Gesù D - TIM · L a tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia...

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Anno XXII- N. 204 Luglio Agosto Settembre 2017 Periodico mensile del gruppo «Donna Vestita di Sole» di Bientina (PI) Aderenti al Rinnovamento nello Spirito Santo scaricabile dal sito - Stampato in proprio - Distribuzione gratuita. L a tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia raccolto il Sangue sparso lungo la Via Dolorosa e sul Cal- vario per onorarlo, essendo la reliquia più santa lasciata sulla terra dal suo Divin Figliolo. Da quel giorno le reliquie del San- gue di Cristo furono oggetto del- la più tenera devozione. Possia- mo dire dunque che la devozio- ne al Prez.mo Sangue sia sorta sul Calvario e sia rimasta poi sempre viva nella Chiesa. Né poteva essere altrimenti, perché il Sangue di Gesù è Sangue Divi- no, è il prezzo del nostro riscat- to, il pegno dell'amore di Dio per le anime; ci ha dischiuso le por- te del cielo, scorre perennemen- te su migliaia di altari e nutrisce milioni di anime. Degno è perciò l'Agnello di ricevere onore, glo- ria e benedizione, perché è sta- to ucciso e ci ha redento! Nu- triamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguina- to il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati. ESEMPIO: S. Gaspare del Bufalo un giorno, più che mai amareg- giato per le lotte che doveva superare nel diffondere la devo- zione al Prez.mo Sangue, si ras- serenò e predisse che sarebbe salito sulla Cattedra di S. Pietro un Pontefice che ne avrebbe fa- vorito e inculcato il culto. Que- sto papa, possiamo dirlo senza pericolo di sbagliare, è stato Giovanni XXIII. Fin dall'inizio del suo pontificato venne pubblica- mente esortando i fedeli a colti- vare questa devozione; rivelan- do che egli stesso recitava nel mese di luglio tutti i giorni le litanie del Preziosissimo Sangue, come aveva appreso da fanciullo nella casa paterna. Anziché affi- darla ad un cardinale volle riser- vare a sé la Protettoria della Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue e, parlando nel- la Basilica di S. Pietro, ai cardi- nali, vescovi, prelati e a migliaia di fedeli, il 31 gennaio 1960 per la chiusura del Sinodo Romano, esaltò S. Gaspare come «Il vero e più grande apostolo della de- vozione al Prez.mo Sangue nel mondo». Il 24 gennaio dello stesso anno approvò per la Chie- sa Universale le Litanie del Prez.mo Sangue e nel successivo 12 ottobre volle che alle invoca- zioni del «Dio sia benedetto» fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, anche «Benedetto il suo Prez.mo Sangue». Ma l'atto uffi- ciale più solenne è senza dubbio la Lettera Apostolica «Inde a primis» del 30 giugno 1960, con la quale rivolgendosi al mondo cattolico, approvava, esaltava ed inculcava il culto verso il Prez.mo Sangue, additando in esso unitamente a quello per il S. Nome di Gesù e per il S. Cuo- re, una fonte di copiosi frutti spirituali ed il rimedio contro i mali che opprimono l'umanità. Possiamo chiamare perciò Gio- vanni XXIII «IL PAPA DEL PREZIO- SISSIMO SANGUE» Predetto da S. Gaspare. Fonte: www.preghiereagesuemaria.it "D ivinissimo San- gue che sgorghi per noi dalle vene del Dio umanato, scendi come rugiada di redenzione sulla terra contaminata e sulle anime che il peccato rende simili a leb- brosi. Ecco, io ti accolgo, Sangue del mio Gesù, e ti spargo sulla Chiesa, sul mondo, sui peccatori, sul Purgatorio. Aiuta, conforta, monda, accendi penetra e fecon- da, o Divinissimo Succo di Vi- ta. Né ponga ostacolo al tuo fluire l'indifferenza e la colpa. Ma anzi per i pochi che ti amano, per gli infiniti che muoiono senza di Te, accelera e diffondi su tutti questa divinissima pioggia onde a Te si venga fidenti in vita, per Te si sia perdonati in morte, con Te si venga nella gloria del tuo Re- gno. Amen." Preghiera al Sangue di Gesù

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Anno XXII- N. 204 Luglio Agosto Settembre 2017 Periodico mensile del gruppo «Donna Vestita di Sole» di Bientina (PI)

Aderenti al Rinnovamento nello Spirito Santo scaricabile dal sito - Stampato in proprio - Distribuzione gratuita.

