COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE -...

49

Transcript of COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE -...

Page 1: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia
Page 2: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE

*****

OPERE DI RICOSTRUZIONE E PROTEZIONE DEL LITORALE IN EROSIONE DEL COMUNE DI GUARDIA

PIEMONTESE ----------------------------

PROGETTO DEFINITIVO

*****

RELAZIONE GEOLOGICA

*****

0408/CE – SET.08 – REGUA-10 – RELAZIONE GEOLOGICA

Page 3: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

INDICE

1.  GENERALITÀ ....................................................................................................................................................... 1 

1.1.  PREMESSA .................................................................................................................................................... 1 1.2.  RELAZIONI DI RIFERIMENTO ................................................................................................................... 2 

2.  SINTESI DEGLI STUDI DI SUPPORTO ............................................................................................................ 3 

2.1.  INDAGINI ESEGUITE ................................................................................................................................... 3 2.2.  MOFOLOGIA DEL LITORALE E SUA EVOLUZIONE STORICA ............................................................ 4 2.3.  RISULTATI DELLE CAMPAGNE DI INDAGINE GOGNOSTICHE ......................................................... 5 

3.  INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO ............................................................... 14 

3.1.  MORFOLOGIA ............................................................................................................................................ 14 3.2.  PROFILI DI RIVA ........................................................................................................................................ 19 

4.  GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA ................................................................................................................ 30 

4.1.  CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E MORFOLOGICHE DI SUPERFICIE......................................... 30 4.2.  GEOMORFOLOGIA DEL SISTEMA LITORALE E SUBACQUEO ......................................................... 34 4.3.  SEDIMENTOLOGIA ................................................................................................................................... 43 

5.  CARATTERISTICHE GEOTECNICHE .......................................................................................................... 45 

6.  CONCLUSIONI .................................................................................................................................................... 46 

Page 4: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

1

1. GENERALITÀ

1.1. PREMESSA

La presente Relazione Geologica si riferisce al Progetto Definitivo per le Opere di

ricostruzione e protezione del litorale in erosione nel Comune di Guardia

Piemontese, in corrispondenza della frazione marina e precisamente in prossimità della

stazione ferroviaria di Guardia Piemontese Terme.

Lo studio viene eseguito in ottemperanza alle Linee guida per la progettazione ed

esecuzione degli interventi dell’Autorità di Bacino Regionale della Calabria.

Nell’ambito dello studio morfologico e geologico dell’area in oggetto - estesa tra il

confine con i territori comunali di Acquappesa a Nord e Fuscaldo a Sud - è stata presa

visione dei luoghi e si sono eseguiti i rilievi e i prelievi necessari per comprendere i

meccanismi che regolano la dinamica deposizionale e marina dell’area.

In particolare sono stati eseguiti:

1. Rilievo batimetrico strumentale mediante DGPS con tolleranza x, y ± 0,50 mt e

scandaglio multibeam digitale con tolleranza ± 0,01 mt, dell’area antistante il

tratto di litorale interessato dal progetto, per un fronte di circa 2800 ml ed una

profondità di circa 500 ml, per una estensione stimata in circa 140 Ha.

2. Profilo geomorfologico e geologico subacqueo localizzato con l’uso di

metodologie dirette ed indirette.

3. Profili di riva fino alla fascia di marea, eseguiti con metodologie dirette.

4. Profili subacquei eseguiti con metodologie dirette.

5. Prelievi di n°4 campioni di fondale mobile e di n.ro 2 campioni di riva da

destinare alle analisi granulometriche e sedimentologiche.

6. Documentazione fotografica.

In merito ai sistemi di georeferenziazione sono state adottate le direttive contenute nel

citato documento delle Linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi

dell’Autorità di Bacino Regionale della Calabria, in cui viene prescritto l’uso del

sistema map datum WGS84 e posizione UTM.

Page 5: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

2

1.2. RELAZIONI DI RIFERIMENTO

Per la redazione della presente relazione si è fatto riferimento ai seguenti elaborati e

studi:

[1] Prelievo di campioni eseguito dal Dott. Piero Merk del raggruppamento

di professionisti che ha avuto l’incarico per la redazione del progetto.

[2] elaborato di progetto B - Relazione sulle Indagini e sui Rilievi

Geomorfologici e Sedimentologici - a firma del Dott. Geol. Piero Merk.

[3] elaborato di progetto C.2 - Relazione Sedimentologica - a firma del Dott.

Geol. Piero Merk.

[4] Indagine dell'ecosistema marino del Comune di Guardia Piemontese –

Indagine sulle comunità bentoniche e sui sedimenti – redatta in data aprile

2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia Piemontese, a

supporto del presente progetto.

[5] Relazione Geologica, Geotecnica ed Idrologica inerente alla

progettazione dei Lavori finalizzati al ripascimento degli arenili del

tratto costiero del Comune di Guardia Piemontese (CS) giusto

contributo regionale Art. 10 L.Reg. 13/2005 - a firma dei Dott. Geol.

Cinzia Tondi e Francesco Mollo – Relazione a supporto di lavori in fase di

appalto contigui a quelli in oggetto, redatta per conto del Comune di Guardia

Piemontese in data settembre 2006.

[6] Indagine dell'ecosistema marino del Comune di Guardia Piemontese –

Indagine sulle comunità bentoniche e sui sedimenti – redatta in data aprile

2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia Piemontese, a

supporto del progetto di cui alla relazione [5].

Page 6: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

3

2. SINTESI DEGLI STUDI DI SUPPORTO

Come riportato nel § 1.2, il presente lavoro può essere supportato, tra l'altro, da alcuni

studi ed indagini condotte in passato per conto dell'amministrazione comunale in

corrispondenza del sito in oggetto (relazioni [3], [4] e [5]). Di seguito si riporta una

sintesi delle indagini e delle considerazioni in essi contenute, quali integrazione e

riscontro per il presente studio.

