Rapporto annuale 2012 guardia di finanza

14
Guardia di Finanza COMANDO REGIONALE PUGLIA - Ufficio Operazioni PRESENTAZIONE DEL BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012 Bari, 13 febbraio 2013

Transcript of Rapporto annuale 2012 guardia di finanza

Page 1: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

Guardia di Finanza COMANDO REGIONALE PUGLIA

- Ufficio Operazioni –

PRESENTAZIONE DEL

BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012

Bari, 13 febbraio 2013

Page 2: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

INDICE

1. MISSIONE ISTITUZIONALE E LINEE D’AZIONE PER IL 2013

2. CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E

ALL’ELUSIONE FISCALE

3. INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA

4. RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE

DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI

5. PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI REPARTI

In allegato il CD contenente il testo del presente documento

Page 3: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 1 –

PRESENTAZIONE DEL

BILANCIO OPERATIVO ANNUALE 2012

1. Missione istituzionale e linee d’azione per il 2013

La missione istituzionale della Guardia di Finanza è il presidio delle libertà economiche fondamentali previste dalla carta costituzionale.

L’evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata, il riciclaggio, l’abusivismo finanziario, le truffe in danno dei risparmiatori, la contraffazione – solo per fare alcuni esempi – sono espressione di una minaccia unitaria che impone, pertanto, una risposta altrettanto unitaria per essere veramente efficace.

La Guardia di Finanza dispone degli strumenti necessari per sostenere questa responsabilità: un sistema di attribuzioni e di poteri amministrativi che coesiste e si integra con le funzioni di polizia giudiziaria, una presenza diffusa sul territorio in grado di cogliere i segnali di illegalità, una tecnologia che permette di analizzarli, la possibilità di investigare i flussi finanziari per farne emergere la reale natura, la capacità – in sintesi – di impostare piani operativi trasversali.

Tutto ciò rende il Corpo un unicum irrinunciabile nel sistema di prevenzione e controllo, ponendosi come importante presidio della sicurezza economico-finanziaria del nostro Paese.

E’ questo il senso profondo e il principale fattore caratterizzante di tutte le molteplici e diverse proiezioni operative della Guardia di Finanza, che puntano a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari.

Con tali premesse, nel corso del 2013 il Comando Regionale Puglia concentrerà ogni risorsa operativa al fine di tutelare l’economia legale e il corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.

Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del Corpo, le proiezioni operative delle Fiamme Gialle pugliesi avranno lo scopo di puntare a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia.

L’obiettivo per il 2013 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell’azione del Corpo, nell’ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati. Per raggiungere questi risultati, si punta su una maggiore flessibilità dell’azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l’attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano nelle diverse aree del territorio regionale.

Page 4: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 2 –

In questa prospettiva, assumono quindi centralità:

- un’approfondita conoscenza del contesto esterno di riferimento, in modo da calibrare le attività verso fenomeni e realtà economiche peculiari di ogni area territoriale;

- l’approccio trasversale del Corpo alle investigazioni;

- la concentrazione degli sforzi operativi sui fenomeni di evasione, di frode e di illegalità economico-finanziaria più pericolosi e maggiormente lesivi per il bilancio pubblico

Pertanto il piano di azione da attuare, in sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario, si baserà essenzialmente sui seguenti segmenti:

- consolidamento ed il rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale;

- intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica;

- rafforzamento dell’attività di prevenzione e repressione della criminalità economico-finanziaria e dei traffici illeciti.

Page 5: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 3 –

2. CONSOLIDAMENTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E

ALL’ELUSIONE FISCALE

Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013

L’evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del paese e all’adozione delle misure redistributive. L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2013 è dunque quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificano gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.

La costante ricerca del miglioramento dell’azione operativa ha portato all’introduzione di specifici strumenti di valutazione della qualità degli interventi, che consentiranno il monitoraggio dell’efficacia delle attività ispettive.

Questo percorso passa anche attraverso un’analisi approfondita ed una scomposizione del fenomeno “evasione”, in modo da poter calibrare la pianificazione degli interventi ispettivi alla fenomenologia illecita da contrastare.

L’esperienza operativa ha sinora fatto emergere che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi IVA, l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari); è proprio al contrasto di queste condotte criminali che saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo. In questo contesto, assume rilievo strategico la valorizzazione – in un’ottica di trasversalità – di ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito nel corso di indagini in altri comparti della missione istituzionale (come, ad esempio, le investigazioni di polizia giudiziaria, gli approfondimenti antiriciclaggio, le segnalazioni provenienti da altri soggetti pubblici).

