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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI G. DE CAROLIS SPOLETO ESAME DI STATO a.s. 2010 / 2011 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE V^ TECNICI DEI SERVIZI RISTORAZIONE SEZ. D

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI

G. DE CAROLIS SPOLETO

ESAME DI STATO a.s. 2010 / 2011

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

V^ TECNICI DEI SERVIZI RISTORAZIONE SEZ. D

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INDICE

1. GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI 3

2. FINALITA’, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’ 4

3. PROFILO DELLA CLASSE 5

4. LA VALUTAZIONE � CRITERI DI MISURAZIONE � CRITERI DI VALUTAZIONE � TIPOLOGIA DELLE PROVE � CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

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5. IL PROGETTO DI CLASSE 6

6. LA TERZA AREA / ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 7

7. I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI

� ITALIANO � STORIA � MATEMATICA � LEGISLAZIONE � ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE � TEDESCO � LINGUA INGLESE � ALIMENTI E ALIMENTAZIONE � LABORATORIO RISTORAZIONE � EDUCAZIONE FISICA � RELIGIONE

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8. LE SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA 36

ALLEGATI: 1. Griglia di valutazione della I° prova scritta-Italiano 2. Griglia di valutazione della II° prova scritta- Alimenti e alimentazione 3. Griglia di valutazione della III° prova scritta 4. Griglia di valutazione del colloquio orale 5. Griglia di valutazione standard del biennio post qualifica 6. Griglia di corrispondenza voto numerico-livello di prestazione 7. Schema di attribuzione del credito scolastico e formativo 8. Determinazione del voto di condotta degli alunni

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1. GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI ♦ Gli alunni

N. Cognome e nome Comune di residenza 1 Bonaccorsi Elia Acquasparta ( TR) 2 Carletti Matteo Terni 3 Federici Elisa Spoleto ( PG) 4 Mari Marzena Anna Spoleto ( PG) 5 Passeri Arianna Todi (PG) 6 Pioli Amedeo Narni (TR) 7 Pulsoni Emanuele Amelia (TR) 8 Semprini Genovese Enea Orvieto (TR) 9 Vitiv Volodymyr Calvi dell’Umbria (TR) 10 Zanza Ishara Naomi Capranica (VT)

♦ Gli insegnanti

Materie Docenti Italiano - Storia Guerrini Daniela Matematica – Informatica Bonifazi Antonella Economia e gestione delle aziende ristorative Laudicina Ugo Inglese Quintili Enrica Tedesco Moretti Uliana Alimenti ed alimentazione Marinucci Marco Laboratorio di ristorazione Ascani Emanuele Legislazione Colombi Nicola Educazione fisica Santoni Giuseppina Religione Francucci Jole

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2. FINALITA’, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA’

PROFILO PROFESSIONALE

Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione (T.S.R.) è il responsabile dell’attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento delle derrate, del controllo qualità - quantità - costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all'esterno dell'azienda), dell’ organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali tecniche e organizzative rispetto all'intero settore ed in particolare sulle seguenti problematiche: - il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti; - l'andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali ed internazionali; - l'igiene professionale e le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro; - i moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio; - le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti; - la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti anche alla luce della

moderna dietetica; - l'antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto; - i principali istituti giuridici che interessano la vita di un'azienda ristorativa; - gli strumenti che può utilizzare un'azienda per conoscere il mercato, per programmare e

controllare la sua attività e quella dei singoli reparti. Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con gli altri reparti, nonché di rapporto con i fornitori e i clienti, il Tecnico dei Servizi di Ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda.

Tenuto conto del profilo professionale e della situazione di partenza degli alunni, il Consiglio di classe in sede di programmazione ha fissato i seguenti obiettivi in relazione al:

SAPERE 1. Conoscenza dei concetti essenziali delle discipline 2. Conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere 3. Conoscenza del ruolo, delle articolazioni e delle implicazioni economiche del settore turistico

con particolare riferimento all’ambito ristorativo e ricettivo 4. Conoscenza approfondita del mercato della ristorazione 5. Conoscenza basilare della struttura organizzativa dell’impresa ristorativa nelle diverse tipologie 6. Conoscenza delle tecniche operative di base 7. Conoscenza del proprio territorio in rapporto all’attività professionale

SAPER FARE

1. Capacità di interpretare eventi, problematiche e tendenze del mondo contemporaneo e della propria professione

2. Capacità di comunicare efficacemente nella propria e nelle lingue straniere oggetto di studio 3. Capacità di utilizzare differenti tecnologie di comunicazione

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4. Capacità di collegare e rielaborare individualmente gli apprendimenti 5. Capacità di formulare valutazioni sulla base di criteri espliciti 6. Capacità di redigere progetti a carattere professionale

SAPER ESSERE 1. Essere flessibile e disponibile al cambiamento 2. Essere in grado di impegnarsi a fondo per realizzare un obiettivo 3. Possedere doti di precisione, creatività, comunicazione ed organizzazione 4. Avere un comportamento improntato alla disponibilità, tolleranza, autocontrollo e senso

della misura 5. Essere consapevole del proprio ruolo professionale ed affidabile nello svolgimento dello

stesso. 3. PROFILO DELLA CLASSE Caratteristiche degli studenti. La classe è composta da dieci alunni: sei ragazzi e quattro ragazze. Tutti frequentano la classe quinta per la prima volta mentre un allievo ha ripetuto il quarto anno. Uno degli alunni, dopo aver fatto registrare un elevato numero di assenze nel corso dell’anno scolastico, risulta ininterrottamente assente dalle lezioni a partire dal 12 aprile 2011. Tutti gli alunni provengono dalla medesima classe quarta del biennio post-qualifica. Sei alunni hanno frequentato il Monoennio cucina , gli altri quattro il Monoennio sala-bar , conseguendo il diploma di qualifica professionale presso il nostro Istituto. Due alunne sono residenti a Spoleto, tre sono pendolari da città / località più o meno limitrofe, gli altri cinque, residenti nella provincia di Terni o in quella di Viterbo, sono ospiti del convitto annesso al nostro Istituto. I rapporti con le famiglie, ad eccezione di una, sono stati limitati ai due ricevimenti generali programmati dal Collegio dei docenti. Attività di recupero. In conformità ai criteri e alle modalità stabiliti nel Collegio dei docenti del 13 ottobre 2010, il Consiglio di classe, nella seduta del 10 gennaio 2011, dopo aver proceduto ad una attenta analisi dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle discipline, ha deliberato le attività di recupero per gli alunni che hanno riportato valutazioni insufficienti negli scrutini del primo periodo articolandole in:

1) orario extracurriculare per un massimo di due discipline per alunno; 2) attività di recupero in orario di lezione tramite quota del 20% del curriculo; 3) moduli di lavoro personalizzato in modo autonomo e con la supervisione degli

insegnanti disciplinari interessati. Al termine di tutti gli interventi sopraelencati sono state effettuate dai docenti curriculari prove di verifica scritte o orali o pratiche per accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate nelle materie individuate e riportate nei registri individuali. Stabilità dei docenti. Nel corso del biennio post-qualifica la classe ha fruito della continuità didattica da parte dei docenti di: Italiano e Storia, Alimenti e Alimentazione, Lingua Inglese e Religione; mentre si sono avvicendati i docenti di Economia e Gestione delle Aziende Ristorative, Legislazione, Tedesco, Matematica, Laboratorio di Ristorazione, Educazione Fisica.

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4. LA VALUTAZIONE ♦ CRITERI DI MISURAZIONE. Nel corso dell’a.s., per misurare il conseguimento o meno, da

parte degli studenti, degli obiettivi disciplinari e pluridisciplinari stabiliti in sede di programmazione, è stata utilizzata la griglia di valutazione standard per il biennio post-qualifica, integrata, dove necessario, da quella di corrispondenza voto numerico-livello di prestazione, entrambe deliberate in consiglio di classe ed in collegio docenti (all.5 e 6). Sono state altresì predisposte ed utilizzate griglie di misurazione per lo scritto di Italiano (all.1), lo scritto di Alimenti e alimentazione (all.2), per le simulazioni della Terza prova e ( all.3) e del colloquio orale (all.4).

♦ CRITERI DI VALUTAZIONE. In sede di valutazione sono stati presi in considerazione

indicatori, quali: interesse, impegno, partecipazione al dialogo educativo e progresso rispetto ai livelli di partenza.

♦ TIPOLOGIA DELLE PROVE. Prove strutturate e semistrutturate. Interrogazione orale. Caso

professionale. Trattazione sintetica, orale e scritta, di argomenti. Produzioni scritte in base a tipologie testuali date. Nel secondo periodo dell’anno scolastico sono state effettuate delle simulazioni della prima, della seconda e della terza prova d’esame. Nei primi due casi le discipline coinvolte nell’esercitazione sono state Italiano ed Alimentazione, che hanno effettuato due prove ciascuna. La terza prova ha visto impegnati i docenti di Economia e Gestione delle Aziende Ristorative, Legislazione, Laboratorio di Ristorazione e Tedesco, che hanno effettuato due simulazioni, la cui documentazione è consultabile al paragrafo 8 del presente documento.

♦ CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLATICO E FORM ATIVO. Si

rimanda all’ allegato n. 7. 5. IL PROGETTO DI CLASSE Il Consiglio di classe ha stabilito che il progetto di classe sia finalizzato alla preparazione e alla stesura delle tesine per il colloquio dell’Esame di stato. LE TESINE PLURIDISCPLINARI

ALUNNO TITOLO/ARGOMENTO Bonaccorsi Elia La dieta dello sportivo Carletti Matteo Federici Elisa Il vino Mari Marzena Anna I disturbi alimentari Passeri Arianna L’ olio Pioli Amedeo L’infanzia Pulsoni Emanuele L’agriturismo Semprini Genovese Enea Il cioccolato Vitiv Volodymyr Il caffè Zanza Ishara Naomi La birra

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6. LA TERZA AREA / ALTERNANZA SCUOLA LAVORO L’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, Ristorazione e Turistici di Spoleto ha proposto la configurazione di “Esperto nella ristorazione di qualità” attivata negli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011. Nell’a.s. 2010/2011, in seguito alla riforma, il corso di terza area è stato sostituito con un progetto di alternanza scuola–lavoro. TERZA AREA

La figura di riferimento interviene nei processi aziendali legati alla produzione, organizzazione ed erogazione di servizi ristorativi, con particolare riferimento alla valorizzazione e promozione della qualità dei prodotti presentati, anche tramite l’impiego delle più recenti tecniche di elaborazione e cottura. La sua funzione si può riassumere nei seguenti punti:

1. Garante della sicurezza alimentare, della qualità e dell’origine del prodotto; 2. Custode della tradizione alimentare italiana; 3. Consulente per una scelta alimentare consapevole.

Egli opera in stretta collaborazione con il direttore e/o con la proprietà dell’azienda ed inoltre: • Ha competenze in materia di marketing ; • Conosce il sistema di produzione non industrializzato; • Calcola e analizza i costi ed i ricavi del reparto; • Collabora alla selezione del personale; • Pianifica e realizza vari menù e conseguenti tipologie di servizio, nel rispetto

della dietetica e della moderna alimentazione e dei prodotti del territorio; • Assicura l’approvvigionamento delle derrate alimentari, formula degli standard di

qualità, mantiene rapporti con i fornitori nel rispetto delle leggi vigenti. • Realizza pertinenti abbinamenti enogastronomici; • Ha competenze in materia di qualità degli alimenti; • Conosce la dieta mediterranea; • Conosce il mercato della ristorazione nelle varie forme in cui si presenta.

