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presenta il musical
Supplemento di CooperazioneN. 35 del 26 agosto 2014
settembre – dicembre 2014
calendariocultura
2 3culturasettembre – dicembre 2014
Monica Piffaretti, presidente di Coop cultura
C’è tanta poesia nelle proposte autunnali di Coop cultura. Quella del poeta, scrittore, traduttore ticinese Giorgio Orelli, scompar-so ormai quasi un anno fa, a fine novembre.
Coop cultura ha voluto essere madrina del primo convegno organizzato nel cuore di Bellinzona, la sua città, non solo per ricordarlo, ma soprattutto per ascoltarlo, capirlo, conoscerlo più da vicino. Il convegno, intitolato «Giorgio Orelli, il lavoro sulla parola», ci parlerà di Orelli in tutte le sue espressioni, e vedrà quali ospiti alcuni grossi calibri della cultura storico-letteraria italiana e cantonticinese. Un mo-mento di grande respiro, desiderato e necessario. Arriva presto, noi ci siamo!Un altro momento eccellente è l’esposizione fotogra-fica a SpazioReale, organizzata dal reporter Gianluca Grossi e pronta a proiettarci nell’attualità dell’oggi che occupa e preoccupa l’Europa intera. Grossi porta a SpazioReale i lavori di un reporter scomparso sul fronte ucraino. È l’italiano Andy Rocchetti, ucciso come molti altri mentre raccontava la guerra. Le fo-tografie sono protagoniste anche di altri due eventi: il primo è Verzasca Foto, che pure alzerà lo sguardo sul mondo, tappezzando Sonogno con pannelli in grande formato di grandi fotografi, e aggiungendo la magia di proiezioni di video e serie fotografiche. Obiettivo rivolto al Novecento della mobilitazione generale, invece, in Valle Calanca, con la presentazio-ne d’immagini del Moesano, scattate da Oskar Good, un ingegnere rurale grigionese trasferito in valle. Fotografie che verrannno esposte e proiettate in tre località del Moesano.Sfogliate il calendario che tenete fra le mani e trove-rete anche eventi ormai collaudati: per citarne solo alcuni, Castellinaria, che ogni anno fa centro e fa pubblico, la Fiera del fumetto, le Settimane musicali di Ascona, il Festival internazionale del teatro, Babel. E una serata tutta speciale al Teatro Sociale di Bellinzona, con una pièce drammatica su Mozart e Salieri, di Peter Schaffer, con Tullio Solenghi.Ricco è il menu, a voi la scelta.
Poesia d’autunno
Tullio Solenghi ucciderà Mozart?
Coop cultura: «Amadeus» è una coproduzione della Compagnia Gank e del Teatro Stabile di Genova. E, proprio con quest’ultimo, lei ha debuttato sul palcoscenico nel 1970. Il cerchio si chiude…Tullio Solenghi: Ebbene sì, sono pas-sati quarantaquattro anni da quel giorno. Ecco perché mi è subito pia-ciuta l’idea di lavorare, partendo dalla mia Genova, con giovani atto-ri in cui mi rivedo parecchio. Ironia della sorte, da perfetto sconosciuto all’epoca sostenni un provino per la stessa pièce. Mi fu tuttavia preferito il compianto Aldo Reggiani. Una vita dopo, rieccomi qui, ma nei pan-ni del compositore italiano Antonio Salieri che tenta di guastare la no-mea del detestato collega e rivale Wolfgang Amadeus Mozart.
Lei è un attore comico. Il ruolo di Salieri ha invece una vena drammatica. Non potrebbe sembrare un controsenso?È noto, fra i teatranti, che i comici sono perfettamente in grado di trasformarsi in drammatici. Mentre il contrario non avviene mai. In re-altà, ogni personaggio drammatico racchiude in sé una sfumatura se non comica, almeno ironica o grot-tesca. Sotto questo profilo, Salieri ha molte potenzialità.
Il celebre attore italiano, l’11 e il 12 dicembre, sarà al Teatro Sociale di Bellinzona con «Amadeus», nel ruolo di Antonio Salieri.
Tullio Solenghi è nato a Genova nel 1948.
«Amadeus», di Peter Shaffer, sarà in cartellone giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, alle 20.45, al Teatro Sociale di Bellinzona. La regia è di Alberto Giusta. Primattori: Tullio Solenghi e Aldo Ottobrino. Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Invidia, rabbia, senso d’impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che animano i protagonisti della storia.
Info e prenotazioni: 091 825 48 18, www.teatrosociale.ch
L’«Amadeus» di Peter Schaffer risale al 1978. Le messe in scena, da allora, sono state molte. Nel 1984 Miloš Forman ne ha tratto il famoso film (otto Premi Oscar). Non teme i paragoni?Per me è sempre interessante stu-diare il percorso fatto da coloro che mi hanno preceduto. Nel contempo, però, cerco sempre di evitare riferi-menti alle vecchie interpretazioni. Preferisco infatti concentrarmi sulla storia del personaggio storico di Salieri.
Dopo molta televisione, si sta riavvicinando al teatro?Per essere onesto, non l’ho mai la-
«Amadeus»
Qui e nell’immagine accanto: due
fotogrammi del film «Amadeus», diretto
da Milos Forman.
FOTO
: MAD
Salieri sfida Mozart a Bellinzona
sciato. Fatto sta che la tivù di oggi, così fintamente realistica, non fa più per me: è preda di una devian-za commerciale che mira solo a fare soldi con la pubblicità. Con il «Trio», il gruppo comico di cui ero membro insieme a Massimo Lopez e Anna Marchesini, in una dozzina d’anni d’attività non abbiamo mai detto una parolaccia. Oggi, ahimè, la volgarità dilaga.
Sul palcoscenico, invece, si diverte ancora?Certo! Sembra un miracolo, ma è vero. Con il «Trio» ho raggiunto il record di oltre settecento repliche. Eppure mai, nemmeno una volta,
mi sono sentito stufo. Ho bisogno del contatto con il pubblico. Lì le raccomandazioni non contano: non si può barare. Il successo è de-terminato dalle persone che sono lì a guardarti.
Che dire, in conclusione, degli spettatori ticinesi?Al Teatro Sociale di Bellinzona sono già stato nel 2007, con «Le nozze di Figaro». Quello del pubblico svizze-ro «freddo» è un luogo comune. Sa anzi mostrarsi caloroso e, soprat-tutto, molto aperto a proposte non tradizionali. Thomas Carta
Info: www.tulliosolenghi.com
2 3culturasettembre – dicembre 2014
Monica Piffaretti, presidente di Coop cultura
C’è tanta poesia nelle proposte autunnali di Coop cultura. Quella del poeta, scrittore, traduttore ticinese Giorgio Orelli, scompar-so ormai quasi un anno fa, a fine novembre.
Coop cultura ha voluto essere madrina del primo convegno organizzato nel cuore di Bellinzona, la sua città, non solo per ricordarlo, ma soprattutto per ascoltarlo, capirlo, conoscerlo più da vicino. Il convegno, intitolato «Giorgio Orelli, il lavoro sulla parola», ci parlerà di Orelli in tutte le sue espressioni, e vedrà quali ospiti alcuni grossi calibri della cultura storico-letteraria italiana e cantonticinese. Un mo-mento di grande respiro, desiderato e necessario. Arriva presto, noi ci siamo!Un altro momento eccellente è l’esposizione fotogra-fica a SpazioReale, organizzata dal reporter Gianluca Grossi e pronta a proiettarci nell’attualità dell’oggi che occupa e preoccupa l’Europa intera. Grossi porta a SpazioReale i lavori di un reporter scomparso sul fronte ucraino. È l’italiano Andy Rocchetti, ucciso come molti altri mentre raccontava la guerra. Le fo-tografie sono protagoniste anche di altri due eventi: il primo è Verzasca Foto, che pure alzerà lo sguardo sul mondo, tappezzando Sonogno con pannelli in grande formato di grandi fotografi, e aggiungendo la magia di proiezioni di video e serie fotografiche. Obiettivo rivolto al Novecento della mobilitazione generale, invece, in Valle Calanca, con la presentazio-ne d’immagini del Moesano, scattate da Oskar Good, un ingegnere rurale grigionese trasferito in valle. Fotografie che verrannno esposte e proiettate in tre località del Moesano.Sfogliate il calendario che tenete fra le mani e trove-rete anche eventi ormai collaudati: per citarne solo alcuni, Castellinaria, che ogni anno fa centro e fa pubblico, la Fiera del fumetto, le Settimane musicali di Ascona, il Festival internazionale del teatro, Babel. E una serata tutta speciale al Teatro Sociale di Bellinzona, con una pièce drammatica su Mozart e Salieri, di Peter Schaffer, con Tullio Solenghi.Ricco è il menu, a voi la scelta.
Poesia d’autunno
Tullio Solenghi ucciderà Mozart?
Coop cultura: «Amadeus» è una coproduzione della Compagnia Gank e del Teatro Stabile di Genova. E, proprio con quest’ultimo, lei ha debuttato sul palcoscenico nel 1970. Il cerchio si chiude…Tullio Solenghi: Ebbene sì, sono pas-sati quarantaquattro anni da quel giorno. Ecco perché mi è subito pia-ciuta l’idea di lavorare, partendo dalla mia Genova, con giovani atto-ri in cui mi rivedo parecchio. Ironia della sorte, da perfetto sconosciuto all’epoca sostenni un provino per la stessa pièce. Mi fu tuttavia preferito il compianto Aldo Reggiani. Una vita dopo, rieccomi qui, ma nei pan-ni del compositore italiano Antonio Salieri che tenta di guastare la no-mea del detestato collega e rivale Wolfgang Amadeus Mozart.
Lei è un attore comico. Il ruolo di Salieri ha invece una vena drammatica. Non potrebbe sembrare un controsenso?È noto, fra i teatranti, che i comici sono perfettamente in grado di trasformarsi in drammatici. Mentre il contrario non avviene mai. In re-altà, ogni personaggio drammatico racchiude in sé una sfumatura se non comica, almeno ironica o grot-tesca. Sotto questo profilo, Salieri ha molte potenzialità.
Il celebre attore italiano, l’11 e il 12 dicembre, sarà al Teatro Sociale di Bellinzona con «Amadeus», nel ruolo di Antonio Salieri.
Tullio Solenghi è nato a Genova nel 1948.
«Amadeus», di Peter Shaffer, sarà in cartellone giovedì 11 e venerdì 12 dicembre, alle 20.45, al Teatro Sociale di Bellinzona. La regia è di Alberto Giusta. Primattori: Tullio Solenghi e Aldo Ottobrino. Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Invidia, rabbia, senso d’impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che animano i protagonisti della storia.
Info e prenotazioni: 091 825 48 18, www.teatrosociale.ch
L’«Amadeus» di Peter Schaffer risale al 1978. Le messe in scena, da allora, sono state molte. Nel 1984 Miloš Forman ne ha tratto il famoso film (otto Premi Oscar). Non teme i paragoni?Per me è sempre interessante stu-diare il percorso fatto da coloro che mi hanno preceduto. Nel contempo, però, cerco sempre di evitare riferi-menti alle vecchie interpretazioni. Preferisco infatti concentrarmi sulla storia del personaggio storico di Salieri.
Dopo molta televisione, si sta riavvicinando al teatro?Per essere onesto, non l’ho mai la-
«Amadeus»
Qui e nell’immagine accanto: due
fotogrammi del film «Amadeus», diretto
da Milos Forman.
FOTO
: MAD
Salieri sfida Mozart a Bellinzona
sciato. Fatto sta che la tivù di oggi, così fintamente realistica, non fa più per me: è preda di una devian-za commerciale che mira solo a fare soldi con la pubblicità. Con il «Trio», il gruppo comico di cui ero membro insieme a Massimo Lopez e Anna Marchesini, in una dozzina d’anni d’attività non abbiamo mai detto una parolaccia. Oggi, ahimè, la volgarità dilaga.
