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escursioni 2 16 FILIALE DI VILLA GUARDIA - via Tevere

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e s c u r s i o n i

2 1 6FILIALE DI VILLA GUARDIA - via Tevere

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Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 7,00 DARIO DI LORENZO - cell. 335 6147912 facile/MEDIA € € 25,00

Viaggio Sergio Zappa - cell. 338 4049634 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 450 M /3 ORE 21 gennaio 2016

600 M /4,5 ORE

Dopo “lungo discernimento” per la prima ciaspolata dell’anno decidiamo di fare visita ai Valdostani e più precisamente ai “Champolusiens”, abitanti dell’ultimo comune della Val d’Ayas.Da Saint Jacques ultima frazione della valle, risaliamo a sinistra il sentiero ben innevato che porta a Pian di Verra Inferiore (m 2050), perdendo fin dalle prime battute un grup-petto e il “suo” capogita fin troppo distratto dalle amenità del posto o dalle grazie della moglie (evidentemente trascurata durante la settimana…)Giunti alla innevatissima piana un gruppetto piega subito a destra per salire al Rifugio

Ferrato, mentre il resto della ciurma punta dritto verso il Lago Blu (bianco che più bianco non si può causa neve “baciata dal sole”) a quota 2220. Una bella mangiata “pomeridiana” al Rifugio Ferraro concluderà la parte “difficile” dell’escursione. Discesa alla spicciolata e rientro a Villa Guardia verso le 20.

Pian di Verra inferiore

24 gennaio 2016Ciaspolata al Rifugio Ferrario (AO) m 2090 Salita facoltativa al Lago Blu m 2220

amarcord 2015

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Cena e bisboccia al Rifugio Forcora (VA) naturalmente… Bella, bella, bella, ma proprio bella!!!Sia ben chiaro è una “mia” personalissima valutazione, seppure condivisa da tanti ma non da tutti… ma la ciaspolata del 20 febbraio rimarrà negli annali come una delle gite più belle organizzate in questi 13 anni di peregrinare fra montagne d’Italia e Svizzera.“Zio Renato” provetto autista s.p.t. da Cassano d’Adda, più avvezzo al cabaret che alle cartine stradali ci accompagnerà al Passo Forcora a quota 1179, valico che separa la Val Veddasca dal… Lago Maggiore (in effetti dall’altra parte la strada non c’è, però c’è un gran bel panorama).Alle 15 scarse partiamo alla volta di Monterecchio idilliaco borgo raggiungibile per una comoda e piana mulattiera. Il sentiero si fa quindi ripido e conduce al bivio di Passo Fontana Rossa (m 1390). Per alcuni il “battesimo” delle ciaspole non poteva essere migliore.Affrontiamo la salita sul versante sud del Sasso Corbaro (m 1548) in 40/50 cm di neve dapprima un po’ umida quindi sempre più dura e farinosa, la cima meno arrotondata del menù di giornata.

20 febbraio 2016Ciaspolata al Monte Covreto m 1593 e al Monte Paglione m 1554 (TICINO)

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ore 12,30 Roberto Cattaneo - cell. 340 3810460 MEDIA € € 50,00

Viaggio Marco Turconi - cell. 339 3177309 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 500 m/ 4 ORE 10 febbraio 2016