L a tradizione tramanda che la Vergine SS.ma, dopo la sepoltura di Gesù, abbia raccolto il Sangue sparso

lungo la Via Dolorosa e sul Cal-vario per onorarlo, essendo la reliquia più santa lasciata sulla terra dal suo Divin Figliolo. Da quel giorno le reliquie del San-gue di Cristo furono oggetto del-la più tenera devozione. Possia-mo dire dunque che la devozio-ne al Prez.mo Sangue sia sorta sul Calvario e sia rimasta poi sempre viva nella Chiesa. Né poteva essere altrimenti, perché il Sangue di Gesù è Sangue Divi-no, è il prezzo del nostro riscat-to, il pegno dell'amore di Dio per le anime; ci ha dischiuso le por-te del cielo, scorre perennemen-te su migliaia di altari e nutrisce milioni di anime. Degno è perciò l'Agnello di ricevere onore, glo-ria e benedizione, perché è sta-to ucciso e ci ha redento! Nu-triamo anche noi viva devozione al Prezioso Sangue, perché sarà una sorgente perenne di grazie. Guardiamo nel Cristo insanguina-to il modello perfetto di tutte le virtù, adoriamolo e amiamolo, ed uniti a Lui nella sofferenza, imploriamo il perdono dei nostri peccati. ESEMPIO: S. Gaspare del Bufalo un giorno, più che mai amareg-giato per le lotte che doveva superare nel diffondere la devo-zione al Prez.mo Sangue, si ras-serenò e predisse che sarebbe salito sulla Cattedra di S. Pietro un Pontefice che ne avrebbe fa-vorito e inculcato il culto. Que-sto papa, possiamo dirlo senza pericolo di sbagliare, è stato Giovanni XXIII. Fin dall'inizio del suo pontificato venne pubblica-mente esortando i fedeli a colti-vare questa devozione; rivelan-do che egli stesso recitava nel mese di luglio tutti i giorni le litanie del Preziosissimo Sangue, come aveva appreso da fanciullo nella casa paterna. Anziché affi-darla ad un cardinale volle riser-

vare a sé la Protettoria della Congregazione dei Missionari del Prez.mo Sangue e, parlando nel-la Basilica di S. Pietro, ai cardi-nali, vescovi, prelati e a migliaia di fedeli, il 31 gennaio 1960 per la chiusura del Sinodo Romano, esaltò S. Gaspare come «Il vero e più grande apostolo della de-vozione al Prez.mo Sangue nel mondo». Il 24 gennaio dello stesso anno approvò per la Chie-sa Universale le Litanie del Prez.mo Sangue e nel successivo 12 ottobre volle che alle invoca-zioni del «Dio sia benedetto» fosse aggiunto, per tutta la Chiesa, anche «Benedetto il suo Prez.mo Sangue». Ma l'atto uffi-ciale più solenne è senza dubbio la Lettera Apostolica «Inde a primis» del 30 giugno 1960, con la quale rivolgendosi al mondo cattolico, approvava, esaltava ed inculcava il culto verso il Prez.mo Sangue, additando in esso unitamente a quello per il S. Nome di Gesù e per il S. Cuo-re, una fonte di copiosi frutti spirituali ed il rimedio contro i mali che opprimono l'umanità. Possiamo chiamare perciò Gio-vanni XXIII «IL PAPA DEL PREZIO-SISSIMO SANGUE» Predetto da S. Gaspare. Fonte: www.preghiereagesuemaria.it

"D ivinissimo San-gue che sgorghi per noi dalle vene del Dio umanato, scendi come rugiada di redenzione sulla terra contaminata e sulle anime che il peccato rende simili a leb-brosi. Ecco, io ti accolgo, Sangue del mio Gesù, e ti spargo sulla Chiesa, sul mondo, sui peccatori, sul Purgatorio. Aiuta, conforta, monda, accendi penetra e fecon-da, o Divinissimo Succo di Vi-ta. Né ponga ostacolo al tuo fluire l'indifferenza e la colpa. Ma anzi per i pochi che ti amano, per gli infiniti che muoiono senza di Te, accelera e diffondi su tutti questa divinissima pioggia onde a Te si venga fidenti in vita, per Te si sia perdonati in morte, con Te si venga nella gloria del tuo Re-gno. Amen."

