Post on 22-Feb-2019
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DIREZIONE DIDATTICA STATALE
2 CIRCOLO “G. FALCONE”
Corso Europa, 142/A – 80017 Melito di Napoli (Na)
/FAX 0817115767 – 0817100117 - C.F. 94162610631 – C.M.: NAEE34100X
naee34100x@istruzione.it - PEC: naee34100x@pec.istruzione.it - www.gfalcone.it -
Codice Univoco ufficio: UFNYU
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INDICE
PREMESSA PAG. 3
VISION E MISSION PAG. 4
INTRODUZIONE PAG. 5
CONTESTO PAG. 6
ACCORDI DI RETE PAG. 9
RISORSE MATERIALI PAG. 13
PLESSI / SPAZI PAG. 14
PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE PAG. 15
INFANZIA PAG. 21
PRIMARIA PAG. 24
PIANO INTEGRATO PAG. 35
PROGETTI IN EXTRASCUOLA FINANZIATI DAL FIS PAG. 35
PROGETTI MIUR (IN FASE DI AUTORIZZAZIONE) PAG. 38
PROGETTI FESR/FSE (IN FASE DI AUTORIZZAZIONE) PAG. 49
AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE PAG. 50
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE (PNSD) PAG. 51
POTENZIAMENTO DELL’ ORGANICO DELL’AUTONOMIA PAG. 57
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) PAG. 60
RISORSE PROFESSIONALI PAG. 73
PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE PAG. 78
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA
E INTEGRITÀ ANNI 2015-2016-2017 PAG. 81
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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 20/01/2016
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo alla Direzione Didattica del 2° circolo"G.
Falcone" di Melito di Napoli, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.
107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”.
Esso sostituisce il precedente POF, introdotto per effetto del DPR. 275/99 ed è rivedibile
annualmente.
Il piano:
è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola
e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio
atto di indirizzo prot. 2409/B32 del 19/11/2015;
ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 19/01/2016;
è stato approvato dal Consiglio di Circolo nella seduta del 20/01/2016 ;
il Piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge
ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole delle
rappresentanze sindacali, comunicato con nota prot. 167/A19 del 20/01/2016 ;
il piano è pubblicato nel portale unico "Scuola in Chiaro" e sul Sito della scuola.
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VISION E MISSION
PREMESSO CHE:
Il modello educativo di riferimento rimanda ad una organizzazione che coinvolge
nella condivisione delle scelte tutte le componenti interagenti nella scuola stessa
(studenti, famiglie, personale docente, personale non docente e dirigente
scolastico).
La comunità scolastica, nell’ottica della costruzione di un sistema formativo
integrato, si pone in sinergia con il contesto socio-territoriale per la formazione dei
cittadini di domani.
ORGANIZZIAMO UNA SCUOLA CHE:
Educhi all’interazione positiva con la realtà sociale, culturale ed economica
in cui opera.
Rafforzi la consapevolezza della dimensione europea del processo di
crescita culturale.
Costruisca un sistema formativo di qualità in grado di promuovere il
successo formativo di tutti e di ciascuno.
Promuova una cultura “partecipativa” e responsabile” dell’individuo nei
confronti della collettività e dell’ambiente.
Introduca processi innovativi in ambito metodologico-didattico finalizzati allo
sviluppo delle competenze definite a livello europeo.
Promuova occasioni di inclusione sociale e di sensibilizzazione in sinergia
con il territorio.
Utilizzi la valutazione, nell’intenzionalità progettuale e nell’equità delle
opportunità formative, come fattore costituente dell’offerta formativa della
scuola.
Nel corso del corrente anno scolastico si cercherà di cogliere le Indicazioni Nazionali e gli
Orientamenti come occasione per rinnovare e rinvigorire la progettualità pedagogica e
didattica della scuola, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
Promuovere la dimensione unitaria del processo formativo, la continuità del
processo didattico e la verticalità della proposta formativa.
Porre in risalto il valore della comunità professionale da realizzare facendo
crescere nei docenti la cultura collaborativa.
Sviluppare competenze effettivamente spendibili nel mondo reale.
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Progettare situazioni di apprendimento costruttive, cooperative e contestualizzate.
Promuovere la formazione culturale di base, indispensabile per il raggiungimento
dell’autonomia, cognitiva, relazionale e comportamentale e per la crescita del
cittadino di domani.
Costruire un’alleanza educativa con i genitori basata su relazioni costanti e
rispettose dei reciproci ruoli.
Promuovere e incrementare nell’azione didattica la conoscenza e l’uso di strumenti
digitali al fine di utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della
società dell’informazione per lo studio, il tempo libero e la comunicazione.
Modulare percorsi di apprendimento personalizzato e individualizzato sulle
potenzialità di ciascuno nell’ottica di una scuola più equa e più inclusiva.
Sviluppare il pensiero computazionale attraverso la programmazione (coding) in un
contesto di gioco.
INTRODUZIONE
L’entrata in vigore della Legge di Riforma n° 107 del 13 luglio 2015, nota come la "Buona
Scuola", impegna Dirigenti e Docenti delle scuole di ogni ordine e grado, ad applicare una
serie di norme e di nuove consuetudini che, pur tra non pochi aspetti problematici e critici,
lasciano intravedere anche tante nuove opportunità e occasioni di crescita.
Così, già con l’avvio dell’anno scolastico, gli Organi Collegiali ed Individuali della 2°
D.D."G. Falcone" di Melito di Napoli, fra i tanti adempimenti, si sono trovati ad affrontare,
una serie di novità molto impegnative tra cui: il RAV (Rapporto di Autovalutazione d’
Istituto); il PdM (Piano di Miglioramento); il POF (Piano dell’ Offerta Formativa annuale) e,
non ultimo, anche la contestuale redazione del PTOF, Piano Triennale dell’ Offerta
Formativa, relativo al triennio 2016-2019.
Tutti questi documenti, estremamente impegnativi, sono tra loro strettamente correlati. In
particolare, uno di essi, assume grande significatività poiché li compendia tutti:
il PTOF, elaborato dal Collegio dei Docenti sulla scorta delle linee d’indirizzo
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fornite dal Dirigente Scolastico si struttura come, “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.
In realtà, attraverso il Piano triennale la scuola, oltre a comunicare al territorio la propria
identità, dichiara all’utenza il proprio Progetto Educativo integrato, completo e coerente in
ogni suo aspetto, comprendente le dimensioni:
del Coordinamento Didattico: Curricolo d’Istituto, per classi parallele e verticale;
Continuità e Piano di Formazione e di Aggiornamento per il personale scolastico;
del Progetto d’Istituto: articolazione dell’Offerta Formativa, Educativa e Didattica; Piano
di Miglioramento: priorità, modifiche e integrazioni degli obiettivi a breve, medio e lungo
termine; Monitoraggio dei processi avviati;
dell’azione Valutativa d’Istituto: Valutazione del Processo di insegnamento/apprendi
mento; Valutazione, interna ed esterna, degli esiti degli apprendimenti; Autoanalisi
d’Istituto e Rapporto di Autovalutazione;
dell’aspetto Gestionale/Finanziario: Organico di Istituto (di diritto e dell’autonomia) e
Organigramma; Contratto di Istituto; Programma Annuale; Collaborazione con Enti Esterni.
l'Organico Potenziato o Organico dell'Autonomia (Fase C del Piano di assunzioni
L.107/15) ovvero la possibilità di incrementare l’organico previa individuazione, da parte
del Collegio dei Docenti, di alcune aree di apprendimento/formazione da potenziare,
sviluppandole in un Progetto-Azione quali-quantitativo del curricolo.
Tutto ciò si tradurrà nella richiesta di incremento di unità da assegnare alla Direzione
Didattica, incrociate con le reali disponibilità in capo agli uffici territoriali. Tale organico
aggiuntivo sarà finalizzato a qualificare il servizio scolastico e richiederà un’attenta
riflessione in merito alle scelte educative da effettuare.
Nel corrente anno scolastico, però tale elaborazione, considerata comunque come una ri-
programmazione dell’insieme delle attività in essere, ha dovuto tener conto, anche dei
risultati emersi dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) che da un lato, ha avuto la
funzione di fornire una rappresentazione della scuola attraverso l’analisi del suo
funzionamento, dall’altro, quella di costituire un’articolata piattaforma attraverso cui
predisporre il successivo Piano di Miglioramento.
CONTESTO
Il II° Circolo Didattico di Melito di Napoli è ubicato in un territorio a nord di Napoli ai limiti
dei quartieri di Scampia e Secondigliano, è di fatto inglobato nella periferia settentrionale
della metropoli partenopea, inoltre confina anche con i popolosi comuni di Sant'Antimo,
Casandrino e Giugliano in Campania.
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Le origini
I documenti storici raccolti sembrano dare origine al nome di Melito, quello dell'antica
Mellano. Federico II dichiarò Melito casale di Napoli, insieme ad altri paesi che
sorgevano intorno alla città e fino al 1800 la città di Melito veniva chiamata casale di
Napoli. Nato come piccolo villaggio e in epoca remota, Melito non poteva lasciare di sé
molte notizie storiche; inoltre il Casale era nato a pochi chilometri da Napoli. Il Casale
non ha mai avuto mura di difesa, né castelli, né fortezze di alcun genere. Tutto ciò
denota che questo "villaggio" sorse in una zona sicura e priva di imminenti pericoli.
Il fossato di Napoli
Melito, secondo lo studiosi locali, deriverebbe il suo nome da "Mellito" che nella bassa
latinità significò "fossato profondo". Al tempo del Ducato Napoletano e anche prima,
come confine territoriale esisteva un "fossato di Napoli" che divideva il territorio di
Napoli da quello di Capua. Questo fossato partiva dalla campagna di Giugliano,
attraversava la masseria "Signorelli" (attuale zona corrispondente alla via Signorelli) e
giungeva nell'attuale via Roma, percorrendola fino all'attuale via Lavinaio. Inizialmente il
"fossato" assume importanza al tempo del Ducato di Napoli per le continue battaglie
contro i Normanni e successivamente acquisisce valore in quanto esso veniva a
costituire una vera e propria difesa per il territorio di Napoli. Nel tempo, quindi, al nome
di Mellito di Napoli (vale a dire "fossato di Napoli") si preferì quello attuale di Melito di
Napoli.
Monumenti e luoghi di interesse
La chiesa di Santa Maria delle Grazie è situata nella centrale Piazza Santo Stefano, il
complesso è stato ristrutturato nel 1775, quando l'edificio fu riedificato interamente sui
resti di una vecchia chiesa cadente (risalente presumibilmente al 987).
Le Colonne di Giugliano, poste all'estremità nord del Paese nella parte confinante
appunto con Giugliano in Campania, sono un punto di riferimento geografico per gli
abitanti melitesi oltre che un monumento alla storia passata della cittadina.
Collegamenti
Il Comune di Melito è ben collegato al capoluogo partenopeo con linee di autobus e
metropolitana, inoltre è molto attiva una fitta rete di collegamenti con l’agro aversano, in
particolare con la Città di Aversa (linea Alfana).
Questa posizione di confine tra la Provincia di Napoli e la Provincia di Caserta consente
notevoli scambi commerciali e culturali tra i due territori, evitando un isolamento
culturale e favorendo una proficua integrazione.
Densità abitativa
Ad oggi, Melito conta complessivamente 38.000 abitanti.
La densità abitativa è di 10.258 per Kmq., esso è il quarto Comune più densamente
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abitato d’Italia preceduto soltanto dai Comuni di Casavatore, San Giorgio e Portici.
Tale dato (fonte ISTAT) si è consolidato nell’ultimo trentennio in seguito al fenomeno
migratorio verificatosi in conseguenza degli eventi sismici del 1980.
Il grafico che segue, mostra chiaramente il picco di flusso migratorio che si è verificato
negli anni ‘80 e che ha cambiato il volto, la storia e la natura del Comune di Melito di
Napoli, che da piccolo paese della Provincia si è trasformato in un prolungamento della
Città di Napoli.
Altri dati
I cittadini stranieri residenti ufficiali, risultano essere al 2010 in numero di 401.
Le istituzioni scolastiche presenti sul territorio sono:
N. 2 Circoli Didattici: “GFalcone 2”; “A.De Curtis”
N. 1 Istituto Comprensivo: IC “Tenente Mauriello”
N. 1 Scuola secondarie di Primo Grado: “M. Guarano”
N. 1 Scuola Secondaria di Secondo Grado: LSL “Immanuel Kant”
Tessuto urbano
La scuola "G.Falcone" è attiva con tre strutture nelle quali esistono differenti realtà: la
sede centrale, in Corso Europa, frequentata prevalentemente da un ceto medio –
basso, onesto e laborioso, che non presenta particolari caratteristiche di disagio
sociale, ed i plessi siti in Via Lussemburgo, Rione 219, frequentato da una popolazione
che presenta enormi difficoltà sociali, culturali ed ambientali e che si riflettono,
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chiaramente, sul rendimento e la frequenza scolastica degli alunni.
Da sempre si è cercato di arginare i diversi e complessi problemi connessi alla platea e
molte sono state le iniziative intraprese al fine di recuperare e togliere i bambini dalla
strada, dando loro la possibilità di conoscere realtà diverse da quella vissuta
quotidianamente.
Sono stati attivati a tale scopo, progetti in extra scuola, PON, iniziativa “Scuole Aperte”
e, grazie ai Fondi Europei,i numerose azioni finanziate dai FSE e dai FSER che hanno
permesso anche di lavorare sul miglioramento delle strutture in termini di adeguamento
informatico e tecnologico.
Le agenzie formative e i servizi pubblici quali ASL, Unità Sanitarie Materno Infantili,
Consultori, Centri di ascolto, Biblioteca Comunale; Servizi Sociali Municipali, ecc. non
sono sufficienti a soddisfare i bisogni della popolazione.
Pertanto, proprio per arginare le lacune suddette e, in ottemperanza della novella
L. 107/2015, nel corrente a.s. la scuola ha stipulato Accordi di Rete con altre agenzie
educative ed il privato sociale, con la certezza di realizzare una maggiore
collaborazione operativa con il territorio.
ACCORDI DI RETE
"RETE DI SCUOLE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA'
DELL'ISTRUZIONE"
Tale accordo di rete(prot. n°2350/B32 del 13/11/2015) intende associare le Istituzioni
scolastiche operanti nel territorio che si impegnano a favorire le attività didattico-educative,
di ricerca e di sperimentazione, secondo standard di qualità concordati e con l'impegno di
strutture telematiche finalizzate allo scopo.
La Rete risulta così costituita:
D.D. 2° circolo "G. Falcone"- Melito di Napoli (Scuola Capofila)
SMS "M. Guarano"- Melito di Napoli
LSL "I. Kant"- Melito di Napoli
Ist. Par. " Mary Poppins"- Giugliano in Campania
Ass. Culturale " Set Me Free"- Giugliano in Campania
Coop. Sociale "Progetto Vita" ente gestore della comunità educativa "Il Bucaneve"-
Melito di Napoli
Ass. Culturale "The Dreamers"- Melito di Napoli
"RETE DI SCUOLE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DEI
SERVIZI AMMINISTRATIVI”
Tale accordo di rete (Prot. n. 2353/B32 del 16/11/2015) intende associare le Istituzioni
Scolastiche operanti nei Comuni della Provincia di Napoli al fine di Realizzare, attraverso il
sostegno reciproco e l’azione comune, il miglioramento della qualità complessiva dell’
Istituzione Scolastica, lo sviluppo dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca
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didattica ed educativa, la qualificazione del personale mediante l’aggiornamento e la
formazione in servizio anche attraverso la realizzazione in rete di servizi gestionali
informatizzati, relativi ad aspetti burocratici e amministrativi.
La Rete risulta così costituita:
D.D. 2° circolo "G. Falcone"- Melito di Napoli (Scuola Capofila)
D.D. 3° Circolo Didattico - Melito di Napoli
S.M.S. "M. Guarano" - Melito di Napoli
Istituto Paritario "M. Poppins” - Giugliano in C. (NA)
Scuola media statale “S. Di Giacomo” - Qualiano
I.C. “Don Milani” - Sant’Antimo (NA)
COSTITUZIONE DEL COMITATO TECNICO- SCIENTIFICO (C.T.S.)
Il C.T.S. in Rete ( prot. n°84/A40 del 14/01/2016) si prefigge il ruolo di raccordo tra i
sistemi formativi scolastici e il territorio, nelle sue espressioni sociali, economiche,
produttive e culturali.
In tal senso, quindi, diventa valido supporto ai Consigli di Classe e al Collegio dei
Docenti, nelle sue articolazioni dipartimentali, nella promozione e gestione di interventi
formativo-orientativi.
Il C.T.S. risulta così costituito:
D.D. 2° circolo "G. Falcone"- Melito di Napoli
LSL "I. Kant"- Melito di Napoli
S.M.S. "M. Guarano" - Melito di Napoli
D.D. 3° Circolo Didattico - Melito di Napoli
Istituto Paritario "M. Poppins” - Giugliano in C. (NA)
Ass. Culturale "The Dreamers"- Melito di Napoli
Per la componente delle Professioni e degli Ordini Professionali:
Avv. G. Di Gennaro
Ing. F. Panico
Arch. E. Truppo
Per la componente territoriale:
Il Sindaco, Avv. V. Carpentieri
Ass. alla Cultura, D. Pellecchia
Popolazione Scolastica
Il territorio dove è ubicata la sede di Via Lussemburgo (scuola primaria e scuola
dell’Infanzia), richiede una valutazione separata in quanto è caratterizzato da molteplici
problematiche sociali: edilizia popolare; residenza detentiva domiciliare di molte giovani
famiglie; basso livello di istruzione; degrado socio-economico dovuto alla promiscuità
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dell’ambiente familiare; disoccupazione radicata e conseguente bacino di manovalanza
per la criminalità organizzata.
Insieme agli interventi residenziali sono state create strutture di aggregazione sociale
(piscina e centri sportivi) che non sono mai andate in funzione e che sono state
vandalizzate ed abbandonate, compresa la palestra della scuola che ha subito spesso
mortificanti devastazioni.
Neanche la Chiesa locale, spesso, riesce a rispondere alle esigenze pratiche di
sopravvivenza quotidiana.
La frequenza scolastica è quindi vissuta come facoltativa e soffre del fenomeno della
dispersione.
In questo contesto la scuola rimane uno dei pochi centri di formazione educativa, culturale
e civile presente sul territorio.
Per questi motivi, l’istituzione scolastica ha partecipato e continuerà a partecipare ai
progetti del MIUR per il miglioramento della qualità dell’istruzione.
Diversa è la realtà della sede centrale della scuola in Corso Europa, frequentata
prevalentemente da bambini appartenenti al ceto medio. Qui, infatti, minori sono i problemi
sociali e , di contro, più semplice la costruzione di un proficuo rapporto di crescita e di
collaborazione con le famiglie.
