Dott. Emilio Albamonte Gestione multidisciplinare delle Malattie … · 2020-04-24 · del QI (con...

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Dott. Emilio Albamonte

Gestione multidisciplinare delle Malattie Neuromuscolari (DMD e il Deficit di AADC)

➢Segni di allarme per il pediatra

➢Gestione multidisciplinare

➢Terapie nelle distrofinopatie

LE MALATTIE NEUROMUSCOLARI

E LE TERAPIE CHE CAMBIANO LA VITA

ANAMNESI DETTAGLIATA

• Familiarita’ nota per malattia neuromuscolare

• Consanguineita’

• Appartenenza a determinate etnie

• Gravidanza

• Tappe dello sviluppo psicomotorio

Ph: Steve McCurry

4

ESAME CLINICO

• Esame clinico utile per identificare patterns di trofismo debolezza e retrazioni

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DISTROFIE MUSCOLARI

▪ LE DM INCLUDONO >30 MALATTIE EREDITARIE CON

CARATTERISTICHE GENETICHE E CLINICHE UNICHE

mutazioni in diversi geni che determinano perdita di funzione, riduzione o assenza di proteine necessarie per la stabilità muscolare

DISTROFINOPATIE

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LA FORMA PIÙ COMUNE DI DISTROFIA MUSCOLARE NELL’INFANZIA È NOTA COME DISTROFINOPATIA

LE DISTROFINOPATIE INCLUDONO:

✓ Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) Incidenza: 1:3500

✓ Distrofia Muscolare di Becker (BMD) Incidenza: 1:30000

Rappresentano uno spettro di severità della malattia che va da forme severe a forme più lievi

TRASMISSIONE GENETICA

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La distrofinopatie sono patologie recessive caratterizzate da trasmissione X-linked. I maschi sono affetti mentre le femmine eterozigoti sono portatrici sane o solo lievemente sintomatiche

MUTAZIONI

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⚫ DELEZIONI 65%

⚫ DUPLICAZIONI 10%

⚫ MUTAZIONI PUNTIFORMI: 25%

FENOTIPO CLINICO

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Mutazioni frameshift risultano in un codone di stop prematuro e in un termine prematuro della trascrizione

IL FENOTIPO CLINICO NON CORRELA CON L’ESTENSIONE DELLA MUTAZIONE MA CON IL MANTENIMENTO DEL FRAME DI LETTURA

⚫ FENOTIPO DUCHENNE

⚫ FENOTIPO BECKER

Mutazioni che non deteminanoframeshift producono molecole di distrofina più corte o contenenti duplicazioni

Sintesi di una proteina tronca non funzionale

Sintesi di una proteina più corta ma funzionale

DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE

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DISTROFIA MUSCOLARE DI BECKER

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PORTATRICI DMD

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Nelle pazienti carrier, soprattutto nella carrier manifeste, alla biopsia muscolare si evidenziano segni miopatici (aumento del connettivo) e un pattern a mosaico costituito da fibre distrofino-positive e distrofino-negative

La maggior parte dei carrier DMD sono asintomatiche

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2.5-4 anni:

Cadute frequenti,

difficoltà corsa

e nel fare le scale

tessuto muscolare

10 anni:

perdita

deambulazione

dai 5 anni:

difficolta crescenti

nel camminare

12-14 anni:

-Scoliosi

(Chirurgia>80%)

-Cardiomiopatia

-IRC

18-20 anni:

Cause di morte:

IRC (~80%)

IC (~20%)

tessuto fibro-adiposo

DMD – ASPETTI MOTORI

14

GOWERS

15

10MWT

4-STEPS

DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE

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✓Circa 1/3 dei pazienti DMD presentano una riduzione

del QI (con interessamento specifico della intelligenza verbale,

della memoria verbale. (Billard et al., 1992)

✓ L’interessamento cognitivo non è progressivo e non

correla con la gravità dell’interessamento muscolare;

non è stata riscontrata un’associazione tra il tipo di mutazione

e il punteggio QI (Comi GP et al. 1993; Moizard MP, 1998)