2.1. INDAGINI ESEGUITE

I lavori relativi al progetto di cui alle [4] e [5] sono ubicati, al pari di quelli in oggetto,

nella Frazione Marina del Comune di Guardia Piemontese. Per condurre la

caratterizzazione geotecnica, litologica e sedimentologica, sono stati eseguite le

seguenti prove, prelievi ed indagini:

Ricognizione di superficie allo scopo di descrivere le caratteristiche geologiche,

geomorfologiche ed idrologiche dell'area [5];

Studio interpretativo dello stato dei luoghi e della sua evoluzione strorica eseguito

su aerofoto e supporti cartografici di epoca recente e passata, nonché sulla base

della bibliografia storica e geologica reperibile [5];

Prelievo di n.ro 9 campioni dei depositi di litorale emersi e sommersi (questi

ultimi tra -3.00 e -6.00 m s.l.m.m.), sui quali è stata eseguita la analisi

granulometrica, nonché la caratterizzazione petrografica e mineralogica [5];

Prelievo di n.ro 4 campioni dei depositi di litorale sommersi a profondità variabili

tra -5.00 e -6.00 m s.l.m.m., sui quali è stata eseguita la analisi granulometrica,

nonché l'analisi dello zoobenthos [4];

N.ro 2 carotaggi a rotazione e relative prove SPT in foro per la caratterizzazione

geotecnica e litotecnica [5];

Il Comune di Guardia Piemontese, inoltre, ha commissionato uno studio sulle comunità

bentoniche e sui sedimenti a supporto del presente progetto [6], nel corso del quale è

stato eseguito il prelievo di n.ro 4 campioni dei depositi di litorale sommersi variabili

tra -5.00 e -10.00 m s.l.m.m., sui quali è stata eseguita la analisi granulometrica, nonché

l'analisi dello zoobenthos.

Page 7: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

4

2.2. MOFOLOGIA DEL LITORALE E SUA EVOLUZIONE STORICA

L'analisi comparative delle serie storiche delle aerofoto e delle cartografie disponibili,

mostrano come nell'area in oggetto, al pari di quasi tutte le fasce litorali calabresi, sia in

atto un generalizzato fenomeno erosivo che porta all'arretramento della linea di costa,

concentrato in particolar modo nei tratti privi di opere di difesa. Tale fenomeno è

dovuto alla concorrenza di molteplici fattori legati alla costituzione bassa e sabbiosa dei

litorali, all'azione delle mareggiate e delle correnti litoranee, alla mutazione del

contributo di apporto solido dei torrenti ed infine dagli interventi di natura antropica, ad

esempio sul sistema di dune costiere a tergo delle fasce litoranee, gli interventi stessi di

protezione localizzata del litorale che spesso provocano problematiche sui litorali

contigui, etc.

La spiaggia rappresenta la porzione affiorante dell'area litoranea ed è composta da una

zona emersa compresa tra la battigia e il fronte della zona dunale, e da una zona

sommersa fino alla linea di prima deposizione dei sedimenti sulla piattaforma

continantale a profondità variabile intorno alla batimetrica -10 m s.l.m.m. La spiaggia

sommersa è costituita da materiali ghiaiosi/sabbiosi continuamente modellati

dall'azione del moto ondoso e delle correnti, con pendenza tale da assumere un profilo

di equilibrio funzione della granulometria dei sedimenti, oltre che dall'energia del moto

ondoso, ma pur sempre in evoluzione con le condizioni meteomarine stagionali.

Nel dettaglio dell'area in esame, il fenomeno erosivo va ricollegato all'attività antropica,

e precisamente ai seguenti aspetti:

L'imbrigliamento e la sistemazione dei corsi d'acqua, che spesso comportano una

drastica riduzione dell'apporto solido sulle spiagge, non bilanciando a sufficienza

il quantitativo di sedimento che viene allontanato e ridepositato in mare aperto

dall'azione del moto ondoso;

La realizzazione di manufatti lungo le coste, che influisce negativamente sul

naturale processo di mobilità dei sedimenti lungo la costa;

La realizzazione di opere di difesa costiera aderenti, che sebbene realizzate in

condizioni di urgenza e necessità, danno luogo a condizioni che aumentano la

capacità erosiva dei marosi a causa dell'azione di riflessione esercitata sulle onde

che amplifica il flusso di risacca.

Page 8: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

5

L'attuale morfologia della spiaggia si presenta alquanto variegata, in cui si evidenzia la

presenza di un berma ordinaria in prossimità della battigia costituita da una marcata

componente di ciottoli, seguita, a monte, dalla berma di tempesta a composizione

ghiaioso-sabbiosa. Le berme sono raccordate da scarpate di media pendenza che varia

tra 3°÷5° in presenza di sabbie medie e 6°÷15° in presenza di ghiaie e ciottoli. In

corrispondenza della battigia, la composizione granulometrica grossolana porta

localmente a pendenze elevate (15°). Il tratto di spiaggia esaminato è inoltre

caratterizzato dalla presenza di alcune scogliere radenti disposte tra la spiaggia emersa e

la batimetrica -4 m s.l.m.m. che rendono non fruibili i tratti di litorale interessati.

Per quanto riguarda, invece, la spiaggia sommersa, questa mostra un profilo ondulato

con presenza di barre discontinue parallele alla costa, separate sovente da solchi. Nelle

aree più distanti rispetto alla battigia si osserva una intensa sedimentazione di materiale

sottile, costituito da sabbie medie e fini.

L'andamento delle batimetriche mostra una variazione di pendenza in corrispondenza

del passaggio tra i depositi ghiaiosi e quelli sabbiosi localizzato intorno alla quota -2,50

m s.l.m.m. Oltre la batimetrica -3,50 m. s.l.m.m. la spiaggia assume morfologia

subpianeggiante con pendenza dell'ordine di 2°. Il fondale è caratterizzato dalla

presenza di ripples orientati sublongitudinalmente alla linea di riva, con differenze di

orientamento variabili in funzione della fronte d'onda stagionale dominante.

Nell'area studiata, il trasporto litoraneo, che avviene con diverse modalità in funzione

della granulometria del sedimento e delle correnti, si verifica da Nord a Sud, tanto che

negli anni si è verificato un accrescimento della spiaggia in prossimità delle barriere sul

lato sopraflutto ed una marcata erosione sul lato sottoflutto.

2.3. RISULTATI DELLE CAMPAGNE DI INDAGINE GOGNOSTICHE

I prelievi di campioni di sedimento emerso ([5]) e sommerso ([4], [5] e [6]) eseguiti nel

corso dei diversi studi riportati nel § 2.1 ha consentito una caratterizzazione

sufficientemente approssimata della granulometria presente nelle varie zone di

interesse. Le analisi eseguite presentano generalmente un basso range di variazioni,

Page 9: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

6

mostrando caratteristiche di classatura molto buone in cui la frazione sottile è ovunque

assente a causa dell'alta energia dell'ambiente di sedimentazione, come mostra la

pendenza delle curve cumulative riscontrate. I campioni G1, G2, G3, G4 relativi allo

studio [4] ed i campioni G5, G6, G7, G8 relativi allo studio [6], hanno invece mostrato

una piccolissima percentuali di materiale fine.

