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Cos’è la Merceologia

• La merceologia è, come dice il nome, ladisciplina che si occupa delle merci, cioè deglioggetti fabbricati dalla tecnica e destinati asoddisfare i bisogni umani.

• La merceologia , quindi, deve anche occuparsi,in una versione moderna, delle tecnicheattraverso le quali le merci sono prodotte (Cicliproduttivi) e degli effetti che l’attività antropicadetermina sulle risorse naturali (impattiambientali)

Prende in considerazione anche i beni che non sonooggetto di compravendita (beni monumentali) ed iservizi: pur se diversi dai beni tradizionali, servono asoddisfare i bisogni umani.

Disciplina interdisciplinare.

Fornisce carattere unitario e sistematico alleconoscenze sulle merci e permette agli operatorieconomici e i commercianti di riconoscere,attraverso i caratteri fisici, chimici, botanici,mineralogici, il tipo e la qualità delle merci trattate, diidentificare le falsificazioni e frodi

• Le innovazioni tecnologiche e sociali chesi sono avute nella seconda metà del xxsecolo, hanno fatto nascere delle nuovemerci a cui è stato necessario attribuire un“valore d’uso”. Ciò ha presupposto epresuppone l’esame e la conoscenzadell’intero ciclo produttivo ditrasformazione delle materie prime neiprodotti intermedi e nei numerosi manufatticommerciali.

• Con l’aumento del numero delle merci èaumentata anche la complessità deiprodotti oggetto di studio.

• Un manufatto di gomma naturale era, allafine del XIX secolo, una mercerelativamente “semplice”; un copertone digomma odierno è una merce “complessa”costituita da diversi tipi di gomma naturalee sintetica miscelati fra loro, da additivi, damateriali di rinforzo, etc.

• Diventa pertanto necessario confrontare i diversiprocessi produttivi sulla base delle quantità dimateria e di energia che consente di ottenere lastessa unità della stessa merce, o di mercidifferenti (per es. tessuti, detersivi, adesivi) ingrado di svolgere le stesse funzioni.

• A questo punto in un sistema economico “vale”di più, per esempio, una merce che svolge lastessa funzione con minore consumo di energiao con minore consumo di petrolio o di altrematerie?

Il sistema economico e l’ambiente

Il modello economico tradizionale

I manuali tradizionali di economiacontengono spesso un’immaginefuorviante del sistema economico edell’ambiente che lo circonda e losostiene.

Modello economico tradizionale → Sistema chiuso e lineare

Un sistema chiuso in termodinamica è unsistema che non scambia massa conl'ambiente esterno, mentre può effettuarecon esso scambi di energia in tutte le sueforme (compreso il calore) o di lavoro.Può un sistema economico considerarsiun sistema chiuso?

Il sistema economico tradizionale

Quando parliamo di sistema economico intendiamo l’insieme di tutte le imprese di trasformazione, delle famiglie, nel loro duplice ruolo di consumatori e fornitori di lavoro, delle istituzioni (pubbliche e private), dello stato della tecnologia e dello stock di capitale prodotto (strade, dighe, ecc.).

Famiglie

MercatoImprese

Spese per consumi

Produzione di beni e servizi

Remunerazione dei fattori

Fattori Consumo di beni e servizi

Il modello economico e l’ambiente

L’economia in realtà è un sistema aperto ecircolare che può funzionare solo con ilsostegno del proprio fondamentoecologico.Un’economia in funzione deve estrarre,lavorare e disperdere grandi quantità dimaterie fisiche.

Le funzioni dell’ambiente

� Fonte di beni destinati al consumo, quali l’aria, ilpaesaggio da ammirare, i boschi, …

� Come ricettore di sostanze inquinanti (capacitàassimilativa dell’ambiente);

� Come fattore di localizzazione delle attività produttive;

� Come fonte di risorse naturali per i processi produttivi.

La relazione sistema economico -ambiente

L’ambiente come attività

- L’Ambiente fornisce materie prime, le quali vengono trasformate inprodotti di consumo ed energia, alla fine le materie prime el’energia ritornano all’ambiente sotto forma di prodotti di scarto.

- L’ambiente inoltre fornisce ai consumatori: l’area che respiriamo, ilnutrimento fornitaci dal cibo e dalle bevande, l’eccitazione che siprova nell’andare in canoa tra le rapide,il trekking ecc

- Solo considerando l’insieme tra sistema economico e ambiente sipuò considerare il sistema economico come un sistema chiuso, inquanto non riceve nessun input (energia, materia e cosi via..) e nontrasferisce nessun input, al contrario un sistema aperto esporta edimporta materie ed energia.