Un’attenzione particolare bisogna dedicare alla percentuale di alunni DA, con rapporto in
deroga. Questa negli anni ha rilevato una crescita costante, così come quella di altri
soggetti “deboli” (BES, DSA..….) per i quali la scuola predispone un’attenta
programmazione personalizzata, che confluisce nel Piano Annuale di Inclusione (PAI), dal
quale poi discende l’intera pianificazione delle strategie da adottare per assicurare a tutti i
bambini il successo formativo, nel rispetto delle condizioni culturali di partenza.
Le azioni didattiche richiedono, infatti, una costante "calibratura" finalizzata all’inclusione di
tutti gli alunni.
Corre ancora l’obbligo di sottolineare che, annualmente, sono sempre più numerose le
richieste di iscrizione degli alunni, anche nelle classi di passaggio, che spesso non è
possibile soddisfare, proprio a conferma del “buon nome” della scuola, che si è
faticosamente conquistata come di una scuola attenta ai bisogni di tutti i bambini.
Raccordo Scuola-Territorio
Premesso che nel territorio in cui è inserito la 2° D.D “G Falcone” resta ancora poco.
generalizzato un modello di collaborazione in orizzontale, cioè tra scuole dello stesso
ordine, la capacità della Direzione di apertura a Reti e soggetti esterni è buona. Partner
privilegiati restano quelli afferenti alla sfera pubblica, in particolare: Unione Europea, Stato,
Ente Locale ed altre Istituzioni Pubbliche. Allo stato attuale tendono a stabilizzarsi anche
le collaborazioni con il mondo dell’Associazionismo: Associazioni culturali e Sportive;
Associazioni di Volontariato ecc, che, complessivamente, contribuiscono al miglioramento
e all’arricchimento dell’Offerta Formativa. Nel tempo, infatti, le migliori pratiche realizzate
in stretta collaborazione con i soggetti esterni, sono diventate opportunità pienamente
integrate con l’intero impianto definitivo nel Piano dell’Offerta Integrata del Circolo, come
nel caso, ad es. del Campo Estivo che, grazie alla collaborazione con la Parrocchia Beato
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Vincenzo Romano di Melito, annualmente si realizza dalla chiusura delle attività didattiche
a tutta la prima decade di luglio, per offrire una qualificata opportunità ludico- ricreativo-
sportiva ai sempre più numerosi bambini che restano in città nel periodo estivo.
Rapporti con Le Famiglie
Le famiglie degli alunni della scuola sono coinvolte attivamente in tutte le fasi della vita
scolastica: formalmente, dalla partecipazione agli organi Collegiali alle iniziative
istituzionali e, nel processo decisionale, coinvolgendo i rappresentanti delle singole
classi e sezioni, in incontri periodici; dagli incontri bimestrali scuola-famiglia ai momenti
di riunione e di dialogo attivo con i genitori per conoscere il percorso evolutivo dei
bambini e gestire, secondo i bisogni personali di ciascuno, gli aspetti socio – emotivo -
affettivi, le dinamiche relazionali, la capacità di affrontare diverse e nuove modalità
di apprendimento senza comprometterne l’autostima o l’entusiasmo nell’affrontare
l’esperienza scolastica.
Altri momenti importanti per il coinvolgimento delle famiglie, sono poi rappresentati dalle
iniziative artistiche e dalle numerose performance che durante tutto l’arco dell’anno le
insegnanti accuratamente preparano per socializzare con i genitori, l’attività
interdisciplinare delle singole classi o gruppi di classi (recite, manifestazioni, sfilate,
concerti, mostre ecc) sempre suscitando grandi apprezzamenti da parte dei genitori,
alla cui buona riuscita collaborano instancabilmente, e con entusiasmo, anche
collaboratori scolastici, lavoratori ex LSU ecc.
Allo scopo di migliorare il livello di interazione tra genitori e docenti dall’anno
scolastico 2015/16 è stato formalizzato il Patto di Corresponsabilità educativa tra i
tre protagonisti del processo: genitori, insegnanti, alunni.
Il Patto Educativo, allegato al presente documento è l’espressione di un “ Progetto
Educativo Condiviso” che sancisce un impegno comune ed un’alleanza educativa tra
scuola e famiglia finalizzata alla “formazione dell’uomo e del cittadino”.
Esso:
coinvolge i docenti di sezione, di classe, i genitori, gli alunni e tutte le agenzie educative presenti sul territorio.
Contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità ed impegno; Consolida il dialogo e la collaborazione educativa tra scuola e famiglia,
come relazione costante non episodica e/o limitata solo a situazioni critiche o problematiche.
Favorisce la condivisione di principi e valori educativi tra adulti e bambini; Trova i propri fondamenti educativi, nel Piano dell’Offerta Formativa e nelle
norme disciplinari, nel Regolamento d’Istituto. Promuove la condivisione di più ampi patti educativi all’interno della
comunità educante. Per rendere effettiva l’attuazione di quanto concordato nel Patto Educativo di
Corresponsabilità, la scuola si impegna, all’inizio e nel corso di ogni anno scolastico, a
creare momenti di incontro e di dialogo tra genitori ed insegnanti, per favorirne la
conoscenza ed attivare la partecipazione collaborativa di tutte le componenti coinvolte.
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La sottoscrizione del Patto viene effettuata all’inizio di ogni ciclo scolastico e richiamata ad
ogni anno scolastico successivo, nella prima assemblea di classe tra docenti e genitori per
tutti i casi ritenuti necessari.
RISORSE MATERIALI
Nel corso degli ultimi anni la capacità progettuale della scuola ha registrato un notevole
incremento.
Dal punto di vista quantitativo, infatti ha saputo sfruttare a pieno tutte le occasioni offerte
dalla programmazione PON-FSE/FERS destinate alla scuola Primaria nel precedente
sessennio .
Dal punto di vista qualitativo, invece ha progressivamente affinato la propria capacità di
raggruppare in macroaree la pianificazione delle varie iniziative progettuali, per azzerare il
rischio della frammentazione in termini di ricaduta dei risultati.
Molto elevata è diventata la capacità di utilizzare in maniera sinergica le risorse disponibili,
di diversa provenienza e la capacità di effettuare scelte progettuali, coerenti con gli obietti
contenuti nel Piano Integrato.
PLESSI / SPAZI
Della 2°D.D. “Giovanni Falcone” fanno parte n. tre edifici scolastici:
Plesso C.so Europa
Plesso Atene
Plesso “Rodari"
Il plesso "C.so Europa" sorge su un’area di nuova costruzione e possiede un ampio
spazio esterno dotato di una pista per atletica leggera e salto in lungo e di un campo per il
basket e la pallavolo.
La struttura ospita la presidenza e gli uffici di segreteria.
Il plesso è composto da 14 aule al piano terra e 11 al piano superiore; 17 di queste aule,
inoltre, sono dotate di lavagna interattiva multimediale.
L’edificio possiede un laboratorio d’informatica con 16 postazioni per gli alunni, un server
con il collegamento ad internet wireless e una LIM; di un laboratorio di ceramica; di un
aula magna per il cineforum e di una biblioteca.
ll plesso “Rodari”, che ospita i bambini della scuola dell’infanzia, è composto da 10
sezioni, 3 delle quali si trovano nel plesso di scuola primaria (Atene). Esso è dotato di
un’aula laboratorio grafico-pittorica e manipolativa e ha il giardino in comune con la scuola
primaria.
Il plesso "Atene", che ospita la scuola primaria, è costituito dal piano terra dove sono
presenti 3 classi e dal piano superiore dove ne sono presenti 9.
Il plesso "Atene" possiede un laboratorio d’informatica con 10 postazioni per gli alunni, un
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server con il collegamento ad internet wireless e 5 computer portatili in dotazione ai
docenti; un laboratorio di ceramica; un laboratorio musicale in fase di allestimento e
un’ampia palestra coperta.
Le infrastrutture e gli spazi verdi necessitano di continui interventi di manutenzione da
parte dell’ente locale.
Consapevoli della valenza educativa degli spazi quali ambienti di apprendimento, si è
costantemente alla ricerca della valorizzazione e della qualificazione degli stessi,
utilizzando in modo sinergico tutti i tipi di finanziamento e di accordo (anche con le
Università come da Protocollo d'intesa tra USR Campania e la SUN - Dipartimento di
Architettura e disegno industriale "L.Vanvitelli), da quelli comunali a quelli statali, da quelli
europei a quelli del contributo volontario delle famiglie, per realizzare nuovi ambienti o per
riqualificarne quelli già presenti, in modo che i bambini possano fruirne giornalmente, sia
all’interno dell’orario curricolare, sia per svolgere attività di ampliamento dell’Offerta
Formativa.
SCUOLA DELL'INFANZIA “RODARI"
via Lussemburgo 1
Melito di Napoli
è dotata di:
10 sezioni; un laboratorio grafico-pittorico-manipolativo
SCUOLA PRIMARIA "G. FALCONE"
sede centrale C.so EUROPA 142
Melito di Napoli si sviluppa su 2 piani ed è dotato di:
Uffici Anministrat ivi, di Direzione e di Segreteria;
Sala Docenti; 25 aule scolastiche(17 delle quali dotate
di LIM);un'Aula Multimediale;
un laboratorio di ceramica; una biblioteca; un'aula
magna; un Cineforum;una pista di atlet ica leggera e
salto in lungo;
un campo per i l basket e la pallavolo.
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ATTREZZATURE TECNOLOGICHE Grazie alle Programmazioni POR-FESR 07/13, come già innanzi detto, è stato possibile
potenziare anche le attrezzature informatiche degli uffici amministrativi , delle aule e della
scuola tutta rendendo le stesse più funzionali ai bisogni degli utenti.
Grazie ai Fondi Europei la sede del Corso Europa, è stata dotata di:
un laboratorio multimediale fornito di 16 postazioni connesse ad Interenet , con
KIT Lim;
un’aula cineforum, completa di pannello di proiezione a scomparsa e sistema di
amplificazione con postazione multimediale mobile.
Tali impianti implicano una notevole opera di manutenzione e controllo per cui si rende
necessario l'implementazione dei sistemi di sicurezza antintrusione e di video
sorveglianza già in posti in opera, per salvaguardare il patrimonio esistente e per
tutelare contestualmente anche il diritto allo studio dei bambini.
PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Il curricolo di Istituto è il “cuore” didattico dell’Offerta Formativa del II circolo didattico
“G.Falcone”. Esso è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica
ed esprime le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, le esperienze di
apprendimento più efficaci adottate dalla comunità professionale per promuovere il
successo formativo di tutti gli alunni.
Il Circolo, si è impegnato in un percorso pluriennale di revisione del CURRICOLO di
istituto per COMPETENZE finalizzato al raggiungimento delle Competenze Chiave e di
Cittadinanza, di tutti gli alunni ed al miglioramento degli strumenti per la certificabilità
delle stesse.
Prima di dare avvio all’attività di revisione, una Commissione incaricata ha avvertito la
SCUOLA Primaria "ATENE"
Via Lussemburgo 1 Melito di Napoli
si sviluppa su 2 livelli dotati di:
11 aule per attività didattiche; un’aula multimediale;
un laboratorio di ceramica;
un'aula musicale;una palestra.
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necessità di studiare i documenti legislativi e orientativi nazionali ed europei, di enucleare i
contenuti innovativi, le parole ed i concetti chiave del nuovo testo delle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo al fine di avere ben chiaro non solo il sistema scolastico italiano,
ma anche l’orizzonte di riferimento assunto, ovvero il quadro delle competenze Chiave di
Cittadinanza per l’apprendimento permanente, definite nel 2006 dal Parlamento Europeo,
e la necessità per l’Europa di investire, in una economia della conoscenza, sul capitale
umano.
Parallelamente, il gruppo di lavoro in stretta sinergia con le intersezioni/interclassi, si è
cimentato nella declinazione degli obiettivi specifici di apprendimento utili al
conseguimento dei Traguardi per lo sviluppo delle competenza per la scuola dell’Infanzia,
e per la classi seconde e quinte della scuola primaria, come previsti dalle Indicazioni
Nazionali per il Curricolo. Questo lavoro ha rappresentato la base operativa per la
progettazione didattica.
Elaborare il CURRICOLO di scuola secondo un approccio per COMPETENZE e alla luce
delle INDICAZIONI nazionali, richiede, non solo di riformulare gli obiettivi in termini di
competenze, bensì di ripensare la STRUTTURA stessa del curricolo, elaborando
specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione, coerenti con i
traguardi formativi previsti dai documenti nazionali ed europei,
Il SIGNIFICATO di “COMPETENZA”
“Per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forti
interconnessioni, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze
chiave, una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto.
La nozione di competenze chiave serve a designare le competenze necessarie e
indispensabili che permettono agli individui di prendere parte attiva in molteplici contesti
sociali e contribuiscono alla riuscita della loro vita e al buon funzionamento della società;
sono tali se forniscono le basi per un apprendimento che duri tutta la vita, consentendo di
aggiornare costantemente conoscenze e abilità in modo da far fronte ai continui sviluppi e
alle trasformazioni” (cfr. Raccomandazioni del Parlamento europeo 18 dicembre 2006)
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“La competenza è un abito mentale, un metodo di studio, una disponibilità permanente alla
ricerca, necessari per affrontare nuovi compiti, nuove sfide, nuove situazioni nel corso
della vita. C’è un termine nelle Indicazioni per la scuola d’infanzia che parla di avventura
della conoscenza: ecco, si vorrebbe che la scuola fosse un’esperienza che fa crescere,
che organizza e struttura il modo di pensare, che rende progressivamente autonomi.”
(Cfr. G. Cerini.)
STRUTTURA del CURRICOLO
INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
L’azione formativa del Circolo G.Falcone consiste sì nel soddisfare bisogni espliciti, ma
soprattutto nel far affiorare bisogni inespressi, suscitare e orientare comportamenti,
allargare gli spazi di condivisione di senso, creare nuovi valori. Nel suo insieme la
comunità educante procede verso l'assunzione di quell'autorevolezza che sa orientare,
valorizzando le predilezioni, le intelligenze, gli stili cognitivi degli alunni, la cultura delle
famiglie, le aspirazioni e la soggettività di ognuno e, quindi, attua la personalizzazione
dell’intervento didattico al fine di ottenere che ogni alunno cresca in accordo con ciò che
egli è, ovvero una persona da valorizzare perché raggiunga l’eccellenza che gli è propria,
che non dipende esclusivamente dai risultati raggiunti, ma piuttosto da come è stato in
COMPETENZE CHIAVE per l’APPRENDIMENTO PERMANENTE
Raccomandazione UE
COMPETENZE CHIAVE di CITTADINANZA
Decreto n. 139 2007
INDICAZIONI NAZIONALI per il CURRICOLO (D.M. 254/2012)
CAMPI DI ESPERIENZA /DISCIPLINE
COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
I DISCORSI E
LE PAROLE
ITALIANO INGLESE
COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
CONSAPEVOLEZZA ed ESPRESSIONE CULTURALE IMMAGINI-SUONI COLORI
STORIA GEOGRAFIA ARTE E
IMMAGINE MUSICA
CULTURA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZA E TECNOLOGIA
RISOLVERE PROBLEMI
PROGETTARE
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
MATEMATICA
SCIENZE TECNOLOGIA
COMPETENZA DIGITALE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE COLLABORARE E PARTECIPARE
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
PROGETTARE
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL MOVIMENTO
EDUCAZIONE FISICA
CONVIVENZA
CIVILE SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
IMPARARE AD IMPARARE
COMUNICARE
ACQUISIRE ed INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
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grado di esigere a se stesso di raggiungere al massimo grado ciò di cui è capace. (García
Hoz, 2005).
I maggiori bisogni formativi individuati dal C.d. D riguardano:
L’AUTOSTIMA, per promuovere la maturazione dell’identità personale e della vita di
relazione attraverso lo sviluppo della stima, della fiducia in sé, della capacità di vivere in
modo equilibrato le emozioni, i sentimenti ed i rapporti interpersonali avendo
consapevolezza anche dei propri limiti.
L’IDENTITA’, per incentivare un apprendimento basato sull’esperienza che stimoli il
bambino ad affrontare e superare le difficoltà via via incontrate.
L’APERTURA , per educare alla cultura dell’integrazione, della diversità etnica, sociale,
religiosa, psicofisica, al rispetto dell’ambiente, della collettività, del singolo.
La RESPONSABILITA’, per favorire la progressiva conquista dell’autonomia personale
attraverso lo sviluppo della capacità di orientarsi e compiere scelte autonome, coltivando
così l’etica della responsabilità, la collaborazione e lo spirito di gruppo.
L’AUTONOMIA, per organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non
formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del
proprio metodo di studio e di lavoro quindi, l’autoregolazione nella gestione dello studio.
PROGETTAZIONE
Elaborare il curricolo di scuola secondo un approccio per Competenze, richiede anche di
ripensare i modi con cui organizzare il setting didattico, con cui esercitare, la mediazione
didattica e gestire la relazione tra insegnante e allievi. Tali scelte si riflettono
necessariamente sulle opzioni metodologiche e sullo stile educativo. E’ pratica stabile per la D.D., trattandosi di una scuola dell’infanzia e primaria, che ogni
team Docente per ogni classe elabori la programmazione educativa e didattica,
annualmente e settimanalmente, prendendo il via dall’analisi della situazione di partenza
della classe e delle conoscenze di base e definendo: finalità formative, traguardi per
competenze di ogni singola disciplina, unità di apprendimento trasversale, attività di AOF,
verifiche e criteri di valutazione.
Nella programmazione, un’ampia sezione è riservata agli interventi di recupero e/o
potenziamento rivolti a tutti gli alunni della classe ed un Piano Educativo Individualizzato
per gli alunni diversamente abili.
I consigli di interclasse definiscono per ogni singola disciplina, secondo un modello
comune, obiettivi di apprendimento, contenuti, attività di AOF coerenti col POF e prove di
verifica in ingresso, intermedie e finali.
Il C.d.D sta cercando di affiancare da alcuni anni alle strategie metodologiche anche
nuove dimensioni della gestione didattica.
Questa opportunità è stata fortunatamente generata dalla realizzazione delle numerose
azioni a valere sui Fondi PON/FSE/FSER 2007/2013, realizzate nel corso degli ultimi anni,
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grazie alle quali è stato possibile strutturare ambienti per l'apprendimento, in cui sono
presenti P.C. e LIM, molto innovativi ed introdurre nella didattica nuove metodologie e
forme più avanzate di insegnamento che rendono l'apprendimento degli alunni
sicuramente dinamico e meglio adeguato alle loro esigenze e consentono di superare la
dimensione trasmissiva dell’insegnamento.
È necessario, infatti, modificare l’impianto metodologico verso un sistema di produzione
della conoscenza in direzioni diversificate; bisogna individualizzare l’intervento formativo,
educando alle intelligenze multiple attraverso l’attivazione di processi organizzativi e di
insegnamento - apprendimento diversificati in base alle potenzialità e alle capacità dei
soggetti; i saperi non si possono trasmettere in modo enciclopedico, ma devono potersi
concentrare in primo luogo, su conoscenze chiare irrinunciabili, generative di nuovo
apprendimento e utilizzabili in più campi e con versatilità.