Accanto all’azione di contrasto alle frodi o ai comportamenti illeciti più complessi, la Guardia di Finanza affinerà ulteriormente le strategie operative per arginare anche i fenomeni evasivi di massa (ad esempio, l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario), pianificando interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali. Scopo del controllo economico del territorio non è soltanto quello di tutelare la pretesa erariale, ma tutelare anche l’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale (abusivismo commerciale, utilizzo di lavoro irregolare, false organizzazioni no-profit che nascondono attività imprenditoriali).

Con queste premesse, l’attività di contrasto all’evasione fiscale assicurata nel 2012 dalla Guardia di Finanza pugliese, indispensabile per il conseguimento e l’affermazione dei principi di equità fiscale, ha nuovamente confermato un’attenta

presenza ispettiva dell’Istituzione nei confronti di un’ampia platea di contribuenti, che ha consentito di attestare i risultati su livelli di assoluta rilevanza che, comunque, evidenziano una tendenza all’evasione, in Puglia, sostanzialmente in linea con il dato nazionale.

Per garantire tali livelli di efficienza, i 59 reparti del Corpo dislocati sul territorio regionale hanno svolto una intensa attività di intelligence, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, che si è connotata per la sua proiezione bivalente, in quanto mirata alla ricerca delle ricchezze nascoste originate non solo da condotte di evasione fiscale, ma anche da attività criminali e da fenomeni di riciclaggio o reimpiego di proventi illeciti.

Page 6: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 4 –

Risultati 2012

In dettaglio, l’attività condotta dalle Fiamme Gialle nel 2012 ha consentito di pervenire all’esecuzione di 7.383 verifiche e 5.874 controlli fiscali, all’esito delle quali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 673 soggetti per reati di natura fiscale (con un incremento del 9% rispetto all’analogo dato dell’anno precedente) con la conseguente costatazione di:

- maggiori redditi sottratti a tassazione per circa 1,2 miliardi di Euro; - violazioni all’IVA per oltre 265 milioni;

- ritenute non operate e/o non versate per quasi 14 milioni.

Con particolare riguardo al contrasto all’economia sommersa - costituita da tutte

quelle attività economiche non rilevate dalle statistiche ufficiali – è cresciuto del 29% il numero degli evasori. Sono stati individuati in Puglia circa 641 evasori totali e paratotali (intendendo per i primi, quei soggetti completamente sconosciuti al Fisco e per i secondi, quelli che hanno occultato oltre il 50% del proprio reddito) con conseguente recupero a tassazione, nei loro confronti, di 800 milioni di euro di basi imponibili e pervenendo a segnalazioni di violazioni all’IVA per oltre 165 milioni. Il

dato sugli evasori totali e paratotali è indice di una situazione altamente significativa, se si considera che il dato medio rileva una evasione di base imponibile per singolo evasore totale/paratotale di ben 1,5 milioni, a testimonianza che l’attività condotta ha consentito di individuare in Puglia grandi evasori e non evasori minimali o non solvibili, a conferma della efficacia dell’azione di individuazione dei soggetti da perseguire e della qualità degli interventi.

Tutto ciò evidenzia come l’attività di verifica è stata e sarà indirizzata sui soggetti e sulle categorie economiche a più alto indice di evasione, mediante l’impiego di criteri che tengano conto, ad esempio e come citato in precedenza, anche della efficienza dell’azione operativa circa le emergenti possibilità di recuperi di basi imponibili rilevanti; per comprendere questo concetto, basti pensare che esiste la cosiddetta evasione diffusa, o di massa, realizzata da un’ampia platea di piccole imprese e lavoratori autonomi, nell’ambito della quale è possibile rinvenire contribuenti che non ottemperano agli obblighi tributari anche in ragione di evidenti contingenti difficoltà economico-finanziarie. Si tratta della cosiddetta evasione “di sopravvivenza”, che può avere diverse motivazioni; accanto a imprese economicamente inefficienti o che versano in momenti di crisi ci sono imprenditori capaci e onesti, spinti fuori dal mercato da forme di concorrenza sleale, poste in essere da soggetti coinvolti in frodi fiscali, e proprio per questo la Guardia di Finanza, nelle sue analisi, mette in conto la solvibilità del contribuente come un parametro di cui tener conto per la selezione dei soggetti da verificare.

Di rilievo anche i dati afferenti il contrasto al sommerso da lavoro, fenomeno

frenante la crescita dell’economia legale e che favorisce la proliferazione di forme criminali pericolose, non ultime l’immigrazione clandestina; nel dettaglio, sono stati individuati 3.343 lavoratori irregolari o in nero, taluni anche minori.

