Post on 15-Apr-2017
GRUPPO 3
Coderoni Filippo
Farina Alessandra
Fileni Jessica
Pizzuti Elisa
Simeone Greta
PROGETTO DI GESTIONE ETICA D’IMPRESA a.a.2014/2015
Il settore dell'energia è strategico per qualsiasi paese ed è un elemento essenziale dell'economia produttiva dato che conferisce dinamismo a molteplici settori proprio per la sua richiesta di forti investimenti. Attualmente sta attraversando cambiamenti importanti, sia per ragioni derivanti dall'ambito di regolamentazione, sia per la situazione di liberalizzazione e concorrenza crescente.
L’Unione europea dispone dei poteri e degli strumenti necessari per attuare una politica energetica che punta a: ü garantire l’approvvigionamento energetico; ü assicurarsi che i prezzi energetici non frenino la propria competitività; ü proteggere l’ambiente e in particolare lottare contro i cambiamenti
climatici; ü favorire i consumatori; ü migliorare le reti energetiche.
UNA STRATEGIA EUROPEA PER L’ENERGIA
I paesi dell’UE sono liberi di sviluppare le fonti energetiche di loro scelta. Devono tuttavia tener conto degli obiettivi europei riguardanti le fonti rinnovabili.
COMPETITIVITÀ: ridurre significativamente il gap di costo dell’energia per i consumatori e le imprese, con un graduale allineamento ai prezzi europei
S I C UR E Z ZA : r a ff o r z a r e l a n o s t r a s i c u r e z z a d i approvvigionamento, soprattutto nel settore gas, e ridurre la dipendenza dall’estero
CRESCITA: favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico
AMBIENTE: assumere un ruolo guida nella “Roadmap 2050” di decarbonizzazione europea e superare gli obiettivi ambientali definiti dal “Pacchetto 20-‐20-‐20”
GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DI POLITICA ENERGETICA NAZIONALE
per il 2020
UN’ANALISI STORICA
• Le attività di produzione, t r a s m i s s i o n e , distribuzione e vendita erano libere • F r a m m e n t a z i o n e mercato
Prima del 1962
• È istituito l’ENEL • Nazionalizzazione di circa 1250 aziende operanti nel settore elettrico e passate in gestione all’ENEL • Tariffa unica
Legge 6 Dicembre 1962, n.1643
• G l o b a l i z z a z i o n e dell’economia • Riduzione dell’autonomia degli Stati nelle politiche comunitarie • Aspett i ambienta l i e sviluppo sostenibile
Verso gli anni ‘90
• Sancisce la fine del monopolio di ENEL (cd. Privatizzazione “fredda”)
Decreto Amato Legge 358/92
v Il Decreto n. 79 del 16 marzo 1999 (cd. Decreto Bersani) Il Decreto ha definito la struttura del libero mercato. Per contrastare la presenza dominante di ENEL, il settore elettrico deve essere disaggregato orizzontalmente e verticalmente:
LA LIBERALIZZAZIONE (1/3)
* La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica per i clienti domestici ha comportato l'introduzione di nuove forme di tutela del consumatore:
• Informazione e trasparenza • Prezzi • Bollette
OBIETTIVO: mettere il cliente in condizioni di poter scegliere in modo conveniente e consapevole tra le diverse offerte in concorrenza tra loro.
LA LIBERALIZZAZIONE (2/3)
Codice di Condotta
Commerciale
Regole comportamentali di correttezza e trasparenza che i venditori devono
applicare
Strumenti
LA LIBERALIZZAZIONE (3/3)
Svantaggi
Ø Difficoltà a reggere la concorrenza per le PMI
Ø Dispersione eccessiva della liquidità
Ø Interdipendenza tra i prezzi
Vantaggi
Ø Riduzione impatto ambientale
Ø Maggiori flussi di liquidità
Ø Maggiore concorrenza
Ø Minori vincoli burocratici
...in tale contesto il tema della Corporate Social Responsibility sta acquistando
sempre più rilievo…
La Corporate Social Responsibility è entrata formalmente nell'agenda dell'Unione Europea a partire dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, dove è stata considerata come uno degli strumenti strategici per realizzare una società più competitiva e socialmente coesa e per modernizzare e rafforzare il modello sociale europeo.
CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY
Nel Libro Verde della Commissione Europea, del 2001, la CSR è definita come: "L'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate".
RESPONSABILITA’ FILANTROPICA (rendere l’impresa un buon
cittadino)
RESPONSABILITA’ ETICA (obbligo a fare ciò che è giusto ed
equo)
RESPONSABILITA’ LEGALE (rispetto delle leggi)
RESPONSABILITA’ ECONOMICA (generare profitto)
PIRAMIDE DI CARROLL CLASSIFICAZIONE DELLE RELAZIONI TRA IMPRESA E SOCIETÀ
“TRIPLE BOTTOM LINE”
Con il termine “Triple bottom line” (TBL) , coniato da John Elkington, si indica una metodologia di approccio integrato che rendiconta le prestazioni aziendali sotto tre profili. Le imprese sviluppano investimenti sostenibili e decisioni societarie partendo dalla base (bottom) perseguendo simultaneamente i tre obiettivi (triple line), che sono: ü prosperità economica ü qualità ambientale ü equità sociale
Impatto della CSR sul mercato…
Facendo seguito all’approccio TRIPLE BOTTOM, risulta che un’organizzazione non viene valutata solamente dai propri risultati economici, ma anche dal contributo fornito alla qualità dell'ambiente in cui opera e al sistema sociale con cui interagisce. Quindi, la responsabilità sociale si traduce in una forma di governance allargata, secondo la quale chi prende decisioni strategiche ha dei doveri sia verso gli azionisti sia nei confronti di tutti gli stakeholder dell’ambiente in cui viene ad operare l’azienda. La responsabilità sociale di un’organizzazione non deve essere quindi pensata come un costo, ma come un elemento di governance in grado di condizionare positivamente la performance aziendale, aumentandone la competitività, migliorando le prospettive di sviluppo e riducendo il “rischio” di impresa. In poche parole una governance responsabile e sostenibile deve portare al consenso e alla fiducia delle diverse categorie di stakeholder e nel contempo deve accrescere la reputazione dell’organizzazione. In questo approccio strategico, l’organizzazione è tenuta a coinvolgere i propri pubblici di riferimento – gli stakeholder – e a mettersi in relazione con tutti coloro che possono avere a che vedere con l’organizzazione stessa.
In questi termini, il legame tra responsabilità sociale e comunicazione è indissolubile. La comunicazione assume infatti un ruolo significativo: da un lato risulta essere l’espressione visibile dei comportamenti eticamente responsabili, e dall’altro è indispensabile per coinvolgere in maniera attiva i diversi portatori di interesse aziendali. La comunicazione dovrà essere di tipo interattivo. Il dialogo con gli stakeholder risulta imprescindibile per il rafforzamento della reputazione dell’impresa, e proprio i portatori di interesse baseranno il loro giudizio sulla corrispondenza tra principi, politiche, eventi annunciati e comportamenti adottati. La comunicazione socio ambientale dovrà quindi basarsi su contenuti che vadano al di là di semplici azioni messe in atto per trarre benefici economici, ma dovrà illustrare i reali impegni che l’azienda ha realizzato (o intende realizzare) per raggiungere effettivi obiettivi di trasparenza economica, gestione consapevole delle risorse naturali e delle politiche sociali in grado di integrare la realtà aziendale con i propri dipendenti e con coloro che svolgono un ruolo diretto o indiretto nella vita dell’azienda.
… e ruolo della comunicazione
Oggi in Italia un cliente elettrico su quattro è sul mercato libero.
Il mercato retail dell’energia elettrica italiano presenta un elevato indice di liberalizzazione che ci pone al primo posto tra i mercati di più recente apertura.
