Comunicazione d’Impresa - Laboratorio di strategie...

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Comunicazione d’Impresa -Laboratorio di strategie pubblicitarieStella Romagnoli

Stella RomagnoliComunicazione d'Impresa - 2018-19 1

14. SponsorizzazioniProduct Placement e Branded Content

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Le sponsorizzazioni

• Sponsorizzazoni:– Definizione– Tipologie– Come funzionano– Misurazione dei risultati

• Product placement• Branded Content

Definizione

La Sponsorizzazione si configura come una relazione di scambio nella quale:

Un’impresa fornisce un supporto finanziario o in natura a una persona, un gruppo o

un’organizzazione al fine di permettere a questi di svolgere le loro attività e, al tempo stesso, di ottenere una serie di controprestazioni in modo da favorire il perseguimento dei propri

obiettivi di marketing e comunicazione

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La Sponsorizzazione

• Con la sponsorizzazione si realizzano 2 obiettivi:– La persona, il gruppo o l’organizzazione (sponsee)

ottengono le risorse necessarie per lo svolgimento della propria attività

– L’impresa sponsor ha la facoltà di associareall’attività o alla manifestazione sponsorizzata il proprio nome e/o la propria marca assicurandosi un beneficio in termini di notorietà e di immagine complessiva, con lo scopo di perseguire, in ultima istanza, finalità di tipo commerciale

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La sponsorizzazione per l’impresa

Dal punto di vista dell’impresa, la sponsorizzazionerappresenta una forma di comunicazione che:

• Si avvale dell’audience e dell’immagine dell’attività o dell’evento sponsorizzato;

• Può raggiungere target specifici;• Si integra con altre forme di comunicazione (PR,

merchandising, promozione,…);• Può raggiungere il target in modo:

– Diretto: chi assiste all’evento/manifestazione– Indiretto: chi lo segue via media

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Elementi costitutivi della sponsorizzazione

Un’attività o una manifestazione progettata o da realizzare con il contributo di una o più aziende sponsor

una persona, un gruppo o una organizzazione di carattere non commerciale che necessita di un supporto finanziario

una o più imprese con finalità di carattere commerciale con l’obiettivo di raggiungere i propri pubblici

MASS MEDIA:Il terzo soggetto: ha un ruolo fondamentale per la diffusione e

l’amplificazione dei messaggi

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• L’amministrazione finanziaria italiana ha riconosciuto la natura pubblicitaria della sponsorizzazione

• Spese pubblicitarie e non di rappresentanza• Le spese di sponsorizzazione sono deducibili

nell’esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell’esercizio stesso e nei quattro successivi

La sponsorizzazione e il fisco

Comma 5 art. 109 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917

• Sport• Cultura• Spettacolo• Cause sociali e ambientali• Produzione radiotelevisiva• Amministrazione pubblica

Gli ambiti della Sponsorizzazione

Sponsorizzazione Sportiva

• Il settore dello sport ha fatto registrare nel tempo lo sviluppo maggiore:– Grazie alla copertura dei mass media ottiene più

audience– All’interno dello sport esistono molteplici

opportunità di sponsorizzazione– Si possono raggiungere diversi target (grazie

all’ampiezza dell’audience): clienti, dipendenti, fornitori, azionisti…

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Sponsorizzazione Sportiva

• Il successo della sponsorizzazione sportiva può essere spiegato dai seguenti fattori fondamentali:– Semplicità del linguaggio dello sport (facile

comprensione e decodificazione anche a livello internazionale)

– I valori e i modelli di comportamento attribuiti allo sport: campione, eroe, bellezza, competizione, forza e vittoria

– L’ampiezza del pubblico che segue gli eventi sportivi (funzione dei punti precedenti)

– L’immedesimazione e il coinvolgimento del pubblico• I rischi sono legati ai risultati dell’evento o alle

prestazioni/comportamenti dei singoli atleti

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Il valore stimato di alcune sponsorizzazioni sportive

Fonte www.calcioefinanza.it aprile 2018Stella RomagnoliComunicazione d'Impresa - 2018-19 12

Sponsorizzazione Culturale

• L’ambito è molto vasto e include molteplici tipologie di iniziative che possono essere oggetto di sponsorizzazione:– Conservare e valorizzare il patrimonio artistico e

culturale del Paese e promuoverne la fruizione da parte della collettività (mostre d’arte, musei, ristrutturazione e restauri di beni culturali, iniziative editoriali, premi letterari, ecc.)

