Guardiani (900-1500 m)

Interdipendenze altitudinali

Guardia, 1960

Il paese e l’antica fascia

dei coltivi.

La fascia del bosco.

La fascia dei prati-pascoli.

Scolari a Guardia (1920): 37 bambini Residenti a Guardia (2013): 73 persone

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50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

1824

1833

1843

1853

1863

1873

1879

1884

1895

1913

1921

1951

1961

1978

1991

2003

anni

resid

en

ti

Guardia

Mezzomonte

Serrada

Periodo 1915-oggi: calo demografico percentuale

Serrada: -51%

Mezzomonte: -72%

Guardia: -74%

GUARDIA, un paese «sfortunato»?

secolare isolamento geografico

esposizione del versante a Nord

inclinazione media del versante molto accentuata

esodo forzato (I GM), spopolamento, invecchiamento della popolazione, migrazioni

mancato coinvolgimento nello sviluppo dell’economia turistica di Folgaria

rischi reali: marginalità, abbandono, deterritorializzazione, perdità di identità

1861 2009

Versante settentrionale del Monte Finonchio:

variazioni nel paesaggio rurale negli ultimi 150 anni.

Superficie rilevata (661,9 ha) variazione 1861-2009

edifici, viabilità, infrastrutture 5,55 ha → 14,13 ha

boschi e improduttivi 578,29 ha → 615,02 ha

SAU 78,06 ha → 32,75 ha

Il circondario agreste di Guardia oggi:

piccolo terrazzo glaciale con terrazzamenti e ciglionamenti a prato prevalente

(un tempo prevalentemente a seminativi arborati);

fasce piuttosto ampie, da subpianeggianti a fortemente inclinate;

muri a secco con prevalenti conci calcarei.

1861 2009

Perché il bosco non sta invadendo anche i dintorni di Guardia?

= boschi

Lo sfalcio collettivo dei prati

attorno a Guardia • Promosso dal Circolo Culturale e Ricreativo di

Guardia

• Praticato da oltre 30 anni

• Uno sfalcio annuale a fine giugno-inizio luglio

• Su circa 15 ettari di terreno privato, in gran parte in pendenza

• Con mezzi manuali e meccanici (piccolo parco macchine a disposizione del Circolo)

• Attività autogestita e non lucrativa

• Copertura costi da vendita fieno e finanziamento provinciale

Le conseguenze ambientali dello sfalcio collettivo

mantenimento del tipico paesaggio montano a

mosaico o semiaperto (comunemente percepito come

“bello”, “attraente”, “accogliente”)

mantenimento della diversità animale, vegetale,

biocenotica

un intervento unico, simultaneo, esteso e pianificato

può garantire una migliore applicabilità di accorgimenti

gestionali finalizzati alla protezione della biodiversità e

del paesaggio rurale

Ma ci sono anche conseguenze sociali…

Severi condizionamenti

geografico-ambientali.

Declino dell’economia

tradizionale.

Esodo montano, spopolamento,

abbandono.

Gli ultimi guardiani:

rafforzamento del senso

identitario, del senso di

appartenenza e della

coesione sociale.

Iniziative “dal basso”,

autogestite, basate sul

volontariato, collettive, a

carattere culturale,

ludico-ricreativo,

ambientale. Territorializzazione

condivisa e coerente:

preservare e/o dare

identità, peculiarità e

valore aggiunto al

territorio.

Effetti di contrasto

dell’abbandono e

della uniformità dei

luoghi.

Circolo virtuoso!

Gli “ingredienti” necessari: Comunità coesa

Spirito identitario e senso civico

Riconoscimento della funzione svolta, appoggio e

sostegno da parte delle amministrazioni (locale e

provinciale)

Strumenti normativi che contemplino tale attività e che

siano facilmente applicabili

Iniziative atte a pubblicizzare, far conoscere ed

apprezzare tali attività

Ma per

quanto

tempo

ancora?

conoscere

valorizzare

incoraggiare

sostenere

(diffondere ad altre realtà montane marginali?)

Un’esperienza da…

Se volete conoscere la storia del paese e della sua comunità:

LARCHER F., 2007- Guardia, pubblicato dal «Circolo Ricreativo Culturale Guardia»,

311 pagine

Se volete sapere di più sullo sfalcio collettivo e sull’ambiente naturale attorno al

paese:

SARZO A., 2009- I prati di Guardia: un insolito modello di autogestione collettiva

del paesaggio rurale tradizionale. Ann. Mus. Civ. Rovereto, Vol. 25: 149-201

http://www.museocivico.rovereto.tn.it/UploadDocs/3291_art08_sarzo.pdf

Questo è il rito

finale dello

sfalcio collettivo

a Guardia:

cosa stanno

facendo?

notate niente di strano?

Grazie e…

venite a

visitare

Guardia!