Sul palcoscenico, invece, si diverte ancora?Certo! Sembra un miracolo, ma è vero. Con il «Trio» ho raggiunto il record di oltre settecento repliche. Eppure mai, nemmeno una volta,
mi sono sentito stufo. Ho bisogno del contatto con il pubblico. Lì le raccomandazioni non contano: non si può barare. Il successo è de-terminato dalle persone che sono lì a guardarti.
Che dire, in conclusione, degli spettatori ticinesi?Al Teatro Sociale di Bellinzona sono già stato nel 2007, con «Le nozze di Figaro». Quello del pubblico svizze-ro «freddo» è un luogo comune. Sa anzi mostrarsi caloroso e, soprat-tutto, molto aperto a proposte non tradizionali. Thomas Carta
Info: www.tulliosolenghi.com
4 5culturasettembre – dicembre 2014
Nell’ambito delle Settimane musicali di Ascona (in calendario dal 28 agosto al 10 ottobre), Coop cultura patrocinerà un prestigioso concerto che si terrà lunedì 1° settembre, alle 20.30, nella chiesa del Collegio Papio di Ascona. A esibirsi saranno il violinista Frank Peter Zimmermann e il pianista Christian Zacharias. Il programma prevede l’esecuzione delle seguenti sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven (1770–1827): in re maggiore op. 12 n. 1, in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3, in la maggiore op. 12 n. 2 e in fa maggiore op. 24 «La primavera».Nato nel 1965 in Germania, Frank Peter Zimmermann è ospite dei più importanti Festival e si esibisce con le più note orchestre e con celebri direttori del vecchio e del nuovo mondo. L’indiano Christian Zacharias (1950) non è da meno: la sua carriera lo ha infatti portato in ogni angolo del mondo, per suonare con le orchestre più rinomate e per esercitare una proficua attività di confe-renziere e responsabile di corsi di perfezionamento.
Info: www.settimane-musicali.ch
Torna, sabato 20 settembre, la rassegna «Le Corti inCanto», promossa dal Gruppo centro storico di Locarno. E lo fa con un cartellone che spazia dalla musica antica alle vocalità con-temporanee, con artisti di fama internazionale. Il liutista ticinese Luca Pianca (che ha accompa-gnato la grande Cecilia Bartoli, Nikolaus Harnon-court e il Giardino Armonico), si esibirà insieme alla soprano Barbara Zanichelli in un repertorio brillante di brani che porteranno nelle atmosfere della corte di Isabella d’Este. Fra i nomi della settima edizione, anche il coro «Vox Nova» diretto da Marcello Serafini, per la prima volta ospite della rassegna, con un programma che spazia dai Beatles a Monteverdi a Bepi de Marzi. Un gradito ritorno è invece quello del coro «Ancore d’aria», diretto da Oskar Boldre.Le Corti inCanto propongono una formula sempli-ce ed efficace: un pomeriggio di concerti gratuiti che si susseguono negli angoli più suggestivi, un mondo di bellezza architettonica che si apre alla musica nella quiete di una giornata senza traffico: Casa Ruggero, il chiostro della Chiesa Nuova, il pergolato della Casa del negromante, la corte del Castello visconteo, della Biblioteca cantonale e di Casa Rusca, e quest’anno pure il suggestivo giardino di Casa Balli.
Info: www.cortincanto.ch
Settimane musicali di Ascona
Le Corti inCanto
Evento speciale, il 1° settembre ad Ascona, nella chiesa del Collegio Papio.
Il 20 settembre, a Locarno, note musicali negli angoli più belli della Città vecchia.
FOTO
: M
AD
Nel 2013 si erano esibiti i Greensleeves.
Christian Zacharias e (sotto) Frank Peter Zimmermann.
Gospel & Spi rituals, da un quarto di secolo
Promossa da Free Green Music e diretta da Bibo Verda, la rassegna «Gospel & Spi-rituals» festeggerà quest’anno il 25° dal-
la sua fondazione, che vide il primo concerto, con i Bill Moss Singers, tenersi presso la chie-sa bellinzonese del Sacro Cuore. I migliori artefici del genere, in questo quarto di secolo, hanno entusiasmato un pubblico fattosi sem-pre più presente ed esigente, grazie alle esibi-zioni di autentiche leggende come il Golden Gate Quartet, i Soul Stirrers, i Blind Boys of Alabama, i Sensational Nightingales, i Jackson Southernaires, Dr. Bobby Jones, Lillian Bout-té e Otis Clay, fiori all’occhiello di una delle più longeve e apprezzate manifestazioni musicali presenti nella Svizzera italiana.Il programma, tutt’ora in fase di allestimento, saprà confermare sei prestigiosi concerti in esclusiva nazionale, fra tradizione e nuovo Gospel, previsti nelle abituali sedi, in teatri e chiese, dal 7 al 30 dicembre. Anche quest’an-no, a esibirsi al fianco dei gruppi americani verranno invitati alcuni talenti del canto locale, per un ideale incontro all’insegna della musica fattasi ormai cosmopolita.Il traguardo del quarto di secolo, per «Gospel & Spirituals», è anche tempo di bilanci. «Questo
La rassegna musicale festeggia la 25a edizione. Il bilancio del direttore artistico Bibo Verda.
genere musicale, pur riferendosi sempre a una solida tradizione culturale afroameri- cana, sta evolvendo in un idioma che s’ispira a vari stili musicali» spiega Bibo Verda. Tanto da poter parlare di una contaminazione naturale in progressiva trasformazione. «Oggi il Gospel trascende i confini prettamente religio-si e abbraccia una sensibilità spirituale fattasi cosmopolita» aggiunge il direttore artistico. «Le nuove generazioni di cantanti sono por-tatrici di un messaggio universale. E il pubbli-co, consapevole, apprezza e s’identifica con loro in un corale abbraccio».
Info: www.gospel-spirituals.ch
Richard Broadnax, a dicembre in Ticino.
Calendario dei concerti
7 dicembre: Losone, chiesa di San Lorenzo, 17.00
14 dicembre: Bellinzona, chiesa di San Giovanni, 17.00
19 dicembre: Locarno, Teatro di Locarno, 20.30
20 dicembre: Bellinzona, Teatro Sociale, 20.45
27 dicembre: Olivone, chiesa di San Martino, 17.00
30 dicembre: San Bernardino, chiesa Rotonda, 20.30
4 5culturasettembre – dicembre 2014
Nell’ambito delle Settimane musicali di Ascona (in calendario dal 28 agosto al 10 ottobre), Coop cultura patrocinerà un prestigioso concerto che si terrà lunedì 1° settembre, alle 20.30, nella chiesa del Collegio Papio di Ascona. A esibirsi saranno il violinista Frank Peter Zimmermann e il pianista Christian Zacharias. Il programma prevede l’esecuzione delle seguenti sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven (1770–1827): in re maggiore op. 12 n. 1, in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3, in la maggiore op. 12 n. 2 e in fa maggiore op. 24 «La primavera».Nato nel 1965 in Germania, Frank Peter Zimmermann è ospite dei più importanti Festival e si esibisce con le più note orchestre e con celebri direttori del vecchio e del nuovo mondo. L’indiano Christian Zacharias (1950) non è da meno: la sua carriera lo ha infatti portato in ogni angolo del mondo, per suonare con le orchestre più rinomate e per esercitare una proficua attività di confe-renziere e responsabile di corsi di perfezionamento.
Info: www.settimane-musicali.ch
Torna, sabato 20 settembre, la rassegna «Le Corti inCanto», promossa dal Gruppo centro storico di Locarno. E lo fa con un cartellone che spazia dalla musica antica alle vocalità con-temporanee, con artisti di fama internazionale. Il liutista ticinese Luca Pianca (che ha accompa-gnato la grande Cecilia Bartoli, Nikolaus Harnon-court e il Giardino Armonico), si esibirà insieme alla soprano Barbara Zanichelli in un repertorio brillante di brani che porteranno nelle atmosfere della corte di Isabella d’Este. Fra i nomi della settima edizione, anche il coro «Vox Nova» diretto da Marcello Serafini, per la prima volta ospite della rassegna, con un programma che spazia dai Beatles a Monteverdi a Bepi de Marzi. Un gradito ritorno è invece quello del coro «Ancore d’aria», diretto da Oskar Boldre.Le Corti inCanto propongono una formula sempli-ce ed efficace: un pomeriggio di concerti gratuiti che si susseguono negli angoli più suggestivi, un mondo di bellezza architettonica che si apre alla musica nella quiete di una giornata senza traffico: Casa Ruggero, il chiostro della Chiesa Nuova, il pergolato della Casa del negromante, la corte del Castello visconteo, della Biblioteca cantonale e di Casa Rusca, e quest’anno pure il suggestivo giardino di Casa Balli.
Info: www.cortincanto.ch
Settimane musicali di Ascona
Le Corti inCanto
Evento speciale, il 1° settembre ad Ascona, nella chiesa del Collegio Papio.
Il 20 settembre, a Locarno, note musicali negli angoli più belli della Città vecchia.
FOTO
: M
AD
Nel 2013 si erano esibiti i Greensleeves.
Christian Zacharias e (sotto) Frank Peter Zimmermann.
Gospel & Spi rituals, da un quarto di secolo
Promossa da Free Green Music e diretta da Bibo Verda, la rassegna «Gospel & Spi-rituals» festeggerà quest’anno il 25° dal-
la sua fondazione, che vide il primo concerto, con i Bill Moss Singers, tenersi presso la chie-sa bellinzonese del Sacro Cuore. I migliori artefici del genere, in questo quarto di secolo, hanno entusiasmato un pubblico fattosi sem-pre più presente ed esigente, grazie alle esibi-zioni di autentiche leggende come il Golden Gate Quartet, i Soul Stirrers, i Blind Boys of Alabama, i Sensational Nightingales, i Jackson Southernaires, Dr. Bobby Jones, Lillian Bout-té e Otis Clay, fiori all’occhiello di una delle più longeve e apprezzate manifestazioni musicali presenti nella Svizzera italiana.Il programma, tutt’ora in fase di allestimento, saprà confermare sei prestigiosi concerti in esclusiva nazionale, fra tradizione e nuovo Gospel, previsti nelle abituali sedi, in teatri e chiese, dal 7 al 30 dicembre. Anche quest’an-no, a esibirsi al fianco dei gruppi americani verranno invitati alcuni talenti del canto locale, per un ideale incontro all’insegna della musica fattasi ormai cosmopolita.Il traguardo del quarto di secolo, per «Gospel & Spirituals», è anche tempo di bilanci. «Questo
La rassegna musicale festeggia la 25a edizione. Il bilancio del direttore artistico Bibo Verda.
genere musicale, pur riferendosi sempre a una solida tradizione culturale afroameri- cana, sta evolvendo in un idioma che s’ispira a vari stili musicali» spiega Bibo Verda. Tanto da poter parlare di una contaminazione naturale in progressiva trasformazione. «Oggi il Gospel trascende i confini prettamente religio-si e abbraccia una sensibilità spirituale fattasi cosmopolita» aggiunge il direttore artistico. «Le nuove generazioni di cantanti sono por-tatrici di un messaggio universale. E il pubbli-co, consapevole, apprezza e s’identifica con loro in un corale abbraccio».
Info: www.gospel-spirituals.ch
Richard Broadnax, a dicembre in Ticino.
Calendario dei concerti
7 dicembre: Losone, chiesa di San Lorenzo, 17.00
14 dicembre: Bellinzona, chiesa di San Giovanni, 17.00
19 dicembre: Locarno, Teatro di Locarno, 20.30
20 dicembre: Bellinzona, Teatro Sociale, 20.45
27 dicembre: Olivone, chiesa di San Martino, 17.00
30 dicembre: San Bernardino, chiesa Rotonda, 20.30
6 7culturasettembre – dicembre 2014
Giorgio Orelli e il lavoro sulla parolaA un anno dalla scomparsa del celebre scrittore, poeta e traduttore ticinese, dal 13 al 15 novembre, a Bellinzona, sarà organizzato un convegno di studi a lui dedicato.