Preghiera al Sangue di Gesù

Luglio Agosto Settembre 2017 Donna Vestita di Sole 2 pagina

“Ma è giunto il momento, ed è que-sto, in cui i veri adoratori adoreran-no il Padre in spirito e verità; per-ché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adora-no devono adorarlo in spirito e ve-rità.”

S ono parole che Gesù rivolge alla samaritana che ha incon-

trato al pozzo di Giacobbe, dopo aver vinto la sua iniziale ostilità. Le sta spiegando come poter supera-re la difficoltà della inimicizia coi giudei, che rende impossibile per i samaritani andare a Gerusalemme per adorare Dio. Dio è Spirito, lo Spirito risiede nei nostri cuori, il vero Tempio in cui adorare Dio non è quello di Gerusa-lemme, ma quello del nostro cuo-re. Il Salmo 94/95 è usato dalla Chiesa come invitatorio alle lodi mattuti-ne: è proprio l’invito a lodare il Signore: Venite, cantiamo al Signore, accla-miamo la roccia della nostra salvez-za. Accostiamoci a Lui per rendergli grazie, a Lui acclamiamo con canti di gioia…Entrate. Prostrati, adoria-mo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. E’ Lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che Egli conduce. Nella Bibbia si possono individuare due modi diversi di agire dello Spi-rito Santo: il più antico, quello cari-smatico, per il quale Dio dà doni particolari a particolari suoi servi, non per la loro santificazione, ma per la costruzione della comunità. Ad es., a Sansone viene dato un dono di forza dallo Spirito per sconfiggere i Filistei; vengono dati doni artistici ad alcuni per abbellire il Tempio, ecc. Solo più tardi, dopo l’esilio, inizia a manifestarsi l’attivi-tà santificatrice dello Spirito: lo Spirito viene su una persona, rima-

ne in quella persona e la trasforma dal di dentro. Le dà un cuore nuo-vo, uno spirito nuovo, una vita nuova nello Spirito. Quello che succede nei nostri gruppi di pre-ghiera. È necessario tener presen-te queste due modalità anche per capire quanto ci ha ricordato Papa Francesco il 1° Giugno 2014 allo sta-dio Olimpico dove sottolineava il fatto che bisogna dare il primo po-sto allo Spirito Santificatore, infatti ci può essere una santità senza carismi, mentre i carismi senza la santità presto si guastano e la per-sona temporaneamente carismati-ca può anche perdersi per orgoglio o supponenza. In questa luce va letta quell’esclamazione detta a tutto il Rinnovamento in quell’oc-casione: “Adorate, adorate Dio il Signore!” Il fondamento è ADORARE DIO! L’adorazione può essere “carismatica”, nel senso che è fat-ta nello stile carismatico del Rove-to Ardente, ma di per sé l’adorazio-ne non è un carisma: fa parte dell’azione santificatrice dello Spi-rito. Forse senza saperlo, il papa, con quelle parole riportava il Rinnova-mento Carismatico alla sua origine: esso è nato, infatti, da una espe-rienza collettiva ed estatica di ado-razione di un gruppo di ragazzi a Duquesne, 50 anni fa. Essi, con fede, volevano attualizza-re le parole che leggevano in Atti 2, 1-4: “…il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insie-me…venne all’improvviso dal cielo un rombo come di vento che si ab-batte gagliardo…apparvero lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lin-gue…”.

Non trovarono altro modo che ri-petere, e cantare, e ripetere anco-ra, il “Veni Creator Spiritus”. Ad uno ad uno, spinti singolar-mente, personalmente, in Cappel-la, si ritrovarono ad adorare il San-tissimo Sacramento come non ave-vano mai fatto. Uno dei presenti, in seguito ha de-scritto così ciò che avvenne: “Il timore del Signore prese a scor-rere in mezzo a noi, una specie di terrore sacro ci impediva di solleva-re gli occhi. Egli era lì presente e noi avevamo paura di non reggere al suo eccessivo amore. Lo adorammo, scoprendo per la prima volta che cosa significa adorare. Facemmo un’esperienza bruciante della terribile realtà e presenza del Signore. Da allora abbiamo capito con una chiarezza nuova e diretta le immagi-ni di Jawhè che sul monte Sinai tuo-na ed esplode con il suo stesso esse-re. Abbiamo capito l’esperienza di Isaia e l’affermazione secondo cui il no-stro Dio è un fuoco divorante. Questo sacro timore era in qualche modo la stessa cosa che è l’amore, o almeno così era avvertito da noi. Era qualcosa di sommamente ama-bile e bello, anche se nessuno di noi vide alcuna immagine sensibile. Era come se la realtà personale di Dio, splendida e abbagliante, fosse venuta nella stanza riempiendo, insieme, essa e noi.” Noi vogliamo fare una riflessione sul significato dell’adorazione, sulla specificità dell’adorazione cristia-na, diversa per i protestanti, che adorano solo la Parola, e per gli ortodossi, per i quali è un’adora-zione rivolta soprattutto alle splen-dide icone delle loro chiese, è un’a-dorazione soprattutto visiva. La nostra adorazione, in concreto, è

