Clicca. Nella prima relazione della F.S., nellanno scolastico 2005, avevo presentato questa mappa...

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Nella prima relazione della F.S., nell’anno scolastico 2005, avevo presentato questa mappa che ipotizzava la costruzione di un Centro di Documentazione nel nostro Circolo . Allora si rifletteva sulla possibilità di attuare volta per volta la documentazione di singoli tasselli di questa complessa realtà.Anche l’aggiornamento e la formazione di noi insegnanti rientrava in questa tematica.

Seguite il gattino

Il confronto collegiale su quanto portato avanti per mettere in evidenza modalità personali di autovalutazione e di partecipazione

Lo sviluppo di un metodo di lavoro cooperativo attraverso la scelta di attività significative e sollecitando la costruzione sociale delle conoscenze

L’attenzione all’interconnessione tra i diversi settori matematiciIl confronto sui contenuti e sul metodo utilizzati nella didattica

La ricerca di situazioni significative di apprendimento inerenti all’ambito matematico

La ricerca di opportunità didattiche diversificate e motivanti

La riflessione individuale sulla proposta didattica portata avanti nelle singole classi

I lavori di gruppo nel laboratorio hanno compreso diversi momenti:

- Un momento di esplorazione e di risoluzione di problemi durante il quale noi adulti ci siamo sforzati

di analizzare le diverse situazioni matematiche e successivamente di elaborare procedure diverse per la soluzione dei problemi

- Un momento di esposizione dei risultati

nel quale il singolo o il gruppo presenta agli altri componenti le proprie riflessioni

- Un momento metacognitivo

nel quale il gruppo riflette su ciò che è stato appreso, su come il singolo o il gruppo ha proceduto per arrivarci, sui punti di criticità incontrati e sugli aspetti positivi riscontrati.

Questo tipo di lavoro di gruppo ha sicuramente dei vantaggi in quanto favorisce la messa in atto di funzioni metacognitive.

Tutto il lavoro era sì centrato sui contenuti da padroneggiare, ma soprattutto sulla nostra continua riflessione sui metodi di lavoro, sulle strategie didattiche e di problem-solving, sugli strumenti di pensiero.

Sicuramente questa pratica laboratoriale ha una ricaduta positiva sulla nostra professionalità e promuove un arricchimento personale, didattico, metodologico, relazionale e tecnologico.

E questa scelta costruttivista, basata sulla interazione-argomentazione e sulla costruzione di oggetti, in questo caso matematici, ci è apparsa come la più plausibile.

E sta davvero contribuendo a ridisegnare stili di lavoro, di insegnamento e di apprendimento.

La LIM è una lavagna elettronica sulla cui superficie si può scrivere, disegnare, inserire immagini, animazioni, visualizzare testi, riprodurre video…, e consente di interagire operativamente con le diverse proposte didattiche che vengono proiettate su di essa da un videoproiettore connesso al computer.

Il kit base è costituito da tre elementi:1- un computer con il software appropriato2- un videoproiettore3- una lavagna interattiva

L’utilizzo della LIM è una realtà consolidata in molte nazioni e anche in diverse realtà italiane, soprattutto nelle scuole secondarie.

Tutte le iniziative focalizzano l’attenzione sulla scelta e sull’identità di finalità e obiettivi.

L’idea condivisa da tutte le esperienze punta a una trasformazione dell’ambiente di apprendimento attraverso la personalizzazione delle strategie didattiche e al miglioramento degli apprendimenti disciplinari e trasversali.

Nel nostro Circolo c’è stato un incontro di due ore per iniziare a familiarizzare con lo strumento; più che formazione si è trattato di una presentazione ‘tecnica’ che è servita a illustrare le principali funzionalità della LIM.

Anche l’utilizzo della LIM invita noi docenti a confrontarci con la tecnologia.E già da subito sorgono diversi interrogativi.Come può essere utilizzata? Sarà facile? E che tipo di ricadute potrà avere sul percorso di apprendimento degli alunni/e e sul loro coinvolgimento?Chissà se cambierà il modo di pensare, progettare e portare avanti la ‘classica’ lezione. E se sì , come?E, soprattutto, sarà uno strumento davvero utile per innovare la didattica? Aggiungerà valore alla pratica didattica?

A questo scenario corrisponde una varietà di bisogni chiaramente diversi a seconda delle curiosità e delle aspettative espresse dal singolo insegnante. Forse possiamo essere tutti d’accordo nell’idea che questo nuovo strumento tecnologico debba essere inserito in un contesto esperenziale significativo e trasferibile.

Ad alcuni di questi interrogativi hanno iniziato a rispondere dei colleghi e delle colleghe che hanno un’esperienza diretta dell’utilizzo della lavagna.