Si chiama Babel, ed è il festival letterario centrato sulla traduzione. Sia in senso stretto, sia come metafora di ospitalità linguistica, attraversamento e incontro. Ogni anno la manifestazione seleziona una lingua ospite, che si presenta sotto forma di scrittori, artisti, musicisti e traduttori.Per il 2014 si passa a un arcipelago e a una varietà di lingue: ospiti del festival saranno infatti le Antille. Isole caraibiche, queste, occupate a turno dalle potenze coloniali europee. E popolate dai discendenti delle tribù indigene, degli africani deportati in massa, di ex coloni, meticci e una moltitudine di immigrazioni remote e recenti. Un crogiolo di razze e culture le cui radici affondano in Africa e in Europa, ma le cui ramifica zioni si spingono verso le Americhe e il mondo intero. Spagnolo e francese, inglese e olandese, portoghese, hindi, cinese, e la varietà di patois e creoli: le lingue delle Antille rispecchiano questo ricchissimo e drammatico groviglio di influssi diversi.Tra gli autori presenti a Bellinzona dall’11 al 14 settembre (a Palazzo Civico e al Teatro Sociale) si segnalano Patrick Chamoiseau, Earl Lovelace, Lyonel Trouillot, Abilio Estévez, Elizabeth WalcottHackshaw, Rita Indiana, Robert Antoni e Bern is Überall. Babel estenderà inoltre la sua ricerca ad altri linguaggi artistici con un concerto di David Rudder, uno dei più grandi calypsonian viventi, e la rassegna di film di registi caraibici «cineBabel».
Info: www.babelfestival.com
A Babel si parlano le lingue delle AntilleDall’11 al 14 settembre, a Bellinzona, il festival di letteratura e traduzione sarà dedicato a Trinidad, Cuba, Giamaica, Martinica, Haiti, Repubblica Dominicana e Bahamas.
FOTO
: MAD
Orelli nella sua abitazione di Ravecchia e (foto piccola) a Prato Leventina. Siamo nel 2000–2001.
Lo scorso anno, Babel aveva ospitato gli scrittori Rugero e Rugamba.
Quella di Giorgio Orelli è un’imma-gine familiare a molti bellinzone-si: la sua figura associata all’im-mancabile bicicletta - lui sempre
pronto al dialogo con chi incontrava sul percorso da Ravecchia verso la «città» - è presente nella memoria collettiva, anche fra chi di letteratura non si è mai occupato. Nato ad Airolo nel 1921, Orelli è mancato il 10 novembre dello scorso anno. Un im-
Sono previste relazioni volte ad analizzare la produzione del poeta (la prima raccolta di poesie «Né bianco né viola», riconosciu-ta col Premio Lugano, risale al 1944, e ora è prossima la pubblicazione di una raccolta completa dell’opera poetica, con aggiunta di inediti, che uscirà da Mondadori col titolo, scelto dall’autore, «L’orlo della vita»). Ma la disamina delle conferenze si con-centrerà anche sul narratore (recente è stata la ripubblicazione dei racconti «Un giorno della vita»), sul critico letterario (si ricordano i suoi saggi su Dante, Petrarca, Pascoli, Montale...) e sul traduttore.Sede del convegno sarà la Sala del Consi-glio comunale, dove pure sarà allestita una mostra di documenti e immagini (mate-riali inediti, manoscritti e pubblicazioni). Nella manifestazione sono previsti un pomeriggio alla Scuola cantonale di com-mercio, con gli studenti delle scuole supe-riori cittadine, e una serata con lettura di testi al Teatro Sociale di Bellinzona.Giorgio Orelli ha rappresentato una voce di grande originalità nella cultura lettera-ria italiana contemporanea, ben al di là delle terre ticinesi. La sua opera poetica ha ripreso, per un verso, la tradizione della poesia novecentesca espressa dalla linea Saba-Ungaretti-Montale, ma è in Vittorio Sereni che trova l’interprete geografica-mente più vicino. E in entrambi è stato in-tenso l’esercizio della traduzione da autori e poeti stranieri. Nel suo lavoro critico e di traduttore, Orelli ha privilegiato quegli autori che, in Italia, Francia e Germania, hanno accompagnato la poesia con una parallela riflessione teorica; da Dante a Goethe, da Leopardi a Baudelaire, fino al simbolismo europeo di Stéphane Mallarmé, Paul Valéry o Thomas Stearns Eliot. L’opera di Orelli appartiene dunque a una stagione che ha ricollocato al centro il rapporto tra lavoro letterario e riflessione critica sul testo. Ed è certo anche per questa capacità di entrare nel dibattito che la sua voce si è affermata, in Ticino e in Europa, come quella dell’«ultimo grande poeta» del Nove-cento, come l’ha definito Carlo Ossola.Il convegno, insomma, non vuole essere un momento di celebrazione, ma di rifles-sione e di bilancio, un invito «a tornare a incontrarlo» – per riprendere parole di Orelli stesso in saluto al suo maestro Gianfranco Contini – «con riconoscenza e gratitudine».
Info: orlando.liliana@gmail.com, massimo.danzi@unige.ch
portante convegno, che si terrà a Bellinzo-na dal 13 al 15 novembre, vuole ricordare il suo impegno di scrittore, ripercorrendone il ruolo nella letteratura italiana, in un arco di quasi 70 anni di attività. Una venti-na di studiosi di varie università svizzere e italiane ha risposto all’invito di partecipare al simposio, promosso dall’Uni di Ginevra, con la collaborazione delle Università del-la Svizzera italiana, di Friburgo e di Zurigo.
6 7culturasettembre – dicembre 2014
Giorgio Orelli e il lavoro sulla parolaA un anno dalla scomparsa del celebre scrittore, poeta e traduttore ticinese, dal 13 al 15 novembre, a Bellinzona, sarà organizzato un convegno di studi a lui dedicato.
Si chiama Babel, ed è il festival letterario centrato sulla traduzione. Sia in senso stretto, sia come metafora di ospitalità linguistica, attraversamento e incontro. Ogni anno la manifestazione seleziona una lingua ospite, che si presenta sotto forma di scrittori, artisti, musicisti e traduttori.Per il 2014 si passa a un arcipelago e a una varietà di lingue: ospiti del festival saranno infatti le Antille. Isole caraibiche, queste, occupate a turno dalle potenze coloniali europee. E popolate dai discendenti delle tribù indigene, degli africani deportati in massa, di ex coloni, meticci e una moltitudine di immigrazioni remote e recenti. Un crogiolo di razze e culture le cui radici affondano in Africa e in Europa, ma le cui ramifica zioni si spingono verso le Americhe e il mondo intero. Spagnolo e francese, inglese e olandese, portoghese, hindi, cinese, e la varietà di patois e creoli: le lingue delle Antille rispecchiano questo ricchissimo e drammatico groviglio di influssi diversi.Tra gli autori presenti a Bellinzona dall’11 al 14 settembre (a Palazzo Civico e al Teatro Sociale) si segnalano Patrick Chamoiseau, Earl Lovelace, Lyonel Trouillot, Abilio Estévez, Elizabeth WalcottHackshaw, Rita Indiana, Robert Antoni e Bern is Überall. Babel estenderà inoltre la sua ricerca ad altri linguaggi artistici con un concerto di David Rudder, uno dei più grandi calypsonian viventi, e la rassegna di film di registi caraibici «cineBabel».
Info: www.babelfestival.com
A Babel si parlano le lingue delle AntilleDall’11 al 14 settembre, a Bellinzona, il festival di letteratura e traduzione sarà dedicato a Trinidad, Cuba, Giamaica, Martinica, Haiti, Repubblica Dominicana e Bahamas.
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: MAD
Orelli nella sua abitazione di Ravecchia e (foto piccola) a Prato Leventina. Siamo nel 2000–2001.
Lo scorso anno, Babel aveva ospitato gli scrittori Rugero e Rugamba.
Quella di Giorgio Orelli è un’imma-gine familiare a molti bellinzone-si: la sua figura associata all’im-mancabile bicicletta - lui sempre
pronto al dialogo con chi incontrava sul percorso da Ravecchia verso la «città» - è presente nella memoria collettiva, anche fra chi di letteratura non si è mai occupato. Nato ad Airolo nel 1921, Orelli è mancato il 10 novembre dello scorso anno. Un im-
Sono previste relazioni volte ad analizzare la produzione del poeta (la prima raccolta di poesie «Né bianco né viola», riconosciu-ta col Premio Lugano, risale al 1944, e ora è prossima la pubblicazione di una raccolta completa dell’opera poetica, con aggiunta di inediti, che uscirà da Mondadori col titolo, scelto dall’autore, «L’orlo della vita»). Ma la disamina delle conferenze si con-centrerà anche sul narratore (recente è stata la ripubblicazione dei racconti «Un giorno della vita»), sul critico letterario (si ricordano i suoi saggi su Dante, Petrarca, Pascoli, Montale...) e sul traduttore.Sede del convegno sarà la Sala del Consi-glio comunale, dove pure sarà allestita una mostra di documenti e immagini (mate-riali inediti, manoscritti e pubblicazioni). Nella manifestazione sono previsti un pomeriggio alla Scuola cantonale di com-mercio, con gli studenti delle scuole supe-riori cittadine, e una serata con lettura di testi al Teatro Sociale di Bellinzona.Giorgio Orelli ha rappresentato una voce di grande originalità nella cultura lettera-ria italiana contemporanea, ben al di là delle terre ticinesi. La sua opera poetica ha ripreso, per un verso, la tradizione della poesia novecentesca espressa dalla linea Saba-Ungaretti-Montale, ma è in Vittorio Sereni che trova l’interprete geografica-mente più vicino. E in entrambi è stato in-tenso l’esercizio della traduzione da autori e poeti stranieri. Nel suo lavoro critico e di traduttore, Orelli ha privilegiato quegli autori che, in Italia, Francia e Germania, hanno accompagnato la poesia con una parallela riflessione teorica; da Dante a Goethe, da Leopardi a Baudelaire, fino al simbolismo europeo di Stéphane Mallarmé, Paul Valéry o Thomas Stearns Eliot. L’opera di Orelli appartiene dunque a una stagione che ha ricollocato al centro il rapporto tra lavoro letterario e riflessione critica sul testo. Ed è certo anche per questa capacità di entrare nel dibattito che la sua voce si è affermata, in Ticino e in Europa, come quella dell’«ultimo grande poeta» del Nove-cento, come l’ha definito Carlo Ossola.Il convegno, insomma, non vuole essere un momento di celebrazione, ma di rifles-sione e di bilancio, un invito «a tornare a incontrarlo» – per riprendere parole di Orelli stesso in saluto al suo maestro Gianfranco Contini – «con riconoscenza e gratitudine».
Info: orlando.liliana@gmail.com, massimo.danzi@unige.ch
portante convegno, che si terrà a Bellinzo-na dal 13 al 15 novembre, vuole ricordare il suo impegno di scrittore, ripercorrendone il ruolo nella letteratura italiana, in un arco di quasi 70 anni di attività. Una venti-na di studiosi di varie università svizzere e italiane ha risposto all’invito di partecipare al simposio, promosso dall’Uni di Ginevra, con la collaborazione delle Università del-la Svizzera italiana, di Friburgo e di Zurigo.