Con qualche saliscendi fra roccette affioranti dal candore della neve raggiungiamo una valletta che sale alla cima del Monte Paglione a quota 1553, seconda cima molto appianata dell’escursione.Un breve allungo ci porta ad un punto panoramico dove possiamo ammirare la parte settentrionale del lago Maggiore, con in primo piano le cittadine di Ascona e Locarno e la parte terminale delle Valli Maggia e Verzasca. Rientrando risaliamo il Monte Covreto (m 1593) dove approfittiamo di una pausa per gustarci il tramonto, seppur un po’ disturbato da un po’ di nuvolaglia. Il bello doveva però ancora venire: una libera discesa sul pendio innevato senza l’obbligo di seguire il sentiero e un’eccezionale luna piena che spuntava fra gli alberi (da sola valeva il biglietto!!!)Verso le 20 eravamo tutti al Rifugio Forcora per la consueta cena d’inizio anno e alle 22 e 30 pronti sul pullman per far ritorno da una strada alternativa, un po’ più corta che regalava in successione “performance in manovra” di Zio Renato, 2 cervi in mezzo alla strada e… udite udite…. pare… un lupo, sempre in mezzo alla strada.Qualche svolta errata dello “Zio” allungava il rientro di una mezzoretta ma la gita è stata bella, bella, bella, ma proprio bella!!!

Il sole sta per tramontare sulle cime e sul lago

Scendendo dal Sasso Corbaro

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13 marzo 2016 Rifugio Zamboni Zappa (VB) m 2065Lago delle Locce m 2223

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 7,00 ROSSELLA BERTONCELLI-cell. 349 3203185 facile/MEDIA € € 30,00

Viaggio FLAVIO MOLTENI - cell. 339 2766694 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 300 M /3,5 ORE 3 marzo 2016

850 M /6,5 ORE

Spettacolare ciaspolata ai piedi dell’impressionante parete Est del Monte Rosa, seconda cima europea con i 4633 m della Punta Dufour. Inizialmente il percorso risale le piste da sci e può essere comodamente affrontato sia con le ciaspole sia con le “pelli” raggiungendo a quota 1914 il Belvedere, stazione di arrivo della seggiovia che potrebbero evitare più di 500 metri di dislivello.

Camminiamo a filo dell’omonimo ghiacciaio, unico in estensione in tutte le Alpi e raggiungiamo la piana dell’Alpe Pedriola dove sorge il rifugio Zamboni Zappa. Quattro passi su comoda pista battuta e siamo al Lago delle Locce posto al centro di un incredibile corona di cime, molte delle quali superano i 4000 metri. È un’occasione per toccare con mano uno dei più affascinanti santuari delle Alpi. Pranzo al sacco, ritorno per lo stesso percorso e rientro per le 19 e 30

Il Monte Motta si presenta come un dosso erboso panoramico ben individuato sul costone sudest del più conosciuto Duria (m 2264).Dalla chiesetta del Gorghiglio nel territorio comunale di Peglio imbocchiamo prima una stradina asfaltata, poi un sentiero che sale con numerosi tornanti fra boschi di castagni giungendo alle baite di Bodone (m 1113). Ad attenderci un ottimo aperitivo a base di prosecco, affettati e formaggio locale.Dopo il formaggio “addentiamo” anche il costone sud della montagna che conduce all’Alpe Motta (1406 m) e alla sommità in un amen.

Voltando a destra scendiamo al Rifugio Colmen (m 1280) dove mangeremo un lauto pasto fai da te a base di spaghetti e… ci organizziamo… Un modo nuovo, seppur non originale per fare gruppo in allegria (mi raccomando, fidatevi di noi e… zaini vuoti!).Dal Rifugio una breve discesa ci condurrà a Livo attraverso cascine un tempo utilizzate per attività di pastorizia. Rientro per le 19

10 aprile 2016Monte Motta (CO) m 1515

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 8,00 Doris rini - tel. 031 480891 facile € € 25,00

Viaggio Flavio Molteni - cell. 339 2766694 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 800 m / 4,5 ORE 7 aprile 2016

