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D I O C E S I D I OR V I E T O -T O D I
CELEBRARE L’AVVENTO
IN PARROCCHIA
A N N O 2 0 1 5
Ci apprestiamo a celebrare un nuovo anno liturgico nel quale
vivremo il Giubileo Straordinario della Misericordia. Attraverso il
Tempo di Avvento prepariamo le vie al Re della pace, specialmente
in questo tempo così martoriato a causa di violenze e terrorismo.
Nella Liturgia attendiamo e affrettiamo la venuta del nostro salvatore
Gesù Cristo.
Anche quest’anno vogliamo proporre, come Commissione
Liturgica Diocesana, alle comunità parrocchiali della nostra diocesi
di Orvieto-Todi questo piccolo sussidio liturgico. Ringraziamo i
coniugi Alberto Coletti e Adriana Paoli che hanno preparato le
intenzioni per le Preghiere Universali.
Buon Avvento.
don Alessandro
don Lorenzo
don Danilo
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Come vivere il Tempo di Avvento: suggerimenti liturgico-
pastorali
1. Liturgia delle Ore e ascolto della Parola di Dio. Si
propone di valorizzare in parrocchia la preghiera comunitaria
della Liturgia delle Ore, in particolare con la recita delle Lodi
Mattutine, ma anche, laddove è possibile, dell’Ufficio delle
Letture. Lo si faccia anche con i segni propri della liturgia: il
sacerdote o il diacono (se presiede un ministro) indossino il
camice e la stola; la preghiera si faccia in chiesa o in un
luogo adatto; si accendano le candele dell’altare e quelle
della corona d’Avvento. Nella preghiera delle Lodi Mattutine
(qualora non fossero seguite dalla S. Messa), si potrebbe
sostituire la Lettura breve con il Vangelo del giorno per
permettere a chi vi partecipa di farne tesoro durante la
giornata. Chi presiede potrebbe anche offrire, dopo la Lettura
breve o il Vangelo, uno spunto di meditazione.
2. Celebrazione Eucaristica. Le celebrazioni domenicale
possono essere sottolineate da alcuni segni:
a. L’addobbo floreale della chiesa sia molto sobrio ma
non penitenziale o quaresimale: si adornino i luoghi
liturgici con prevalenza di piante verdi, piuttosto che
di fiori. Per la solennità dell’Immacolata Concezione
si può realizzare l’addobbo floreale.
b. All’atto penitenziale, sia durante le S. Messe feriali
che festive, si consolidi l’uso della formula “Pietà di
noi, Signore / Contro di te abbiamo peccato.
Mostraci, Signore, la tua misericordia / e donaci la
tua salvezza”.
c. La corona di Avvento, entrata ormai da molti anni
nella nostra tradizione, anche se non prevista dalla
Liturgia, resta un segno chiaro ed efficace che
esprime bene il cammino delle quattro Domeniche di
Avvento: la si prepari di modo che non si imponga
eccessivamente sui luoghi liturgici (non la si metta
sull’altare); si pongano le quattro candele,
possibilmente sempre nuove, presso una immagine di
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Maria SS.ma senza il Bambino. Sarebbe opportuno
non utilizzare statue, ma immagini bidimensionali,
poiché la statua si imporrebbe troppo rispetto agli
altri luoghi liturgici.
d. Questo sussidio propone:
l’accensione delle candele della corona
d’Avvento tra l’Atto Penitenziale e
l’Orazione Colletta per sottolineare
maggiormente l’accoglienza della Parola che
illumina e salva,
alcune indicazioni per i canti liturgici,
il gesto comunitario di chinare il capo
durante le parole “e per opera dello Spirito
Santo si è incarnato nel seno della Vergine
Maria e si è fatto uomo” (non manchi il
modo durante l’omelia di dare spiegazione a
questo gesto liturgico),
uno schema di Preghiera Universale comune
a tutta la nostra Diocesi.
Non si dimentichi che l’Avvento è tempo di carità e condivisione dei
beni verso i bisognosi.
Durante questo Tempo di Avvento, si aprirà il Giubileo Straordinario
della Misericordia. Non è opportuno che nelle parrocchie si facciano
segni che «imitino» l’apertura della Porta Santa, poiché l’unico
luogo, oltre la Basiliche Patriarcali della città di Roma, in cui si
aprirà la Porta Santa nella nostra Diocesi sarà nella Basilica
dell’Amore Misericordioso in Collevalenza.