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Mercoledì 19 novembre, alle 16.30, presso l’aula magna del centro scolastico di Ambrì, debutterà la nuova stagione di «Coccinellarcobaleno». A inaugurare la rassegna teatrale per bambini sarà lo spettacolo «Non buttiamolo a mare», presentato dalla compagnia teatrale «Lo Spaventapasseri», scritto, diretto e interpretato da Marco Pernici e con musica dal vivo. Tra una remata e l’altra, il protagonista si rivelerà subito uno strampalato pescatore, tanto goffo da non far abboccare all’amo nemmeno un pesce, bensì oggetti di vario genere: scarpe, bandiere, chitarre, plastica, lattine e altri articoli che di certo non dovrebbero stare in mare, tra cui una bottiglia contenente una mappa del tesoro. Comincia così la sua avventura. Grazie alla coinvolgente storia, l’attore catturerà il pubblico regalando molte risate, attimi di suspense e poetiche atmosfere.
Info: 091 867 13 79, 091 869 15 44, www.lospaventapasseriteatro.com
Debutta, al teatro dell’Oratorio parrocchiale di Bellinzona (dietro la Collegiata), la nuova stagione della rassegna «Minimusica». Come sempre, le rappresentazioni si svolgono di mercoledì, alle 14 e alle 16.S’inizierà il 10 settembre con «Il violino della fortuna», presentato dalla Compagnie Pas de Deux: uno spettacolo pieno di umore e di poesia, con musica, canto, acrobazia, danza e giocoleria. Seguirà, il 15 ottobre, «Lulù», con Claudio Milani: la storia di tre fratelli che il destino separerà, conducendoli per strade diverse ma dando loro intelligenza, istinto e cuore per cavarsela e ritrovarsi. Il 19 novembre, nell’ambito di «Castellinaria», all’Espocentro sarà invece proiettato il film d’animazione «Cuccioli – Il paese del vento», di Sergio Manfio (2014). Il 17 dicembre, infine, sarà la volta di «Smoking Chopin». Il duo comicomusicale di Thomas e Lorenzo ha chiesto a personalità dello spettacolo di creare alcuni brevi sketch. Gli attori si sono adattati ai vari stili, dando prova di virtuosismo strumentale, acrobatico, clownesco e mimico.Programma suscettibile di modifiche.
Info: www.minimusica.ch
Saranno due, quest’autunno, gli spettacoli proposti dal Gruppo Teatrino di Olivone, presso l’Osteria Centrale, ai bimbi con più di tre anni. Domenica 12 ottobre, alle 17, i «Burattini di Como» metteranno in scena «La leggenda del flauto magico». Questa favola offre al pubblico l’occasione d’immergersi nel meraviglioso mondo della musica e della fiaba: un viaggio dove s’incontrano draghi, cerchi magici e si superano prove d’iniziazione, camminando tra luoghi incantati.Domenica 9 novembre, alle 17, le «Storie raccontate» presenteranno invece «Lo spupazzalibro». In un giorno birbone, da un grosso nuvolone, cade un enorme librone: «Spupazzalibro» è il suo nome… Sonia e Chiara sono due mamme e docenti di scuola dell’infanzia. Nel 2010 hanno creato il loro librone gigante, lo «spupazzalibro», che permette di raccontare storie animate con burattini. In collaborazione con la Biblioteca di Olivone, le narratrici proporranno anche un laboratorio a tema librario, per i bimbi dai tre ai sei anni, alle 15.
Info: teatrino.blenio@gmail.com
CoccinellarcobalenoMinimusica
Il piccolo pubblico si diverte a Olivone
Il 19 novembre, ad Ambrì, riprende la rassegna teatrale per bambini.
Quattro spettacoli per i più piccoli, a Bellinzona, tra settembre e dicembre.
Il Gruppo Teatrino di Olivone presenta all’Osteria Centrale due spettacoli domenicali.
Il duo Thomas e Lorenzo.
Una scena dello spettacolo «Non buttiamolo a mare».
«L’omino del pane e l’omino della mela»: s’intitola così lo spettacolo, ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti, proposto domenica 16 novembre dalla rassegna «Anch’io a teatro» di Maribur. L’appuntamento è per le ore 15, nell’aula magna della scuola media di Stabio, con replica alle 17.Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto ai bambini e di spiegare i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela… Come faranno i cuochi a preparare un pasto per tutti?Uno spettacolo delicato e divertente, pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi «pasti fuori casa» tra le mura della scuola materna, per insegnare loro ad apprezzare i pasti sani, i cibi genuini e le ricette di una volta.
Info: 091 641 69 60, www.rassegna.maribur.com
MariburIl 16 novembre, a Stabio, prosegue la rassegna del teatro di figura.
L’artista danese Alex Barti.
Chiara e Sonia hanno creato lo Spupazzalibro.
FOTO
: MAD
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Mercoledì 19 novembre, alle 16.30, presso l’aula magna del centro scolastico di Ambrì, debutterà la nuova stagione di «Coccinellarcobaleno». A inaugurare la rassegna teatrale per bambini sarà lo spettacolo «Non buttiamolo a mare», presentato dalla compagnia teatrale «Lo Spaventapasseri», scritto, diretto e interpretato da Marco Pernici e con musica dal vivo. Tra una remata e l’altra, il protagonista si rivelerà subito uno strampalato pescatore, tanto goffo da non far abboccare all’amo nemmeno un pesce, bensì oggetti di vario genere: scarpe, bandiere, chitarre, plastica, lattine e altri articoli che di certo non dovrebbero stare in mare, tra cui una bottiglia contenente una mappa del tesoro. Comincia così la sua avventura. Grazie alla coinvolgente storia, l’attore catturerà il pubblico regalando molte risate, attimi di suspense e poetiche atmosfere.
Info: 091 867 13 79, 091 869 15 44, www.lospaventapasseriteatro.com
Debutta, al teatro dell’Oratorio parrocchiale di Bellinzona (dietro la Collegiata), la nuova stagione della rassegna «Minimusica». Come sempre, le rappresentazioni si svolgono di mercoledì, alle 14 e alle 16.S’inizierà il 10 settembre con «Il violino della fortuna», presentato dalla Compagnie Pas de Deux: uno spettacolo pieno di umore e di poesia, con musica, canto, acrobazia, danza e giocoleria. Seguirà, il 15 ottobre, «Lulù», con Claudio Milani: la storia di tre fratelli che il destino separerà, conducendoli per strade diverse ma dando loro intelligenza, istinto e cuore per cavarsela e ritrovarsi. Il 19 novembre, nell’ambito di «Castellinaria», all’Espocentro sarà invece proiettato il film d’animazione «Cuccioli – Il paese del vento», di Sergio Manfio (2014). Il 17 dicembre, infine, sarà la volta di «Smoking Chopin». Il duo comicomusicale di Thomas e Lorenzo ha chiesto a personalità dello spettacolo di creare alcuni brevi sketch. Gli attori si sono adattati ai vari stili, dando prova di virtuosismo strumentale, acrobatico, clownesco e mimico.Programma suscettibile di modifiche.
Info: www.minimusica.ch
Saranno due, quest’autunno, gli spettacoli proposti dal Gruppo Teatrino di Olivone, presso l’Osteria Centrale, ai bimbi con più di tre anni. Domenica 12 ottobre, alle 17, i «Burattini di Como» metteranno in scena «La leggenda del flauto magico». Questa favola offre al pubblico l’occasione d’immergersi nel meraviglioso mondo della musica e della fiaba: un viaggio dove s’incontrano draghi, cerchi magici e si superano prove d’iniziazione, camminando tra luoghi incantati.Domenica 9 novembre, alle 17, le «Storie raccontate» presenteranno invece «Lo spupazzalibro». In un giorno birbone, da un grosso nuvolone, cade un enorme librone: «Spupazzalibro» è il suo nome… Sonia e Chiara sono due mamme e docenti di scuola dell’infanzia. Nel 2010 hanno creato il loro librone gigante, lo «spupazzalibro», che permette di raccontare storie animate con burattini. In collaborazione con la Biblioteca di Olivone, le narratrici proporranno anche un laboratorio a tema librario, per i bimbi dai tre ai sei anni, alle 15.
Info: teatrino.blenio@gmail.com
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Il piccolo pubblico si diverte a Olivone
Il 19 novembre, ad Ambrì, riprende la rassegna teatrale per bambini.
Quattro spettacoli per i più piccoli, a Bellinzona, tra settembre e dicembre.
Il Gruppo Teatrino di Olivone presenta all’Osteria Centrale due spettacoli domenicali.
Il duo Thomas e Lorenzo.
Una scena dello spettacolo «Non buttiamolo a mare».
«L’omino del pane e l’omino della mela»: s’intitola così lo spettacolo, ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti, proposto domenica 16 novembre dalla rassegna «Anch’io a teatro» di Maribur. L’appuntamento è per le ore 15, nell’aula magna della scuola media di Stabio, con replica alle 17.Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto ai bambini e di spiegare i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela… Come faranno i cuochi a preparare un pasto per tutti?Uno spettacolo delicato e divertente, pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi «pasti fuori casa» tra le mura della scuola materna, per insegnare loro ad apprezzare i pasti sani, i cibi genuini e le ricette di una volta.
Info: 091 641 69 60, www.rassegna.maribur.com
MariburIl 16 novembre, a Stabio, prosegue la rassegna del teatro di figura.
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Rivolgere lo sguardo alla contemporaneità e alle nuove creazioni di alcune tra le eccellenze del panorama teatrale contempo - ra neo: questo l’obiettivo del Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea (FIT), che dal 16 al 20 ottobre accoglierà spettacoli nei teatri della città di Lugano, madrina dell’evento, ma anche in quelli di Bellinzona, Ascona e Manno. Da sempre legato al mondo dei giovani, il FIT mette anche in campo la nuova selezione dei cinque titoli in concorso per FRINGE/L’AltroFestival, destinati agli adolescenti. Molti gli eventi e le attività collaterali: dalle conversazioni ai corsi di formazione, e dalla redazione del giornale del festival alla sezione video-drama.Qualche anticipazione sugli ospiti? Tim Crouch, uno dei dramma-turghi e performer inglesi più accreditati della scena europea, arriverà per la prima volta in Ticino. Ma non mancheranno Tagliarini e Deflorian, gli spagnoli A Tres Bandes, lo svizzero Boris Nikitin (tra i più rappresentativi artisti delle scena nazio-nale), Marco Baliani, Ivo Dimcecv e altri nomi di spicco.
Info: www.fitfestival.ch
Quale sarà il futuro dei ghiacciai? E che cosa suc-cederà se l’Antartide si scioglierà? A queste e ad altre domande risponderanno il meteorologo, glaciologo e nivologo Giovanni Kappenberger e la glaciologa Christine Levy, coautrice della mostra «Ghiacciai: ieri, oggi, domani», visitabile al Museo della Valle di Blenio di Lottigna fino al 2 novembre. L’appuntamento è in agenda venerdì 10 ottobre, alle 20.30, presso il Cinema-teatro Blenio di Acquarossa. Con l’annunciata partecipazione di Luca Mercalli, il noto meteorolo-go e climatologo italiano. L’entrata è gratuita.Durante la serata verranno presentati i ghiacciai ticinesi, in particolare Bresciana (Adula) e Baso dino, quelli svizzeri (gruppo del Bernina e Clariden), l’Artico, i gruppi del Kilim e dell’Himalaya e i filmati sul Rheinwaldhorn di Christine Levy, ripresi dal suo aeroplano a vela e motore.La maggior parte dei ghiacciai, dal piccolo Vadrecc di Bresciana ai chilometrici torrenti ghiacciati dell’Himalaya, all’Alaska, alla Groenlandia o al Kilimanjaro, mostra un significativo ritiro. Uno sguardo sugli ultimi 20mila anni dimostra però che ci sono sempre state grandi fluttuazioni.