LE LINEE METODOLOGICHE
Le linee metodologiche che connotano l’AZIONE PROGETTUALE posso essere così
sintetizzate:
valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni per attuare interventi adeguati nei
riguardi delle diversità (difficoltà nell’apprendimento, alunni non italiani, disabili …);
favorire, l’esplorazione e la scoperta (problematizzazione, pensiero divergente e creativo);
incoraggiare l’apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, gruppo cooperativo…) e
laboratoriale, sia interno alla classe sia per gruppi di lavoro di classi e di età diverse;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere (gestione dell’errore,
strategie adottate per superarle);
sviluppare l’autonomia nello studio e l’attività di ricerca, la capacità di progettazione ed di
organizzazione del lavoro scolastico;
favorire l’uso delle TIC nella didattica.
ALCUNE METODOLOGIE
PEER TUTORING: lavori a coppie o piccoli gruppi nei quali un alunno insegna
all’altro/agli altri - Il compagno diviene struttura di aiuto. Non vi è solo passaggio di
contenuti, ma di abilità, strategie di soluzione; permette di riflettere sui propri
agiti.
MODELING: l’alunno osserva un modello (compagno o insegnante) che compie
una determinata attività; il modello dà le istruzioni e l’alunno esegue dicendo ad
alta voce le istruzioni.
COOPERATIVE LEARNING: Il C.L. è un metodo di insegnamento\apprendimento
basato sulla mediazione sociale. La classe viene divisa in gruppi di tre/cinque alunni
che lavorano insieme perseguendo un medesimo scopo (costruendo un unico
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prodotto, imparando il medesimo argomento,…) suddividendosi ruoli e compiti.
Elementi chiave del C.L. sono: l’interdipendenza positiva di compito, di scopo, di
materiale, di valutazione; la responsabilità individuale e di gruppo; l’insegnamento
diretto delle competenze sociali; la verifica di gruppo.
DIDATTICA LABORATORIALE: Proporre ai ragazzi attività pratiche e
sistematiche che orientino gli stessi a porsi degli interrogativi cognitivi da risolvere
insieme secondo le proprie capacità.
" IL LABORATORIO NON COINCIDE CON UNO
SPAZIO FISICO MA CON UN METODO DI APPRENDIMENTO:
NON SI EFFETTUANO ESPERIMENTI MA ESPERIENZE "
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
L'intento generale della Direzione Didattica è proporsi come luogo in cui le persone
siano incoraggiate a sviluppare al massimo le loro potenzialità individuali in un clima di
benessere e cooperazione; essi sono "intenzionalmente" strutturati ed organizzati come
“Ambienti di Apprendimento” ovvero come spazi fisici e/o virtuali, ma anche mentali e
culturali, emotivi ed affettivi dove i docenti pianificano e realizzano attività volte a
promuovere processi educativi e didattici di crescita e di apprendimento. Ambienti, quindi, disposti come "spazi d'azione", dove i docenti promuovono e
sostengono conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti e dove gli alunni
sperimentano esperienze significative, imparano attivamente attraverso il fare, vivono
interazioni e scambi interpersonali.
L’introduzione delle nuove tecnologie nella quotidiana pratica didattica svolge un
ruolo chiave nella innovazione strategica dei processi d’insegnamento e, se
utilizzate in modo appropriato all'interno dei processi di apprendimento, costituiscono i
più preziosi alleati degli insegnanti.
Gli alunni, infatti, sono molto attratti dalle molteplici opportunità che questi strumenti
offrono e che sono presenti, ovunque, nei giochi e nelle case di tutti; con essi i bambini
si trovano a loro agio ed hanno l’opportunità di imparare attraverso il gioco.
Senza demonizzare gli strumenti didattici tradizionali, quali il libro o il quaderno, che
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restano indispensabili e insostituibili strumenti didattici, le attrezzature multimediali, più
accattivanti ed interattive, fanno nascere negli alunni nuovi bisogni e motivazioni che
favoriscono il processo di apprendimento e le relazioni con i coetanei.
Al contempo, si modifica profondamente anche il ruolo dell'insegnante che non è più
l’unica fonte del sapere ma diventa regista e "facilitatore" dell’apprendimento stesso,
valorizzando e sviluppando le potenzialità e le capacità di ciascuno.
ORDINI di SCUOLA:
Infanzia
La Scuola dell'Infanzia è ubicata nel cuore del rione “219”.
Il progetto educativo-didattico della stessa, privilegiando il bambino nel rispetto
del suo fare agire, organizza tempi e spazi per rispondere ai bisogni di ciascuno.
Spazi accoglienti, “caldi”, con tempi distesi e stili educativi improntati
all'osservazione, all'ascolto e alla progettualità; gli stessi vedono gli alunni
impegnati in processi di apprendimento attraverso la sperimentazione della
realtà, la collaborazione, lo scambio e la socializzazione.
Traguardi
La scuola dell’infanzia prevede una programmazione educativo-didattica che
concorre alla formazione integrale della personalità del bambino attraverso:
Identità:
Costruzione del sé Acquisizione del senso
di appartenenza Imparare a riconoscersi
per conoscere
Competenze
Sviluppo di abilità sensoriali, percettive, linguistiche, logiche e motorie attraverso la riorganizzazione e la rielaborazione di conoscenze pregresse e in itinere
Autonomia:
Capacità di compiere delle scelte
Saper collaborare nel gruppo
Assumere atteggiamenti consapevoli a livello personale e sociale
Cittadinanza
Scoprire gli altri nella loro unicità, attraverso la conoscenza e il confronto con altre culture; rispettando bisogni, instaurando il dialogo e condividendo regole
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Valutazione degli apprendimenti
La proposta formativa è valutata costantemente attraverso:
Integrazione degli alunni con svantaggi
Uno degli obiettivi che la scuola “Rodari” si propone è quello di creare condizioni per l’uguaglianza. A tal fine:
propone servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari difficili;
accoglie adeguatamente il bambino diversamente abile;
favorisce l’integrazione dei bambini stranieri;
offre a tutti possibilità di recupero.
Organizzazione della giornata scolastica
Ore 8:00-9:00 accoglienza
Ore 9:00-9:45 organizzazione della giornata e appello
Ore 9:45-12:00 attività didattiche per gruppi di età
Ore 12:00-12:30 riordino, igiene personale, preparazione per il pranzo
Ore 12:30-13:15 pranzo
Ore 13:15-13:30 lavaggio denti
Ore 13:30-14:00 gioco libero
Ore 14:00-15:00 attività didattiche e giochi guidati
Ore 15:15 merenda
Ore 15:15-16:00 riordino e uscita
Verifica dei processi di maturazione del bambino sulla base della
documentazione raccolta, fascicoli personali e prove oggettive (schede,
Osservazione in itinere su comportamenti e
apprendimenti
Confronto tra docenti
bambini
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Il rapporto con la famiglia
Il rapporto con le famiglie costituisce una forma di scambio, collaborazione e conoscenza,
per questo sono previsti:
Colloqui individuali dei docenti con i genitori per scambi informativi.
Assemblee (incontri scuola-famiglia bimestrali per comunicazioni e valutazione del
progetto educativo).
Partecipazione in occasione di feste, ricorrenze e spettacolo di chiusura dell’anno
scolastico con premiazione dei bambini che lasciano la scuola dell’infanzia.
Incontri bimestrali con i rappresentanti di sezione e i docenti.
Progettazione L’offerta formativa della scuola “Rodari” tiene conto dei bisogni di scoperta e azione del
bambino. È motivante, accattivante e volto allo sviluppo di:
abilità motorie e di coordinamento
abilità linguistiche e grafiche
abilità logiche e critiche
Progetto: IL TAPPE TO VOL ANTE
Ciao Scuola “Rodari”!
Chiusura anno scolastico: festa con alunni e genitori per il saluto e la consegna
del diploma ai bambini che lasciano la scuola dell’infanzia.
Si aprono
le danze!
Conoscersi e riconoscersi
Stare bene insieme: emozioni e sentimenti
Il corpo logico
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Primaria
Nella Scuola Primaria, l'ambiente diventa il “contesto idoneo a promuovere apprendimenti
significativi e a garantire il successo, formativo per tutti gli alunni" (cfr. Indicazioni Nazionali
per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria).
In tale contesto prevale la dimensione comunitaria dell'apprendimento e l'importanza di
caratterizzare la vita di classe con relazioni significative: "aiuto reciproco", "apprendimento
nel gruppo cooperativo", "apprendimento tra pari", modalità di lavoro che comportano
interazione e collaborazione.
La Scuola Primaria rappresenta un tassello fondamentale del sistema educativo, in
quanto, attraverso essa, gli allievi passano gradualmente da una impostazione pre-
disciplinare all’acquisizione delle conoscenze declinate nelle diverse discipline di studio,
comunque unitariamente rappresentate.
La Scuola Primaria ha una lunga e positiva tradizione nel sistema nazionale di istruzione e
ha sviluppato nel tempo aspetti di qualità e di efficienza, da preservare e promuovere,
quali:
* la persona intesa nella completezza e nella complessità delle sue dimensioni:cognitiva,
emotiva, sociale, artistico-espressiva, corporea;
* la finalizzazione dell’istruzione all’educazione, coniugando l’apprendimento con la
crescita integrale della persona e l’affinamento delle competenze necessarie alla
convivenza sociale;
* la cura dell’accoglienza, delle relazioni, del clima della scuola, del benessere degli
alunni, quali condizioni per l’efficace svolgimento delle attività e il perseguimento delle
finalità che le sono proprie;
* la cultura della promozione del successo formativo per tutti e la ricerca delle strategie e
dei percorsi atti a valorizzare vocazioni e potenzialità di ciascuno;
* il raggiungimento per tutti, nel rispetto dei ritmi personali, dei traguardi definiti, in modo
che nessuno rimanga escluso”.
Le Indicazioni Nazionali, inoltre, pongono l'accento sui processi di osservazione, di ricerca
e di scoperta e sottolineano l’importanza dell'esperienza diretta sulle cose per promuovere
atteggiamenti di curiosità e di flessibilità e per costruire forme di pensiero sempre più
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evolute.
L’organizzazione degli spazi rappresenta, quindi, uno sfondo che fa da cornice agli
apprendimenti.
Il clima e le relazioni si connotano e richiamano valori di cooperazione e di socializzazione
dove chi agisce condivide comportamenti, regole, compiti, tempi di operatività.
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE La 2° Direzione Didattica “G. Falcone” di Melito di Napoli accoglie complessivamente
n.34 alunni diversamente abili: 29 nella scuola primaria e 5 nella scuola dell’infanzia.
I tipi di disabilità presenti sono: sindrome di Down, disabilità motoria da danno cerebrale;
disturbi comportamentali; disturbi relazionali; difficoltà specifiche di apprendimento;
deficit neurosensoriale uditivo; disturbi del linguaggio.
I bisogni formativi degli allievi, pur nello specifico delle singole individualità, possono
essere così sintetizzati: elevare il livello di appartenenza, sostenere l’integrazione nelle
classi, acquisire un adeguato livello di autonomia personale e scolastica, aumentare i
tempi di attenzione e concentrazione, raggiungere un maggior autocontrollo emotivo,
stabilire canali comunicativi. Dopo aver consultato la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale il team docente
elabora il Piano Educativo Individualizzato. Per gli alunni in grado di seguire la
programmazione di classe si procederà con l’utilizzo di “organizzatori anticipati” in modo
da facilitare l’apprendimento in fase di input e di organizzazione delle informazioni.
Al fine di non distaccarsi totalmente dalla programmazione della classe le insegnanti
procederanno al cosiddetto “adeguamento” degli obiettivi curricolari e potenzieranno,
attraverso obiettivi mirati e strategie efficaci, le varie aree individuate nelle diagnosi
funzionali.
La dimensione psicomotoria costituirà il punto di partenza di tutte le attività, nel rispetto
delle esigenze degli alunni, che devono costruire le categorie logiche a partire dal dato
concreto e dal concreto operare nelle realtà. Questo principio, valido per tutti, assume
particolare rilievo nella didattica speciale, riferita ad alunni affetti da disturbi
dell’apprendimento, per i quali non è possibile raggiungere le competenze di operare con i
simboli.
L’osservazione dei singoli alunni sarà rivelatrice delle difficoltà e delle attitudini individuali,
dei punti di forza e di debolezza di ciascun bambino, sia sul piano relazionale sia su quello
cognitivo.
Gli interventi programmati nel P.E.I. saranno opportunamente integrati e rettificati. Di volta
in volta in base alle differenti tappe del processo educativo, si definiranno le forme di
sostegno da attivare e/o rinforzare o quali forme di sostegno potranno essere disattivate.
L’alunno interagirà sistematicamente con il gruppo classe alternando momenti di attività
individualizzate nell’aula di appartenenza, ad altri in piccolo gruppo.
Le attività svolte, le verifiche e le valutazioni sono documentate dal gruppo docente in un
apposito registro.
Per le attività educative/didattiche si utilizzeranno le aule di appartenenza il campetto
all’aperto e i vari laboratori attivi nella scuola.
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Nella presentazione di progetti in extrascuola si darà priorità a quelli finalizzati
all’inserimento dei diversamenti abili che saranno sollecitati alla partecipazione anche a
più progetti. Nelle classi con la presenza di più disabili gli insegnanti di sostegno
opereranno in stretto rapporto anche senza tener conto strettamente dell’alunno
assegnato.
Anche sul piano dell’assistenza fisica si incentiveranno le prestazioni specifiche dei
collaboratori scolastici formati per il supporto ai disabili e si provvederà a formarne altri.
Il processo d’integrazione richiede la piena collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti sia
all’interno della scuola (Dirigente Scolastico, Docenti, Personale ATA) sia esterni (ASL,
Genitori, Enti Locali, Associazioni varie).
PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ (PAI) L’inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono
rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni
per esprimere al meglio le proprie potenzialità.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE si configura come categoria generale
comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o
temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
- individualizzazione ( percorsi differenziati per obiettivi comuni);
- personalizzazione ( percorsi e obiettivi differenziati);
- strumenti compensativi;
- misure dispensative;
- impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie,strumentali e materiali.
Il nostro Circolo Didattico si colloca in una realtà sociale variegata. Da una parte esso
accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari
attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare con alunni
in situazione di disagio familiare e/o sociale.
A seguito degli ultimi consigli di classe, emerge una situazione in cui diversi alunni, pur
essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES.
I BES nel nostro Circolo riguardano:
alunni con disabilità;
alunni con deficit del linguaggio;
alunni con disturbo oppositivo provocatorio
alunni con disagio socio-culturale.
Il PIANO DI INCLUSIONE
Si propone di assicurare a tutti gli alunni BES la piena soddisfazione del diritto
all’educazione e all’istruzione.
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Come ogni anno scolastico la nostra scuola si è già attivata con interventi metodologici e
pratiche didattiche mirati a favorire, nel miglior modo possibile, l’inclusione di questi alunni.
In particolare nel nostro Circolo sono presenti:
Disabilità certificate (Legge 104/92 art.3, commi 1e 3) psicofisici.
Disturbi evolutivi specifici
Svantaggio
• -socio-economico
• -linguistico culturale
• -disagio comportamentale/relazionale.
Degli alunni sopra citati 39 sono alunni diversamente abili regolarmente certificati tutti EH.
Ad oggi la scuola è in possesso di 3 certificazioni DSA.
Al momento 12 alunni BES.
FINALITA’
Offrire agli alunni diversamente abili la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza
delle proprie potenzialità.
Rendere le famiglie più consapevoli e quindi orientarle verso progetti realistici sul futuro
dei propri figli.
Favorire l’accoglienza o l’integrazione degli alunni diversamente abili attraverso percorsi
comuni o individualizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento.
OBIETTIVI GENERALI
Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.
Rendere il soggetto D.A. il più autonomo possibile.
Passare da un modello di crescita” protettivo”ad uno di crescita”autonoma” facendo si che
l’alunno possa sperimentare più spesso possibile attività svolte autonomamente al fine di
aumentare il livello di autostima.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Attivazione dei GLI (Gruppo di lavoro l’Inclusione) per redigere e monitorare il
Piano di integrazione inserito nel POF e per coordinare la programmazione dei
servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali.
- Attivazione del G.L.I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e
passaggi d’informazioni tra le scuole e tra scuola e territorio.
- Formulazione del P.E.I. e della programmazione didattico-educativa finalizzata
all’integrazione.
- Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione,
collaborazione e quindi motivazione attraverso l’organizzazione di attività ludico-
laboratoriali che consentano il recupero di opportunità di apprendimento anche attraverso
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l’uso di linguaggi non verbali.
Nel piano didattico personalizzato per tutti gli alunni con BES, in aggiunta agli obiettivi
didattici specifici devono essere indicati anche gli “obiettivi di sistema” di carattere
trasversale:
- accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
- accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo;
- abbattimento delle barriere architettoniche e non interne ed esterne alla scuola;
- comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici
opportunamente selezionati.
La comunicazione didattica dovrà risultare”inclusiva”anche rispetto alle variabili di
“stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le
preferenze dell’alunno,la cura della prossemica, l’ascolto,il “registro” e il tono della
voce, la modulazione dei carichi di lavoro ecc….
PUNTI DI FORZA
Presenza di ambienti dotati di LIM.
Disponibilità di docenti alla formazione permanente in merito ai BES CONCLUSIONE
Ogni alunno DA ha un proprio PEI.
Ogni alunno BES ha un proprio P.D.P.
TEMPO SCUOLA La questione del “tempo della scuola” rappresenta un preciso indicatore del
progetto che una istituzione educativa intende perseguire, l’organizzazione dei
diversi momenti che caratterizzano la giornata e l’anno scolastico, le modalità
di accoglienza, delle routine, l’alternanza tra attività ad alto e basso carico
cognitivo, sono la spia di una buona organizzazione scolastica, della qualità
del progetto educativo, ma anche una sfida non facile da gestire.
La flessibilità organizzativa e didattica prevista dall’autonomia delle istituzioni
scolastiche riaffermata anche dalla L. 107 del 2015, consente, compatibilmente
alla disponibilità di risorse materiali e professionali, di ripensare, da una
diversa prospettiva, la “regia” dei tempi della scuola attraverso l’elaborazione
di un unico disegno progettuale integrato, all’interno del quale sperimentare
forme più incisive di organizzazione del TEMPO SCUOLA, con un’ampia libertà
di manovra quali:
- adattamento del calendario scolastico, nel rispetto del monte ore annuale
obbligatorio complessivo e di ciascuna disciplina, del numero
obbligatorio dei giorni di scuola, delle funzioni di competenza delle
Regioni in materia di determinazione del calendario scolastico;
- distribuzione del monte ore annuale complessivo del curricolo anche in
forma diversificata nelle diverse settimane dell’anno scolastico, ferma
restando l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni
settimanali;
- articolazione dell’orario complessivo di ciascuna disciplina anche in
29
forma diversificata nel corso dell’anno scolastico;
- definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria,
fermo restando l’orario obbligatorio annuale complessivo e delle singole
discipline e gli orari di servizio dei docenti previsti dai vigenti istituti
contrattuali.