Sono state svolte le 180 ore di lezioni teoriche e le 120 ore di stage aziendale previste. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Nell’a.s. 2010-2011 la classe ha raggiunto il monte ore previsto partecipando a:

− Primi d’ Italia (Foligno) il 23-09-10; − Eurochocolate (Perugia) il 20-10-10; − Una visita aziendale presso l’agriturismo Acqua S. Stefano(Colfiorito) il 2-12-10; − Expo Tecnocom (Bastia Umbra) il 9-02-11; − 159° Anniversario Polizia di Stato(Spoleto) il 20/21-05-11; − Manifestazione Vini nel Mondo(Spoleto) il 2/3-06-11; − Arte in Tavola (Bevagna) il 4/5-06-11.

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7. I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE ITALIANO

CLASSE V RISTORAZIONE sez. D a.s. 2010 / 2011 Docente: Daniela Guerrini Obiettivi generali della disciplina Conoscenza di cornici storiche per inquadrare i maggiori eventi Capacità di interpretare un testo letterario Capacità di contestualizzare la produzione letteraria nel contesto storico-culturale attraverso il riconoscimento delle caratteristiche formali e tematiche dei brani antologici scelti Capacità di relazionare oralmente su argomenti culturali e professionali Capacità di comporre un testo informativo o argomentativo Contenuti disciplinari sviluppati: Modulo 1) Il Novecento: componenti e aspetti del Decadentismo Il Decadentismo: caratteri generali. Il Simbolismo: principi di poetica. C. Baudelaire: - L'Albatro (da I fiori del male) - Perdita d’aureola ( da lo Spleen di Parigi ) -Corrispondenze (da I fiori del male) P. Verlaine - Arte poetica ( da Allora e ora ) A. Rimbaud - Vocali ( da Opere, 1898 )

Mitografia dell’eroe decadente -J.K.Hujsmans: L’incommensurabile cafoneria dei nuovi ricchi ( da A Ritroso ) -O.Wilde: Il nuovo edonismo di Dorian Gray ( da Il ritratto di Dorian Gray)

Le filosofie della crisi: l’intuizionismo di Bergson il superomismo di Nietzsche La psicanalisi freudiana

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Modulo 2) La lirica del primo novecento: i Crepuscolari; le Avanguardie storiche Le avanguardie nell’Europa di inizio secolo: le caratteristiche comuni Il Futurismo: storia del movimento F.T. Marinetti: - Manifesto del Futurismo (1909) - Manifesto tecnico della letteratura futurista(1912) I Crepuscolari: inquadramento storico letterario La poesia crepuscolare: principi di poetica e temi S. Corazzini: Desolazione del povero poeta sentimentale A. Palazzeschi: Lasciatemi divertire ( Canzonetta) G. Gozzano: - La signorina Felicita ( parte I e parte III) ( da I colloqui ) - Totò Merùmeni ( da I colloqui ) Modulo 3) Eugenio Montale Vita e opere La poetica Ossi di Seppia -Meriggiare pallido e assorto -I limoni -Non chiederci la parola -Spesso il male di vivere -Cigola la carrucola Le occasioni - Non recidere, forbice, quel volto -Ti libero la fronte dai ghiaccioli La bufera e altro - Piccolo testamento Satura -Ho sceso dandoti il braccio (da Xenia) - Il raschino Modulo 4 ) Italo Svevo Vita e opere. Svevo romanziere: -Una vita -Senilità La coscienza di Zeno: struttura e temi -Prefazione - Lo schiaffo del padre (dal capitolo La morte di mio padre) -La vita attuale è inquinata alle radici(dal capitolo Psico-analisi)

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Modulo 5) Incontro con un’opera del Neorealismo Lettura integrale di un romanzo, scelto dagli studenti nell’ambito della narrativa neorealista. Metodi utilizzati: analisi diretta del testo letterario, lezione frontale e lezione dialogata. Mezzi utilizzati: libro di testo ( R. Luperini, P. Cataldi, L. Marchiani, F. Marchese, R Donnarumma, La scrittura e l’interpretazione, volume 2 ) , fotocopie fornite dall’insegnante. Spazi e tempi del percorso formativo: aula ordinaria; quattro ore settimanali, per un totale di 105 ore effettivamente svolte. Criteri di valutazione adottati: -capacità d’esposizione orale e scritta -conoscenza e comprensione dei contenuti specifici -coerenza nell’esposizione -elaborazione e formulazione di giudizi personali Strumenti di valutazione adottati: colloqui orali, prove semistrutturate, prove scritte tradizionali, prove scritte previste dagli Esami di Stato. Obiettivi raggiunti � Quasi tutti gli alunni conoscono le caratteristiche fondamentali degli autori e dei movimenti

letterari loro proposti, come pure i quadri storico-culturali di riferimento. � Molti alunni sono in grado di interpretare testi letterari degli ultimi due secoli di non elevata

complessità. � Molti alunni sanno collocare storicamente e culturalmente i testi proposti. � Molti alunni sono in grado di produrre testi, orali e scritti, adeguati alle consegne. � Alcuni alunni sanno formulare valutazioni motivate riguardo contenuti letterari.

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

STORIA

CLASSE V RISTORAZIONE sez.D a .s. 2010 / 2011 Docente: Daniela Guerrini Obiettivi generali della disciplina Capacità di cogliere i nessi tra storia settoriale e storia generale Capacità di problematizzare spiegare tenendo conto delle dimensioni e delle relazioni temporali e spaziali dei fatti Capacità di analizzare i rapporti tra conoscenza del passato e del presente, oltre alla capacità di saper applicare le conoscenze del passato per la comprensione del presente Contenuti disciplinari sviluppati: Modulo A) L’ Europa tra i due conflitti: lo svilup po delle società totalitarie di massa U.D.1) Il nazismo e lo stalinismo

- Regimi totalitari e consenso di massa - Hitler e il nazionalsocialismo - La dottrina nazista - La riorganizzazione del Partito nazionalsocialista - Il nazismo al potere e il Terzo Reich - La repressione e la persecuzione degli ebrei - La politica economica della Germania nazista - Lo stalinismo - La politica economica dell’Unione sovietica - La Spagna di Franco

U.D. 2) Il fascismo negli anni del regime - Il regime autoritario di massa - Sindacati, propaganda e previdenza sociale - La politica culturale fascista - L’antifascismo: emigrazione e opposizione clandestina - La vita economica - La stagnazione dell’agricoltura - La politica estera - La guerra d’Etiopia - L’avvicinamento alla Germania e la militarizzazione del paese

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Modulo B) La seconda guerra mondiale U.D. 1) L’espansione dell’Asse ( 1939- 1942 ) - Il cammino verso la guerra - I caratteri di fondo della Seconda guerra mondiale - La “guerra lampo” in Europa. Il crollo della Polonia e della Francia - La “ battaglia d’Inghilterra” e la guerra marittima. - L’Italia dalla “non belligeranza” all’intervento. - L’Italia in guerra e la sua subordinazione alla Germania - L’attacco tedesco all’Unione Sovietica - L’attacco del Giappone agli Stati Uniti e la guerra planetaria U.D. 2) La controffensiva degli Alleati e la liberazione ( 1943 -1945 ) - Il rovesciamento delle sorti del conflitto a favore degli Alleati - La caduta del fascismo in Italia - Il crollo della Germania e del Giappone - L’Italia dopo l’armistizio - La Resistenza italiana Modulo C) Il mondo diviso U.D.1) Dalla Guerra fredda alla distensione - L’ecatombe demografica e le rovine materiali e morali -Il bilancio politico della II guerra mondiale - L’Organizzazione delle Nazioni Unite: principi ispiratori - La fine della “grande alleanza” e l’inizio della Guerra fredda - Il culmine della Guerra fredda: l’URSS e il campo socialista - Il culmine della Guerra fredda: l’azione internazionale degli USA - Dall’ “equilibrio del terrore” alla ricerca della distensione - Il discontinuo cammino della distensione: il muro di Belino e la crisi dei missili a Cuba. U.D.2) Gli Stati Uniti, l’Europa e l’URSS - Le democrazie occidentali e il modello degli Stati Uniti - Verso l’Unione Europea - La Germania dalla ricostruzione alla Ostpolitik - Il Giappone: la transizione alla democrazia e il miracolo economico - L’URSS di Stalin -La “destalinizzazione” - L’Europa orientale dalle “ democrazie popolari” alla libertà U.D.3) La decolonizzazione e il Terzo Mondo - Il processo di decolonizzazione - L’indipendenza dell’India - La lotta di liberazione dell’Indocina - La Cina “rossa” di Mao - Il crocevia del Medio Oriente - La nascita dello stato d’Israele e i conflitti arabo- israeliani

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U.D.4) Il nuovo ordine economico mondiale - Dalla supremazia britannica a quella americana - Un nuovo ordine economico mondiale -Una straordinaria crescita economica -I caratteri dello sviluppo mondiale - Il disordine monetario e gli “shock petroliferi” degli anni Settanta - L’URSS e il blocco socialista U.D. 5) La società del benessere - I caratteri della società occidentale - La società dei consumi - I flussi migratori - Le minoranze e il problema razziale in USA - Le agitazioni dei giovani Modulo D ) L’Italia repubblicana U.D.1) Dal dopoguerra al boom economico - Il difficile dopoguerra di un paese sconfitto - Il governo Parri e la formazione del sistema dei partiti - Il governo di coalizione De Gasperi e la nascita della repubblica - La Costituzione repubblicana - L’emarginazione delle sinistre e le elezioni del 18 aprile 1948 - De Gasperi e il centrismo - Dall’immobilismo politico al centro- sinistra riformatore di A. Fanfani - Il centro-sinistra di Aldo Moro e il rallentamento della riforme U.D.2) Le trasformazioni economiche - La politica economica - Il rapido sviluppo dell’economia - Il miracolo economico italiano - La crisi del 1963 - Oltre la crisi: l’intervento dello Stato nell’economia italiana

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Metodi utilizzati: lezione frontale, lezione dialogata. Mezzi utilizzati: libro di testo ( S. Cardini – F. Onorato, Storia e temi – volume2. Il Novecento, Le Monnier. ) Criteri di valutazione Sulla base della griglia di valutazione sono stati adottati i seguenti criteri: -Conoscenza e comprensione degli argomenti trattati -Capacità espositiva -Capacità di rielaborazione e formulazione di giudizi motivati e pertinenti Strumenti di valutazione Colloqui orali. Tempi del percorso formativo: due ore settimanali, per un totale di 65 ore effettivamente svolte. Obiettivi raggiunti

� Quasi tutti gli alunni conoscono i lineamenti fondamentali di storia economica e politica

dell’ultimo secolo ed alcuni significativi quadri storico-culturali . � Quasi tutti gli alunni sanno usare alcuni strumenti del lavoro storico. � Molti alunni sono capaci di spiegare fatti storici non particolarmente complessi. � Alcuni alunni sanno collegare i molteplici aspetti del processo storico (economico, sociale,

politico, culturale. � Alcuni alunni sono capaci di problematizzare i fenomeni storici a loro sottoposti.