Pranzo autogestito al Rifugio colmen

Panorama sul lago

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Il mare? Ve lo faremo vedere!... Col binocolo!!!Scherzi a parte siamo nel Parco Beigua, entroterra genovese, zona d’acqua e di funghi, di roveri e noccioli, d’aceri e castagni, zona di imboscate a due ruote sulla strada della Milano Sanremo come nel lontano 23 marzo 1991 quando il mitico “Chiappa” fece sua la classicissima grazie ad un azzardatissimo attacco iniziato proprio da queste parti.Vi proponiamo un percorso intenso e vario per il mutare degli ambienti naturali e per la presenza nella parte finale di monumenti molto espressivi. Partendo da Masone oltrepassiamo l’autostrada e ci dirigiamo verso località Savoi in uno scenario di prati e zone boscate. La protagonista di questo tratto è l’acqua, lungo il cammino incontreremo una fonte, il rio Pestumo e il Rio Masone. La strada lascia il posto alla sterrata e prosegue fino alla spettacolare Cascata del Serpente che raggiungiamo con una piccola deviazione.Un percorso botanico illustra, attraverso pannelli esplicativi, le specie arboree ed arbustive della Val Masone e del Parco Beigua, una sorta d’anteprima di ciò che incontreremo lungo l’escursione.

1 maggio 2016Anello di Masone (GE) m 1109 quota max Bric del Dente

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ore 7,00 CRISTINA MENTESSI - 320 0652025 MEDIA € € 25,00

Viaggio ROSSELLA BERTONCELLI-cell. 349 3203185 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 850 m / 5 ORE 28 aprile 2016

Oltrepassata Cascina Troia a 620 metri, comodo e ampio riparo circondato da tavoli panche e ciappe per i barbecues, saliamo nel folto bosco fino alla panoramica displuviale tra le Valli Stura e Orba, note anche come le Valli del latte, perché ricche di pascoli e acqua. Una deviazione a “U” ci porta al Bric Dentino (m 976), detto anche Bric della Saliera per via di un’antica saliera, ora distrutta.Ad una sella si prosegue ancora verso sinistra, il Bric del Dente a quota 1107 è in vista, risalire la sua punta rocciosa richiede attenzione, il panorama è eccezionale, la cima isolata offre sensazioni d’alta quota. Sosta, pranzo al sacco e vista mare.Una suggestiva discesa ci porta alla Sella del Barnè (m 892), attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri in uno scenario selvaggio e aperto fino al Golfo di Genova, da qui, si risale il versante sud del Monte Giallo e quello nord del Bric Geremia, la cui sommità a 803 metri slm è raggiungibile con una deviazione da Pian Geremia.Proseguiamo fino a Forte Geremia, struttura risalente al 1890, nata per via delle tensioni fra Italia e Francia, abbandonata nel 1930, attualmente utilizzata come supporto d’attività escursionistiche e ricreative del parco, permettendole così di riacquistare il suo antico splendore. Rimanendo in quota giungiamo al Sacrario dei Martiri Turchino sorto in ricordo della strage di partigiani del Maggio 1944 e la Cappelletta di Masone, ormai nei pressi dell’arrivo. Rientro per le 19 e 30.

Dal Bric del Dente, uno sguardo verso la pianura...

“...e uno verso il mare”

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Escursione “scoppiettante” con molta salita e pochissima discesa adatta per chi ha problemi alle ginocchia… Il sentiero parte da Comenduno di Albino in bassa Val Seriana e sale subito ripido nel bosco (te pareva…) fino alla base di suggestive pareti. Un paio di facili e brevi “scalette fisse” ci aiutano a superare un piccolo salto di roccia. Giungiamo alla “Corna Anesì”, un caratteristico masso in bilico sulla sottostante val Seriana, speranzosi che non cambi idea proprio il 22 maggio. Alla Madonnina del Narciso si apre un bellissimo balcone panoramico con bella vista sulla bassa Val Seriana e sul dirimpettaio Monte Misma (m 1160). Dopo un breve falsopiano risaliamo il versante sud del Monte Rena, (1143 m), allietato purtroppo da grandi antenne ripetitrici e frequentato dagli amanti del parapendio.