Info: www.vallediblenio.ch/museodiblenio
Gli ultimi tre appuntamenti della rassegna «I concerti di San Biagio», ospitata dalla chiesa di San Biagio a Ravecchia, frazione di Bellinzona, presentano generi ed epoche molto diversi: il 7 settembre, alle 17, si tornerà alla «Roma barocca» con l’ensemble Voces Suaves, affiatatissimi giovani cantanti professionisti legati alla Schola Cantorum di Basilea e l’Ensemble strumentale Opera Prima. Diretto da Francesco Pedrini, questo ricco organico propone un ritratto emozionante di una capitale della musica barocca sacra europea. Il 5 ottobre, alle 17, sarà protagonista il Trio Lunaire (Virginia Rossetti, pianoforte; Andrea Mascetti, violino; Giaco-mo Grava, violoncello) che si dedicherà a Schubert e alla sua luminosa op. 99 e al trio Dumky di Dvorak, nella serata intitolata «Il viandante». L’ultimo concerto, il 7 dicembre, alle 17, celebrerà l’inizio dell’avvento con l’Ensemble Canto Amabile e l’arpista Nicola Hanck. Le sette voci femminili proporranno, accanto a brani di Holst, Davies, Kodály e Bárdos, il ciclo di canti natalizi «A Ceremony of Carols» di Benjamin Britten, ispirato a testi e melodie popolari inglesi. Un programma intimo, meditativo ma anche vivace nella sua vena popolareggiante. L’entrata è libera.
Info: 079 736 64 52, robertoroffi@bluewin.ch
Festival internazionale del teatro
Ghiacciai: ieri, oggi, domani
I concerti di San Biagio
Dal 16 al 20 ottobre a Lugano, Ascona, Bellinzona e Manno.
Una serata speciale, venerdì 10 ottobre, al Cinema-teatro Blenio di Acquarossa.
Il 7 settembre, il 5 ottobre e il 7 dicembre, gli ultimi appuntamenti della rassegna bellinzonese.
In alto: scena dello spettacolo Malvolio. Sotto: «Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni».
Un mondo scintillante, personaggi stravaganti, formule magiche e strane magie. E un’amicizia che va oltre ogni differenza. È la storia de «Il regno di Oz», il nuovo musical che La Tribù di Surix metterà in scena quest’autunno al Centro culturale Sant’Ambrogio di Lodrino. Dopo il successo con «Il Re Leone», la compa-gnia ha scelto di cambiare genere. Streghe, maghi e incantesimi porteranno lo spettatore in un regno dove non esistono un «buono» e un «cattivo»; a differenza delle favole tradizionali, il giudizio resta volutamente in bilico e non è mai definitivo. L’accento è posto piuttosto sul percorso che le due protagoniste – la strega dell’ovest Elphaba e quella del sud Glinda – seguono lungo le due ore di spettacolo: la ricer-ca del proprio essere e il rispetto dell’identità degli altri. Non è insomma il colore della pelle, o qualsiasi altro marchio, a definire chi siamo. Tratto dai due musical di successo «Wicked» e «Il mago di Oz», l’adattamento proposto dalla Tribù di Surix ne conserva le musiche: canzoni pluripremiate come «Somewhere over the rainbow» e «Defying gravity», tradotte dalla compagnia in italiano. Data da definire.
Info e prenotazioni: www.surix.ch
Il regno di OzIn autunno, a Lodrino, il nuovo musical della Tribù di Surix.
La locandina del «Regno di Oz».
Il trio Lunaire.
I pizzi Medel e Sosto.
presenta il musical
FOTO
: MAD
12 13culturasettembre – dicembre 2014
Rivolgere lo sguardo alla contemporaneità e alle nuove creazioni di alcune tra le eccellenze del panorama teatrale contempo - ra neo: questo l’obiettivo del Festival internazionale del teatro e della scena contemporanea (FIT), che dal 16 al 20 ottobre accoglierà spettacoli nei teatri della città di Lugano, madrina dell’evento, ma anche in quelli di Bellinzona, Ascona e Manno. Da sempre legato al mondo dei giovani, il FIT mette anche in campo la nuova selezione dei cinque titoli in concorso per FRINGE/L’AltroFestival, destinati agli adolescenti. Molti gli eventi e le attività collaterali: dalle conversazioni ai corsi di formazione, e dalla redazione del giornale del festival alla sezione video-drama.Qualche anticipazione sugli ospiti? Tim Crouch, uno dei dramma-turghi e performer inglesi più accreditati della scena europea, arriverà per la prima volta in Ticino. Ma non mancheranno Tagliarini e Deflorian, gli spagnoli A Tres Bandes, lo svizzero Boris Nikitin (tra i più rappresentativi artisti delle scena nazio-nale), Marco Baliani, Ivo Dimcecv e altri nomi di spicco.
Info: www.fitfestival.ch
Quale sarà il futuro dei ghiacciai? E che cosa suc-cederà se l’Antartide si scioglierà? A queste e ad altre domande risponderanno il meteorologo, glaciologo e nivologo Giovanni Kappenberger e la glaciologa Christine Levy, coautrice della mostra «Ghiacciai: ieri, oggi, domani», visitabile al Museo della Valle di Blenio di Lottigna fino al 2 novembre. L’appuntamento è in agenda venerdì 10 ottobre, alle 20.30, presso il Cinema-teatro Blenio di Acquarossa. Con l’annunciata partecipazione di Luca Mercalli, il noto meteorolo-go e climatologo italiano. L’entrata è gratuita.Durante la serata verranno presentati i ghiacciai ticinesi, in particolare Bresciana (Adula) e Baso dino, quelli svizzeri (gruppo del Bernina e Clariden), l’Artico, i gruppi del Kilim e dell’Himalaya e i filmati sul Rheinwaldhorn di Christine Levy, ripresi dal suo aeroplano a vela e motore.La maggior parte dei ghiacciai, dal piccolo Vadrecc di Bresciana ai chilometrici torrenti ghiacciati dell’Himalaya, all’Alaska, alla Groenlandia o al Kilimanjaro, mostra un significativo ritiro. Uno sguardo sugli ultimi 20mila anni dimostra però che ci sono sempre state grandi fluttuazioni.
Info: www.vallediblenio.ch/museodiblenio
Gli ultimi tre appuntamenti della rassegna «I concerti di San Biagio», ospitata dalla chiesa di San Biagio a Ravecchia, frazione di Bellinzona, presentano generi ed epoche molto diversi: il 7 settembre, alle 17, si tornerà alla «Roma barocca» con l’ensemble Voces Suaves, affiatatissimi giovani cantanti professionisti legati alla Schola Cantorum di Basilea e l’Ensemble strumentale Opera Prima. Diretto da Francesco Pedrini, questo ricco organico propone un ritratto emozionante di una capitale della musica barocca sacra europea. Il 5 ottobre, alle 17, sarà protagonista il Trio Lunaire (Virginia Rossetti, pianoforte; Andrea Mascetti, violino; Giaco-mo Grava, violoncello) che si dedicherà a Schubert e alla sua luminosa op. 99 e al trio Dumky di Dvorak, nella serata intitolata «Il viandante». L’ultimo concerto, il 7 dicembre, alle 17, celebrerà l’inizio dell’avvento con l’Ensemble Canto Amabile e l’arpista Nicola Hanck. Le sette voci femminili proporranno, accanto a brani di Holst, Davies, Kodály e Bárdos, il ciclo di canti natalizi «A Ceremony of Carols» di Benjamin Britten, ispirato a testi e melodie popolari inglesi. Un programma intimo, meditativo ma anche vivace nella sua vena popolareggiante. L’entrata è libera.
Info: 079 736 64 52, robertoroffi@bluewin.ch
Festival internazionale del teatro
Ghiacciai: ieri, oggi, domani
I concerti di San Biagio
Dal 16 al 20 ottobre a Lugano, Ascona, Bellinzona e Manno.
Una serata speciale, venerdì 10 ottobre, al Cinema-teatro Blenio di Acquarossa.
Il 7 settembre, il 5 ottobre e il 7 dicembre, gli ultimi appuntamenti della rassegna bellinzonese.
In alto: scena dello spettacolo Malvolio. Sotto: «Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni».
Un mondo scintillante, personaggi stravaganti, formule magiche e strane magie. E un’amicizia che va oltre ogni differenza. È la storia de «Il regno di Oz», il nuovo musical che La Tribù di Surix metterà in scena quest’autunno al Centro culturale Sant’Ambrogio di Lodrino. Dopo il successo con «Il Re Leone», la compa-gnia ha scelto di cambiare genere. Streghe, maghi e incantesimi porteranno lo spettatore in un regno dove non esistono un «buono» e un «cattivo»; a differenza delle favole tradizionali, il giudizio resta volutamente in bilico e non è mai definitivo. L’accento è posto piuttosto sul percorso che le due protagoniste – la strega dell’ovest Elphaba e quella del sud Glinda – seguono lungo le due ore di spettacolo: la ricer-ca del proprio essere e il rispetto dell’identità degli altri. Non è insomma il colore della pelle, o qualsiasi altro marchio, a definire chi siamo. Tratto dai due musical di successo «Wicked» e «Il mago di Oz», l’adattamento proposto dalla Tribù di Surix ne conserva le musiche: canzoni pluripremiate come «Somewhere over the rainbow» e «Defying gravity», tradotte dalla compagnia in italiano. Data da definire.
Info e prenotazioni: www.surix.ch
Il regno di OzIn autunno, a Lodrino, il nuovo musical della Tribù di Surix.
La locandina del «Regno di Oz».
Il trio Lunaire.
I pizzi Medel e Sosto.
presenta il musical
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14 15culturasettembre – dicembre 2014
Un’ottantina di antiche fotografie del Moesano, scattate da Oskar Good, saranno presentate al pubblico dal
6 settembre al 12 ottobre. L’inaugurazione della mostra «L’occhio dell’ingegnere» avrà luogo sabato 6 settembre, alle 16.30, presso il Centro culturale di Soazza. Dalle 18 alle 20 l’accesso sarà poi esteso alla popolazione a Mesocco, Grono e Cauco. In seguito il calen-dario delle visite sarà così strutturato: lune-dì a Mesocco, mercoledì a Cauco, giovedì a Grono, dalle 16 alle 18.30, mentre sabato e domenica in contemporanea nelle tre sedi dalle 16 alle 18.30. Per gli allievi sono stati preparati schede e giochi didattici: le scola-
Situato nell’antico convento delle Agostiniane, a Monte Carasso, durante il mese di settembre SpazioReale dedicherà un’esposizione a Andy Rocchelli, il giovane fotogiornalista italiano ucciso a Slaviansk, in Ucraina, alla fine dello scorso mese di maggio. La sua morte aveva suscitato una grande eco e profonda emozione anche nella Svizzera italiana. Questa scelta vuole essere l’occasione per proporre al pubblico una riflessione sul lavoro di fotogiornalista, rendendo omaggio ai tanti giovani che abbracciano questo lavoro mettendo a repentaglio la propria vita. Il fatto che negli scorsi mesi il numero di fotografi uccisi sul terreno sia particolarmente alto, testimonia l’attualità della tematica.SpazioReale ha l’obiettivo di offrire al pubblico inediti e sorprendenti percorsi di scoperta e riflessione. Guardare la realtà, osservarla, maturare quelle domande che consentano, nella ricerca delle possibili risposte, di scoprire ciò che è celato. SpazioReale è un’esperienza, un nuovo sguardo sul mondo che ci circonda e sulla società.
Info: www.montecarasso.ch
L’occhio dell’ ingegnere
Fotogiornalisti si muore
Il vecchio Moesano in immagini, dal 6 settembre
al 12 ottobre.
In settembre, a Monte Carasso, un’esposizione su Andy Rocchelli.
FOTO
: ARC
HIV
IO O
SKAR
GO
OD,
MAD
Il pubblico di Castellinaria.
Moesano: bambine con gerla e donne al lavatoio.