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Percorso formativo Matematica CLASSE V RIST. D

Prof.ssa Antonella Bonifazi

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI

Moduli Contenuto disciplinare sviluppato Note

Funzioni CAP 2°

§ 1

Definizione di funzione. Funzioni razionali: intere e fratte Dominio di una funzione razionale

Non essendo stato svolto il calcolo radicale, le radici sono sempre quadrati perfetti

Limiti

CAP 4° § 1-2-7-8

Calcolo dei limiti agli estremi del dominio: calcolo del )(lim

0

xfxx→

e del )(lim xfx ∞→

Asintoto: verticale, orizzontale, obliquo

Il concetto di limite è stato introdotto solamente a livello intuitivo come mezzo per determinare il comportamento della funzione razionale agli estremi del dominio. Non sono stati studiati:

)(lim0

xfxx −→

, )(lim0

xfxx +→

e non è

stata evidenziata la differenza fra ∞±

Derivata

CAP 6° § 1-4-5

Definizione di derivata di y=f(x) come limite del rapporto incrementale (cenni) Calcolo della derivata di:

)(

)(,,,

xg

xfyaxyaxyay n ====

Forma indeterminata 0

0( regola di De L’ Hospital)

La derivata viene indicata solamente con il simbolo

)(' xy .

Studio di y=f(x)

CAP 7° § 2-3-7

Rappresentazione grafica di una funzione razionale studiando i seguenti punti: Funzione razionale intera:

1) dominio, 2) studio del segno 3) intersezione con gli assi cartesiani 4) calcolo della derivata prima e ricerca degli eventuali massimi e minimi relativi

(I punti di massimo e/o di minimo relativo sono individuati mediante lo studio del segno della derivata prima)

Funzione razionale fratta: 1) dominio 2) studio del segno 3) intersezione con gli assi 4) calcolo dei limiti e determinazione delle equazioni degli eventuali asintoti 5) calcolo della derivata prima e ricerca degli eventuali massimi e minimi relativi

(I punti di massimo e/o di minimo relativo sono individuati mediante lo studio del segno della derivata prima)

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METODI Si è cercato di curare soprattutto la formazione dei concetti e l’utilizzo consapevole degli strumenti di calcolo e del linguaggio specifico. Per mezzo di lezioni frontali e dialogate, allo scopo di suscitare interesse e coinvolgimento, si è cercato di perfezionare e consolidare il metodo di studio, evidenziando l’importanza di una partecipazione costruttiva al lavoro scolastico, premessa ad una corretta rielaborazione personale degli argomenti trattati e non ad un semplice esercizio di memorizzazione. Sono stati svolti in classe, sia dall’insegnante che dagli allievi, molti esercizi applicativi, dai più semplici ai più articolati, allo scopo di approfondire, chiarire e rendere stabili le conoscenze, non sono solamente stati esercizi di tipo riproduttivo di schemi noti , ma si è cercato di favorire la realizzazione di nuovi schemi atti a risolvere questioni anche secondo modelli diversi. Non sono mancati, nelle ore curriculari e quando è stato necessario, i momenti di ripasso-recupero dei contenuti e dei metodi risolutivi. Nel secondo periodo, come stabilito dal Collegio Docenti, alcune ore curriculari sono state destinate al solo recupero in itinere per gli alunni con debito formativo al termine del primo periodo. I compiti a casa sono stati assegnati regolarmente e puntualmente corretti in classe durante le ore di lezione.

Ore di lezione svolte n° 62 MEZZI Libro di testo: “ Lineamenti di analisi”, seconda edizione- Bergamini-Trifone-Barozzi, Zanichelli editore Lavagna tradizionale, calcolatrice. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTA ZIONE Per l’accertamento della preparazione si è fatto ricorso a:

• Verifiche orali, due per ogni periodo, per abituare l’alunno all’esposizione corretta delle proprie conoscenze e alla consapevole applicazione delle tecniche risolutive. In questa fase si è controllato il grado di: -conoscenza e comprensione dei contenuti, -capacità nell’uso di un linguaggio rigoroso, sintetico e preciso, -pertinenza delle risposte in riferimento alle domande proposte.

• Verifiche scritte, tre per ogni periodo, per controllare la capacità di applicare quanto studiato senza prescindere dalla conoscenza e dalla comprensione, in riferimento a: -correttezza del calcolo, -comprensione del testo proposto, -precisione e chiarezza nelle parti risolutive in forma grafica, -capacità di risolvere l’esercizio in modo consequenziale e con metodo personale, -grado di difficoltà dell’esercizio stesso, -scelta opportuna della strategia risolutiva.

Per la valutazione delle prove sia orali che scritte si sono valutati gli obiettivi in termine di: conoscenze(50%): acquisizione di contenuti, concetti, regole, tecniche termini , procedure; abilità(50%): utilizzo delle conoscenze acquisite; nonché si sono tenuti in considerazione anche l’interesse e l’impegno dimostrati, il livello di partenza e i progressi, anche minimi, riportati. OBIETTIVI RAGGIUNTI: La loro preparazione presenta differenziazioni per quanto riguarda la conoscenza e la capacità di rielaborazione dei contenuti proposti. Gli obiettivi fissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti in modo diversificato. Nel complesso la classe ha mostrato interesse ai vari argomenti svolti, ha studiato con continuità, ha assimilato sufficientemente i contenuti, si esprime con sufficiente precisione; è comunque in grado di esaminare separatamente i vari punti dello studio di una funzione anche se non sempre riesce a tracciarne il grafico sul piano Cartesiano. Si distingue un alunno che in maniera autonoma e personale è in grado di svolgere lo studio completo di una funzione in maniera analitica e grafica; permane la situazione negativa di un alunno che non ha colmato le lacune, talvolta gravi, evidenziate durante l’anno, che mostra seria difficoltà nell’acquisire e nell’applicare anche i concetti e le procedure più elementari.

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PROGRAMMA DI LEGISLAZIONE CLASSE 5^D Rist. Anno scolastico 2010/2011 Prof. Giannicola Colombi MODULO 1 “I titoli di credito” Natura e funzione dei titoli di credito – Classificazione dei titoli di credito – L’ammortamento - La cambiale (Tratta e vaglia cambiario) – L’assegno bancario – L’assegno circolare – Il Traveller’s cheque – Le carte di credito e il bancomat MODULO 2 “Le obbligazioni “ Obbligazione e rapporto obbligatorio – Gli elementi del rapporto obbligatorio – Le fonti del rapporto obbligatorio (Solo il contratto, il fatto illecito e la promessa unilaterale) – La classificazione delle obbligazioni ( Solo parziarie e solidali, specifiche e generiche) – Le obbligazioni pecuniarie – L’adempimento – La novazione – La remissione del debito – L’impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore – La compensazione – La confusione – La cessione del credito – La delegazione – L’espromissione – L’accollo – L’inadempimento – Le conseguenze dell’inadempimento – L’adempimento coattivo in forma specifica – Il risarcimento del danno – La clausola penale e la caparra – Il privilegio – Il pegno – L’ipoteca – La fideiussione – “Il contratto in generale” La nozione di contratto – Gli elementi essenziali del contratto – La rappresentanza – Il contratto preliminare – I contratti per adesione – La condizione – Il termine – Gli effetti del contratto – La nullità – L’annullabilità – La rescindibilità – La risoluzione – La simulazione - MODULO 3 “I singoli contratti ” La compravendita – La somministrazione – La locazione – Il deposito – Il mutuo – Il contratto di assicurazione – Il deposito bancario – Il conto corrente bancario – L’apertura di credito bancario – L’anticipazione bancaria – Lo sconto – Il servizio delle cassette di sicurezza – Il leasing – Il franchising – Il factoring – Il catering – Il banqueting – Il contratto d’albergo – MODULO 4 “Diritto del lavoro” Il lavoro nella Costituzione – Le fonti contrattuali – Il lavoro subordinato e il lavoro autonomo – L’assunzione nel settore privato – I soggetti del rapporto di lavoro subordinato – I diritti e i doveri del lavoratore dipendente – I diritti e i doveri del datore di lavoro – L’estinzione del rapporto di Particolari tipi di contratto: contratto a tempo parziale, il lavoro extra, il lavoro ripartito, il lavoro a chiamata.

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE di

Economia e Gestione delle Aziende Ristorative

Classe V – Tecnico dei servizi della ristorazione – Sez. D Anno Scolastico 2010/2011

Docente: Ugo Laudicina

Libro di testo in adozione: “Le Aziende Ristorative – Tecniche di Gestione”

Autori: F. Cammisa – M. Flores - P. Matrisciano. Edizione: Scuola & Azienda

OBIETTIVI DISCIPLINARI Conoscere e analizzare le risorse aziendali: finanziarie, tecniche, umane e progetto organizzaivo gestionale. Conoscere e analizzare il rapporto fra Azienda e ambiente ( macro e micro ). Comprendere e riconoscere i compiti del management. Conoscere ed analizzare il rapporto fra mission aziendale, previsione, programmazione strategica, operativa e controllo. Comprendere la connessione fra programmazione e budget. Saper analizzare il business plan per l’apertura di un’impresa ristorativa. Saper riconoscere i principali costi in un’azienda ristorativa e comprendere l’importanza di una sana gestione finanziaria. Riconoscere un’azienda orientata al marketing. Saper tracciare un piano di marketing. Conoscere ed analizzare le leve del marketing mix.

Conoscere le operazioni di gestione e il loro riflesso sul risultato economico. Conoscere la competenza economica dei costi e dei ricavi, al fine di determinare il risultato economico conseguito. Conoscere la struttura del bilancio di esercizio. Saper individuare le funzioni ed i fruitori del bilancio d’esercizio.

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CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI MODULO N° 1 – LE RISORSE AZIENDALI E IL RAPPORTO FRA AZIENDA E MICRO AMBIENTE L' azienda e il suo rapporto con l'ambiente esterno: macro e micro ambiente. Mercati di approvvigionamento e di sbocco. Le risorse aziendali: finanziarie, tecniche, umane e progetto organizzativo-gestionale. MODULO N° 2 – LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE E IL BUSINESS PLAN Le funzioni del management: la previsione, la programmazione, e il controllo – Il concetto di programmazione aziendale – Rapporto fra previsione e programmazione – Programmazione strategica e operativa – Elaborazione dei piani aziendali. Pianificazione e rischio economico – Lo studio di fattibilità: analisi dell'area, analisi del mercato, analisi della concorrenza, analisi tecnica – Il business plan – I contenuti del business plan. L’analisi economico-finanziaria. MODULO N° 3 – IL BUDGET Il budget come strumento di controllo della gestione – Rapporto fra pianificazione operativa e budget – Le fasi del controllo e i suoi strumenti – Le altre funzioni del budget - La costruzione ed i vantaggi del budget – Il budget economico e finanziario. Il budget di settore delle imprese ristorative. Il budget degli investimenti e finanziario delle imprese ristorative. MODULO N° 4 – IL MARKETING NELLE IMPRESE RISTORATIVE Evoluzione storica delle fasi dell’attività economica : dal primato del prodotto a quello del consumatore; dalle aziende orientate al prodotto a quelle orientate al mercato - Il concetto di marketing e il marketing management – L’analisi di mercato e del consumatore – La segmentazione del mercato Le ricerche di mercato: motivazionali e quantitative – L’impresa di ristorazione marketing oriented. Analisi del prodotto e della concorrenza – Posizionamento e ciclo di vita del prodotto – Il Marketing Mix: prodotto, distribuzione, prezzo e promozione – Il piano di marketing – Budget delle vendite e dei costi commerciali. MODULO N° 5 – LA GESTIONE FINANZIARIA : ALCUNI ASPETTI Le fonti di finanziamento interne ed esterne: autofinanziamento ed indebitamento: capitale proprio e di terzi. I finanziamenti pubblici. Il leasing: operativo e finanziario – Il factoring. MODULO N° 6 – LA GESTIONE ECONOMICA La gestione aziendale come insieme coordinato di operazioni – Il concetto di reddito – Il reddito d’esercizio - Le operazioni di gestione interna ed esterna – La contabilità generale. Le scritture elementari. Cenni sull'analisi delle operazioni di gestione. La registrazione delle operazioni di gestione. Conti finanziari ed economici – Conti di capitale. Piano dei conti. Un aspetto della gestione: la competenza economica dei costi e dei ricavi: Il concetto di competenza economica – I costi ed i ricavi sospesi – Ratei e risconti – La competenza economica dei costi pluriennali. Cenni sulle scritture di assestamento e situazione contabile.