22 maggio 2016Monte Cornagera m 1311 Monte Poieto m 1360 (BG)

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ore 7,30 Flavio Molteni - cell. 339 2766694 MEDIA € € 20,00

Viaggio DARIO DI LORENZO - cell. 335 6147912 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 1 100 m / 5 ORE 19 maggio 2016

La salita continua anche nel pomeriggio…Abbandoniamo il comodo sentiero diretto al Poieto e ci dirigiamo verso la Corna-gera (m 1311), un traverso molto suggestivo che passa sotto i famosi torrioni, pale-stra di roccia di tantissimi bergamaschi. Ci inoltriamo quindi nel fa-moso “labirinto” così chia-mato perché la larghezza del sentiero si fa sempre più stretta e l’incombenza delle pareti sempre mag-giore fino a raggiungere il punto più stretto denomina-to “Bus de la Carolina”. Una persona di normale corpo-ratura fatica a passare. Dopo questo bellissimo, ma freddo ed umido ambiente, continuiamo nel bosco incorniciando la pista da sci che scende dal monte Poieto. La seguiamo e dopo circa 15 minuti raggiungiamo la stazione a monte della telecabina del monte Poieto nonché il relativo albergo (m 1369). Saranno le 3½ / 4, un birra e uno spuntino ci stanno tutti, anche perché ora non abbiamo più problemi di “girovita”. Chi per scelta o per… diametro ha saltato la Cornagera dovrebbe aver già raggiunto la stessa cima per altra strada. Foto panoramiche, breve e veloce discesa fino ad Aviatico dove ci attende il pullman. Rientro per le 19.

Il labirinto della Cornagera

Il Buco della Carolina

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5 GIUGNo 2016 Lago d’Efra m 1836 (Ticino)Salita facoltativa alla Capanna d’Efra m 2039

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 7,00 MARCO TURCONI - cell. 339 3177309 MEDIA/IMPEGNATIVA € € 20,00

Viaggio VALERIO RONCORONI - cell. 333 279995 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 950 M /5 ORE 2 giugno 2016

1050 M /6 ORE

Partendo da Frasco ci inoltriamo nella semipianeggiante Val d’Efra, costeggiando il fiume che scorre formando vasche d’acqua e cascate di rara bellezza. D’altronde la conosciamo: è la Val Verzasca!!!Si percorre tutta la valle e poco dopo Montada (m 1196) il torrente si divide in 2 grandi cascate che meritano una pausa. Attraversati alcuni riali, si sale più ripidamente verso Chignolo (1364 m) con una lunghissima serie di tornanti, in boschi di betulle, poi di faggio e larice. Ancora un’oretta e siamo al Lago d’Efra, adagiato in una conca bloccata a monte da pareti rocciose e a valle dal bosco di larici che a sua volta “strapiomba”. Acqua verde smeraldo, la superficie, increspata dalla brezza, brilla dei riflessi del sole. Da cartolina… Pranzo al sacco per tutti, riposo per chi vuole, per gli altri sgambata alla soprastante Capanna d’Efra (m 2039) sull’Alta Via della Verzasca. Discesa per la stessa via e rientro per le 19.

Da Arvogno (m 1247) scendiamo al ponte sul fiume Melezzo e imbocchiamo una mu-lattiera gradonata sostituita ben presto da un bel sentiero che ci porta a superare le alpi Cortina, Raunel e Cauli.Superate tre vallette saliamo faticosamente nel bosco fino alla bocchetta del Muino (m 1977) dove ci congiungiamo col gruppo che ha scelto la salita in ovovia da Santa Maria Maggiore. Dalla bocchetta lo sguardo spazia sugli alpeggi che costellano la Valle Onsernone. Scen-diamo al lago di Muino (m 1890) invaso da vegetazione lacustre nei pressi del quale sorge il rifugio Greppi.Proseguiamo verso il lago di Ruggia e risaliamo la bocchetta di Ruggia. Dopo l’agognato pranzo i più ardimentosi potranno risalire la cresta Sud che scende dall’omonimo pizzo. L’ascesa si presenta impe-gnativa e bisogna prestare attenzione nel superare al-cuni lisci lastroni di roccia poco prima della vetta. Una breve discesa ci ricompat-ta col resto della ciurma. Chiudiamo il nostro anello passando dalla Cappella di San Pantaleone e dai Motti. Rientro per le 20, ormai è il solstizio, da martedì le gior-nate s’accorciano (ahi, ahi).