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PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
29 dicembre 2014
LETTURE: Ger 33,14-16; Sal 24; 1 Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28,34-36
PROCESSIONE INTROITALE
Per sottolineare il fatto che inizia un nuovo anno liturgico, laddove è
possibile, si inizi la Celebrazione Eucaristica con la processione
introitale dei ministri nella quale si rechi il Lezionario domenicale e
festivo dell’Anno C. Giunti all’altare, si ponga il Lezionario sulla
mensa per poi consegnarlo al primo lettore all’inizio della Liturgia
della Parola.
ACCENSIONE DEL PRIMO CERO DELLA CORONA DI AVVENTO
Dopo l’Atto Penitenziale, invitando tutti a restare in piedi (omesso il
«Gloria a Dio») il sacerdote dice:
Il Signore ci chiama ad essere vigilanti nell’attesa,
con le lucerne accese nelle nostre mani.
Questo cero esprima
il nostro desiderio di luce e salvezza
e manifesti il nostro impegno
a tenere viva e ardente la lampada della fede.
Maria, vergine vigilante nella preghiera,
intercedi per noi.
Mentre si accende il primo cero si esegue il canto «Dal cielo vieni e
salvaci» o un altro canto adatto (cfr. Appendice). Se tali canti non
possono essere eseguiti da schola e assemblea, si cerchi di insegnare
almeno il ritornello popolare, da intercalare con le strofe cantate
opportunamente da un solista o dallo stesso celebrante.
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DAL CIELO VIENI E SALVACI
Il sacerdote conclude con l’invocazione:
O Astro che sorgi,
splendore di luce eterna,
sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte!
Segue l’Orazione Colletta, la consegna del Lezionario al primo
lettore e la Liturgia della Parola si svolge come di consueto.
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PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», chiniamo tutti il capo in
segno di adorazione.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, accogliamo l’insistente invito alla preghiera che ci è
stato rivolto dal Signore, e apriamo il nostro cuore a Dio, per
compiere ogni giorno la sua volontà, nell’attesa del suo Figlio. Come
germoglio di giustizia egli viene a liberarci dalle nostre paure e dai
mali di questa società.
Preghiamo insieme dicendo: Signore, venga il tuo regno.
1. Signore, all’inizio di questo tempo di attesa del Natale, tu ci dici:
«Alzatevi e levate il capo». Perché tutta la comunità cristiana si
scuota dal torpore generato dall’abitudine, e con coraggio e nuovo
vigore volga il pensiero alle promesse di Bene, e cerchi di
comportarsi, come dice San Paolo, «in modo da piacere a Cristo».
Preghiamo:
R. Signore, venga il tuo regno
2. O Gesù, tu hai detto: «State bene attenti che i vostri cuori non si
appesantiscano». Fa’ che ognuno di noi sappia distaccarsi dagli
affanni della vita, in questo tempo di Avvento, fa’ che ritroviamo la
serenità nella preghiera più assidua e con un cuore fiducioso ci
volgiamo verso gli altri, con l’intenzione di ricostruire, a partire dalla
nostra famiglia, l’armonia e la pace. Preghiamo:
R. Signore, venga il tuo regno
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3. E’ scritto nel Vangelo: «La vostra liberazione è vicina». Per chi è
solo, sofferente e in condizioni disagiate, per chi ha perso la fiducia
nella vita a causa di motivi sociali e familiari, perché rinasca nel
cuore di tutti la speranza in Cristo, «germoglio di Giustizia». Egli
«elargirà il suo bene e la nostra terra produrrà il suo frutto».
Preghiamo:
R. Signore venga il tuo regno
4. Signore tu ci hai detto nel Vangelo di oggi: «Vegliate e pregate».
Per i bambini e i giovani, perché non siano travolti dall’egoismo e
dalla menzogna, che troppe volte traspare dal comportamento degli
adulti, perché vedano in Gesù il modello di amore e verità, di una
umanità nuova, a cui devono ispirarsi per le grandi scelte della vita.