La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria, viste le richieste delle famiglie
all’atto dell’iscrizione per l’a. s. 2015/16, e considerata la disponibilità di
organico assegnata all’Istituzione scolastica dagli Organi competenti, sono
organizzate secondo i seguenti modelli orario (orario che subirà modifiche
organizzative nel prossimo triennio in virtù del Piano di Miglioramento):
Scuola Primaria: La scuola primaria del C.so Europa e la sede di Via Lussemburgo funzionano per 27 ore
settimanali suddivise in 5 giorni :
- dal martedì al venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15;
- il lunedì dalle ore 8,15 alle ore 15,15.
Scuola dell’Infanzia: 40 ore settimanali per tutte le sezioni. Per meglio qualificare l’Offerta Formativa erogata, sia per gli alunni di Scuola
dell’Infanzia che per quelli della Scuola Primaria, e per valorizzare le
competenze professionali di ciascun docente, ritenendo la pluralità degli
interventi un valore aggiunto, importante e da salvaguardare, l’assegnazione
dei Campi d’Esperienza e degli Ambiti Disciplinari ai docenti è realizzata per
sezioni o per classi, parallele o verticali, prevedendo una contitolarità di più
insegnanti su più sezioni o classi e una modalità di lavoro laboratoriale per
classi aperte.
Inoltre vengono considerati momenti qualificanti del tempo scuola:
l’accoglienza all’ingresso al mattino;
la pausa per la merenda;
il momento del pranzo e dell’uscita da scuola.
Scuola dell’Infanzia:
La scuola dell’infanzia Rodari accoglie circa 262 alunni divisi in undici sezioni di composizione prevalentemente omogenea; risulta, però, carente di spazi interni da adibirsi a laboratori o da sfruttarsi per attività comuni.
NUMERO DOCENTI CURRICOLARI 20
NUMERO DOCENTI DI SOSTEGNO 3
NUMERO DOCENTI DI RC 2
30
SCUOLA PRIMARIA Il plesso di scuola primaria del corso Europa accoglie 535 alunni circa, comprende ventuno aule, distribuite su due piani e dispone di spazi liberi sia esterni che interni. La struttura è dotato di un laboratorio di informatica e di un laboratorio di ceramica permanenti. Il plesso di scuola primaria di via Lussemburgo accoglie 229 alunni circa, è composto da
tredici classi e dispone di ampi spazi interni; entrambe le strutture sono circondate da un
ampio giardino,
NUMERO DOCENTI CURRICOLARI 46
NUMERO DOCENTI DI SOSTEGNO 16
NUMERO DOCENTI DI RC 4 Calendario Scolastico Regione Campania
Inizio Lezioni: 14 settembre 2015 Termine Lezioni: 8 giugno 2016 Ponte di "Ognissanti": dal 1 al 2 novembre 2015 Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 Vacanze di Carnevale: 8 e 9 febbraio 2016 Festività Pasquali: dal 24 marzo al 29 marzo 2016 Note: La scuola dell'infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2016
Da aggiungere le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
la festa del Santo Patrono (se ricade in periodo di attività didattica);
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO Il C.D., già da moltissimi anni, effettua azioni per assicurare la continuità educativa nel
passaggio dalla Sc. dell'Infanzia alla Sc. Primaria e da questa alla Sc. Secondaria di
Primo Grado. I l D . S . , l e F.S. e lo Staff del Dirigente predispongono il profilo, in
uscita ed in entrata degli alunni dei due ordini di scuola, progettano anche attività
didattico-formative a cui partecipano docenti ed alunni di Sc. Primaria e dell'Infanzia
con l'obiettivo di garantire, in modo più unitario, graduale e coerente possibile, il
percorso formativo e limitare il disagio degli alunni durante il passaggio da un ordine di
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scuola all'altro.
Vengono programmati, inoltre, incontri tra insegnanti di Sc. dell'Infanzia e di Sc. Primaria e tra questa e la Sc. Secondaria di Primo Grado che ins i s tono su l te r r i to r io per uno scambio di informazioni utili oltre che alla conoscenza degli alunni anche alla formazione delle classi, così da renderle eterogenee al loro interno. Particolare attenzione viene posta, infine, nella progettazione finalizzata ad accompagnare il passaggio degli alunni diversamente abili, per i quali si predispongono anche forme di inserimento graduale e di adattamento al nuovo ambiente scolastico.
La scuola trasmette, infine, tutta la documentazione degli alunni nel passaggio da un grado di scuola all'altro e, per gli alunni in uscita dalle classi V, anche la certificazione delle competenze. Il percorso di orientamento inizia già nella scuola dell’infanzia e prosegue e si amplia nella Scuola Primaria.
L'obiettivo è quello di portare gli alunni ad assumere, gradualmente, autonomia operativa, pensiero critico e spirito di iniziativa; ad interiorizzare regole di comportamento sociale e personale, promuovendo la prima alfabetizzazione culturale, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali e sociali.
La scuola osserva le inclinazioni peculiari di ciascun alunno, le coltiva e le valorizza attraverso attività interdisciplinari, manifestazioni, incontri, colloqui coinvolgendo le famiglie ed attivando un costante canale comunicativo finalizzato alla conoscenza ed al potenziamento delle inclinazioni dei singoli bambini.
Allo stato manca un dettagliato monitoraggio delle scelte e dei risultati conseguiti
dagli alunni della scuola nel corso degli anni (vedi RAV allegato).
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La D.D. sta utilizzando forme standardizzate di verifica e di valutazione periodica, con
prove in ingresso, per la verifica dei prerequisiti, su cui predisporre la programmazione
educativo-didattica e prove quadrimestrali, intermedie e finali, riferite sia ai livelli di
apprendimento acquisiti sia al comportamento.
Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per l'ambito linguistico-espressivo e
logico-matematico; l’interclasse predispone le prove, comuni e strutturate per classi
parallele con l'obiettivo di verificare, per l'ambito linguistico, la capacità di leggere e
comprendere il testo, l'arricchimento lessicale e l'aspetto morfologico- sintattico della
lingua; per la matematica, le abilità di calcolo, il problem solving e verificare le abilità
logiche. Le prove sono strutturate sul modello
delle Prove INVALSI e si svolgono in tutte le classi del Circolo utilizzando una griglia
con indicatori, criteri comuni di correzione e livelli di valutazione. I risultati delle prove
vengono utilizzati sia per una valutazione oggettiva degli apprendimenti sia per
riprogrammare le attività didattiche secondo i bisogni formativi degli alunni.
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PROVE INVALSI L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di
Istruzione) sulla base del contesto normativo (Legge n. 1/2007; Dir. 74/2008),
effettua la valutazione nazionale degli apprendimento degli studenti.
In particolare, sono interessate, nella Scuola Primaria, tutte le classi II e V che
svolgono prove di Italiano e di Matematica.
RISULTATI nelle PROVE STANDARDIZZATE Dall'analisi dei risultati delle Prove INVALSI, come chiaramente espresso anche
nel RAV della scuola pubblicato su SCUOLE IN CHIARO, emerge quanto
segue:
Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove INVALSI e' inferiore
rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile.
I punteggi delle diverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e la
varianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamente superiore a quella media.
La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmente
superiore alla media nazionale.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il C.d.D. ha un proprio modello per la certificazione delle competenze delle classi V, anche se dal corrente a.s. ha deciso di aderire alla sperimentazione avviata dal MIUR nell' a.s. 2014/2015 e in prosecuzione per quest'anno scolastico(C.M. 3 del 13 febbraio 2015).
La certificazione delle competenze come viene declinata dalla CM n. 3/2015:
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ha la sua base normativa nelle Indicazioni nazionali;
ha stretta connessione con le competenze chiave europee;
evidenzia gli indicatori di competenza da conseguire al termine della scuola
primaria e del I ciclo di formazione;
struttura in quattro i gradi di livelli di acquisizione delle competenze e non prevede
livelli negativi.
La circolare è completata da due modelli di scheda per la certificazione, uno per la
scuola primaria ed uno per il completamento del primo ciclo e da Linee Guida, di
seguito sintetizzate:
la scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel
profilo dello studente al termine del primo ciclo;
le competenze da certificare sono quelle contenute nel profilo dello studente;
le competenze devono essere oggetto di osservazione, documentazione e
valutazione;
le discipline devono essere affrontate attraverso una didattica trasversale;
il focus sulle competenze facilita lo sviluppo del curricolo del primo ciclo in una
logica di continuità educativa;
la progettazione delle attività didattiche per lo sviluppo delle competenze
deve partire dai traguardi per lo sviluppo delle competenze, dichiarati
“prescrittivi” dalle Indicazioni;
la didattica deve essere centrata sul soggetto che apprende ed essere di tipo
attivo e laboratoriale;
la valutazione delle competenze non può essere fatta utilizzando gli strumenti
tipici della valutazione delle conoscenze;
la valutazione si sviluppa lungo tutto il processo didattico e implica la raccolta
“in corso d’opera” di documentazione sugli elementi della competenza
dimostrata.
Coerentemente con quanto fin qui riportato, considerato che L’APPRENDIMENTO
per COMPETENZE sposta l’attenzione sul risultato da raggiungere, da misurare
attraverso PRESTAZIONI OSSERVABILI E CERTIFICABILI, la definizione di un
Curricolo d'Istituto, prevede tempi lunghi per la condivisione tra i docenti di un
impianto generale sostanzialmente diverso da quello tradizionale; pertanto il lavoro
già fatto nei decorsi anni viene integrato ed approfondito e. con esso, le
modalità di verifica, dando priorità alla valutazione delle competenze chiave e di
cittadinanza che rappresentano la strada maestra per agganciare la verifica di
obiettivi meramente disciplinari.
In questo percorso, i docenti di scuola di Scuola Primaria sono impegnati
nell’approfondimento della Certificazione delle Competenze per gli alunni delle classi
V, mentre quelli di scuola dell'Infanzia sono interessati nel miglioramento degli
strumenti attualmente utilizzati per descrivere in uscita il profilo dell'alunno che si avvia
alla classe prima.
Il C.d.D., inoltre, comunica alle famiglie, la valutazione, periodica e annuale, degli
apprendimenti, così come previsto dal D.L. n° 137/08 convertito dalla L. 30 ottobre
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2008, n. 169 all’art. 2 - D.P.R. 122/09. La valutazione è espressa in decimi e
illustra, con giudizio analitico, il livello globale di conoscenze/maturazione
raggiunto dall’alunno; la valutazione del comportamento, invece, viene espressa da
un giudizio.
Giudizio Descrittore
Ottimo 9/10 Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi tale da consentire
una completa autonomia in situazioni nuove e complesse;
comprensione, applicazione, spiegazione di procedimenti e
strategie in modo sicuro e corretto; capacità di collegamento,
organizzazione e rielaborazione dei contenuti; uso preciso e corretto
del linguaggio specifico.
Distinto 8 Completo raggiungimento degli obiettivi tale da consentire
autonomia operativa in situazioni nuove di apprendimento;
comprensione, applicazione, spiegazione di procedimenti e
strategie in modo sicuro e corretto; capacità di collegamento dei
contenuti; uso preciso e corretto del linguaggio specifico.
Buono 7 Approfondito raggiungimento degli obiettivi tale da consentire una
autonomia operativa in situazioni simili di apprendimento;
comprensione, applicazione, spiegazioni di procedimenti e strategie
in modo corretto; uso preciso e corretto del linguaggio specifico.
Sufficiente 6 Obiettivi raggiunti; conoscenze essenziali; autonomia operativa
parziale in situazioni semplici e/o guidate di apprendimento; uso
generalmente corretto del linguaggio specifico
Non Sufficiente 5 Obiettivi non raggiunti; m a n c a n z a d i autonomia in situazioni
semplici e/o guidate di apprendimento; uso generalmente n o n
corretto del linguaggio
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PIANO INTEGRATO
Progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa
Già dai precedenti anni scolastici il C.d.D. e il C.d.C. del 2° C.D. “G. Falcone”, alla luce
di un costante miglioramento della qualità della scuola, hanno radicalmente rivisitato il
modo di progettare le iniziative formative orientandosi verso una programmazione
didattico-finanziaria sempre più integrata, che consenta l’utilizzo delle differenti risorse
economiche disponibili, in maniera più sinergica, per una efficiente ed efficace loro
valorizzazione.
Si distinguono di seguito i seguenti Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa,
studiati e calendarizzati tra loro in maniera integrata, per offrire ai bambini e alle loro
famiglie una qualificazione del Tempo Scuola e una estensione delle iniziative nell’arco
dell’anno
Progetti in extrascuola finanziati dal FIS
Si svolgono esclusivamente in orario extrascolastico, sia per gli alunni che per i docenti
e hanno come prioritaria finalità, la padronanza ed il controllo di abilità, capacità e
conoscenze da conseguire attraverso una progettazione flessibile, che prevede libertà
di scelte in ordine ai tempi ed ai contenuti. Essi si caratterizzano per la scelta di
metodologie quali il “Learning by doing” e di interventi in situazione. In sostanza si
pongono come momento integrato nel curricolo di istituto, in quanto strettamente
correlati ai percorsi disciplinari ma al tempo stesso si differenziano dalle attività
curricolari in senso stretto, per assicurare maggiori garanzie di successo e di
opportunità ad entrambe le categorie (alunni/docenti),
Ascolto il mio corpo (ed. motoria)
Tale progetto, proposto e realizzato ormai da molti anni, è il più seguito dagli alunni che
amano il movimento e il divertimento. Attraverso il gioco-sport questo progetto si propone
di avviare gli alunni ad una pratica sportiva e non già ad una specializzazione disciplinare,
utilizzando la strategia del gioco. Esso offre la possibilità di sviluppare il rispetto per gli
altri, osservare le regole, socializzare con i compagni. Attraverso l’attività mimica-gestuale,
inoltre, i ragazzi esprimono i propri stati d’animo , le proprie emozioni, scaricando tensioni
accumulate nell’ambito familiare e scolastico.
La nave dei sogni ( ed. musicale)
Questo progetto viene riproposto in quanto utile per sviluppare, nei ragazzi, la capacità di
concentrazione e di ascolto: attraverso linguaggi diversi, corporei, sonori , visivi, l’alunno
riesce ad esprimere la sua affettività e a rafforzare la stima di sé ed impara il rispetto per
l’altro.
Piccoli lettori dipingono (ed. alla lettura/pittura)
Il progetto ha come fine quello di far appassionare i bambini alla lettura e alla pittura. Si
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tratta di un approccio al libro non visto più come oggetto ostile e tedioso, ma come
strumento di divertimento. Si vuole anche dare la possibilità ai bambini di esprimere con
creatività, tutto il loro mondo interiore, attraverso la realizzazione di un libretto con
illustrazione da loro create.
Piccoli artisti crescono ( ceramica)
Il progetto si propone di valorizzare la comunicazione non verbale. Il laboratorio di
ceramica diventa laboratorio creativo e luogo di apprendimento attivo di norme sociali,
regole comportamentali, nonchè delle fasi salienti della lavorazione dell’argilla e della
decorazione di oggetti legati alla tradizione artistica italiana.
In orario curricolare i docenti svolgono le seguenti attività progettuali:
ACCOGLIENZA
Per accogliere i piccoli di tre anni e gli alunni delle classi prime il primo giorno di scuola
che costituisce un momento di grande emozione per i bambini. Grande festa con
musica, festoni, girotondi per l’accoglienza dei bambini delle sezioni dei 3 anni, a cura dei
compagni più grandi e di tutto il personale della Scuola dell’Infanzia e, per gli alunni delle
classi I, da parte dei Docenti della Scuola Primaria.
“HALLOWEN, CARNEVALE”
Manifestazioni per festeggiare questi particolari momento dell’anno mediante attività
varie e sfilate a tema.
“NATALE INSIEME”
E’ tradizione della nostra scuola, in occasione del Natale, organizzare recite, canti, mostre
e tanto altro insieme ai genitori e a tutta la comunità.
Da quest’ a.s. la scuola ha aderito al progetto comunale “Concerto di Natale” che si svolge
presso la Parrocchia S. Ludovico e riunisce, attraverso canti a tema, tutte le scuole del
territorio di ogni ordine e grado.
NOI E LA LIM (tutte le classi)
PARTECIPAZIONE ALL'INIZIATIVA "PROGRAMMA IL FUTURO"(coding per
alunni di classe V)
A WORLD ON YOUR PLATE - AWP(E_twinning)
La scuola ha aderito al progetto europeo "E- Twinning" attraverso il quale è possibile
creare progetti e gemellaggi tra classi dello stesso ordine di istruzione, in lingua inglese.
Fine dell'attività proposta è scoprire e apprendere le differenze e le affinità con i coetanei
anglosassoni, attraverso un’accurata riflessione sulle abitudini alimentari delle due culture.
“PREPARIAMOCI ALLE PROVE INVALSI” (classi II)
“METTIAMOCI ALLA PROVA…INVALSI” (classi V)
“LA GIORNATA DELLA MEMORIA” per ricordare l’eccidio degli ebrei, il 27 gennaio.
“FESTA DELLA LEGALITA’” per commemorare l’uccisione di don Peppino Diana il
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19 marzo.
SPORT DI CLASSE
La D.D. del 2° Circolo già da alcuni anni partecipa al Progetto bandito dal MIUR "SPORT DI CLASSE".
Tale progetto, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
(MIUR) e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), con il sostegno del Comitato
Italiano Paralimpico (CIP) e di diverse Regioni ed Enti Locali, ha come obiettivo principale
" la valorizzazione dell’educazione fisica e sportiva nella scuola primaria per le sue
valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari, favorire lo star bene
con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale, in armonia con quanto
previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del 1 ciclo
d’Istruzione, di cui al Decreto Ministeriale 16 novembre 2012, n. 254".
Il progetto coinvolge le classi dalla I alla V e vede i docenti di classe, impegnati per 2h alla
settimana nello svolgimento delle attività di Educazione Fisica, accompagnati, per 2h
mensili, da un Tutor Sportivo per migliorare e completare l'intervento didattico-disciplinare
prevedendo anche percorsi d’inclusione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali” (BES)
e con disabilità.
Il Progetto prevede, inoltre, anche alcune specifiche iniziative :
Giochi di primavera, nella seconda metà del mese di marzo.
Giochi di fine anno scolastico che si terranno in occasione della settimana dello
sport scolastico programmata dal 29 maggio al 4 giugno 2016.
PROGRAMMA IL FUTURO.
Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per
l’Informatica e la TIM, ha avviato questa iniziativa (che fa parte del programma
#labuonascuola) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici,
divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base
dell'informatica. Per essere culturalmente preparato a svolgere qualunque lavoro, uno
studente di oggi deve conoscere e comprendere i concetti di base dell’informatica,
esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la
chimica.
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito “pensiero computazionale”, aiuta a
sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed
efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e
divertente di sviluppare il pensiero computazionale passa attraverso la programmazione
informatica (coding) svolta in un contesto di gioco.
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Progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa MIUR
(in fase di autorizzazione)
SCHEDA DI PROGETTO
Denominazione Progetto CAPOLAVORI
Priorità cui si riferisce
Educazione alla cittadinanza attiva e rispetto delle regole.
