Energia: quale futuro? Roma, 12 aprile 2005 Carlo Stagnaro Direttore, Ecologia di mercato Istituto...

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Energia: quale futuro?Roma, 12 aprile 2005

Carlo StagnaroDirettore, Ecologia di mercatoIstituto Bruno LeoniContact info: carlo.stagnaro@brunoleoni.it

Quale politica energetica? / 1

“Una politica energetica finalizzata a ridurre le emissioni di CO2 deve articolarsi in due fasi: la riduzione al minimo dei consumi e la soddisfazione dei consumi residui nei modi meno inquinanti a parità d’investimento”

Beppe Grillo, Luca Mercalli, Mario Palazzetti, Maurizio Pallante e Bruno Ricca, aprile 2004

Quale politica energetica? / 2

“Di fronte alla grave crisi energetica è triste assistere al festival delle menzogne, dell’ignoranza e della nostalgia. Nonostante la disinformazione della lobby del petrolio e del nucleare, la verità è che il petrolio è in via di esaurimento, e così pure l’uranio. Petrolio e nucleare sono energie del passato, inquinanti e pericolose. Occorre lavorare seriamente per una svolta energetica, investire su una ricerca seria e innovativa ed è evidente che le energie del futuro sono il sole e l’idrogeno, assieme a risparmio ed efficienza”

Alfonso Pecoraro Scanio, 11 agosto 2004

I grandi problemi

Esaurimento dei combustibili fossili

Mutamento climatico

Crescita dei consumi nei Paesi emergenti

Le grandi risposte

La sicurezza degli idrocarburi

Il tabù del nucleare

L’illusione delle alternative

Adattamento

L’Italia / Prezzo dell’elettricità all’industria

L’Italia / Intensità energetica del PIL

L’Italia / Le emissioni di gas serra

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L’Italia / La competitività

L’Italia / Le fonti energetiche

Biomass1.5%

Geothermal1.8%

Wind + Sun0.5%

Idro14.3%

Hydrocarbons82.0%

La sicurezza degli idrocarburi Nessuna risorsa si è mai esaurita nella storia umana Le risorse non esistono in natura L’uomo consuma risorse ma ancor più ne crea Il prezzo è misura della scarsità di una risorsa La crescita dei paesi emergenti genera domanda

addizionale, cioè nuove opportunità di sviluppo La scarsità incentiva il risparmio energetico La scarsità crea incentivi alla scoperta di alternative

L’età della pietra e l’età del petrolio

“L’età della pietra non finì perché finirono le pietre, e l’età del petrolio non finirà perché finirà il petrolio”

Ahmed Zaki Yamani, 2000

I prezzi segnalano opportunità “Le questioni energetiche presentano a politici e cittadini decisioni e tradeoff difficili da compiere al di fuori del processo di mercato. Ma queste preoccupazioni, si spera, troveranno una soluzione tale da non distorcere o soffocare il funzionamento dei mercati. Dobbiamo ricordare che quegli stessi segnali trasmessi dai prezzi, che sono tanto critici nel bilanciare la domanda e l’offerta di energia nel breve termine, rimandano a opportunità di profitto per un’espansione dell’offerta nel lungo termine. Inoltre, stimolano la ricerca e sviluppo [di tecnologie] che sbloccheranno nuovi approcci alla produzione e all’uso di energia che oggi possiamo solo immaginare”.

Alan Greenspan, 5 aprile 2005

La vera causa del caro-benzina…

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L’interventismo pubblico

Tasse

Regolamentazioni

Il tabù del nucleare Il nucleare è una fonte

importante di energia in molti paesi

Le moderne centrali garantiscono standard di sicurezza elevati

L’Italia importa energia nucleare

Il nucleare non genera emissioni di gas serra

L’illusione delle alternative

Se si esclude l’idroelettrico, le fonti alternative provvedono una frazione del fabbisogno energetico nazionale e globale

Eolico + Solare: 0,05% Geotermica: 0,12% Biomasse: 0,40%

L’idrogeno non è una fonte!

Il mutamento climatico

L’evidenza scientifica è ambigua Le azioni hanno senso solo se globali La risposta non può venire dalle rinnovabili L’efficienza energetica non può migliorare

ope legis Il progresso tecnologico è incentivato dal

mercato L’industria investe in tecnologie pulite (Global

Climate & Energy Project, Stanford Univ.)

Mitigazione v. Adattamento

Locale

Costi dilazionati

Benefici immediati

Errore piccole perdite

Globale

Costi immediati, certi

Benefici futuri, incerti

Errore grandi perdite

L’Europa…

…e l’America

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Conclusioni

Non c’è evidenza di un prossimo esaurimento dei combustibili fossili

Il nucleare è una fonte potenzialmente più costosa ma sicura

Le rinnovabili non garantiscono prospettive di crescita

Lo sviluppo di alternative può venire dal mercato

Suggerimenti di policy Ridurre le tasse sull’energia

Benzina Elettricità

Deregulation Costruzione di nuove centrali

Prezzi flessibili Gas naturale

Pipelines Terminali di rigassificazione

Nucleare Compensazioni alla popolazione (centrali / siti stoccaggio)

Abolire i sussidi alle fonti “alternative”

Grazie per la vostra attenzione

Carlo Stagnaro

Direttore, Ecologia di mercato

Istituto Bruno Leoni

Email: carlo.stagnaro@brunoleoni.it