Preghiamo:
R. Signore, venga il tuo regno
O Dio, tu sei buono e giusto, e indichi ai tuoi peccatori le tue vie di
salvezza. Aiutaci a camminare con fiducia incontro a te, per ritrovare
nella preghiera e nel silenzio il significato profondo della nostra vita
e comunicare a tutti il Vangelo e l’amore senza confini in Cristo
Gesù nostro Signore. Amen
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SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
6 dicembre 2014
LETTURE: Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6,8-11; Lc 3,1-6
ACCENSIONE DEL SECONDO CERO DELLA CORONA DI AVVENTO
Dopo l’Atto Penitenziale, invitando tutti a restare in piedi (omesso il
«Gloria a Dio») il sacerdote dice:
Cresce la nostra attesa,
cresce la luce di Cristo.
Questo secondo cero
esprima la nostra fede nel Cristo che viene.
Maria, vergine vigilante nell’ascolto,
intercedi per noi.
Mentre si accende il secondo cero si esegue il canto «Dal cielo vieni
e salvaci» o un altro canto adatto (cfr. Appendice).
DAL CIELO VIENI E SALVACI
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Il sacerdote conclude con l’invocazione:
O Astro che sorgi,
splendore di luce eterna,
sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte!
Segue l’Orazione Colletta e la Liturgia della Parola si svolge come di
consueto.
PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», chiniamo tutti il capo in
segno di adorazione.
PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, preghiamo con fiducia il Padre, perché mandi
ancora la sua Parola in questo mondo, ad arricchire la nostra
conoscenza di lui. Ci aiuti a restare fedeli alla verità, mentre
attendiamo il giorno di Cristo, suo Figlio, ricolmi di quei frutti di
giustizia, che riceviamo dalla sua generosità.
Diciamo insieme: Signore, aiutaci a fare la tua volontà.
1. Signore, la tua parola discenda oggi sulla Chiesa, fa’ che tutti
coloro che sono stati scelti da te come guida siano capaci di sostenere
il tuo popolo, che cammina anche oggi nel deserto. Fa’ che non vada
perduta la voce forte di papa Francesco, che, come Giovanni,
richiama i popoli a raddrizzare i sentieri tortuosi e a colmare le
distanze, create dall’ingiustizia. Noi ti preghiamo:
R. Signore, aiutaci a fare la tua volontà.
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2. Signore, la tua parola discenda oggi sulle Nazioni: fa’ che
dall’Oriente all’Occidente, la misericordia prenda il posto dell’odio,
così che le popolazioni possano risollevarsi dal lutto e
dall’afflizione. Fa’ che la solidarietà delle comunità cristiane vinca la
violenza nei rapporti tra le religioni e prepari i popoli che non
conoscono ancora il Vangelo ad accogliere il Salvatore. Noi ti
preghiamo:
R. Signore, aiutaci a fare la tua volontà.
3. Signore, la tua parola discenda oggi sulla comunità, perché la
conversione sincera del cuore faccia comprendere a tutti il vero senso
della vita umana, perché, come dice San Paolo, «la nostra carità si
arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di
discernimento, perché possiamo distinguere sempre il meglio ed
essere integri ed irreprensibili», costruttori di quella pace che si fonda
sull’amore e risolleva dal pianto i poveri, gli oppressi, gli sfruttati.
Noi ti preghiamo:
R. Signore, aiutaci a fare la tua volontà.
4. Signore, la tua parola discenda oggi su ognuno di noi: «Preparate
la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri». Perché accogliamo
questo invito personalmente, smettiamo di essere spettatori del
vangelo e ci sporchiamo le mani in prima persona, affinché con il
nostro contributo «il suolo riarso si muti in sorgenti d’acqua», e ogni
uomo possa vedere la salvezza di Dio, sperimentare la sua gioia. Noi
ti preghiamo:
R. Signore, aiutaci a fare la tua volontà.
Padre, meravigliose sono le tue opere e la tua misericordia non ha
confini. Accogli con bontà queste invocazioni e rivestici con lo
splendore della giustizia, perché ogni volta che ascoltiamo la tua
Parola, esultiamo al tuo ricordo e testimoniamo la forza trasformante
di ogni dono da te ricevuto. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si ricordi all’assemblea (se vi è la tradizione), che nella Terza
Domenica di Avvento si benedicono i «Bambinelli» da porre nel
presepe di casa.
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IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B. V. MARIA
8 dicembre 2015
LETTURE: Gn 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38
In questo giorno si apre il Giubileo Straordinario della Misericordia.