- Il considerare la Terra e l’ambiente che la circonda come unsistema chiuso ha una implicazione importante che vienesintetizzato dalla prima e dalla seconda legge della termodinamica.(approccio di bilancio dei materiali).

Il Bilancio dei Materiali

Le interazioni tra economia e ambiente possono esseremesse anche in evidenza dal cosiddetto Bilancio deiMateriali, rappresentato da un modello diinterpretazione dei flussi e degli effetti dell’attivitàeconomica (produzione e consumo) sull’ambiente e lerisorse naturali.

Il bilancio dei materiali è la traduzione semplificatadelle prime due leggi della termodinamica.

In questo modello l’economia è vista come un sistemaaperto, in relazione con l’ambiente da cui estraerisorse e verso cui immette i residui di produzione.

Le prime due Leggi della Termodinamica

1) La legge della conservazione della materia:stabilisce che non è possibile né la creazione né ladistruzione di energia o della materia legata ad essa darapporti di equivalenza. La legge permetterebbe di averesoltanto un processo di trasformazione e non diproduzione.

2) La legge dell’entropia o della dissipazione odegradazione dell’energia: afferma che l’energia puòessere trasformata solo in un senso, cioè verso unamaggiore dissipazione o, in altri termini, da uno statopiù disponibile a una di disponibilità ridotta. La legge èalla base del processo di distruzione delle risorse. Tutti iprocessi economici generano entropia, sono cioèassociati ad una diminuzione della capacità delle risorseimpiegate di produrre lavoro utile. (I rifiuti sono energiadissipata)

La relazione sistema economico -ambiente

L’approccio di bilancio dei materiali

L’interazioni tra economia e ambiente sono descritte nel modello dibilancio dei materiali, basato sulla prima e la seconda legge dellatermodinamica.

Le leggi della dinamica conducono a due proposizioni di grandeimportanza:

1. Ogni estrazione, produzione e consumo di risorse comportainevitabilmente la creazione di una quantità di prodotti di scartouguale in termine di materia/energia, a quella delle risorse chevengono immesse nel processo economico.

2. La seconda legge della termodinamica(legge dell’entropia)stabilisce che non è possibile che il 100 per cento di questiprodotti di scarto venga riemerso nel flusso delle risorse(riciclaggio).

Il Bilancio dei Materiali

Estrazione Lavorazione di base Fabbricazione Consumo

Emissione di non

prodotti Attività di trasformazione

Riciclaggio

Ambiente come ricettore di rifiuti

Danno ambientale (Esternalità)

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Wp: residui che richiedono eliminazione

Wpr: residui generati durante il trattamento e/o i processi di riciclaggioQ: output in forma di prodotto finale

Il Bilancio dei Materiali

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Il Bilancio dei Materiali

Le funzioni dell’ambiente

• Base di risorse naturali (rinnovabili e non rinnovabili)• Insieme di beni naturali ( risorse di paesaggio e svago)• Capacità di assimilazione di rifiuti • Sistema di sostegno alla vita

Se le risorse ambientali diventano più scarse allora l’analisi economicapuò svolgere un ruolo nell’individuazione di strategie dirette a mitigarealcune conseguenze del processo di funzionamento dell’economia.

• Necessità di un equilibrio tra coloro che utilizzano l’ambiente e coloroche desiderano goderlo ora in maniera indiretta.

• Principio di sostenibilità: le necessità della generazione attualedovranno essere bilanciate con i bisogni delle generazioni future.

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Chi crede che sia possibile una crescita infinita in un mondo finito o è un pazzo

o è un economista.

Kenneth Boulding, economista (1960)

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LE RISORSE NATURALI

Il termine risorse naturali ècomunemente usato per indicare tutti imateriali esistenti in natura epotenzialmente utilizzabili dall’uomo perprodurre merci e per soddisfare i propribisogni.Le risorse naturali sono da considerarsibeni economici a tutti gli effetti in quantopossiedono le caratteristiche dellalimitatezza, della utilità e dellaaccessibilità.