– Formazione e ricerca (es. borse di studio)– Nuove forme di espressione: fotografia, design,

moda

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Sponsorizzazione Culturale

• La Sponsorizzazione Culturale è adatta a conferire prestigio all’impresa: migliora l’immagine e l’avvicina alla comunità

• Limitazioni:– Ridotta visibilità dello sponsor (a volte è poco

opportuna)– Rapporto più difficile con i media (non citano lo

sponsor) e audience meno diffuse– Minore possibilità di ampliare gli effetti della

sponsorizzazione con altre forme di comunicazione

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Fondazione TIM ed il Mausoleo di Augusto

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Sponsorizzazione nello Spettacolo

Sponsorizzazioni nel settore dello spettacolo:• Musica• Cinema• Teatro e danza• Intrattenimento in senso lato (es. Carnevale di Venezia,

Motorshow)

Valorizzazione emozionale e spettacolare dell’evento stesso, caratteri simili alla sponsorizzazione culturale ma (a volte)

profilo + basso

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• Difesa dell’ambiente• Interventi umanitari• Raccolte di fondi e beneficienza

Sponsorizzazione in ambito sociale

Questo tipo di sponsorizzazione viene utilizzata dall’impresa per entrare in relazione con la comunità,

in modo da proporsi come esempio di impresa socialmente impegnata

Sponsorizzazione in ambito sociale

• Gli aspetti che caratterizzano questo tipo di sponsorizzazione sono:– L’impegno diretto assunto dall’impresa (per la

riuscita del programma)– Rischio “politico”: come intrusione inopportuna volta

a sfruttare cause umanitarie per finalità commerciali– Risonanza limitata dai mass media (per il motivo di

cui sopra)

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Sponsorizzazione Edutainment

• Al confine tra le iniziative culturali, sociali e di intrattenimento si collocano gli eventi del tipo edutainment, che uniscono education ad entertainment:– Mostre– Parchi a tema– Progetti per la scuola

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Sponsorizzazione della Pubblica Amministrazione

• Un ambito relativamente nuovo che può offrire interessanti opportunità alle imprese, soprattutto nei progetti dell’Amministrazione pubblica in ambito locale:– Eventi di ogni genere dedicati al tempo libero o

all’educazione della cittadinanza: culturali, sportivi, musicali, ristrutturazione di parchi e locali pubblici (es. palestre o campi sportivi), ecc.

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Funzionamento della sponsorizzazione

Funzionamento della sponsorizzazione

• Come la esercita i suoi effetti? (Vs. la pubblicità)• La sponsorizzazione presuppone l’esistenza di un

obiettivo commerciale di fondo

Quali i presupposti della forza persuasiva della sponsorizzazione nell’ambito del processo di

decisione d’acquisto e consumo?Processo di comunicazione peculiare della

sponsorizzazione

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Il processo della comunicazione della sponsorizzazione

• Caratteristica fondamentale è che messaggio e mezzo sono fusi, collegati:

• Il messaggio della sponsorizzazione è infatti l’associazione dell’impresa o della marca con i significati e i valori dell’evento (non è un messaggio pubblicitario separato, creato e controllato dall’impresa)

• Il mezzo di comunicazione (principale) è rappresentato dall’evento stesso. In effetti ci si accontenta sempre meno di utilizzare solo l’evento come media e si adottano attività c.d. «ex-program» o di «valorizzazione».

Il processo di apprendimento nella sponsorizzazione è un

apprendimento per connessioni

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Apprendimento per connessioni

• Il trasferimento del messaggio “commerciale” avviene in modo indiretto, tramite l’associazione tra l’evento e l’impresa sponsor

• Affinchè ci sia l’apprendimento tramite il processo associativo, si devono verificare 2 condizioni:1. La congruenza tra i due stimoli (condizionato e

quello non condizionato)2. La ripetizione frequente dell’associazione

• Il condizionamento può essere più o meno consapevole (operant o classical conditioning)

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Apprendimento per connessioni

• Lo stimolo non condizionato è l’evento e lo stimolo condizionato è l’impresa (i suoi segni distintivi: marchio, ecc.)