Catechesi di padre Matteo Magri su Giovanni 4, 23-24:

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un’adorazione eucaristica di Gesù vivo e vero, personalmente pre-sente in quell’ostia che guardiamo e che ripetutamente, miracolosa-mente, si è trasformata, per sovve-nire alla nostra incredulità, alla nostra mancanza di una fede retta e salda, in carne palpitante, viva , sanguinante, che alle analisi scien-tifiche moderne si è sempre rivela-ta come sezione di un cuore uma-no, con le fibre caratteristiche di un cuore, e con sangue di tipo AB, lo stesso di quello presente nella Sindone, sempre lo stesso, in tutti i miracoli eucaristici, da quello di Lanciano (750) a quello di Buenos Aires, avvenuto nel 1992 e nel 1996, che vide tra i protagonisti anche il cardinale Bergoglio, oggi papa Francesco; da quello di Tixla in Messico, del 2006, a quello di SoKòlka, in Polonia (2008), tutti riconosciuti dalla Chiesa. In Rm 1, 18, leggiamo: ” L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empie-tà e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verità con l’ingiustizia, poiché quel che si può conoscere di Dio è loro manifesto, infatti le sue qualità invisibili, la sua potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato, ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore, privo di intelligenza, si è ottenebra-to.” Per S. Paolo c’è un peccato che è alla radice di tutti gli altri: lui lo chiama “empietà”. L’empietà consiste nel sapere che c’è un Dio, ma nel fare come se non ci fosse. Anziché ringraziare e dar gloria a Dio, si glorifica se stessi. In altre parole, l’empietà consiste nel mettere l’IO al posto di DIO. Se il peccato fondamentale è il non dar gloria a Dio, il non ringraziare Dio, e da questo discendono in tra-

gica sequenza tutti i peccati morta-li, allora l’opposto del peccato non è la virtù, ma è l’adorazione e la lode! L’adorazione è l’unico senti-mento umano che è riservato esclusivamente a Dio; la Madonna può essere venerata, non adorata. Con esso si proclama che Dio è Dio e noi siamo le sue creature. Con-cetto semplice e, insieme, profon-dissimo! Ecco perché, tanto per fare un esempio, in Ap 19, 9-10 leg-giamo: “L’angelo mi disse: “Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello!”. Poi aggiunse: “Queste sono parole veraci di Dio”. Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli disse: “Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratel-li…E’ Dio che devi adorare!” L’adorazione può essere come un lampo, un’intuizione istantanea dell’infinita differenza qualitativa che esiste tra Dio e la sua creatura. Differenza percepita gioiosamen-te, la creatura non si sente schiac-ciata dalla grandezza di Dio, ma sente che questa grandezza è per lei, è sua. Espressione privilegiata dell’adora-zione è il silenzio. “Taccia davanti a Lui tutta la terra!” Il termine stes-so: “adorazione”, richiama la ri-nuncia “ad” può voler dire: “contro”, “verso”), come mettersi una mano sulla bocca (in latino bocca: os-oris), rinunciare ad usare la bocca, e perciò: far silenzio, con-templando. L’unica parola da pronunciarsi in adorazione è: AMEN! È la parola usata da Gesù nel Getse-mani, la defini-zione di Gesù stesso: “Così parla l’AMEN, il testi-mone