Promozione della cultura della legalità e del senso di
appartenenza alla comunità.
Le arti intese come mezzo per trasmettere e condividere
emozioni e nuove forme di comunicazione.
Traguardo di Risultato
Valorizzare e promuovere l’instaurarsi di relazioni;
Relazione, come mezzo per veicolare emozioni in grado di
generare sviluppo tra gli utenti, tra gli utenti e gli operatori, tra
utenti, operatori e contesto sociale;
Incentivare la partecipazione e le cooperazione nel
raggiungimento di un obiettivo di convivenza civile;
Conoscere, attraverso nuove categorie le attese e le risorse
del contesto;
Educare alla cittadinanza attiva e al concetto di bene comune.
Situazione su cui interviene
Il contesto sociale su cui si interviene è caratterizzato da un
continuo flusso immigratorio proveniente prevalentemente da
quartieri degradati della città di Napoli, per cui la comunità si
presenta non stabile e molto eterogenea, con la presenza di:
alunni stranieri;
alunni con scarsa alfabetizzazione linguistica;
alunni ripetenti;
alunni affidati ai servizi sociali;
alunni figli di tossicodipendenti e/o disoccupati;
alunni figli di genitori con precedenti penali, attualmente in carcere o agli arresti domiciliari;
Si mira quindi, a realizzare un contesto positivo che possa
offrire al minore, oltre che istruzione, anche amore,
accoglienza e nuove opportunità..
La necessità dell’intervento nasce da monitoraggi interni che
denunciano una dispersione scolastica di circa il 10 % .
Attività previste
Realizzazione di un ciclo di eventi laboratoriali di pittura e di
performance artistiche tra cui un murales.
Comunicazione dell’evento per il reclutamento degli alunni;
Libera attività tesa ad esprimere le potenzialità e le emozioni
di base;
Performance artistiche: Realizzazione di un murales (le mura
di cinta della scuola);
Utilizzazione delle opere realizzate per fini solidali e/o
manifestazioni finali sul territorio.
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SCHEDA DI PROGETTO
Denominazione Progetto Musicando
Priorità cui si riferisce Promozione di attività di concerti, di opere musicali e di
performance musicali a scuola con la partecipazione attiva
dei ragazzi e la collaborazione di artisti e musicisti.
Valori / Situazione attesi
La realizzazione di questo progetto mira alla piena
integrazione degli alunni che presentano una situazione di
disagio culturale, sociale o fisico, a combattere la dispersione
scolastica e l’abbandono, al recupero del senso di legalità e
della nozione di bene comune laddove siano visibili
comportamenti devianti, in modo che la scuola diventi punto
di riferimento per famiglie ed alunni.
Il progetto mira a trasformare la scuola in uno spazio di vita in
collaborazione con le altre scuole della rete anche con lo
scambio di professionalità e competenze.e altre agenzie
educative del territorio.
Indicatori utilizzati per la
valutazione
Osservazione partecipata;
Monitoraggio di processo;
Compilazione del diario di bordo;
Evidenziare eventuali criticità e strategie utilizzate per
superarle;
Monitoraggio dei risultati conseguiti.
Risorse finanziarie necessarie € 33.985,00
Risorse umane (ore) / Area
Altre risorse necessarie
Docenti (di cui 2 di sostegno) 12x36hx17.50 = 7.560,00
Esperti esterni 16x36h x28,00= 16.128,00
Coll. Scolastici 2x36h x12.50 = 900,00
Personale ATA 1x36h x14.50 = 522,00
Materiale 5.000,00
Noleggio tendoni mobili 2.000,00
Referente 1x10hx17.50 = 175,00
Servizio trasporto alunni 1 autobus x 12 incontri 1.200,00
Pubblicità(manifesti e riprese video) 500,00
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Traguardo di Risultato
Creatività e gioco musicale;
Vocalità e canto;
Pratica dello strumento musicale;
Ascolto attivo;
Integrazione della musica con altri linguaggi;
Usare il corpo e la musica come strumento comunicativo ed
espressivo
Situazione su cui interviene
Il contesto sociale su cui si interviene è caratterizzato da un
continuo flusso immigratorio proveniente prevalentemente da
quartieri degradati della città di Napoli, per cui la comunità si
presenta non stabile e molto eterogenea, con la presenza di:
alunni stranieri;
alunni con scarsa alfabetizzazione linguistica;
alunni ripetenti;
alunni affidati ai servizi sociali;
alunni figli di tossicodipendenti e/o disoccupati;
alunni figli di genitori con precedenti penali, attualmente in carcere o agli arresti domiciliari;
Si mira quindi, a realizzare un contesto positivo che possa
offrire al minore, oltre che istruzione, anche amore e
accoglienza ed opportunità.
Attività previste
Selezione alunni per inclinazione e talenti; Formazione di gruppi di lavoro; Canto corale; Musica d’insieme; Movimento; Costruzione di un ipertesto musicale; Conoscenza dei programmi musicali; Corsi di strumento musicale; Ascolto musicale; Riconoscimento di elementi musicali in brani diversi; Ascolto approfondito di brani di diverso genere; Creazione di attività musicale con la voce; Manifestazione finale.
Valori / Situazione attesi Realizzazione di una manifestazione pubblica congiunta
possibilmente sincrona (musical, concerto….) di tutti i soggetti
coinvolti nel laboratorio musicale
Indicatori utilizzati per la
valutazione
Aspettative;
Livello di competenze di base;
Conferma dell’interesse;
Livello di competenze raggiunte.
Registro di presenze;
Diario di bordo;
Riprese filmiche e sonore;
Questionario di gradimento.
Risorse finanziarie necessarie € 38.000,00
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Risorse umane (ore) / Area
Personale interno € 17.250,00
Collaborazioni esterne € 800,00
Altre risorse necessarie Acquisto di attrezzature € 17.000,00
Beni di consumo € 2.950,00
SCHEDA DI PROGETTO
Denominazione Progetto Sport insieME
Priorità cui si riferisce Contrasto della dispersione scolastica e inclusione di studenti
in stato di disagio
Traguardo di Risultato
Valorizzare e promuovere relazioni interpersonali;
Incentivare la partecipazione e la cooperazione;
Educare alla cittadinanza attiva e al concetto di bene comune;
Rispetto delle regole condivise;
Sviluppare e potenziare l’autostima;
Avviare all’autonomia;
Usare il corpo come strumento comunicativo ed espressivo
Situazione su cui interviene
Il contesto sociale su cui si interviene è caratterizzato da un
continuo flusso immigratorio proveniente prevalentemente da
quartieri degradati della città di Napoli, per cui la comunità si
presenta non stabile e molto eterogenea, con la presenza di:
alunni stranieri;
alunni con scarsa alfabetizzazione linguistica;
alunni ripetenti;
alunni affidati ai servizi sociali;
alunni figli di tossicodipendenti e/o disoccupati;
alunni figli di genitori con precedenti penali, attualmente in carcere o agli arresti domiciliari;
Si mira quindi, a realizzare un contesto positivo che possa
offrire al minore, oltre che istruzione, anche amore e
accoglienza.
La necessità dell’intervento nasce da monitoraggi interni che
denunciano una dispersione scolastica di circa il 10 % .
Attività previste
Realizzazione di un ciclo di eventi laboratoriali di GIOCO
SPORT MOVIMENTO;
Andiamo in biciletta; La corsa; Atletica facile; Basket; Hip Hop; Mi esprimo ballando; Esecuzione, in forma ludica, di attività psicomotoria
per l’acquisizione di capacità di controllo.
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Valori / Situazione attesi
La realizzazione di questo progetto mira alla piena
integrazione degli alunni che presentano una situazione di
disagio culturale, sociale o fisico, a combattere la dispersione
scolastica e l’abbandono, al recupero del senso di legalità e
della nozione di bene comune laddove siano visibili
comportamenti devianti, in modo che la scuola diventi punto
di riferimento per famiglie ed alunni.
Il progetto mira a trasformare la scuola in uno spazio di vita in
collaborazione con le altre agenzie educative del territorio.
Indicatori utilizzati per la
valutazione
Osservazione partecipata;
Monitoraggio di processo;
Monitoraggio attraverso il diario di bordo;
Valutazione a medio termine;
Valutazione dei risultati finali misurando l’incidenza delle varie
azioni sui progressi sociali e comportamentali dei partecipanti;
Risorse finanziarie necessarie € 6443.50
Risorse umane (ore) / Area
Altre risorse necessarie
Docenti interni 3 x 15h x 17.50 = 787,50
Esperti esterni 6 x 15h x 28.00 = 2.520,00
Coll. Scolastici 1 x 15h x 12.50 = 187,50
Personale ATA 1 x 15h x 14.50 = 217,50
Materiale 2.500,00
Referente 1 x 5h x 17.50 = 87,50
Prod. Mat. Pubb 1 x 5h x 17.50 = 87,50
Esperto esterno 1 x 2h x 28.00 = 56,50
SCHEDA DI PROGETTO
Denominazione Progetto “ABC Digit@l:Adolescenti, Bambini, Cultura
digitale”
Priorità cui si riferisce Migliorare le competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di Risultato Raggiungere un'adeguata autonomia didattica e civica
Situazione su cui interviene L’idea progettuale di costituire una rete di scuole di
ordine diverso e operanti sullo stesso ambito territoriale
nasce a seguito della necessità di prevedere interventi
di miglioramento con l’obiettivo prioritario di rendere la
scuola “adatta” a tutti gli allievi, facendo della scuola
una leva di innovazione e sviluppo; nasce dalla volontà
di creare un percorso comune di gestione delle
necessità emerse dal territorio sul quale insistono i
singoli istituti.
La scuola, istituzione educativa e portatrice di cultura,
attraverso il mondo digitale può e deve essere sensibile
alle istanze degli utenti ed impegnarsi nel dispiegare
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interventi atti a rimuovere le situazioni di disagio,
difficoltà e malessere degli studenti e delle famiglie. Il
mondo digitale, accattivante e interessante, vicino al
mondo dei giovani offre motivi e possibilità di crescita
culturale e professionale, personale e socio educativa.
La realizzazione del progetto dunque deve fare in modo
che le Istituzioni scolastiche presenti nel territorio
costituiscano un importante punto di riferimento per
rimuovere i condizionamenti, superare i problemi
rilevanti e promuovere la crescita educativa e culturale
dei ragazzi, mettendo in atto strategie educativo -
didattiche volte al recupero degli svantaggi e al
potenziamento delle eccellenze.
L’introduzione del coding nelle scuole della rete
consentirà ad alunni , studenti e docenti, di
sperimentare strategie didattiche mirate alla promozione
di percorsi interdisciplinari, in grado di correlare in
un’ottica multidisciplinare competenze digitali,
favorendo l’alfabetizzazione informatica, nonché la
ricerca e l’innovazione tecnologiche, quali fattori
essenziali di progresso e opportunità di arricchimento
economico, culturale e civile. L’esperienza di Coding e
Robotica Educativa sarà la strategia innovativa didattica
sia per gli alunni che per i docenti di ogni disciplina. Il
coding viene quindi trattato come una disciplina che si
aggiunge alle altre; il coding è un’abilità integrata con
diverse discipline, matematica, scienze, geografia e
perché no, anche nelle materie umanistiche come
storia, italiano, lingue ecc.
Gli approcci al coding possono variare, da disciplina a
abilità, a competenza oppure linguaggio, come viene
interpretata nella proposta governativa “la buona
scuola”. Smontare per rimontare e capire “quello c’è
sotto” aiuta a sviluppare il problem solving e lo spirito
critico.
Attività previste 1) Orientamento rivolto agli alunni della scuola
primaria e della scuola secondaria di I grado
2) Formazione del corpo docenti rispetto a
- metodologie innovative;
- ideazione e progettazione per competenze
3) Partecipazione a Laboratori pratici di coding e
robotica, organizzati presso le sedi scolastiche.
4) Partecipazione a laboratori trasversali che
favoriscono e promuovono l’integrazione con il
gruppo dei pari così da “generare” situazioni
emotivamente motivanti.
5) Focus group per focalizzare l’attenzione sulle
opportunità offerte dal digitale e dalla
comunicazione in Rete.
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6) Creazione di un raccordo con il territorio tutto
per strutturare reti integrate che coinvolgano i
diversi attori territoriali (pubblici e privati) e
favorire inclusione e crescita della comunità
locale e globale.
7) Elaborazione dati statistici significativi che
monitorino il percorso sviluppato nel tempo e
offrano un quadro completo circa la ricaduta
delle attività sullo studente ed in generale sul
territorio.
Valori / Situazione attesi L’impianto progettuale, frutto di un attento scambio di
informazioni tra i responsabili ed i coordinatori delle
scuole in rete, partendo dalle premesse, intende
perseguire plurime finalità allo scopo di superare il
rigido modello della classe con lezione frontale, per
proporre percorsi didattici flessibili, personalizzabili, che
permettano alle nuove generazioni di essere
protagonisti attivi della propria formazione.
Valori / Situazione attesi
Sostenere il ragazzo nel suo percorso di crescita personale e professionale aiutandolo nella complessa fase di costruzione della personale identità.
Sviluppare la capacità di trovare soluzioni originali nella vita quotidiana.
Sviluppare competenze trasversali a supporto delle scelte future.
Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la molteplicità di modi che l’informatica offre per affrontare e risolvere un problema.
Sviluppare abilità di introduzione del coding nella didattica.
Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo risultati visibili (anche se nel mondo virtuale).
Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi complessi in altre aree).
Sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( la scrittura di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in ogni dettaglio).
Promuovere la centralità della persona ed incidere in modo significativo sull’autostima dello studente e sulla sua capacità di autovalutazione.
Creare un clima relazionale, tra docenti ed alunni, accogliente, stabile e collaborativo.
Rinforzare il senso di realtà dello studente proiettandolo nel tempo così da sostenerlo nella definizione di un progetto di vita concreto, realistico e soddisfacente.
Sviluppare competenze strategiche forti che consentano al ragazzo di prendere decisioni in condizioni di incertezza, di gestire
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adeguatamente i conflitti, di mantenere la propria identità ed il proprio pensiero.
Creare una rete territoriale e sociale che funga da “contenitore ed agente propulsore” dei giovani.
Co-costruire un ponte relazionale tra istituzioni scolastiche di diverso ordine e grado che si concretizzi, grazie al trasferimento del sapere acquisito rispetto ai singoli studenti ed ai loro nuclei, nella definizione e strutturazione di servizi ed attività da mettere in campo per sostenere in modo concreto lo studente e la famiglia nel percorso evolutivo.
Proporre al territorio attività formative alternative al fine di rafforzare la funzione ed il ruolo dell’istituzione scolastica.
Incoraggiare la nascita e lo sviluppo di reti di collaborazione territoriale in aree e contesti carenti di infrastrutture sociali e luoghi di aggregazione di prevenire, contenere e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica.
Indicatori utilizzati per la valutazione Indicatori di riferimento che saranno successivamente
meglio definiti e strutturati saranno:
partecipazione docenti sia al corso formativo che alle attività extra-curriculari;
partecipazione alunni/studenti a momenti di attività extra-curriculare e livello di gradimento;
numero di minori contattati e presi in carico; confronto e verifica sulla ricaduta delle azioni
messe in campo a favore del minore con individuazione di indicatori specifici e definiti (presenze, miglioramento delle performance scolastiche, etc.);
livello di partecipazione alle attività proposte; La raccolta di queste ed altre informazioni contribuirà a
definire una swot analysis dell’intero percorso creando
le premesse anche per definire buone prassi.
Il monitoraggio e la valutazione si svolgeranno durante
le principali fasi del percorso, nello specifico nella fase
ex-ante, in itinere ed ex-post.
Per la fase ex-ante si tratterà di armonizzare le varie
azioni progettate per finalizzare le attività, nonché di
ideare e strutturare schede di raccolta dati che possono
aggiornare ed ampliare il data-base dell’istituzione
scolastica ed in generale del territorio di riferimento,
organizzato in prima battuta con la stesura del presente
progetto.
La valutazione in-itinere consentirà, invece, di valutare
lo stato di avanzamento del percorso rilevando le
competenze acquisite dai discenti, verificare l’indice di
gradimento, verificare l’aderenza alle aspettative del
percorso ed avere uno sguardo d’insieme del e sul
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percorso didattico- formativo, del gruppo-classe, del
singolo allievo e dell’intera rete coinvolta.
Durante tale fase le verifiche intermedie, di tipo
interattivo, avranno lo scopo di evidenziare la presenza
di eventuali fattori ostativi che possano compromettere il
conseguimento dei risultati in progress stabiliti
consentendo al gruppo di progettazione di rimodulare e
riprogrammare le attività del percorso.
La valutazione ex-post registrerà e verificherà, in
maniera sommativa, i risultati perseguiti sia
qualitativamente che rispetto agli obiettivi di base-
professionali e trasversali prefissi. Fondamentale in
questa fase è la verifica del livello di gradimento del
percorso e la sua aderenza alle aspettative nutrite dagli
allievi.
Strumenti di verifica saranno il rilevamento finale delle
frequenze dei discenti, i test e questionari di verifica
finale relativi alle conoscenze di tipo formativo-specifico
e trasversali apprese, i questionari qualitativi,
l’individuazione Punti di Forza e di debolezza del
percorso, la raccolta materiale prodotto dai discenti
durante le attività, il portfolio delle competenze
individuali finale, la restituzione del percorso svolto
mediante un elaborato che riprende gli aspetti
sostanziali dell’attività svolta, la relazione finale da
inviare al MIUR.
Risorse finanziarie necessarie 45.172€
Risorse umane (ore) / Area
febbraio/maggio 2016 (ogni lab. 7 incontri di 3h)
Pubblicità 500€
Proget./supervisore 860€
supervisori 1720€
coord. valut. 2150€
dsga(polo) 860€
dsga 1720€
spese amm.polo 1134€
spese amm. 2268€
spese vive 2500€
compensi per eventuali
collaborazioni esterne 1°lab.: 1680€
2°lab.: 6720€
3°lab.: 11.760€
Altre risorse necessarie Kit robotica: 8800€
Materiale 2500€
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SCHEDA DI PROGETTO
Denominazione Progetto L’era digitale nell’azione amministrativa
Priorità cui si riferisce Lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane
attraverso l’attivazione di corsi di formazione
Traguardo di Risultato Punto centrale del progetto è lo sviluppo e la
valorizzazione delle competenze e, conseguentemente,
il gradimento e la soddisfazione dell'utenza interna ed
esterna.
Si ritiene necessario aumentare la flessibilità e duttilità
dell’azione amministrativa, mettendo in grado il
personale amministrativo di agire su più aree,
migliorando la qualità del lavoro anche dal punto di vista
personale.
Situazione su cui interviene Il servizio generale ed amministrativo si configura,
all'interno della mappatura dei servizi e
dell'organigramma d'istituto, come Area strumentale
rispetto all' Area centrale, caratterizzante dell'attività
didattica. Si reputa pertanto indispensabile perseguire la
seguente finalità: costruire nel personale ATA la
consapevolezza di tale "missione d'istituto", della
responsabilità e dei compiti ad essi assegnati e del
ruolo fondamentale di una comunicazione competente,
esaustiva e dinamica, anche attraverso il corretto uso
delle risorse strumentali digitali..