L’assetto del mercato della vendita al dettaglio di Energia elettrica risente della concentrazione del settore dell’attività di distribuzione, in cui la società Enel S.p.A. è storicamente l’operatore di maggiori dimensioni. La richiamata scelta legislativa relativa al servizio di maggior tutela ha di fatto comportato l’instaurarsi di una maggiore quota di mercato in capo alla società di vendita del gruppo Enel dedicata esclusivamente all’erogazione del servizio di maggior tutela, Enel S.p.A., che è infatti l’operatore di maggiori dimensioni, con una quota di mercato complessiva, in termini di punti di prelievo, pari al 68,7% e, in termini di volumi, pari al 47,4%.
L’attuale assetto di mercato è fortemente influenzato dalla configurazione storica del settore del Gas naturale che, diversamente dall’energia elettrica, non è stato caratterizzato dalla presenza di una impresa distributrice di dimensioni molto elevate, quanto piuttosto da numerose imprese distributrici di dimensioni ridotte operanti a livello locale. Ciò ha comportato che l’assetto della distribuzione venisse trasposto al segmento della vendita, favorendo il crearsi di numerose società di dimensioni ridotte, di cui quasi nessuna con una dimensione nazionale rilevante, ma tutte con un vantaggio a livello locale in ragione della presenza storica sul territorio del distributore loro integrato.
ANALISI DI MERCATO
AZIENDE A CONFRONTO
Nelle seguenti due slide metteremo a confronto tre importanti società del settore energetico, partecipanti al tavolo “Energia” dell’evento “Cose da non credere”.
Le tre aziende selezionate sono:
ü Programma Valorizzazione del Capitale Umano 2009
ü Premio Etica e Impresa 2010 ü Premio European CSR Award 2009 ü Premio European Solar Price 2014
ü Premio “CEEP CSR LABEL” 2010 ü Premio CSR Online 2012 e 2011 ü Premio Areté 2012
ü Premio CSR 2014
VALORI Ø Vision – Mission
Ø Rispetto, attenzione alle persone, rigore etico, orientamento ai risultati responsabilità sociale.
Ø Generare e distribuire
valore nel mercato i n t e r n a z i o n a l e dell'energia;
Ø Operare al servizio delle comunità, nel rispetto dell'ambiente e della sicurezza delle persone.
Ø Integrità, trasparenza, r e s p o n s a b i l i t à personale e coerenza.
Ø Essere la migl iore
multiutility italiana per i s u o i c l i e n t i , i l a v o r a t o r i e g l i azionisti, attraverso l'ulteriore sviluppo di un originale modello di impresa capace di innovazione e di forte r a d i c a m e n t o t e r r i t o r i a l e , n e l rispetto dell'ambiente.
Ø Esigenza, coesione, impegno, audacia.
Ø Crescere in modo r e s pon s ab i l e p e r affrontare le grandi sfide energetiche e ambientali: rispondere a i f a b b i s o g n i energetici, garantire la s i c u r e z z a d e g l i approvvigionamenti, l o t t a r e c o n t r o i cambiamenti climatici e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
VALORI, CSR, COMUNICAZIONE, LEADERSHIP
ENEL HERA GDF SUEZ
STRATEGIA DI CSR Ø Codice condo)a Ø Ambiente
Ø GRI, Global Compact , ISO 14001, SA 8000
Ø Ene l G reen Power , strategie di riduzione dei consumi energeCc i , Piano di Gruppo per la Biodiversità
Ø S A 8 0 0 0 , G l o b a l Compact, ISO 14001
Ø Sistema di GesCone dei RifiuC (SGR)
Ø SA 8000, ISO 14001
Ø Regolamento EMAS
BRAND E COMUNICAZIONE Ø Dialogo
Ø S o c i a l m e d i a , a p p l i c a z i o n i p e r Smartphone e Tablet, webpage, riviste.