Se ne faccia particolare menzione durante l’omelia.
Si celebri la S. Messa principale di ogni Unità Pastorale con
particolare solennità, utilizzando l’incenso e i candelieri. (l’immagine
della B. V. Maria si incensi solamente alla Presentazione dei doni).
Durante il canto del «Gloria in excelsis» della S. Messa principale
(che sommariamente dovrebbe coincidere con il rito di apertura della
Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano), si suonino le
campane a festa.
PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», chiniamo tutti il capo in
segno di adorazione.
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PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, preghiamo perché tutti gli uomini sperimentino la
gioia della conversione e accolgano l’abbraccio misericordioso del
Padre, prendendo parte al cammino giubilare, secondo la volontà di
papa Francesco. Volgiamo fiduciosi lo sguardo alla Vergine Maria
per contemplare, nella più eccelsa di tutte le creature, ciò che
speriamo di diventare. Invochiamo su di noi e sul popolo cristiano la
sua protezione, perché ci renda più conformi all’immagine di suo
figlio. Preghiamo insieme e diciamo: Signore, sia fatta la tua volontà.
1. Signore, che mandasti il tuo angelo a Maria, rendi feconda ancora
oggi la tua Chiesa. Sostieni il nostro Papa Francesco nel progetto di
rinnovamento della Chiesa, affinché, anche attraverso il Giubileo
della Misericordia che ora si apre, sappia indirizzare i popoli a Cristo
e indicare ai credenti le strade per rinnovare radicalmente questa
società. Preghiamo:
R.: Signore, sia fatta la tua volontà.
2. Signore, che esortavi Maria a rallegrarsi per la tua chiamata, dona
la tua gioia agli uomini e alle donne che rispondono al tuo amore, fa
che nelle famiglie tutti si rendano disponibili ad attuare la tua
volontà, fa’ che prevalga la gioia del dono reciproco e siano superati i
contrasti e le divisioni; illumina con il tuo amore i luoghi oscuri
della vita, rendici capaci di annunciare ai più prossimi, con semplicità
e coraggio, il Vangelo che abbiamo gratuitamente ricevuto.
Preghiamo:
R. Signore, sia fatta la tua volontà.
R. Signore, Tu riveli in Maria
la trasparente bellezza delle
tue creature e ci chiami tutti
a continua purificazione,
specialmente in questo
tempo di Avvento. Tu, che
rispondevi all’interrogarsi di
Maria su come vivere la
disponibilità alla tua
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chiamata, illumina i giovani
nel discernere le vie della
vita che tu chiami a
percorrere, soccorri chi è
provato dal dolore e insicuro
nelle sue scelte, fa’
sperimentare a tutti la gioia
della tua misericordia.
Preghiamo:
R . Signore, sia fatta la tua volontà.
S. Signore, che hai accolto la
fede di Maria che si
dichiarava tua serva e la
ricoprivi della tua ombra
potente, conduci ciascuno di
noi a consegnarsi totalmente
alla tua parola,
accompagnaci nella fedeltà
al Vangelo anche quando il
cammino è difficile ed
ostile, donaci lo Spirito
Santo, come sollievo nella
fatica e riparo nelle
difficoltà, aiutaci a
condividere con gioia questo
banchetto eucaristico e a
tornare alle nostre case,
permeati della tua pace,
come costruttori di cieli
nuovi e di terra nuova.
Preghiamo:
R: Signore, sia fatta la tua volontà.
O Dio d’infinita sapienza, ascolta le invocazioni, che ti abbiamo
innalzato nella solennità dell’Immacolata concezione di Maria. Tu
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hai scelto come madre del Salvatore questa figlia eletta di Sion e l’hai
ricolmata del tuo Spirito consolatore: aiutaci ad accogliere con fede
viva le tue parole e a riporre in te ogni speranza. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
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TERZA DOMENICA DI AVVENTO «GAUDETE»
13 dicembre 2014
LETTURE: Is 61,1-2.10-11; Lc 1,46-54; 1 Ts 5,16-24; Gv 1,6-8.19-28
Si possono utilizzare i paramenti di colore rosaceo.