Figura 1 – Localizzazione planimetrica delle indagini eseguite [5]: - Stazioni di campionamento: C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8, C9 - Perforazioni meccaniche: S1, S2

Page 10: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

7

Figura 2 – Localizzazione planimetrica delle stazioni di campionamento G1, G2, G3, G4 [4]

Figura 3 – Localizzazione planimetrica delle stazioni di campionamento G5, G6, G7, G8 [6]

Page 11: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

8

Di seguito si riporta la sintesi della costituzione granulometrica dei campioni prelevati:

Tabella 1 - Classificazione granulometrica campioni C1, C2, C3,C4, C5, C6, C7, C8, C9 [5]

Page 12: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

9

Figura 4 – Analisi granulometriche campioni C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8, C9 [5]

Page 13: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

10

Le perforazioni eseguite sulla spiaggia emersa in occasione dello studio [5], hanno

invece permesso di ottenere l'andamento stratigrafico dei depositi osservati e di

caratterizzarli da punto di vista geotecnico. In particolare, l'assetto stratigrafico

riscontrato è quello tipico di un ambiente sedimentario di transizione qual è un

ambiente di spiaggia emersa, con la presenza di sabbie e ghiaie con conglomerati in

alternanza con livelli sabbiosi sottili; raramente si incontrano orizzonti lentiformi di

spessore centimetrico di natura argilloso-sabbiosa. La successione stratigrafica

caratteristica estrapolata dalla campagna di indagini è riportata di seguito (vedi anche

Figura 5):

profondità dal piano di campagna 

descrizione del terreno riscontrato 

 0.00 ÷  0.60  sabbie di copertura  0.60 ÷  2.70  sabbia  2.70 ÷  3.70  sabbia con ciottoli  3.70 ÷  4.40  sabbia e ghiaia  4.40 ÷  4.90  sabbia ciottolosa  4.90 ÷  6.20  sabbia e ghiaia  6.20 ÷  8.40  sabbia ciottolosa  8.40 ÷10.00  ghiaia 

La caratterizzazione geotecnica dei depositi di spiaggia in oggetto, desunta dalle prove

SPT in foro condotte, descrive un terreno granulare non coesivo ben compattato a

drenaggio continuo dotato delle seguenti caratteristiche geotecniche:

DEPOSITI DI SPIAGGIA ATTUALI 

angolo di attrito interno  φ = 30° coesione  c = 0,00 kg/cmq peso di volume  γ = 1,90 ton/mq densità relativa  Dr = 68% 

La analisi miteralogica/petrografica eseguita mediante tecnica diffrattometrica [5] ha

fornito, infine, i seguenti risultati:

Quarzo  51% Plagioclasio  34% Calcite  10% Crisotilo  3  % Miche  1  % Crocidolite  1  % 

Page 14: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

11

Figura 5 – Rappresentazione stratigrafica sondaggio S1

Tabella 2 - Analisi granulometrica campioni G1 e G2 [4]

Page 15: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

12

Tabella 3 - Analisi granulometrica campioni G3 e G4 [4]

Tabella 4 - Analisi granulometrica campioni G5 E G6 [6]

Page 16: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

13

Tabella 5 - Analisi granulometrica campioni G7 e G8 [6]

Page 17: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

14

3. INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E GEOMORFOLOGICO

3.1. MORFOLOGIA

L'area in studio è localizzata nel settore settentrionale dell’unità fisiografica compresa

fra Capo Cozzo a Sud e Intavolata a Nord inserita nel gruppo montuoso del Cozzo del

Greco (Figura 6). In particolare, l’unità fisiografica in oggetto si può suddividere in due

settori: il primo, più erodibile, in cui si inserisce il Golfo di S. Eufemia, il secondo,

meno erodibile, che corre da Capo Suvero a Intavolata verso Nord.

Figura 6 - Foto satellitare del tratto di costa interessato

L’area in studio è ubicata in cartografia C.T.R. al F° 229 III N.O. a cavallo delle due

tavole in scala 1:10.000 Guardia Piemontese (sez. D) e Cozzo Scippalino (sez. C)

(Figura 7).

Nel suo complesso, l’unità fisiografica ha la sua espressione più marcata nel Golfo di

S.Eufemia, determinato dall’azione erosiva del mare in seno a formazioni giovani sia in

termini di età che di tessitura a resistenza bassa, ma in effetti tutta l’unità fisiografica

comprende anche formazioni litoidi più antiche dotate di tessitura più resistente.

Page 18: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

15

Figura 7 - Foglio 241 – Tavoletta IV – NE – Sezioni A-D e B

Page 19: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

16

Il settore in oggetto, che corrisponde al Golfo di Cetraro, costituisce la subunità più

settentrionale del tratto di unità fisiografica meno erodibile che corre da Capo Suvero a

Intavolata verso Nord. In particolare, in litorale in studio è esteso quasi 2.900 ml dalla

Fiumara dei Bagni fino al torrente Lavandaia, che delimitano il territorio comunale.

Le entità fisiografiche in studio sono costituite da unità tettoniche rigide a carattere

ofilitifero (come l’unità del Frido) e filladico (come l’unità di Bagni), mentre solo

presso quote topografiche minori sono presenti le litologie più erodibili tortoniane e

plioceniche che consentono all’azione del mare di produrre le due sub unità

fisiografiche individuate fra Capo Grosso ed Amantea.

La morfologia del litorale è condizionata da due fattori preminenti: il primo fattore è

costituito dalle fiumare che solcano tutto il versante, fra le quali spiccano la Fiumara

dei Bagni ed il Torrente della Lavandaia, mentre il secondo fattore è di carattere

antropico in quanto tutto il litorale è limitato a monte dalla linea ferrata e dalla S:S.18.

Lungo queste direttrici insiste l’abitato della frazione Marina di Guardia Piemontese, a

monte del quale si estendono i boschi inseriti nel contesto montuoso, più che collinare,

della Sila Grande. La Sila grande, in questo segmento, costituisce la catena costiera

formata dalle litologie paleozoiche che corrono parallelamente al versante tirrenico

della Calabria ai piedi dei quali insistono i depositi alluvionali delle fiumare.