Le aree cerebrali con maggioreespressione di distrofina sono: cervelletto,ippocampo e neocortex

queste aree che controllano le emozioni,la memoria e i processi cognitivi

LA PRESA IN CARICO: STANDARD

DI CURA DMD

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DIAGNOSI

FKT

TNPEE

FTRTO

PROGETTO

PROGRAMMA

PSICOLOGO

PNEUMOLOGO

CARDIOLOGO

FISIATRA

ORTOPEDICOORL

LA PRESA IN CARICO

Clinical DirectorAdult and Child NeurologistsPneumologists Respiratory PhysiotherapistsPhysical and Rehabilitation Specialists and Motor andNurses Psychologists ORLNutritrionist Orthopedics

Direttore Clinico

Infermieri

Neuropsichiatra Infantile/ neurologo

Pneumologi e terapisti

respiratori

Fisiatra FKT e TNPEE

TOPsicologi

ORL

Nutrizionista

CardiologoOrtopedico

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

❑ Intervento di riabilitazione Neuropsicomotoria e FKT

❑ Problematiche ortopediche

❑ Problematiche respiratorie

❑ Problematiche cardiologiche

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

❑ Problematiche nutrizionali e gastrointestinali

❑ Problematiche cognitive

❑ Problematiche psicosociali

✓ L’obiettivo principale è di favorire l’acquisizione delle tappe psicomotorie

✓ promuovere la funzionalità muscolare e le autonomie

✓ Contrastare le complicanze secondarie alla patologia di base

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOMOTORIA

STRETCHING ed ESERCIZIO

IDROKINESITERAPIA

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOMOTORIA

PSICOMOTRICITA’

▪ ortesi ▪ ausili

▪ Sistemi posturali▪ Ausili ad alta tecnologia

▪ Modifiche ambientali ed abbattimentodelle barriere architettoniche

LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOMOTORIA

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO ORTOPEDICA

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

⚫ Retrazioni tendinee

⚫ gestione scoliosi, stabilizzazione colonna

⚫ gestione fratture ossee

INTERVENTO

Controlli regolari:

▪ Spirometria completa con MIP e MEP, SNIP▪ Valutazione del picco della tosse▪ Emogasanalisi o valutazione transcutanea CO2▪ Saturimetria (pulsossimetria) e capnometria notturna▪ Esame polisonnografico.

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO RESPIRATORIA

Il successo dell’adattamento agli ausili respiratori è strettamente dipendente dallo sviluppo di adeguate competenze ed esperienze del “team” che ne gestisce gli aspetti pratici, educazionali e di supporto sul lungo termine.

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO RESPIRATORIA

ECG

Ecocardiografia

MONITORAGGIOPROFILASSI

TRATTAMENTO

RMN cardiaca

Terapia farmacologica•ACE inibitori•β bloccanti•Diuretici

24 hrs Holter ECG

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO CARDIOLOGICA

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO CARDIOLOGICA

• Nei DMD ecocardio ed ECG sono indicati alla diagnosi e ogni 2 anni fino all eta’ di 10 anni e annualmente dopo quest età.

• Profilassi: ACE-inibitori sembrano diminuire il rischio di sviluppare forme dilatative prima dei 18-20 anni

• il 92.9% dei pazienti trattati fin dall’inizio con Perindopril erano ancora vivi dopo 10 anni di trattamento, mentre solo il 65.5% del gruppo di soggetti inzialmente trattati con placebo e solo successivamente passati al Perindopril lo era.

FORNIRE UN’ADEGUATA CONSULENZA DIETETICA FIN DALLA PIÙ GIOVANE ETÀ CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL CONTROLLO DEL PESO, APPORTO DI SUPPLEMENTO MULTIVITAMINICO, VIT D E SALI

❑ PESO- Sottopeso/malnutrizione (disfagia, ipostenia faringea, difficoltà

respiratoria)- sovrappeso/obesità

❑ INTESTINO e STOMACO (utilizzo di terapie mediche e non)- stipsi- Dilatazione gastrica ed intestinale per ingestione di aria durante

ventilazione- RGE

LA PRESA IN CARICO NUTRIZIONALE

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO DELLA DISFAGIA

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

➢ Posture e manovre➢ Modificare le consistenze➢ Indicare strategie (es evitare doppie consistenze, bere acqua lontano dai pasti, deglutizioni a secco dopo alimenti non scivolosi, al termine del pasto ½ vasetto di acquagel, terapia farmacologica con acquagel, ecc)

➢Sondino nasogastrico➢PEG (valutare se è possibile introdurre ancora alimenti per OS, ai fini di una migliore QOL).