19 GIUGNO 2016Pizzo Ruggia m 2289 (VB)

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 6,30 Flavio Molteni - cell. 339 2766694 IMPEGNATIVA (MEDIA CON LA FUNIVIA)

€ € 25,00

Viaggio LIVIO BRENNA - cell. 335 7960147 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 1300 M /6,5 ORE 16 GIUGNO 2016

1000 M /5,5 ORE

Una perla incastonata fra i monti

Lago del Muino e Pizzo di Ruggia

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Da anni, forse fin dagli albori del gruppo escursionistico girava nell’aria l’idea di ammirare da vicino le Tre Cime di Lavaredo, uno dei simboli dell’alpinismo mondiale. Appartenenti alle Dolomiti di Sesto le Tre Cime raggiungono rispettivamente i 2999 metri con la Cima Grande, (quella centrale) i 2973 metri con la Cima Ovest e i 2857 con la Cima Piccola.Questa escursione ci permetterà di conoscere tutte le particolarità naturalistiche e paesaggistiche del parco. Da Moso, frazione di Sesto in Pusteria raggiungiamo la Val Fiscalina e ci incamminiamo lungo il fondovalle. In primo piano appaiono le erte pareti rocciose della Cima Una, dalle quali nell’ottobre 2007 si é staccato un cono di roccia di dimensioni pari a 60.000 metri cubi. Inizialmente seguiamo il sentiero della Val Sassovecchio per poi abbandonarlo alcuni minuti dopo il rifugio Fondovalle, inerpicandoci lungo il sentiero che sale il ripido fianco della Cima Uno fino al Rifugio Zsigmondy-Comici (2225 m) dove pernotteremo al termine di un’ottima cena innaffiata da vini Trentini d.o.c. Non escluso qualche giretto panoramico nei dintorni magari alla Cima di Cengia giusto per stuzzicare l’appetito. Per tutti gran tramonto infuocato.

9 e 10 luglio 2016Rifugio Comici m 1109 Giro delle Tre Cime di Lavaredo quota max 2454 (BZ)

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 6,30 Flavio Molteni - cell. 339 2766694 1° giorno: MEDIA2° giorno: MEDIA/impegnativa

€ 100,00 (CAPARRA € 30,00)

Viaggio LIVIO BRENNA - cell. 335 7960147 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 700 m+450 m/650 m 4 luglio 2016

3+6 ore/7,5 ore

L’indomani di buon mattino gran colazione a 4 stelle, pacche sulle spalle e si ricomincia. In uno scenario mozzafiato saliamo al Passo Fiscalino e raggiungiamo il piccolo ma grazioso Rifugio Pian di Cengia (2544 m) per un veloce caffè. Scendiamo ai laghetti di Cengia e con dolci falsopiani puntiamo al Rifugio Lavaredo senza raggiungerlo ma girando prima e salendo all’omonima forcella (m 2454) dove il gruppo volendo potrebbe separasi per 2 orette. Qualcuno potrebbe puntare dritto al brasato del Rifugio Locatelli, qualcun’altro potrebbe invece girovagare sull’altipiano a nord delle 3 Cime passando appena sotto questi spettacolari colossi, allungando di 1 ora e mezza e di 200 metri di dislivello il percorso originario.Ritrovo al “balneare” Rifugio Locatelli raggiunto da tutte le parti da frotte di escursionisti. Non ci resta che rifocillarci con l’ultimo turno di cucina e ridiscendere a Moso in circa 2 ore di cammino. Lungo viaggio in pullman e rientro per le 23. Se tutto gira per il verso giusto questa volta ci scappa l’oscar per la regia.