Il settore in studio prograda verso mare con acclività elevate fino al promontorio

costituito dalla Serra Fornaio a litologia più rigida di età miocenica, separando di fatto i

settori di influenza idrografica delle fiumare dei Bagni da quelli del torrente Lavandaia.

Si deve osservare che in quest’area della Calabria, le dinamiche dei corsi d’acqua

presentano caratteri piuttosto turbolenti, causati da una idraulica determinata da una

morfologia aspra dell’entroterra, che presenta acclività con valori elevati e che

comporta un notevole trasporto solido verso la foce, determinando così ampi conoidi.

L'apporto solido fa sentire la sua influenza sulla costituzione mineralogica e

petrografica dei fondali antistanti il litorale.

Nel caso in studio si osserva una asimmetria della pianura alluvionale, determinata

dall'azione combinata della dinamica idraulica delle fiumare e quella dei moti ondosi e

Page 20: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

17

di corrente che hanno limitato la pianura fino all’altezza delle Timpe della Scala, dove

viene meno il ridosso e la corrente può espletare la sua azione di trasporto. A tal

proposito, va tuttavia rilevato che il litorale è influenzato sia da una certa riduzione

dell'apporto solido delle fiumare provocato da alcune opere di regimazione, sia dalle

opere di protezione di difesa costiera ed infrastrutturale presenti.

Limitatamente al litorale specificatamente interessato dallo studio, l’indagine

morfologica ha evidenziato che, al confronto dei dati documentali reperiti, in pochi anni

il litorale si è ridotto notevolmente, tanto da minacciare le infrastrutture presenti.

Con riferimento alla batimetria, la linea di riva rilevata corre già in prossimità del

torrente dei Bagni molto a ridosso della ferrovia, protetta da una massicciata realizzata

con massi naturali. Procedendo verso sud, la presenza di tre break-waters in sequenza

ha favorito il mantenimento della linea di costa, ma si mostrano oggi con chiari segni di

disconnessione, pur continuando ad esercitare una certa protezione. Scendendo

progressivamente verso sud, il litorale si restringe sensibilmente fino a ridursi a ridosso

della mantellata ferroviaria già all’altezza della Serra Fornaio. Tale ridosso prosegue

per circa 300 mt; successivamente il litorale si amplia leggermente, mantenendo una

larghezza media di 10 – 20 ml. L'andamento descritto trova riscontro nei profili di riva

eseguiti, di cui si tratta nel paragrafo 3.2.

In merito poi alla costituzione sedimentologica nella sua componente più naturale, il

litorale è costituito in parte maggioritaria da sedimenti grossolani di genesi alluvionale

costituiti prevalentemente da sabbie grossolane e ghiaie che verso sud si arricchiscono

ulteriormente della componente ciottolosa. La componente più fine, essenzialmente

sabbiosa, è stata rilevata solo a ridosso dei break waters e si ritiene che sia il risultato

dell’azione combinata fra il moto ondoso e la correntometria.

È da notare, infine, che l’antropizzazione della pianura alluvionale ha ormai comportato

la quasi totale scomparsa dell’apparato dunale retrostante tipico della costa tirrenica

della Calabria.

Il diagramma di distesa libera su base geomorfologica in Figura 8 ha evidenziato

l’esposizione generale ai venti nord occidentali su tutta l’unità fisiografica, che

Page 21: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

18

rappresentano anche quelli a maggiore incidenza, in particolar modo per i venti

provenienti da Ovest (Ponente) ed in subordine a N-O, dove però il litorale risulta più

protetto da una minore superficie di distesa libera.

Figura 8 – Diagramma di distesa libera su base morfologica

Page 22: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

19

3.2. PROFILI DI RIVA

Il rilevamento geologico effettuato e le notizie bibliografiche reperite hanno consentito

di definire il tratto di litorale in studio come settore esposto al moto ondoso e

correntometrico di una piccola piana alluvionale circoscritta fra due corpi rigidi poco

erodibili. Il sistema che si osserva è molto asimmetrico e l’accumulo litorale è esteso

fino alla linea litorale, che poi rappresenta il limite di battigia attuale.

Al fine di definire qualitativamente l’azione degli agenti esogeni sul sistema litorale

emerso, fino alla fascia di marea (battigia), e per definirne la morfologia, sono stati

eseguiti n.ro 11 profili di riva, ritenuti significativi (Figure 12a-m).

I profili sono stati eseguiti, ove possibile, in tratti di costa poco interessati da interventi

di tipo antropico. La loro analisi consente di definire la spiaggia come subpianeggiante

con valori di acclività variabili a seconda della larghezza fra 3% e 6%, anche se in

qualche tratto sono stati misurati valori medi pari all'8%. In effetti la fascia litorale si

estenderebbe fino ai piedi della Serra Fornaio, ma la presenza della strada statale e della

ferrovia hanno interrotto la continuità della fascia in studio.

Il profilo di riva n° 1, il più meridionale, rilevato in corrispondenza delle Timpe della

Scala dove il litorale si riduce sensibilmente, presenta una larghezza molto ridotta. Il

profilo è lungo complessivamente 7,40 ml e si presenta piuttosto pianeggiante fino alla

berma, ben formata, da dove poi aumenta la sua acclività. Si ritiene che la berma

osservata sia ordinaria ma coincidente con la berma di tempestam a causa della

conformazione in relazione alla largehzza del litorale e della granulometria riscontrata.

L’accumulo massimo di sedimenti lungo il profilo è pari a +0,82 mt sul livello del mare

fino alla massicciata ferroviaria retrostante. La battigia presenta una pendenza di circa

8° con un lieve scalino con granulometria ad evidente carattere sabbioso, ricoperta da

sedimenti decisamente più grossolani, come anche l’indagine subacquea ha

successivamente evidenziato.

Il profilo di riva n° 2, ubicato a circa 90 ml a nord del precedente, si presenta più

pianeggiante, anche se le caratteristiche dimensionali sono analoghe. Qui la berma

ordinaria è ben distinta da quella di tempesta, probabilmente a causa della

granulometria, più grossolana per la prima, oltre che per l’ampiezza del litorale che, in

Page 23: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

20

relazione al moto ondoso, favorisce la formazione delle due berme. In tutti e due i casi

la morfologia dei profili risente probabilmente della presenza nel tratto di mare

antistante di due fosse approssimativamente circolari con batimetria massima

leggermente maggiore rispetto alle zone circostanti.