L’attività di contrasto all’evasione tiene conto, inoltre, dei cc.dd. “indici di capacità contributiva”, ovvero quei beni mobili ed immobili (auto, imbarcazioni da diporto e abitazioni ad alto valore commerciale) espressivi di elevata capacità contributiva, che dovrà trovare adeguato riscontro nella posizione fiscale dei relativi proprietari/possessori, per cui sono state analizzate oltre 3.500 rilevazioni effettuate

dai reparti.

Page 7: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 5 –

Quanto infine alla verifica degli obblighi strumentali relativi all’emissione di scontrini

e ricevute fiscali, il 32% dei controlli effettuati si è concluso con la costatazione di irregolarità. Difatti su circa 29.200 controlli effettuati, sono state riscontrate oltre 9.600 violazioni.

Si tratta di controlli importantissimi e non fini a se stessi, in quanto, oltre ad assolvere alla funzione sanzionatoria in caso di omissioni, hanno un’importante valenza sotto il profilo della deterrenza alla reiterazione dell’illecito, ovvero di convincimento del contribuente ad assumere un atteggiamento maggiormente virtuoso in relazione all’obbligo di emissione del documento fiscale.

3. INTENSIFICAZIONE DEL CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA

Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013

La tutela della spesa pubblica rappresenta l’altra faccia della salvaguardia delle entrate dei bilanci dell’Unione Europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali. Il piano d’azione da attuare deve mirare a tutelare il corretto impiego delle risorse nazionali e comunitarie destinate ad essere utilizzate nel quadro delle politiche di sviluppo sociale ed imprenditoriale che stanno sostenendo il superamento della crisi economica e finanziaria. Il forte impulso dell’Autorità di Governo alla razionalizzazione e al contenimento della spesa impone al Corpo di realizzare un deciso rafforzamento operativo in questo settore. Nel corso del 2013 verrà quindi incrementato ulteriormente il presidio ispettivo in tutti i maggiori comparti di spesa pubblica, indirizzando l’azione di servizio verso la repressione dei più gravi e diffusi fenomeni di frode, attraverso l’esecuzione di percorsi ispettivi modulati in funzione della tipologia di comportamento illecito da contrastare, dal più semplice (cc.dd. falsi invalidi e finti poveri) al più complesso (appalti truccati, indebite percezioni di contribuzioni pubbliche reati contro la Pubblica Amministrazione, sprechi di denaro pubblico).

Risultati 2012

Per quanto concerne la decorsa annualità, si rilevano risultati di assoluta rilevanza; in particolare, in materia di frodi a carico del bilancio comunitario sono state riscontrate indebite percezioni di finanziamenti per oltre 50,2 milioni, mentre per ulteriori 5,2 milioni è stata avviata la procedura del blocco delle erogazioni

Nel dettaglio, sono state scoperte frodi in materia di fondi strutturali per 47,4 milioni e frodi negli aiuti Comunitari all’agricoltura per circa 2,9 milioni di euro.

Quanto invece alle frodi in danno del solo bilancio nazionale e dei bilanci degli enti locali, in materia di contributi di cui alla Legge 488/92 e alle altre normative di sostegno nazionali o locali, è cresciuto del 140% il numero delle persone denunciate, pari a 2.591. 76,2 milioni è l’ammontare complessivo delle frodi accertate.

E ancora nel settore delle contribuzioni pubbliche, l’attività di vigilanza del Corpo ha sortito un effetto positivo sulle uscite pubbliche. Difatti il contrasto alle truffe afferenti i cc.dd. “falsi braccianti agricoli” ha portato all’accertamento di 5,3 milioni di euro, ben il 79% in meno dello scorso anno, per false indennità di disoccupazione, malattia e maternità, ed al mancato versamento all’INPS di contributi previdenziali per 3,4 milioni. 760 sono i falsi braccianti denunciati.

Anche nel settore della spesa sanitaria l’attività ispettiva del Corpo ha determinato

un effetto deterrente, difatti si è registrato un decremento della propensione alla

Page 8: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 6 –

frode; i reparti hanno denunciato 300 soggetti all’Autorità Giudiziaria (54% in meno dello scorso anno) accertando truffe al Servizio Sanitario Nazionale per oltre 19,5 milioni. Tale risultato è stato conseguito, ancora una volta, anche avvalendosi delle sinergie derivanti dal protocollo d’intesa stipulato con la Regione Puglia. Su un totale di 4.832 fruitori controllati, 379 sono stati i soggetti di ogni estrazione sociale che, ricorrendo alle false dichiarazione sulle effettive condizioni economiche, hanno omesso il pagamento dei ticket.