• Nella sponsorizzazione il condizionamento è definito emotional conditioning: sfrutta l’associazione dello sponsor con lo stato emotivo piacevole attivato dall’evento

• la congruenza può essere funzionale (es. sponsor tecnico) o valoriale

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Esposizione allo stimolo sponsorizzazione

• L’esposizione accidentale all’evento non garantisceche lo stimolo (sponsor) venga percepito

• La capacità di percepire lo stimolo dipenderebbe:– Dalle caratteristiche psicologiche dell’individuo– Dal contesto– Dallo stato emotivo provocato dall’evento

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• L’individuo, a seguito di un’esposizione ripetuta, crea nella propria memoria aspettative con riferimento ai caratteri dell’evento e delle marche sponsor

• Queste aspettative influenzano l’attenzione selettiva

Lo stimolo della sponsorizzazione

E aiutano l’associazione evento-sponsor

• Perché l’associazione sponsor-evento-valori sia efficace, occorre che ci sia una coerenza tra l’impresa e l’evento (congruenza degli stimoli)– Es. Honda: velocità, coraggio, giovinezza– Nastro Azzurro sponsorizza Honda per il

trasferimento di questi valori sulla sua marca– c’è congruenza?

Efficacia della Sponsorizzazione

Secondo lo Schema Theory:• chi ha un’immagine “debole” della marca tenderà ad

essere influenzato dall’immagine dell’eventosponsorizzato (non ha preconcetti e l’immagine della marca deve essere costruita);

• Chi invece ha forti schemi sul prodotto ritiene errata un’informazione nuova che risulta incongruente con la conoscenza acquisita (sponsorizzazione inefficace: i valori non si trasferiscono se non sono coerenti)

Efficacia della Sponsorizzazione

• La modificazione che, in seguito allo stimolo della sponsorizzazione, può verificarsi nelle associazioni relative all’impresa/marca nella memoria dell’individuo, è stata spiegata con la teoria (McCracken) per descrivere il trasferimento dei meaning da un testimonial famoso alla marca nell’ambito della celebrity endorsementadvertising

Il processo di image transfer

ValorièEvento Eventoè Marca Marca èIndividuoImage transfer

• In seguito al trasferimento di meaning dall’evento allo sponsor è probabile che l’individuo, che possiede un atteggiamento positivo preesistente verso l’evento, lo sviluppi anche verso lo sponsor

• Per la teoria sulla consonanza degli atteggiamenti (l’individuo cerca di essere coerente sui suoi atteggiamenti)

Il processo di image transfer

Eventoè MarcaImage transfer

Il processo di image transfer

• Il processo di image transfer è considerato l’aspetto più importante del processo persuasivo innescato dalla sponsorizzazione

• E dipende da:– L’atteggiamento verso l’evento (gradimento e

prestigio percepito)– L’atteggiamento complessivo verso lo sponsor

(credibilità dello sponsor):• Atteggiamento verso l’impresa• Sincerità percepita• Numero delle iniziative sponsorizzate contemporaneamente

– Percezione di congruenza tra sponsor ed evento

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Il processo di Image Transfer

I fattori che influenzano l’image transfer:• L’esclusività della sponsorizzazione• Frequenza dell’evento• Grado di conoscenza dell’impresa

+ l’impresa è conosciuta (market prominance) e + si attribuisce l’evento, ma questo è meno capace di cambiare il percepito (già acquisito)

• Grado di congruenza impresa/evento• Coinvolgimento verso l’evento (personal relevance) e

verso il prodotto/marca

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…in sintesi perché si sponsorizza?

• Notorietà (marchi poco noti)• Miglioramento dell’immagine (immagine non

consolidata dello sponsor)• Rafforzamento dell’immagine percepita (immagine

consolidata)• Presidio di un evento per evitare che la concorrenza se

ne appropri• Stimolo al consumo immediato (feel-think-do), grazie al

coinvolgimento emotivo suscitato (arousal) che modifica inconsapevolmente gli atteggiamenti (es. bevande)

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Pianificazione della Sponsorizzazione

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Pianificazione della Sponsorizzazione

Le 4 fasi della gestione della sponsorizzazione:• Progettazione• Pianificazione• Realizzazione• Valutazione

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Gestione per l’impresa Sponsor

• Definizione degli obiettivi (possibilmente quantitativi per target e unità di tempo)