Castellinaria
Il 7 febbraio del 1914 il personaggio del vagabondo creato da Charlie Chaplin fa la sua prima apparizione nel cortometraggio «Kit Auto Races At Venice». La 27a edizione di Castellinaria (Bellinzona, 17–22 novembre), a un secolo di distanza, dedica all’attore britannico la Piccola Rassegna, in cui verrà proposto «Il Monello» e una selezione di comiche. Un ulteriore omaggio al cinema muto è la proiezione, con accompagnamento musicale dal vivo, di «Baby Peggy, il segreto di famiglia» (1924), interpretato da una delle più grandi «baby dive» di Hollywood: Diana Serra Cary. In contemporanea, si svolgono i due concorsi internazionali per i lungometraggi e Castellincorto, il concorso internazionale dedicato ai cortometraggi.La mostra di quest’anno si rifà al tema degli esordi del cinema, e propone un affascinante viaggio nel precinema, alla scoperta dei giochi ottici e dei dispositivi che hanno preceduto e accompagnato la nascita del cinematografo. Al Castelgrande di Bellinzona saranno esposte alcune macchine funzionanti, con le quali il pubblico potrà dare libero sfogo alla propria fantasia utilizzando la veduta ottica, il teatro delle ombre cinesi, il taumatropio, la lanterna magica, fino ad arrivare al proiettore cinematografico. Verranno inoltre organizzati degli atelier sui mestieri del cinema: «Si gira – Il set cinematografico», in cui i giovani che vi partecipano scrivono, girano e producono un breve cortometraggio, coadiuvati da professionisti, e «La critica cinematografica».
Info: www.castellinaria.ch
Ritorna a Bellinzona, dal 17 al 22 novembre, il Festival internazionale del cinema giovane.
resche possono visitare la mostra al di fuori degli orari di apertura, su appuntamento.Vissuto tra il 1880 e il 1950, Oskar Good svolse la sua attività quale responsabile dell’ufficio preposto al settore della gestione del territorio per il cantone dei Grigioni dal 1911 al 1945. Nel corso della sua lunga atti-vità si trasferì numerose volte in Mesolcina e in Calanca, raggiungendone quasi tutti gli alpeggi. Munito di un apparecchio fotogra-fico documentò la costruzione di cascine, stalle, ponti e sentieri. Spesso però, oltre a immortalare con le immagini il lavoro svol-to da sterratori, provetti muratori e carpen-tieri, fissò sulla pellicola paesaggi umanizza-ti: villaggi, prati terrazzati, campi, pascoli e boschi. Documentò le attività dell’uomo co-struttore e di donne cariche all’inverosimile di fieno e legna da ardere, di donne che falciano, che affilano la lama della falce fie-naia, che filano lana e lino, che lavano i panni.
Info: 091 827 16 66, www.museomoesano.ch
14 15culturasettembre – dicembre 2014
Un’ottantina di antiche fotografie del Moesano, scattate da Oskar Good, saranno presentate al pubblico dal
6 settembre al 12 ottobre. L’inaugurazione della mostra «L’occhio dell’ingegnere» avrà luogo sabato 6 settembre, alle 16.30, presso il Centro culturale di Soazza. Dalle 18 alle 20 l’accesso sarà poi esteso alla popolazione a Mesocco, Grono e Cauco. In seguito il calen-dario delle visite sarà così strutturato: lune-dì a Mesocco, mercoledì a Cauco, giovedì a Grono, dalle 16 alle 18.30, mentre sabato e domenica in contemporanea nelle tre sedi dalle 16 alle 18.30. Per gli allievi sono stati preparati schede e giochi didattici: le scola-
Situato nell’antico convento delle Agostiniane, a Monte Carasso, durante il mese di settembre SpazioReale dedicherà un’esposizione a Andy Rocchelli, il giovane fotogiornalista italiano ucciso a Slaviansk, in Ucraina, alla fine dello scorso mese di maggio. La sua morte aveva suscitato una grande eco e profonda emozione anche nella Svizzera italiana. Questa scelta vuole essere l’occasione per proporre al pubblico una riflessione sul lavoro di fotogiornalista, rendendo omaggio ai tanti giovani che abbracciano questo lavoro mettendo a repentaglio la propria vita. Il fatto che negli scorsi mesi il numero di fotografi uccisi sul terreno sia particolarmente alto, testimonia l’attualità della tematica.SpazioReale ha l’obiettivo di offrire al pubblico inediti e sorprendenti percorsi di scoperta e riflessione. Guardare la realtà, osservarla, maturare quelle domande che consentano, nella ricerca delle possibili risposte, di scoprire ciò che è celato. SpazioReale è un’esperienza, un nuovo sguardo sul mondo che ci circonda e sulla società.
Info: www.montecarasso.ch
L’occhio dell’ ingegnere
Fotogiornalisti si muore
Il vecchio Moesano in immagini, dal 6 settembre
al 12 ottobre.
In settembre, a Monte Carasso, un’esposizione su Andy Rocchelli.
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Il pubblico di Castellinaria.
Moesano: bambine con gerla e donne al lavatoio.
Castellinaria
Il 7 febbraio del 1914 il personaggio del vagabondo creato da Charlie Chaplin fa la sua prima apparizione nel cortometraggio «Kit Auto Races At Venice». La 27a edizione di Castellinaria (Bellinzona, 17–22 novembre), a un secolo di distanza, dedica all’attore britannico la Piccola Rassegna, in cui verrà proposto «Il Monello» e una selezione di comiche. Un ulteriore omaggio al cinema muto è la proiezione, con accompagnamento musicale dal vivo, di «Baby Peggy, il segreto di famiglia» (1924), interpretato da una delle più grandi «baby dive» di Hollywood: Diana Serra Cary. In contemporanea, si svolgono i due concorsi internazionali per i lungometraggi e Castellincorto, il concorso internazionale dedicato ai cortometraggi.La mostra di quest’anno si rifà al tema degli esordi del cinema, e propone un affascinante viaggio nel precinema, alla scoperta dei giochi ottici e dei dispositivi che hanno preceduto e accompagnato la nascita del cinematografo. Al Castelgrande di Bellinzona saranno esposte alcune macchine funzionanti, con le quali il pubblico potrà dare libero sfogo alla propria fantasia utilizzando la veduta ottica, il teatro delle ombre cinesi, il taumatropio, la lanterna magica, fino ad arrivare al proiettore cinematografico. Verranno inoltre organizzati degli atelier sui mestieri del cinema: «Si gira – Il set cinematografico», in cui i giovani che vi partecipano scrivono, girano e producono un breve cortometraggio, coadiuvati da professionisti, e «La critica cinematografica».
Info: www.castellinaria.ch
Ritorna a Bellinzona, dal 17 al 22 novembre, il Festival internazionale del cinema giovane.
resche possono visitare la mostra al di fuori degli orari di apertura, su appuntamento.Vissuto tra il 1880 e il 1950, Oskar Good svolse la sua attività quale responsabile dell’ufficio preposto al settore della gestione del territorio per il cantone dei Grigioni dal 1911 al 1945. Nel corso della sua lunga atti-vità si trasferì numerose volte in Mesolcina e in Calanca, raggiungendone quasi tutti gli alpeggi. Munito di un apparecchio fotogra-fico documentò la costruzione di cascine, stalle, ponti e sentieri. Spesso però, oltre a immortalare con le immagini il lavoro svol-to da sterratori, provetti muratori e carpen-tieri, fissò sulla pellicola paesaggi umanizza-ti: villaggi, prati terrazzati, campi, pascoli e boschi. Documentò le attività dell’uomo co-struttore e di donne cariche all’inverosimile di fieno e legna da ardere, di donne che falciano, che affilano la lama della falce fie-naia, che filano lana e lino, che lavano i panni.
Info: 091 827 16 66, www.museomoesano.ch
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; ILL
UST
RAZI
ON
E: A
LESS
AND
RO P
ICCI
NEL
LI
Il disegnatore Alessandro Piccinelli.
Le «nuvolette» ricoprono Lugano
Riecco l’appuntamento ticine-se per eccellenza con il mon-do delle nuvole parlanti. Giunta alla sua quarta edizio-
ne, la Fiera del fumetto di Lugano torna alla grande, passando da due a tre giorni, da venerdì 10 a domenica 12 ottobre. Immutata, per contro, la sua sede del Palazzo dei congressi, affacciata sul Ceresio. Le cui acque erano state lo scenario, l’anno passato, di un’inedita avventura di «Dylan Dog», l’«Indagatore dell’incubo», che lo vede-va affrontare il mistero e gli orrori del famoso Ponte del Diavolo. Disegnata da Giovanni Freghieri, matita storica di Sergio Bonelli Editore, era scritta da
Coop cultura: Il fumetto, si dice, è una passione riservata a una nicchia. A Lugano, al pari di altre fiere, si osserva però un fiume di persone. Come se lo spiega?Alessandro Piccinelli: È un mi-stero anche per me, lo ammetto. Da almeno un decennio sento infatti parlare di crisi del fumet-to. A ogni evento del settore, invece, oltre ai lettori di lungo
Dal 10 al 12 ottobre, il Palazzo dei congressi di Lugano accoglierà la Fiera del fumetto. Incontri, proiezioni, workshop, mercato e un ospite fantascientifico: Nathan Never.
corso, vedo parecchi adolescen-ti che iniziano ad avvicinarsi. Insomma, le nuove generazioni sono anch’esse attratte. Persino dallo storico «Tex».
Lo stato di salute del fumetto italiano è perciò buono?Be’, non vi è ragione per essere pessimisti. E non solo a livello italiano. Da «realista nell’ottimi-smo», constato che il pubblico
«Proponevo cravatte con i cowboy…»L’illustratore Alessandro Piccinelli si racconta a Coop cultura. Tra giornate da eremita e un fumetto dal futuro assicurato.
dalla Sergio Bonelli, è nata per rispondere a un mutato interesse dei fan?No, lo scopo non era questo. La Bonelli si è sempre dedica-ta all’avventura: dal genere-principe, il western, al polizie-sco. La fantascienza mancava e «Nathan Never» ha colmato la lacuna. Con uno strepitoso successo.
Quanto tempo richiede, in genere, il disegno di una storia?Diversi mesi. Il sogno di ogni disegnatore è di arrivare a una
Giovanni Gualdoni, grande scrittore e fumettista italiano, che torna ai testi per realizzare, questa volta, un episo-dio di «Nathan Never». L’Agente Spe-ciale Alfa, su matite e chine di Alessan-dro Piccinelli, giovane rivelazione tra gli autori di «Tex», sarà quindi il prota-gonista del nuovo albo che sarà distri-buito agli ospiti della manifestazione e che sarà arricchito da una cover realiz-zata apposta dal maestro Claudio Villa, copertinista ufficiale del ranger più famoso del fumetto. Grandi nomi che sono solo alcuni di quelli che si po tranno incontrare in fiera. Tra loro citiamo Tanino Liberatore, fumettista, illustratore e pittore; Paolo Bacilieri,
poliedrico genio delle nuvole parlanti; Gipi, all’anagrafe Gianni Pacinotti, po-eta del disegno e regista rivoluzionario; Max Frezzato, artista e sognatore di livello internazionale; Lele Vianello, fratello di china del grande Hugo Pratt.Ma la Fiera del fumetto non è fatta di soli ospiti. All’interno degli oltre 300 metri quadri dell’esposizione, si svol-gerà un mercato del fumetto con oltre 50 espositori, dove trovare le ultimissi-me novità del panorama fumettistico, oltre ad albi storici e rarissimi. Nume-rosi anche gli incontri, le proiezioni di film a tema e i workshop.
Info: www.fieradelfumettolugano.ch
pagina al giorno, ma non sem-pre ci si riesce. «Tex», per esempio, è molto complesso. Per disegnare i cavalli e soprat-tutto le armi dell’epoca, biso-gna documentarsi. Altrimenti i lettori ti fanno subito notare che la colt non è perfetta.