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MODULO N° 7 – IL BILANCIO D’ESERCIZIO Il bilancio d’esercizio: principi generali – Le funzioni del bilancio ed i suoi utilizzatori - Il bilancio d’esercizio secondo il codice civile – I principi di redazione del bilancio – I principi contabili – Lo stato patrimoniale – Il conto economico - La nota integrativa – La relazione sulla gestione – I principali tributi dell’ordinamento fiscale italiano. Gli aspetti generali dell’analisi di bilancio: l'analisi per indici. L'analisi patrimoniale, economica e finanziaria ( cenni). LIVELLO DI APPROFONDIMENTO Buono, soprattutto la parte riguardante la programmazione, il marketing ed il budget. METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE Presentazione del docente. Letture guidate. Analisi dei casi. Lavoro di gruppo ed intergruppo. Esercitazioni e test. Sistematizzazione del docente. Brevissime lezioni lezioni frontali di sintesi. Mappe concettuali. STRUMENTI UTILIZZATI Libro di testo, riviste specializzate e quotidiani di taglio economico, lavagna luminosa, lavagna, appunti del docente. TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Quattro ore settimanali, per un totale di 90 ore effettive. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Conoscenza specifica degli argomenti richiesti. Capacità di utilizzare e organizzare i contenuti. Utilizzo della terminologia tecnica appropriata. Capacità di elaborazione e di applicazione logica. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Colloqui orali tradizionali; prove scritte tradizionali; prove strutturate e semistrutturate; partecipazione attiva alle lezioni. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari previsti sono stati raggiunti da tutta la classe ed in particolare emergono alcuni alunni che si attestano su livelli buoni e talvolta ottimi. Pochissimi altri alunni, pur non presentando situazioni di difficoltà, non hanno raggiunto appieno gli obiettivi prefissati soprattutto a causa di uno studio poco approfondito e dell’impegno un pò incostante.

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE LINGUA E CIVILTA’ TEDESCA

A.S. 2010/11

Docente: Prof.ssa Uliana Moretti Classe: 5 Ristorazione Sez. D

Obiettivi didattici :

1. Potenziamento delle competenze linguistiche generali e acquisizione di abilità linguistiche inerenti ai futuri bisogni professionali degli allevi utilizzando la lingua del settore alberghiero e della ristorazione

2. Esprimersi con sufficiente comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano attinenti al proprio ambito professionale.

3. Produrre in modo comprensibile e adeguatamente corretto testi scritti di carattere quotidiano e specialistico di varia natura e finalità.

4. Prendere coscienza dei fattori essenziali che caratterizzano la civiltà del Paese di cui si studia la lingua.

Metodologia: metodo funzionale/comunicativo Strumenti: libro di testo e relativi sussidi didattici (CD), fotocopie Spazi: aula Argomenti disciplinari : Dal libro di testo KULTOUREN: HERBSTFESTE – p. 24-25

• p. 24: Martinsabend • p. 24: Der Hamburger Dom • p. 25: Das Münchner Oktoberfest

DAS DEUTSCHE SCHULSYSTEM p. 54.55 DIE ELBE

• p. 61 : Zweimal Deutschland • p. 62/63: Wendekinder • p. 64/65: Berlin erzählt • p. 66-67: Berlin bleibt Berlin • p. 70-71: Die Stunde Null – Die Teilung Deutschlands

PROST MAHLZEIT!

• p. 100: Morgens, mittags, abends… • p. 104: Prost! Das Bierparadies • p. 108: Essen kunterbunt (Heiβ und fertig – alles Wurst!) • p. 108: Deutschland is(s)t international

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WEI β, BLAU, BAYERN

• p. 90-91: Brezel, Bier, Barock – Ludwig II., ein romantischer Märchenkönig Lektüren

• p. 126-127: Der Prosecco Guide • p. 128 : Salute: Gesund und schlank all’italiana

• fotocopia sulla storia della città di Berlino Dal libro di testo SPEISEKARTE: Modul 1

• Einheit 1: Was machen wir? • Einheit 2: Telefonische Tischreservierung entgegennehmen • Einheit 3: Gäste empfangen • Einheit 4: Bestellungen aufnehmen

Modul2

• Einheit 1: Auf der Stellensuche • Einheit 2: Der erste Arbeitstag

Strumenti di valutazione: Tipologia di prove scritte: Prove strutturate e semistrutturate

Simulazione terza prova esame di stato Tipologia di prove orali: Risposte a domande dirette, rielaborazione di argomenti proposti,

semplici conversazioni guidate e simulazione di dialoghi Criteri di valutazione : Per la valutazione si sono tenuti in considerazione la conoscenza degli argomenti, la fluidità espositiva e la precisione nell’uso delle strutture grammaticali oltre ad altri parametri come l’interesse, l’impegno, l’attenzione e la partecipazione al dialogo educativo. Obiettivi raggiunti : Gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti con risultati generalmente sufficienti e in alcuni casi discreti. A causa di un impegno, partecipazione ed interesse non costanti alcuni alunni hanno conseguito una conoscenza superficiale delle tematiche studiate evidenziando delle carenze soprattutto nella produzione sia orale che scritta.

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PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

LINGUA INGLESE CLASSE V°

A.S. 2010/2011 PROF. ENRICA QUINTILI

OBIETTIVI DISCILPLINARI :

1) COMPRENDERE LE IDEE PRINCIPALI ED I PARTICOLARI SIGNIFICATIVI DEI TESTI ORALI-ESPOSITIVI SU UNA VARIETA’ DI ARGOMENTI INERENTI AL SETTORE SPECIFICO;

2) ESPRIMERSI CON SUFFICIENTE COMPRENSIBILITA’ SU ARGOMENTI DI CARATTERE QUOTIDIANO ATTINENTI AL PROPRIO AMBITO PROFESSIONALE;

3) COGLIERE IL SENSO DI TESTI SCRITTI CON PARTICOLARE ATTENZIONE A QUELLI DI CARATTERE SPECIFICO E PROFESSIONALE, POTENZIANDO LE ABILITA’ PROGRESSIVAMENTE ACQUISITE NEL CORSO DEGLI ANNIPRECEDENTI, SOPRATTUTTO PER QUANTO ATTIENE ALLA MICROLINGUA DEI DIVERSI SETTORI;

4) PRODURRE IN MODO COMPRENSIBILE ED ADEGUATAMENTE CORRETTO TESTI SCRITTI DI CARATTERE QUOTIDIANO E SPECIALISTICO DI VARIA NATURA E FINALITA’;

5) PRENDERE COSCIENZA DEI FATTORI ESSENZIALI CHE CARATTERIZZANO LA CIVILTA’ DEI PAESI DI CUI SI STUDIA LA LINGUA.

METODI UTILIZZATI SI E’ PARTITI DALL’ANALISI DI DOCUMENTI AUTENTICI P ER RICHIAMARE E CONSOLIDARE LE CONOSCENZE PROFESSIONALI ACQUISITE ANCHE NELLE ALTRE DISCIPLINE, SPUNTO PER UNA SERIE DI ATTIVITA’ CHE HANNO VEICOLATO I VARI CONTENUTI LINGUISTICI E FAVORITO LA RIFLESSIONE LINGUISTICA: ESERCIZI DI SOSTEGNO, ESPANSIONI E REIMPIEGO, SOLUZIONE DI PROBLEMI E SIMULAZIONI VARIE. SONO STATE PRIVILEGIATE ESSENZIALMENTE LEZIONI FRONTALI ALTERNATE AD ATTIVITA’ DI TIPO PIU’ COMUNICATIVO E TECNICO DEL PROBLEM-SOLVING. TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO : N°. 3 ORE SETTIMANALI PER UN TOTALE EFFETTIVO DI N.° TIPOLOGIA DI VERIFICA PER QUANTO RIGUARDA LE VERIFICHE SCRITTE SI E’ FATTO RICORSO A PROVE CON I SEGUENTI STRUMENTI: - QUESTIONARIO VERO-FALSO, QUESITI A RISPOSTA APERTA, QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA, COMPLETAMENTO DI TESTI CON SCELTA DA EFFETTUARE FRA PIU’ PROPOSTE, RIASSUNTI, GRIGLIE E SCHEDE. - PER L’ORALE: RISPOSTE A DOMANDE DIRETTE, TRATTAZIONE DI ARGOMENTI DATI, RIELABORAZIONE DI ARGOMENTI PROPOSTI. CRITERI DI VALUTAZIONE I PARAMETRI OSSERVATI NELLA VALUTAZIONE HANNO TENUTO IN CONSIDERAZIONE LA CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI E LA CORRETTEZZA FORMALE ( SICUREZZA ESPOSITIVA ORGANICITA’ E LINEARITA’ DELL’ESPOSIZIONE, PRECISIONE NELL’USO DEL REGISTRO ADATTO). SONO STATI TENUTI IN CONSIDERAZIONE ANCHE PARAMETRI COMPORTAMENTALI IN MERITO AD INTERESSE, ATTENZIONE, IMPEGNO E PARTECIPAZIONE. COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE DEL GIUDIZIO FINALE LA CONSIDERAZIONE DEI PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA. OBIETTIVI RAGGIUNTI GLI OBIETTIVI DISCIPLINARI SONO STATI GLOBALMENTE RAGGIUNTI. PER CIO’ CHE RIGUARDA L’ESPRESSIONE E LA PRODUZIONE ORALE LA CLASSE SA ESPRIMERE IN MODO ABBASTANZA CORRETTO I CONTENUTI APPRESI. PER CIO’ CHE RIGUARDA LA COMPRENSIONE E PRODUZIONE SCRITTA, LA CLASSE COMPRENDE UN TESTO IN LINGUA ( NELLE IDEE GENERALI PIU’ CHE NEI PARTICOLARI ), SA ESTRAPOLARE LE INFORMAZIONI CONTENUTE.

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CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI DAL LIBRO “ GATEWAY TO LALANGUAGE AND CULTURE ”.

A PANORAMA OF AMERICAN HISTORY: - NATIVE AMERICANS

- THE FIRST EUROPEANS - INDIPENDENCE - EXPANSION - CIVIL WAR AND CIVIL RIGHTS - ECONOMIC GIANT - IMMIGRATION - WORLD POWER

AMERICAN SYSTEM: - THE PRESIDENT - CONGRESS - THE SUPREME COURT - STATE GOVERNMENT - POLITICAL PARTIES

UNHEALTHY HABITS DAILY LIFE: - HOMES - FOOD - TRAVELLING

EDUCATION SYSTEM - SCHOOL ADMINISTRATION - THE SCHOOL DAY - THE CURRICULUM - EXAMINATION - UNIVERSITIES

JAMES JOYCE OSCAR WILDE T.S. ELIOT ERNEST HEMINGWAY GEORGE ORWELL:

- 1984 ( SCHEMA COMPLETO ) - ANIMAL FARM

DAL LIBRO “ BETWEEN COURSE ” FOOD AND HEALTH:

- ANOREXIA - BULIMIA

THE WORLD OF WINE: - SAN FRANCISCO - HOLLYWOOD - DRINKING WINE - MODERN WINE - CHOOSING WINE - HOW TO READ A LABEL

FOOD PRESERVATION NEW CATERING SYSTEMS:

- COOK-CHILL - COOK-FREEZE

VACUUM SYSTEM - HACCP

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PERCORSO FORMATIVO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DI ALIMENTI E

ALIMENTAZIONE EFFETTUATO ENTRO IL 15 MAGGIO NELLA CLASSE V SEZ. D RISTORAZIONE NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011

TESTI UTILIZZATI: SICUREZZA E DIETETICA ALIMENTARE (A. MACHADO) PROF. MARCO MARINUCCI PROGRAMMA SVOLTO I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE Fattori tossici e contaminazione alimentare

Aspetti generali, fattori antinutrizionali, le ammine biogene, le micotossine, i fitofarmaci, gli zoofarmaci, le sostanze cedute da contenitori o da imballaggi per alimenti, i metalli pesanti, i radionuclidi.

