Post on 15-Jun-2020
•Conoscere la realtà sportiva italiana
•Apprendere conoscenze inerenti la gestione di attività sportive
•Conoscere le norme amministrative, fiscali e legali dell’associazionismo sportivo
•Conoscere l’organizzazione sportiva adattata alle diverse disabilità
•Apprendere i principi organizzativi della gestione degli impianti sportivi
•Conoscere i fondamenti della comunicazione e promozione di attività del mondo sportivo
•Gestione delle emozioni
CONOSCERE LE EMOZIONI
LE EMOZIONI
riassumono il nostro stato psicofisico
Sono il veicolo di scambio in tutte le relazioni umane
si formano attraverso il vissuto psicologico di ciascuno
sono uniche.
Le emozioni sono indotte da stimoli scatenanti che sono legati
alle motivazioni profonde.
Le emozioni agiscono su
tre diversi livelli di risposta:
psicologico
comportamentale
fisiologico
Il livello psicologico si riferisce alle sensazioni mentali provate,
che possono essere descritte con le parole: “quando mi ha dato
quella rispostaccia ho provato…”
Il livello comportamentale riguarda gli atteggiamenti del
corpo, ossia le manifestazioni motorie dell’emozione. Per
esempio l’attacco, la fuga, l’avvicinamento, la mimica facciale, la
postura.
Il livello fisiologico attiene alle modificazioni fisiche, come
l’alterazione del battito cardiaco, della pressione sanguigna, del
ritmo respiratorio, della sudorazione.
Nessuno dei tre livelli prevale sugli altri, piuttosto ciascuno è
strettamente collegato agli altri. La risposta emotiva è data
dall’interazione dei tre livelli.
DA CHE COSA NASCONO gli STATI D’ ANIMO?
La Programmazione Neuro-linguistica ha individuato le due componenti che determinano gli stati d’animo:
componenti fisiche (fisiologia);
rappresentazioni interne.
FISIOLOGIA NEGATIVA
RAPPRESENTAZIONI INTERNE NEGATIVE
STATO D’ANIMO NEGATIVO
PROFEZIA CHE SI
AUTOAVVERA
IL CIRCOLO VIZIOSO
FISIOLOGIA POSITIVA
RAPPRESENTAZIONI INTERNE POSITIVE
STATO D’ANIMO POSITIVO
COERENZA
IL CIRCOLO VIRTUOSO
CLASSIFICAZIONE delle EMOZIONI
FONDAMENTALI: Robert Plutchik
Le emozioni sono innumerevoli e diverse da persona a persona, tuttavia possono essere classificate in otto gruppi fondamentali sulla base di tre dimensioni:
intensità
polarità
somiglianza
Le emozioni umane possono essere considerate come una combinazione delle emozioni primarie
Le emozioni sono un po’ come tutte le possibili sfumature dell’essere umano.
La psicologia dei colori si basa proprio su questo principio,
visto però al contrario. Ossia vengono individuate le emozioni suscitate alla vista di certi colori, facendone quindi una corrispondente associazione. Il rosso è passionalità, il blu sicurezza e così via.
Rimanendo al modello di rappresentazione di Plutchik, la
circonferenza indica la somiglianza e la polarità delle otto emozioni primarie, mentre l’intensità può variare su un asse ortogonale al cerchio stesso. Per esempio la paura aumentando può divenire terrore, diminuendo può divenire apprensione.
LE EMOZIONI INNATE di Paul Ekman Evoluzionismo di Darwin: universalità delle emozioni . Studio delle emozioni attraverso il movimento di 80
muscoli facciali Facial Action Coding Sistem: sistema di codifica,
rilevazione delle azioni facciali . Esistono per esempio ben 18 tipi di sorriso a cui
corrispondono attività cerebrali diverse (sorriso simulato vs sorriso genuino)
L’insorgere di un’emozione è immediata e la valutazione è sempre posteriori. L’emozione ci accade poi cerchiamo di spiegarne il motivo.