Il profilo di riva n° 3, pur conservando una analogia dimensionale con i precedenti,

presenta caratteri più marcati nella morfologia: infatti sia le berme che il gradino

subacqueo sono più formati. La granulometria presenta fasce alternate fini e

decisamente più grossolane e la pendenza è leggermente maggiore (circa α=11°). Tali

caratteri anche qui sono correlabili con una zona subcircolare a batimetria maggiore

rispetto l’area circostante e la linea di riva si presenta rientrante verso la massicciata

ferroviaria, analogamente a quanto osservato sui precedenti profili di riva.

Figura 9 – settore meridionale del litorale in prossimità delle Timpe della Scala

La foto in Figura 9 evidenzia l’andamento descritto della linea di riva procedendo verso

le Timpe della scala. Si noti come la ferrovia è ubicata ormai a ridosso sul mare.

Il profilo di riva n° 4 è il più settentrionale, ubicato, insieme ai profili di riva n° 5 e 6,

nel settore di litorale compreso fra la fiumara dei Bagni e una fiumara minore nei pressi

di Guardia Piemontese Terme. Il litorale, che in prossimita della foce della fiumara è

stato totalmente eroso, qui si allarga rapidamente fino a raggiungere il suo massimo in

corrispondenza del settore interessato dai break waters, dove raggiunge la massima

Page 24: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

21

larghezza di circa 50 mt fino alle prime costruzioni, comunque ben lontano dagli oltre

200 mt di larghezza osservati negli anni ’80. Il profilo n° 4 si presenta abbastanza

uniforme fino alla berma ordinaria ma con una pendenza media di circa 8°, che termina

con uno scalino subacqueo di oltre α=11°. La granulometria è sabbiosa-ghiaiosa con

ciottolame fino alla berma, dove i sedimenti grossolani di genesi tipicamente

alluvionale prendono il sopravvento. L’accumulo di sedimento misurato arriva a quasi

3,00 m s.l.m.m.

Analogo al precedente, il profilo di riva n° 5 si presenta più esteso, sebbene con

caratteristiche morfologiche diverse. Infatti, anche se la pendenza media é pari ad α=3°,

la berma è meno distinta e, dopo questa, la pendenza subisce un aumento fino ad α=8°

con uno scalino subacqueo più marcato. Anche qui i sedimenti evidenziano una genesi

alluvionale della formazione, in accordo con quanto rilevato e descritto in precedenza.

Il profilo di riva n°6 è stato eseguito a pochi metri dal primo break-water. Nei parametri

dimensionali risulta analogo al precedente anche se la granulometria si presenta più

grossolana. Nel suo andamento verso mare si presenta poco acclive (α=3°), fino alla

berma ordinaria da dove poi aumenta la pendenza fino oltre uno scalino sommerso con

α=10°. In questo settore, il litorale, che inizialmente era stato eroso fino alla massicciata

ferroviaria, si amplia rapidamente fino ai primi manufatti dove misura oltre 35 ml. La

morfologia descritta presenta caratteristiche spiegabili con la presenza di una fossa

antistante il litorale con un massimo di profondità a –5,20 mt. Tale fossa è da

inquadrare probabilmente nel più ampio contesto di alveo torrentizio evidenziato dalla

batimetria e di cui si tratterà nei paragrafi seguenti.

A circa 130 mt dal profilo n° 6, e poco prima del break water seguente, è stato rilevato

il profilo di riva n° 7 che si presenta molto simile al precedente per accumulo di

sedimento, mentre la morfologia presenta alcune differenze. Infatti, pur essendo di

larghezza comparabile con il precedente, l’acclività inizialmente lieve pari ad α=3°, si

approfondisce fino ad α=7° verso la metà del profilo, in corrispondenza della berma

ordinaria che può essere considerata coincidente con quella di tempesta.

Indubbiamente, da questo punto in poi il profilo di battigia presenta delle caratteristiche

che denunciano una maggiore attività del moto ondoso sul litorale. La granulometria è

di tipo sabbioso grossolano talvolta ghiaioso.

Page 25: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

22

Il profilo n° 8 presenta caratteristiche di transizione fra i profili più settentrionali e

quelli centrali e meridionali. Si tratta, infatti, dell’ultimo profilo a presentare estensione

dell’ordine delle decine di metri (circa 50 mt) come quelli che lo hanno preceduto, ma

la morfologia della battigia è comparabile a quella dei profili di riva n° 9 e 10. Molto

pianeggiante fino alla berma di tempesta, dopo la berma ordinaria si approfondisce

velocemente fino ad α=11°. Non si è riscontrato alcuno scalino sommerso e la

morfologia fra la berma ordinaria e quella di tempesta, ben distinte, presenta analogie

con quella di battigia. L’accumulo di sedimento è compatibile con i precedenti, intorno

a 2,00 mt s.l.m.m., e la granulometria è inizialmente sabbiosa ma diventa a componente

maggioritaria ghiaiosa verso la battigia, denunciando così il carattere alluvionale dei

sedimenti in copertura su quelli marini.

Il profilo n°9, con una larghezza inferiore ai precedenti, presenta una berma ordinaria

molto poco marcata contrariamente a quella di tempesta molto più marcata. L’acclività

è maggiore dei precedenti con α=8°, mentre la granulometria ricalca lo schema del

profilo precedente con un accumulo analogo.

Il profilo n°10 si presenta più moderato, con una acclività media pari ad α=4°, ma una

sola berma ordinaria ben marcata. Lo scalino sommerso è assente e la granulometria è

ghiaiosa ovunque.

Il profilo di riva n°11, infine, è simile al precedente sia dal punto di vista morfologico

che granulometrico con una lieve acclività. È presente uno scalino sommerso ben

marcato il cui margine misura α=14°. La granulometria è molto grossolana e

probabilmente responsabile dell’acclività in relazione alla profondità che viene

raggiunta subito a –2,20 m s.l.m.m.

La localizzazione planimetrica dei profili è riportata in Figura 10. Nelle Figure 12a-m si

riportano i profili rilevati. Nella Figura 11 si riporta la curva di marea per il periodo di

rilevamento.