ACCENSIONE DEL TERZO CERO DELLA CORONA DI AVVENTO
Dopo l’Atto Penitenziale, invitando tutti a restare in piedi (omesso il
«Gloria a Dio») il sacerdote dice:
Esultiamo e rallegriamoci:
il Signore fa risplendere
il suo volto su di noi.
Questo terzo cero si segno luminoso
di la gioiosa attesa del Signore.
Maria, vergine vigilante nella lode,
intercedi per noi.
Mentre si accende il terzo cero si esegue il canto «Dal cielo vieni e
salvaci» o un altro canto adatto (cfr. Appendice).
DAL CIELO VIENI E SALVACI
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Il sacerdote conclude con l’invocazione:
O Astro che sorgi,
splendore di luce eterna,
sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte!
Segue l’Orazione Colletta e la Liturgia della Parola si svolge come di
consueto.
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», chiniamo tutti il capo in
segno di adorazione.
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PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, anche questa domenica il Vangelo ci presenta la
figura di Giovanni Battista. Il compito di Giovanni è svegliare il
cuore delle persone affinché si preparino ad accogliere Gesù, vera
luce. Ognuno di noi deve essere testimone della luce di Cristo. Dare
questa testimonianza vuol dire preparare la via del Signore, spianare i
sentieri, quelli interiori, affinché altri possano conoscerlo ed amarlo.
Preghiamo insieme e diciamo:
Rallegriamoci, ecco il nostro Dio viene a salvarci!
1. Signore, hai detto «Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia,
Israele». La gioia del Salvatore inondi la Chiesa. Susciti in essa
profeti nuovi, capaci di infondere speranza e gioia. Perché, guidati
dalla testimonianza dei Pastori, i popoli si riscoprano figli e
sperimentino che dal Padre celeste viene la libertà e la pace,
preghiamo.
R. Rallegriamoci, ecco il nostro Dio viene a salvarci!
2. Signore, hai detto «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e
chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Liberaci dalla superbia della
filantropia, dal fare il bene per apparire, e dall’ elemosina che scarica
la coscienza da ogni responsabilità, fa’ che invece la carità, la
misericordia e la condivisione siano il nuovo programma della nostra
vita quotidiana. Preghiamo.
R. Rallegriamoci, ecco il nostro Dio viene a salvarci
3. Signore, hai detto «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato
fissato». Sostieni i governanti ed i politici perché con il tuo aiuto si
liberino dalla tentazione del potere e della ricchezza, rinuncino ai
privilegi consolidati dalla corruzione, e guardino soltanto al bene
comune, promuovendo con ogni loro scelta e anche a costo di
personale sacrificio, la giustizia e la pace. Preghiamo.
R. Rallegriamoci, ecco il nostro Dio viene a salvarci!
4. Signore, hai detto «Non maltrattate e non estorcete niente a
nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Aiutaci a fare sempre la
tua volontà, sostieni il nostro impegno perché il nostro «fare» sia
ricco di generosità e di speranza. Guarda, chi cerca lavoro, e tutti
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quanti si ingegnano per guadagnare di che vivere, libera il mondo del
lavoro da visuali di profitto e aiuta a superare rapporti conflittuali.
Fa’ che la ricerca o la perdita del lavoro non sia motivo di divisione
delle famiglie. Preghiamo.
R. Rallegriamoci, ecco il nostro Dio viene a salvarci!
Padre della vita, da sempre sei prima di ogni nostro desiderio: dona a
chi è tormentato dalla sua vicenda personale di lasciarsi amare da te.
Signore della storia, sei diventato obbediente fino alla morte: rispondi
alle attese di chi vuole trovare in te una parola di conforto, una via di
luce. Spirito di Sapienza, artefice di ogni progetto, infondi nei nostri
cuori la certezza che Dio ci ama: in Cristo Gesù, nostro Signore.
Amen.
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BENEDIZIONE DEI «BAMBINELLI»
Prima della Benedizione finale, si possono benedire le immagini dei
«Bambinelli» con queste parole tratte dal Benedizionale:
Ti benediciamo, Padre santo:
nel tuo immenso amore verso il genere umano,
hai mandato nel mondo come Salvatore e primogenito
tra molti fratelli il tuo Verbo eterno,
fatto uomo nel grembo della Vergine purissima,
in tutto simile a noi, fuorché nel peccato.