LE RISORSE NATURALI

Tuttavia è bene precisare che non tutti i benipresenti sul pianeta sono catalogabili comerisorse naturali in quanto, pur avendo il requisitodella limitatezza , soltanto con l’acquisizionedei requisiti dell’utilità e dell’accessibilitàdiventano risorse naturali e quindi benieconomici.L’utilità e l’accessibilità sono strettamentelegate in quanto è il progresso tecnologico cherende utili ed accessibili i beni naturali mettendoa disposizione dell’uomo le tecniche perprelevarli dall’ambiente e per trasformarli inmerci.

LE RISORSE NATURALIPer risorsa naturale si può intendere quindi tutto ciò che

è presente in una determinata area e può essereutilizzato dall’uomo dato il livello raggiunto dallatecnologia .

Il riferimento ad una determinata area spaziale ed alprogresso tecnologico porta a considerare le risorsecome un’entità variabile nello spazio e nel tempo. Lerisorse naturali esistono sulla Terra in quantità e qualitàdeterminate. Attraverso un atto produttivo l’uomo puòvariarne la quantità e modificarne le caratteristichequalitative, non potendo però influire sulla loroallocazione che è determinata da eventi geologici eprocessi chimico-fisici di lunghissima durata .L’uomo, quindi, può soltanto studiare e mettere in attotecnologie adatte a trasformare le risorse naturali inmerci capaci di soddisfare i propri bisogni.

Le risorse naturaliCos’è una risorsa naturale?

La definizione di risorsa naturale è strettamente legata alla strutturaeconomica in cui si vive.Nell'antichità erano considerate risorse naturali le terre da arare, icampi fertili o i prati in cui pascolare il gregge. Queste risorse oggi leconosciamo come "risorse agricole ".

Con l'industrializzazione, il concetto di risorsa naturale si spostòverso le materie prime come il carbone, necessario per farfunzionare le macchine, e più in generale verso gli input minerari deiprocessi produttivi che oggi conosciamo come "risorse minerarie" ecome "risorse energetiche ".

Oggi consideriamo una risorsa anche la natura incontaminata ed ilpaesaggio.Che denominiamo "risorse ambientali ",

La conoscenza come risorsa

E’ solo il Progresso scientifico che haapportato la conoscenza necessaria perutilizzare proficuamente le risorse naturali, perprodurre merci utili e arrecare benessere.

La conoscenza è una “materia prima”incrementabile con continuità: è quanto di piùimportante ed anche illimitato l’uomo puòaggiungere alle risorse naturali. E’ quindi larisorsa capace di promuovere lo sviluppoeconomico e sociale.

L’IMPORTANZA DEL RIFERIMENTO TEMPORALE

Quindi i beni esistenti in natura acquistanovalore economico solo in seguito alla scopertadelle possibilità tecniche della loro utilizzazione.

Per risorsa naturale si deve quindi intenderetutto ciò che è presente in una determinata areae può essere utilizzato dall’uomo dato il livelloraggiunto dalla tecnologia: per questo le risorsesono da considerarsi come entità variabili nellospazio e nel tempo.

Risorse naturali e materie primeSpesso i termini "risorsa naturale" e "materiaprima" sono erroneamente utilizzati comesinonimi l'uno dell'altro.

Da un punto di vista merceologico-industriale lerisorse naturali sono la "fonte" delle materieprime che entrano poi come input nei sistemieconomici.

Ad esempio: una foresta è la risorsa naturale chepermette di ricavare il legno cioé la materia primautilizzata per costruire prodotti finali come utensili, navi,mobili ecc.

Trasformazione delle materie prime

Per mezzo di opportuni cicli produttivi lematerie prime vengono trasformate in prodottifiniti.Un ciclo produttivo rappresenta l’insieme delleoperazioni e dei processi che consentono larealizzazione di un bene.La produzione ha sempre almeno 2 obiettivifondamentali:

1) Ottenere la massima economicità nellarealizzazione del prodotto ;

2) Ottenere i prodotti secondo le quantità e lecaratteristiche qualitative stabilite.

Materie primePer materia prima si intende una risorsanaturale che l’uomo per mezzo di opportunicicli produttivi può trasformare in prodottifiniti ovvero in beni di consumo pronti per ilsoddisfacimento dei bisogni umani.

In senso più ampio per materia prima si intendeogni bene materiale (naturale o sintetico) che èla base per un ciclo produttivo.

Materie prime

Attraverso un processo produttivo lematerie prime vengono trasformate inbeni di grado superiore al primo conaggiunta di valore .