Le emozioni sono collegate ai pensieri ma spesso alla stessa emozione possono essere attribuiti pensieri diversi
L’INTELLIGENZA EMOTIVA Intelligenza emotiva significa avere la capacità di
usare le emozioni con intelligenza:
Identificandole
Comprendendole
Gestendole
Le emozioni sono una forza dirompente nella nostra vita
Ostacolo o marcia in piu’?
Intelligenza emotiva basata su tre abilita’ fondamentali:
Autoconsapevolezza
Autocontrollo
empatia
Per svilupparla dobbiamo: Interrogarci circa i nostri stati interiori e la loro
origine
Accettare le emozioni come parte di noi
Imparare a riconoscere e bloccare i pensieri illogici
Connotare gli eventi come temporanei e dipendenti da cause specifiche
Ascoltare gli altri sospendendo il giudizio
Prestare attenzione al linguaggio non verbale
FATTORI DA CUI DIPENDE L’INTELLIGENZA EMOTIVA:
Alla base di questo tipo di intelligenza ci sono due fattori: la competenza personale, legata al modo con cui
controlliamo noi stessi; è data dalla consapevolezza, l’autostima e la motivazione
la competenza sociale, legata al modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri, dipende dall’empatia e dalla capacità di relazionarsi
Intelligenza emotiva significa avere la capacità di gestire i
propri sentimenti.
INTELLIGENZA SOCIALE Daniel Goleman
Siamo programmati per CONNETTERCI =>
il nostro cervello sociale ha aiutato la sopravvivenza della specie. Istintivamente cerchiamo il contatto sociale anche tra cervelli e vogliamo istintivamente conoscere l’altro empaticamente.
Tutto ciò è stato recentemente confermato dalla Neuroscienza:
SCOPERTA dei NEURONI a specchio : varietà di cellule cerebrali che percepisce sia il movimento che un’altra persona sta per fare sia i suoi sentimenti e istantaneamente ci prepara a imitare quel movimento e ad essere empatici.
I neuroni a specchio sono alla base del processo di IMITAZIONE anche a livello EMPATICO. Tutto ciò spiegherebbe perché le emozioni sono contagiose.
Simulare un atto, nel cervello equivale a COMPIERLO.
Guardare una persona che prova una certa emozione significa attivare le stesse aree cerebrali che si attivano quando proviamo davvero l’emozione.
I NEURONI a specchio per la NEUROSCIENZA rafforzano l’empatia.
In pratica: Mi accorgo di te provo i tuoi sentimenti ti aiuto. L’empatia è l’INIBITORE NATURALE DELLA CRIMINALITA’ UMANA. I
criminali riferiscono di dover “oscurare” una parte di sé per poter far del male agli altri…
Chi non riesce ad essere empatico?
EMPATIA
dal Tedesco EINFUHLUNG (1909)
1 - conoscere lo stato d’animo dell’altro 2 - percepire ciò che l’altro sente 3 - com-patire le sofferenze altrui
replica interiore dei sentimenti dell’altro
IL SOGGETTO DISSEMICO
La DISSEMIA è l’incapacità di leggere i segnali IMPLICITI e non verbali: es. non riuscire a guardare negli occhi chi parla, invadere lo spazio personale, avere espressioni non consone alla situazione.
Il rapporto Io-Esso è l’opposto di quello Io-Tu La relazione è essa stessa un fine. La frustrazione e il senso di RIFIUTO SOCIALE nasce in chi cerca una relazione Io – TU e ne trova solo una Io – ESSO. N.B.: Il cervello registra i rifiuti sociali nella stessa area che si attiva quando proviamo DOLORE FISICO: la CORTECCIA CINGOLATA ANTERIORE.
RAPPORTO IO-ESSO RAPPORTO IO-TU
Chi stabilisce con l’altro un rapporto Io- Esso Il narcisista
Il machiavellico
Tipi di rapporti trattare l’altro come mezzo per i miei scopi
non c’è attenzione all’altro
caratterizzato da: Connessione empatica Intersoggettività