Code Week Come introdurre il pensiero computazionale nella didattica

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Introduzione al pensiero computazionale

e al coding

Cos'è il pensiero computazionale?

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(dal film: Apollo 13, di Ron Howard, prodotto da Image Entertainment ©)

https://www.youtube.com/watch?v=vNaNxwATJqY

Il pensiero computazionale è la capacità di individuare un procedimento costruttivo, fatto di passi semplici e non ambigui, che ci porta alla soluzione di un problema complesso. La capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, utilizzando capacità e competenze logiche

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Il pensiero computazionale è un processo mentale che consente di risolvere problemi in modo algoritmico.Un algoritmo è un procedimento che porta in modo sistematico alla soluzione di un problema attraverso l’esecuzione di un numero finito di passi elementari, non ambigui, descritti da istruzioni.Il coding (in quest’ambito) è l’applicazione intuitiva di principi, metodi e strumenti di programmazione al fine di sviluppare il pensiero computazionale.La programmazione visuale a blocchi è una pratica che, avvalendosi di specifici strumenti e rappresentazioni, consente di comporre programmi attraverso la combinazione di elementi grafici (blocchi) che rappresentano istruzioni e costrutti di controllo.

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Il modo più divertente per far sviluppare la competenza del «pensiero computazionale» è il CODING e la PROGRAMMAZIONE.

Ma non vogliamo che tutti diventino programmatori informatici. Allora cosa intendiamo per programmazione?

Il coding ha il vantaggio di rendere accessibile e intuitiva la programmazione permettendo a neofiti di ogni età di concentrarsi sulla concettualizzazione del procedimento senza bisogno di padroneggiare la

sintassi di un linguaggio di programmazione, arrivando subito a confrontarsi con un esecutore automatico che metta alla prova la bontà

della soluzione e consenta di correggere eventuali errori.

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Il confronto con l’esecutore automatico impone rigore, senso critico e creatività, in quanto impone al programmatore/utente di

pensare ad ogni dettaglio e di assumersi piena responsabilità degli effetti che ottiene, senza poter delegare all’interpretazione o all’intelligenza dell’esecutore la compensazione di eventuali errori o lacune. Lo stesso

rapporto programmatore-esecutore può essere trasposto in attività unplugged, investendo l’esecutore del ruolo di robot, esecutore automatico

che deve attenersi rigorosamente al codice che gli viene chiesto di eseguire, mettendo così alla prova non solo il codice, ma anche la propria

capacità interpretativa.

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Attività unplugged:labirinti, percorsi e

BeeBot

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https://www.youtube.com/watch?v=52ZuenJlFyE

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Attività unplugged:alfabeti segreti, CodyWay, programmazione con

i quadretti e CodyRoby

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http://platform.europeanmoocs.eu/course coding in your classroom now

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https://www.scratchjr.org/

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http://www.programmailfuturo.it/

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https://code.org/

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https://scratch.mit.edu/

https://vimeo.com/60307041

http://makeymakey.com/bongos/

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https://www.youtube.com/watch?v=XXQmcl9AK8s

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https://www.youtube.com/watch?v=9b2QZVARYqk

https://www.youtube.com/watch?v=O5jwYIfgJ58

http://appinventor.mit.edu/explore/

https://www.youtube.com/watch?v=Ay7N6XZUxNA

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https://core.telegram.org/bots

https://web.telegram.org/#/im?tgaddr=tg:%2F%2Fresolve%3Fdomain%3Ddivinacommediabot

https://storebot.me/

https://www.twletteratura.org/Fenomeno botMa cosa è un bot? É in sostanza un algoritmo che ci dice qualcosa sul futuro delle app che saranno sempre più integrate tra loro e invisibili. Cosa permettono di fare? Un utente scrive un messaggio di testo, come se dall’altra parte ci fosse un amico, per ricevere un informazione. Allora il bot si collega a una persona fisica (il dipendente di un’azienda) o a un database di informazioni e ti restituisce l’info di cui avevi bisogno

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