Non ultimo, importante attenzione è stata rivolta ai fenomeni dei “finti poveri”, ovvero coloro che, attestando falsamente condizioni economiche disagiate, acquisiscono illecitamente il diritto di percepire benefici economici o prestazioni (come iscrizioni scolastiche, esoneri affitti, mense, gratuito patrocinio) destinate a categorie di cittadini più deboli, di fatto danneggiando gravemente chi ne aveva realmente diritto.

Grazie ad una approfondita analisi incrociata delle banche dati in uso al Corpo e ad una attenta attività di intelligence, le Fiamme Gialle hanno complessivamente riscontrato 434 casi di indebita percezione di prestazioni sociali agevolate su quasi 690 posizioni analizzate.

Stesso discorso per le indebite percezioni pensionistiche (nei casi di false invalidità e riscossione di “pensioni dei defunti”), nel cui contesto i Finanzieri pugliesi hanno denunciato 287 persone ed accertato l’indebita percezione di indennità o pensioni per oltre 2,1 milioni.

Infine, in tema di indagini contabili svolte a disposizione della Procura Regionale della Corte dei Conti, la Guardia di Finanza, ha accertato danni erariali per 335,6

milioni, con la segnalazione alla medesima Autorità, di 974 persone, tra funzionari pubblici e privati percettori.

4. RAFFORZAMENTO DELL’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE E REPRESSIONE

DELLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA E DEI TRAFFICI ILLECITI

Introduzione al comparto e linee d’azione per il 2013

Atteso che la Guardia di Finanza è l’unico Organo di polizia economico-finanziaria a competenza generale, sarà fondamentale non abbassare la guardia e mantenere alto il livello di attenzione per prevenire e contrastare le speculazioni finanziarie, le truffe in danno dei risparmiatori e l’ingresso dei capitali illeciti nel tessuto produttivo.

Nel corso del 2013, la Guardia di Finanza dovrà intensificare gli sforzi operativi per contrastare la criminalità sotto il profilo economico-finanziario, mediante investigazioni rivolte a prevenire la formazione di capitali di origine criminale ed aggredendo i patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni delinquenziali, avvalendosi di tutti gli strumenti previsti dalla normativa antimafia.

Pertanto, l’attività operativa si concentrerà sulla ricerca dei flussi finanziari e dei patrimoni di illecita provenienza per risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai responsabili dei crimini che ne costituiscono l’origine, sullo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette al fine di intercettare preventivamente i capitali che le organizzazioni criminali tentano di reimmettere nel circuito produttivo e sull’aggressione ai patrimoni illeciti con l’obiettivo di incrementare ulteriormente i sequestri di beni in possesso della criminalità organizzata.

Di pari importanza sarà l’attività di prevenzione e contrasto a ogni forma di abusivismo bancario e finanziario, al fenomeno dell’usura e a tutti gli altri illeciti

Page 9: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 7 –

societari e finanziari che possono alterare i corretti equilibri di mercato e le regole della concorrenza.

Il livello di guardia dovrà essere mantenuto alto anche nella lotta alla contraffazione e alla pirateria e a tutti i fenomeni di illegalità che vi sono connessi, quali l’evasione fiscale e contributiva, lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti con l’obiettivo finale di risalire tutta la “filiera del falso” per arrivare ad individuarne i flussi finanziari che la alimentano ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati dagli organizzatori; a tal fine sarà incrementato l’impiego degli strumenti investigativi e delle misure antimafia recentemente estese anche ai reati di contraffazione.

Il Corpo, infine, proseguirà e rafforzerà i presidi delle frontiere terrestri, aeree e marittime per il contrasto ai traffici illeciti internazionali (contrabbando, sostanze stupefacenti ed immigrazione clandestina) anche la componente aeronavale dislocata e rafforzata a presidio degli interessi economico-finanziari nazionali e comunitari.

Risultati 2012

Nell’attività di contrasto al crimine organizzato, si conferma pertanto l’altissimo

impegno dei reparti delle Fiamme Gialle pugliesi, primi fra tutti i Gruppi di Investigazione sulla criminalità organizzata, finalizzato alla repressione dei traffici illegali di maggior spessore ed all’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso, nonché al sequestro delle aziende finanziate con l’apporto di capitali mafiosi.