Il suo lavoro è estremamente solitario. Che significato assume, dunque, la partecipa-zione a una fiera?È uno dei momenti di maggio-re soddisfazione, perché ga-rantisce uno scambio diretto
con i lettori. Condividere opi-nioni, raccogliere spunti e, magari, incassare una qualche critica costruttiva, è molto pia-cevole. Oggi il contatto avviene anche via Facebook. Ma non ha la stessa forza del rapporto personale. In aggiunta, è bello poter interrompere un’esisten-za da eremita: quando disegno, mi rinchiudo in casa da matti-na a sera e, talvolta, non accen-do nemmeno la radio.
Un’ultima curiosità: lei è nato come disegnatore e perito
tessile. Da lì al fumetto, il passo è veramente così breve?Io sono «fumettaro dentro». Ma prima di approdare alla Scuola del fumetto di Milano, mi sono diplomato al Setificio di Como. Si dà il caso che, quando proponevo foulard e cravatte con disegnati cowboy e pellerossa, mi hanno con-sigliato subito di cambiare strada… Thomas Carta
Info: www.facebook.com/ alessandro.piccinelli.16
continua a rispondere «presen-te», il che mi fa piacere e mi sprona. Non si dimentichi poi che una larga porzione dei più recenti successi hollywoodiani, in realtà, è proprio incentrata su questo genere.
A Lugano, quest’anno, il prota-gonista sarà «Nathan Never». La collana, che è la prima di tipo fantascientifico pubblicata
In anteprima, un paio di tavole di «Nathan Never» tratte dallo speciale in uscita per la Fiera del fumetto.
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Il disegnatore Alessandro Piccinelli.
Le «nuvolette» ricoprono Lugano
Riecco l’appuntamento ticine-se per eccellenza con il mon-do delle nuvole parlanti. Giunta alla sua quarta edizio-
ne, la Fiera del fumetto di Lugano torna alla grande, passando da due a tre giorni, da venerdì 10 a domenica 12 ottobre. Immutata, per contro, la sua sede del Palazzo dei congressi, affacciata sul Ceresio. Le cui acque erano state lo scenario, l’anno passato, di un’inedita avventura di «Dylan Dog», l’«Indagatore dell’incubo», che lo vede-va affrontare il mistero e gli orrori del famoso Ponte del Diavolo. Disegnata da Giovanni Freghieri, matita storica di Sergio Bonelli Editore, era scritta da
Coop cultura: Il fumetto, si dice, è una passione riservata a una nicchia. A Lugano, al pari di altre fiere, si osserva però un fiume di persone. Come se lo spiega?Alessandro Piccinelli: È un mi-stero anche per me, lo ammetto. Da almeno un decennio sento infatti parlare di crisi del fumet-to. A ogni evento del settore, invece, oltre ai lettori di lungo
Dal 10 al 12 ottobre, il Palazzo dei congressi di Lugano accoglierà la Fiera del fumetto. Incontri, proiezioni, workshop, mercato e un ospite fantascientifico: Nathan Never.
corso, vedo parecchi adolescen-ti che iniziano ad avvicinarsi. Insomma, le nuove generazioni sono anch’esse attratte. Persino dallo storico «Tex».
Lo stato di salute del fumetto italiano è perciò buono?Be’, non vi è ragione per essere pessimisti. E non solo a livello italiano. Da «realista nell’ottimi-smo», constato che il pubblico
«Proponevo cravatte con i cowboy…»L’illustratore Alessandro Piccinelli si racconta a Coop cultura. Tra giornate da eremita e un fumetto dal futuro assicurato.
dalla Sergio Bonelli, è nata per rispondere a un mutato interesse dei fan?No, lo scopo non era questo. La Bonelli si è sempre dedica-ta all’avventura: dal genere-principe, il western, al polizie-sco. La fantascienza mancava e «Nathan Never» ha colmato la lacuna. Con uno strepitoso successo.
Quanto tempo richiede, in genere, il disegno di una storia?Diversi mesi. Il sogno di ogni disegnatore è di arrivare a una
Giovanni Gualdoni, grande scrittore e fumettista italiano, che torna ai testi per realizzare, questa volta, un episo-dio di «Nathan Never». L’Agente Spe-ciale Alfa, su matite e chine di Alessan-dro Piccinelli, giovane rivelazione tra gli autori di «Tex», sarà quindi il prota-gonista del nuovo albo che sarà distri-buito agli ospiti della manifestazione e che sarà arricchito da una cover realiz-zata apposta dal maestro Claudio Villa, copertinista ufficiale del ranger più famoso del fumetto. Grandi nomi che sono solo alcuni di quelli che si po tranno incontrare in fiera. Tra loro citiamo Tanino Liberatore, fumettista, illustratore e pittore; Paolo Bacilieri,
poliedrico genio delle nuvole parlanti; Gipi, all’anagrafe Gianni Pacinotti, po-eta del disegno e regista rivoluzionario; Max Frezzato, artista e sognatore di livello internazionale; Lele Vianello, fratello di china del grande Hugo Pratt.Ma la Fiera del fumetto non è fatta di soli ospiti. All’interno degli oltre 300 metri quadri dell’esposizione, si svol-gerà un mercato del fumetto con oltre 50 espositori, dove trovare le ultimissi-me novità del panorama fumettistico, oltre ad albi storici e rarissimi. Nume-rosi anche gli incontri, le proiezioni di film a tema e i workshop.
Info: www.fieradelfumettolugano.ch
pagina al giorno, ma non sem-pre ci si riesce. «Tex», per esempio, è molto complesso. Per disegnare i cavalli e soprat-tutto le armi dell’epoca, biso-gna documentarsi. Altrimenti i lettori ti fanno subito notare che la colt non è perfetta.
Il suo lavoro è estremamente solitario. Che significato assume, dunque, la partecipa-zione a una fiera?È uno dei momenti di maggio-re soddisfazione, perché ga-rantisce uno scambio diretto
con i lettori. Condividere opi-nioni, raccogliere spunti e, magari, incassare una qualche critica costruttiva, è molto pia-cevole. Oggi il contatto avviene anche via Facebook. Ma non ha la stessa forza del rapporto personale. In aggiunta, è bello poter interrompere un’esisten-za da eremita: quando disegno, mi rinchiudo in casa da matti-na a sera e, talvolta, non accen-do nemmeno la radio.
Un’ultima curiosità: lei è nato come disegnatore e perito
tessile. Da lì al fumetto, il passo è veramente così breve?Io sono «fumettaro dentro». Ma prima di approdare alla Scuola del fumetto di Milano, mi sono diplomato al Setificio di Como. Si dà il caso che, quando proponevo foulard e cravatte con disegnati cowboy e pellerossa, mi hanno con-sigliato subito di cambiare strada… Thomas Carta
Info: www.facebook.com/ alessandro.piccinelli.16
continua a rispondere «presen-te», il che mi fa piacere e mi sprona. Non si dimentichi poi che una larga porzione dei più recenti successi hollywoodiani, in realtà, è proprio incentrata su questo genere.
A Lugano, quest’anno, il prota-gonista sarà «Nathan Never». La collana, che è la prima di tipo fantascientifico pubblicata
In anteprima, un paio di tavole di «Nathan Never» tratte dallo speciale in uscita per la Fiera del fumetto.
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L’incredibile realtà dei cantieri ticinesi di AlpTransit raccontata in immagini dal fotografo Nicola Demaldi. È questo il fulcro dell’esposizione «Pronti per il futuro – AlpTransit e la porta del Ticino», che rimarrà aperta fino al 2 novembre, ogni giorno dalle 10 alle 18, al Castello bellinzonese di Sasso Corbaro. Organizzata da Bellinzona Turismo, la mostra si compone di una ventina di scatti attraverso i quali Demaldi presenta il frutto di una collabora -zione pluriennale al fianco di AlpTransit. L’autore ha infatti ritratto i più importanti tra i cantieri regionali, a partire dalle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri, offrendo una selezione di scorci e inqua-drature, in prevalenza interni, che lasciano con il fiato sospeso per la magnificenza delle opere in atto. È inoltre possibile ammirare oggetti e strumenti di costruzione e tecnica ferroviaria, oltre alla proie- zione di filmati e una copiosa selezione tecnico-didat-tica. Uno spazio è dedicato ai più piccoli.
Info: 091 825 21 31, www.bellinzonaturismo.ch
Fino al 2 novembre, al Museo Onser-nonese di Loco, in valle Onsernone, rimane aperta l’intrigante mostra «Alfred Andersch, l’utopia della libertà». Prendendo spunto dall’anni-versario dei cento anni dalla sua nascita, si presenta al pubblico uno dei più importanti scrittori di lingua tedesca del secondo dopoguerra, vissuto a Berzona dal 1958 fino alla sua morte (1980).Alfred Andersch ha avuto il merito, insieme ad altri scrittori contempora-nei, di ricreare la lingua tedesca, uscita letteralmente distrutta dagli anni della dittatura nazista, sapendo nel contempo tracciare il profilo di una cultura di carattere internazionale, cosmopolita, capace di abbattere le barriere politiche e sociali.La mostra individua e presenta gli aspetti salienti della vicenda umana e poetica di Andersch, con una scelta di testi presentati nell’originale tede-sco e in traduzione italiana, docu menti e un materiale iconografico che rivelano, tra l’altro, il rapporto privile-giato che lo scrittore intrattenne con la cultura italiana.
Info: 091 797 10 70, www.onsernone.ch
Domenica 14 dicembre, alle 16.30, presso la palestra del centro scolastico di Faido, la Filarmonica faidese si cimenterà nell’esecuzione di uno dei capolavori della storia della musica per fiati. Le celebrazioni per il 150° anniversario si concluderanno infatti con la «Grande Sym -phonie Funèbre et triomphale» di Berlioz, scritta in seconda versione nel 1842, per celebrare i morti e gli ideali della Rivoluzione francese. Proprio a essa, che prevede l’aggiunta di archi e coro, si riferisce il nuovo arrangiamento preparato dal maestro Andrea Cupia.Per l’occasione, oltre a un gruppo di archi professionisti, ci sarà la presenza di un grande coro formato dall’unione di due cori ticinesi: il Coro lirico di Lugano e il Coro Calliope di Locarno. Completeranno il programma due brani di autori della Rivoluzione francese: «Symphonie pour musique militaire» di Gossec e un «Hymne patriotique» di Mehul, quest’ultimo arrangiato da Cupia. Per il suo 150°, lo ricordiamo, la Filarmonica faidese si è dotata di una marcia commemorativa originale, patrocinata da Coop cultura.
Info: www.filarmonicafaidese.ch
AlpTransit in immagini
Alfred Andersch in Onsernone
Filarmonica faidese, 150 anni di musica
Fino al 2 novembre, a Bellinzona, il Castello di Sasso Corbaro ospita una mostra fotografica su AlpTransit.
Una mostra mono grafica a un secolo dalla nascita.
Il 14 dicembre si chiuderanno i festeggiamenti del giubileo.
È un libero adattamento di «Animas de dia claro», di Alejandro Sieveking, la pièce intitolata «Fioriranno gli albicocchi», proposta giovedì 2 ottobre, alle 15, al Teatro del Gatto di Ascona, per la rassegna TeatrOver60. Sul palco salirà la Compagnia atelier teatro ATTE di Giubiasco. La commedia narra la storia di sette sorelle anziane diventate fantasmi. Ognuna di loro, quand’era in vita, non ha potuto realizzare un desiderio particolare, ed è così rimasta a occupare la vecchia casa. Non per nulla, in paese si mormora che l’edificio sia stregato…Giovedì 6 novembre, alle 15, sarà poi la volta di «Souvenirs», spettacolo- varietà di e con Aline Del Torre e Martin Hommel, proposto dalla Compa-gnia Pas de Deux. Mam’elle Lily invita a rivivere alcuni particolari momenti della sua vita, i suoi incontri e i suoi grandi amori. E, con l’aiuto del suo fedele e talentuoso Alphonse, porterà il pubblico in un mondo dove i ricordi hanno la forma di una pallina da giocoliere, di una melodia lontana, di un corda magica o di un salto mortale. Uno spettacolo per divertirsi e meravigliarsi.