• Determinazione dello stanziamento• Identificazione dei criteri di selezione delle proposte di

sponsorizzazione• Valutazione e scelta tra progetti alternativi• Negoziazione• Formalizzazione del contratto• Scelta delle attività di comunicazione a supporto• Attuazione e valutazione efficacia

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Valorizzazione dellasponsorizzazione

Valorizzazione della sponsorizzazione

• Obiettivo: integrare la sponsorizzazione con altri strumenti di comunicazione in modo da massimizzarne l’efficacia:– Aumentarne l’awareness– Migliorare l’effetto positivo sull’immagine di marca– Sfruttarla per incrementare vendite e consumi– Valorizzare le attività PR con diversi target

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Valorizzare la Sponsorizzazione

Gli strumenti di comunicazione con cui integrarel’attività di sponsorizzazione sono principalmente:

• Co-branding, co-marketing• Pubblicità

– Istituzionale– Di prodotto

• Promozione delle vendite• Relazioni pubbliche• Eventi

– Nazionali– Locali

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• Attraverso gli accordi di licensing (es. utilizzo del logo dello sponsee) è possibile valorizzare la sponsorizzazione anche attraverso co-marketing con l’obiettivo di perseguire gli stessi obiettivi dei co-marketing (materiali e immateriali)

• Anche per le sole attività di co-branding spesso si parte da una sponsorizzazione

• Il Partner logo (formato dall’unione dei brand di sponsor e sponsee) sancisce l’associazione con la sponsorizzazione e la fa durare nel tempo (es. Prada Luna Rossa)

Valorizzare la Sponsorizzazione

Misurazione dei risultati

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Misurazione risultati Sponsorizzazione

Quali obiettivi?• Awareness (visibilità)

– Contatti e qualità esposizione brand• Immagine

– Indagini ad hoc sul brand (quali-quantitative)• Consumo/acquisto

– Dei prodotti/servizi dello sponsor– Dei prodotti/servizi ideati dallo sponsor in occasione

dell’evento sponsorizzato (con i diritti di licenza)– Dei prodotti/servizi creati in partnership con lo

sponsee (co-marketing più che sponsorizazione vera e propria)

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Product Placement

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Product Placement

• Il product o brand placement è una forma di comunicazione in cui prodotti, packaging, brand name, logo, ecc. sono intenzionalmente posizionati in contesti narrativi di film o programmi televisivi o altro in cambio di un corrispettivo monetario o extra-monetario (forniture tecniche o prodotti-servizi gratuiti) negoziato tra impresa inserzionista e società di produzione cinematografica.

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Product placement

Perché il PP sarà sempre più importante?

Con la diffusione di internet e dei nuovi sistemi di visione dei programmi televisivi (VOD, SVOD) che

consentiranno di bypassare la pubblicità tabellare classica

Occorrerà trovare forme di comunicazione più integrate al media, non evitabili

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I contesti del product placement

Hanno in comune l’intrattenimento

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L’opportunità del Product Placement

• Il product placement è un momento di comunicazione di grande impatto emotivo, perché lega il prodotto al contenuto, al personaggio o ad una particolare situazione, caricandolo di forti contenuti valoriali e posizionandosi così fra l’advertising classico e una azione di pubbliche relazioni.

Quale altro strumento di comunicazione ricorda?Le sponsorizzazioni

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Obiettivi del Product Placement

• caratterizzare e dare un posizionamento al prodotto– trasferire valore aggiunto di tipo emozionale– far vivere il prodotto in un contesto “fantastico” dando

aspirazionalià alla marca– posizionare nella mente dello spettatore il

prodotto/brand attraverso la suggestione dell’esperienza “film”: per una brand experience mediata dal personaggio del film

• Argomentare e “spiegare” un prodotto • Introdurre nuove modalità e/o occasioni di consumo,

nuove mode, mete turistiche, trend, ecc.