“ la LIM richiede una programmazione scrupolosa dell’attività didattica per fare in modo che vengano sfruttate in pieno le sue potenzialità.L’insegnante deve avere ben chiaro gli obiettivi che si propone e possedere i materiali già digitalizzati.È uno strumento potente e impegnativo che richiede non improvvisazione ma una preparazione adeguata.E’ utile averla in classe per costruire e mantenere l’ archivio , la memoria storica nel corso dei cinque anni. Si potrebbe anche pensare di distribuire ad ogni alunno la documentazione prodotta nel quinquennio”.

“Ho utilizzato questo strumento in un corso di formazione a Cambridge ed ho potuto individuare diverse potenzialità utili per le mie discipline.

Mi viene in mente una conseguenza immediata: l’eliminazione delle fotocopie.

Penso all’analisi di fonti diverse per quanto riguarda l’aspetto storico e alla realizzazione collettiva di piante, percorsi, osservazioni di ambienti lontani con software specifici che permettano ai bambini di operare autonomamente in ambito geografico”.

Maestra Cinzia

“Non ho utilizzato la LIM come lavagna multimediale, ma come ‘schermo’, per illustrare presentazioni didattiche create da me e come ricerca in internet di immagini inerenti al lavoro in corso.

Con i piccoli è stata utilissima. Le immagini ingrandite hanno catturato in modo immediato la loro attenzione e suscitato una partecipazione interattiva.È stata utilizzata soprattutto per consolidare alcuni contenuti disciplinari.

In futuro intendo servirmene in maniera più sistematica”.

Maestra Silvana

“La LIM mi è servita come supporto all’attività didattica e ho osservato che ha sicuramente favorito l’iniziativa individuale e collettiva della classe.

In classe quarta l’abbiamo utilizzata per comporre musica al pianoforte e per produrre sia brani musicali conosciuti e anche per la creazione spontanea di nuovi ritmi”.

Tutti i file creati per la LIM o costruiti direttamente sulla sua superficie possono essere salvati. Questo favorisce la documentazione didattica, in quanto resta ‘traccia’ del percorso portato avanti e del processo che l’ha animato.Favorisce anche l’utilizzo in contesti e/o in tempi diversi della stessa attività, dando concretezza all’idea di trasferibilità propria della documentazione.

Ho letto recentemente del seminario regionale di formazione tenutosi a Cagliari nel Maggio 2010

dove si parla di Documentazione e di LIM.Di seguito due diapositive inerenti al tema:

Finito lo spazio a disposizione si cancella

Finito lo spazio si cambia pagina

Dura poco tempo Si conserva nel tempo promuovendo la documentazione didattica

Si condivide con il gruppo classe

Si condivide anche con altre realtà favorendo la trasferibilità delle esperienze

Si usa il gesso Si possono utilizzare software didattici specifici

Ho voluto confrontare le due lavagne…

Una breve documentazione

fotografica su due attività svolte con

l’uso della LIM

Il blog consente effettivamente alle classi di raccontare esperienze, di fare la cronaca in un diario che riporta le percezioni, le emozioni, le sensazioni soggettive della comunità scolastica di pratica nel suo interagire e cooperare.L'atto di documentazione mantiene così le caratteristiche tecniche di rilevazione, ma si arricchisce di una forma di relazione, di comunicazione tra tutte le componenti; quasi un voler procedere insieme in questo percorso di crescita.

1- il blog come contenitore di attività e di risorseAnche quest’anno moltissime attività didattiche ed esperienze sono state condivise nel blog.

2- il blog come comunità in evoluzioneSi è dato largo spazio per favorire la progettazione individuale e/o di gruppo dei bambini/e, stimolandoli a ideare e costruire propri lavori da pubblicare.

3- il blog come blog della comunitàAlcune proposte hanno coinvolto piccoli e adulti .E’ il caso delle rubriche:-Illusioni ottiche-Tangram-Giochi-Soluzioni Tangram-Giochi

Ricordate il PROGETTO STELLA ?

Il coordinamento Stella ci ha inviato il Certificato di Qualità STELLA

Commenti presenti nel sito del Progetto Stellahttp://www.stella-science.eu/initiatives_view.php?

id=629

Il nostro blog continua a partecipare anche alla rete di scuole che fa capo a Soave Kids che coinvolge diverse scuole dell’infanzia, primarie, secondarie e molte scuole in ospedale.

Anche quest’anno abbiamo contribuito con la nostra presenza virtuale e con diversi lavori.

La visibilità di Pintadera mi sembra molto buona.Ho calcolato la media aritmetica delle visite al blog nel periodo che va dal 05-05-10 al 07-06-10.

La Media giornaliera ammonta a 509 visitatori,con dei picchi di 1300 visitatori

Questa grande partecipazione ad un blog scolastico fa pensare che parecchi utenti usufruiscono di questo servizio.

E, per finire…

In Pintadera sono presenti 1 078 post.

In quest’anno scolastico sono stati pubblicati 150 articoli utilizzando codici di tipo diverso: testuali, i photoblog, i videoblog e i drawingblog.