Page 26: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

23

Figura 10 – Planimetria con indicazione dei profili di riva, dei profili subacquei e dei campioni prelevati

Figura 11 – Curva di marea per il periodo di rilevamento

Page 27: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

24

Figura 12a – Profilo di riva 1 - Scala 1:200

Figura 12b – Profilo di riva 2 - Scala 1:200

Page 28: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

25

Figura 12– Profilo di riva 3 - Scala 1:200

Figura 12d – Profilo di riva 4 - Scala 1:200

Page 29: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

26

Figura 12e – Profilo di riva 5 - Scala 1:200

Figura 12f – Profilo di riva 6 - Scala 1:200

Page 30: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

27

Figura 12g – Profilo di riva 7 - Scala 1:200

Figura 12h – Profilo di riva 8 - Scala 1:200

Page 31: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

28

Figura 12i – Profilo di riva 9 - Scala 1:200

Figura 12l – Profilo di riva 10 - Scala 1:200

Page 32: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

29

Figura 12m – Profilo di riva 11 - Scala 1:200

Page 33: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

30

4. GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA

4.1. CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E MORFOLOGICHE DI SUPERFICIE

La struttura e l’evoluzione tettonica della Calabria si può inquadrare in un complesso

più ampio che ha interessato tutto il sistema Appenninico Maghrebide ed in particolare

l’arco Calabro Peloritano. Trattasi di una serie di accavallamenti che costituiscono

l’arco calabro derivante dalla collisione e subduzione di due placche tettoniche

delimitate dai due sistemi denominati linea di Sagineto a nord e linea di Taormina a sud

con movimento relativo da NW.

A sua volta, l’arco calabro si può dividere in due settori distinti e separati

approssimativamente dalla pianura che corre grosso modo da Capo Vaticano, attraverso

la piana di S. Eufemia, fino a Soverato.

Figura 13 – Inquadramento strutturale della Calabria meridionale

La distinzione tettonica fra questi due settori è evidente se si considera la loro

evoluzione. Nel settore meridionale a vergenza meridionale delle falde, a differenza di

quello settentrionale, non sono presenti unità a carattere ofiolitico né unità cristalline

interessate da metamorfismo come anche spicca la mancanza di unità carbonatiche

sottostanti a quelle cristalline.

Page 34: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

31

Il settore settentrionale nell’ambito del quale ricade l’unità fisiografica in studio è

caratterizzato dalla presenza di serie magmatiche intrusive, metamorfiche ed oolitiche

di grado da basso ad alto, poggianti su unità carbonatiche appartenenti al sistema

Appenninico Maghrebide facilmente osservabili lungo la catena costiera e sul massiccio

del Pollino.

In particolare l'unità fisiografica è interessata maggiormente dall’unità tettonica più

profonda denominata del Frido, costituita da metasedimenti associati a ofioliti a

composizione basaltica con serpentini, gneiss e scisti filladici.

Trasgressivi su tutto l’edificio tettonico delineato stanno i sedimenti marini e

continentali di età tortoniana inferiore fino al Pliocene inferiore che presentano

inclusioni di sedimenti delle unità sicilidi, e sedimenti di età Plicenica superiore fino a

Pleistocenica.

Lo studio geologico dell’area non può non tenere conto della geologia di superficie

litoranea, in generale di tutta l’unità fisiografica ed in particolare della geologia dei

terreni presenti a monte dell’unità in studio con la quale la costituzione del fondale è

intimamente connessa.

In Figura 14 è esposta la geologia di superficie dell’area litorale e dei rilievi retrostanti.

In particolare, il tratto di litorale che interessa maggiormente il presente studio ai fini

della geologia subacquea è costituito da un Sistema di terrazzamenti quaternari a

carattere alluvionale e marino che, presumibilmente, presentano almeno un altro livello

attualmente sommerso.

Infatti, la correlazione fra la morfologia e la litologia della fascia litoranea si compone

dal mare verso monte dei seguenti elementi:

• piattaforma di abrasione recente coincidente con la spiaggia che, come visto, si

estende da pochi metri a poche decine di metri.

• infrastrutture e strutture antropiche impostate con molta probabilità sulla

spiaggia antica.

• pianura costiera, su cui insiste l’abitato, di genesi alluvionale delimitata a monte

da un’area di terrazzamenti marini talvolta passanti lateralmente ai conoidi di

Page 35: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

32

deiezione delle fiumare, con pendenze moderate costituite, da depositi detritici e

conglomeratici immersi in una matrice di sabbia grossolana. L'ampiezza di tale

area va riducendosi progressivamente verso sud fino ad annullarsi.

Stratigraficamente, dall’alto verso il basso sono presenti recenti depositi alluvionali

localizzati a monte lungo i corsi d’acqua, seguiti verso valle da alluvioni costituite da

ciottolame a granulometria mista da ciottolosa a sabbiosa, frammista a depositi di

litorale.

I rilievi siti a monte hanno influenzato tutta la piana alluvionale ed il litorale, grazie agli

apporti solidi delle fiumare e sono costituiti dal basamento cristallino di età paleozoica.

In particolare, questi terreni sono costituiti da gneiss e scisti a mica biotite e granato ad

elevata resistenza all’erosione anche se sono soggetti a fenomeni di alterazione chimica

che li degrada. In funzione di tale degrado varia la permeabilità che in condizioni

normali è bassa.

Verso il settore meridionale dell’unità fisiografica, i terreni di età paleozoica sono

ricoperti parzialmente dal complesso miocenico di terreni di genesi sedimentaria

costituiti, dall’alto verso il basso, da argille siltose grigie seguite arenarie massive con

orizzonti localmente limitati di sabbie più o meno sciolte, per finire ai conglomerati e

brecce i cui elementi presentano una costituzione granitoide e localmente filladica che

denotano la loro genesi magmatica. La resistenza all’erosione è considerata da buona ad

elevata mentre la permeabilità è moderata.

Page 36: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

33

Figura 14 – Stralcio geologico di superficie

Page 37: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

34

4.2. GEOMORFOLOGIA DEL SISTEMA LITORALE E SUBACQUEO

Al fine di definire la natura morfologica del sistema in studio è stato condotto, oltre al

rilevamento geologico e morfologico del litorale anche il rilievo subacqueo, che ha

consentito di correlare quanto già esposto con la geologia e geomorfologia subacquea.

Sono inoltre stati realizzati 8 profili subacquei.

La definizione strumentale della batimetria e la sua ispezione diretta hanno consentito

di riconoscere con buona approssimazione la probabile genesi del sistema litorale e le

sue fasi evolutive.