Nel personale dovrà crescere la consapevolezza che la
formazione è uno dei principali momenti di crescita
professionale e, conseguentemente, della qualità
dell’Istituto Scolastico. È indispensabile che il personale
si cali profondamente nella nuova realtà, prettamente
digitale, coniugando azione amministrativa e i nuovi
strumenti che fanno e/o faranno parte della vita
amministrativa presente e futura, come il protocollo
informatico. Con questa azione progettuale si rafforzerà
la capacità di interagire con gli altri soggetti impegnati
nelle attività della scuola, migliorandone le competenze
relazionali ed organizzative.
Attività previste Il percorso progettuale partirà da un’analisi dei
fabbisogni iniziali, al fine di verificare la coerenza del
progetto rispetto all’insieme delle condizioni che
possono garantire il raggiungimento degli obiettivi alla
base del progetto. Il corso sarà diviso in moduli
formativi, avente ad oggetto ciascun area
amministrativa in cui si ritiene di poter dividere il lavoro
di segreteria. Ogni modulo sarà dedicato alla parte
normativa con il supporto di Slide, esposte a mezzo di
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LIM; si svilupperà su come praticamente devono essere
svolti i servizi amministrativi di quell’area per, poi,
concludersi con un dibattito sugli argomenti trattati,
un’analisi di situazione particolari e un rapporto di
valutazione dei partecipanti, sulla docenza e sul
modulo, per un costante controllo delle strategie di
attuazione e delle azioni sviluppate nelle fasi del
progetto (ciò al fine di fornire il necessario supporto e
aiutare i diversi attori coinvolti nell’azione progettuale a
presidiare costantemente il processo formativo per
apportare le opportune modifiche ed interventi correttivi,
ed eventualmente potenziare i punti di forza).
Docenza e discenti comunicheranno attraverso i mezzi
informatici in modo da abituarsi al prossimo ambiente in
cui le segreterie dovranno lavorare.
Al termine del percorso verrà somministrato anche un
questionario su tutti gli argomenti trattati in modo da
verificare il livello di conoscenze, abilità o competenze
acquisita.
Valori / Situazione attesi Sono previsti l’uso di vari indicatori di monitoraggio e
valutazione del progetto, come segue:
Valutazione ex ante - Rilevazione e analisi dei
fabbisogni – Somministrazione questionario di
ingresso
Valutazione in itinere - Questionario di valutazione
del modulo e della docenza
Valutazione in itinere - Questionario di valutazione
allievi
Valutazione in itinere - Check list di osservazione
allievo
Valutazione finale – Questionario di valutazione
allievo sull’intero percorso progettuale –
Somministrazione questionario a risposte chiuse
Customer Satisfaction partecipanti -
Somministrazione questionario a risposte chiuse con
indicatori nominali per valutare il grado di
soddisfazione dei partecipanti.
Indicatori utilizzati per la valutazione Questionario di valutazione del modulo e dell’intero
corso, della docenza e degli allievi, nonché unna check
list di osservazione degli allievi stessi e, al termine del
corso, un Customer Satisfaction partecipanti.
Risorse finanziarie necessarie Costo totale presunto del progetto € 5.000,00
Risorse umane (ore) / Area 20 h Docenza
20 h Responsabile progetto
20 h Attività amm.va
20 h Ausiliarato
Altre risorse necessarie Materiale pubblicitario, cancelleria, materiale di supporto
ai partecipanti, produzione prodotto finale, spese varie.
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USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche offrono agli alunni l’occasione di esperienze culturali ed umane, che
ampliano le loro conoscenze e favoriscono la crescita affettivo-relazionale di ognuno e
del gruppo. Così, gli insegnanti del 2° circolo didattico coniugano le strategie educative,
mirate al conseguimento degli obiettivi interdisciplinari, con la promozione della
formazione armonica della personalità di ciascun alunno della Scuola Primaria e
dell’Infanzia. Prima di ogni uscita, le famiglie vengono informate dalle insegnanti di
classe, della meta del viaggio, dell’orario e delle modalità con cui verrà effettuato.
Le uscite didattiche, quale momento di esplorazione e di apertura verso il territorio, previste dalle programmazioni didattiche e stabilite ad inizio dell’anno scolastico, prevedono, per i diversi gruppi classe, itinerari che, di norma, vengono selezionati secondo una logica di continuità orizzontale con il territorio.
Progetto “Garanzia Giovani“
Menzione a parte merita il Progetto denominato “Garanzia Giovani“ finalizzato a migliorare il livello qualitativo del servizio offerto all’utenza ed a valorizzare le opportunità che il territorio mette a disposizione. La Scuola “G. Falcone” ha deliberato, in sede di Consiglio di Circolo di aderire al Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile denominato “Garanzia Giovani” (Youth Guarantee) ed offrire un’opportunità di professionalizzazione a giovani di età non superiore ai 29 anni, residenti in Italia, non impegnati in attività lavorative né inseriti in percorsi scolastici o formativi e consentire, così, ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, valorizzandone le attitudini ed il background formativo e professionale. Il programma prevede finanziamenti per i Paesi Membri che hanno un tasso di disoccupazione superiore al 25% con investimenti in politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento nel mondo del lavoro.
Progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa FESR/FSE
(in fase di autorizzazione)
Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola –
Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) –
Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1
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Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per
l’apprendimento delle competenze chiave:
- Azione10.8.1.A1 Realizzazione dell’infrastruttura e dei punti di accesso alla rete
LAN/WLAN
- Azione10.8.1.A3 Ambienti multimediali
AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
"La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per
il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle
professionalità. Le iniziative formative, ordinariamente, si svolgono fuori dell'orario di
servizio" (art. 64 CCNL 2006-2009).
Il presente piano tende a promuovere lo sviluppo professionale del personale della
scuola, funzionale alla progressiva valorizzazione dell'autonomia didattica, di ricerca e
organizzativa, a sostenere i processi di innovazione e di riforma, alla efficace
realizzazione del piano dell'offerta formativa..
Per il triennio 2016/2019 si prevede un ampio piano di formazione/aggiornamento
(inserito nel PNSD allegato in calce)
Inoltre la scuola ha attivato i seguenti progetti di formazione/aggiornamento docenti:
1. SICUREZZA NELLE SCUOLE (L.81/08)
2. CODING
3. FORMAZIONE "BES E INCLUSIONE"
4. TEATRO E OPERA ("LA TOURANDOT")
5. AVANGUARDIE EDUCATIVE (PIATT. INDIRE)
6. Attività di autoaggiornamento mediante partecipazione a iniziative proposte da
Istituzioni o Enti accreditati, con esonero dall’insegnamento compatibilmente con le
esigenze di servizio (WORKSHOP - WEBQUEST_L'APPROCCIO
COSTRUTTIVISTA E L'INTEGRAZIONE DEL WEB NELLA DIDATTICA. IL
COOPERATIVE LEARNING, IL PROBLEM SOLVING ED IL ROLE PLAYING)
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PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
A.S. 2015/2016_FASE DI AVVIO
A.S. 2016/2017
A.S 2017/2018
A.S. 2018/2019
REDATTO DALL' INS. PATRIZIA NICOLETTI
_ ANIMATORE DIGITALE_
Direzione Didattica Statale
2° Circolo "G. Falcone"
Melito di Napoli
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Premessa
Il MIUR, come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione, all’art.
1 comma 56 ha adottato , con D.M. n. 851 del 27.10.2015, il Piano Nazionale Scuola
Digitale. Questo si presenta come un’opportunità per rinnovare la scuola, aggiornando non
solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e
dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli
alunni in classe.
Per favorire e agevolare tale processo innovativo, in ogni scuola è stato individuato un
“Animatore
Digitale”, una nuova figura che possa coordinare la diffusione dell’innovazione digitale a
scuola e le attività del PNSD.
Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico che dovrà: " favorire il
processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politiche legate all’innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale
Scuola Digitale”.
Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è dedicato ai seguenti ambiti:
- FORMAZIONE INTERNA:
stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta
la comunità scolastica alle attività formative.
- COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÁ SCOLASTICA:
favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti
formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura
digitale condivisa.
- CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE:
individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno
degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola
si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in
altre scuole), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia
con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
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La Scrivente, coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di
Animatore Digitale dell’Istituto, presenta il proprio piano di intervento predisponendo la
seguente progettazione che, una volta approvata, sarà inserita nel piano triennale
dell’offerta formativa, sarà pubblicata sul sito della scuola e sarà nel tempo oggetto di
monitoraggio .
AMBITO FORMAZIONE INTERNA
A.S. 2015-2016:
FASE PRELIMINARE
INTERVENTI (febbraio/giugno)
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione delle competenze informatiche possedute al fine di organizzare corsi di formazione idonei .
Formazione per l'utilizzo del registro elettronico.
Creazione di uno sportello permanente (fisico e
digitale) per assistenza sull’uso del registro elettronico
e per accompagnare i docenti ad primo uso nella
didattica quotidiana degli strumenti tecnologici già
presenti nella scuola(LIM e Software specifici per
l'inclusione e il recupero/potenziamento degli alunni) .
Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
Formazione specifica per Animatore Digitale.
A.S. 2016-2017
INTERVENTI
Formazione sulle competenze informatiche di base.
Formazione sulle competenze informatiche avanzate.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
Incontri informativi sul coding per lo sviluppo del
pensiero computazionale.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
Somministrazione di un questionario ai docenti DI
NUOVA NOMINA, per un’indagine sul livello di
competenze digitali e per la rilevazione delle
esigenze di formazione.
Sessione formativa utilizzo registro elettronico per
docenti di NUOVA NOMINA – funzionalità base.
Sportello permanente (fisico e digitale) per
assistenza sull’uso del registro elettronico e per
sostenere i docenti nell'uso costante e continuativo
della tecnologia nella didattica quotidiana.
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A.S. 2017-2018
INTERVENTI
Somministrazione di un questionario ai docenti DI
NUOVA NOMINA, per un’indagine sul livello di
competenze digitali e per la rilevazione delle
esigenze di formazione.
Sessione formativa utilizzo registro elettronico per
docenti di NUOVA NOMINA – funzionalità base.
Formazione sull’uso degli strumenti da utilizzare per
una didattica digitale integrata.
Formazione sull’uso del coding nella didattica.
Formazione per docenti per la realizzazione di
video, utili alla didattica e alla documentazione di
eventi / progetti di Istituto.
Formazione interna su: app da utilizzare in classe,
strumenti di condivisione, repository di documenti.
Formazione per l’uso di strumenti per la
realizzazione di digital storytelling, test, web quiz.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed
internazionali (Ora del coding, Settimana digitale)
A.S. 2018-2019
INTERVENTI
Somministrazione di un questionario ai docenti DI
NUOVA NOMINA, per un’indagine sul livello di
competenze digitali e per la rilevazione delle
esigenze di formazione.
Sessione formativa utilizzo registro elettronico per
docenti di NUOVA NOMINA – funzionalità base.
Workshop per tutti i docenti inerenti:
l’utilizzo di pc, tablet e LIM nella didattica
quotidiana .
scenari e processi didattici per
l’integrazione del mobile, gli ambienti
digitali e l’uso di dispositivi individuali a
scuola (BYOD).
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.
Organizzazione della formazione anche secondo
nuove modalià:
utilizzo nella scuola primaria delle ore di
programmazione per avviare in forma di
ricerca – azione l’aggiornamento sulle
tematiche del digitale.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed
internazionali.
Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e
su cui formarsi per gli anni successivi.
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AMBITO COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
A.S. 2015-2016:
FASE PRELIMINARE
INTERVENTI (febbraio/giugno)
Creazione di reti e consorzi sul territorio.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici presenti in rete e sul territorio.
Progettazione e realizzazione del nuovo sito
istituzionale della scuola del Sito WEB della scuola
anche con la creazione di un'area riservata alle
iniziative relative al PNSD.
Workshop aperti alle famiglie per la condivisione dei
risultati e della documentazione relativa alle
sperimentazioni in atto
Workshop aperti alle famiglie per aiutarle nell'uso delle principali funzioni del registro elettronico.
A.S. 2016-2017
INTERVENTI
Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
Partecipazione della scuola nell’ambito del progetto
“Programma il futuro” all’Ora del Codice.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli
operatori tecnici presenti in rete e sul territorio.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
Workshop aperti alle famiglie per la condivisione dei
risultati e della documentazione relativa alle
sperimentazioni in atto.
Workshop aperti alle famiglie per aiutarle nell'uso delle funzioni avanzate del registro elettronico.
A.S. 2017-2018
INTERVENTI
Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.
Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale.
Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.
Implementazione del sito internet della scuola.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità
formative in ambito digitale.
A.S. 2018-2019
INTERVENTI
Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy.
Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative.
Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del
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dialogo scuola-famiglia.
Nuove modalità di educazione ai media con i media.
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
AMBITO CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE
A.S. 2015-2016:
FASE PRELIMINARE
INTERVENTI (febbraio/giugno)
Revisione, integrazione, della rete wi-fi di Istituto .
Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale integrazione /revisione .
Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD .
Attivazione registro elettronico .
A.S. 2016-2017
INTERVENTI
Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del
cittadino digitale.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali (Ora del coding, Settimana digitale).
Coinvolgimento classi al Progetto Avanguardie Educative (con relativa formazione in rete).
Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video delle attività svolte nella scuola.
Attivazione di postazioni per la connessione ad Internet a disposizione delle famiglie per il disbrigo di pratiche amministrative.
Attivazione completa del registro elettronico e di archivi cloud per condividere il materiale prodotto.
Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti .
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD
A.S. 2017-2018
INTERVENTI
Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.
Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati .
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Utilizzo di classi virtuali ( community, classroom).
Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES .
Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD
A.S. 2018-2019
INTERVENTI
Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie: flipped classroom,.
Realizzazione di biblioteche scolastiche come ambienti mediali .
Raccolta e condivisione della documentazione relativa alle Tecnologie nella didattica, utilizzate nell’Istituto, in continuo aggiornamento e di riferimento per i docenti
Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-education
Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.
Ricognizione delle possibilità di nuovi acquisti.
Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali sulla base delle azioni del PNSD
Il presente progetto, essendo parte del Piano triennale dell’offerta formativa, potrebbe subire in itinere variazioni, in dipendenza delle esigenze e dei cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
Melito di Napoli 14/01/2016 ANIMATORE DIGITALE
ins. Patrizia Nicoletti
POTENZIAMENTO dell’ Organico dell’Autonomia,
C.M. prot. 30549 del 21/09/15
Premesso che l’USR per la Campania con Prot. n. 10500, ha emanato una nota avente
per oggetto: “Acquisizione del fabbisogno dell’organico del potenziamento, propedeutica
all’attuazione della fase C del piano assunzionale” che rimanda ad una precedente
comunicazione del MIUR, (prot. AOODGPER 30549 del 21/9/2015 di pari oggetto) con la
quale la Direzione Generale per il Personale Scolastico ha fornito indicazioni riguardanti la
fase “C” del piano assunzionale straordinario, previsto dalla Legge 107 del 2015, la scuola
G. FALCONE, chiamata a progettare un intervento di potenziamento delle attività
didattiche utilizzando un contingente di docenti che hanno assunto servizio entro il mese di
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Dicembre 2015, ha determinato, con delibera del Consiglio di Circolo, dopo approfondite
riflessioni svoltesi in senso ai vari Consigli di Interclasse e in sede di Collegio dei Docenti
di realizzare il previsto potenziamento quali-quantitativo dell’Offerta Formativa, attraverso:
una diversa articolazione del rapporto classe/docente, mediante lavori in piccoli
gruppi, in orario curricolare, prioritariamente, per i bambini iscritti alle
classi II e V in previsione delle prove INVALSI (POTENZIAMENTO QUALITATIVO);
e, in via residuale, un eventuale utilizzo delle nuove risorse professionali finalizzato
anche alla sostituzione dei colleghi assenti dal servizio per brevi periodi ma nella stessa
misura-ragione con cui già si impiegano gli insegnanti titolari del circolo.
Per il prossimo triennio (aa.ss.2016/2019) l'organico di potenziamento richiesto (vedi scheda)
dovrebbe portare, previa autorizzazione e delibera comunale per la mensa, ad una diversa
articolazione oraria della giornata scolastica (30h). Con il curricolo potenziato si spera di
poter, da un lato migliorare le competenze in italiano e in matematica dei bambini di tutte le
classi e, dall'altro, incentivare l'avvicinamento alla musica in tutte le sue espressioni acustico
emotive. Inoltre, avendo più docenti, sarà possibile avere maggiore disponibilità per le
"sostituzioni" dei docenti assenti, spesso causa di malessere organizzativo.
Piano Integrato dell’Offerta Formativa a.s. 15/16
2° C.D. "G. Falcone" Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria Statale
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a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno...)
n. docenti Motivazione
Posto comune primaria 6 doc Potenziamento risultati prove INVALSI di italiano e matematica.
Posto comune primaria 3 doc Supporto alle sostituzioni (1 docente per plesso).
Posto comune primaria 3 doc Musica (progetto di potenziamento musicale in continuità verticale, dall'infanzia alla primaria).
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi... )
Posto comune Posto di sostegno
Scuola dell'infanzia a.s. 2016-17: n. 20 1 10 classi a tempo pieno e generalmente omogenee per età.
a.s. 2017-18: n. 20 da definire da definire
a.s. 2018-19: n. 20 da definire da definire
Scuola primaria a.s. 2016-17: n. 41 16 (+4 da richiedere) 33 classi a 27h settimanali
a.s. 2017-18: n. da definire da definire da definire
a.s. 2018-19: n. da definire da definire da definire
Piano Integrato dell’Offerta Formativa a.s. 15/16
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RISORSE PROFESSIONALI
Il DIRIGENTE SCOLASTICO, nella persona della Prof.ssa Giulia URCIUOLO,
coordina tutto il lavoro didattico/organizzativo della scuola. Con la sua professionalità,
è in grado di valorizzare competenze disciplinari, pedagogiche, metodologiche,
didattiche dei singoli docenti.
Lo STAFF DI DIREZIONE è costituito dai docenti collaboratori designati dal
dirigente scolastico, dai docenti con funzioni strumentali alla realizzazione del Pof, dai
docenti coordinatori di Plesso.
Si riunisce periodicamente per individuare le necessarie procedure di gestione della
istituzione scolastica, con particolare attenzione a:
diffondere le informazioni interne,
predisporre materiali di analisi e discussione propedeutici alle riunioni degli
organi collegiali,
rilevare e gestire problemi emergenti di vasta portata.
facilitare la comunicazione all'interno del Collegio dei docenti
supportare il dirigente nella fase istruttoria dei processi decisionali
facilitare la comunicazione con gli utenti del servizio formativo scolastico e
con gli Enti, le Istituzioni, le Associazioni territoriali di riferimento.
In relazione agli argomenti da trattare, esso può essere integrato con la partecipazione
del DSGA.