Un ruolo centrale nella strategia operativa del Corpo è rivestito dalle investigazioni patrimoniali antimafia, grazie alle quali è possibile scovare patrimoni illeciti accumulati nel tempo e contemporaneamente sfruttare i poteri di polizia tributaria per agire sul fronte fiscale. Le attività investigative sviluppate in materia hanno consentito di conseguire ingenti risultati, tra cui il sequestro di 250 immobili per un valore di circa 49 milioni, 43 aziende commerciali per un valore di oltre 68,7 milioni, disponibilità finanziarie, quote societarie e titoli per oltre 25,2 milioni e di 247 tra automezzi e imbarcazioni.

Grande importanza strategica è stata altresì conferita alla lotta al riciclaggio, attività

che si pone come “ponte” fra criminalità e società civile che offre ai criminali gli strumenti per essere accolti e “integrati” nel sistema, specie nell’attuale momento di crisi finanziaria internazionale, che ha aumentato le capacità della criminalità di infiltrarsi nel tessuto economico legale. Nel dettaglio, sono stati 212 i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre sono stati individuati e ricostruiti flussi di danaro oggetto di riciclaggio per 61 milioni ed è stato effettuato l’approfondimento di oltre 513 segnalazioni per operazioni sospette.

Parallelamente, il contrasto al fenomeno dell’usura, ha portato alla denuncia di 104

persone, di cui 28 tratte in arresto.

Non meno rilevante è l’attività di contrasto ai reati bancari e finanziari, in

considerazione che in alcuni casi i mercati finanziari possono essere utilizzati dalle organizzazioni delinquenziali per l’effettuazione di operazioni illecite, spesso a danno degli interessi di piccoli risparmiatori. Le importanti operazioni condotte nei confronti di operatori finanziari abusivi - ma anche di istituti bancari ed operatori finanziari autorizzati - hanno portato alla denuncia di 106 soggetti, a 3 arresti ed al sequestro di liquidità e patrimoni, per un ammontare complessivo pari a 26,2 milioni.

Page 10: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 8 –

Il traffico illecito di sostanze stupefacenti rappresenta una delle attività più redditizie

fra quelle condotte dalle organizzazioni criminali ed è spesso caratterizzato da un’elevata tendenza alla transnazionalità, nonché da collaborazioni fra cosche di matrice ed etnie diverse. Nel particolare settore si è registrato il sequestro di circa 10,9 tonnellate di hashish e marijuana, 92,3 kg tra cocaina ed eroina, nonché di 68 mezzi, con la denuncia di 971 soggetti, di cui 269 arrestati e la segnalazione di 1.754 assuntori.

Sempre in tema di criminalità organizzata e traffici illeciti, nel corso del 2012 sono state sequestrate 32,5 tonnellate di sigarette di contrabbando - talune anche

recanti marchi contraffatti - e denunciati 135 soggetti, di cui 43 tratti in arresto.

Per quanto attiene al fenomeno dell’immigrazione clandestina, che nella decorsa

annualità ha registrato una eccezionale situazione di instabilità venutasi a determinare nell’area nord africana, è stato mantenuto un elevato standard del dispositivo di contrasto, che ha consentito di rintracciare oltre 2.000 clandestini, trarre in arresto 64 soggetti responsabili a vario titolo della tratta di clandestini, e sequestrare 51 mezzi navali e terrestri.

Più in generale, anche con riferimento ai reati comuni, sono state denunciate 5.350

persone, di cui 259 in stato d’arresto, e sono state sequestrate liquidità per ulteriori 824 mila euro e 45 immobili, nonché 1.208 armi, 7.576 tra munizioni e bombe.

Grande attenzione è stata rivolta, infine, anche al settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione, illeciti che minacciano il prestigio e la credibilità delle

istituzioni, inquinano, distorcono gravemente l'economia (sottraendo risorse destinate al bene della comunità) e che talvolta presentano profili di contingenza con interessi criminali. Sono stati denunciati 736 soggetti - di cui 78 in stato di arresto -; in particolare, con specifico riferimento ai reati commessi da pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni, ovvero da soggetti incaricati di pubblico servizio (nelle fattispecie, “peculato”, “concussione”, “corruzione” e “abuso d’ufficio”), sono state denunciate 468 persone, di cui 67 tratte in arresto.

Nel corso del 2012 sono state dedicate importanti risorse anche all’azione di tutela del mercato, nel contrasto ai fenomeni della contraffazione e della pirateria, nonché in materia di sicurezza dei prodotti.