Contaminazione biologica degli alimenti Le malattie trasmesse con gli alimenti, i prioni, i virus, i batteri, i fattori ambientali e la crescita microbica, tossinfezioni alimentari (principali tossinfezioni), i funghi microscopici, le parassitosi (principali parassitosi).

Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici Gli additivi alimentari, i conservanti antimicrobici, gli antiossidanti, gli additivi ad azione fisica, additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali, i coadiuvanti tecnologici.

Nuovi alimenti e ogm I nuovi alimenti, gli alimenti funzionali, gli alimenti geneticamente modificati.

LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

Igiene e sicurezza nell’ambiente ristorativo Aspetti generali, posizione dell’azienda e requisiti dei locali, organizzazione del lavoro, le attrezzature, cucina, dispensa, sala da pranzo, servizi igienici, gestione dei rifiuti, la sanificazione, il personale.

Conservazione degli alimenti Generalità, alterazione degli alimenti, classificazione dei metodi di conservazione, conservazione con basse temperature, conservazione con alte temperature, conservazione per sottrazione di acqua, conservazione in ambienti modificati, conservazione con radiazioni ionizzanti, tecnologie emergenti, metodi chimici di conservazione, l'affumicamento, le fermentazioni.

Controllo, qualità e sicurezza alimentare La sicurezza alimentare, la sicurezza alimentare in Europa, l’autocontrollo e il sistema HACCP, il controllo ufficiale in Italia, le frodi alimentari, la qualità totale degli alimenti, le produzioni di qualità: produzioni territoriali e marchi di tutela.

LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche Aspetti generali, la dieta nell’età evolutiva, le dieta

del neonato e del lattante, l’alimentazione complementare, la dieta del bambino, la dieta dell’adolescente, la dieta dell’adulto, le piramidi alimentari, la piramide alimentare italiana, la dieta in gravidanza, la dieta della nutrice, la dieta nella terza età.

Diete particolari La dieta dello sportivo, la dieta mediterranea, la dieta vegetariana, la dieta eubiotica, la dieta macrobiotica.

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L’alimentazione nella ristorazione collettiva La ristorazione collettiva, la ristorazione di servizio, la mensa scolastica, la mensa aziendale, la ristorazione ospedaliera, la ristorazione nelle case di riposo.

LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE La dieta nelle malattie dell’apparato digerente I disturbi gastrointestinali, la celiachia, le malattie

epatiche. METODOLOGIA Sono state utilizzate le metodologie più appropriate (lezione frontale, discussione guidata, lavori di gruppo, lettura e analisi del libro di testo, costruzione di grafici e scalette, esercizi guidati…), adeguandole al gruppo classe, all’argomento trattato e alle particolari esigenze del momento. Lo studio è stato sempre preceduto da una prima indagine sulle conoscenze già possedute dagli alunni, anche in riferimento alle realtà locali, cercando di analizzare ed approfondire tali conoscenze e soprattutto ciò che si rivelava di maggiore attualità ed interesse. STRUMENTI Gli strumenti utilizzati sono stati, per quanto possibile, diversificati in modo da rendere più facile il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed in particolare si è fatto ricorso al libro di testo, audiovisivi, riviste e giornali, fotocopie, appunti, tabelle di composizione chimica degli alimenti, tabella LARN, ecc. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche formative, atte ad accertare il conseguimento degli obiettivi intermedi e recuperare eventuali lacune, si sono basate sul lavoro svolto a casa, sulla risoluzione di esercizi, sulla ripetizione dell’argomento trattato (alla fine della lezione o all’inizio della successiva), su lezione dialogata e test oggettivi. Le verifiche sommative , al termine dei vari argomenti, sono state effettuate con prove scritte (semistrutturate o strutturate ), ed orali. La valutazione si è basata sulla comprensione e conoscenza dei contenuti proposti, sull’impegno profuso, sull’uso del linguaggio specifico, sulle capacità operative di analisi e sintesi. I criteri di valutazione riprendono quelli riportati nella relazione redatta durante l’incontro per materie affini ed espressi attraverso una griglia riassuntiva. RISULTATI RAGGIUNTI I risultati raggiunti dall’intera classe sono stati abbastanza soddisfacenti e in alcuni casi l’interesse per la materia e l’impegno profuso ha portato qualche studente ad ottenere un buon profitto.

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Materia: Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi Docente: Prof. Emanuele Ascani Classe: V° Ristorazione D Anno Scolastico: 2010/2011 Libro di testo: “L’Esperto in Ristorazione” – Luca Santini – Poseidonia Scuola

PROFILO PROFESSIONALE

Il Tecnico dei Servizi di Ristorazione (T.S.R.) è il responsabile dell’attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura ristorativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento delle derrate, del controllo qualità - quantità - costi della produzione e distribuzione dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti (organizzati in occasioni conviviali sia all'interno che all'esterno dell'azienda), dell’ organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono essere anche elevati, dovrà possedere conoscenze culturali tecniche e organizzative rispetto all'intero settore ed in particolare sulle seguenti problematiche: - il mercato ristorativo e i suoi principali segmenti; - l'andamento degli stili alimentari e dei consumi locali, nazionali ed internazionali; - l'igiene professionale e le condizioni igienico-sanitarie dei locali di lavoro; - i moderni impianti tecnologici, le attrezzature e le dotazioni di servizio; - le tecniche di lavorazione, la cottura e la presentazione degli alimenti; - la merceologia e le più innovative tecniche di conservazione degli alimenti anche alla luce della moderna

dietetica; - l'antinfortunistica e la sicurezza dei lavoratori nel reparto; - i principali istituti giuridici che interessano la vita di un'azienda ristorativa; - gli strumenti che può utilizzare un'azienda per conoscere il mercato, per programmare e controllare la

sua attività e quella dei singoli reparti. Date le sue funzioni di organizzazione del reparto e di coordinamento con gli altri reparti, nonché di rapporto con i fornitori e i clienti, il Tecnico dei Servizi di Ristorazione deve saper utilizzare due lingue straniere e possedere capacità di comunicazione, di comprensione delle esigenze del personale e della clientela e di rappresentazione delle finalità dell’azienda. Obiettivi Disciplinari:

- Saper realizzare beni e/o servizi di buon valore qualitativo, utilizzando, nel modo più economico possibile, le risorse disponibili in cui sono collocati .

- Saper adattare l’organizzazione e la produttività dei Servizi Ristorativi in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati, delle caratteristiche fondamentali che assume la domanda dell’utenza, delle nuove possibilità che offrono l’industria agro – alimentare e l’industria tecnologica

- Conoscere e saper valutare i problemi della programmazione e del coordinamento del personale addetto ad un reparto, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro nel settore della produzione e della distribuzione.

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MODULI SVILUPPATI NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011:

1. L’area distribuzione 2. Igiene e sicurezza sul lavoro 3. La ristorazione 4. I prodotti del beverage 5. L’approvvigionamento delle materie prime 6. Il servizio di catering e di banqueting 7. La sommelerie 8. Elementi di management

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI:

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

1

L’area distribuzione

� Progettazione della sala

ristorante � Caratteristiche e attrezzature

della zona office e della caffetteria

� Allestimento toilette e guardaroba

� Scelta colori delle pareti e materiali di pavimentazione, apparecchi per illuminazione, climatizzazione e diffusione sonora

� Scelta tavoli, sedie, biancheria, posateria, cristalleria e porcellana

� Attrezzature e stili di servizio, sistema comande elettroniche

� Principali spazi e attrezzature bar.

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

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2

Igiene e sicurezza sul lavoro

� Cosa sono e come si

classificano le contaminazioni alimentari

� Contaminazioni biologiche e chimiche

� Principali malattie di origine alimentare ed effetti sull’organismo umano

� Modalità di conservazione � Igiene della persona, ambienti e

attrezzature � Pulizia e sanificazione ambienti

e attrezzature � Organizzare un piano di pulizia

e sanificazione � HACCP: leggi, obiettivi,

principi applicativi, redazione piano di autocontrollo

� 626: adempimenti delle aziende, doveri dei lavoratori, prevenzione rischio incendio ed elettrico

� Malattie professionali nel settore ristorativo.

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

3

La Ristorazione

� Progettare una struttura ristorativa

� La localizzazione della struttura � Lo studio di fattibilità � Le fasi della progettazione � La licenza di somministrazione

di cibi e bevande � Il REC � Le autorizzazioni tecniche e

sanitarie � Le aree di lavoro � La ristorazione commerciale,

tipologie di ristoranti � La neo ristorazione � La ristorazione collettiva, la

ristorazione sociale, forme di ristorazione collettiva di tipo commerciale

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

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4

I prodotti del beverage

� Principali fasi della viticoltura e del vino

� Caratteristiche della vite e dell’uva e produzione del mosto

� Processi di vinificazione � Trattamenti del vino fino

all’imbottigliamento � Requisiti di legge DOCG,

DOC, IGT � Superalcolici: definizione e

produzione � Caratteristiche e classificazione

dei distillati, dei liquori � Birra: produzione,

classificazione, tipologie � Acque minerali, succhi e nettari

di frutta, bibite ed Energy drink.

Discreto

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

5

L’approvvigionamento delle materie prime

� Reparto economato:

organizzazione e funzioni � Criteri pianificazione acquisto

derrate alimentari � Le 5 gamme alimentari � Scelta fornitori, canali

approvvigionamento � Magazzino: requisiti e

operazioni da svolgere in fase ricevimento merci

� Carico merci, modalità stoccaggio e gestione scorte

� Modulistica attività economato e vantaggi gestione informatizzata.

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

6

Il servizio di catering e banqueting

� Tipologie di catering:

industriale ed a domicilio � Catering su mezzi di trasporto � Il Banqueting: definizione

attività, requisiti aziende e il banqueting manager

� Fasi di pianificazione, organizzazione, allestimento di un servizio banqueting.

Buono

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

� Mansioni ed attrezzatura dei

sommelier � Modalità di acquisto e

conservazione dei vini � Stesura della carta dei vini,

successione e bicchieri in

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7 La Sommellerie abbinamento � Servizio di distillati e liquori � Analisi organolettica del vino:

esame visivo, olfattivo e gustativo

� Analisi sensoriale del cibo: parametri, regole abbinamento cibo-vino, scheda grafica per la valutazione dell’abbinamento, possibili accostamenti cibo-vino.

Discreto

N° Modulo

TITOLO Contenuto disciplinare sviluppato Livello di approfondimento

8

Elementi di management

� Inquadramento giuridico delle

forme di imprese ristorative � Il franchising: caratteristiche ed

applicazione in ambito ristorativo

� Strumenti e ruolo del marketing az.le, concetto di qualità, norme per la certificazione

� Costo, ricavo e break even point

� Il food cost � Costi di magazzino e metodi

valutazione giacenze � Il F&B Manager.