Compiti delegati al docente collaboratore vicario: ins.te Antonio Romeo
Sostituzione del dirigente in caso di impedimento o assenza dello stesso.
Raccordo tra OO.CC della scuola.
Pubblicazione all’albo di delibere e avvisi rilevanti.
Organizzazione e gestione del piano annuale delle attività funzionali
all'insegnamento.
Tenuta registri dei verbali degli OO.CC., del Collegio dei docenti e del
Consiglio di Circolo.
Gestione del database dei libri di testo scelti dai docenti.
Controllo su interventi di manutenzione richiesti
Gestione preliminare rapporti interistituzionali.
Coordinamento dell’uso di spazi comuni.
Proposta nomina supplente per periodi fino a 5 giorni in assenza del D.S.
Potere decisionale in merito a nomine di supplenti per periodi inferiori a 5
giorni, in caso di assenza del D.S.
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Compiti delegati al docente 2°collaboratore: ins.te Maria Paola Gritta
Sostituzione del 1°collaboratore, in caso di impedimento o assenza dello
stesso.
gestione ore di contemporaneità ed ore eccedenti per la sostituzione dei
docenti assenti nella sede del C.so Europa.
gestione permessi brevi e recuperi nella sede del C.so Europa.
coordinamento attività del Plesso.
controllo del rispetto, da parte degli alunni, delle famiglie, del personale tutto,
del regolamento di Circolo.
Delega a redigere circolari docenti/alunni su argomenti specifici.
Diffusione delle informazioni interne informali e formali.
Gestione, organizzazione, controllo ore di partecipazione alle attività sindacali
Proposta nomina supplente per periodi fino a 5 giorni.
Compiti delegati ai docenti coordinatori della sede di Via Lussemburgo: ins.ti De Carlo/Teresa Liccardo
coordinamento consigli di interclasse del Plesso Via Lussemburgo;
gestione ore di contemporaneità ed ore eccedenti per la sostituzione dei docenti assenti nel Plesso Via Lussemburgo;
gestione permessi brevi e recuperi nel Plesso Viale Europa;
coordinamento attività del Plesso;
coordinamento dell’uso di spazi comuni;
controllo su interventi di manutenzione richiesti;
diffusione delle informazioni interne;
rapporti con il DS e con l'ufficio di segreteria.
Compiti delegati ai docenti coordinatori di scuola dell'infanzia: ins.te Giuseppina Malgieri
coordinamento consigli di intersezione e attività dei rispettivi Plessi;
gestione permessi brevi, recuperi, ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti;
coordinamento dell’uso di spazi comuni;
controllo su interventi di manutenzione richiesti;
diffusione delle informazioni interne;
rapporti con il DS e con l'ufficio di segreteria;
proposta nomina supplente per periodi fino a 5 giorni, in caso di necessità.
FIGURE STRUMENTALI
La vigente normativa prevede alcune figure, aventi utili funzioni che, nella nuova Scuola dell’ autonoma, non sono al servizio del DS ma si configurano come risorse essenziali per tutta l'organizzazione scolastica al fine di dare un servizio quanto più possibile professionale e ad ampio raggio: Le Figure Strumentali designate dal Collegio dei docenti, operatori con particolare sensibilità professionale e con competenze specifiche, costituiscono lo staff di cui il Dirigente si avvale per coordinare il suo compito istituzionale.
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Area 1- Gestione del Piano dell’Offerta Formativa
Docente responsabile: Pirozzi Teresa
1. Organizzazione progetti curricolari ed extra_curricolari, Concorsi,
Manifestazioni, Continuità, Dispersione.
2. Collaborazione con il D.S.
Area 2- Sostegno al lavoro dei docenti
Docente responsabile: Nicoletti Patrizia
1. Nuove tecnologie e multimedialità nella didattica, gestione sito WEB.
2. Collaborazione con il D.S.
Area 3- Valutazione
Docente responsabile: Ronga Amelia
1. Valutazione, INVALSI, Qualità.
2. Collaborazione con il D.S.
Area 4- Interventi a favore degli studenti- Prevenzione e tutela del disagio-
Docente responsabile: Mirisciotti Italia
1. Coordinamento gruppo per l’integrazione, BES, inclusione, dispersione
scolastica alunni diversamente abili.
2. Collaborazione con il D.S.
Area 5 - Area di coordinamento e raccordo con Enti Esterni e Territorio
Docente responsabile: Pellecchia Anna
1. Organizzazione e coordinamento delle uscite didattiche e dei viaggi; continuità.
2. Collaborazione con il D.S.
RISORSE PROFESSIONALI
Per ottimizzare le proposte formative, tutti i docenti sono impegnati in orario
extrascolastico nelle seguenti riunioni: collegio dei docenti, commissioni di lavoro,
assemblee di classe o di sezione, incontri con i genitori, programmazione e verifica
del piano dell’offerta formativa, consigli di interclasse o intersezione con i soli
genitori rappresentanti di classe/sezione, consigli di interclasse o intersezione soli
docenti, G.L.H. per l’integrazione di alunni in difficoltà, corsi di aggiornamento.
DOCENTI COORDINATORI DEI CONSIGLI DI INTERCLASSE /
INTERSEZIONE
I Consigli d’interclasse / intersezione (classi / sezioni parallele di Plesso o di Circolo
con la sola presenza dei docenti) individuano le competenze che gli alunni devono
raggiungere al termine dell’anno scolastico, definiscono i contenuti, le attività, le
metodologie, i criteri di verifica e di valutazione; concordano le attività laboratoriali
opzionali da proporre alle famiglie.
Ciascuna interclasse /intersezione ha un proprio coordinatore, designato dal Dirigente
Scolastico, con il compito di favorire le relazioni all'interno del gruppo, regolare la
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discussione, diffondere materiale, raccogliere i materiali prodotti, presiedere le riunioni
formali, incluse quelle che prevedono anche la partecipazione dei rappresentanti dei
genitori.
I coordinatori d’interclasse / intersezione si rapportano al Dirigente Scolastico, al team
delle funzioni strumentali, allo staff di direzione, secondo le necessità.
Docenti designati
PRESIDENTE INTERSEZIONE RODARI
Ins. G.Malgieri.
PRESIDENTI INTERCLASSI
CLASSI I Ins. M. Liccardi
CLASSI II Ins V. Stanzione
CLASSI III Ins. A. Brancaccio
CLASSI IV Ins. A. Palma
CLASSI V Ins. A. Alfano
UNITA’ di VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO
L’UNITA’ DI VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO si pone l’obiettivo di favorire la
funzione formativa della valutazione e di sperimentare e ampliare forme di
valutazione/autovalutazione interna ed esterna al CdD ,al fine di regolare in modo
integrato, le azioni successive e attivare processi di miglioramento continuo.
I Docenti componenti dell’Unità identificati dal Collegio in seduta congiunta, pur con
compiti specifici ben definiti, lavoreranno in stretta sinergia tra loro, con il DS, il DSGA
e con gli AA incaricati, con le FFSS, con ogni Interclasse, Intersezione e l’intero
Collegio, anche sul fronte esterno del Circolo, come nel caso dei rapporti con il
territorio ASL, SMS ecc…
STAFF AMMINISTRATIVO
D.S.G.A.: dott. Antimo Petrossi
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: N°5
COLLABORATORI SCOLASTICI.: N°11+1 di fatto
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* ACCANTONATI N° 4 POSTI IN ORGANICO DI DIRITTO PROFILO COLLABORATORI SCOLASTICI PER LA PRESENZA DI LAVORATORI
ESTERNI EX LSU E CONTR.
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PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Mission e vision del II C.D.”G.Falcone” trovano una formulazione esplicita nel
POF. La loro definizione, tiene conto sia delle indicazioni normative, che della
rilevazione delle esigenze dell’utenza e si basa sulla identificazione e condivisione
dei valori della comunità educante del C.D.
Insieme con la definizione di mission e vision vengono identificati anche gli
obiettivi operativi e le azioni strategiche da realizzare, catalizzando le energie
intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e
strumentali disponibili verso il perseguimento degli obiettivi prioritari d'istituto.
Controllo dei processi - uso di forme di controllo strategico e monitoraggio
dell'azione intrapresa dalla scuola per il conseguimento degli obiettivi
individuati (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance,
strumenti di autovalutazione). Particolare attenzione d e v e e s s e r d a t a
alle fasi di controllo strategico e monitoraggio delle proprie attività, senza
trascurare nessuno dei numerosi aspetti in cui si realizza l'azione formativa
dell'istituzione scolastica (dal profilo più tecnicamente metodologico-didattico, a
quello gestionale contabile ed economico), al fine di ri-orientare le strategie,
riprogettare le azioni e rendicontare il proprio intervento. Gli obiettivi didattici sono
sottoposti ad un monitoraggio: settimanale; mensile; quadrimestrale ed annuale
anche attraverso somministrazione di prove di verifica in ingresso, di medio termine
e finali, standardizzate e non.
Gli obiettivi gestionali sono monitorati attraverso valutazioni de visu; incontri ad hoc
destinati; la Contrattazione con la parte sindacale; la somministrazione di
questionari per la customer satisfaction e cosi via.
Infine l'azione economico amministrativa è monitorata nelle fasi di
adeguamento del Programma Annuale alle attività realizzate; nella
elaborazione di una Relazione al Conto Consuntivo, molto vicina, per impostazione
a quella del Bilancio Sociale, attraverso l'attività dei Revisori, dei controlli nei
vari livelli previsti per le azioni FSE e FESR, sia in remoto che in loco, e non in
ultimo attraverso la relazione diretta con l'utenza, che costantemente esprime
consenso ed apprezzamenti per le attività poste in essere.
Lo schema seguente rappresenta le varie fasi di controllo organizzate nel 2° C.D.
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GESTIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE - ASSEGNAZIONE
DELLE RISORSE PER LA REALIZZAZIONE DELLE PRIORITÀ
Le risorse economiche e materiali della scuola sono utilizzate al meglio e sono
convogliate nella realizzazione delle priorità. La scuola è impegnata a raccogliere
finanziamenti aggiuntivi soprattutto provenienti dal MIUR e li investe per il
perseguimento della propria missione. Tale operazione viene perseguita anche
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grazie alla costituzione di PROTOCOLLI DI RETE con altre Istituzioni Scolastiche,
Enti, Associazioni, Parrocchie del territorio atti a garantire un processo univoco di
miglioramento.
PUBBLICITA’ E DISSEMINAZIONE
Negli ultimi anni la scuola "G. Falcone", da sempre attenta alla diffusione dei risultati
della propria azione educativa tra le famiglie e all’interno dell’istituzione, ha
intensificato l’attività di “restituzione” dei risultati raggiunti, sia attraverso
l’implementazione delle strategie adottate nel tempo, sia attraverso l’estensione del
bacino di riferimento, impegnandosi a superare i limiti circoscritti della propria
comunità educante e sforzandosi di superare quel livello di autoreferenzialità, per certi
versi, comune a tutte le istituzioni scolastiche, molto generose nel profondere energie
nelle fasi iniziali delle varie progettazioni, ma poco inclini, per vocazione, a curare
l’aspetto della documentazione e della pubblicizzazione, in senso stretto, di quanto
realizzato.
In tale direzione un input determinante è stato imposto dalla normativa comunitaria
che prevede un’attenta e formalizzata attività di sensibilizzazione e divulgazione dei
risultati finali e delle ricadute anche sul territorio, delle azioni realizzate mediante
l’utilizzo di finanziamenti europei.
Questa positiva esperienza ha consentito allo staff ed ai componenti del Gruppo
Operativo di Progetto di acquisire, come best pratices, tale attività per tutte le azioni
che si svolgono, indipendentemente dalla fonte dei finanziamenti utilizzati. Infatti è
ormai standardizzata, all’interno del Circolo Didattico, la fase di rendicontazione
finale di ogni tipologia di intervento, sia per quelle a carattere curricolare sia per le
singole attività realizzate e comprese nell’ampia rosa dei progetti che concorrono
alla definizione dell’Offerta Formativa.
Attività di autovalutazione strutturata, questionari cartacei e on-line, focus group con
docenti e famiglie, rendicontazioni conclusive e di accompagnamento alle Relazioni
del Programma Annuale o del Conto Consuntivo, comunicazioni alle famiglie, ma
anche foto, video-reportage e manifestazioni, sono le strategie consolidate che si
preferiscono per la loro immediata ricaduta sull’utenza interna.
Ad esse recentemente si sono aggiunte anche altre azioni quali, ad esempio, il
potenziamento dell’uso del sito della scuola come canale ufficiale per la
divulgazione e la rendicontazione delle attività svolte, il coinvolgimento degli organi
di stampa nazionale e locale, e dei mass media, o dei giornali on-line per la
facilitazione della comunicazione e per la pervasività delle informazioni.
Il 2° C.D.,naturalmente, intende procedere in questa direzione, per almeno tre ordini
di motivi:
1. perché una comunità educante deve avere memoria delle proprie attività, per
meglio progettare le successive. Il futuro si fonda sempre sulle radici del passato;
2. perché si ritiene indispensabile e virtuoso “comunicare, nel senso di “mettere in
comune” con la propria utenza, ma anche con gli addetti ai lavori, l’intero
processo attivato per ogni azione che va dalla fase di progettazione alla fase di
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valutazione dei risultati finali, da condividere in modo trasparente;
3. perché la capacità di rendicontare in modo trasparente e diffondere il rapporto
esistente tra le risorse impiegate e i risultati sortiti, sicuramente rappresenta un
valore aggiunto di portata non trascurabile, per l’impatto che si produce sulla
società e nel rapporto tra i cittadini e la pubblica amministrazione.
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITÀ
ANNI 2015-2016-2017
PREMESSA Il 2° Circolo didattico “G. Facone” di Melito di Napoli è pronto al confronto con i cittadini, garantendo l’accesso da parte dell’intera collettività alle “informazioni pubbliche” trattate dalla nostra scuola e questo processo ha come fine primario il favorire di forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'attività amministrativa sanciti dalla Carta Costituzionale (art. 97 Cost.). La trasparenza ha un aspetto statico, consistente nella pubblicazione di dati attinenti le pubbliche amministrazioni, per un controllo di tipo sociale e un aspetto dinamico, strettamente correlato alla performance. La pubblicazione delle informazioni da un lato è indice dell’andamento delle performance della P.A. e degli obiettivi espressi nel più generale ciclo di gestione della performance, dall’altro consente ai cittadini e ai portatori d’interessi (stakeholders) la comparazione dei risultati raggiunti dagli amministratori, innescando processi virtuosi di miglioramento continuo della gestione della cosa pubblica attraverso un sistema di rendicontazione immediato a favore dei cittadini, con l’obiettivo di far emergere criticità e “buone pratiche” della Amministrazione. L’attuazione della disciplina della trasparenza non si esaurisce nella pubblicazione on line dei dati ma fa riferimento a iniziative volte a garantire un adeguato livello di trasparenza nonché a favorire la legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità. E' conseguenziale che la trasparenza deve essere correlata all’integrità, sono due realtà complementari: solo ciò che è integro può essere trasparente e, nel contempo, solo dove c'è trasparenza può essere assicurata integrità mentre l’opacità è spesso il terreno fertile per i comportamenti illegali. Il principio di trasparenza va inteso come accessibilità totale, che si realizza anche tramite lo strumento della pubblicazione sul sito della scuola delle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all’utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati raggiunti. Considerato che l’integrità è la dimensione etica del pubblico agire quotidiano sulla base delle linee guida contenute nella delibera n. 105/2010 CIVIT, viene
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emanato il presente programma triennale da pubblicare all’interno dell’apposita Sezione “Amministrazione trasparente”, accessibile dalla home page del sito Scolastico della scuola. Il Piano triennale della trasparenza ed integrità nell'ambito della Istituzione scolastica non può che trovare la sua collocazione migliore essendo la scuola ente formatore anche della coscienza civica e morale e quindi della cultura della legalità. SUPPORTO NORMATIVO Il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità si qualifica come il naturale compimento del complesso percorso di riforma del sistema pubblico italiano volto a rendere sempre più accessibile ai cittadini il mondo delle istituzioni, normato dall’art. 11 del D. Lgs. 150/2009 , che, al comma 2 e al a comma 7, ne disciplina finalità e contenuti ed integrato successivamente dal D. Lgs 33/2013 che riordina la disciplina sulla pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni definendo le specifiche e le regole tecniche (Allegato A) nei siti istituzionali di documenti, informazioni e dati relativi alla organizzazione e attività delle pubbliche amministrazioni. Uno dei concetti di rilievo è riportato all'art.4 co. 4 “Nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione”. Vengono definite le qualità delle informazioni e il diritto di accesso civico, l'obbligo di conservazione dei dati nella sezione del sito di archivio alla scadenza del termine di durata dell'obbligo di pubblicazione. La legge n. 69/2009 aveva introdotto particolari obblighi di trasparenza per le Amministrazioni Pubbliche tra cui quello di pubblicare sul proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale del dirigente, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale. Tale prescrizione normativa è stata successivamente integrata e specificata da successive circolari emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica (circolari n.3 e n.5 del 2009 e circolare n. 1 del 2010) e innovata dall’art. 11 D. Lgs 150/2009 e ripreso successivamente all'art. 10 del D.Lgs n.33/2013 il quale impone alle Pubbliche Amministrazioni di pubblicare sul proprio sito internet il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione indicando le iniziative per garantire un adeguato livello di trasparenza, legalità e sviluppo della cultura dell'integrità. Un piano in stretta connessione con il piano di prevenzione della corruzione e con la programmazione strategica e operativa definita anche nel Piano della performance di cui è richiesta la pubblicazione nella medesima sezione del sito. Il principio di trasparenza investe il settore contabile e patrimoniale, amministrativo e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta al servizio del cittadino. La Legge 7 agosto 1990 n. 241, definisce i principi generali dell’attività amministrativa ed indirizza le attività preordinate : alla conclusione del procedimento (art. 2);
alla definizione dell’unità organizzativa responsabile del procedimento (art.
4);
all’individuazione del responsabile del procedimento (art. 5).
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in coerenza con quanto previsto dal citato art. 54 del Decreto legislativo 7
marzo 2005, n. 82 “Codice dell’Amministrazione digitale”( CAD), i siti
istituzionali devono contenere l’elenco dei procedimenti amministrativi di
competenza dell’Amministrazione titolare del sito e per ciascuno indicare:
l’ufficio dirigenziale cui compete il procedimento ed il relativo responsabile;
il termine per la conclusione del procedimento;
l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria, di ogni altro adempimento
procedimentale e dell’adozione del provvedimento finale;
le scadenze e le modalità di adempimento dei procedimenti.