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Valutare le affinità valoriali del PP

• Come fare a valutare le affinità valoriali tra storia/messaggio/atmosfera, pubblico del film e comunicazione/posizionamento e target del prodotto?

una possibilità è con la psicolinguistica, attraverso un confronto/sovrapposizione dei valori delle

parole chiave che definiscono il film (la sceneggiatura) e quelli delle parole chiave che

definiscono il prodotto/il brand

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Gli aspetti da considerare nel PP

• valutazione della sceneggiatura• la produzione• il cast• la distribuzione e il numero delle copie distribuite• gli accordi per la distribuzione home video/DVD• i preaccordi o gli accordi per la messa in onda

televisiva.• la contrattualistica, la parte legale• la valutazione dei possibili sviluppi …

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Le tipologie di Product Placement

1. screen placement– il prodotto è rappresentato visivamente in primo

piano o sotto forma di elemento scenografico (marchio, logo, insegna…)

2. script placement– il prodotto è citato nel corso di un dialogo, è inserito

nella sceneggiatura del film, interagisce con i protagonisti

3. plot placement– il prodotto è protagonista del racconto a tutti gli

effetti o ha comunque un ruolo centrale nella storia (Herbie il Maggiolino tutto matto di Walt Disney).

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Script Placement di Poste Italiane 2’17’’

Plot Placement

Come funziona il Product Placement

• Attività in program:– Quelle attività che riguardano direttamente la

produzione del Product Placement (modalità di inserimento del prodotto/brand all’interno del programma TV o del film, o del video clip o del gioco)

• Ex program:– Sono le attività a corredo del Product Placement: di

ATL, BTL, promozione e PR (es. locandine del film, concorsi o promozioni correlate, utilizzo degli attori protagonisti come testimonial nella propria campagna pubblicitaria (dette anche “Product tie-in”)

Fonte: UPA: il Product Placement Cinematografico in Italia, 15 nov. 2005 – Propaganda G.E.M.

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Product tie-in

• Il product tie-in è la forma di comunicazione che lega strettamente il prodotto al film/attore/personaggio e viceversa, per operazioni di comunicazione congiunta e/o sinergica:– campagna advertising con l’attore testimonial, operazioni

promozionali, sfruttamento dei canali distributivi del film e/o del prodotto, …)

– Il product tie-in , infatti, può anche essere scollegato da una azione di product placement, e sviluppare operazioni in co-marketing direttamente con la casa di distribuzione, in occasione del lancio del film

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Heineken e 007

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1’29’’

Fasi del Product Placement

Si parte da un briefing:• Definizione degli obiettivi di comunicazione

specifici che potranno essere raggiunti dal PP in-program o ex-program

• Il target• Il budget a disposizione• Il timing

– Particolare attenzione deve essere posta sul timing: i differenti media del PP hanno cicli di vita diversi, e comunque mediamente più lunghi dell’ADV classico

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Produzione & Distribuzione dei media di intrattenimento

International

1 2 3 4 1098765 211211 43

Pre-production Shooting Post-productionUS

Pilots production

New seasonshooting

Airing US & shooting Shooting Airing

US & International

Pre-production ProductionUS & International

release (8-12 months)

P Airingworldwide

Year 1 Year 2

TVSeries

Video Games

Music Videos

International

Production DVD releaseUS

Theatrical releaseFeatureFilms

Exposure negotiation window Promotion negotiation window

•In-flight•PPV•Pay TV•Network TV

•Re-runs•Syndication•DVD

• La fase di produzione è mediamente piuttosto lunga. • L’uscita del prodotto e la vita del prodotto in sala è piuttosto breve – Il ciclo di vita del prodotto è molto lungo.

• La fase di produzione è media.• L’uscita del prodotto e la vita del prodotto on-air è piuttosto lunga – Mediamente il prodotto ha un ciclo di

vita di 2/3 anni.

La comprensione dei vincoli di tempo di produzione e distribuzione è un elemento essenziale nella scelta del Media

• La fase di produzione può essere lunga o molto lunga, ma gli accordi per la visibilità del brand/prodotto all’interno della stessa possono essere negoziabili addirittura fin dopo l’avvio della produzione dello stesso – Mediamente il prodotto ha un ciclo di vita di 2/3 anni.

• La fase di produzione è breve. Il ciclo di vita del prodotto è breve. La visibilità è massiccia e concentrata.

Fonte: UPA: il Product Placement Cinematografico in Italia, 15 nov. 2005 – Propaganda G.E.M.

Scegliere e valutare il Product Placement

Fattori chiave nella valutazione

IN-PROGRAMMedia exposure

• La naturale associazione del prodotto al copione e al pubblico dello stesso.

• Cast & Crew e affidabilità della produzione: Star Factor.• La distribuzione: tempi e metodi - proiezione di contatti.• Tipologia del Placement: l’esperienza creata.• Appeal del marchio - valore relativo dei marchi per le

produzioni: Cool Factor.