Sorgenti e Pozzi

POZZI:AtmosferaAcque superficialiDiscariche

Risorse

Naturali

Materiali e

Combustibili in Uso

Rifiuti

nell’Ambiente

SORGENTI POZZI

Uso delle

Risorse

Emissioni

SORGENTI:MiniereFalde acquifereNutrienti nei suoli

Ambiente naturale

Il sistema produttivo allargato agli scambi con l’ambiente

Economia di mercato

Risorsa naturale non esauribile disponibile in quantità virtualmente illimitata

Risorse naturali esauribili o disponibili in quantità limitata

Fattori di pressione

CLASSIFICAZIONE RISORSE NATURALI

RISORSE PERMANENTI E NON PERMANENTI

• La permanenza di una risorsa naturale è quellacaratteristica che permette alla risorsa stessa dinon diminuire di quantità ed intensità né adopera del passare del tempo, né comeconseguenza dell’azione dell’uomo.L’energia solare è un esempio di risorsanaturale permanente

• Una ulteriore classificazione è quella chedistingue, all’interno della categoria delle risorse“non-permanenti”, le risorse naturali“riproducibili” e quelle “non riproducibili”

Le risorse naturali riproducibili e non-riproducibili

• Le risorse naturali “riproducibili” sono quelle che — come leforeste o la selvaggina — hanno un ciclo biologico chepermette un certo livello di prelievo senza minacciare lo“stock” che può restare costante per un periodo di tempoillimitato. Rientrano inoltre tra le risorse naturali riproducibilideterminate caratteristiche sia del suolo che dell’ambiente.

• Le risorse naturali “non-riproducibili” sono invece quelle che– come i minerali – nel periodo di tempo rilevante perl’azione umana sono da considerarsi in quantità fissa, percui ogni prelievo significa una irreversibile diminuzionedella disponibilità per esigenze future. In realtà, ladistinzione tra risorse naturali “riproducibili” e “non-riproducibili” è molto meno netta di quanto possateoricamente sembrare.

la permanenza e la riproducibilità

E’ evidente come la permanenza e la riproducibilità diuna risorsa naturale siano due concetti tra lorosostanzialmente collegati, anche se formalmente distinti:pertanto, utilizzandoli contestualmente, possiamosuddividere le risorse naturali in tre categorie:

• risorse naturali permanenti: il clima, l’afflusso di energiasolare, le maree;

• risorse naturali non-permanenti, ma riproducibili (es: lafertilità del suolo, le foreste, le risorse ittiche);

• risorse naturali non-permanenti non-riproducibili: leminiere, i combustibili fossili, le bellezze paesaggistiche,la fauna e la flora in via di estinzione.

ECONOMICITA’ DELLE RISORSE

Le risorse naturali non rinnovabili sono quelleche si ritrovano accumulate in definite zone delglobo terrestre, come risultato di trasformazionilentissime, che si sono verificate nell’arco dimillenni.Queste risorse si possono classificare comeeconomiche e sub-economiche, a seconda sesiano, rispettivamente, economicamente o menosfruttabili con le attuali tecnologie.

Risorse sub-economiche

Le risorse sub -economiche possono esseresfruttate solo quando lo sfruttamento diventeràpossibile al verificarsi di condizioni economichepiù favorevoli o di un miglioramento dellatecnologia. Si possono distinguere inparamarginali (al limite della fattibilità economicadi produzione) e sub-marginali (il cuisfruttamento richiede un netto aumento deiprezzi di mercato o un progresso tecnologicotale da abbattere i costi di estrazione.

RISORSE E RISERVE

• Il concetto di risorsa naturale, come risulta dalledefinizioni precedenti, appare assai ampio e vago, inquanto non fa riferimento alla effettiva disponibilità dellerealtà fisiche necessarie alla produzione.

• Il concetto di riserva invece è preciso e delimitato: infattiesso designa solo la parte delle risorse naturali che,con una appropriata attività di prospezione, sonostate identificate sia nelle loro caratteristiche fisiche(tenore chimico, collocazione geologica, dimensionedel giacimento, etc.) che nella loro convenienzaeconomica.