Il servizio di consultazione dell’elenco dei procedimenti dovrà essere raggiungibile dalla home page del sito, in posizione ben evidente, e correlata alle sezioni informative sui procedimenti ed a quelle di distribuzione della modulistica e servizi on line. Le Linee Guida per i siti web della PA (26 luglio 2010), previste dalla Direttiva del 26 novembre 2009, n. 8, del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione prevedono che i siti web delle P.A. debbano rispettare il principio di trasparenza tramite l’ “accessibilità totale” da parte del cittadino alle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione dell’Ente pubblico, definendo inoltre i contenuti minimi dei siti istituzionali. La redazione del Piano Triennale della Trasparenza e Integrità è strutturata in sezioni relative a: Premessa e supporto normativo
Sezione programmatica:Attività di pianificazione
Definizione degli standard di pubblicazione dei dati
Individuazione dati da pubblicare e aggiornamenti
Albo pretorio
Individuazione dei responsabili
Iniziative di coinvolgimento degli stakeholder e promozione della cultura della
trasparenza.
Posta elettronica certificata;
Attuazione del programma
Carta dei servizi
ATTIVITA' DI PIANIFICAZIONE L’attività di pianificazione si espleta su base triennale con attuazione annuale con specifico riferimento a: Mantenimento ed aggiornamento delle informazioni contenute sul sito
internet della scuola;
Elaborazione degli strumenti di programmazione e di rendicontazione delle
attività consistenti in: piano generale di sviluppo, relazione previsionale e
programmatica, piano delle risorse e degli obiettivi;
Contrattazione integrativa, relazione tecnico finanziaria e illustrativa,
certificata dagli organi di controllo;
Elaborazione del sistema di valutazione del personale improntato a criteri di
meritocrazia;
Rispetto degli obblighi di pubblicazione di dati relativi alla organizzazione e
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attività della scuola, titolari di incarichi dirigenziali, collaborazione e
consulenza, dotazione organica e costo del personale a tempo indeterminato
e determinato, incarichi conferiti ai dipendenti pubblici, valutazione
performance e premialità, dati aggregati all'attività amministrativa, dati relativi
a concessione di contributi, sussidi o benefici economici a persone fisiche,
enti pubblici o privati, dati relativi all'uso delle risorse pubbliche, prestazioni
offerte e servizi erogati, tempi di pagamento dell'Amministrazione, dati relativi
ai procedimenti amministrativi e controlli su dichiarazioni sostitutive e
acquisizione d'ufficio degli atti, dati su contratti pubblici, servizi e forniture e
indicazione di Piani e programmi per favorire forme di democrazia
partecipata.
Lo sviluppo della cultura della legalità e dell’integrità sarà perseguito attraverso la realizzazione di iniziative cadenzate nel breve e medio periodo da definire. Tutte le iniziative adottate per il raggiungimento degli obiettivi del programma e il loro stadio di attuazione saranno verificabili dai portatori di interesse (Stakeholders) e dai cittadini e costituiranno al tempo stesso un valido strumento per consentirne il miglioramento continuo. DEFINIZIONE STANDARD DI COMUNICAZIONE DEI DATI Nella realizzazione del nostro sito scolastico sono stati tenuti presenti i requisiti richiamati dalle “Linee guida per i siti web della Pubblica Amministrazione 2010, 2011 e vademecum 2012 ” in merito: 1. trasparenza e contenuti minimi dei siti pubblici;
2. aggiornamento e visibilità dei contenuti;
3. accessibilità (per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti
informatici) e usabilità che si realizzano anche tramite il miglioramento del
linguaggio usato per la stesura degli atti.
La pubblicazione di tali dati verrà adeguata ad eventuali nuove esigenze che si dovessero manifestare anche da parte degli Stakeholders, attraverso appositi feedback che saranno approntati dall’Amministrazione referente del presente Programma triennale. Lo stato di attuazione del Programma sarà pubblicato secondo quanto richiesto dalle Linee Guida CIVIT, avendo cura di lasciare a disposizione sul sito gli stati d’attuazione precedenti che saranno resi accessibili tramite link dalla pagina dove è pubblicato il Programma triennale. Nell'apposita sezione del sito “Amministrazione trasparente” sono indicate le tipologie dei dati dei quali è obbligatoria la pubblicazione con i rispettivi riferimenti normativi. Oltre all'analisi dell'esistente si procederà alla integrazione di dati già pubblicati raccogliendoli con criteri di omogeneità nella sezione apposita consentendone così l'immediata individuazione e consultazione, al fine di arricchire nel tempo la quantità di informazioni a disposizione dell'utenza, e pertanto la conoscenza dei molteplici aspetti dell’attività svolta del nostro Istituto. Unico limite oggettivo all’esposizione dei dati attiene a quanto previsto dalla legge in materia di protezione dei dati personali, nonché a tutta la documentazione soggetta al segreto di stato o al divieto di divulgazione. Con cadenze periodiche sono previste apposite sessioni nelle quali verrà effettuato l’aggiornamento e il monitoraggio sullo stato di avanzamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, i cui esiti verranno divulgati
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sul sito stesso. Il Programma triennale viene adottato entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno. Il Programma indica gli obiettivi di trasparenza di breve (un anno) e di lungo termine (tre anni). E’ un programma triennale “a scorrimento” idoneo a consentire il costante adeguamento del Programma stesso. ALBO PRETORIO La legge n. 69 del 18 giugno 2009, riconosce l'effetto di pubblicità legale solamente agli atti ed ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici. Il 2° C.D. “G. Falcone”, nel rispetto della normativa richiamata, e perseguendo l'obiettivo di modernizzare l'azione amministrativa mediante il ricorso agli strumenti ed alla comunicazione informatica, ha realizzato l'Albo Pretorio On Line. Gli atti pubblicati sull’Albo Pretorio On Line, relativi alla scuola sono i seguenti: Avvisi
Organi Collegiali (Consiglio di Istituto, Giunta esecutiva, Collegio Docenti,
Consigli di classe/sezione
Graduatorie (Interna di istituto, I.T.D. Di Istituto)
Rsu
Bilanci
Privacy
Sicurezza
INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI Per quanto attiene ai dati di competenza di ciascun Settore, all’interno degli stessi sono individuati dei responsabili che si occupano dell’inserimento manuale sul sito istituzionale della scuola. Attualmente il Dirigente responsabile per l’attuazione del presente programma è la Prof.ssa Giulia Urciuolo, Dirigente Scolastico della. Si elencano di seguito i referenti per l’attuazione del programma per la trasparenza: Responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione: è
il Dirigente Scolastico che esercita l'attività di controllo finalizzato al rispetto
della normativa vigente relativa all'adempimento degli obblighi di
pubblicazione e provvede all'aggiornamento del Programma triennale
trasparenza e integrità oltre che a favorire iniziative di promozione della
trasparenza ai sensi dell'art.43 cap VI del D.Lgs 33/2013 e in rapporto con il
Piano anticorruzione.
Altri Responsabili dell'attuazione concreta del Piano trasparenza e
Integrità che pubblicano documenti sul sito istituzionale sono:
1. Referente informatica, ins. Patrizia Nicoletti: scrive all'interno del sito
nell'area dedicata alla scuola di loro appartenenza. Responsabile
dell'Albo pretorio.
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2. Personale amministrativo della segreteria scolastica:
a) Dott. Antimo Petrossi (direttore SGA si occupa della gestione del
sito e coordina in questo ambito l'attività degli assistenti
amministrativi in merito alla pubblicazione e redazione dei
documenti di qualità).
b) Caso Antimo (assiste amministrativo che sul sito si occupa della
pubblicazione degli atti pertinenti la propria area di competenza,
ovvero Affari Generali: assemblee sindacali,.
c) Chianese Maria (assistente amministrativa che sul sito cura l'area
dedicata al settore alunni scuola dell’infanzia, PEO, PEC,
GECODOC, Visite guidate).
d) Del Prete Margherita (assistente amministrativa che cura l'area
del sito dedicata al settore alunni scuola primaria, INVALSI, libri di
testo).
e) Petrazzuolo Maria (assistente amministrativa che cura l'area del
sito relativa personale docente a tempo indeterminato).
f) Puca Santa (assistente amministrativa che cura l'area del sito
relativa personale docente a tempo determinato).
INIZIATIVE DI PROMOZIONE, DIFFUSIONE, CONSOLIDAMENTO DELLA TRASPARENZA L’adeguamento del 2° C.D. di Melito di Napoli alle indicazioni poste dal D.lgs. 150 del 2009 prima e confermate dal D.Lgs 33/2013 e la realizzazione degli obiettivi di trasparenza, legalità ed integrità definiti nel presente Programma richiedono il coinvolgimento, a livello capillare, di tutto il personale. Saranno pertanto, programmati, nel corso del corrente anno e degli anni successivi, incontri informativi sul contenuto del Programma triennale e sulle iniziative per la trasparenza rivolti a tutto il personale con il fine di far acquisire una maggiore consapevolezza sulla rilevanza delle novità introdotte (settimana web e giornata della trasparenza). Fra le azioni del programma è previsto l’allestimento di questionari on – line attraverso i quali i portatori di interesse potranno esprimere il gradimento verso le iniziative e gli strumenti del Piano della trasparenza nonché suggerimenti e osservazioni (customer satisfation) Un obiettivo primario della scuola, nella fase attuale di avvenuta ottemperanza alle disposizioni vigenti in materia di trasparenza, è quello di sensibilizzare in primis il proprio personale e poi i genitori e l'utenza in generale all’utilizzo del sito istituzionale dell’Ente, al fine di sfruttarne tutte le potenzialità, sia dal punto di vista meramente informativo e con obiettivi a medio termine anche di arrivare a garantire l'erogazione di servizi on line. Si implementeranno i servizi interattivi rivolti all’utenza (richieste informazioni, segnalazione disservizi, informazioni sullo stato dei procedimenti dell’interessato, ecc.), al fine di semplificare e rendere più celere e diretta la comunicazione tra i cittadini e l'ufficio della scuola. All'interno del Circolo è in corso un processo di riflessione volto alla individuazione della mappa dei suoi stakeholder, una molteplicità di soggetti più o meno direttamente influenzati dalle attività del Circolo e da cui il Circolo viene influenzato: dagli alunni, dai dipendenti e collaboratori, dal Miur, dagli Enti Locali, dai genitori, da Enti con cui sono
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stipulate convenzioni, organizzazioni sindacali della scuola. Con diverse modalità a seconda dell’interlocutore, il Circolo si impegna nel dialogo con i portatori di interesse e comunica costantemente le attività svolte tramite il sito istituzionale e tramite gli uffici dell’amministrazione che prevedono la relazione con il pubblico. Il Circolo è già tenuto per legge a monitorare le proprie attività e a trasmettere informazioni e autovalutazioni ad uno dei principali stakeholder di riferimento, il Miur, attraverso l’attività anche tramite rilevazioni e statistiche. I docenti sono gli interlocutori fondamentali nell’attività di monitoraggio e valutazione delle attività didattiche realizzate. L’adozione del Programma triennale sulla trasparenza e l’integrità risulta, in questo contesto, una occasione di miglioramento del sito istituzionale e uno strumento di programmazione delle attività volte a completare il processo di trasparenza intrapreso. La finalità dell’Istituzione in materia d’istruzione, formazione ed integrazione scolastica sono fissate per legge ed esplicitate nel PTOF. Ogni azione e scelta è improntata alla massima trasparenza che s’esplicita soprattutto nella cura del sito, nella ricerca di strategie sempre più adeguate a comunicare in tempo reale con gli operatori della scuola e con gli utenti, a offrire servizi online più diffusi, compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili. La ricerca della correttezza delle procedure è una tensione costante della gestione dell’istituzione ,la pubblicazione degli atti garantisce forme adeguate di controllo e sostanzia di senso la trasparenza; l’attuazione di adeguati livelli di trasparenza degli atti e delle procedure, divengono un utile strumento per l’Amministrazione stessa e per i responsabili dei relativi procedimenti, che in tal modo possono far conoscere all’esterno il compiuto rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa nella gestione delle risorse pubbliche. Allo scopo di sviluppare la cultura dell’integrità sono stati pubblicati il codice disciplinare, i regolamenti, i patti di corresponsabilità. Costituisce, pertanto, azione propedeutica la riprogettazione della pagina web “Trasparenza, Valutazione e Merito” dove verranno create apposite aree tematiche ove troveranno collocazione sia i dati già pubblicati che quelli ancora da pubblicare, come previsto dal citato Allegato A. PEC Il 2° Circolo ha da tempo dato attuazione al Decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005 n. 68 dotandosi di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Questo servizio può essere utilizzato dall'utenza sia interna sia esterna alla scuola e permette di inviare, in maniera sicura, le comunicazioni di carattere amministrativo aventi valenza legale. L' indirizzo di PEC dell'Istituto è disponibile nella home page del sito scolastico insieme all'indirizzo PEO, al modulo contattaci per inviare un messaggio all'ufficio che interessa. Sono comunque esclusi dalla procedura di accettazione da PEC tutti i documenti che per disposizione di norma (regolamenti, bandi e avvisi), debbano pervenire nella forma cartacea tradizionale, come ad esempio le offerte di gara in busta chiusa.
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ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA Il Programma triennale per la trasparenza e integrità 2° Circolo Didattico di Melito di Napoli, nello specifico, prevede obiettivi di trasparenza a breve termine (un anno) a medio termine (due anni) di lungo periodo (tre anni). OBIETTIVI A BREVE TERMINE Posta elettronica certificata (realizzato). Revisione della struttura della sezione del sito Trasparenza, valutazione e merito in “Amministrazione trasparente” ai sensi dell'allegato A del Dlgs 33/2013 (in fase di realizzazione). Redazione del Piano anticorruzione ai sensi della Legge 190/2012 dove si prescrive che, al fine di assicurare i livelli essenziali di trasparenza dell’attività amministrativa, la pubblicazione nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche dei relativi bilanci e conti consuntivi, nonché i costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. In particolare, le stesse PA dovranno assicurare tali livelli essenziali di trasparenza in riferimento ai procedimenti di: autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati. Firma digitale Dirigente Scolastico, DSGA (realizzato). Dirigenza on line (realizzato). Curriculum Dirigente e retribuzione on line sul sito (realizzato). Incarichi interni e relativo compenso (realizzati e in fase di aggiornamento). Incarichi esterni e relativo compenso (realizzati e in fase di aggiornamento). Servizi on line per utenti registrati (da implementare). Rilevazione della Customer Satisfation (da realizzare). Dematerializzazione (da realizzare). OBIETTIVI A MEDIO TERMINE Documento di valutazione e assenze on line (da realizzare) Incassi e pagamenti on line (attivato Ordinativo informatico locale - OIL) Area dedicata alla modulistica per autocertificazione. Archivio completamente informatizzato che significa non più faticose ricerche in archivi inevitabilmente polverosi, tra faldoni pesanti e complessi, ma un semplice clic. per conservare documenti con formati che devono garantire la non modificabilità di struttura e contenuto realizzando l'esigenza richiesta dalla legge sulla dematerializzazione (in fase di realizzazione). Occorre inevitabilmente superare alcune barriere culturali al cambiamento, all’abbandono della carta per un atteggiamento di fiducia nel documento informatico che richiede una trasformazione profonda del modo di operare di ogni pubblica amministrazione. La dematerializzazione non può ridursi alla pura realizzazione di processi di digitalizzazione della documentazione ma investe tutta la sfera della riorganizzazione ed è collegata ai grandi temi della semplificazione, della trasparenza e dell’uso diffuso degli strumenti telematici nella comunicazione tra cittadini e amministrazioni. La facilità con la quale i documenti vengono stampati e duplicati ha generato una situazione in cui si produce carta spesso senza controllo e in cui l’archiviazione della
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documentazione diventa un problema sempre più evidente anche dal punto di vista logistico. La gestione in ambiente informatico della documentazione cartacea offre grandi prospettive in termini di efficienza, efficacia e trasparenza dell’azione amministrativa e promette di abbattere gli sprechi e di moltiplicare i risparmi, consentendo di ridurre i costi derivanti dalla materialità del documento cartaceo: nel trasporto, nella conservazione, nella ricerca. Certamente un passaggio intrinseco di problematiche di natura sia normativa che tecnica che esigono riflessione comune e coordinamento da parte di tutti i soggetti coinvolti nell'azione amministrativa e nella gestione dell'informazione. Dal punto di vista pratico si è trattato di riformare prassi amministrative consolidate e di adattare e armonizzare la normativa dedicata alla gestione documentale all’impatto del nuovo sistema improntato sul processo di dematerializzazione. OBIETTIVI A LUNGO TERMINE Una scuola completamente dematerializzata e multimediale. Per l’attuazione del programma sono stati avviati, da anni, diversi processi tesi al rinnovamento, alla semplificazione e al miglioramento dell’erogazione dei servizi per l’innalzamento della qualità dei servizi stessi. Tutta l’istituzione s’è fortemente impegnata, ma si devono sottolineare le seguenti criticità che rallentano il processo attuativo delle azioni avviate. Le criticità rilevate all'interno della segreteria scolastica sono collegate ai troppi repentini cambiamenti che di fatto hanno influito sul processo di consolidamento e diffusione delle procedure, di codificazione di buone pratiche, la ridefinizione delle mansioni, lo sforzo di garantire la continuità ed il mantenimento dei risultati ottenuti determinano momenti di tensione emotiva. Si auspica che anche questa istituzione possa perseguire una maggiore stabilità per garantire la costituzione di un team di lavoro più coeso e consapevole non solo dei propri obiettivi di lavoro per realizzare a pieno quanto definito nel programma triennale. CODICE ETICO E DEI VALORI: CARTA DEI SERVIZI La Carta dei servizi è il documento che attua il principio di trasparenza, attraverso la esplicita dichiarazione dei diritti e dei doveri sia del personale, sia degli utenti. Si ispira agli articoli 3, 30, 33, 34 della Costituzione Italiana, che sanciscono e tutelano il rispetto dei principi di uguaglianza, imparzialità, tutela della dignità della persona, e che vietano ogni forma di discriminazione basata sul sesso, sull'appartenenza etnica, sulle convinzioni religiose, e impegna tutto il personale al rispetto di tali principi. Il modello di organizzazione e di gestione si basa su un codice etico che si riassume nel rispetto del codice disciplinare dei dipendenti pubblici adottando misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività nel rispetto della legge e a evidenziare ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio. I principi ispiratori dell'attività della scuola sono: il principio di efficacia ed efficienza, trasparenza e responsabilità con l' impegno a rendere pubblico il mancato o parziale raggiungimento degli obiettivi indicati insieme al principio del coinvolgimento e partecipazione degli stakeholder e del miglioramento continuo delle prestazioni complessive della nostra scuola. Questi principi rappresentano specificazioni esemplificative degli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità, che qualificano il corretto adempimento di ogni prestazione lavorativa. Il personale della Scuola si impegna ad osservarli all'atto
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dell'assunzione con la consapevolezza di essere al servizio dello Stato e agire esclusivamente per il bene pubblico. Il 2° C.D. di Melito di Napoli si impegna a garantire piena trasparenza dell'attività svolta favorendo l'accesso alle informazioni a chiunque lo richieda con particolare attenzione alla gestione di dati sensibili (privacy) . La tecnologia sta’ diventando il banco di prova del grado di attenzione della dirigenza alla trasparenza, e conseguentemente, alla legalità e al buon andamento della pubblica amministrazione e questa scuola con l'emanazione di questo piano si impegna a perseguire questa direzione.