Figura 15 – Modellazione DTM del fondale

La batimetria si presenta, soprattutto in corrispondenza delle isobate minori e più vicine

al settore emerso, molto influenzato dalle vicissitudini che ha subito il litorale. Con

riferimento alla carta batimetrica ed alla modellazione DTM in Figura 15, relativamente

alle fenomenologie sulle prime isobate approssimativamente fino alla isobata –5,00, si

può suddividere il fondale in tre settori:

Page 38: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

35

• il più settentrionale, ad azione erosiva spinta fino a quello che si ritiene essere

un antico alveo forse di confluenza delle tre fiumare insistenti a monte, oggi non

più raccordabili a causa delle modificazioni antropiche; tale ipotesi viene

avanzata osservando la geomorfologia dei terreni superficiali che induce a

ritenere che l'alveo si sia impostato su due superfici di scorrimento preferenziale

rappresentate da due faglie che mettono a contatto i corpi paleozoici costituiti

dai calcari cristallini al centro e gli gneiss e scisti a granato e biotite a sinistra e

le filladi e gli scisti a muscovite a destra.

• Da qui in poi, verso sud e per tutto il settore centrale del fondale rilevato,

l’attività erosiva del moto ondoso diventa più moderata grazie anche alle diverse

opere di protezione presenti che rendono il litorale più stabile. In particolare,

sono presenti tre break-waters ed una barra soffolta artificiale, oltre la quale

l’attività erosiva ridiventa elevata. Il carattere meno intenso dell’erosione

costiera in questo settore è anche indicato dalla acclività meno elevata in

corrispondenza delle prime isobate, a differenza del primo tratto di litorale e del

tratto più meridionale.

• Oltre la barra soffolta, verso sud, è osservabile il grado più intenso dell’attività

erosiva, visualizzabile con delle vere e proprie nicchie di erosione che

corrispondono, in superficie, con la minore ampiezza del litorale fino al ridosso

sulla massicciata ferroviaria. A mare, a tali nicchie di erosione corrispondono ad

alcuni rigonfiamenti di accumulo di materiale sedimentario eroso ed asportato

dalla riva o dalla sua prossimità, in corrispondenza delle isobate maggiori dove

si trovano fasce batimetriche più acclivi. Tale meccanismo è anche osservabile

sul settore più settentrionale, mentre sul settore ad attività più moderata, le

isobate si presentano più uniformi.

In merito alle nicchie di erosione, le più caratteristiche, ma anche di entità

maggiore si osservano proprio nel settore più meridionale. Infatti, alla base della

nicchia di erosione corrisponde un’area subpianeggiante, generalmente posta

all’isobata –4,00 mt slm, oltre la quale si ha un rigonfiamento delle isobate con

una minore acclività.

L’isobata -4,00 mt slm individua un periodo preciso di stasi temporanea del

processo di risalita del livello eustatico databile intorno a 6.000 anni.

Page 39: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

36

In questo periodo, si è avuto il processo di erosione che ha creato, per ogni

nicchia, corrispondenti settori di accumulo dei sedimenti erosi dal litorale, come

meglio sarà esposto nel capitolo riguardante la sedimentologia.

Eccetto che nel settore centrale, cioè il tratto di fondale compreso fra i profili di

riva n° 6, 7, 8 e 9, tutta il resto dell’area in studio è interessata da questa

fenomenologia deposizionale che si estende mediamente fino all’isobata –9,00

mt s.l.m.m., dove i sedimenti ricoprono quella che si ritiene la probabile antica

piattaforma di abrasione la cui sommersione deve essere stata repentina, come

indicato dall’assenza, in questo settore batimetrico, di indizi che indichino

qualsiasi forma di temporanea rielaborazione di sedimenti.

Figura 16 – Curva ipsometrica per il Mediterraneo

Il periodo di risalita si può ipotizzare intorno a 6.500 anni e la risalita del livello

eustatico in questa zona potrebbe essere stato costante e breve nell’arco di

qualche secolo. Quanto descritto è facilmente osservabile se si considerano i

profili subacquei che evidenziano perfettamente la dinamica deposizionale

descritta. La curva ipsometrica su cui si basano le considerazioni di cui sopra, è

Page 40: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

37

stata calcolata, nell’ambito di una serie di ricerche ai fini di ricostruzioni dei

movimenti eustatici nell’ambito di alcuni studi archeologici, analizzando le

problematiche relative alle variazioni recenti del livello del mare utilizzando i

dati scaturiti da recenti studi basati sulla datazione di speleotemi campionati in

grotte marine sommerse del mare Tirreno (Antonioli et alii; Alessio et alii). Al

fine di ottenere dati certi e commensurabili, i campionamenti sono stati eseguiti

in grotte sommerse marine stabili in cui i movimenti relativi riscontrati sono

stati effettivamente quelli derivanti da eustatismo e non dalla componente

eustatica e tettonica. La curva esposta presenta alcuni controlli in linea con le

datazioni di alcune stazioni preistoriche sommerse rinvenute nel Mediterraneo.

Tale curva può dunque essere utilizzata anche per considerazioni di ordine

paleogeomorfologico e paleoclimatico inerenti sia la variazione del livello

marino che la sequenza di vicende occorse al litorale in periodi geologici

riferibili alle formazioni riscontrate, che in questo caso sono di età pleistocenica

e recente.

Per ciò che riguarda le forme morfologiche individuate sul fondale, sono stati osservati

diffusamente in tutta l’area investigata ripple marks fino oltre la batimetrica – 9,00.

L’analisi dei profili dei ripples (Figura 17) è indicativa dell’attività di correntometrica

derivante dal moto ondoso che interessa il fondale anche in profondità.

Figura 17 – Profili dei ripples mark riscontrati

Page 41: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

38

I profili osservati indicano una provenienza della corrente dalla riva; la circostanza che

sono presenti sia dove si rinvengono granulometrie fini (localizzate più in profondità),

sia in presenza di granulometrie grossolane, indica la forza della corrente di ritorno.

Tale argomento sarà ripreso nel capitolo della sedimentologia in cui la correlazione con

quei dati chiarirà meglio la dinamica di formazione di queste forme morfologiche sul

fondale.

Quanto sopra esposto è stato verificato anche grazie ai profili subacquei eseguiti a

seguito delle immersioni condotte (Figure 18a-h).