Tu ci hai dato in Cristo il modello perfetto della santità:
la Chiesa lo venera bambino,
e in lui, piccolo e fragile, adora il Dio onnipotente;
contemplando il suo volto scorge la tua bontà,
ricevendo dalla sua bocca le parole di vita,
si riempie della tua sapienza;
scoprendo le insondabili profondità del suo cuore,
si accende del fuoco dello Spirito, effuso sui nuovi figli;
guardando il suo corpo piagato
venera quel sangue prezioso che la rende pura e santa;
esultando per la sua risurrezione, pregusta la gioia delle nozze eterne.
Concedi, o Padre, che i tuoi fedeli, onorando questa sacra immagine
abbiano gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
e, dopo aver portato l’immagine dell’uomo terreno,
rispecchino finalmente quella dell’uomo celeste.
Il Figlio tuo, o Padre, sia per tutti noi
la via che ci fa salire a te, la verità che ci illumina,
la vita che ci nutre e ci rinnova, la luce che rischiara il cammino,
la pietra su cui possiamo riposare,
la porta che introduce nella nuova Gerusalemme.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Le immagini sacre, di per sé, non si aspergono con l’acqua lustrale; si
possono eventualmente incensare. Seguono la consueta Benedizione
e il congedo.
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QUARTA DOMENICA DI AVVENTO
20 dicembre 2014
LETTURE: Mic 5,1-4°; Sal 79; Eb 10,5-10; Lc 1,39-45
ACCENSIONE DEL QUARTO CERO DELLA CORONA DI AVVENTO
Dopo l’Atto Penitenziale, invitando tutti a restare in piedi (omesso il
«Gloria a Dio») il sacerdote dice:
Il Signore è vicino.
La sua luce già risplende nelle umane tenebre.
Come il grembo di Maria
fu fecondato dalla luce dello Spirito,
così questo quarto cero
esprima la pienezza della nostra gratitudine
al Padre per il dono di Cristo
suo Figlio e fratello nostro.
Maria, vergine obbediente e serva del Signore,
giardino in cui germoglia il Salvatore,
intercedi per noi.
Mentre si accende il quarto cero si esegue il canto «Dal cielo vieni e
salvaci» o un altro canto adatto (cfr. Appendice).
DAL CIELO VIENI E SALVACI
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Il sacerdote conclude con l’invocazione:
O Astro che sorgi,
splendore di luce eterna,
sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell’ombra di morte!
Segue l’Orazione Colletta e la Liturgia della Parola si svolge come di
consueto.
PROFESSIONE DI FEDE
Dopo l’Omelia, il sacerdote invita l’assemblea a rinnovare la
Professione di Fede con queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», chiniamo tutti il capo in
segno di adorazione.
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PREGHIERA UNIVERSALE
Fratelli e sorelle, Dio sceglie Betlemme, il più piccolo tra i
capoluoghi di Giuda, quale luogo per l’incarnazione del suo Figlio.
Come Chiesa, in cammino nel tempo, innalziamo al Padre la nostra
preghiera, perché accogliamo il Cristo che ancora viene a salvare
l’umanità, nella totale gratuità del suo amore. Preghiamo insieme e
diciamo:
Vieni, Signore, non tardare!
1. Dopo l’annunciazione, Maria si è messa in viaggio per raggiungere
Elisabetta. Dona o Signore a quanti viaggiano per le strade del
mondo, di essere capaci di offrire ed accogliere il dono della fede.
Fa’ che la tua Chiesa vada incontro a chi non crede, sia testimone
credibile, non per le tante parole, ma con il vigore della Speranza e la
forza della Carità. Donale di riconoscere la storia degli altri, di
annunciare a tutti la salvezza e di essere sempre fedele a Cristo, che
porta nel suo seno. Noi ti preghiamo:
R. Vieni, Signore, non tardare!
2. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, Giovanni le sussultò nel
grembo. Fa’ o Signore che gli uomini sappiano esultare per le
meraviglie che compi e si rendano disponibili a difendere la vita in
tutte le sue forme. Dona alle donne che attendono un bambino di
essere testimoni della speranza, capaci di sollevare l’umanità stanca e
sfiduciata con il progetto di un futuro benedetto da Dio. Noi ti
preghiamo:
R. Vieni, Signore, non tardare!
3. Elisabetta si stupì che la Madre del Signore fosse andata da lei.
Signore, non abbandonare coloro che fanno fatica ad incontrarti,
perché sofferenti o aggravati da pesanti situazioni familiari. Vieni in
soccorso dei giovani, aiutali ad affrontare la vita con generosità, a
non rinunciare alla fatica di strade tortuose ed in salita, per scoprire
nella gioia la forza dello Spirito Santo e fare festa con semplicità,
liberi da pregiudizi e false illusioni. Noi ti preghiamo:
R. Vieni, Signore, non tardare!
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4. Maria viene detta beata, perché ha creduto nell’adempimento di
ciò che le è stato promesso. Signore concedi anche a noi di aderire
con libertà ai tuoi insegnamenti e di offrirti in questa Eucarestia il
sacrificio della nostra volontà, aiutaci a credere nell’adempimento
della tua Parola, riempici di Spirito Santo per portare nel modo il tuo
Figlio Gesù Cristo. Noi ti preghiamo:
R. Vieni, Signore, non tardare!
Padre, accogli con bontà le nostre invocazioni. Come da radice in
terra fertile, tu hai fatto sbocciare dalla Vergine Maria il tuo Figlio,
quale nuovo germoglio: fa’ che ogni cristiano, innestato in lui per
mezzo del battesimo, possa rinnovarsi nello Spirito e diventare luogo
santo, in cui la tua parola di salvezza oggi si compie. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
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APPENDICE
Un segno che sovente viene omesso durante le SS. Messe di Natale è
quello della genuflessione durante la Professione di Fede; essendo in
diretta continuità con quanto avvenuto durante l’Avvento, il
sacerdote o un altro ministro o un lettore premettano alla Professione
di Fede queste parole:
Nel rinnovare la Professione di Fede, dalle parole «e per opera dello
Spirito Santo», fino a «e si è fatto uomo», ci inginocchiamo in segno
di adorazione.
SCHEMA PER LA PREGHIERA UNIVERSALE NEL NATALE DEL SIGNORE
Fratelli e sorelle, nelle tenebre della storia il Signore ci inonda di luce
e ci ricolma di speranza. Il meraviglioso evento del Natale del suo
Figlio trasfiguri i nostri giorni e guidi i nostri passi su vie di pace.
Innalziamo al Padre la nostra preghiera per esprimere la nostra
gratitudine per essere pienamente suoi figli. Preghiamo insieme e
diciamo:
R. Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
1. Signore Gesù, il tuo popolo ti ha atteso per lunghi secoli, ma al tuo
arrivo molti non ti hanno riconosciuto. Guida la tua Chiesa a farsi
umile e povera così da poterti riconoscere negli ultimi e nei
sofferenti. Guida i tuoi sacerdoti, i vescovi, il nostro Papa Francesco,
affinché, contemplando il mistero di Betlemme sappiano essere
pastori santi, illuminati e gioiosi. Noi ti preghiamo:
R.: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
2. Signore Gesù, tu hai detto per bocca del profeta: «Nessuno ti
chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata»:
rinnova oggi questa tua promessa e dona la Pace ai popoli,
specialmente in medio Oriente e in Terra Santa, luogo della tua
nascita; illumina i responsabili delle nazioni perché trovino nuove vie
per il dialogo e cessino le atrocità dei conflitti attuali. Noi ti
preghiamo:
R.: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
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3. Signore Gesù, tu che sei venuto tra noi per amore, e ci hai esortati
a farci riconoscere per l’amore che ci lega gli uni agli altri, la
collaborazione tra le diverse generazioni all’interno delle Parrocchie
renda le comunità cristiane capaci di accoglienza e benevolenza verso
tutti, fa’ che sappiamo incontrare i poveri e gli stranieri con gioia, e
testimoniare la fede con letizia. Noi ti preghiamo.
R.: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
4. Signore Gesù, figlio di Maria , tu vieni a farti carico di tutta la
sofferenza umana: dona forza e pazienza a quanti chiami, attraverso
la malattia e il dolore, a collaborare alla tua opera di redenzione. Tu,
che hai scelto, per nascere, il grembo di una madre, difendi ogni
nuova vita che inizia nel grembo di una donna, converti la superbia di
chi si considera padrone della vita. Noi ti preghiamo:
R.: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
5. Signore Gesù, tu, che sei il Salvatore, entra nella nostra vita
quotidiana, in quella delle famiglie, nella vita dei bambini e dei
giovani; e come agli umili pastori fa’ sentire a tutti quell’esortazione
potente: «Non temete. Ecco, io vi annuncio una grande gioia».