Buono

METODI :

• Lezioni frontali • Conversazione guidata

MEZZI ( STRUMENTI) UTILIZZATI: • Libro di testo: “L’esperto in ristorazione” di Luca Santini Edizione Poseidonia Scuola • Visite guidate • Partecipazione a convegni e manifestazioni gastronomiche • Interventi di esperti di settore (vedi anche 3^ Area) • Fiere • Visite c/o aziende e laboratori della zona • Partecipazione ad importanti manifestazioni organizzate da Enti Pubblici o Privati •

TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO: N° 3 ore settimanali per un totale annuo effettivo di n° 78 ( al 15 maggio) SPAZI DEL PERCORSO FORMATIVO:

• Aula ordinaria

CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: • Conoscenza specifica degli argomenti richiesti. • Padronanza del linguaggio tecnico • Partecipazione ed impegno

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI: • Verifiche orali • Prove scritte • Simulazione III prova d’esame • Ricerche personali e di gruppo che andranno a comporre le tesine che ogni allievo dovrà elaborare

nel corso dei 2 anni.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: La classe è a conoscenza delle principali metodologie per la progettazione, allestimento e funzionalità di un’area di vendita. E’ a conoscenza dei vantaggi apportati dai più recenti ed innovativi modelli organizzativi e delle moderne tecniche di conservazione e cottura come ad esempio il sottovuoto; è inoltre a conoscenza delle nuove norme igienico- sanitarie e di sicurezza vigenti. Gli allievi sono consapevoli dell’importanza che riveste la programmazione nel campo della produzione sia in termini alimentari che nel settore del beverage e connessi e sanno comprendere le problematiche ad esse correlate anche in funzione delle caratteristiche che assume la domanda dell’utenza. Sono a conoscenza delle caratteristiche fondamentali del catering, del banqueting e delle problematiche di gestione ed organizzazione pratica che queste tipologie di servizio comportano. Hanno, infine, consapevolezza dell’importanza di una corretta gestione economica d’imprsa e relative conoscenze nel settore del marketing e comunicazione per la valorizzazione dell’impresa ristorativa anche tramite la figura del F&B Manager. Globalmente gli allievi hanno dimostrato un livello di attenzione , partecipazione ed impegno costanti. Mediamente hanno conseguito un livello di profitto buono.

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PERCORSO FORMATIVO

EDUCAZIONE FISICA

Prof.ssa SANTONI GIUSEPPINA Classe V D A.s. 2010-2011 La classe, ben affiatata, ha dimostrato interesse e partecipazione soddisfacenti. Il programma è stato svolto regolarmente nel rispetto del piano didattico annuale. Oltre all’aspetto prettamente tecnico dell’attività motoria è stato preso in considerazione l’aspetto educativo e formativo della materia per promuovere un armonico sviluppo della personalità. Le mete educative e i tempi del percorso formativo sono conformi a quelli fissati nel piano didattico. Gli obiettivi specifici della materia sono stati raggiunti grazie alle buone capacità motorie medie. Il programma svolto comprende: test motori d'ingresso atti a verificare il livello motorio di partenza della classe POTENZIAMENTO FISIOLOGICO

1. esercizi di resistenza e corsa di durata 2. esercizi di velocità propedeutici alla corsa: skip, corsa balzata, corsa calciata, varie andature

e scatti cronometrati 3. esercizi di mobilità articolare: spinte, slanci e stretching degli arti inferiori, superiori e busto 4. esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale

5. esercizi di coordinazione, di equilibrio, di destrezza e di agilità RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI

• esecuzione di circuiti misti atti a verificare il rapporto del corpo con l'ambiente attraverso esercizi di destrezza, di percezione oculo-manuale e spazio-temporale

• esercizi a corpo libero • esercizi con piccoli attrezzi (cerchi, funicelle, bastoni, palle)

CONSOLIDAMENTO DEL CARATTERE, SVILUPPO DELLA SOCIALITA' E DEL SENSO CIVICO

• giochi di squadra con assunzione di ruoli diversi • assegnazione dei compiti di giuria e d arbitraggio • giochi non codificati

CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA' SPORTIVE • PALLAVOLO: ripetizione e correzione dei fondamentali di squadra (palleggio, battuta,

bagher, schiacciata). Esercitazioni in gruppo, a coppie ed individuali • BASKET: ripetizione e correzione dei fondamentali di squadra (palleggio, passaggio, tiro

libero, terzo tempo). Esercitazioni in gruppo, a coppie ed individuali • ATLETICA LEGGERA: corsa di resistenza e di velocità

Sotto l'aspetto teorico è stato affrontato uno studio di carattere anatomico-fisiologico dei diversi apparati e sistemi, informazioni fondamentali sulla tutela della salute e delle norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e delle elementari regole di pronto soccorso.

34

METODOLOGIA Largo spazio è stato dato alle attività di gruppo e ai giochi di squadra al fine di far interiorizzare corretti schemi e abitudini relative alla vita sociale, favorendo il miglioramento delle qualità fisiche. In ogni attività proposta si è cercato di coinvolgere la classe ad una partecipazione attiva al progetto educativo, gli alunni hanno dato in tal modo il loro contributo creativo nella realizzazione di percorsi operativi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi programmati. Sono state proposte situazioni-problema che hanno comportato l'autonoma ricerca di situazioni motorie adeguate, nonché l'individuazione e l'autonoma correzione dell'errore. E' stata utilizzata, per il raggiungimento degli obiettivi inerenti le conoscenze e le competenze, la lezione frontale in classe. MATERIALI E STRUMENTI Palestra ed attrezzi in essa disponibili; Spazi adiacenti idonei allo svolgimento di attività motorie; Libro di testo. VERIFICHE L'osservazione sistematica degli alunni nel corso dell'attività pratica ha accertato il livello di capacità ed abilità riguardo le diverse unità didattiche sviluppate, in relazione alle caratteristiche morfologiche e psico-fisiche di ciascuno, alle proprie attitudini e propensioni. VALUTAZIONE Nel valutare è stata utilizzata l'intera gamma dei voti in decimi e sono stati presi in considerazione i seguenti criteri:

• partecipazione alle lezioni, impegno, interesse; • rispetto delle regole, autocontrollo; • livello di capacità e conoscenze acquisite

35

RELIGIONE

A.S. 2010 - 2011 CLASSE V RIST. D Prof.ssa Iole Francucci

CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI L’ etica e i valori del Cristianesimo:

A. La coscienza, la legge, la libertà. La coscienza umana. Lo sviluppo della coscienza morale. La libertà: sogno o realtà? La libertà nell’adesione al Bene: il Decalogo e le Beatitudini.

B. Le relazioni: pace, solidarietà e mondialità. La pace, giustizia, carità , solidarietà. La mondialità. Il razzismo.

C. L’ Etica della vita. La vita. Il concepimento. La vita prenatale. La clonazione: vita alla catena di montaggio? L’eutanasia: può essere dolce? La pena di morte: giustizia è fatta?

METODI − Lettura e spiegazione del testo.

− Approfondimento tematico. − Riflessione personale. − Conversione guidata.

TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE − Colloqui orali. − Interventi in discussione. − Test.

OBIETTIVI RAGGIUNTI Nel complesso gli alunni hanno lavorato in classe con interesse e partecipazione. Gli obiettivi raggiunti sono per tutti pienamente soddisfacenti.

36

8) Le simulazioni della Terza prova

Simulazione 3° prova - Tipologia B Classe V Ristorazione D - a.s. 2010-2011

Materia: Economia e tecnica delle aziende ristorative

Rispondere alle seguenti domande in un max di 6 righe 1) Dopo aver definito il business plan, soffermatevi sul piano di start up.

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________________

2) Indicate le relazioni fra programmazione strategica, operativa e budget. ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

3) Quale funzione svolge in un’azienda il controllo e, rispetto al tempo, quali sono i suoi strumenti. ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

Spoleto, 01 marzo 2011

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Simulazione 3° prova - Tipologia B

Classe V Ristorazione D - a.s. 2010-2011

Materia: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

Rispondere alle seguenti domande in un max di 5 righe

1) “ Lo studio di fattibilità” rappresenta un elemento fondamentale a cui far riferimento nell’avviare un’ attività ristorativa. Quali sono gli aspetti che lo caratterizzano?

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) Il catering è una forma di ristorazione con particolari caratteristiche, quali?

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) In relazione al settore di Economato, quali sono le principali tecniche di stoccaggio?

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Spoleto, 01 marzo 2011

38

Simulazione 3° prova - Tipologia B Classe V Ristorazione D - a.s. 2010-2011

Materia: Legislazione

Rispondere alle seguenti domande in un max di 5 righe

1) Le obbligazioni solidali

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) Definisci l’ ipoteca

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) Che cos’è l’assegno circolare

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Spoleto, 01 marzo 2011

39

Simulazione 3° prova - 01/03/2011 Materia: Tedesco Classe V Ristorazione D –a.s. 2010/2011 Arbeitserfahrung in Deutschland Interview mit Francesco Hallo, ich heiβe Francesco Saveri und bin Chef de rang. Ich habe die Hotelfachschule in Rom besucht. Ich bin 25 Jahre alt, ledig und arbeite sehr gerne in meinem Beruf. Mein Lieblingshobby ist Reisen und ich bin bereit, im Ausland zu arbeiten. Ich wollte immer schon mal Deutschland kennen lernen, und da meine Eltern sizilianische Freunde haben, die in Deutschland eine Pizzeria eröffnet haben, hat sich die Gelegenheit geboten, für einen Monat dort zu arbeiten. Leider konnte ich damals kein Deutsch, sodass ich in der Pizzeria nicht bedienen konnte. Die meisten Gäste waren nämlich Deutsche, und da fiel es schwer Bestellungen aufzunehmen. Ich habe vorwiegend in der Küche gearbeitet. Zum Beispiel habe ich Gemüse geputzt oder klein geschnitten oder die Spülmaschine ein- und ausgeräumt. In meiner Freizeit bin ich gewöhnlich nach Düsseldorf, Dortmund oder Köln gefahren, wo ich in der Altstadt ein Bier getrunken habe oder manchmal bin ich auch in eine Diskothek gefahren, die mir besonders gefallen hat. Einmal bin ich auch im Vergnügungspark Fort Fun gewesen. Das war echt Klasse!

1. Wo hat Marco gearbeitet und warum war es schwer für ihn, Bestellungen aufzunehmen? ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

2. Welche war die Tätigkeit von Marco in der Pizzeria und was hat er nach der Arbeit gemacht?

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

3. Hast du schon Arbeitserfahrungen gehabt? Wenn ja, erzähle davon. Wenn nein, erkläre deinen Traumberuf.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________

40

Simulazione 3° prova - Tipologia B Classe V Ristorazione D - a.s. 2010-2011

Materia: Economia e tecnica delle aziende ristorative

SIMULAZIONE TERZA PROVA

ECONOMIA AZIENDALE - CLASSE V RISTORAZIONE D - A.S. 2010/2011

Rispondi alle seguenti domande, massimo otto righe ciascuna. 1) Dopo aver descritto la contabilità generale, soffermatevi sui conti finanziari ed economici. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Definite il principio di competenza economica e cosa sono le scritture di assestamento, con particolare attenzione verso i ratei e i risconti. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Descrivete le funzioni principali del Bilancio d’Esercizio e i documenti che lo compongono. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Alunna/o_______________________________________________________________________________

Spoleto, 3 Maggio 2011

41

Simulazione 3° prova - Tipologia B Classe V Ristorazione D - a.s. 2010-2011

Materia: Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

Rispondere alle seguenti domande in un max di 5 righe 1) Il Banqueting è una forma di ristorazione con particolari caratteristiche,

quali?