Rassegna gratuita per spettatori con tessera AVS.
Info: 091 792 21 21, www.ilgatto.ch
TeatrOver60«Fioriranno gli albicocchi», il 2 ottobre, al Teatro del Gatto di Ascona. Il 6 novembre, invece, spazio ai «Souvenirs».
La Compagnia atelier teatro Atte.
Donata e Camilla, due giovani musiciste della Filarmonica faidese.
Nel cuore di Alptransit.
La locandina.
FOTO
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© Annette Korolnik - Andersch studiodigraficagrizziavegno - Stampa: Tipografia Poncioni SA, Losone
l'Arca d'Onsernone
terra
di rifugio e
di ispirazioni
ALFRED ANDERSCHL’utopia della libertàDie Utopie der Freiheit
Museo OnsernoneseLoco
dal 6 aprile al 2 novembre
CH-6661 LocoT 091 797 10 70 - C 079 337 34 22mus.onsernonese@bluewin.chwww.onsernone.ch
Orari di apertura / Öffnungszeiten / Ouverture14.00 - 17.00
Aprile - GiugnoMe - Gio - Sa - DoLuglio - OttobreDa mercoledì a domenica
April - JuniMi - Do - Sa - SoJuli - OktoberMittwoch bis Sonntag
Avril - JuinMe - Jeu - Sa - DiJuillet - OctobreDu mercredi au dimanche
FONDAZIONE PER LA CULTURANEL LOCARNESE
Fondazione UBS per la culturaGOETHE-STIFTUNG
FÜR KUNST UND WISSENSCHAFTZÜRICH
LOCANDINA AA2_Layout 1 03.03.14 20.18 Pagina 1
18 19culturasettembre – dicembre 2014
L’incredibile realtà dei cantieri ticinesi di AlpTransit raccontata in immagini dal fotografo Nicola Demaldi. È questo il fulcro dell’esposizione «Pronti per il futuro – AlpTransit e la porta del Ticino», che rimarrà aperta fino al 2 novembre, ogni giorno dalle 10 alle 18, al Castello bellinzonese di Sasso Corbaro. Organizzata da Bellinzona Turismo, la mostra si compone di una ventina di scatti attraverso i quali Demaldi presenta il frutto di una collabora -zione pluriennale al fianco di AlpTransit. L’autore ha infatti ritratto i più importanti tra i cantieri regionali, a partire dalle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri, offrendo una selezione di scorci e inqua-drature, in prevalenza interni, che lasciano con il fiato sospeso per la magnificenza delle opere in atto. È inoltre possibile ammirare oggetti e strumenti di costruzione e tecnica ferroviaria, oltre alla proie- zione di filmati e una copiosa selezione tecnico-didat-tica. Uno spazio è dedicato ai più piccoli.
Info: 091 825 21 31, www.bellinzonaturismo.ch
Fino al 2 novembre, al Museo Onser-nonese di Loco, in valle Onsernone, rimane aperta l’intrigante mostra «Alfred Andersch, l’utopia della libertà». Prendendo spunto dall’anni-versario dei cento anni dalla sua nascita, si presenta al pubblico uno dei più importanti scrittori di lingua tedesca del secondo dopoguerra, vissuto a Berzona dal 1958 fino alla sua morte (1980).Alfred Andersch ha avuto il merito, insieme ad altri scrittori contempora-nei, di ricreare la lingua tedesca, uscita letteralmente distrutta dagli anni della dittatura nazista, sapendo nel contempo tracciare il profilo di una cultura di carattere internazionale, cosmopolita, capace di abbattere le barriere politiche e sociali.La mostra individua e presenta gli aspetti salienti della vicenda umana e poetica di Andersch, con una scelta di testi presentati nell’originale tede-sco e in traduzione italiana, docu menti e un materiale iconografico che rivelano, tra l’altro, il rapporto privile-giato che lo scrittore intrattenne con la cultura italiana.
Info: 091 797 10 70, www.onsernone.ch
Domenica 14 dicembre, alle 16.30, presso la palestra del centro scolastico di Faido, la Filarmonica faidese si cimenterà nell’esecuzione di uno dei capolavori della storia della musica per fiati. Le celebrazioni per il 150° anniversario si concluderanno infatti con la «Grande Sym -phonie Funèbre et triomphale» di Berlioz, scritta in seconda versione nel 1842, per celebrare i morti e gli ideali della Rivoluzione francese. Proprio a essa, che prevede l’aggiunta di archi e coro, si riferisce il nuovo arrangiamento preparato dal maestro Andrea Cupia.Per l’occasione, oltre a un gruppo di archi professionisti, ci sarà la presenza di un grande coro formato dall’unione di due cori ticinesi: il Coro lirico di Lugano e il Coro Calliope di Locarno. Completeranno il programma due brani di autori della Rivoluzione francese: «Symphonie pour musique militaire» di Gossec e un «Hymne patriotique» di Mehul, quest’ultimo arrangiato da Cupia. Per il suo 150°, lo ricordiamo, la Filarmonica faidese si è dotata di una marcia commemorativa originale, patrocinata da Coop cultura.
Info: www.filarmonicafaidese.ch
AlpTransit in immagini
Alfred Andersch in Onsernone
Filarmonica faidese, 150 anni di musica
Fino al 2 novembre, a Bellinzona, il Castello di Sasso Corbaro ospita una mostra fotografica su AlpTransit.
Una mostra mono grafica a un secolo dalla nascita.
Il 14 dicembre si chiuderanno i festeggiamenti del giubileo.
È un libero adattamento di «Animas de dia claro», di Alejandro Sieveking, la pièce intitolata «Fioriranno gli albicocchi», proposta giovedì 2 ottobre, alle 15, al Teatro del Gatto di Ascona, per la rassegna TeatrOver60. Sul palco salirà la Compagnia atelier teatro ATTE di Giubiasco. La commedia narra la storia di sette sorelle anziane diventate fantasmi. Ognuna di loro, quand’era in vita, non ha potuto realizzare un desiderio particolare, ed è così rimasta a occupare la vecchia casa. Non per nulla, in paese si mormora che l’edificio sia stregato…Giovedì 6 novembre, alle 15, sarà poi la volta di «Souvenirs», spettacolo- varietà di e con Aline Del Torre e Martin Hommel, proposto dalla Compa-gnia Pas de Deux. Mam’elle Lily invita a rivivere alcuni particolari momenti della sua vita, i suoi incontri e i suoi grandi amori. E, con l’aiuto del suo fedele e talentuoso Alphonse, porterà il pubblico in un mondo dove i ricordi hanno la forma di una pallina da giocoliere, di una melodia lontana, di un corda magica o di un salto mortale. Uno spettacolo per divertirsi e meravigliarsi.
Rassegna gratuita per spettatori con tessera AVS.
Info: 091 792 21 21, www.ilgatto.ch
TeatrOver60«Fioriranno gli albicocchi», il 2 ottobre, al Teatro del Gatto di Ascona. Il 6 novembre, invece, spazio ai «Souvenirs».
La Compagnia atelier teatro Atte.
Donata e Camilla, due giovani musiciste della Filarmonica faidese.
Nel cuore di Alptransit.
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© Annette Korolnik - Andersch studiodigraficagrizziavegno - Stampa: Tipografia Poncioni SA, Losone
l'Arca d'Onsernone
terra
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di ispirazioni
ALFRED ANDERSCHL’utopia della libertàDie Utopie der Freiheit
Museo OnsernoneseLoco
dal 6 aprile al 2 novembre
CH-6661 LocoT 091 797 10 70 - C 079 337 34 22mus.onsernonese@bluewin.chwww.onsernone.ch
Orari di apertura / Öffnungszeiten / Ouverture14.00 - 17.00
Aprile - GiugnoMe - Gio - Sa - DoLuglio - OttobreDa mercoledì a domenica
April - JuniMi - Do - Sa - SoJuli - OktoberMittwoch bis Sonntag
Avril - JuinMe - Jeu - Sa - DiJuillet - OctobreDu mercredi au dimanche
FONDAZIONE PER LA CULTURANEL LOCARNESE
Fondazione UBS per la culturaGOETHE-STIFTUNG
FÜR KUNST UND WISSENSCHAFTZÜRICH
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20 culturasettembre – dicembre 2014
I M P R E S S U M
Editore: Coop Società Cooperativa, 4002 Basilea. Jörg Ledermann, Patrick Wehrli Redazione: Daniele Pini (caporedattore), Thomas Carta (curatore dell’inserto) Produzione: Saverio Verrascina Layout: Martin Lobsiger (respons.), Meret Küng Stampa e distribuzione: Centro Stampa Ticino SA, Muzzano Tiratura: 131.500 copieIl programma può essere soggetto a modifiche. Coop cultura è raggiungibile presso: Coop, Regione Ostschweiz-Ticino, Via Industria, 6532 Castione, Tel. 091 822 35 35, www.coop.ch/coopcultura Coordinamento: Samantha Dresti, samantha.dresti@coop.ch Commissione Coop cultura: Monica Piffaretti (presidente), Ivo Dietsche, Marco Lucchini, Beatrice Lundmark, Orazio Martinetti, Timoteo Morresi, Rocco Notarangelo.
I l 12 e 13 settembre, a Sonogno, si svolgerà la prima edizione del festi
val di fotografia Verzasca Foto. L’evento nasce dal desiderio di dare voce alla creatività nelle zone lontane dai grandi agglomerati urbani. L’intento è di unire lo splendido scenario naturale e architettonico della Valle Verzasca e le opere firmate da fotografi affermati ed emergenti. Il festival vuole essere un punto d’incontro dove fotografi professionisti, appassionati, abitanti della valle e visitatori possano in
Verzasca FotoTra il 12 e il 13 settembre, il paese di Sonogno ospiterà un Festival d’immagini immerso nella natura.
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con «Storytelling», parlerà dei diversi modi di narrare storie attraverso le immagini.A Sonogno verrà anche allestita un’esposizione all’aperto con fotografie stampate in grande formato e applicate alle pareti delle case, sulla via centrale del paese. Quin dici giovani fotografi esporranno ciascuno una foto con il te ma «Finestre sul mondo». L’espo sizione durerà un mese: dall’11 settembre all’11 ottobre.Sabato 13 settembre, nella piazza di Sonogno, ci sarà una serata pubblica e gratuita: il programma prevede il vernissage dell’esposizione, una cena in comune e, all’imbrunire, la presentazione di una serie di proiezioni audiovisive. Il tutto accompagnato con l’allegria di una band ticinese.
Info: www.verzascafoto.ch
Alcune delle immagini in mostra al festival «Verzasca Foto».
contrarsi in un ambiente genuino, estendere i contatti, sviluppare idee e condividere punti di vista.I seminari inizieranno venerdì mattina, 12 settembre, e termineranno sabato sera, 13 settembre. A tenerli saranno fotografi di esperienza e già vincitori d’importanti riconoscimenti. Uno di essi, Christian Lutz, collabora attivamente con la rinomata Agence VU’ di Parigi. Presenterà un work shop con un tema insolito ma quanto mai d’attualità: «Le sécuritaire», riferito alle
conquiste della Svizzera come nazione. L’obiettivo è di stimolare a trovare attraverso le immagini gli elementi che formano l’identità attuale del nostro Paese e le strategie messe in atto per conservarla.Nelly Rodriguez e Federico Sutera proporranno invece un seminario con un approccio più pratico. Rodriguez, con «Il paesaggio e il ritratto, un dialogo», cercherà di spingere a soffermarsi sulla relazione che nasce tra il soggetto e l’ambiente circostante, mentre Sutera,