Donaci la tua luce per discernere sempre il Bene e la gioia senza fine
che ci hai promesso. Noi ti preghiamo:
R: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
6. Signore Gesù, che hai voluto incarnarti nella storia e ci hai salvati,
non per le opere di giustizia da noi compiute, ma per la tua
Misericordia, continua la tua opera in mezzo a noi, donaci
copiosamente il tuo Spirito, perché la nostra Conversione sia costante
e la nostra fedeltà al Vangelo si traduca in una nuova capacità di
Amare e di Perdonare. Noi ti preghiamo:
R.: Gesù, nostro Salvatore, ascoltaci.
Padre santo, ascolta le invocazioni che abbiamo rivolto a te, nella
luce di questo Natale. Fa’ che riconosciamo nel tuo Figlio il
Salvatore di tutti, per ricevere in eredità la pienezza della vita nella
nostra appartenenza alla Chiesa, in cammino verso la Gerusalemme
del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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PROPOSTA PER ALTRI CANTI DI AVVENTO
I canti seguenti possono essere liberamente adottati per l'accensione
della corona d'Avvento. Quando non possono essere eseguiti da
schola e assemblea, ci si premuri di insegnare il ritornello popolare,
da intercalare con le strofe cantate opportunamente da un solista.
RORATE CAELI
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DAL CIELO, VIENI E SALVACI
(altra versione)
2. Abbiamo peccato e siamo diventati impuri come pagani:
siam tutti caduti come foglie morte
e i nostri peccati come uragano ci han travolti.
Ci hai nascosto il tuo volto e ci hai spezzati per le nostre colpe.
3. Vedi l’afflizione del tuo popolo e manda colui che devi mandare,
manda l’Agnello, il dominatore del mondo
dall’arido deserto al monte di Gerusalemme,
che ci liberi dal giogo della nostra schiavitù.
4. Consolati, popolo mio: presto verrà il tuo Salvatore.
Perché ti consumi nella tristezza, perché ti riassale il dolore?
Ti salverò, non temere: Io sono il Signore Dio tuo,
il santo d’Israele, il tuo Redentore.
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NOI VEGLIEREMO
O LUCE RADIOSA
2. Sei tu che purifichi.
Sei tu che consoli.
3. Sei tu che dai vita.
Sei tu che risusciti.
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Si propone, a comodità dei sacerdoti e degli operatori pastorali, l'inno
ufficiale per l'anno santo della Misericordia, da cantarsi nel corso di
tutto l'anno giubilare.
INNO PER L'ANNO DELLA MISERICORDIA
Misericordes sicut Pater! Misericordes sicut Pater!
1. Rendiamo grazie al Padre, perché è buono
ha creato il mondo con sapienza
conduce il Suo popolo nella storia
perdona e accoglie i Suoi figli
2. Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti
ci ha amati con un cuore di carne
da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo
il cuore si apra a chi ha fame e sete
3. Chiediamo allo Spirito i sette santi doni
fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo
da Lui confortati, offriamo conforto
l’amore spera e tutto sopporta
4. Chiediamo la pace al Dio di ogni pace
la terra aspetta il vangelo del Regno
gioia e perdono nel cuore dei piccoli
saranno nuovi i cieli e la terra.
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INDICE
Come vivere il Tempo di Avvento................................................................. 3
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO ........................................................... 5
Preghiera Universale ................................................................................. 7
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO ..................................................... 9
Preghiera Universale ............................................................................... 10
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B. V. MARIA .......................... 12
Preghiera Universale ............................................................................... 13
TERZA DOMENICA DI AVVENTO «GAUDETE» .................................... 16
Preghiera Universale ............................................................................... 18
Benedizione dei «Bambinelli» ................................................................ 20
QUARTA DOMENICA DI AVVENTO ..................................................... 21
Preghiera Universale ............................................................................... 23
APPENDICE ............................................................................................... 25
Schema per la Preghiera Universale nel Natale del Signore ................... 25
Proposta per altri canti di Avvento .......................................................... 27
Inno per l'anno della Misericordia ........................................................... 31
INDICE ……………………………………………………..32