Salendo al Rifugio Comici, l’imponente Croda del Toni

Un angolo di paradiso: Rifugio Locatelli, Monte Paterno e le Tre Cime

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Per la seconda volta nella stagione facciamo rotta per la Val D’Ayas (come nella prima ciaspolata) fermandoci questa volta a Champoluc, qualche kilometro prima del fondovalle.La gita proposta è stata classificata “media” valutando soprattutto dislivello e comodità di sentiero però va sottolineato che l’arrivo a Gressoney sarà preceduto da una “discesina” di circa 3 ore e oltre 1350 metri di dislivello per cui attenzione alle ginocchia. Siamo buoni per cui partiamo tutti insieme con l’ovovia che ci scaricherà al Crest. Una stradina sterrata in leggera salita ci porta ad incrociare la pista da sci giungendo successivamente alle tipiche case di Cuneaz (m 2032). Breve pausa più per i fotografi che altro e si risale in un vallone in parte boscoso in direzione dell’imponente bastionata rocciosa che lo chiude. Guadiamo il torrente e ci spostiamo sulla dorsale erbosa fino allo sbocco di un canale.Il sentiero si fa ora “ino ino” e risale il fondo detritico con l’aiuto di 2 corde fisse colorate di blu ancorate sulle rocce di destra. Manca ormai poco, i 3 laghi (m 2659) sono ormai a portata di mano (ops di piede) e invitano ad una sosta rigenerativa.

E’ la gita regina dell’anno: l’impegno per i più allenati non può che essere di pari grado: dal colle Pinter, poco sopra i laghi, si imbocca il sentiero 6 che sale con piccoli tornanti sul versante ovest su tterra battuta, presto sostituita da terriccio, ghiaia e sassi.Ancora un po’ di sudore e raggiungiamo il bivacco Lateltin a quota 3137 metri poco sotto la ben più complicata Cima della Testa Grigia (m 3313). La vetta ma anche il bivacco godono di un panorama eccezionale in quanto la zona fa da spartiacque tra la valle d’Ayas e di Gressoney e non ci sono montagne più alte intorno per molti chilometri. La vista spazia sulla catena del Rosa, sulle principali cime della Valle d’Aosta e raggiunge perfino la Pianura Padana.La divisione dei 2 gruppi continua purtroppo per parecchie ore in quanto la salita e di-scesa al bivacco Lateltin durerà almeno 3 orette pausa e pranzo compreso. Ci ricompat-teremo magari verso la fontana di Alpenzu’ (m 1779) tappa obbligata nella lunghissima discesa. Birra doppia all’arrivo a Gressoney e rientro in pullman assonati e paonazzi. Non aspettateci prima delle 20 e 30.

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 6,00 marco turconi - 339 3177309 MEDIA / IMPEGNATIVA

€ 30,00

Viaggio valerio roncoroni - cell. 333 279995 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 800 m / 1 150 m 23 luglio 2016

6 / 7,5 ore

26 luglio 2016Traversata Val D’Ayas Val di GressoneyBivacco Lateltin facoltativo m 3137 (AO)

I Laghi Pinter dal colle omonimo

Il suggestivo villaggio walser di Cuneaz

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dal 25 al 30 agosto 2016Sicilia IncandescenteCon salite ai tre vulcani: Etna, Stromboli e Vulcano2 giorni di mare 3 di escursioniUN’INCREDIBILE ESPERIENZA DI SOLE, TERRA, ACQUA, FUOCO E ARIA

mattino pomeriggio sera

25agosto

partenza da Villa Guardia, pullman fino a Linate, volo con Alitalia fino a Catania, pullman fino a Milazzo e aliscafo fino a Stromboli

spiaggia o tempo libero sull’i-sola più selvaggia del Mediter-raneo

cena in ristorante tipico, sciara del fuoco (vista notturna dell’e-ruzione del Vulcano dalla barca) pernottamento presso un bed & breakfast