L’attività del Corpo nello specifico settore è tradizionalmente finalizzata alla ricostruzione di tutti gli anelli della “filiera del falso”, sia a monte che a valle della illecita produzione e commercializzazione delle merci contraffatte. Si tratta di fenomeni criminali che hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una crescita esponenziale, che determinano gravi conseguenze sul mercato e sulla tutela del “made in Italy”, e provocano danni consistenti al sistema economico e sociale a causa della dimensione trasversale di questa tipica forma di illegalità economica; la contraffazione è infatti intimamente connessa con l’evasione fiscale e contributiva, con lo sfruttamento del lavoro nero e irregolare, con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con la vendita di prodotti pericolosi per la salute degl i acquirenti e per la sicurezza pubblica, nonché con il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi illeciti, posto in essere da organizzazioni strettamente legate agli ambienti della criminalità organizzata.

Con particolare riferimento alla contraffazione dei marchi, l’attività di contrasto è

diventata, nel tempo, tanto più raffinata quanto maggiore è diventa l’attenzione dei trafficanti che, per eludere i controlli, pongono in essere sofisticati accorgimenti come la diversificazione delle modalità e delle rotte di importazione, oppure il

Page 11: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 9 –

frazionamento dei carichi illeciti, facendo viaggiare separatamente i prodotti e le relative etichette, per il successivo assemblaggio definitivo del prodotto contraffatto.

Nello scorso anno sono stati effettuati ingenti sequestri di merci contraffatte di tutti i generi di prodotti, da quelli di lusso a quelli di largo consumo; nello specifico, sono stati sequestrati in totale 3,1 milioni di pezzi e denunciati 1.050 soggetti, di cui 11 arrestati.

Altresì, in materia di pirateria sul diritto d’autore, sono stati sequestrati, tra l’altro,

circa 47.800 supporti audiovisivi illecitamente riprodotti e 158 tra apparecchi audiovisivi, computer e software utilizzati per la riproduzione; 328 i responsabili denunciati.

Infine, sono 2,7 milioni gli articoli delle più svariate e pericolose categorie, sequestrati per violazione alle norme a garanzia della sicurezza dei prodotti e della tutela dei consumatori (prodotti alimentari, cosmetici, giocattoli, apparecchi elettrici, accessori per autoveicoli e abbigliamento, ecc.); 396 i soggetti responsabili verbalizzati.

La specifica azione di controllo della Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato, siano essi realizzati in Italia, nell'Unione Europea o importati dalla Cina, rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi di produzione bassissimi (dovuti all'impiego di manodopera anche minorile sfruttata), all'utilizzo di coloranti, collanti, filati, tessuti, plastiche, resine altamente tossiche, cancerogene o che causano forti allergie, nonché - in molti casi - all'evasione dei dazi doganali all'atto dell'importazione in Italia.

L'immissione in commercio di prodotti non conformi agli standard di sicurezza causa perciò un danno e/o un pericolo per il consumatore finale, connesso alla sicurezza intrinseca del prodotto, specie in alcuni settori come quello dei prodotti elettrici, cosmetici, calzaturieri e tessili.

Di rilievo, infine, le evidenze relative all’attività di controllo economico del territorio, di concorso alla sicurezza pubblica e del servizio di “pubblica utilità 117”, per le quali i reparti hanno impiegando oltre 13.600 pattuglie; il tutto senza dimenticare il contributo fornito nei servizi di ordine pubblico, in eventi e

manifestazioni di massa, regionali e nazionali, che ha visto il sempre pronto e determinato impiego dei militari specializzati dei reparti A.T.P.I. (c.d. Baschi Verdi).

Page 12: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 10 –

5. PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO CONDOTTE DAI DIPENDENTI

REPARTI

– Operazione “Baccus”: condotta piena collaborazione tra il Nucleo pt di Bari e la

Compagnia di San Severo a contrasto dei reati tributari mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti – per complessivi 42,4 milioni di euro – finalizzata alla truffa ed alle indebite percezioni di finanziamenti comunitari. All’esito dell’operazione sono stati denunciati alla magistratura 33 responsabili, di cui ben 24 sono stati attinti da misure restrittive della libertà personale e sequestrati beni per 22 milioni di euro. È stato altresì costatato un imponibile sottratto a tassazione dalle aziende implicate per 15, 8 milioni con connessa evasione d’IVA per oltre 6,5 milioni. A ben oltre 11 milioni ammontano, invece, i finanziamenti indebitamente percepiti dai soggetti, mentre 11,5 milioni risulta l’IVA rimborsata alle imprese coinvolte.