fedele e verace” (Ap 3, 14b), il “si totale” detto a Dio! Comprendiamo allora che adorare non è un obbligo, un peso, una umiliazione. Al contrario: è un pri-vilegio e una gioia grandissimi, che Dio ci concede. Dio è perfetta-mente e totalmente libero, ci ha creati a sua somiglianza, quindi liberi. Liberi di amarlo. Ahimè, libe-ri di non amarlo! Gesù, come uomo, è il perfetto adoratore del Padre e ci chiama a partecipare alla sua adorazione come fossimo sue membra, e lui il capo. Sant’Agostino ci aiuta a capire: “Il nostro Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, è colui che adora per noi, che adora in noi e che è adorato da noi. Adora per noi come nostro sommo sacerdote. Adora in noi come no-stro capo. E’ adorato da noi come nostro Dio.” Era un perfetto adoratore un sem-plice contadino di Ars. Passava ore in chiesa. Il Santo Curato gli chiese un giorno: “Buon uomo, ma che fai tutte queste ore qui?” Lui rispose: “Niente. Io guardo Lui e Lui guarda me!” Ecco l’adorazione eucaristica: due sguardi che si incrociano! Il mio e quello di Gesù! Dopo questa catechesi, nell’adora-zione pomeridiana, sono sicuro che ciascuno di noi ha guardato con sguardo nuovo, più consape-vole, quell’Ostia che ci guardava dall’altare con tanto amore.

Aurelio

Luglio Agosto Settembre 2017 Donna Vestita di Sole 4 pagina

Luglio Agosto Settembre

2016

Ven. 08/09 Bientina oratorio ore 21.15 Preghiera comunitaria carismatica Ven. 15/09 Bientina oratorio ore 21.15 Preghiera comunitaria carismatica Ven. 22/09 Bientina oratorio ore 21.15 Preghiera comunitaria carismatica Dom. 24/09 Calcinaia, Oasi Mariana dalle 09.00 GIORNATA COMUNITARIA Ven 29/09 Bientina ore 21.30 Santa Messa con preghiera di intercessione per i sofferenti

Compleannometro

10/07 Stefano Mori 19/07 Rosa Ciaraulo 07/08 Monica Gonzini 09/08 Anna Gozzi 27/08 Roberta La Scala 08/09 Antonio Alfonso

Luglio

PELLEGRINAGGIO NAZIONALE TERRA SANTA 27 luglio 3 agosto

Agosto

ESTATEVANGELIZZANDO (LUOGO DA DEFINIRE) 2-6 agosto

Settembre

10o PELLEGRINAGGIO NAZIONALE DELLE FAMIGLIE PER LA

FAMIGLIA POMPEI (NA) 16 settembre

ALCUNI EVENTI E SCUO-LE PROMOSSI DAL RIN-NOVAMENTO NELLO SPI-RITO SANTO:

13-16 LUGLIO 2017

CENTRO COMUNITARIO SERVIZIO CRISTIANO

CASALGUIDI PT

SCUOLA INTERREGIONALE ANIMATORI 2017 A

“LA PREGHIERA COMUNITARIA CARISMATICA LUOGO

DELL’ESPERIENZA PER UNA PENTECOSTE MISSIONARIA”

SCUOLA INTERREGIONALE ANIMATORI 2017 B

“CON IL SEMINARIO DI VITA NUOVA E L’EFFUSIONE DELLO

SPIRITO. LA VITA COMUNITARIA E LA COSTRUZIONE DI CO-

MUNITÀ CARISMATICHE”

Per info:

Fernando Berti cell. 3476673715 [email protected]

22-26 AGOSTO 2017 La Salette di Salmanata NOCERA UMBRA (PG) SCUOLA DI INTERCESSIONE PER I SOFFERENTI

PER APPROFONDIMENTI , INFORMAZIONI E ALTRI SEMINARI, CONSULTARE IL SITO www.rns-italia.it

30 LUGLIO - 05 AGOSTO CASAFAMIGLIA DI NAZARET , LORETO AN SEMINARIO DI VITA NUOVA PER COPPIE (Rivolto alle coppie di sposi che desiderano vivere l’esperienza spi-rituale che rinnovi la grazia sacramentale del matrimonio) Previsto un percorso di evangelizzazione per bambini e ragazzi

S ignore, Padre Santo, Dio onni-potente ed eterno, noi Ti rin-

graziamo e Ti benediciamo perché la Vergine Maria, Madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, è stata assunta nella Gloria del Cielo. In Lei primizia e immagine della Chie-sa, hai rivelato il compimento del mi-stero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza. Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro Colei che ha gene-rato il Signore della vita. Amen.

PREGHIERA A MARIA ASSUNTA