26agosto

salita di buon mattino con guida alla Vetta dello Stromboli (m 926), discesa a Ginostra e rientro in battello (5 ore 1000 metri di disli-vello impegno medio)

cena in ristorante tipico e per-nottamento nello stesso bed & breakfast

27agosto

a spasso per le Eolie con il battello, fra mare, escursioni o tempo libero a scelta e approdo sull’Isola di Vulcano

cena e pernottamento in Albergo

28agosto

salita di buon mattino alla vetta di Vulcano (2 ore e 400 metri di dislivello impegno facile)

spiaggia o tempo libero cena e pernottamento in Albergo

29agosto

spiaggia o tempo libero Aliscafo fino a Milazzo alla mat-tina, giretto a Taormina e salita dalle pendici dell’Etna fino al Ri-fugio Sapienza (2½ ore 750 me-tri di dislivello impegno facile)

cena e pernottamento al Rifugio Sapienza

30agosto

Salita di buon mattino con guida alla vetta dell’Etna m 3345, giro dei crateri sommitali e discesa al Rifugio Citelli (7 ore 1400 metri di dislivello impegnativa senza funivia) (5½ ore 800 metri di dislivello impegno medio con la funivia)

Pullman dal Rifugio Citelli a Ca-tania e rientro con volo Alitalia in tarda serata

PROGRAMMA

Il prezzo di 600,00/700,00 euro comprende trasferimenti di ogni tipo (pullman, barca, battello, aliscafo e aereo) guide, tasse, colazioni, cene, bevande e pernottamentiIl prezzo non comprende pranzi, superalcolici, vizi e stravizi ed eventuali imprevisti

iscrizioni

MARCO TURCONI - 339 3177309 ROSSELLA BERTONCELLI-cell. 349 3203185

Costo INDICATIVO Chiusura iscriz.

€ 600/700,00(CAPARRA € 100,00) 31 MARZO 2016

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Approfittiamo degli ultimi giorni estivi per concederci un’altra escursione “longue” che condurrà i più allenati a “conquistare” il Pizzo Spadolazzo. Puristi e Alpinisti d.o.c. storceranno un po’ il naso ma la montagna oltre che natura, benessere, attività fisica e allegria per qualche dozzina di “sciamannati” come noi deve pur avere anche il sapore della conquista; l’importante è non strafare!Andiamo con ordine perché la gita è parecchio elaborata. Lasciamo il nostro “32 posti” a Madesimo paese o poco più avanti sulla strada che porta a Macolini. Superato un torrentello, puntiamo l’ampia conca delimitata a sinistra dal dolce profilo degli Andossi e a destra dal versante ovest del Pizzo di Sterla e del Monte Mater. In fondo si staglia già la netta e perentoria parete sud del Pizzo Spadolazzo. Un’ora e mezzo di cammino e siamo al Rifugio Bertacchi (m 2175) situato poco sopra il Lago di Emet, il più grande fra i laghi naturali della Valle Spluga. Alle spalle degli Andossi comincia a spuntare l’affilata cima del Pizzo Ferrè (m 3103), caratterizzata dal ghiacciaio che ne copriva quasi interamente il versante settentrionale (il riscaldamento globale si fa sentire anche qui!).Per accontentare tutti anche stavolta dividiamo il gruppo: i “Maistracc” saliranno verso il Passo di Emet (m 2250) svoltando a sx prima del valico e dirigendosi verso l’evidente cima. Un percorso tortuoso dapprima attraversa prati di alta quota, quindi attacca con decisione i ripidi pendii di sfasciumi granitici che risalgono verso la vetta con faticosi

tornanti e diversi passaggi di facili roccette. Non con-tento il gruppetto potreb-be scendere verso i 2508 metri del Lago Ghiacciato in territorio elvetico, ri-entrando poi in Italia dal Valico di Lago Nero in per-fetto stile “Schengen”.