RISORSE E RISERVE

RISORSE = l’insieme delle materie prime a disposizione dell’uomo, scoperte o non scoperte, estraibili o non estraibili per problemi tecnici o economici

RISERVE = parte delle risorse identificate sul piano geologico che possono essere economicamente sfruttate

Le riserve

Il concetto di riserva definisce la quantità disponibile di una risorsanaturale, accertata mediante prospezioni e studi, che può esseresfruttata economicamente dall'uomo mediante le tecnologieesistenti.Solo una parte delle risorse naturali disponibili, quindi, viene definitacome riserva. Inoltre, considerando il progresso tecnologico lastessa riserva può ridursi o aumentare nel tempo con le nuoveconoscenze scientifiche dell'uomo. La definizione di riserva haquindi due elementi fondamentali:

• la tecnologia esistente in grado di estrarre e lavorare la risorsa naturale

• il mercato in grado di dare un valore economico ed unaconvenienza economica all'attività di estrazione e lavorazione (ricaviestrazione > costi). Esempio. Alcune piccole riserve di petroliofrastagliate tra loro non sono facilmente estraibili. I costi diestrazione superano abbondantemente i ricavi economici. In questicasi si parla di "riserve in senso allargato" o "riserve potenziali" peril futuro

Le riserve si distinguono in:RAGIONEVOLMENTE SICURE

PROVATE (misurate), se sono ben determinati ladimensione, la forma, la profondità e il contenuto deigiacimenti

PROBABILI (indicate), se le risorse sono misurate inmaniera sufficientemente precisa da consentire unastima della dimensione, della forma e altre caratteristichedei giacimenti.Questi potranno essere attivati con lievi miglioramentidella tecnologia e delle condizioni economice POSSIBILI(ipotizzate) se le stime del giacimento non sonosostenute da appositi dati o rilevazioni. Di queste èragionevole presumerne l’esistenza seppur non ancoraidentificate.

VALUTAZIONE RISORSE

Per quanto riguarda la quantificazione o consistenza ponderaledelle cosiddette risorse finite e “non rinnovabili” (es. quelleminerarie), è bene distinguere, nell’ordine, tra:

1) riserve, cioè quelle frazioni di risorse geologicamente accertate edelle quali sia conveniente e tecnologicamente fattibile lacoltivazione nelle condizioni economiche e tecnologichedisponibili al presente (risorse identificate ed economiche);

2) risorse propriamente dette, comprendenti anche quella frazione dirisorse che si stima possano essere suscettibili di sfruttamentoeconomico entro un futuro prossimo (10, 15, 25 anni, secondo leproiezioni) e nella previsione di capacità produttive e tecnologieanch’esse proiettate nel futuro (risorse identificate e possibili,economiche e subeconomche);

3) risorse di base che approssimano la disponibilità fisica totale dellerisorse, non solo quindi accertate (misurate) o possibili (stimate),ma anche supposte in quanto probabili (risorse ipotetiche,economiche e subeconomiche).

Il prezzo delle risorseIl ruolo del prezzo

– I beni “di mercato” hanno un prezzo:• Disponibilità a pagare da parte dei consumatori• Costo di produzione da parte delle imprese• Se la domanda di un bene aumenta il consumo e quindi la

produzione del bene aumenta.– Le risorse non rinnovabili (mezzi di produzione) hanno un prezzo

• Se la domanda aumenta aumenta il consumo e quindi l’estrazione. I costi di estrazione crescono e ciò li mita il consumo dei beni.

• Si può arrivare all’esaurimento della risorsa, ma ci sono delle forze (economiche) che spingono a trovare strade alternative.

Risorse Riserve

Le risorse naturali, fonte potenziale di merci eservizi utili all’uomo, si trasformano in riserveattraverso un processo che deve tenere conto dimolteplici variabili: il prezzo della materia primaprodotta, i costi del capitale e della manodopera,i rischi nell’esplorazione, l’accessibilità mediantemezzi di trasporto, le potenzialità della scienza edella tecnologia nei settori produttivi collegati.

Risorse e ricchezza

E’ sufficiente avere le risorse per essere un Paese “ricco”?

• Per creare ricchezza e benessere non è sufficientedisporre di abbondanti risorse naturali ma che, tra l'altro,sono necessari anche capitali, idonei impianti, edun'adeguata tecnologia per trasformare queste risorse inmerci.

• L'Italia è un tipico Paese trasformatore poiché èpressoché privo di risorse naturali non rinnovabili; granparte quindi dell'attività industriale del nostro Paese,come per altri Paesi industrializzati, è legataall'importazione di risorse naturali.