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

2) Quali sono i compiti che l'Economo deve svolgere per una buona gestione del reparto e di tutta l'attività ristorativa? ________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________________________

3) Come si può diversificare l'offerta di bevande nelle differenti tipologie

ristorative?

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

Spoleto, 03 maggio 2011

42

Simulazione Terza prova Classe 5^ D Materia: LEGISLAZIONE Anno scolastico 2010/2011 1) La forma del contratto ___________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) L’apertura di credito _____________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) Il franchising___________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Spoleto, 03 maggio 2011

43

Simulazione 3° prova 5° Ristorazione D Materia: Tedesco Das Mittagessen in Deutschland und in Italien. Das Mittagessen ist (unter der Woche) in Deutschland nicht so wichtig, weil es für die meisten Familien nicht möglich ist, sich um diese Zeit zu treffen. Die Eltern arbeiten oft beide und essen in der Cafeteria oder Kantine des Betriebes, in dem sie arbeiten. Die Kinder essen in der Mensa der Schule oder in einem Imbiss. Erst am Sonntag oder an der Feiertagen hat die Familie die Möglichkeit, das Mittagessen zusammen einzunehmen und sehr oft, wenn sie zu spät aufgestanden ist, möchten alle lieber etwas essen, das als Frühstück und Mittagessen zusammen gelten kann: der Brunch. Das Mittagessen darf an den Arbeitstagen nicht sehr umfangreich sein, da man meistens nur eine Stunde zur Verfügung hat. Bei uns in Italien wird dagegen zu Mittag hautsächlich ein Nudelgericht oder Reisgericht gegessen. Wir haben zahlreiche Nudelsorten, die auf verschiedene Weise zubereitet werden. Beliebt sind aber auch Reisgerichte, wie „Risotto alla milanese“ oder „alla marinara“. Nach dem Nudel- oder Reisgericht verzehrt man oft ein Fleisch- oder Fischgericht, Eier, Käse oder einfach Salat und Gemüse mit ein wenig Brot, das unbedingt dazugehört. Zum Schluss darf natürlich das Obst nicht fehlen und hinterher als „Dessert“ das traditionelle heiβe Kaffee.

1. Warum ist das Mittagessen in Deutschland nicht so wichtig? ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

2. Welche Unterschiede gibt es zum Mittagessen der Italiener?

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

3. Wass isst du normalerweise zu Mittag? ________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

Spoleto, 03 maggio 20111

44

ALLEGATO N.1

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

(tipologia A)

INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI DI

VALORE

PUNTEGGIO PER

LIVELLO

PUNTEGGIO PER

INDICATORE 1. Competenza

morfo- sintattico e lessicale

A. Esposizione fluida, precisa e corretta. B. Esposizione quasi sempre

scorrevole, precisa e corret-ta.

C. Esposizione complessiva-mente corretta ed appropria-ta, anche se non sempre sicura

D. Qualche errore ortografico e grammaticale. Lessico im-preciso e generico

E. Numerosi errori ortografici e grammaticali. Lessico gravemente impreciso e generico

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4

3

2

6

2. Competenza testuale

A. Comprensione completa e approfondita

B. Comprensione ampia e arti-colata

C. Comprensione nel comples-so puntuale

D. Comprensione superficiale ed approssimativa

E. Comprensione lacunosa e frammentaria

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4 3 2

6

3. Competenza culturale e capacità di contestualiz-zazione

A. Elaborazione organica e coerente di conoscenze in relazione al quadro di rife-rimento

B. Elaborazione complessiva-mente adeguata in relazione al quadro di riferimento

C. Elaborazione approssimati-va e confusa di conoscenze in relazione al quadro di ri-ferimento

Buono Sufficiente Scarso

3

2 1

3

45

(Tipologia B)

INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI DI

VALORE

PUNTEGGIO PER

LIVELLO

PUNTEGGIO PER

INDICATORE 1. Competenza

morfo- sintattico e lessicale

A. Esposizione fluida, precisa e corretta.

B. Esposizione quasi sempre scorrevole, precisa e corret-ta.

C. Esposizione complessiva-mente corretta ed appropria-ta, anche se non sempre sicura. Lessico semplice

D. Qualche errore ortografico e grammaticale. Lessico im-preciso e generico

E. Numerosi errori ortografici e grammaticali. Lessico gravemente impreciso e generico

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4

3

2

6

2. Competenza Testuale

Pertinenza alla ti-pologia testuale ed utilizzo dei do-cumenti

A. Completa aderenza alla ti-pologia testuale e puntuale utilizzo dei documenti

B. Aderenza quasi completa alla tipologia testuale ed efficace utilizzo dei docu-menti

C. Complessiva aderenza alla tipologia testuale e corretto utilizzo dei documenti.

D. Parziale aderenza alla tipologia testuale e superfi-ciale utilizzo dei documenti

E. Mancata aderenza alla tipologia testuale e non corretto utilizzo dei documenti

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4 3 2

6

3. Competenza culturale e capacità di contestualiz-zazione

A. Elaborazione organica e coerente di conoscenze in relazione al quadro di rife-rimento

B. Elaborazione complessiva-mente adeguata in relazione al quadro di riferimento

C. Elaborazione approssimati-va e confusa di conoscenze in relazione al quadro di ri-ferimento

Buono Sufficiente Scarso

3

2 1

3

46

(Tipologie C e D) INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE LIVELLI

DI VALORE

PUNTEGGIO PER

LIVELLO

PUNTEGGIO PER

INDICATORE 1. Competenza

morfo- sintattico e

lessicale

A. Esposizione fluida, precisa e corretta.

B. Esposizione quasi sempre scorrevole, precisa e corret-ta.

C. Esposizione complessiva-mente corretta ed appropria-ta, anche se non sempre sicura. Lessico semplice.

D. Qualche errore ortografico e grammaticale. Lessico im-preciso e generico

E. Numerosi errori ortografici e grammaticali. Lessico gravemente impreciso e generico

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4

3

2

6

2. Competenza Testuale

Pertinenza alla traccia e artico-lazione del con-tenuto

A. Completa aderenza alla ti-pologia testuale. Argomenta-zioni coerenti e consequen-ziali.

B. Aderenza quasi completa alla tipologia testuale. Argo-mentazioni spesso coerenti e consequenziali

C. Complessiva aderenza alla tipologia testuale. Argomen-tazioni abbastanza coerenti e non sempre originali

D. Parziale aderenza alla tipo-logia testuale. Argomenta-zioni ripetitive e non sempre coerenti

E. Mancata aderenza alla tipo-logia testuale. Argomenta-zioni incoerenti e sconclu-sionate.

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

6 5 4 3 2

6

3. Competenza culturale e capacità di contestualiz-zazione

A. Elaborazione organica e coerente di conoscenze in relazione al quadro di rife-rimento

B. Elaborazione complessiva-mente adeguata in relazione al quadro di riferimento

C. Elaborazione approssimati-va e confusa di conoscenze in relazione al quadro di ri-ferimento

Buono Sufficiente Scarso

3

2 1

3

47

I.P.S.S.A.R.T. DI SPOLETO

SECONDA PROVA D’ESAME DI STATO A.S. 2010-2011

ALIMENTI E ALIMENTAZIONE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI ( IN QUINDICESIMI ) CANDITATO / A_______________________________________________________ CLASSE 5^ RIST. SEZ..

Indicatori

Punteggio massimo attribuibile

Livelli di valutazione

Punteggio per livello

Voto attribuito all’indicatore

Conoscenza specifica degli argomenti richiesti

7

Completa e approfondita 7

Corretta e completa 6,5

Corretta e puntuale 6

Corretta ed essenziale 5

Superficiale e frammentaria 4

Scarsa e confusa 3

Gravemente lacunosa 2

Uso della terminologia

5

Corretto, approfondito e pertinente 5

Corretto e pertinente 4,5

Abbastanza pertinente e chiaro 4

Chiaro con qualche imprecisione 3,5

Con improprietà 3

Confuso e scorretto 2

Gravemente scorretto 1,5

Capacità di rielaborare, utilizzare e organizzare i contenuti

3

Chiara, coerente e completa 3

Coerente e corretta 2,5

Corretta e abbastanza pertinente 2

Corretta con qualche imprecisione 1,5

Parziale e imprecisa 1,2

Scarsa e confusa 1

Estremamente carente e scorretta 0,5

Voto complessivo attribuito alla prova :_________________________/15

48

ALLEGATO N. 3

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA SCRITTA

DISCIPLINE PUNTEGGI

ECONOMIA /15

LEGISLAZIONE /15

lABORATORIO /15

LINGUA /15

TOTALE PUNTI

:4

VALUTAZIONE COMPLESSIVA /15

ALUNNO/A

CLASSE___________________ DATA

49

3^ PROVA LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA

CANDIDATO/A

INDICATORI PUNT.MAX LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTI DA ASSEGNARE

VOTO ASSEGNATO

COMPRENSIONE 5

� Assente o frammentaria � Parziale o superfiale � Globalmente corretta � Quasi completa � Aderente e puntuale

1 2

3,2 4,1 5

…………….

CONTENUTO E ORGANIZZAZIONE 6

� Incompleto e inadeguato � Superficiale e frammentario � Adeguato ed essenziale � Pertinente ma sintetico � Completo a approfondito

2 3,5 4,4 5,2 6

………………

ACCURATEZZA GRAMMATICALE

E PROPRIETA’ LESSICALE

4

� Confuso e scorretto � Limitato e inesatto � Essenziale ma adeguato � Scorrevole ma impreciso � Ampio e accurato

1 1,5 2,4 3,2 4

……………

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA_________ _______/15

50

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA TIPOLOGI A B A.S. 2010/2011

Materia: Laboratorio di Organizzazione e Gestione dei Servizi Ristorativi

Candidato_______________________ Classe________________

INDICATORI LIVELLI PUNTEGGI 1d 2d 3d

CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI

Completa e approfondita

9

Completa con qualche imprecisione 7,5 Corretta ed essenziale

6

Superficiale e frammentaria

4,5

Scarsa e confusa

3

PADRONANZA DEL LINGUAGGIO TECNICO

Ottima padronanza del linguaggio 6 Linguaggio complessivamente appropriato

5

Linguaggio non sempre chiaro e appropriato

4

Linguaggio confuso e scorretto

3

Totali

PUNTEGGIO ACQUISITO________________:3

PUNTEGGIO OTTENUTO_________________

51

Candidato/a: ______________________________ Classe: ____________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA LEGISLAZIONE (Tipologia B)

Indicatori Descrittori Punti 1° quesito 2 ° quesito 3 ° quesito

CONOSCENZA DEI CONTENUTI Max p. 9

Scarsa 1

Parziale 2-3

Superficiale 4-5

Sufficiente 6-7

Discreta 8

Buona 9

USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Max p. 6

Nullo 0

Improprio 1-2

Sufficientemente corretto 3

Corretto e appropriato 4

CAPACITÀ DI SINTESI Max p. 3

Nulla 0

Inadeguata 1

Adeguata 2

Totale ...… / 15 ...… / 15 ...… / 15

VALUTAZIONE DELLA PROVA di LEGISLAZIONE

1° quesito 2 ° quesito 3 ° quesito Totale Valutazione

(punteggio totale / 3)

Punti ...… / 15

52

TERZA PROVA ESAME DI STATO GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI (IN QUINDICESIMI)