Page 42: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

39

Figura 18a – Profilo subacqueo 1 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Figura 18b – Profilo di subacqueo 2 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Page 43: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

40

Figura 18c – Profilo subacqueo 3 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Figura 18d – Profilo subacqueo 4 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Page 44: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

41

Figura 18e – Profilo subacqueo 5 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Figura 18f – Profilo subacqueo 6 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Page 45: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

42

Figura 18g – Profilo subacqueo 7 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Figura 18h – Profilo subacqueo 8 – Ascisse Scala 1:2000 - Ordinate Scala 1:200

Page 46: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

43

4.3. SEDIMENTOLOGIA

La caratterizzazione sedimentologica della spiaggia emersa e della spiaggia sommersa è

stata condotta sulla scorta dei dati reperiti sulle relazioni di riferimento [4], [5] e [6], e

soprattutto dei dati rilevati da una indagine espressamente condotta per la redazione del

presente progetto, nel corso della quale sono stati prelevati e destinati alla

caratterizzazione granulometrica n.ro 2 campioni sulla battigia (CB1, CB2) e n.ro 4

campioni subacquei (CS1, CS2, CS3, CS4).

Le analisi granulometriche hanno permesso di determinare le percentuali di sedimento

per ogni fascia di diametro, distinguendo i ciottoli, le ghiaie, le sabbie e i peliti. Sono

stati determinati quindi i valori dei diametri in Ф corrispondenti a valori percentili

standard. Da questi valori sono stati desunti i parametri caratteristici del sedimento

quali la media, la mediana, la classazione, la asimmetria e l’appuntimento. I risultati

ottenuti hanno consentito di definire con sufficiente affidabilità il carattere

sedimentologico della zona e di metterlo in relazione con la geomorfologia riscontrata,

delineando così le caratteristiche del sistema in studio ed ipotizzare la sua probabile

evoluzione.

Dall'analisi condotta nella Relazione Sedimentologica [3], si evince che per la spiaggia

sommersa i dati rilevati forniscono il valore di D50 = 0.35 mm, con una deviazione

standard geometrica di 1,21. La distribuzione granulometrica cumulativa e la

corrispondente curva granulometrica cumulativa per i campioni prelevati in

corrispondenza della spiaggia sommersa, sono riportate in Figura 20.

Page 47: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

44

 

Figura 19 – Costituzione sedimentologica del fondale

Composite: Grain Size

20 40 60 ASTM Mesh

1.000 0.250 (mm)

0 1 2(phi)0

10

20

30

40

50

Freq

uenc

y W

eigh

t Per

cent

Case: CS1-CS3

Median

Mean

Grain Size--- Folk Measures ---Median = 0.35 mmMean = 0.36 mmStd.Dev. = 0.83 mmSkewness = -0.12Kurtosis = 0.82--- Moment Measures ---Mean = 0.36 mmStd.Dev. = 0.78 mmSkewness = -0.28Kurtosis = 2.55

Composite: Grain Size

20 40 60 ASTM Mesh

1.000 0.250 (mm)

0 1 2(phi)0

20

40

60

80

100

Cum

ulat

ive

Wei

ght P

erce

nt

Case: CS1-CS3

Median

Mean

Figura 20 – Distribuzione e Curva granulometrica per i campioni subacquei

Page 48: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

45

5. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE

I terreni oggetto di intervento che si trovano ad una quota di circa -5.00 m s.l.m.m. sono

costituiti da depositi di spiaggia che rappresentano i sedimenti attuali distribuiti

sull’area di stretto interesse del progetto.

I campioni prelevati sul fondo sono generalmente caratterizzati da sabbie a

granulometria media.

Analisi penetrometriche condotte su terreni di analoghe caratteristiche hanno mostrato

che il numero di colpi rilevato è pari a:

N1 = 5 N2 = 7 N3 = 7

alla profondità di -1.00 rispetto al fondo.

Sulla base di tali dati, nonché della relazione di riferimento [5], le caratteristiche

geotecniche sono desunte nella Relazione Geotecnica allegata al presente progetto.

Page 49: COMUNE DI GUARDIA PIEMONTESE - regione.calabria.itregione.calabria.it/.../guardia_piemontese/relazione_geologica.pdf · 2008 da Econ s.r.l. Napoli su incarico del Comune di Guardia

46

6. CONCLUSIONI

Sulla base dello studio effettuato è stato possibile delineare le caratteristiche del sistema

in studio ed ipotizzare la sua probabile evoluzione.

Il sistema costiero è stato generato dal sistema fluviale e torrentizio che ha portato i

materiali riferibili alle litologie di genesi magmatica e metamorfica site a monte ad

accumularsi a valle. L’accumulo è avvenuto nella antica baia costituita tra il piccolo

promontorio costituito dal Cozzo S. Iorio (332 m s.l.m.m.) appartenente al gruppo del

Cozzo del Greco (626 m s.l.m.m.) e il promontorio poco più a sud della Serra del

Fornaio (296 m s.l.m.m.). Tali sedimenti sono stati accumulati in questa antica baia e

progressivamente poi distribuiti verso sud, nell’ambito della stessa conca, e verso mare

proprio dai moti di corrente, mentre i moti ondosi hanno limitato l’accumulo entro una

fascia contigua, in linea anche con le altre unità. Tale ipotesi è supportata anche

dall’analisi della distesa libera e da un altro studio eseguito dallo scrivente sulla stessa

unità fisiografica.

Per ciò che riguarda l’evoluzione del fondale, oltre alla dinamica evolutiva temporale, il

rilevamento ha evidenziato come vi sia una dinamica erosiva spinta quasi ovunque nei

tratti dove non vi sono opere di protezione. I sedimenti prodotti dall’erosione vengono

rimossi e trasportati verso il largo, e deposti secondo la taglia granulometrica a distanze

progressivamente maggiori, ma comunque all’interno del sistema sedimentologico, in

quanto non si ritiene che la correntometria generale sia tale da produrre grandi

movimenti di materiale anche in ordine alla sua taglia granulometrica per la quale si

rimanda alla relazione sedimentologica per la analisi dei dati.

È stata infine eseguita la caratterizzazione geotecnica dei depositi di spiaggia, utile al

fine del dimensionamento geotecnico delle opere, nella consapevolezza che si tratta di

dati medi che possono essere presi in considerazione per due motivazioni:

- le opere che devono essere realizzate devono poggiare su terreni di deposito

alluvionale che sono sempre soggetti alle azioni delle correnti longshore e cross-

shore dovute al moto ondoso;

- le opere da realizzarsi nell’area in esame sono barriere di scogli naturali

suscettibili di spostamento per effetto del moto ondoso e che quindi non

subiscono danni per piccoli spostamenti provocati da esigui cedimenti del

terreno che sono da considerarsi completamente compatibili con la tipologia

delle strutture in esame.