Post on 01-May-2015
Dott. Ing. Salvatore Torrisi*
Confronto tra le tecniche di sterilizzazione dei reflui depurati
Cloro gas - Ipoclorito di sodio – Biossido di cloro – Raggi Ultravioletti – Ozono – Acido Peracetico
* Responsabile Depurazione
SIDRA S.p.A. - Catania
e-mail: salvatore.torrisi@sidraspa.it
Cenni normativi
Le tecniche di sterilizzazione si evolvono in funzione dell’obiettivo finale, determinato dalla normativa:
• D. Lgs. 152/99: introduce il concetto di “RIUSO” delle acque reflue trattate;
• D. Lgs. 258/00: modifica alcuni articoli del 152/99 e all’art. 26 prescrive che il Ministero dell’Ambiente e del Territorio emanerà un decreto per favorire il recupero ed il successivo riutilizzo attraverso la regolamentazione delle destinazioni d’uso e dei relativi requisiti di qualità.
• D. Min. 185/03: norma il riuso; destinazioni d’uso e unica tabella.
Cenni normativi
Del nascente Decreto, al momento, è noto solo l’allegato tecnico, che determina le possibili alternative di riuso in:
• agricolo (irriguo);• industriale (acque di raffreddamento);
regola un unico parametro microbiologico come il 152/99:
• Escherichia Coli• 152/99 - 5.000 UFC/100 mL;• 185/03 - 10 UFC/100 mL (80% dei campioni) e 100 UFC/100mL puntuale max.
Finalità
Si analizzano i vantaggi ed i limiti dei diversi sistemi di disinfezionepresi in esame per determinare il raggiungimento dell’obiettivo in funzione di:
• Rischi igienico-sanitari;
• Costi di impianto;
• Costi di gestione;
• Facilità di impiego;
• Possibilità di monitoraggio.
Cloro gas e Ipoclorito di sodio
• Azione disinfettante ad ampio spettro;
• Buon potere ossidante;
• Economico;
• Facilità di impiego;
• Facilità di monitoraggio;
• Non necessita di essere generato in loco.
Vantaggi
• L’elevata reattività nel caso di sostanze organiche può portare a ”reazioni di addizione” con formazione di sottoprodotti di riconosciuta attività cancerogena e mutagena;
• Si sta indagando sulle interazioni del cloro sui materiali plastici;
Possibili rilasci nell’acqua
• Innesco processi corrosivi (se impiegato in alte concentrazioni, necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo).
Cloro gas e Ipoclorito di sodio
Limiti
Biossido di cloro
• Azione disinfettante ad ampio spettro;
• Buon potere ossidante;
• Maggiore stabilità rispetto al cloro: disinfezione di copertura;
• Formazione limitata di THM (composti organici alogenati);
• Facilità di monitoraggio.
Vantaggi
Biossido di cloro
• Elevati costi di impianto (impossibilità di stoccaggio);
• Formazione di cloriti;
• Innesco processi corrosivi (se impiegato in alte concentrazioni, necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo).
Limiti
Cloro gas - Ipoclorito - Biossido di cloro
• Il nuovo obiettivo da raggiungere è il limite maggiore delle tecniche tradizionali, poichè comporterebbe alte concentrazioni che creerebbero l’innesco di processi corrosivi e la formazione di sottoprodotti cancerogeni con elevato rischio igienico-sanitario.
Limiti
Ozono
• Le esperienze in campo ambientale sono limitate e, quindi, i risultati sono mutuati da quelli avuti negli impianti di potabilizzazione.
Ozono
• Migliore disinfettante contro batteri e virus;
• Ottimo potere ossidante;
• Riduzione di odore e colore;
• Nessuna formazione di THM;
• Facilità di monitoraggio.
Vantaggi
Ozono
• Instabile nel tempo;
• Necessità di impiegare materiali ozono-resistenti: PVC rigido ad elevato spessore, PTFE, HYPALON, INOX;
• Elevati costi di impianto (produzione in sito) e di gestione.
Limiti
Raggi ultravioletti
• Come per l’ozono, le esperienze si riferiscono ad impianti di potabilizzazione.
Raggi ultravioletti
• Evitano la formazione di by-products;
• Non alterano le caratteristiche chimiche dell’acqua;
• E’ impossibile sovradosare;
• Bassi costi di impianto;
• Bassi costi di gestione.
Vantaggi
Raggi ultravioletti
• Nessuna disinfezione a valle della lampada;
• Necessità di acque limpide e poco incrostanti;
• Manutenzione per la pulizia dei quarzi.
Limiti
Acido Peracetico
• Azione disinfettante ad ampio spettro;
• Facilità di impiego;
• Bassi costi di impianto (possibilità di stoccaggio).
Vantaggi
Acido Peracetico
• Limitate conoscenze riguardo la formazione di sottoprodotti indesiderati;
• Costi di gestione.
Limiti
Conclusioni
Da quanto precedentemente espresso si deduce che non esiste il disinfettante “ideale” e che probabilmente la soluzione si deve ricercare nell’utilizzo combinato di alcuni dei trattamenti analizzati.
Dal punto di vista igienico-sanitario il trattamento più sicuro è quello dei raggi ultravioletti la cui efficacia è però limitata dalla torbidezza.
Pertanto la soluzione scelta (Impianto Comunale di Catania) è quella di combinare:
• Ozono + Raggi Ultravioletti
in modo da sfruttare il potere decolorante dell’ozono a monte di un trattamento con raggi ultravioletti che così risulta efficace.