EX-PROGRAMPiattaforme di comunicazione

L’estensione dell’esposizione in-program attraverso attività promozionali ATL e BTL di cross-promotion.

Outreach PR Opportunità di marketing relazionale con opinion leader e potenziale PR stampa.

Fonte: UPA: il Product Placement Cinematografico in Italia, 15 nov. 2005 – Propaganda G.E.M.

Valutazione dei risultati del Product Placement

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Valutare i risultati del Product Placement

Risultati di comunicazione (dai media)• Esistono diversi sistemi ed approcci per la valutazione

del ROI sulle operazioni di Product Placement che vanno da sistemi meramente quantitativi, come possono esser quelli spesso utilizzati per le operazioni realizzate in TV, che si limitano a prendere in considerazione audience e fascia oraria / costo medio; a quelli che inseriscono un concetto qualitativo.

Fonte: UPA: il Product Placement Cinematografico in Italia, 15 nov. 2005 – Propaganda G.E.M.

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Valutare i risultati del Product Placement

Risultati di comunicazione (dai media)– GRP PROJECTION METHOD è stato sviluppato da

PREVA MEDIA in base ai classici Gross Rating Points (GRP’s) che permettono di valutare questi nuovi media attraverso specifici Cost per Point (CPP) sviluppati appositamente per audience generate da mezzi d’intrattenimento.

– Questo sistema permette di valutare il Placementcon un metodo parallelo a quelli comunemente usati sui media classici e quindi fruire di risultati facilmente confrontabili. Manca purtroppo di un’analisi qualitativa.

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• IL RECALL METHOD si basa sullo studio statistico della frequenza di memorizzazione di un placementnelle entertainment audience internazionali. In particolare PREVA MEDIA ha campionato audience in 50 Paesi del mondo per oltre 10 anni. Il sistema usufruisce di 6 categorie/livelli di Placement ottenuti dalle ricerche detti “Q Factors”, ovvero Fattori Qualitativi, che servono a ponderare il valore quantitativo con la possibilità di memorizzazione del placement grazie alla valutazione statistica della sua efficacia. E’ così in grado di ottenere un valore quantitativo realistico dei fruitori del Placement.

Valutare i risultati del Product Placement

Q: indice di recallQ0 Si vede ma non è identificabile

Q1 Chiaramente identificabileQ2 Visibilità lunga o ricorrenteQ3 Usato da o associato ai / al personaggio principale

Q4 Close-up sul marchio o menzione audio dello stesso nel corretto contesto.

Q5 Il prodotto gioca un ruolo chiave nella storia

I 6 fattori qualitativi del Product Placement

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In pratica…

• Il trucco sta nello stimare il Q factor, che viene espresso in percentuale (coloro che potrebbero ricordarsi del PP)

• Si applica questa percentuale “qualitativa” al totale degli spettatori e si ottiene il numero dei Contatti Utili (quelli che si ricordano)

• A questo punto si moltiplicano i contatti utili per il loro valore unitario (VPM = 19,2 US$)

• E si ottiene il valore dell’esposizione = il valore stimato del Product Placement

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Esempio cinema

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Film Iron Man

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Video musicale

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Videogame

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30% degli uomini e 60% delle donne dicono di essere influenzati dal product placement quando acquistano un prodotto di marca .

62% dei consumatori (15-34) trovano “normale” vedere marchi naturalmente inseriti in un film.

Source : Mediaedge:cia 2004

Attitudine dei consumatori

• L’attenzione e quindi il Recall è più alto nella visione al cinema.

• Si attesta un’attenzione oltre 3 volte più alta che durante la visione media di uno spot in TV.

Sources : “Product Placement”, Karl Bente, 1990, Ed. Deutscher Universitat-Verlag GmbH, Wiesbaden Source : Mediaedge:cia APAC 2004

Una media del 53% degli intervistati in Cina, Singapore e Hong Kong hanno affermato di notare i marchi che figurano nei prodotti cinematografici. La ricerca monitorava anche l’impatto del PP di 3 marche di telefonini in 2 film - Minority Report and Matrix.