ATTENZIONE: non eliminano il rischio di ab ingestis importante è1. igiene cavo orale 2.stato nutrizionale, 3.stato immunitario, ecc

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

LA PRESA IN CARICO PSICOLOGICA E SOCIO-ASSISTENZIALE

AIUTA AD ELABORARE E COMPRENDERE EMOZIONI E VISSUTI GARANTISCE UN PUNTO DI RIFERIMENTO STABILE

AIUTA A COMBATTERE I VISSUTI DI ISOLAMENTO E SOLITUDINEAIUTA A FAR EMERGERE RISORSE ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA

AIUTA A RAPPORTARSI CON I SERVIZI SOCIO EDUCATIVI TERRITORIALI

GESTIONE MULTIDISCIPLINARE

Birnkrant DJ et al. Lancet Neurol 2018; 17: 251–67, 347–61, 445–55

DMD care considerations 2018

DMD e Terapia Farmacologica

TERAPIA STEROIDEA

IL MECCANISMO D’AZIONE ATTRAVERSO CUI GLISTEROIDI RITARDANO LA PROGRESSIONE DELLAMALATTIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA DMD AGISCE SUDIVERSI LIVELLI

1)Inibizione della proteolisi muscolare

2)Stimolazione della proliferazione dei mioblasti

3)Aumento dei meccanismi di riparazione muscolare

4)Effetto anti-infiammatorio ed immunosoppressivo

5)Riduzione della concentrazione di calcio nel citosol

6)Up-regolazione della utrofina

DOSAGGIO:Prednisolone 0.75mg/kg/dieDeflazacort 0.9mg/kg/diePrednisolone 0.75mg/kg/die 10 giorni on/offPrednisolone 0.5mg/kg/die

Deflazacort: minor aumento di peso

minore incidenza di cataratta

minore osteoporosi

Con entrambi è stato dimostrato un miglioramento di:

✓ Forza muscolare (valutata con scala MRC)

✓ Massa muscolare

✓ Parametri funzionali (salire le scale, cammino, passaggi posturali…)

✓ Capacità vitale forzata

✓Non è stato finora dimostrato un ritardo nella perdita della deambulazione

TERAPIA STEROIDEA

PANORAMA ATTUALE

MASSA MUSCOLARE

Terapia genica UTROFINA

INFIAMMAZIONE &

FIBROSI

DISTROFINA

POSSIBILI

TRATTAMENTI

Exon

skipping

Stop

codonDrisapersen

PRO044

Eteplirsen

Ataluren

Mini-distrofine

Inibitori

Miostatina

Inibitori

HDAC

IGF-1

Biglicano

SMT C-

1100

Correzione

MECCANISMI

COMPENSATORI

Follistatina

Inibitori

HDAC

Losartan

NF-KB

VBP-15

Flavocoxid

TGF-b

Halofuginone

ACE 031

Anticorpi anti-

Miostatina

PROMUOVERE LA

FORMAZIONE DI

TESSUTO SANO

mesoangioblasti

DMD – terapia & trial

• Alcuni specifici per il tipo di mutazione

✓Translarna (Ataluren)

✓Exon skipping

• Altri applicabili a tutti

✓idebenone

✓givinostat

Translarna 40mg/kg è la prima terapiaapprovata per i pazienti deambulanti con DMD

TRANSLARNA

TRANSLARNA – PER CHI?

~65%

25%~25%

Delezioni

Duplicazioni

10%Mutazioni

Nonsenso

Piccole mutazioni

~25%

~10%

La

diagnosi

Il progetto e il

programma

riabilitativointegrato

La presa in carico

multidisciplinare

La ricerca

TERAPIA

FARMACOLOGICA

LA TERAPIA FARMACOLOGICA

SI INSERISCE E SI INTEGRA NEL PERCORSO DI CURA

Steroidi e SoC & nuova storianaturale

Functional decline of upper limb function

Functional decline of ambulation

6MWT

Northstar ambulatory assessment

9-hole peg test

Novel

clinical

endpoints

in DMD

Loss of self-feeding

Loss of ambulation

Functional gains

Ambulant DMD Very young Non ambulant

➢ SI DEVE FARE LA DIAGNOSI PRECOCEMENTE < 5aa

➢ Late survivors

➢ Effetti a lungo termine dei corticosteroidi

➢ Nuove opzioni terapeutiche

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TAKE-HOME MESSAGES -DMD

DEFICIT DI DECARBOSSILASIDEGLI AMINOACIDI AROMATICI(AADC)