1 1 SETTEMBRE 2016Lago Nero m 2310Pizzo Spadolazzo m 2720 (SO)

Breve discesa al circolare Lago Nero (m 2310) dove - in teoria - dovremmo ricongiun-gerci col gruppetto “soft” già “mangiato” e ben riposato che ha raggiunto lo specchio d’acqua per la via più breve direttamente dal Rifugio. Per il pranzo ci si deve arrangiare, il Bertacchi l’abbiamo incontrato troppo presto in mattinata, qualcuno avrà sicuramente pranzato sulle sponde del bellissimo lago qualcuno avrà alleggerito lo zaino già in vetta allo Spadolazzo. Non ci resta che scendere verso il bacino artificiale di Monte Spluga o addirittura fino ad Isola attraverso il famoso sentiero del Cardinello che ne attraversa le omonime gole. In un modo o nell’altro saremo di ritorno per le 20 o giù di lì.

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ORE 6,30 FLAVIO MOLTEni - 339 2766694 MEDIA / IMPEGNATIVA

€ 25,00

Viaggio BERBENNI CARLO - cell. 335 6147912 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN 900 m / 1 200 m 8 SETTEMBRE 2016

5 + 6,5 ore

Lago Nero e Lago di Montespluga visti dal Passo di Lago Nero

Rifugio Bertacchi e Pizzo Spadolazzo20 21

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Il Mottarone è un massiccio montuoso anticamente chiamato Mergozzolo. Il Verbano, il Lago d’Orta e la piana del Toce lo isolano dal resto delle catene alpine. Questa peculiarità ne fa un punto panoramico di eccezionale a dispetto della modesta altezza.Vi giungeremo dopo un cammino di circa 2 ore e mezzo partendo da Gignese. Oltrepassiamo la stazione intermedia della funivia Stresa Mottarone sperando che nessuno sia rapito da brutti pensieri…Fra boschi di castagni tagliamo a mezza costa fino alla Alpe Vedabia dove incrociamo il sentiero che sale da Stresa. Saliamo al selvaggio e appartato Monte Zughero dal quale si gode un’ottima vista su tutto il lago. Ancora qualche declivio e raggiungiamo i vasti prati sommitali. E’ un ambiente un po’ “milanese” ma l’impareggiabile vista e il pranzetto che ci aspetta ci faranno dimenticare questa ”urbanizzazione”. Discesa? O a piedi per sterrato più breve ma non troppo, o in pullman, o in ovovia. Vi lasciamo il gusto della sorpresa…Arrivederci al 2017

9 OTTOBRE 2016Anello del Mottarone m 1491 (VB)

Partenza iscrizioni Difficoltà Costo

ore 7,00 CRISTINA MENTESSI - 320 0652025 FACILE € € 55,00

Viaggio ROSSELLA BERTONCELLI-cell. 349 3203185 DISLIVELLO/DURATA Chiusura iscriz.

PULLMAN M 800 / 4,5 ORE 6 OTTOBRE 2016

amarcord 2015

Spettacolare veduta sul Lago Maggiore

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La partenza e l’arrivo delle gite avverrà sempredal parcheggio del Palazzetto dello Sport.Per iscrizioni telefonare direttamente ai capigita oppure al 339 3177309I prezzi delle gite sono indicativi. Bambini e ragazzi fino a 18 anni pagano la metà. Nelle gite in cui vengono utilizzate le auto private, il Gruppo Sportivo si farà carico di rimborsare posteggi, pedaggi e 0,20 euro a kilometro a coloro che utilizzano il proprio automezzo. Non sono previsti rimborsi per eventuali multe o incidenti.Ricordare di portare sempre la carta d’identità per le gite all’estero, la tessera Cai per chi la possiede, una bottiglia di vino e un po’ di allegria.

le cose da Ricordare

è obbligatorio il tesseramento

al Gruppo Sportivo Villa Guardia