Attitudine dei consumatori

Product placement: problematiche

• La frequenza del messaggio: è limitata in termini media, ma compensata dall’emozione che induce al ricordo senza il meccanismo della ripetitività tipico dell’adv

• Il problema “timing “: per alcuni film il periodo che va dalla definizione del product placement, all’uscita nelle sale, alla messa in onda in Tv ha tempistiche disuguali rispetto ai tempi aziendali

• Il product placement è un forma di comunicazione “in progress”. Per un buon risultato è necessario supportarlo con azioni di comunicazione integrata, come il product tie-in (attività ex-program)

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Product placement: problematiche

• Non può essere efficacemente utilizzato per attività promozionali

• Occorre anche evitare utilizzi “banali” o negativi del prodotto all’interno del contesto narrativo (magari si ottiene visibilità, ma con un effetto controproducente sull’immagine del prodotto/brand)

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Altri rischi del Product Placement

• Anche se si possono fare stime, non è possibile definire ex ante, con certezza, la riuscita del posizionamento:– Sia sotto il profilo qualitativo (integrazione efficace,

ecc.) perché il prodotto non è stato ancora realizzato– Sia sotto il profilo quantitativo, di successo presso il

pubblico: es. flop di un film, ritiro di una serie televisiva dal palinsesto, ecc.

• Potrebbero poi verificarsi conflitti (per il product placement televisivo) con gli investitori tabellari

Stella RomagnoliComunicazione d'Impresa - 2018-19 78

Utilizzo del Product Placement

• Il PP è tipicamente utilizzato da marche multinazionali, che possono ammortizzare i costi dell’investimento su grandi numeri e per diversi Paesi (sfruttando appieno il potenziale dei grandi film, videogames, serie TV e video musicali):– Automobili, food e bevande, sigarette (che non hanno

accesso alla pubblicità tabellare)

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Branded Content

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Cosa è il Branded Content?

• Il termine appare per la prima volta nel 2001, seguito due anni dopo dalla nascita della Brand Content Marketing Association (BCMA), un’organizzazione con lo scopo di definire cos’è un branded content e misurarne l’efficacia attraverso investimenti in ricerca e strumenti brevettati.

• Il BCMA stesso non ha divulgato però una definizione ufficiale di branded content, tanto che in rete ne circolano diverse. Dalle più vaghe, come quella data da Cannes, che definisce un branded content (anche categoria nel Cannes Lions Festival) come “la creazione da parte di un brand di un contenuto originale, o la sua naturale integrazione in esso”, a quelle soggettive che vanno a confondersi con il classico advertising “Un Branded Content è un qualsiasi contenuto che un consumatore possa associare a un brand”.

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Qual è la differenza con il Product Placement?

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Nel PP il contenuto esiste già, nel Branded Content il contenuto viene creato

apposta per il brand

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Un po’ come lo Script Placement

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Ma qual è la differenza con uno spot pubblicitario…?

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Il Branded Content è più lungo di uno spot… (3’ o più),Ma meno di un film…

Creazione di un Branded Content

• Il Branded Content deve essere coerente con la marca e la sua comunicazione e può partire da:– Una sponsorizzazione (es. RedBull)– Un evento– Il testimonial pubblicitario– Ambito tematico sposato– Valori del brand– Target– Prodotto– Situazione di fruizione– …

A. Alessandri Labmedia XL Branded per UPA- 2012

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RedBull ha un canale dedicato ai contenuti

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RedBull e la spettacolarizzazione degli sport estremi1’30’’

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BMW e il branded Content milionario 1’37’’

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Dal target: Dove con Real Beauty 3’

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Diffusione del Branded Content

• Una volta creati, i contenuti vengono diffusi principalmente online (sito web, social media), ma anche in TV o su altri media

• L’obiettivo principale è che coinvolgano il target e che diventino virali, per massimizzarne la diffusione e l’impatto positivo sulla marca e sulla preferenza del pubblico

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Misurazione dei risultati

• Tra gli indicatori da considerare per il calcolo del ROI (Return On Investment) del Branded Content ci sono i dati di audience(impressions, views) e di engagement (tempo di permanenza, like, condivisioni) – tipici del web

Fonte Ninja Marketing

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Grazie.Fonti:• Alberto Pastore, Maria Vernuccio - Impresa e Comunicazione – 2008 APOGEO• R.P. Nelli – P. Bensi “La sponsorizzazione e la sua pianificazione strategica ed. V&P 2005