– Operazione “The sisters”: condotta dal Nucleo pt di Bari su delega della Procura

della Repubblica di Trani in relazione alle ipotesi di reato di cui all’art. 185 del T.U.I.F. (manipolazione del mercato). Le ipotesi investigative hanno preso le mosse dalla diffusione di notizie/giudizi sulla precarietà del quadro economico italiano da parte di agenzie di rating, con particolare riferimento alla solidità del sistema bancario italiano (Moody’s) ed alla solvibilità del debito sovrano (Standard & Poor’s e Fitch), che avrebbero alterato sensibilmente le ordinarie dinamiche di contrattazione degli strumenti finanziari. Tali notizie/giudizi sarebbero stati la causa principale del rilevante deprezzamento dei titoli di Stato italiano e del conseguente incremento dello spread. All’esito delle indagini sono stati

notificati n. 5 avvisi di conclusione indagini nei confronti di altrettanti dirigenti apicali dell’Agenzia di rating “Standard & Poor’s”, per le ipotesi di reato di cui agli artt. 184 (insider trading) e 185 (manipolazione del mercato) del T.U.I.F..

– Operazione “Default Swap”: condotta dalla Tenenza di Molfetta (BA) in materia

di strumenti finanziari derivati Tali prodotti, proposti ad ignari acquirenti sottoforma di prodotti finanziari che avrebbero dovuto garantire i sottoscrittori una protezione dal rialzo degli interessi, si è dimostrato, di fatto, un investimento “speculativo” e non di garanzia. All’esito delle complessa attività investigative, sono stati sequestrati contratti finanziati tipo “interest rate swaps” per un per un valore complessivo di 220 milioni di euro emessi da un importante Istituto di credito, con la conseguente denuncia alla competente A.G. n. 60 soggetti ritenuti responsabili.

– importanti indagini sono state condotte dai reparti del Comando Provinciale di

Brindisi nell’ambito delle Operazione “Sunset” ed “Eclisse”, in un settore che è divenuto di forte espansione, quale quello della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico). Infatti, in tale ambito sono state avviate articolate indagini per verificare, soprattutto sotto il profilo delle contribuzioni pubbliche, la regolare movimentazione di risorse finanziarie. Due distinte operazioni di servizio condotte in tale comparto hanno permesso:

di arrestare 15 soggetti, fra soci, amministratori e consulenti esterni di una società di settore;

il sequestro di 19 impianti fotovoltaici, realizzati abusivamente, con la conseguente denuncia di 13 soggetti;

di accertare contributi illecitamente richiesti pari a € 171.164.795,67 e contributi pubblici illecitamente percepiti pari a € 11.024.385,51.

Page 13: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 11 –

– Operazione “Shopping Mall”: la Compagnia di Brindisi traendo spunto dal

sequestro di 359,17 grammi di marijuana operato nei confronti di due cittadini albanesi, tratti in arresto, ha sviluppato ulteriori riscontri investigativi, estesi anche in diverse parti del territorio italiano. L’attività complessivamente svolta, anche con l’ausilio di indagini tecniche, ha permesso, anche fuori regione, il sequestro di 740 kg di marijuana, 2 pistole, 3 caricatori, 34 cartucce, 29 telefoni cellulari e 13 automezzi. Il contesto operativo ha consentito l’arresto in flagranza di reato ben 17 persone e la successiva applicazione di 13 misure di custodia cautelare in carcere.

– Operazione “Suburbia”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di reati contro

la Pubblica Amministrazione, il patrimonio e la fede pubblica. In particolare, è stata posta attenzione sulle procedure di aggiudicazione, realizzazione e gestione di alcune delle più importanti opere pubbliche o di pubblica utilità cittadina nel capoluogo pugliese, all’esito della quale sono emerse numerose irregolarità nell’ambito di interventi di recupero edilizio a seguito dell’alluvione del 2005 che ha colpito il Comune di Bari che hanno permesso di individuare e definire un sistema illecito di collusioni tra dirigenti apicali degli Enti pubblici interessati alle procedure di aggiudicazione e realizzazione delle opere e la struttura organizzativa di un Gruppo imprenditoriale facente capo ad una nota famiglia di imprenditori baresi. L’attività si è conclusa con la denuncia di 59 responsabili, tra cui ben 16 funzionari pubblici e 7 arresti. Sono stati sequestrati beni per oltre 25 milioni di euro, mentre 157 milioni circa di danno erariale è stato segnalato all’A.G. contabile a carico di 22 soggetti.