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RARA MALATTIA METABOLICA EREDITARIA A TRASMISSIONE AUTOSOMICA RECESSIVA

causa gravi ritardi nello sviluppo e

problemi di debolezza e controllo dei muscoli

AADC

PREVALENZA DEL DEFICIT DI AADC

MALATTIA PREVALENZA

fenilchetonuria 1:5.000-1:10.000

Sindrome di Prader Willi 1:16.000-1:25.000

Malattia di Pompe 1:28.000

Atrofia muscolare spinale 1:50.000-1:100.000

Sindrome di West 1:100.000-1:900.000

Deficit di AADC 1:32.000-1:90.000

AADC

✓ANAMNESI FAMILIARE

✓ESAME CLINICO

➢ ipotonia assiale con scarso controllo del capo,➢ Distonie,➢ Crisi oculogire, ➢ ptosi palpebrale, ➢ congestione nasale,➢ instabilità della temperatura corporea e della

pressione del sangue, ➢ Disturbi del sonno e dell'alimentazione.

AADC: ESORDIO PRECOCE

I PAZIENTI CON DEFICIT DI AADC HANNO UNA PROGNOSI SFAVOREVOLE:

➢ Assenza o ritardo dello sviluppo del linguaggio➢ Non raggiungimento delle tappe motorie o ritardo

dell’acquisizione delle stesse.➢ Rischio decesso nella prima decade

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Sono state descrittenumerose mutazioni sul gene che codifica per l'enzima (AADC),localizzato sul braccio corto delcromosoma 7 (p13-p11)

L’enzima AADC è necessario per la sintesi della dopamina, serotonina ed altre catecolamine

AADC: disturbo raro della sintesi dei neurotrasmettitori

L’ASSENZA DI QUESTI NEUROTRASMETTITORI INIBISCE LA VIA DI SEGANALAZIONE DEI NEURONI POST SINAPTICI NEL SNC

⚫ Sviluppo motorio

⚫ Comportamentale

⚫ Funzionalità sistema nervoso autonomo

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LA COMBINAZIONE DI IPOTONIA E DISTONIA, CRISI OCULOGIRE E SINTOMI AUTONOMICI SONO LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE CHE INDIRIZZANO VERSO LO SPECIALISTA NEUROLOGO

AADC: disturbo raro della sintesi dei neurotrasmettitori

Il deficit di AADC può essere confuso con paralisi cerebrale, malattie mitocondriali ed epilessia

➢ EEG normale e/o mancata risposta ai farmaci anti epilettici

➢ Normalità strutturale alla RMN

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PER LA CONFERMA DIAGNOSTICA DEVONO ESSERE POSITIVI 2 SU 3 TEST DIAGNOSTICI PRINCIPALI:

❑ Test degli enzimi plasmatici

❑ Profilo neurotrasmettitori CFS

❑ Test genetici per varianti del gene

AADC: diagnosi

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UNA TEMPESTIVA DIAGNOSI DEI PAZIENTI CON AADC PUÒ PROMUOVERE L’USO PRECOCE DELLE OPZIONI DI GESTIONE:

⚫ PRIMA LINEA: Agonisti dopaminergici, inibitori MAO

⚫ SECONDA LINEA: Anticolinergici, benzodiazepine

⚫ ALTRI SINTOMI: Melatonina, betaboccanti, farmaci GI, integratori…

AADC: trattamento farmacologico

Al momento non vi sono farmaci specifici

approvati per il deficit di AADC

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AADC: team multidisciplinare

Discreti miglioramenti con le attuali strategie di gestione

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terapia basata su un virus adeno-associato (AAV) che funge da vettore di copie sane del gene umano

singola somministrazione di AGIL-AADC hanno evidenziato una produzione 'de novo' di dopamina, oltre ad una serie di notevoli miglioramenti nelle funzionalità motorie e cognitive.

AADC: trial

➢ Rara patologia metabolica, facilmente sottostimata

➢ Disponibili test diagnostici

➢ Gestione multidisciplinare

➢ Nuove opzioni terapeutche

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TAKE-HOME MESSAGES -AADC

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!