DULP, un sogno ad occhi aperti?

Post on 13-Jun-2015

589 views 2 download

Transcript of DULP, un sogno ad occhi aperti?

Una testimonianza riflessiva degli slittamenti (lenti) degli usi delle tecnologie nell'insegnamento e nell'apprendimento...

DULPcamp – Roma – Tor Vergata 14 e 15 settembre 2009

G. Marconato

Da: La breve storia delle tecnologie digitali nella didattica. In G. Marconato (a cura), Le tecnologie nella didattica. Lo stato dell’arte

all’inizio del nuovo millennio. Ed. Erickson, 2009

Passato: e-learning o delivery mode

Presente: Collaborative & Networked learning

Futuro prossimo: Connected learning

Futuro remoto: Immersive learning

dove si trova sopravvive nella pratica spinto prevalentemente dal business ed è in regressione

nella concettualizzazione e nella pratica ed è in crescita

nella concettualizzazione e, con “segnali deboli” ma sempre più forti, nella pratica

in approcci visionari ed in sperimentazioni pre-prototipali

il focus costruzione, organizzazione e distribuzione di informazioni/contenuti

comunicazione, collaborazione e costruzione di artefatti

reti sociali, condivisione di risorse, costruzione di conoscenza

visualizzazione, manipolazione, interazione e costruzione

dove si svolge in ambienti centralizzati e gerarchici

in ambienti centralizzati e gerarchici

In ambienti decentrati, “personali” e connessi

In ambienti “immersivi”

la “piattaforma” utilizzata

Learning Management Systems

Learning Management Systems + altri strumenti

Web 2.0 e PLE (Personal Learning Environment

“Metaverso” (ambienti 3D)

gli strumenti tipici LMS basati sull’organizzazione e distribuzione di contenuti

LMS basati sull’organizzazione e sulla gestione di attività di apprendimento; LAMS, FLE3

Blog, Wiki, e-portfolio, tagging, folksonomie, RSS, ….

Active World, Second Life, ambienti 3D

i contenuti pre-strutturati dal docente

costruiti dagli allievi su strutture predisposte dai docenti

sviluppati dalla comunità e condivisi

sviluppati dalla comunità e condivisi

l’elemento caratterizzante

i contenuti la collaborazione la condivisione la costruzione 3D e la manipolazione di oggetti

l’utente l’individuo il gruppo classe, la comunità

la comunità la comunità

sede del “potere” insegnante condiviso tra insegnante e studenti

decentrato nella comunità che apprende

decentrato nella comunità che apprende

apprendimento individuale sociale distribuito immersivo

riferimenti concettuali comportamentismo Costruttivismo sociale Costruttivismo, distributed cognition

Costruttivismo learning by doing

  Formale → informale Strutturato → destrutturato Statico → dinamico Ordinato → caotico Certo → incerto Generico → situato Conformità → divergenza Dipendenza → responsabilità

Dalla centralità del docente alla centralità del soggetto che apprende

Dai contenuti all’interazione didattica, alla costruzione

Ruolo del docente da esperto dei contenuti a facilitatore dell’interazione tra chi apprende (fino a scomparire del tutto, learning without teaching)

Dalla classe alla comunità (di apprendimento e pratica)

Da tecnologie visibili a tecnologie invisibili Da ambienti bidimensionale ad ambienti

tridimensionale

QUELLI CHE, ALLORA, AVEVO DEFINITO “SEGNALI DEBOLI” MI PARE SI SIANO AFFIEVOLITI, PIU’ CHE AMPLIFICATI

E’ una visione per l’apprendimento di domani

E’ un framework organico per concetti, tecnologie ed operatività per ….

Rende evidenti segnali, oggi, deboli Si basa sulla necessità di riconsiderare

le pratiche e l'idea stessa di formazione

una nuova alleanza tra le due dimensioni della ricerca, pedagogica e tecnologica assieme, al fine di sperimentare la possibilità di un terreno di ricerca condiviso, che operi in direzione di una radicale

riconsiderazione delle nuove modalità di apprendimento in termine di rinnovate potenzialità dell'esperienza umana, attraverso la quale

acquisire quelle capacità meta-cognitive e meta-progettuali di cui non è più possibile fare a meno, pena l'andare alla deriva come i resti di una nave dopo il naufragio.

Nuove idee Nuove pratiche

Ma … Facile per le “nuove idee” Meno, molto meno, per le nuove

pratiche

La dimensione politica La dimensione del potere

DULP REALTA’ D per Design Inspired

Learning U per Ubiquitous

Learning L per Liquid Learning

Places P per Person in Place

Centred Design

Content Drived Learning

School-based Learning Hard Learning Places

Curriculum Centerd Design

Le pratiche consolidate Le collusioni del sistema politico e di

quello dell’”erogazione”