Ø S o c i a l m e d i a , a p p l i c a z i o n i p e r Smartphone e Tablet, webpage.
Ø S o c i a l m e d i a , a p p l i c a z i o n i p e r Smartphone e Tablet, webpage.
STRATEGIE DI LEADERSHIP Ø Persone
Ø Guidare il cambiamento Ø Avere padronanza dei
contenuC Ø Assumersi responsabilità Ø O)enere risultaC
Ø G e s C o n e d e l l a complessità
Ø O r i e n t a m e n t o all’eccellenza
Ø Focus sul servizio Ø Leadership esemplare
Ø V a l o r i z z a r e l e competenze
Ø Maggiore condivisione e comunicazione di obieSvi, percorsi e strategie
Ø Promozione della “job rotaCon”
RIFLESSIONI E CONCLUSIONI / 1
L’idea di un settore energetico vicino al consumatore sta progressivamente prendendo forma, considerando anche il fatto che la regolamentazione e gli standard prodotti negli anni sono di forte impatto nella governance delle aziende. Lo sviluppo e l’innovazione delle imprese deve considerare la responsabilità sociale come un intrinseca modalità per giungere alla soddisfazione di tutti gli stakeholder.
Le imprese che adottano comportamenti socialmente responsabili nei confronti di tutti i portatori di interesse creano valore e gettano le basi per un successo aziendale duraturo e sostenibile. La responsabilità sociale di impresa assicura alle organizzazione il bilanciamento degli aspetti economici, ambientali e sociali derivanti dalle proprie scelte.
La sfida della sostenibilità quindi ha raggiunto un carattere strategico, tanto da coinvolgere in modo sempre più diretto tutte le imprese e le organizzazioni, divenendo quindi un fattore critico di successo, e di particolare importanza nella definizione di Corporate Strategy.
La validità di questa strategia è dimostrata dal fatto che le imprese presenti sul mercato da molti anni godono della reputazione di grande attenzione all’etica negli affari, alla responsabilità sociale e alla sostenibilità. Riguardo all’analisi svolta in questo lavoro, si è ritenuto opportuno congiungerla con l’esperienza dell’evento «Cose da non credere» svoltosi lo scorso 21 Maggio a Roma, presso Villa Miani, organizzato dall’Unione Nazionale Consumatori.
RIFLESSIONI E CONCLUSIONI / 2
L’evento ha dato la possibilità agli studenti di vedere da vicino come le aziende presenti interpretano i bisogni dei consumatori in termini di percezione, attese e reclami. I tavoli tematici ( Energia, Web, Food, Salute&Benessere ) hanno visto la partecipazione degli studenti nel ruolo di consumatori e hanno ricevuto alcune domande dagli stessi. Alla fine dell’evento c’è stata una relazione da parte del moderatore di ogni tavolo sui principali temi affrontati. A tal riguardo, il tavolo energia ha analizzato come le innovazioni tecnologiche e gestionali impattano sul servizio erogato e sulla conseguente soddisfazione del consumatore in termini generali. Le aziende si sono confrontate e ne è scaturito che le tre principali relazioni su cui focalizzarsi nel prossimo futuro, al fine di migliorare il rapporto tra aziende e consumatori, sono: Ø Rapporto tra innovazione e servizio erogato ( in termini di capacità di essere performante ) Ø Rapporto tra innovazione e consumatori ( intesa come capacità di soddisfare i bisogni sociali ) Ø Rapporto tra aziende innovatrici e associazioni di settore ( scambio di informazioni, feedback e
complementarietà nel lavoro ) Infine, possiamo dire che l’energia, paragonata ad altri, è un settore che si sta avvicinando molto alle esigenze del consumatore in termini di servizi offerti, trasparenza e affidabilità del servizio. Le aziende, nonostante la rivoluzione della liberalizzazione, attualmente possono dirsi relativamente soddisfatte ma esistono ancora piccole zone d’ombra da migliorare per rendere il servizio completamente idoneo per la soddisfazione dei consumatori.