– Operazione “Sanitopoli pugliese”: condotta dal Nucleo pt di Bari, ha consentito

di smantellare una vasta ed agguerrita associazione a delinquere nel settore della spesa sanitaria nella Regione Puglia. In particolare sono stati denunciati all’A.G. 122 soggetti, di cui 80 Pubblici Ufficiali. 17 responsabili sono stati attinti da una misura restrittiva della libertà personale. Nell’ambito della stessa attività investigativa, sono state riscontrate “fatture per operazioni inesistenti” per un valore di oltre 10 milioni di euro, e costatato un imponibile sottratto a tassazione per circa 2 milioni. Sono stati sequestrati beni per 1,5 milioni di euro.

– Operazione “Icaro”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi nel settore delle

contribuzioni pubbliche. In particolare, sono stati denunciati all’A.G. 6 responsabili, di cui 2 sono stati arrestati, i quali, anche attraverso l’uso di “fatture per operazioni inesistenti” hanno posto in essere un sistema di frode che ha consentito a due imprese brindisine di beneficiare indebitamente di contributi nazionali e comunitari per un importo superiore a 21 milioni di euro, oltre ad altre agevolazioni finanziarie. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sottoposti a sequestro beni per un valore superiore all’importo dei finanziamenti concessi.

– Operazione “Poncio”: condotta dal Nucleo pt di Brindisi, in materia di truffa in

danno delle assicurazione. L’operazione ha consentito di smantellare un’associazione a delinquere composta da 267 soggetti, tutti denunciati alla magistratura locale, 17 dei quali tratti in arresto in esecuzione di provvedimenti restrittivi della libertà personale.

– Operazione “Phantom tax”: condotta dalla Tenenza di Tricase (LE) in materia di

evasione fiscale, ha portato alla luce il comportamento illecito posto in essere da

Page 14: Rapporto annuale 2012   guardia di finanza

– 12 –

un commercialista, il quale, abilitato alla trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali, inseriva nel sistema solo i frontespizi delle stesse, annullandone così la validità per l’assenza dei dati. All’esito dell’attività ispettiva condotta nei confronti di 20 imprese leccesi, sono stati individuati 17 evasori totali e 3 paratotali (2 dei quali denunciati all’A.G. per reati tributari) che hanno sottratto a tassazione una base imponibile di circa 33 milioni di euro, evadendo il versamento di IVA per complessivi 1,9 milioni.

– Operazione “Piramide”: condotta in collaborazione tra il Nucleo di polizia

tributaria di Bari e la componente Aeronavale del Corpo in materia di contrasto all’immigrazione clandestina via mare. All’esito delle attività condotte in sinergia tra le due componenti specialistiche del Corpo, è stata sgominata un organizzazione internazionale dedita al traffico di esseri umani. In particolare sono stati denunciati 30 soggetti ritenuti essere gli scafisti ed organizzatori, 7 dei quali colpiti da un Ordinanza di Custodia Cautelare. 339 sarebbero gli immigrati che sono stati introdotti clandestinamente sul territorio italiano ad opera della citata organizzazione criminale.

– Operazione “Dirty practice”: condotta dal Gruppo di Barletta, ha portato alla luce

un sistema corruttivo/concessivo posto in essere da Funzionarti pubblici, i quali, previa corresponsione di un premio, promettevano di “aggiustare” i risultati delle ispezioni preventivamente comunicati al contribuente. L’attività di concludeva con l’arresto di 8 pubblici funzionari.

– Operazione “Apotheke”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa

sanitaria. In particolare, il servizio ha consentito di individuare responsabilità amministrative in capo a 12 soggetti, di cui 2 dirigenti ed 1 funzionario ASL, che con il loro comportamento hanno inibito alla Regione Puglia la possibilità di beneficiare di un notevole risparmio in termini di spesa farmaceutica convenzionata, cagionando un danno erariale di oltre 9,6 milioni di euro.

– Operazione “Gorgona 2”: condotta dal Nucleo pt di Bari in materia di spesa

pubblica nazionale e comunitaria. L’indagine ha portato all’individuazione di un articolato sistema di frode posto in essere da 26 soggetti, tra cui 3 funzionari pubblici, che hanno indebitamente beneficiato di agevolazioni pubbliche per oltre 23 milioni di euro. L’attività si è conclusa con la denuncia all’A.G. dei 26 responsabili, con la segnalazione alla magistratura contabile del danno erariale pari all’importo dei contribuiti ottenuti e dei relativi soggetti responsabili, nonché con il sequestro patrimoniale di beni per oltre 13 milioni.

– Nel settore delle prestazioni sociali agevolate, sono state accertate dal Nucleo pt

di Taranto, indennità sociali indebitamente percepite da 609 soggetti della provincia tarantina che sono stati denunciati alla competente A.G. 209 milioni è il valore complessivo delle indennità versate dall’Ente Previdenziale.