Disciplina: ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE

CANDIDATO/A ______________________________________________

Voto complessivo attribuito alla prova: (Q1 + Q2 + Q3)/ 3 ______________/15

INDICATORI PUNTEGGIO MASSIMO

ATTRIBUIBILE DESCRITTORI

PUNTI /15

Quesito 1

Quesito 2

Quesito 3

CONOSCENZE 6 PUNTI

Complete e approfondite 6

Corrette e precise 5

Corrette anche se non sempre precise e approfondite (essenziali) 4

Superficiali e frammentarie (approssimative) 3

Scarse e confuse 2

Gravemente lacunose 1

COMPETENZE DISCIPLINARI - USO DELLE CONOSCENZE

5 PUNTI

Buona organizzazione dei contenuti con una sintesi esauriente 5

Discreta organizzazione dei contenuti con una sintesi esauriente 4

Organizzazione adeguata dei contenuti con una sintesi non sempre esauriente

3

Organizzazione frammentaria dei contenuti 2

Scarsa organizzazione dei contenuti 1

CORRETTEZZA COMUNICATIVA

4 PUNTI

Forma corretta e linguaggio chiaro e pertinente

4

Forma corretta e linguaggio generalmente appropriato

3,5

Forma abbastanza corretta e linguaggio

con qualche improprietà 3

Forma poco corretta e linguaggio con diverse improprietà

2

Forma non corretta e linguaggio inappropriato

1

TOTALE

53

ALLEGATO N° 4

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBER GHIERI DELLA RISTORAZIONE E TURISTICI “G. DE CAROLIS”

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE

INDICATORI

DESCRITTORI

LIVELLI DI VALORE

PUNTEGGIO PER

LIVELLO

PUNTEGGIO PER

INDICATORE

Conoscenza specifica dei

contenuti

A. Conoscenza completa e approfondita B. Conoscenza completa con qualche imprecisione C. Conoscenza corretta dei contenuti essenziali D. Conoscenza superficiale e frammentaria E. Conoscenza scarsa e lacunosa

Ottimo

Buono

Sufficiente

Mediocre

Scarso

18

15

12 9 6

18

Padronanza della lingua e del linguaggio

tecnico-professionale

A. Esposizione fluida, precisa e corretta B. Esposizione quasi sempre scorrevole, precisa e corretta C. Esposizione semplice e lineare D. Esposizione non sempre chiara e corretta E. Esposizione confusa e scorretta

Ottimo

Buono

Sufficiente

Mediocre

Scarso

6 5 4 3 2

6

Capacità di collegare le

conoscenze e approfondirle in modo critico e

personale

A. Ha competenze rielaborative spiccate e creative B. Collega le conoscenze in modo appropriato ed autonomo C. Collega le conoscenze in modo semplice ma corretto D. Collega con difficoltà le conoscenze in suo possesso E. Non sa collegare le conoscenze in suo possesso

Ottimo

Buono

Sufficiente

Mediocre

Scarso

6 5 4 3 2

6

CANDIDATO....................................................................................................................................... CLASSE..................

VALUTAZIONE DELLA PROVA ...................../30

54

ALLEGATO N.5

GRIGLIA STANDARD DI VALUTAZIONE ADOTTATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE

(da adattare alla tipologia di prova di verifica ed a quella delle singole discipline)

INDICATORI LIVELLI DI PRESTAZIONE

LIVELLI DI

VALORE

PUNTEGGIO PER

LIVELLO

PUNTEGGIO PER

INDICATORE 1. Padronanza

della lingua- proprietà ter- minologica

A. Esposizione articolata, precisa, corretta, varia, fluida

B. Esposizione abbastanza articolata, corretta, precisa e fluida

C. Esposizione sufficiente-mente corretta ed appro-priata, anche se non sem-pre sicura. Lessico semplice

D. Qualche errore ortografi-co e grammaticale. Lessi-co impreciso e generico

E. Numerosi errori ortografi-ci e grammaticali. Lessico gravemente impreciso e generico

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

3

2,5 2

1,5 1

3

2. Contenuto e organizzazione

2.a

Conoscenze e comprensione

A. Conoscenze ampie ed esaurienti. Comprensione dettagliata ed approfondi-ta.

B. Discreta conoscenza degli argomenti proposti. Com-prensione quasi sempre puntuale.

C. Conoscenza adeguata de-gli argomenti ma senza approfondimenti. Com-prensione sufficiente

D. Conoscenza generica e su-perficiale degli argomenti. Comprensione parziale

E. Conoscenza pressochè nulla degli argomenti. Mancata comprensione degli stessi

Buono Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

4 3

2,5 2 1

4

55

2.b Coerenza e organicità

A. Argomentazioni coerenti e consequenziali. Collega-menti efficaci e significa-tivi

B. Argomentazioni nel complesso coerenti. Collegamenti semplici ma adeguati

C. Argomentazioni poco coerenti e consequenziali. Collegamenti nel complesso poco appro-priati

D. Argomentazioni incoerenti e senza consequenzialità. Collega-menti spesso illogici

Buono/ Discreto Sufficiente Mediocre Scarso

2

1,5 1

0,5

2

3. Elaborazione

personale A. Formulazione di giudizi

originali , motivati e pertinenti

B. Formulazione di giudizi, alcuni dei quali originali, motivati e pertinenti

C. Mancata formulazione di giudizi personali

Buono Sufficiente Scarso

1

0,5 0

1

56

ALLLEGATO N. 6

SCHEMA GENERALE DI CORRISPONDENZA VOTO-LIVELLO DI PRESTAZIONE

VOTO

NUMERICO LIVELLO DI PRESTAZIONE

1/3 Lo studente dimostra di non aver conseguito nessuna delle abilità e conoscenze previste. Per la prosecuzione dl curriculum disciplinare è necessaria una intensa ed efficace attività di recupero

4 Lo studente dimostra di aver acquisito solo una minima parte delle abilità e conoscenze previste e di aver conseguito competenze frammentarie e superficiali, ecc., così che risulta molto difficile la prosecuzione del curriculum senza una intensa attività di recupero

5 Lo studente dimostra di aver conseguito parte delle abilità e conoscenze previste. Rimangono tuttavia lacune ed insicurezze significative, recuperabili attraverso un maggiore impegno personale ed uno studio più organico

6 Lo studente dimostra di aver acquisito le abilità previste e le conoscenze necessarie alla prosecuzione del curriculum. Tuttavia manca l’approfondimento e la rielaborazione è debole. E’ limitata la possibilità di utilizzazione di tali competenze in situazioni nuove e problematiche

7 Lo studente dimostra di aver acquisito le abilità previste e le conoscenze necessarie alla prosecuzione del curriculum. Organizza il proprio lavoro con diligenza e continuità, rielabora personalmente le conoscenze acquisite, si dimostra spesso in grado di applicarle in situazioni nuove

8 Lo studente ha pienamente raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Sa rielaborare le conoscenze acquisite in modo personale e critico, approfondisce validamente alcune tematiche. Può assumere un ruolo positivo nella classe, rispetto alla quale presenta, comunque, capacità ed interessi evidenti

9/10 Lo studente ha raggiunto livelli ottimi rispetto a tutti gli obiettivi previsti. Rielabora sistematicamente in modo personale e critico le conoscenze acquisite sia nel corso del curriculum scolastico che attraverso un’attività di ricerca personale. Assume un ruolo propositivo nella classe nella quale si evidenzia per capacità ed interessi e comportamento

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ALLEGATO N.7 – SCHEMA ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLAST ICO

Alunno Media voti Assiduità nel-la frequenza scolastica (1)

Giudizio di 3° area o dello stage del mo-noennio (2)

Interesse e im-pegno nella partecipazioneal dialogo educativo

Crediti forma-tivi da attività complementa-ri e integrative (3)

Crediti forma-tivi da espe-rienze forma-tive e/o pro-fessionali (4)

Attribuzione del punto nel-la banda di oscillazione

Totale credito scolastico a.s. in corso (5)

Eventuale in-tegrazione credito scola-stico a.s. pre-cedente (6)

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Per avere diritto al punteggio maggiore nella banda di oscillazione individuata dalla media matematica dei voti finali l’alunno deve avere a proprio favore almeno tre delle cinque voci indicate alle colonne 3-7 (colore grigio chiaro). Solo per le classi quarte: in caso di promozione con debito formativo anche in una sola materia è automaticamente attribuito il punteggio minore; nello scrutinio finale dell’a.s. successivo si provvederà, solo in caso di saldo di tutti i debiti formativi, all’eventuale integrazione del punteggio dell’a.s. precedente. Note (1) L’alunno deve aver frequentato almeno l’80% delle lezioni dell’a.s. (2) L’alunno deve aver riportato un giudizio almeno discreto nella valutazione annuale del corso di terza area(classi IV e V) o in quella dello stage

professionale (classi III). Tale giudizio e vincolante per l’attribuzione del punto di credito scolastico. (3) Le attività complementari e integrative sono quelle effettuate nell’ambito dell’istituto e del convitto, compresa anche la partecipazione agli

organi collegiali e agli organismi studenteschi: esse devono essere documentate e certificate dal Capo d’Istituto. (4) I crediti formativi sono quelli riferiti ad esperienze formative e professionali effettuate al di fuori della scuola. Le esperienze formative devono

essere documentate da esauriente certificazione rilasciata dall’ente o dalla società coinvolti. Le esperienze professionali devono essere pertinenti al corso di studi svolto e documentate da una esauriente certificazione.

(5) Indicare il totale del credito scolastico ottenuto per l’a.s. in corso (punteggio base della banda di oscillazione più eventuale punto aggiuntivo). (6) In caso di saldo del debito formativo in tutte le materie, indicare il punto d’integrazione del credito scolastico dell’a.s. precedente.

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ALLEGATO N°8

DETERMINAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA DEGLI ALUNN I (VOTO >=6) Ai sensi dell’art. 2 della Legge 169/2008 il voto di condotta concorre alla valutazione complessiva dello studente. Se inferiore o uguale a 5 l’alunno non viene promosso alla classe successiva oppure ammesso all’esame conclusivo del ciclo di studi. Indicatori utili alla determinazione del voto di condotta >=6:

1. RISPETTO DELLE REGOLE E DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO; 2. FREQUENZA E PUNTUALITA’ ALLE LEZIONI; 3. PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO E IMPEGNO NELLO STUDIO.

A ciascun indicatore può essere assegnato un punteggio da 1 a 3. La griglia di corrispondenza punteggio indicatori e voto numerico è la seguente:

TOTALE PUNTI INDICATORE VOTO NUMERICO

3-4 6

5-6 7

7 8

8 9

9 10

GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA IN SEDE DI SCRUTINIO

Alunni

Rispetto delle regole e del regolamento d'istituto (da 1 a 3 punti)

Frequenza e puntualità alle lezioni (da 1 a 3 punti)

Partecipazione al dialogo educativo e impegno nello studio (da 1 a 3 punti)

Totale punteggio

Voto di condotta

Eventuali provvedimenti disciplinari comminati agli studenti possono determinare un voto di condotta inferiore, in relazione al numero e alla gravità dei medesimi

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Il presente documento viene sottoscritto dai docenti del Consiglio di Classe

Materie Docenti Firme Italiano – Storia

Daniela Guerrini

Matematica – Informatica

Antonella Bonifazi

Economia e gestione delle aziende ristorative

Ugo Laudicina

Inglese

Enrica Quintili

Tedesco

Uliana Moretti

Legislazione

Nicola Colombi

Alimenti ed alimentazione

Marco Marinucci

Laboratorio di ristorazione Emanuele Ascani

Educazione fisica

Giuseppina Santoni

Religione

Jole Francucci

Il Dirigente scolastico Maria Paola Rampi Spoleto,12 maggio 2011